In tanti al convegno promosso da Vince Civitanova per il "no" al referendum
Da Claudia Giulietti, presidente di Vince Civitanova, riceviamo
In un periodo di diffuso sentimento di “antipolitica” e disinteresse, è stata confortante la numerosa presenza di cittadini al convegno, organizzato da Vince Civitanova, che ha affrontato tutte le motivazioni sociali, culturali ed economiche per votare NO alla riforma costituzionale voluta dal governo Renzi.
Il referendum tocca un tema complesso, importante e delicato che non va affrontato con superficialità.
I cittadini hanno bisogno di essere informati adeguatamente e per questo abbiamo organizzato un convegno per informare sulle ragioni del no, posizione sostenuta dalla nostra lista civica.
Simone Pillon, Avvocato cassazionista, cofondatore del “Comitato famiglie per il No al referendum”, ha esposto la posizione del Comitato delle Famiglie e la preoccupazione per la deriva autoritaria del Governo, la progressiva perdita della sovranità da parte del popolo e la delegittimazione della famiglia come corpo intermedio tra Stato e Cittadino.
Un “NO” deciso e argomentato anche per impedire che il nuovo assetto istituzionale, che accentra tutti i poteri nella figura del premier e nel partito di maggioranza, venga utilizzato per completare la trasformazione del tessuto sociale italiano e la destrutturazione della famiglia.
Filippo Saltamartini, già Professore di Diritto Pubblico e componente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, con citazioni storico-filosofiche unite alla sua grande comunicativa ha evidenziato con assoluta precisione tutti gli snodi più rovinosi della riforma, non ultimo il fatto che diminuisce i diritti dei cittadini e aumenta il potere dei governanti.
Scendere in campo per il ‘No’ alla riforma costituzionale scritta dal governo Renzi non significa essere contro il rinnovamento della Costituzione, che anche noi auspichiamo attraverso, però, un processo di concertazione fra tutte le rappresentanze della società civile.
Con il referendum è in gioco la democrazia, il futuro dell' Italia e dei nostri figli; per questo ci siamo sentiti in dovere di far conoscere ai concittadini, attraverso il convegno, le nostre ragioni per il NO.
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