Springer Nature renderà disponibili integralmente le proprie risorse digitali all’Università di Camerino, colpita dai terremoti di agosto e ottobre.Unicam potrà così potranno accedere, oltre alle riviste cui è già abbonata, a tutte le testate Springer Nature fino alla fine di luglio 2017. Potranno inoltre beneficiare dell’estensione dell’accesso tutti i ricercatori, il corpo docente e gli studenti dell’Ateneo. “Non siamo minimamente in grado di immaginare – ha dichiarato Dagmar Laging, Vice Presidente di Springer Nature – il livello di devastazione causato dai recenti terremoti, le difficoltà che le comunità colpite stanno affrontando e i disagi che dovranno subire per molto tempo. Desideriamo pertanto offrire il nostro supporto a queste istituzioni nella difficile fase di ricostruzione, augurandoci di poter alleviare almeno in parte il disagio del momento e facilitando l’accesso online da remoto al personale universitario e agli studenti.”Il team italiano di Springer Nature in Italia contatterà l'università per ulteriori chiarimenti e sta valutando la possibilità di coinvolgere nell’iniziativa anche altre istituzioni che lavorano alla ricostruzione e che operano in quei territori.Springer Nature offrirà lo stesso beneficio anche all’Università di Macerata.Springer Nature è uno dei maggiori editori mondiali nel campo della ricerca, dell’istruzione e dei settori professionali; comprende una serie di marchi rinomati e affidabili che offrono contenuti di qualità attraverso un’ampia gamma di prodotti e servizi innovativi. Springer Nature è il più grande editore di libri accademici a livello globale, pubblica le più influenti riveste al mondo ed è all’avanguardia nel campo dell’open research. La società conta quasi 13.000 collaboratori in oltre 50 Paesi. Springer Nature è stata costituita nel 2015 attraverso la fusione del Gruppo Nature Publishing, Palgrave Macmillan, Macmillan Education e Springer Science+Business Media.
A dicembre rappresenterà le Marche a Strasburgo. Maria Riccetti, studentessa del quinto B sociale presso l’Istituto di Istruzione Superiore Virgino Bonifazi, ha vinto il 29° Concorso Scolastico Europeo il cui tema era: «Maternità 2.0: procreazione o produzione?» .Nelle Marche sono stati selezionati solo otto elaborati sull’argomento, fra cui quello di Maria Riccetti. Una bella soddisfazione per questa ragazza, oramai vicina alla maturità. «Sono molto contenta e sono fiera di poter rappresentare la mia Regione e la mia scuola a Strasburgo. – afferma raggiante Maria Riccetti – Un grazie particolare va alla mia professoressa di Italiano, che a marzo ci ha proposto di scrivere un tema su questo argomento di grande attualità. Per tre mesi abbiamo discusso di procreazione, ma anche di utero in affitto, di aborto e dello sfruttamento delle ragazze, soprattutto nei paesi più poveri. Io ho raccontato la mia storia, il mio punto di vista. Non avrei mai pensato di vincere».Ora Maria Riccetti sta aspettando i biglietti e quindi la soddisfazione di godersi quattro giorni a Strasburgo. Ma dietro questa vittoria c’è una storia, c’è una vita e un futuro migliore. «Nel tema ho raccontato il mio presente – continua Maria Riccetti – e non solo il mio passato. Sono nata in Ucraina, ma ora vivo in Italia e sono grata alla famiglia adottiva, che mi ha permesso di raggiungere i miei obbiettivi e di vincere questo concorso». Vi lasciamo con una frase tratta dal tema che la ha permesso di vincere: «Ho ricevuto una casa, una mamma e un papà, un’istruzione ed una vita migliore, ma soprattutto ho ricevuto quell’amore che nessuno mi aveva mai donato… adesso ho tutto e sono felice».
Gli errori più comuni quando si parla un idioma diverso dal proprio derivano dal fatto che si cerchi istintivamente di tradurre direttamente dalla lingua in cui pensiamo. L'inglese è pieno di insidie di questo genere, specialmente per noi italiani, in quanto le strutture grammaticali e le regole della corretta espressione sono molto diverse.Imparale con una scuola di inglese MacerataQuesti sono gli errori più comuni che commettiamo quando parliamo o scriviamo in inglese:SoggettiIn italiano il soggetto può venire sottinteso all'interno della frase. In inglese no, il soggetto è sempre presente prima del verbo. In italiano possiamo dire “Sono qui” e riferirci a noi stessi, mentre in inglese si dice “I'm here”.Falsi amiciA scuola si spiega il concetto di falso amico con la parola “cold” (freddo) che somiglia a “caldo,” ma con il significato contrario; così anche “actually” (veramente), “factory” (fabbrica), “parents”(genitori) e altri termini sono fonte di difficoltà per la loro somiglianza con la nostra lingua.Fewer o lessUn altro errore comune nel parlare è la differenza tra “fewer” e “less”; significano entrambi “meno” ma vanno usati in maniera differente: “fewer” si usa con nomi plurali, mentre “less” con i nomi singolari.Il plurale ed il genere degli aggettiviIn italiano gli aggettivi si declinano secondo il soggetto. In inglese tali differenze non esistono. La neutralità dell'aggettivo può creare confusione se, per abitudine, si cerca di declinarlo.L'ordine degli aggettiviUn altro problema che gli aggettivi in inglese pongono agli italiani è il loro collocamento all'interno della frase. In italiano “Lei ha i capelli rossi” è corretto, mentre “She has got hair red” è sbagliato. L'aggettivo va posizionato prima del nome che specifica, quindi: “She has got red hair”.Per saperne di più ecco il corso di inglese Macerata
Per la sistemazione del cavalcavia ferroviario alla fine di viale Vittorio Veneto, per circa un mese si viaggerà a senso unico alternato.Infatti, a seguito della richiesta presentata dalla Rete Ferroviaria Italiana, Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, con la quale si comunicavano lavori di urgenza di ripristino danni sottovia a travi incorporate, a seguito dei recenti eventi sismici, che verranno eseguiti dall'Impresa Railway Enterprise , il Comando di Polizia Locale ha ritenuto necessario, al fine di evitare pericoli alla pubblica e privata incolumità, emettere una ordinanza con la quale da lunedì 28 novembre 2016 per una durata di circa 24 giorni e comunque fino al termine dei lavori, è disposta la chiusura al traffico veicolare e pedonale di entrambe le corsie del sottovia tra viale Vittorio Veneto, viale della Repubblica, via Rovereto.Nello specifico, nella prima fase verrà chiusa la corsia di marcia direzione Viale Vittorio Veneto e successivamente nella seconda fase verrà chiusa la corsia di marcia direzione Viale della Repubblica. Tale modifica alla circolazione stradale in entrambe le direzioni, dovrà essere regolamentata con impianto semaforico mobile o con movieri. Lungo il tratto interessato dai lavori, l'apposizione della segnaletica mobile di cantiere è a carico della ditta esecutrice dei lavori che provvederà anche alle necessarie deviazioni di traffico fino al ripristino della completa fruibilità della sede stradale.
Con 84 dipendenti, di cui 73 assunti a tempo indeterminato, e ben 135 lavoratori impegnati lo scorso anno Meridiana cooperativa sociale si conferma una delle realtà economiche più importanti della provincia di Macerata. Sono i dati del Bilancio sociale 2015 che la cooperativa ha illustrato questa mattina (lunedì 28 novembre) all’Asilo Ricci e che sono lo specchio dell’impegno principale dell’azienda: creare opportunità stabili di lavoro. Alla conferenza stampa di presentazione del documento, stilato per il decimo anno consecutivo, hanno partecipato il sindaco di Macerata, Romano Carancini, il presidente di Meridiana, Giuseppe Spernanzoni e la vicepresidente Gabriella Sbarbati e la direttrice Barbara Vittori.Tornando ai numeri, nel 2015 l’attività di Meridiana ha registrato complessivamente un valore della produzione pari a € 2.367.815,00 a fronte di € 2.451.812,00 del 2014, con una flessione del 3,43%In particolare il settore delle pulizie e della gestione dei canili hanno ottenuto un incremento rispettivamente del 24,71% e del 16,11%, mentre una riduzione nel settore del verde e delle energie rinnovabili è imputabile ad una contrazione del mercato privato nell’anno 2015. Il settore delle energie rinnovabili ha promosso anche la costituzione di Meridiana come E.S.Co. (Energy service company) e ciò ha permesso l’accreditamento della cooperativa come operatrice nel mercato dei servizi energetici, ampliando il proprio raggio di azione anche nell’illuminazione Led e sistemi di risparmio energetico.Aumenta di oltre il 14% rispetto quattro anni fa anche la distribuzione di ricchezza ai dipendenti e ai soci lavoratori che per lo scorso anno ammonta a € 1.345.208,00 a fronte di € 1.243.166,00 nel 2014, € 1.346.193,00 nel 2013 e € 1.177.641,00 nel 2012, somma che assorbe il 67,39% del valore aggiunto netto prodotto dalla cooperativa.Da qualche anno Meridiana propone i suoi servizi sempre di più anche al mondo profit, attività che nel 2015 ha raggiunto l’importo di € 728.085,00 da € 588.554,00 nel 2013 ed € 816.535,00 nel 2014, mentre quella da enti pubblici con rapporto diretto o tramite consorzi nel 2015 ammonta a € 1.627.657,00 pari al 68.58% dei ricavi da paragonare con un importo di € 1.611.114,00 dell’anno 2014. Sempre più clienti privati, dunque, si rivolgono a Meridiana per i suoi servizi (come pulizie, manutenzione del verde e risparmio energetico) e diversi sono stati gli investimenti che la cooperativa ha fatto in questi settori nella convinzione che fornendo servizi di alta qualità a prezzi competitivi a tutti i cittadini e le imprese del territorio rappresenta un’importante via per la stabilità lavorativa dei suoi dipendenti.Sul fronte occupazionale, appunto, alla data del 31 dicembre 2015 risultano stabilmente occupate 84 persone di cui 22 svantaggiate rappresentanti una percentuale del 35,48% rispetto ai normodotati. Sono stati, inoltre, accolti in borsa lavoro 34 soggetti svantaggiati, inseriti in diversi settori della cooperativa. Nel corso dello scorso anno, poi, oltre agli 84 dipendenti, sono stati impiegati, per una media di occupazione di sei mesi, ulteriori 32 dipendenti, 9 tirocinanti e 10 addetti con progetto over 45 e over 30, registrando quindi, su base annua, la presenza di ben 135 lavoratori a fronte dei 132 impiegati nel 2014. “Devo fare i miei complimenti a Meridiana per l'ottimo quadro dei dati che non è assolutamente scontato” ha afferma il sindaco di Macerata, Romano Carancini durante la conferenza stampa, aggiungendo l'importanza della trasparenza dell'attività di un soggetto partecipato da un ente pubblico, trasparenza che la cooperativa ha messo sempre tra gli obiettivi principali. “Meridiana resta un punto di riferimento fondamentale per l'amministrazione comunale e un braccio operativo importante per la realizzazione dei nostri progetti di sviluppo sociale” ha detto ancora il primo cittadino, anticipando un prossima azione del dell’Amministrazione tesa a individuare settori di attività e servizi comunali da affidare alle cooperative. A trarre le conclusioni della conferenza stampa di ieri è stato il presidente Spernanzoni: “il 2016 è stato un anno simile al 2015 sia per quanto riguarda la crescita della ricchezza ridistribuita ai dipendenti sia sul fronte della stabilizzazione dei dipendenti”. Giuseppe Spernanzoni guarda, però, al futuro e in vista della riforma del Terzo settore (approvata quest'estate) e la stesura dei decreti attuativi (che è ancora in corso) ci tiene a lanciare un appello: “è fondamentale che i bandi pubblicati dalle amministrazioni pubbliche inseriscano le clausole legate al ritorno sociale dei vari appalti perché una cooperativa di tipo B come Meridiana, che dà lavoro a personale svantaggiato, non può competere con le conseguenze della globalizzazione del libero mercato che spesso non rispetta certe regole che per noi sono fondamentali”.
“E’ stato un incontro proficuo nel quale è stata espressa la reciproca volontà di costruire un percorso di conoscenza e di fattiva collaborazione, nell’ottica comune dell’integrazione e nel rispetto delle peculiarità di ciascuno”. E’ quanto ha dichiara il Consigliere Comunale delegato allo Sport, Massimo Caprani, al termine dell’incontro svoltosi presso la Delegazione Comunale di Porto Potenza Picena con i rappresentanti dell’Associazione Culturale Senegalese “Guy – Ghi” Moustapha Cheikh, Ibra Seck e Mandoumbe Seik, a cui hanno preso parte anche l’Imam delle comunità senegalesi delle Marche, Bassirou Diop e il Presidente della Municipalizzata Servizi Potenza Picena, Mario Properzi.“La visita dell’Imam Diop è stata particolarmente gradita ed ha dato un valore aggiunto all’incontro anche in termini di proposte – ha aggiunto il Consigliere Caprani – abbiamo già messo sul tavolo alcune idee per delle iniziative come, ad esempio, una festa etnica con musica e cibo tradizionali del Senegal nel periodo estivo. L’amministrazione Comunale ha dato, inoltre, disponibilità logistica per ospitare la loro più importante festa nazionale, che si svolge ogni anno, e che raccoglie tutta la comunità senegalese della Regione”.
L’associazione Consorzio Carrozzieri Italiani di Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, ha donato tre roulottes alla Caritas di San Severino Marche destinandole ai settempedani marchigiani. Una quarta roulotte è stata consegnata dalla stessa associazione, che aderisce alla Federcarrozzieri, a una famiglia di San Severino Marche rimasta senzatetto a causa del terremoto del 30 ottobre. Un gesto, questo, che ha permesso di dare vita a un primo contatto fra il sodalizio e l’Amministrazione comunale.A ricevere la delegazione del Consorzio Carrozzieri Italiani per la consegna delle roulotte sono stati il sindaco, Rosa Piermattei, e il coordinatore dei volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, Dino Marinelli. Per rappresentare l’associazione di Santa Croce sull’Arno sono invece arrivati in città il presidente, Oscar Zari, e gli altri membri del direttivo. Non è la prima volta che il Consorzio viene incontro alle popolazioni italiane che si trovano in difficoltà: oltre ai terremotati settempedani i carrozzieri pisani hanno aiutato, in passato, anche gli alluvionati di Genova, e i terremotati di Amatrice e, prima ancora, quelli dell’Emilia.
Giovedì 24 novembre è stato un giorno molto importante per la città di Camerino, quando finalmente tutti i suoi alunni sono ritornati tra i banchi di scuola. All’Ipsia “G. Ercoli” nessuno è mancato all’appello, nonostante lo sforzo fisico e psicologico richiesto loro, gli studenti hanno voluto riabbracciare i compagni, i professori e la loro scuola.Per tutti coloro che hanno frequentato questo Istituto, o vi hanno lavorato, è ben nota la peculiarità che contraddistingue questa scuola: è una grande famiglia e come tutte le vere famiglie, nei momenti di difficoltà ci si stringe e ci si fa coraggio; questo è successo al “G. Ercoli” in questo periodo così difficile che molti comuni dell’entroterra maceratese stanno vivendo.Non c’è stato giorno in cui il direttore, prof. Claudio Falistocco, non abbia tenuto contatti con ogni ragazzo, cercando di supportarli e aiutarli, anche con una semplice parola, per poi avvisare tutti i docenti, ansiosi di avere loro notizie. Si sa quanto l’età di questi giovani sia delicata e quanto il terremoto abbia messo alla prova la stabilità di chiunque, ma la volontà di tornare in questa terra che in un attimo si è portata via tutto è stata più forte, e allora merito al coraggio di questi ragazzi.Il giorno della riapertura ad attenderli c’erano tutti i loro docenti, anche quelli non in servizio, perché così funziona una grande famiglia, c’era l’instancabile direttore, c’era il vice-preside, prof. Matteo Calafiore e c’era il Dirigente Scolastico, prof. Francesco Mezzanotte, un punto di riferimento costante per tutta questa comunità scolastica. “Ricominciamo”, con questo verbo il Dirigente ha iniziato il discorso di apertura, “ricominciamo insieme”, per sentirsi meno soli, per affrontare la paura insieme, perché condividere significa donare un po’ di se stessi agli altri, soprattutto in momenti così tragici. “Anche se il timore avrà sempre più argomenti, tu scegli la speranza”, questa frase dello scrittore latino Seneca riassume la sostanza del messaggio che il prof. Mezzanotte ha voluto infondere agli studenti che lo ascoltavano attenti e fiduciosi. La parola è poi passata al prof. ing. Calafiore, che in qualità di Responsabile della Sicurezza, ha ricordato tutte le norme a cui bisogna attenersi e ha poi invitato i presenti ad una simulazione di evacuazione. Infine, è stata la volta del prof. Falistocco, che ha voluto ringraziare il Dirigente e tutti gli insegnanti, ma soprattutto loro, i ragazzi, e lo ha fatto con gli occhi pieni di commozione, perché per loro il “prof. Claudio” è un padre, li ama, li educa e a volte li rimprovera proprio come farebbe un genitore. Ecco la forza di questa scuola, troppo spesso bistrattata o snobbata ingiustamente, è l’eredita che il prof. Gilberto Ercoli ha lasciato, un’incondizionata passione per l’insegnamento, con l’obiettivo di crescere futuri uomini e donne fieri delle loro origini, del mestiere che hanno imparato e degni di essere definiti tali.
Agevolazioni tariffarie per le utenze ricadenti nei comuni colpiti dal sisma. E’ quanto l’Aato 3 Macerata chiede all’ AEEGSI (Autorità per l’energia Elettrica, il gas ed il sistema idrico), dopo il violento terremoto che ha profondamente colpito molti comuni maceratesi, soprattutto con riferimento ai comuni montani e pedemontani.Un ulteriore aiuto concreto, dunque, dopo la sospensione delle bollette di luce, gas e acqua emesse a partire dal 26 ottobre 2016 per tutte le utenze che si trovano nei comuni danneggiati dal sisma.Nel cratere sismico, infatti, ben 32 comuni sui 48 totali che appartengono all’ATO 3 di Macerata: Acquacanina, Apiro, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Corridonia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Macerata, Montecavallo, Muccia, Pievebovigliana, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, San Severino, Sefro, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Ussita,Visso.“E’ indubbio - spiega Francesco Fiordomo Presidente dell’Aato 3 Macerata - che il sisma abbia provocato un impoverimento del tessuto produttivo locale con conseguente compromissione delle fonti di reddito primarie e, solo grazie ad un efficace meccanismo di agevolazioni tariffarie, da estendere per un congruo periodo temporale, sarà possibile diminuire le ripercussioni negative dovute agli eventi sismici sui bilanci delle famiglie”.L’Ente, dopo una lettera inviata all’ AEEGSI, andrà in missione a Milano per incontrare i responsabili dell’autorità ed ottenere un importante risultato per tutta la comunità maceratese.L’AEEGSI (Delibera n. 618/2016), infatti, a seguito degli eventi sismici del 26 e 30 di ottobre del 2016 che hanno colpito tutto il maceratese, ha disposto la sospensione del pagamento delle bollette per la fornitura di energia elettrica, gas e quelle relative al servizio idrico integrato.“Mi preme ringraziare tecnici e operai – dice il Presidente dell’AAto 3 Francesco Fiordomo – che in questi giorni drammatici stanno lavorando incessantemente per garantire il servizio idrico. Le aziende di gestione operanti nel territorio montano (ASSEM di San Severino Marche e ASSM di Tolentino), in stretto coordinamento con le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la Protezione Civile si sono prontamente attivate per garantire un adeguato livello dei servizi idrici, non solo nei comuni direttamente gestiti ma in tutte le realtà duramente colpite dal terremoto”.
E' stato siglato questa mattina il Protocollo di collaborazione tra Regione e Arcat Marche (Associazione regionale dei Club alcologici territoriali) per la prevenzione dell'alcolismo, la riabilitazione di persone con problemi di abuso alcolico e il sostegno alle loro famiglie. Diecimila euro il contributo assegnato per il protocollo che si focalizza sull'azione preventiva e educativa verso le giovani generazioni e prevede un programma di azioni finalizzate ad accrescere la consapevolezza dei rischi derivanti dall'uso di sostanze alcoliche, i problemi correlati all'alcol e alle dipendenze in generale. Il documento definisce azioni congiunte come l'organizzazione di incontri con le autonomie scolastiche e un evento di informazione sull'alimentazione e i rischi connessi all'uso di bevande alcoliche. L'Arcat si impegna anche sul fronte che riguarda il reato di omicidio stradale avviando un programma educativo e di conoscenza per le persone a cui è stata ritirata la patente.
Vista la tappa anconetana per la campagna referendaria di mercoledì 30 ottobre, Renzi ha deciso di incontrare anche i sindaci della provincia colpiti dal sisma.Nel pomeriggio di mercoledì, alle ore 15 circa, il primo ministro sarà al teatro Don Bosco di Macerata insieme a Ceriscioli, Errani e Curcio per dimostrare ancora una volta la sua vicinanza al territorio maceratese. Lo rende noto un comunicato della Regione.Renzi era già stato nel maceratese il 27 ottobre, più precisamente si era recato a Camerino.
Dopo questi giorni di temperature sopra la media stagionale, la nostra regione si prepara all’arrivo dell’aria fredda che proviene dalla Finlandia e ha attraversato i Balcani. I primi refoli di bora stanno iniziando a soffiare sui settori costieri delle Marche centro settentrionale accompagnati da una nuvolosità intensa che favorisce deboli rovesci di pioggia.Nel pomeriggio di oggi l’aria fredda farà il suo definitivo ingresso, con temperature di -1/-2 in quota. Ne conseguirà un progressivo abbassamento della quota neve che dagli iniziali 1200-1300 metri si porterà alle ore 20:00 attorno ai 500-700 metri. I fenomeni avranno un carattere intermittente nella zona collinare e appenninica, mentre lungo la costa, la bora continuerà a soffiare in maniera sempre più intensa.Durante la notte si raggiungerà l’apice dell’afflusso di aria fredda con temperature di -6/- 8 dai 1350 metri in su. Non mancheranno rovesci nevosi, specie a ridosso del comparto appenninico e sul settore collinare. I rovesci a carattere nevoso interesseranno soprattutto la dorsale montuosa specie il settore del Catria e i versanti orientali dei Sibillini, con punte anche di 15-20 cm a 1400 metri, mentre nella zona collinare si ipotizzano accumuli variabili tra i 2-3 cm fino localmente 5-10 cm oltre i 500-600 metri di quota.Dal pomeriggio di domani lo spostamento dell’aria fredda verso la Grecia porterà ad un miglioramento ma bisognerà fare attenzione al fenomeno delle gelate specie mercoledì e giovedì mattina.(Foto Geometeo.it)
Grande ritorno sulla scena per il Corpo Filarmonico “F. Adriani” di San Severino Marche.Dopo l’interruzione delle attività, dovuta agli eventi sismici che hanno colpito la città, la banda Adriani ha fatto ritorno con un tradizionale appuntamento: la festa di Santa Cecilia, patrona della musica.Come di consueto, la banda, nella giornata di domenica 27 Novembre, ha ricordato Santa Cecilia con una messa celebrata presso la Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche.Terminata la cerimonia religiosa il Corpo filarmonico “F. Adriani” si è esibito davanti ad una platea di “nonnini” con brani e marcette varie, un momento musicale apprezzatissimo dai presenti.Alla giornata dedicata a Santa Cecilia è intervenuto anche l’assessore allo sviluppo culturale Vanna Bianconi, che ha ringraziato la banda e ha confermato l’appuntamento con il “Concerto dell’Epifania” previsto, dal cartellone della stagione teatrale, per Sabato 7 Gennaio 2017 al Teatro Feronia.Non sono mancati i momenti di commozione e felicità per l’incontro con il presidente onorario del Corpo Filarmonico “F. Adriani” Cav. Umberto Ferroni, che ha manifestato tutto il suo affetto per la banda in cui ha investito gran parte delle sue forze e del suo tempo.La banda Adriani ha in serbo ancora altre sorprese ed iniziative che vedranno coinvolti anche i cantori del coro “Tourdion Ensemble” nato dal corso di orientamento musicale, momenti che serviranno per tornare gradualmente alla “normalità”.
Un appello accorato. La legittima richiesta di non essere dimenticati. A lanciarlo è la dottoressa Nadia Moreni, abitante di Muccia che nella sua qualità di farmacista locale ben interpreta anche lo sgomento di chi vuole continuare ad espletare il suo prezioso servizio alla popolazione pur tra mille difficoltà.I ritardi nell'arrivo dei moduli, per non parlare dell'oscura tempistica delle pubblicizzate casette di legno, stanno allontanando le speranze di ripresa e soprattutto il ritorno della popolazione da quello che sempre più sembra un esodo forzato e senza prospettive."La mia situazione" spiega la dottoressa Moreni "è la stessa di molte altre degli abitanti dei piccoli comuni limitrofi, Pievebovigliana, Pieve Torina, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Ussita...Mi sento di lanciare questo appello perché, ad un mese dal sisma, l'attenzione mediatica che ci era stata riservata è decisamente diminuita.Purtroppo non possiamo dire che siano diminuite anche le nostre necessità... anzi, le situazioni drammatiche sono aumentate con l'aumentare della consapevolezza che "la normalità a cui eravamo abituati" forse non tornerà più... le nostre vite sono radicalmente cambiate in quei pochi secondi e sarà davvero dura ritornare come eravamo.Ero stata intervistata il 31 ottobre da un referente AGI e tuttora continuo la mia battaglia. Non potrei fare altrimenti... il mio servizio costante ai clienti, soprattutto in questo momento di maggiore bisogno, è imprescindibile.L'emergenza non è affatto finita. Sono riuscita ad ottenere dalla Federfarma nazionale un piccolo container da posizionare nell'area allestita a Muccia e in cui trasferirò l'attività di somministrazione dei farmaci. La stessa area diventerà il nuovo centro del paese, ospitando anche la scuola elementare, il municipio, l'ufficio postale, la banca e l'ambulatorio medico...Nonostante ciò, ad un mese dal sisma, parlare di normalità è davvero difficile. La gente che è tornata dalla "deportazione" lungo le coste è davvero poca. Questa spiacevole situazione" dice ancora la dottoressa Moreni "ha fatto sì che molti abbiano scelto definitivamente di trasferirsi altrove: chi per aprire la propria attività commerciale (chi aveva la struttura danneggiata ha pensato che visto la scarsità di clienti, sarebbe stato inutile acquistare/noleggiare un container), chi per iscrivere i propri figli alle scuole di Loreto, Recanati, Civitanova Marche, ed evitare che essi frequentino l'anno scolastico in un tendone.La situazione di incertezza che ci pervade ci fa sentire davvero abbandonati dalle istituzioni. Ancora non sappiamo quando verranno consegnati moduli abitativi, figuriamoci le casette di legno. Chi può, si sta organizzando a proprie spese acquistando o costruendosi una casetta sul proprio terreno. Gli altri, come ho detto prima, si sono già trasferiti in cerca di un "nuovo futuro" - altrove.Un'altra immensa emergenza è quella degli anziani non autonomi. Molte case di riposo/accoglienza sono state lesionate e hanno lasciato senza tetto i propri ospiti, come mia madre Felicetta: costretta a letto da metà ottobre per una frattura al bacino, è stata inizialmente spostata in una mensa (ormai in disuso - della ditta che stava eseguendo i lavori della superstrada) e poi trasferita in una sala convegni insieme a molti altri sfollati. Purtroppo tale sistemazione non è definitiva, il responsabile della struttura ha già posto un termine al suo soggiorno forzato e Felicetta, che ora inizia a muovere i primi passi con il girello, non riesce ancora a trovare un tetto sicuro dove poter stare tranquilla. Così come lei anche molti altri suoi analoghi, i cui parenti hanno la casa lesionata e non possono permettersi di ospitare i loro cari, non avendo loro stessi un posto dove andare. Aiutateci a fare in modo che su questa nostra situazione possa riaccendersi un faro".
“Ho perso mia madre lo scorso anno, Liana un mese fa. Mi sento mutilato, senza due madri ho davanti una vita da orfano”. Vittorio Sgarbi, il critico d’arte più famoso d’Italia, parla a cuore aperto nella Giornata in ricordo di Liana Lippi, l’ex soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggisti delle Marche scomparsa a 72 anni a causa di un male incurabile. La Città di San Severino Marche ha dedicato a questa sua illustre concittadina, donna di grande cultura e profonda conoscenza, una serata al teatro Italia preceduta da una santa messa celebrata dal cardinale Edoardo Menichelli, vescovo di Ancona – Osimo, originario di Serripola di San Severino Marche. Lo stesso Menichelli ha portato in sala poi la sua testimonianza insieme al sindaco, Rosa Piermattei, all’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, al direttore della Direzione generale educazione e ricerca del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo e già soprintendente delle Marche, architetto Francesco Scoppola, al presidente della Fondazione Salimbeni, professor Stefano Papetti, all’ex sindaco di Civitanova Marche, Ivo Costamagna.“La professoressa Liana Lippi – ha ricordato nel suo saluto d’apertura il sindaco Piermattei – ha dato molto a questa comunità. Ho avuto poco tempo per conoscerla ma è stato sufficiente per capire la sua bontà, la sua voglia di dare e di fare, il suo impegno per far conoscere al mondo i tesori d’arte settempedani”.“Purtroppo ci accorgiamo delle persone che ci stanno vicine quando non sono più abbracciabili – ha sottolineato, invece, il cardinal Menichelli per aggiungere subito dopo – Liana era una persona che prendeva le cose di petto, ci lavorava cercando di essere sempre fedele al suo compito. Era di una onestà e di una rettitudine molto particolari, queste doti erano la sua caratteristica. E poi aveva un grande amore per questa città”.“La professoressa Lippi – ha fatto eco l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Brugnaro – è stata una delle prime persone che mi hanno raccontato delle bellezze di San Severino Marche. Nelle ultime settimane di vita, piagata dalla malattia, l’ho vista piangere e mi ha fatto piangere ma aveva ritrovato una profonda fede”.Commosso il ricordo dell’ex collega di lavoro, il soprintendente Francesco Scoppola: “Liana aveva qualcosa di speciale, non pensava né alla popolarità né al lustro. Liana era attenta all’interesse generale e lo faceva anche nel dubbio, aveva anche il dubbio di sbagliare talvolta. Oggi avrebbe detto smettetela di ricordarmi e vediamo che si può fare per le Marche”. Di una figura “portatrice di valori e non di dogmi - ha invece parlato l’ex primo cittadino di Citanova Marche, Ivo Costamagna – Ha fatto iniziare l’attività politica a Vittorio Sgarbi, sapeva che con lui la città di San Severino Marche sarebbe entrata in un circuito internazionale”.Il primo degli abbracci più sentiti in sala lo riserva a Liana Lippi l’amico “professore” Stefano Papetti: “Ho conosciuto la prima volta Liana – confida – nella condizione sfortunata di insegnante della figlia. Poi è nato il sodalizio a tre con lei e Sgarbi. Un sodalizio che funzionava perché Sgarbi immaginava la storia, Liana la metteva in pratica e poi arrivavo io a fare da mediatore e riparare. E’ stata sempre una situazione di squilibrio – equilibrio che ha perfettamente funzionato. Il terremoto ha risparmiato Liana dal veder rovinati monumenti e opere d’arte ma ci ha privato di una mente che ci avrebbe offerto un grande aiuto”. Papetti, Libbi e Sgarbi hanno organizzato, a San Severino Marche e non solo, tantissime mostre di successo.A chiudere la serata all’Italia è stato, da ultimo, il ricordo più atteso, quello dell’amico di sempre Vittorio Sgarbi: “Ho voluto personalmente questa serata, ho sentito discorsi sottili e laici – ricorda Sgarbi, prima di sottolineare subito dopo – La vostra città, la città di San Severino Marche è anche la mia. Il 3 novembre dello scorso anno ho perso mia madre, Liana l’ho persa un mese fa. Mi sento mutilato, senza due madri ho davanti una vita da orfano. Con lei mia madre si amava, lei poteva essere la sua supplente. Molte cose le ho dimenticate, lei era un pezzo della mia memoria. E’ una mutilazione grande”.Sul palco e nella sala del teatro Italia c’erano gli amici di sempre. Con loro anche le figlie di Liana, Michela e Cristina e l’amata nipotina. La città di San Severino Marche ha già deciso che alla professoressa Lippi saranno tributate altre iniziative nel segno dell’arte e della cultura, settori cui lei ha dedicato la vita intera.
Grande impegno da parte del corpo della Polizia municipale del Comune di San Severino Marche in questo periodo di emergenza terremoto. In aiuto alla struttura, coordinata dal comandante Sinobaldo Capaldi, da alcuni giorni sono arrivate pattuglie inviate dalla Regione Emilia Romagna che si avvicenderanno per un periodo dandosi il cambio ogni settimana.Uomini e mezzi sono utilizzati per il pattugliamento dinamico del centro storico e delle tantissime frazioni del Comune. La prima pattuglia di supporto, facente parte del corpo di Polizia Municipale dell’Unione Pedemontana Parmense e composta dall’ispettore capo Stefano Sassi e dall’agente scelto Matteo Pio Impagnatiello, è stata salutata al momento della partenza dal sindaco, Rosa Piermattei, che ha ringraziato gli agenti per la preziosa opera prestata a favore della popolazione colpita dal terremoto.
Fisco e banche soffocano le piccole e micro imprese. L’associazione Tutela Impresa pronta a difendere gli imprenditori vessati. “La situazione è drammatica, il 90% degli accertamenti fiscali sono fatti nei confronti delle piccole aziende perché sono le meno protette e le meno reattive, quindi le più facili da colpire. E’ una vessazione, bisogna dire basta.” A lanciare il grido d’allarme è il Presidente dell’Associazione Tutela Impresa Giuseppe Tosoni in apertura della conferenza “Fisco, Equitalia e Banche. La soluzione per una legittima difesa” che si è tenuta a Grottammare nella sala congressi dell’Hotel Parco dei Principi. Secondo il Rapporto del Contribuente 2015 la metà delle piccole e medie imprese, già strangolate dalla crisi, non superano i controlli fiscali e sono costrette a chiudere, per questo è necessario adottare delle misure in loro difesa. “E’ ora di finirla – sostiene Tosoni – lo Stato non può continuare a fare controlli su redditi presuntivi, ritenuti validi solo sulla base di indizi. E soprattutto ogni accertatore deve rispondere in proprio nel caso in cui il suo operato risulti illegittimo”.Per questo l’Associazione Tutela Impresa ha anche stilato un accordo con lo studio romano dell’avvocato Carlo Taormina per intentare delle cause legali contro gli accertatori che svolgono il loro lavoro senza rispettare pienamente la legge in materia. “Il Governo dice che Equitalia non c’è più ma è solo un’operazione di facciata – sostiene l’avvocato Taormina – la sostanza purtroppo rimane invariata. Deve avvenire un cambio di paradigma, lo Stato non può operare solo in una logica repressiva, dovrebbe invece affiancare l’imprenditore in difficoltà nel tentativo di risollevarlo rispetto ad un quadro economico devastato dalla crisi.” E se il fisco ci va giù duro con le piccole imprese le banche non si comportano diversamente costringendo gli imprenditori a pagare gli interessi sugli interessi. “Il Governo sta andando a braccetto con le banche a scapito degli imprenditori – ha detto Andrea Broglia, Delegato provinciale di Associazione Tutela Impresa – l’anatocismo, ovvero il pagamento degli interessi sugli interessi era stato abolito ma da ottobre a causa di una modifica di legge è stato parzialmente reintrodotto. Noi cercheremo di tutelare le imprese con tutte le nostre forze, contro una logica scellerata che vede gli interessi aumentare di anno in anno”. Le micro e piccole imprese rappresentano da sempre l’ossatura economica portante del nostro Paese. Per questo, al contrario di quanto sta avvenendo, occorrerebbe sostenerle. “Noi dell’Associazione Tutela Impresa vogliamo aiutare le PMI in difficoltà – ha detto il Delegato nazionale Marco Romano – partiamo da un’attenta analisi dell’azienda che versa in difficoltà, dopodiché proponiamo all’imprenditore la strategia migliore, in termini di risanamento e ristrutturazione, per uscire dalla crisi anche grazie al coinvolgimento di players nazionali e internazionali di assoluto pregio”.https://www.youtube.com/watch?v=MLGx734l3RA
Anche la storica barbieria di piazza della Libertà a Tolentino viene costretta a chiudere i battenti per le conseguenze del terremoto.Dopo 44 anni di ininterrotta attività (ma la barbieria era lì anche da prima), il titolare Ivano Farroni deve abbandonare il suo locale dichiarato inagibile, ma non si ferma e già da martedì prossimo è pronto a ripartire in una nuova location. E domenica mattina, ha fatto le ultime barbe in piazza spostando una poltrona all'esterno del locale, ormai in fase di trasloco."E' un dolore grandissimo. Qui lascio un pezzo di cuore" dice con un pizzico di emozione Farroni "perchè in questo locale nel 1972 ho iniziato a lavorare come apprendista barbiere e da allora ho sempre esercitato qui. Il terremoto ci costringe a lasciare una storica sistemazione, punto di riferimento per tanti tolentinati, ma non ci perdiamo certamente d'animo: da martedì siamo pronti a ricominciare e abbiamo attrezzato un nuovo locale in viale Bruno Buozzi 50, a fianco della gelateria Hola. Sono certo che i nostri affezionati clienti ci seguiranno anche nella nuova sistemazione". [video width="640" height="352" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/11/IMG_6335.mp4"][/video]
Nei giorni scorsi l’associazione bolognese La Scatola delle Idee ha animato una intera giornata riservata a tutti i bambini di Tolentino.Infatti i simpatici animatori, utilizzando coloratissime costruzioni hanno scatenato la fantasia dei bimbi da 3 a 99 anni, con l’intento di far sfogo alla fantasia per costruire giochi e utilizzando carta anche robot. Inoltre La Scatola delle Idee ha anche donato molti giochi che sono stati distribuiti sia ai bimbi nei centri di accoglienza che nelle scuole cittadine.
Sabato 26 novembre è arrivato a Tolentino il ministro Paolo Gentiloni Silverj.Già cittadino onorario, il Ministro ha legami strettissimi con la Città e quindi ha voluto rendersi conto di persona della grave situazione venutasi a creare a seguito del sisma. Ad accoglierlo il Commissario straordinario alla ricostruzione Vasco Errani, il Prefetto di Macerata Roberta Preziotti, l’Assessore regionale alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti e molte altre autorità locali, sia civili che militari.Il ministro Gentiloni ha prima visitato la zona di viale Vittorio Veneto e viale Trento e Trieste dove ci sono tantissimi edifici fortemente lesionati e poi si è recato nel centro storico per raggiungere il complesso monumentale della Basilica di San Nicola. Il Ministro e anche il Commissario Errani sono entrati all’interno del Cappellone e della navata centrale per visionare direttamente i danni causati dal sisma, soprattutto nella Cappella del “Santissimo” dove sono anche esplose le antiche vetrate. Uscendo dal chiostro, sono stati visti anche i gravi danni subiti dalla parte che ospita i locali che accolgono la Comunità agostiniana e il distacco procurato dalle diverse scosse alla facciata in confronto al resto dell’antico edificio. Come previsto, l’incontro è poi proseguito nella sala riunioni dell’Ufficio Urbanistica, in piazzale Europa.Il ministro ha confermato la vicinanza e l’attenzione del Governo alle popolazioni colpite dal terremoto. Tolentino è stata profondamente ferita – ha detto – ma conoscendo la grande forza della sua comunità, sono sicuro che il ritorno alla normalità avverrà in tempi ragionevoli come anche confermato dalla prima gestione dell’emergenza gestita dal Sindaco, dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione Civile.