Sono tante le persone che sto conoscendo e tante le cose che ho visto nei giorni trascorsi con la gente nei luoghi disastrati. Un’umanità composita, ma ricchissima di storie. Piccole, magari apparentemente insignificanti, in condizioni normali. Ma che assumono un valore straordinario ed inestimabile in situazioni particolari come questa del terremoto. Storie che, vivendole in prima persona, ti entrano dentro la carne viva. Ti accompagnano, di ritorno in macchina, nell’ormai sbiadita luce della sera e ti inducono a riflettere su di un sacco di cose.Quella che sto per raccontare è una di queste ed è capitata proprio l’altro giorno a Castelsantangelo. Siamo lì già dal mattino presto perché vorremmo vedere e documentare le condizioni della strada che sale fino al valico e quindi condurre a Castelluccio. Chiediamo ai vigili e pazientemente aspettiamo che il nostro “angelo custode” ci prenda in consegna, come ogni volta, per accompagnarci in quella zona rossa. Incontriamo pure i geologi della Sapienza, immersi fino alla vita nelle acque del Nera. Ci salutiamo, lei mi fai i complimenti per il pezzo dell’altra volta (stavolta si lasciano fotografare), quindi vado a “molestare” i tecnici della regione appena dieci metri più in alto, intenti nella stessa operazione.I vigili del fuoco ci danno appuntamento per le 14.30. Con puntualità svizzera siamo lì all’orario convenuto, ma la sorpresa e l’amarezza prendono subito il sopravvento. Con il cambio turno, sono cambiate pure le modalità. Insomma per oggi salta tutto. Imbarazzati i vigili del fuoco ci dicono che c’è un recupero oggetti nella parte alta del paese e se i proprietari ci autorizzano possiamo assistere. Partiamo dal campo base con tre mezzi: noi con i vigili del fuoco e loro in automobile. Un loro conoscente ha portato pure un furgone per portare via gli oggetti più grandi. La strada più breve è impraticabile per pericolo di crolli, quindi occorre passare dalla frazione di Nocria. Al volante della campagnola c’è Claudio di Pistoia, nemmeno trent’anni, al suo fianco Tomislav di Prato, solo un paio di anni di meno. Saliamo su per la strada, di qua e di là i grossi massi caduti dalla montagna ci costringono ad una specie di gimkana. In alto svetta il Monastero di san Liberatore, completamente inagibile. Da nemmeno troppo lontano da dove ci fermiamo, possiamo vedere un notevole crollo del muro di cinta. Poi parte la processione silenziosa verso la casa, e guidata dai vigili del fuoco. I proprietari sono lì per la prima volta e non sanno, se non dai racconti di qualche amico, come è conciata la loro abitazione. Sono marito e moglie piuttosto anziani, c’è la loro figlia con il marito ed il loro figlio quindicenne. Tre generazioni che camminano sull’erba bagnata, scavalcano recinti e scansano pietre per poter recuperare qualche bene. Noi restiamo indietro in disparte. Una secca svolta a sinistra e ci appaiono due abitazioni costruite in aderenza. Alla prima è crollato interamente il tetto. Il crollo ha provocato danni pure alla seconda casa. Ma la seconda casa – che sarebbe poi quella dei signori – è completamente sventrata. Praticamente manca la facciata davanti. Si vede il letto ed il pavimento sottostante è visibilmente pericolante. Aspettiamo dai vigili l’ordine di dietro front. In queste condizioni già sostare nei pressi dell’edificio può essere pericoloso. La signora anziana ha i capelli biondi ed indossa un piumino imbottito beige. Dice che a lei interessano solo due fichi di alabastro. Sono un ricordo importante. Ha la voce rotta e quando comincia a raccontare quello che per lei rappresentano, si commuove. C’è un silenzio pesante, la tensione emotiva, si taglia con il coltello. Ci guardiamo negli occhi con i vigili del fuoco, poi Claudio di Pistoia ci fa un cenno come a dire: “aspettate” ed in un balzo è dentro al primo piano. È un susseguirsi di sguardi, espressioni, volti che non pronunciano una sillaba. Abbiamo tutti netta la sensazione che pure il suono di una parola potrebbe far crollare da un momento all’altro tutto l’edificio. Solo il click della macchina fotografica rompe, ogni tanto, quel surreale silenzio che ci ha stretto a tutti un nodo alla gola.Quindi Claudio esce e si dirige verso Tomislav. Parlottano tra di loro poi, assieme e contemporaneamente, scompaiono dentro quel buco nero che li ingoia.Si sentono rumori, i passi degli scarponi rimbombano. Ecco Tomislav con un comodino. Esce impolverato, cammina tra le pietre e lo appoggia sul giardino. Rientra dentro, chiede alla signora dove deve andare. Nell’armadietto che gli è stato indicato non trova niente. Però – dice – è caduto ed il contenuto potrebbe stare per terra. Claudio è salito al secondo piano. Cerca un album fotografico con un portamatite. Entrambi degli inizi del secolo scorso. Sta bene attento a non appoggiarsi sul pavimento. Da fuori si vede tutto. E sappiamo che se dovesse venire anche una piccola scossa, per quei due ragazzi potrebbe essere fatale.Le scosse nel silenzio delle zone rosse fanno paura. Sono un colpo secco che vibra, più o meno lungo. Poi ti paralizzi per un po’ come un cane da caccia. Aspetti di sentire un rumore di ciottoli che cadono e l’odore di polvere di pietra. Per esorcizzare la paura, riprendi a camminare e ci fai qualche battuta sopra. Loro due però stanno ancora dentro, accidenti... E pensi che dovrebbero starci il meno possibile. E allora mandi al diavolo le regole, le direttive impartite, le disposizioni di sicurezza da rispettare. Ci guardiamo negli occhi con il ragazzo del furgone e ci mettiamo pure noi a lavorare. Un passamano veloce e silenzioso. Con i vigili che ci ordinano di allontanarci, mentre continuano a passarci sedie e scatole di plastica.Infine eccolo Tomislav con i due fichi di alabastro. Claudio, di sopra ha trovato pure l’album fotografico e la scatola di legno. Escono tutti impolverati, ma sorridono.La signora si lancia al collo di Tomislav per abbracciarlo in un pianto dirotto. Tutti guardano altrove, si sentono solo i singhiozzi ed il tirare su con il naso. Fa freddo e cielo è coperto da una leggera foschia.Poi la signora prende l’album fotografico. È uno di quelli vecchi con la copertina di pelle e le pagine nere. “Questo è il primo proprietario di questa casa – ci dice, indicando la prima foto, adesso che si è pure calmata un po' – questo è il secondo e quindi il terzo che è mio padre. I fichi di alabastro sono il ricordo di mio bisnonno per l’acquisto di questa casa ed io sentivo il dovere di trasmettere questi oggetti a quelli che vengono dopo di me.” Il nipote gironzola lì attorno e, da quell’altezza forse ignaro di tutto, guarda il panorama di sotto di un paese devastato dalle scosse di terremoto. Sua madre raccoglie una pietra dalle macerie e se la mette in borsa. Strappo un ramo di rosmarino piantato proprio vicino alle mura castellane crollate e le dico che potrebbe piantarlo a Roma e riportalo qui il giorno che avrà riparata la casa. Mi sorride e mi dice che forse il rosmarino non attecchisce una volta strappato dalla terra.Le rispondo che se anche non è vero, ci deve credere: qui oggi, grazie a Caudio di Pistoia e Tomislav di Prato ho visto il passato diventare futuro. La speranza va coltivata. A volte ne vale la pena...
Martedì prossimo, 29 novembre, alle 15 nella Sala di Banca Marche si svolgerà ufficialmente il passaggio di consegne di rettore da Luigi Lacchè a Francesco Adornato, entrato in carica lo scorso 1° novembre. La cerimonia di insediamento si svolgerà in apertura della prima seduta del senato accademico del nuovo rettorato.“Si tratta – spiega Adornato – di un segnale di continuità con la tradizione, ma anche della ripresa forte e totale delle nostre attività. Abbiamo voluto aprire al pubblico uno dei momenti più importanti dell’amministrazione dell’Ateneo, invitando a partecipare tutte le componenti accademiche e tutti i cittadini interessati”.
La RemaTarlazzi – Gruppo Comet chiude il 2016 con il botto! Dopo le inaugurazioni che si sono succedute da ottobre ad oggi con Civitanova Marche, Avezzano e Orvieto, oggi si conclude l’anno con l’apertura del settore luce di Foligno, dove nello stabile affianco al punto vendita esistente del materiale elettrico aperto nel 2005, è stato realizzato un moderno ed accogliente show room di illuminazione, nel quale sono esposti i migliori prodotti di design che il mercato può offrire.Il punto vendita di Foligno, in una superfice di 1.300mq, composto globalmente da tredici persone e condotto da Marco Tombolesi, è ora in grado di fornire servizi alla clientela ancora più completi sia in termini di disponibilità di materiale che nell’assistenza pre-post vendita, grazie anche allo staff Tecnico/Commerciale/Logistico presente negli altri 6 Punti Vendita operativi in Umbria.
Da Claudia Giulietti, presidente di Vince Civitanova, riceviamo In un periodo di diffuso sentimento di “antipolitica” e disinteresse, è stata confortante la numerosa presenza di cittadini al convegno, organizzato da Vince Civitanova, che ha affrontato tutte le motivazioni sociali, culturali ed economiche per votare NO alla riforma costituzionale voluta dal governo Renzi. Il referendum tocca un tema complesso, importante e delicato che non va affrontato con superficialità. I cittadini hanno bisogno di essere informati adeguatamente e per questo abbiamo organizzato un convegno per informare sulle ragioni del no, posizione sostenuta dalla nostra lista civica. Simone Pillon, Avvocato cassazionista, cofondatore del “Comitato famiglie per il No al referendum”, ha esposto la posizione del Comitato delle Famiglie e la preoccupazione per la deriva autoritaria del Governo, la progressiva perdita della sovranità da parte del popolo e la delegittimazione della famiglia come corpo intermedio tra Stato e Cittadino. Un “NO” deciso e argomentato anche per impedire che il nuovo assetto istituzionale, che accentra tutti i poteri nella figura del premier e nel partito di maggioranza, venga utilizzato per completare la trasformazione del tessuto sociale italiano e la destrutturazione della famiglia. Filippo Saltamartini, già Professore di Diritto Pubblico e componente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, con citazioni storico-filosofiche unite alla sua grande comunicativa ha evidenziato con assoluta precisione tutti gli snodi più rovinosi della riforma, non ultimo il fatto che diminuisce i diritti dei cittadini e aumenta il potere dei governanti. Scendere in campo per il ‘No’ alla riforma costituzionale scritta dal governo Renzi non significa essere contro il rinnovamento della Costituzione, che anche noi auspichiamo attraverso, però, un processo di concertazione fra tutte le rappresentanze della società civile. Con il referendum è in gioco la democrazia, il futuro dell' Italia e dei nostri figli; per questo ci siamo sentiti in dovere di far conoscere ai concittadini, attraverso il convegno, le nostre ragioni per il NO.
Senza nessun comunicato ufficiale, ma semplicemente con un volantino lasciato sulle auto in sosta, la municipalizzata Assm di Tolentino fa sapere che da giovedì 1 dicembre si tornerà a pagare la sosta in centro e nelle zone gestite dalla stessa Assm, temporaneamente sospesa per l'emergenza terremoto.A parte la modalità di comunicazione con la quale certamente non viene raggiunta tutta l'utenza ma solo chi oggi ha parcheggiato sulle strisce blu, in tanti stanno manifestando la loro perplessità per una scelta che in questo momento pare quanto mai poco opportuna. L'emergenza terremoto, infatti, appare tutt'altro che passata e la possibilità di parcheggiare gratuitamente appariva anche come una opportunità in più per far riavvicinare le persone al centro, favorendo di conseguenza anche il commercio che a seguito degli eventi sismici sta vivendo un momento molto difficile. Tornando a pagare i parcheggi, inevitabilmente molti sceglieranno magari la sosta libera dei centri commerciali e il rischio è che un centro storico già boccheggiante rimanga totalmente deserto. Il tutto, poi, proprio in prossimità delle festività natalizie.C'è anche una corrente di pensiero, però, che ritiene corretta questa scelta, in quanto può garantire un maggior ricambio, dato che qualcuno ha paura di tenere l'auto in garage e oggi tiene occupati i posti nei parcheggi per tutta la giornata. Anche se, va detto per inciso, dopo il terremoto francamente parcheggiare in centro a Tolentino non è affatto difficile e i posti liberi sono tantissimi.Alla fine, quindi, da giovedì 1 dicembre, salvo ripensamenti dell'ultima ora, si tornerà a pagare la sosta in centro: le conseguenze si vedranno in seguito e si capirà se sia stata la scelta giusta o meno. Non sembrano queste, però, le mosse ideali per pensare a un ritorno alla normalità.
Compie oggi 102 anni Adele Leoni di Tolentino.Sono passati due anni da quando la signora Adele ha festeggiato il secolo di vita e il suo pronipote Alessandro Acuti il raggiungimento della maggiore età: oggi 26 novembre possono ancora ritrovarsi insieme e spegnere 102 e 20 candeline... Il terremoto del 30 ottobre aveva portato nonna Adele ad abbandonare la propria casa per essere accolta a Loreto nel Palazzo Illirico. Superata la paura è ritornata nella abitazione dove festeggerà il compleanno insieme ai figli, nipoti e pronipoti. A nonna Adele e ad Alessandro i migliori auguri anche dalla redazione di Picchio News.
Si terrà lunedì 28 novembre presso l’Aula magna dell’Istituto tecnico Agrario di Macerata l’incontro del progetto “Contraffazione? Io non compro il falso” organizzato dall’Adiconsum di Macerata con la collaborazione della Camera di commercio di Macerata e la partecipazione del Colonnello Amedeo Gravina, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Macerata. All’iniziativa, che inizierà alle ore 11.00, saranno presenti gli studenti dell’Istituto tecnico agrario.Alessandra Fioravanti dell’Adiconsum di Macerata descriverà l’iniziativa e il ruolo dell’ Adiconsum in riferimento al fenomeno della contraffazione, alle conseguenze dal punto di vista sanzionatorio, economico e sociale per il consumatore e illustrerà i motivi per non acquistare un falso. Claudia Guzzini, responsabile Area Tutela del mercato della Camera di commercio Macerata, spiegherà le funzioni della CCIAA sulla sicurezza dei prodotti con particolare attenzione al fenomeno della contraffazione nel settore agroalimentare e l’etichettatura corretta dei prodotti alimentari. Il Colonnello Gravina parlerà dell’azione di contrasto messa in atto dalla GdF facendo riferimento anche a casi concreti verificatisi nel territorio.Dai questionari rivolti ai giovani degli istituti di II grado, è emerso che i giovani acquistano in maniera automatica, oppure on-line, tenendo in considerazione il basso prezzo e la marca, e senza alcuna riflessione in merito al gesto che compiono. È dunque necessario rendere il consumatore sempre più consapevole e responsabile negli acquisti di beni, fornendo strumenti di conoscenza che permettano lo sviluppo del senso critico e quindi forme di prevenzione e di autotutela, nonché alimentando il senso civico di ognuno su un fenomeno che riguarda non solo lo sviluppo della nostra economia, ma che attiene direttamente alla salute del consumatore.La forza del contrasto, per raggiungere risultati visibili, necessita a priori di un’azione sinergica a livello provinciale, una ampia alleanza tra imprese, soggetti sociali e associazioni di categoria, consumatori e forze dell’ordine, finalizzata ad un forte investimento culturale per accrescere la cultura della legalità, della salute e della sicurezza, mettendo in atto azioni comuni di prevenzione.
Ancora gesti di generosità verso i cittadini di Tolentino vittime del sisma. Nei giorni scorsi il carabiniere Vito Capone, in servizio presso la Stazione di Sarnano, accompagnato dal Maresciallo Lorenzo Ceglie, ha consegnato e donato presso il punto raccolta e stoccaggio aiuti in piazza della Libertà, dieci scatoloni di vestiario invernale e diversi piumoni, raccolti dai componenti del Coro della chiesa San Domenico a San Vito dei Normanni.
Un successo annunciato, ma difficilmente preventivabile in queste proporzioni. Centinaia di persone (stime non ufficiali parlano di almeno duemila presenze) giovedì sera hanno letteralmente preso d'assalto il Maracuja di Macerata che ospitava il personaggio televisivo del momento: Andrea Damante.Dopo la cena a Le IV Porte, Damante ha raggiunto il Maracuja in compagnia di Roberto Buratti e Fabrizio Scagnoli, facendosi largo fra una vera marea di persone e concedendosi poi volentieri ad autografi e foto con i fans. L'ennesimo successo targato Brp Eventi, grazie al quale il centro di Macerata durante la settimana torna a vivere momenti davvero importanti.
"L' inserimento del Colle dell'Infinito nel Piano Grandi Progetti Culturali è segno di un'attenzione significativa del Ministero dei Beni culturali rispetto alla nostra regione e dell'importanza di un lavoro comune tra le istituzioni". Con queste parole Irene Manzi, parlamentare del Pd e componente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, commenta il finanziamento di 2 milioni di euro previsto dal Piano grandi progetti beni culturali (2017-2018) del Mibact, approvato ieri dalla Conferenza Stato-Regioni e dal Consiglio superiore dei beni culturali, per il recupero architettonico e botanico del Parco del Colle dell'Infinito. Un intervento, l'unico per la regione Marche, previsto all'interno di un piano complessivo di investimenti per 135 milioni per restauro e valorizzazione di musei e aree archeologiche, grandi biblioteche e archivi, poli e attrattori culturali. "Dopo le sollecitazioni espresse a livello parlamentare sui rischi idrogeologici del Colle- prosegue la Manzi- l'incontro avuto all'inizio di quest'anno con il Ministro Franceschini ed il Sindaco Fiordomo e la visita fatta dal Ministro a Recanati lo scorso giugno, in pochi mesi si sono stanziate, grazie ad un lavoro sinergico tra istituzioni nazionali e locali, risorse certe e concrete per l'avvio del progetto per la riqualificazione del Colle che si accompagnano ai lavori per il recupero della Casa di Silvia, all"avvio dei progetti per il nuovo sistema museale e dell'accoglienza e l'inizio della collaborazione con il Comune di Visso per la valorizzazione dei manoscritti leopardiani. Progetti di qualità che accompagnano e rafforzano la città leopardiana nel percorso verso la candidatura di Recanati a Capitale della cultura 2018, un obiettivo importante a cui puntare per mettere in campo un ulteriore progetto di sviluppo significativo per una provincia, come quella maceratese, messa duramente alla prova dalle conseguenze del sisma".
L'Accademia Italiana del Clarinetto e l'Istituto Musicale N.Biondi che insieme significano Palazzo della Musica di Camerino ripartono con la loro musica. Dopo i recenti eventi sismici e con il Palazzo della Musica in piena zona rossa le due realtà musicali camerti vogliono dare un importante segnale alla propria città: loro ci sono e riprendono la loro attività nella città ducale. Domenica 27 novembre alle ore 17 presso il Borgo Colle Ridente (Località Montagnano) terranno un concerto per chi vorrà ascoltare della buona musica e passare un'oretta in serenità. Interverranno Marsida Koni e Chiara Ercoli al pianoforte, Vincenzo Correnti e Piero Vincenti al clarinetto, Andrea Passini al contrabbasso e Giacomo Correnti alla batteria. Ingresso gratuito.
Nell’ambito dei sempre più numerosi rapporti tra l’Università di Macerata e la Cina, la prestigiosa Accademia nazionale di amministrazione di Pechino ha scelto l’ateneo maceratese come proprio punto di riferimento in Italia.Una delegazione guidata dal vice presidente Wang Minzhong ha incontrato questa mattina la direttrice del China Center Francesca Spigarelli in rappresentanza del rettore, i direttori dell’Istituto Confucio Giorgio Trentin e Yan ChunYou e il professor Luigi Lacchè, che sarà nominato presidente dell’Istituto Confucio nei prossimi giorni. I partner cinesi hanno richiesto una collaborazione fattiva, concreta e continua in molti ambiti, in particolare relativamente allo scambio di studiosi e alla partecipazione in programmi master relativi, soprattutto ai campi della giurisprudenza, delle scienze politiche e dell’amministrazione pubblica. Nel corso della riunione si è parlato anche del progetto “Villa Lauri” con cui Unimc mira a trasformare lo storico edificio nella sede di un grande centro per i rapporti culturali tra Cina e Italia.L’accordo effettivo sarà firmato nei prossimi giorni in occasione dell’annuale conferenza internazionale degli Istituti Confucio che si svolgerà in Cina a metà dicembre.
A un mese dal terribile sisma che ha sconvolto il Centro Italia si moltiplicano le iniziative di solidarietà per risollevare l’economia in crisi dell’appennino umbro-marchigiano. E proprio da Camerino, cuore del cratere sismico, è partito il portale www.marcacamerino.net, online già la settimana successiva al terremoto.A metterlo in piedi un piccolo gruppo di ragazzi collegati ad e-Lios, spin-off dell’Università di Camerino, che ha raccolto il grido di aiuto dei commercianti che in due terribili minuti hanno visto sgretolarsi le fatiche di una vita e la possibilità di continuare la loro attività. “All’indomani del sisma ci siamo trovati in uno scenario che sembrava post bellico. Negozi, attività e magazzini distrutti con commercianti in ginocchio che non riuscivano neppure a sapere se e quando avrebbero potuto recuperare la merce.” Afferma Matteo Sagratella, responsabile del progetto “Per questo abbiamo pensato di dover mettere a disposizione delle nostre terre uno strumento per reagire. Non un’operazione di marketing ma semplicemente un aiuto a chi non ha più quattro mura fisiche da cui vendere o clienti a cui proporre la merce”. Oltre a Camerino, tutte le aziende aderenti si trovano in piccoli paesi dell’entroterra come Muccia, Visso, Serrapetrona, Morro, Caldarola, Sarnano. Piccoli borghi nel cuore del cratere che fanno i conti con la terra che continua a tremare e le difficoltà di recuperare i prodotti dai negozi inagibili. L’organizzazione offre un aiuto concreto partendo dal centro logistico di Camerino e raggiungendo quotidianamente i singoli produttori per prendere la merce e occuparsi del confezionamento e della spedizione al Cliente finale.Un sostegno ai veri terremotati, un aiuto ad un’economia in ginocchio. Senza lustrini e paillettes ma solidarietà immediata e diretta con la semplicità propria di queste terre.
E’ stato un pomeriggio diverso quello organizzato dall’Associazione Wild World di Porto Potenza Picena in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e dedicato agli “sfollati” del terremoto ospiti nelle strutture ricettive del territorio comunale di Potenza Picena.L’ampio padiglione centrale del Natural Village è stato trasformato in una sorta di antro naturalista, dove i volontari del Wild World hanno allestito un percorso guidato con esibizioni di rapaci, rettili ed aracnidi. Particolarmente apprezzato lo spettacolo di volo con gufi, barbagianni, corvi e falchi dove i più piccini hanno potuto interagire direttamente. Non è mancata la parte didattico-educativa con varie tipologie di serpenti, iguane, pogone e ragni, comprese le grandi tarantole africane, grazie alla preparazione e alla professionalità degli istruttori Gianluigi Mandolesi, Stefano e Simone Imbastoni coordinatori della Wild World, i quali hanno voluto regalare, in segno di solidarietà, un pomeriggio “spensierato” ai tanti nostri conterranei colpiti duramente dal sisma, ora ospiti a Potenza Picena.
Oggi, come noto, ricorre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ricorrenza istituita nel dicembre del 1999 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite che invita ogni anno i governi, le organizzazioni internazionali e le Istituzioni ad organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in questo giorno.In linea con le in iniziative già promosse dalla Polizia di Stato contro la violenza sulle donne connesse al progetto denominato “…questo non è amore”, si è colta l’occasione della ricorrenza per dare seguito all’attività della Questura di Macerata su questo delicato fronte con l’obiettivo diffondere una sempre più incisiva cultura della legalità e di avvicinare progressivamente le vittime di questi reati.Nella convinzione infatti che quello della violenza sulle donne sia un fenomeno culturale che va affrontato e combattuto attraverso una corretta informazione rivolta alle persone e soprattutto ai giovani, questa mattina personale specializzato della Questura di Macerata in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne ha incontrato gli studenti del liceo scientifico "Galileo Galilei" di Macerata.Presenti all’incontro, il Dirigente della Squadra Mobile di Macerata Vice Questore Aggiunto Dr. Alessandro Albini, l’Avv. Bianca Verrillo del Centro Anti violenza nonché personale specializzato della sezione reati contro la personale della Squadra Mobile e della Divisione Anticrimine.Agli studenti, che si sono mostrati molto interessati agli argomenti trattati, è stato illustrato il progetto promosso dalla Polizia di Stato “… questo non è amore” e quali sono ad oggi gli strumenti messi in campo dalle Istituzioni ed in particolare dalla Polizia di Stato, per la prevenzione ed il contrasto al triste fenomeno della violenza sulle donne.Altre iniziative promosse dalla Polizia di Stato su questo tema sono in programma anche per il prossimo mese di Dicembre sia a Macerata che in altri comuni della provincia.
Anche quest’anno Poste Italiane sostiene la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. L’iniziativa, ormai giunta alla 20ª edizione e organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus, costituisce un importante momento che coinvolge e sensibilizza la società civile al problema della povertà attraverso l'invito a fare la spesa per chi ha bisogno.Sabato 26 novembre, presso una fitta rete di supermercati coinvolti su tutto il territorio nazionale, ciascuno potrà donare parte della propria spesa per rispondere al bisogno di quanti vivono nella povertà.Poste Italiane attraverso i centri di recapito sul territorio, mette a disposizione a Macerata un mezzo aziendale (7 nelle Marche, 159 in tutta Italia) per il trasporto dei generi alimentari raccolti presso i supermercati che aderiscono all’iniziativa e destinati ai magazzini provinciali degli enti benefici convenzionati con il Banco Alimentare.Nel 2015 sono stati 140.000 i volontari che hanno donato parte del loro tempo, permettendo la realizzazione di questa giornata, hanno aderito all’iniziativa 11.000 supermercati, sono state raccolte e donate 8.990 tonnellate di cibo, consegnate a circa 8.000 strutture caritative.
Mercoledì 30 novembre il premier Matteo Renzi sarà nelle Marche per la chiusura della campagna referendaria del Coordinamento regionale Marche per il Sì in vista del Referendum costituzionle del 4 dicembre.L'appuntamento – un'iniziativa pubblica aperta a tutti i cittadini – è alle ore 17.30 al Teatro delle Muse di Ancona
“Il mio arrivo a Macerata è dovuto alla passione per il calcio in una zona dove secondo me si può lavorare bene”. Filippo Spalletta, fisico possente e cranio rasato che potrebbero dare l’idea di un carattere burbero, quando inizia a parlare lo fa invece con tono pacato, che infonde una sensazione di tranquillità anche se capisci subito che è un uomo, nonché un imprenditore, con i piedi per terra.Presidente Spalletta, la gente può attendersi l’obiettivo del salto di categoria?“Dobbiamo lavorare bene e con calma per poi porci l’obiettivo, se Dio vuole, di puntare in alto”.Quindi il suo impegno sarà pluriennale?“Certamente, non ho rilevato la Maceratese per restare sei mesi o poco più. Abbiamo bisogno di qualche stagione affinché il progetto si realizzi”.Puntando su cosa?“Innanzi tutto sul settore giovanile, per il quale penso che ci dobbiamo prefiggere un traguardo quinquennale, anche se qualche soddisfazione, strada facendo, è lecito attendersela”.Dal progetto Spalletta allo Spalletta uomo. Conosciamo la sua famiglia.“Mi sono sposato molto giovane, non ancora ventenne, ed ho quattro figli: la maggiore Desirè, di 31 anni, il 24enne Filippo Junior, il 22enne Luca ed il ventenne Sandro. Mia moglie si chiama Rosita ed è originaria di Cagli”.Ci parli del suo lavoro.“Sono un imprenditore nel campo del legname da dove lavoro da oltre 25 anni. Facciamo semilavorati quotidianamente. Dalla Svizzera gestiamo il commercio, provenienza Germania e Francia, di grezzo, tronchi per l’Italia che fornisco da un quarto di secolo. I semilavorati prima provenivano dall’Europa dell’Est: Slovacchia, Romania, Russia, anche Svezia. Dagli ultimi cinque, sei anni ho impegni in Bosnia con un socio in un’azienda dove produciamo lavorati, segati e pellet per le stufe. Tutto per il mercato italiano, da Sondrio a Brindisi, fino alla Sicilia”.La sua terra di origine?“Sono nato in Svizzera nel 1965 ma sono ben presto tornato in Sicilia dove ad Adrano (un centro oltre i 700 metri di altitudine attualmente con circa 36.000 abitanti, uno dei paesi più grandi del parco dell'Etna le cui attrazioni maggiori sono il castello normanno e il centro storico ndr), in provincia di Catania, sono cresciuto con i nonni, come avveniva per tanti emigranti degli anni ’60, per poi tornare definitivamente in Svizzera prima dei dieci anni di vita. Mia moglie, come detto, è originaria di Cagli, cosicché il mio legame con le Marche è storia antica”.Come è scoccata la scintilla per la Maceratese?“Ho coltivato da sempre il desiderio di impegnarmi nel mondo del calcio, soprattutto a livello giovanile. Volevo entrare in quest’ambiente e così, quando mi è stata proposta la Maceratese, dapprima ho invitato i miei collaboratori a sondare il terreno e, successivamente, mi sono esposto. Non ho voluto mettermi in evidenza subito perché volevo prima valutare il tutto con calma. Da circa un mese e mezzo mi sono impegnato di persona perché ho capito che il progetto poteva essere realizzato”.Quella di Spalletta sarà una Maceratese più manageriale?“Dal punto di vista sportivo la signora (la pres. Tardella, ndr) ha lavorato molto bene, raggiungendo traguardi encomiabili. Arrivare in Lega Pro è stato un bel segnale. Noi vogliamo far bene in Lega Pro e restarci senza passare attraverso i play-out perché in quei casi basta un capello fuori posto e… addio alla categoria. Una volta rimasti in Lega Pro, potremmo riorganizzarci”.Per evitare i play-out ci sarà bisogno di manovre di mercato?“Noi abbiamo valutato la situazione dal di fuori, un po’ a distanza, anche per rispetto dell’operato della signora (la presidente Tardella, ndr) perché lei era la proprietaria e non volevo entrare in merito a precedenti situazioni. Qualche rinforzo arriverà, dobbiamo però valutare bene quali mosse fare e su quali fronti muoverci per poter realizzare il mio sogno di rimanere in Lega Pro non dovendo non dormire la notte…”.Sarà importante affrontare le prossime due gare interne con Forlì e Sudtirol con la giusta concentrazione per partire subito con il piede giusto?“Veramente per me tutte le gare vanno affrontate con la stessa, profonda determinazione perché da ciò che ho potuto vedere nel girone B è possibile che la seconda inciampi con l’ultima, la penultima vinca con la terza. In certi casi non si capisce chi sta su o giù in classifica. Del resto le sorprese nel calcio ci sono sempre. Ogni partita deve essere affrontata sempre come se stessi affrontando una formazione di vertice”.Il suo messaggio ai tifosi?“Mi rivolgo a tutto i maceratesi chiedendo un po’ di tempo perché la bacchetta magica non ce l’ha nessuno ed anzi, credo poco a chi dice di averla. Abbiamo idee molto positive, la voglia di far bene. Il piacere che il pubblico ci può fare è di venire allo stadio per venirci a vedere. Questo è ciò che vorrei per la mia squadra”.La sua attenzione al settore giovanile fa venire in mente la tendenza attuale di una squadra di serie A a cui lei tiene?“Beh, io vengo dalla Svizzera dove il campionato tedesco è di casa. Adesso poi che Ancelotti è alla guida del Bayern per me, che sono milanista, l’interesse è doppio. In famiglia ho molti milanisti. Ma ammiro anche altre squadre come il Dortmund, il Real Madrid, la Juventus. Mi piace ammirare il bel calcio, se poi a giocare un buon calcio è la squadra del cuore, il piacere è doppio”.
Anche la popolazione lodigiana si è mossa per portare aiuto ai terremotati settempedani. L’ultimo carico di generi di prima necessità è stato consegnato dall’associazione “Operativi al Massimo”, onlus presieduta da Michele Di Stasi e rappresentata da Elena Agazzi e Cristina Cigolini che, insieme ad altri volontari, è arrivata a San Severino Marche con alcuni bancali di materiali già stoccati nel magazzino aperto dal Comune e gestito dai soci del Cai, il Club Alpino Italiano. E per i prossimi giorni è stato annunciato l’arrivo di nuovi aiuti raccolti da Elena Vacchini del Vespa club di Lodi e dal Vespa club Sirmione.A muovere la solidarietà dalla cittadina lombarda verso le Marche è stato un lodigiano trapiantato a Fano, Angelo Bertoglio, dirigente nazionale e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia nella nostra regione che nelle scorse settimane aveva lanciato, tramite i social e la stampa, un appello per chiedere come mai beni e materiali raccolti dai gruppi comunali di Protezione Civile in diversi Comuni dell’area di Lodi fossero ancora fermi nei magazzini.“Sapevo – spiega Bertoglio – che nelle Marche, che conosco bene, c’era grande necessità di materiali e prodotti e così ho contattato il sindaco che ha subito risposto a quella che ho definito un’iniziativa volontaria senza colori politici. Quello che mi sono detto è stato – conclude Bertoglio - facciamo qualcosa perché la solidarietà non rimanga ferma sugli scaffali. E la risposta è giunta immediata da Lodi e dal suo territorio attraverso nuove adesioni e iniziative. Il grazie è corale e a questo vorrei aggiungere quello a Nancy Capezzera, ex assessore provinciale di Lidi che ha fatto proprio e amplificato le richieste attraverso anche altri amministratori”.Intanto per il 2 dicembre alcune associazioni lodigiane hanno programmato una serata il cui incasso sarà devoluto in beneficenza alla città di San Severino Marche.
La conferenza unificata Stato-Regioni e il Consiglio Superiore dei beni Culturali hanno dato parere favorevole agli interventi del Mibact per la fruizione e la valorizzazione del Parco del "Colle dell'Infinito" sul Monte Tabor a Recanati.Un investimento di 2 milioni di euro che servirà a preservare il territorio da un punto di vista morfologico e paesaggistico. Centrali per questo investimento, la riqualificazione botanico-vegetazionale e interventi di natura idrogeologica e consolidativi del patrimonio storico architettonico. Inoltre, sarà reso maggiormente fruibile il colle leopardiano attraverso un'attenta pianificazione che riguarderà la realizzazione di percorsi con nuova cartellonistica, la messa a norma degli impianti di illuminazione e di videosorveglianza (ANSA).