Gli errori più comuni quando si parla un idioma diverso dal proprio derivano dal fatto che si cerchi istintivamente di tradurre direttamente dalla lingua in cui pensiamo. L'inglese è pieno di insidie di questo genere, specialmente per noi italiani, in quanto le strutture grammaticali e le regole della corretta espressione sono molto diverse.
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Questi sono gli errori più comuni che commettiamo quando parliamo o scriviamo in inglese:
Soggetti
In italiano il soggetto può venire sottinteso all'interno della frase. In inglese no, il soggetto è sempre presente prima del verbo. In italiano possiamo dire “Sono qui” e riferirci a noi stessi, mentre in inglese si dice “I'm here”.
Falsi amici
A scuola si spiega il concetto di falso amico con la parola “cold” (freddo) che somiglia a “caldo,” ma con il significato contrario; così anche “actually” (veramente), “factory” (fabbrica), “parents”(genitori) e altri termini sono fonte di difficoltà per la loro somiglianza con la nostra lingua.
Fewer o less
Un altro errore comune nel parlare è la differenza tra “fewer” e “less”; significano entrambi “meno” ma vanno usati in maniera differente: “fewer” si usa con nomi plurali, mentre “less” con i nomi singolari.
Il plurale ed il genere degli aggettivi
In italiano gli aggettivi si declinano secondo il soggetto. In inglese tali differenze non esistono. La neutralità dell'aggettivo può creare confusione se, per abitudine, si cerca di declinarlo.
L'ordine degli aggettivi
Un altro problema che gli aggettivi in inglese pongono agli italiani è il loro collocamento all'interno della frase. In italiano “Lei ha i capelli rossi” è corretto, mentre “She has got hair red” è sbagliato. L'aggettivo va posizionato prima del nome che specifica, quindi: “She has got red hair”.
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