Probabilmente non sarà un contributo che risolverà ogni problema, ma il gesto dello staff del Blugallery di San Severino a vantaggio della piscina “gemella” di Camerino è da rimarcare.Alla fine del torneo Under 13 a cui hanno preso parte otto formazioni maschili nel giorno dell’Immacolata Concezione sono stati raccolti 2.240 euro “che – ricorda l’organizzatore Luca Sorcionovo – saranno devoluti in beneficenza alla piscina di Camerino, in grossa difficoltà a causa del terremoto che ha causato una forte contrazione dei frequentatori. Ben 300 persone hanno risposto al nostro invito, frequentando nel giorno di festa l’impianto natatorio settempedano dove erano anche allestiti degli stand con prodotti tipici, unendo passione per lo sport e sensibilità verso chi è stato fortemente penalizzato dal sisma”. La cifra è stata raccolta grazie a donazioni delle società partecipanti, ad una estrazione di beneficenza con premi messi a disposizione da aziende agricole che hanno venduto i loro prodotti durante la giornata in piscina e con donazioni libere dei genitori dei pallanotisti. Ancora una volta il grande cuore dello sport ha battuto forte! Riguardo al dato agonistico, dopo 21 partite in 10 ore a vincere il torneo è stata la Rari Nantes Florentia che ha avuto la meglio sul Moie. “Bronzo” per il President Bologna, 4^la Libertas Perugia, quinti i padroni di casa del Blugallery Team, 6° il Team Osimo, 7^ la Vela Ancona ed 8^ la Jesina Pallanuoto.
Martedì 20 dicembre, alle ore 21,15, riparte la stagione di prosa del Teatro Vaccaj di Tolentino, presso il Teatro Don Bosco.Ad aprire il cartellone 2016/17 tre vere icone della storia dello spettacolo e del costume italiano, Corinne Clery, Barbara Bouchet e Iva Zanicchi, con "3 donne in cerca di guai", una spassosa commedia che in Francia è in scena da oltre 5 anni.Le tre protagoniste, come l’Araba Fenice, riescono a risorgere, afferrando dal loro passato, fatto di delusioni e sconfitte, la forza per costruire un nuovo futuro. Un messaggio di rinascita, sempre positivo, che in questa circostanza, vuol essere anche un augurio alla città, duramente colpita dal sisma.La pièce racconta con umorismo e autoironia la crisi di mezza età e la solitudine, puntando su equilibri comici garbati e su un finale sorprendente. La risata è assicurata!Micky (Barbara Bouchet) è una importante manager che per il lavoro ha rinunciato all’amore. Annie (Corinne Cléry) ha trascorso la sua vita lavorativa in esotici villaggi turistici. Martine (Iva Zanicchi) è una casalinga appena abbandonata dal marito. La grande casa parigina di quest’ultima diventa, per le tre, un rifugio e un tranquillo luogo di conversazione e relax. Con un patto: in quella casa non dovranno assolutamente entrare uomini. Eccezion fatta per Mirò (Giovanni Di Lonardo) giovane e affettuoso gay che ha preso in affitto la mansarda e che le le tre donne circondano di cure. L’improvviso arrivo del muscoloso e prestante Guillaume (Nicola Paduano), figlio di una comune amica che chiede ospitalità per due settimane, fa girare la testa alle tre mature signore. Messo da parte il rigido accordo, ognuna cerca di conquistare l’avvenente Guillaume, ormai preda delle tre donne, intenzionate a far ricorso a tutte le loro armi pur di sedurlo.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da CNA Prov.le Macerata."Ricostruzione? Sviluppo produttivo? Sono prospettive su cui è bene lavorare e che vanno considerate. Eppure non si può ignorare quanto l'emergenza causata dal sisma sia ancora gravissima. Dagli incontri che la nostra associazione di categoria, in collaborazione con le amministrazioni comunali, sta svolgendo sul territorio, ormai da circa un mese, emerge un quadro allarmante relativo alle condizioni in cui versano cittadini e imprese dei centri colpiti dal terremoto.Una situazione aggravata dalla mancanza di risposte da parte della Regione Marche. Si pensi ad esempio alla questione della fornitura di container: tra San Severino Marche, Pieve Torina, Muccia e San Ginesio sono oltre un centinaio le attività produttive che li stanno aspettando.Per la precisione, solo considerando questi quattro comuni, sono ben 127 le richieste (solo a Pieve Torina 61 richieste, di cui 18 con massima urgenza) inoltrate alla Regione dalle amministrazioni che, da parte loro, hanno già provveduto ad individuare aree pubbliche da destinare alla collocazione dei moduli.Spiega il Presidente Provinciale CNA Giorgio Ligliani: “Sono numeri altissimi, considerata la dimensione dei centri coinvolti. Al momento la Regione non ha ancora predisposto il bando di gara per l'individuazione del fornitore dei container, e quindi le oltre 300 richieste arrivate non trovano ancora risposta. Come è possibile un ritardo del genere? A questo si aggiungono anche le difficoltà di interpretazione del decreto post sisma, che ad oggi ci impediscono di dare risposte esaustive a cittadini e imprese”.La task force attivata da CNA che in queste settimane sta studiando la normativa ha infatti rilevato numerosi aspetti che necessitano di chiarimenti. “Riguardo la delocalizzazione temporanea, ad esempio – riferisce il Direttore Provinciale Luciano Ramadori – si parla di contributo concesso ad attività economiche o produttive e dei servizi pubblici danneggiati, al fine di garantirne la continuità. Ma quali sono le spese ammissibili a contributo: trasloco, deposito, affitto, allestimento, impianti, mobilio, attrezzatura? Inoltre, la delocalizzazione deve avvenire entro lo stesso comune in cui si esercitava prima del sisma? Ci sono tempistiche di rientro da rispettare?”. Inoltre, nell’articolo in cui si prevede la gratuità del Fondo di Garanzia per le pmi che “hanno subìto danni” in conseguenza del sisma, è necessario specificare se per danno si intenda solo l’inagibilità del locale o anche la rottura di una strumentazione con un messo di causalità diretto con il sisma, oppure ancora nel vedersi annullato o notevolmente ridotto il bacino di utenza a seguito di spopolamento dell’area.“E' necessario – chiude Ramadori - riportare l'attenzione su problematiche che stanno gravando su buona parte delle imprese nel cratere che, seppur non danneggiate da un punto di vista strutturale, non riescono più a mantenere sufficienti livelli di incasso per il sostentamento dell'attività, a causa dello spopolameto delle aree interessate e del conseguente drastico calo dei consumatori residenti e non. Siamo convinti che si dovrebbe prevedere una specifica misura di sostegno per le imprese che si trovano in questa situazione”.Questi ed altri aspetti saranno affrontati nell'incontro in programma per giovedì 15 dicembre, a Corridonia: appuntamento alle 15.30 nella sala riunioni della Kreasistemi srl, in via dell'Industria n.129".
"L'impegno per la ricostruzione di tutte le zone terremotate deve essere sempre maggiore. I concittadini colpiti non saranno mai lasciati soli e avranno sempre accanto la solidarietà delle istituzioni: io sono personalmente impegnato per questo". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale. Il Capo dello Stato sarà giovedì prima ad Amatrice, quindi ad Arquata e Acquasanta.Il presidente Sergio Mattarella, durante la cerimonia al Quirinale per gli attestati e distintivi d'onore agli "Alfieri della Repubblica", ha insistito con forza sulla necessità di non rilassarsi sui tempi della ricostruzione post terremoto, riferendosi anche ai precedenti dell'Aquila e dell'Emilia. Più in particolare, si è rivolto ai sindaci dei comuni colpiti incitandoli "ad accompagnare le istituzioni". "Non smettete di esortarle, di chiedere alle istituzioni impegno crescente", ha detto ancora il capo dello Stato, il quale ha ricordato che "i sindaci hanno sulle loro spalle il peso principale" della tragedia, cioè "il raccordo tra persone e istituzioni". Per questo Mattarella ha chiesto ai sindaci di "no risparmiare sollecitazioni alle istituzioni". E il ragionamento del presidente si è chiuso con una assicurazione: "Io sono personalmente impegnato per questo".
"Spetta a me indicare le priorità del governo. La prima è senz'altro l'intervento nelle zone colpite dal terremoto".Lo dice il premier Paolo Gentiloni in Aula alla Camera. "Abbiamo avuto - sottolinea - una risposta straordinaria ma siamo ancora in emergenza e dalla qualità della ricostruzione dipende la qualità del futuro di una parte rilevante del territorio dell'Italia centrale e da questi passi che faremo dipende anche la forza che avremo nel programma a lungo termine su Casa Italia, che interviene sugli elementi più profondi dei danni che vengono provocati dagli eventi sismici nel Paese"(ANSA).
I Teatri di Sanseverino ripartono come prima e più di prima. Dopo la brevissima pausa legata all’emergenza terremoto, la direzione artistica ha predisposto un nuovo calendario della stagione di prosa in abbonamento con il recupero dello spettacolo “Filumena Marturano” e la sostituzione della rappresentazione “Diamoci del tu” con la commedia “Il bagno”, in calendario per il 6 febbraio del nuovo anno, con le straordinarie Stefania e Amanda Sandrelli.Nuova anche la programmazione natalizia con la riapertura del teatro Feronia, luogo simbolo della cultura settempedana, e la riproposizione, all’Italia, delle due date sospese della rassegna “Altre culture”, oltre alla conferma dei concerti già programmati.Queste le prossime date: sabato 17 dicembre, ore 21, al teatro Feronia con ingresso gratuito “Concerto di Natale” dell’Orchestra Feronia, diretta dal maestro Giorgio Lorenzini. Domenica 18 dicembre, ore 17, al teatro Italia e sempre con ingresso gratuito, incontro dal titolo “Piccolo Tibet, dimensione privilegiata dello spirito”, diario di viaggio per la rassegna “Altre culture” con le immagini di Maria Stefania Domizi. Mercoledì 28 dicembre, ore 21, ingresso unico 10 euro, al Feronia il tradizionale Concerto Gospel. Il nuovo anno si inaugura il 5 gennaio, alle ore 21 in abbonamento, con “Filumena Marturano” al Feronia. Strepitoso il cast della serata con Mariangela d’Abbraccio e Geppy Gleijeses. La regia sarà firmata da Liliana Cavani. Sabato 7 gennaio, alle ore 21 con ingresso gratuito all’Italia, la rassegna “Altre culture” propone l’incontro dal titolo “Etiopia, sorrisi fra la polvere”, con le immagini di Francesco Rapaccioni e l’incontro con l’associazione Sorrisi per l’Etiopia. Domenica 8 gennaio, alle ore 17, al Feronia Concerto dell’Epifania con il Corpo filarmonico bandistico “Franesco Adriani” diretto dal maestro Vanni Belfiore.
Ieri sera a Civitanova Marche un ciclista ha provocato un incidente non grave coinvolgendo anche un auto. L'uomo, I.A., un trentaquattrenne di origini pakistane, apparso alle autorità in stato di ebbrezza, si è rifiutato di sottoporsi al test dell'etilometro e per questo motivo è scattata la denuncia.Una seconda denuncia per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, è scattata perché, perquisito dai Carabinieri, l'uomo è stato trovato in possesso di un grosso cacciavite e di una tronchese.
A un mese dalla messa online, i quattro ragazzi di marcacamerino.net hanno raggiunto il traguardo dei primi 50.000 €.Non sono i numeri eclatanti a cui stampa, TV e social network ci hanno abituato in questi giorni quando si parla di solidarietà alle zone colpite dal terremoto, ma lo diventano nel momento in cui ci si rende conto che a gestire l’iniziativa sono quattro persone che ogni giorno, week-end compresi, dedicano tutto il loro tempo al portale.www.marcacamerino.net era online già dalla settimana successiva al terremoto.A metterlo in piedi un piccolo gruppo di ragazzi collegati ad e-Lios, spin-off dell’Università di Camerino, che ha raccolto il grido di aiuto di chi in due terribili minuti ha visto sgretolarsi le fatiche di una vita e la possibilità di continuare il proprio lavoro.Se l’intento è quello di aiutare concretamente le attività, in modo che la vendita online sia una risorsa per i commercianti, i ragazzi di MarcaCamerino.net hanno scelto di farlo a 360 gradi. Dal contatto con i fornitori al recupero merce, dal monitoraggio di ordini e spedizioni fino alla gestione dei rapporti con i clienti: si gestisce quotidianamente ogni singolo aspetto.“Non stiamo dietro ad uno schermo a raccogliere ordini, ma andiamo dai fornitori tutti i giorni e cerchiamo di risolvere le mille problematiche che ci prospettano.” Affermano i ragazzi. “Ci sono ancora strade chiuse, laboratori da ricostruire, produzioni da far ripartire. Per questo i produttori davvero a terra non possono permettersi di partire per consegnarci i materiali in magazzino o confezionare i prodotti ad hoc per venire incontro agli standard di spedizione o alle esigenze dei clienti. Abbiamo scelto di farlo noi, senza badare ai kilometri, ai margini economici o alla fatica. Se così non fosse non potrebbe chiamarsi solidarietà! E in più ci guadagniamo qualche assaggino che garantisce la qualità dei prodotti!”Spirito di iniziativa e di servizio non mancano, confidiamo anche in tanta fortuna per il futuro. Per ora la risposta da parte dei clienti è stata ottima.
La rassegna di spettacoli RICOMINCIAMO DA QUI, dedicati alla rinascita culturale della città di Tolentino duramente colpita dal terremoto, non poteva che concludersi con una riflessione sul “bello e brutto della vita”. Una riflessione condotta da Popsophia, che vedrà protagoniste le canzoni delle due band che più hanno segnato la storia della musica occidentale: i Beatles e i Rolling Stones.Venerdì 16 dicembre, alle 21.15, il Cineteatro Don Bosco ospiterà il terzo e ultimo philoshow della rassegna: Il bello e il brutto della vita, Beatles vs Rolling Stones. Luce contro ombra, bene e male, canzone d’amore contro rock ma anche affinità poetiche e linguistiche: i due filosofi (e musicisti per passione) che interverranno e suoneranno con la band FACTORY saranno la docente di Logica Francesca Boccuni e Roberto Mordacci, preside della facoltà di Filosofia del San Raffaele di Milano.“Dopo un philoshow dedicato alla forza dell’amore e un altro all’allegria pensosa, chiudiamo questa rassegna con la sempiterna contrapposizione filosofica tra ordine e caos, con un taglio spudoratamente pop” – ha dichiarato Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia – “E siamo felici della partecipazione e dell’interesse che ci sta dimostrando il pubblico di Tolentino intervenuto in questi incontri”.La rassegna “RICOMINCIAMO DA QUI” è stata realizzata dall’Associazione Popsophia in collaborazione con il Comune di Tolentino e la Biennale dell’Umorismo nell’Arte. Tutti i philoshow sono stati ideati e diretti da Lucrezia Ercoli e interpretati dalla band musicale FACTORY composta da 7 elementi (Luca Cingolani alla batteria, Anna Greta Giannotti e Alessia Ippoliti alle chitarre, Matteo Moretti al basso, Leonardo Rosselli al sassofono, le voci di Luca Cerigioni e Gianluca Pierini), con la voce recitante di Pamela Olivieri, i video e la regia di Marco Bragaglia, la regia tecnica di Riccardo Minnucci e Matteo Lorenzini.Lo spettacolo è a ingresso libero e si svolge nel Cineteatro Don Bosco di Tolentino, una struttura che non ha riportato alcuna lesione dopo gli eventi sismici.Maggiori informazioni sul sito www.popsophia.it.
Dopo essersi aggiudicati il primo premio nell’edizione 2016 della Start Cup Marche, la business plan competition targata Unicam, arrivano altri successi per lo spin off BioVecblok.Grazie alla vittoria di Start Cup Marche, infatti, il progetto dei giovani ricercatori Unicam è entrato di diritto tra i partecipanti al Premio Nazionale dell'Innovazione, promosso dall’Associazione PNI-Cube, l’associazione che riunisce gli incubatori e le business plan competition accademiche italiane, e che si è tenuto a Modena l’1 e il 2 dicembre.Ed è proprio al Premio Nazionale dell'Innovazione, che BioVecBlok è stato uno dei quattro finalisti per la categoria Life science ed è stato premiato con la menzione speciale "Social Innovation”.ATLAS, questo il titolo del progetto che sta suscitando così tanto interesse, è un insetticida biologico e non tossico, innovativo strumento di controllo ecologico di zanzare vettrici di malattie come Malaria, Dengue e la nuova emergenza Zika.Giovedì 1 dicembre a Roma hanno inoltre partecipato alla cerimonia di premiazione del Premio Gaetano Marzotto, la startup competition promossa dall’ Associazione Progetto Marzotto presieduta da Matteo Marzotto, ottenendo un percorso di affiancamento del valore di 25000 euro offerto da Jcube incubator di Jesi!!“Siamo stati ovviamente molto soddisfatti – ha dichiarato la dott.ssa Claudia Damiani, dello spin off BioVecBlok – per questi due risultati. In particolare per noi è molto importante aver potuto ottenere la collaborazione con l’incubatore Jcube, che ci può fornire quelle competenze di marketing e di gestione in cui siamo ancora un po’ carenti, dal momento che noi quattro soci fondatori siamo tutti biologi.Grazie al successo al PNI abbiamo poi acquisito il diritto all’ammissione diretta alla fase finale della Global Social Venture Competition, i cui vincitori potranno accedere alla finale internazionale che si svolge all’Università di Barkeley”.
“Quasi tutte le sere è necessario l'intervento delle forze dell'ordine. Schiamazzi, urla, ubriachi, risse. Forse sarebbe il caso di fare qualcosa Sindaco”. E’ l’appello lanciato sulla pagina di Facebook “Segnalazioni a Macerata” da alcuni residenti del quartiere Borgo San Giuliano a dir poco esasperati da una movida che spesso sfocia in vandalismo.Nel mirino un locale aperto da pochi mesi, e che il mercoledì quando organizza feste universitarie ma anche nei weekend, diventa il punto di ritrovo per tantissimi ragazzi. “Così non si può andare avanti – ci dice un residente per telefono – siamo costretti a vedere scene d’inciviltà inaccettabili, con gruppi di ragazzi ubriachi che urlano fino al mattino, in alcuni casi sono scoppiate pure delle risse. E’ impossibile stare tranquilli.”Addirittura alcuni ragazzi si sarebbero spinti all’interno dei garage del complesso residenziale Le Spighe “la mattina troviamo di tutto – ci dice ancora il residente – urine, escrementi e preservativi, siamo arrivati al limite”.“Sicuramente non è il luogo adatto per un locale del genere – si legge sul post di Facebbok – i residenti sono infuriati!”E da Facebook l’indignazione dei cittadini sta prendendo corpo nella realtà: i residenti hanno infatti lanciato una raccolta firme per far pressione sulle autorità competenti, per primo il Sindaco, affinché si ristabilisca l’ordine pubblico.
La Polisportiva Serralta potrà mettere in archivio un 2016 che verrà reso ancora più positivo grazie all’importante riconoscimento che il club gialloblù riceverà nei prossimi giorni.E’ il Presidente Marco Crescenzi a dare l’annuncio: “Posso ufficialmente dire che la Polisportiva Serralta avrà la Stella al Merito Sportivo da parte del Coni per quanto fatto nel corso dei suoi 25 anni di storia”. Una bella notizia per il sodalizio di San Severino Marche a cui verrà consegnata l’onorificenza sportiva giovedì 15 dicembre presso la Sala Convegni Domus S. Giuliano di Macerata(ore 18.00) dove il delegato CONI Macerata, Giuseppe Illuminati, farà gli onori di casa e sarà affiancato dall’ospite d’onore, il Dott. Roberto Fabbricini segretario generale del CONI che effettuerà la premiazione.“E’ una soddisfazione enorme per tutti noi - commenta Crescenzi - avere questo riconoscimento. Non è certo facile per una società ricevere un simile premio e il fatto che vada alla Polisportiva Serralta è un qualcosa di straordinario che impreziosisce la nostra storia, lunga un quarto di secolo. La Stella al merito sportivo è il coronamento a quanto fatto e costruito in tutto questo tempo e se ritorno con la mente a quando abbiamo iniziato, sicuramente in pochi avremmo scommesso di poter arrivare a dove siamo oggi. C’è orgoglio e felicità per quello che siamo riusciti a fare e a costruire, quindi mi preme sottolineare che i meriti sono di molti e un sentito ringraziamento va a quelle persone che in momenti diversi e in tanti modi hanno dato un contributo determinante. Ritengo che il CONI abbia recepito perfettamente ciò che siamo riusciti a fare e gli sforzi compiuti per portare avanti un impegno molto impegnativo, seppur ricco di soddisfazioni. Un riconoscimento che va ad una società che lavora e ha lavorato con impegno e sacrificio cimentandosi in tante discipline sportive: da quella più popolare che è il calcio, ad altre come la ginnastica e il podismo, fino a quelle che fanno parte dei giochi e sport tradizionali(ruzzola, tiro alla fune, ecc.) non dimenticando, inoltre, le tante attività che dedichiamo ai giovani”.La Polisportiva Serralta ha praticamente ripreso a pieno regime con le attività dei propri gruppi sportivi che a causa del sisma erano rimasti per lungo tempo fermi. Contemporaneamente l’attività sportiva nelle zone terremotate continua a ricevere importanti attestati sotto forma di iniziative benefiche. L’ultima dimostrazione di solidarietà arriva dalla provincia di Piacenza, per l’esattezza dal comune di Cadeo, da dove arriveranno aiuti proprio per il Serralta. L’iniziativa è partita da alcune società del luogo e queste, con il contributo della parrocchia di Roveleto, invieranno alla società settempedana l’intero ricavato della serata di venerdì 16 dicembre. Il centro parrocchiale della località emiliana ospiterà l’incontro “La mia vita nello sport”. Dopo la messa dello sportivo con a seguire la cena, verrà dato spazio ad un incontro sul tema dello sport a cui daranno la propria testimonianza personaggi di spicco come Hristo Zlatanov (pallavolo Piacenza), Riccardo Ferri (ex calciatore dell’Inter) e Giovanni Zeni (basket Bulla).
Il Gruppo Lube partner di Unicam, sostiene l’Ente Universitario nella veicolazione del progetto #ilfuturononcrolla realizzato dall’Università di Camerino dopo il terribile sisma del 26 ottobre che ha colpito duramente il territorio marchigiano.L’hashtag, lanciato tre ore dopo gli eventi sismici, è diventato in breve tempo un simbolo di speranza, di rinascita e di ripresa per l’intera regione. Un successo che si è concretizzato in un progetto di foundrasing e di ricostruzione degli edifici che componevano il Rettorato, la Scuola di Giurisprudenza e il Corso di Laurea in Informatica, nonché alcuni laboratori scientifici e aule didattiche dell’Università di Camerino.Il progetto #ilfuturononcrolla si propone di realizzare tre obiettivi principali, ovvero: la costruzione d’alloggi per studenti destinati alla creazione di un Collegio internazionale, sul modello dei più grandi collegi internazionali universitari europei, la realizzazione e costruzione d’alloggi e strutture residenziali temporanee per oltre 1000 posti letto e la realizzazione e sistemazione di nuovi laboratori e spazi adibiti alla didattica con strumenti e attrezzature all’avanguardia.Un impegno per far ripartire la formazione e l’educazione di quasi 9000 studentesse e studenti nazionali ed internazionali, per promuovere valori come la ricerca e l’innovazione e per far tornare l’Università di Camerino un’istituzione più forte di prima.Scheda del progetto: http://download.cucinelube.it/unicam/ILFUTURONONCROLLA.pdfPer ulteriori info clicca su: http://www.ilfuturononcrolla.itoppure su: http://www.unicam.it/ateneo/dona-alluniversit%C3%A0-di-camerino
Il giudice sportivo ha multato la S.S. Maceratese srl. Il sodalizio biancorosso, in riferimento alla partita con il Santarcangelo, dovrà pagare un’ammenda di mille euro “perché propri sostenitori durante la gara intonavano cori offensivi verso l'istituzione calcistica”.E’ stata designata nel frattempo la terna arbitrale per la partita di mercoledì prossimo con il Lumezzane, valida per l’undicesima giornata di campionato, rinviata il 29 ottobre scorso. Il direttore di gara è Giovanni Luciano di Lamezia Terme, assistenti Riccardo Fabbro di Roma e Tommaso Diomaiuta di Albano Laziale.
"Onorevoli colleghi, venite in vacanza nelle Marche". Con questo accorato appello si è concluso l'intervento dell'On. Emanuele Lodolini che nell'aula parlamentare della Camera dei Deputati, nella discussione generale che riguarda l'approvazione del decreto terremoto ha riaffermato le ragioni di un territorio ferito ma che ha tanto voglia di tornare a prosperare. L'approvazione in via definitiva della legge di bilancio nella quale ci sono provvedimenti molto importanti sul terremoto, sulla ricostruzione e sulla riqualificazione sono un chiaro segnale che questo Parlamento manterrà gli impegni presi.La regione Marche è la più colpita da questa tragedia.Nei 15 minuti di intervento l'On. Lodolini ha ricordato alcuni numeri che assegnano alle Marche questo triste primato di cui avremmo volentieri fatto a meno: 122 il numero dei Comuni coinvolti. Sono state interessate città medio grandi e piccoli centri. Da Montegallo nell’ascolano, passando per Bolognola, 1.000 metri sul livello del mare, Gualdo, Visso, fino ad arrivare a Tolentino, Camerino, San Severino. Tolentino, città di 20 mila abitanti, oltre agli sfollati, ha quasi la metà della popolazione che manifesta qualche forma di difficoltà. San Severino 13.000 abitanti, problemi in larga misura; Camerino che ha più studenti che abitanti. La Provincia di Macerata ha i danni più rilevanti: 46 Comuni, sui 57 complessivi rientrano nel cratere.Le stesse zone ospitano imprese manifatturiere e di trasformazione di livello nazionale ed internazionale come il distretto della pelletteria di Tolentino, le imprese di trasformazione delle carni e produzioni agroalimentari, ma anche infissi, moda, servizi, design, senza contare le miriadi di imprese ed operatori vari che, in questi anni si sono dedicati all'accoglienza turistica.Dietro questi numeri ci sono le persone, c’è la vita reale. C’è la disperazione di chi ha perso la propria casa che non è soltanto un riparo, un tetto ma è il luogo degli affetti, della fiducia, il riparo dalle insicurezze. Le sfide che dobbiamo vincere riguardano l'assistenza costante alla popolazione e la ricostruzione avviando un vasto programma di investimenti in tale campo, per accelerare lo sviluppo e la modernizzazione dell’intero Paese. Serve quello che Renzo Piano ha definito un “progetto generazionale”. Anche l’Europa, spesso così lontana, si è dimostrata vicina. Il Parlamento Europeo ha approvato giorni fa una risoluzione per lo stanziamento di 30 milioni di euro in favore delle zone terremotate. Si tratta di risorse del Fondo di solidarietà dell'Unione Europea, che non intaccano il patto di stabilità e che serviranno ad aiutare l'Italia nella ricostruzione.Inoltre il sistema universitario. Se l'ateneo di Macerata ha subito minori ma non marginali danni, per Camerino la situazione è davvero drammatica. Ecco perchè ho proposto un centro di ricerca e sviluppo di assoluta eccellenza.E poi c'è tutta la partita del turismo.Le Marche hanno fatto molto in questi anni per affermare il proprio brand ed intercettare i flussi dei turisti, anche stranieri, interessati alla nostra storia, arte, cultura, artigianato. Che non passi l'immagini al mondo che le Marche siano da evitare perché pericolose o affosseremo un sistema economico che invece ha tanto da offrire e che sarà strategico per far ripartire questa regione. L'appello a non dimenticare le Marche come meta turistica fatto ai parlamentari va esteso idealmente a tutto il Paese".
Un frontale tra due auto, oggi pomeriggio verso le 16, a Porto Recanati sotto al cavalcavia dell'autostrada, vicino all'Hotel House. Coinvolte una Mini, guidata da un ragazzo 21enne di Porto Recanati e un'Opel Zaffira, a bordo della quale c'era un uomo di nazionalità pakistana.Sul posto sono intervenuti Carabinieri, Vigili del Fuoco e 118.L'uomo pakistano è stato subito trasferito con eliambulanza all'ospedale Torrette di Ancona. Sempre a Torrette anche il ventenne trasferito però con ambulanza. Sul luogo si stanno effettuando gli accertamenti. Il tratto stradale resta ancora chiuso.(Servizio in aggiornamento)
C'è tempo fino al 22 gennaio per visitare la mostra dei Presepi Artistici curata da Andrea Pistolesi presso il Polo Museale di Palazzo Bonafede.La mostra, giunta alla settima edizione, seppur leggermente ridimensionata per via della ricollocazione all’interno del Polo Museale a causa dell'inagibilità di alcune stanze dopo il recente sisma, conferma comunque l’alta qualità dei presepi presenti e la volontà da parte dell’Amministrazione Comunale di mantenere questa collezione aperta e visitabile. Durante le precedenti edizioni, la mostra ha attirato a Monte San Giusto oltre 20.000 visitatori, dando lustro alla nostra comunità e contribuendo ad una maggior presenza turistica, non solo locale, a vantaggio anche delle altre bellezze che Monte San Giusto offre.Per l’edizione di quest’anno quattro sono le novità: un grande presepe meccanico realizzato con l’aiuto di Cesare Ciccalè, un presepe del Maestro Fabio Modeo, una suggestiva Natività collocata all’interno di una casa colpita dal sisma come segno di vicinanza nei confronti delle popolazioni ferite nelle scorse settimane, e cinque presepi della collezione privata Domenico Cassese di Macerata.
A un mese e mezzo dalle scosse del 26 e del 30 ottobre, di chiaro, francamente, c'è ancora poco. La stragrande maggioranza dei cittadini che si è procurata una autonoma sistemazione attende ancora di vedere un centesimo dopo aver improntato cifre inevitabilmente alte per traslochi improvvisi e inaspettati, così come tante strutture ricettive, molte delle quali ospitano gli sfollati fin dalla scossa del 24 agosto. Fra dieci giorni o poco più sarà Natale, ma sarà un Natale strano, inevitabilmente dimesso, soprattutto per l'aspetto economico che dopo il terremoto per tante famiglie è diventato ancora più stringente.
Poi ci sono le analogie e le differenze con altri eventi simili in Italia. Ad esempio, il Decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 recante “Interventi urgenti per le popolazioni colpite dagli eventi sismici nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e il 29 maggio 2012” convertito dalla Legge n. 122 dell'1 agosto 2012 contiene la disciplina della c.d. ricostruzione nei territori delle regioni Emilia Romagna, Veneto e Lombardia colpiti dal terremoto nel 2012.
In questa sede cercheremo di individuare le differenze rispetto alle disposizioni che riguarderanno la nostra regione.
A un primo colpo d’occhio, una differenza notevole rispetto ai decreti 189 e 205 del 2016 che regolamentano la situazione nelle nostre realtà da poco investite da ben tre terremoti: un decreto a fronte di uno, con la metà di articoli. Il tutto nell’ottica della politica emergenziale che giustifica interventi rapidi e semplificati.
In secondo luogo l’esigenza di ritornare alla normalità, soprattutto “ in termini di indotto economico” emerge con evidenza nelle disposizioni della disciplina:
All’articolo 1 “Ambito di applicazione e coordinamento dei Presidenti delle Regioni” al comma 2 si legge che “Ai fini del presente decreto i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operano in qualità di Commissari delegati.
I presidenti delle Regioni sono direttamente nominati commissari delegati, e non un commissario esterno che non conosce il territorio e la sua realtà.
Inoltre il comma 11 dell’articolo 3 stabilisce che “ I Direttori regionali, rispettivamente, dell'Agenzia regionale di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna, della Direzione generale di Protezione civile, polizia locale e sicurezza della Regione Lombardia, nonché dell'Unità di progetto di Protezione civile della Regione Veneto, provvedono, anche per il tramite dei Sindaci, per le occupazioni di urgenza e per le eventuali espropriazioni delle aree pubbliche e private occorrenti per la delocalizzazione totale o parziale, anche temporanea, delle attività. Qualora per l'esecuzione delle opere e degli interventi di delocalizzazione sia richiesta la valutazione di impatto ambientale ovvero l'autorizzazione integrata ambientale, queste sono acquisite sulla base della normativa vigente, nei termini ivi previsti ridotti alla metà”.
Espropriazioni consentite senza privilegiare quelle di suolo pubblico rispetto al privato, come invece previsto per il sisma del 2016.
All’articolo 3 “Ricostruzione e riparazione delle abitazioni private e di immobili ad uso non abitativo; contributi a favore delle imprese; disposizioni di semplificazione procedimentale”, comma 5 si dice chiaramente e senza tanti giri di parole che “5. Al fine di favorire il rapido rientro nelle unità immobiliari ed il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro nei comuni interessati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, nelle more che venga completata la verifica delle agibilità degli edifici e strutture ordinari effettuate ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 maggio 2011, i soggetti interessati possono, previa perizia e asseverazione da parte di un professionista abilitato, effettuare il ripristino della agibilità degli edifici e delle strutture”. Già nelle more dunque del completamento della verifica di agibilità si può procedere ai lavori.
Inoltre il comma 7 aggiunge che
“ Al fine di favorire la rapida ripresa delle attività produttive e delle normali condizioni di vita e di lavoro in condizioni di sicurezza adeguate, nei comuni interessati dai fenomeni sismici iniziati il 20 maggio 2012, di cui all'allegato 1 al presente decreto, nonché per le imprese con sede o unità locali al di fuori delle aree individuate dal presente decreto che abbiano subito danni a seguito degli eventi sismici, accertati ai soli fini di cui al presente comma sulla base delle verifiche effettuate dalla protezione civile o dai vigili del fuoco o da altra autorità od organismo tecnico preposti alle verifiche, il titolare dell'attività produttiva, in quanto responsabile della sicurezza dei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni, deve acquisire, nei casi di cui al comma 8, la certificazione di agibilità sismica rilasciata, a seguito di verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti (cap. 8 - costruzioni esistenti, del decreto ministeriale 14 gennaio 2008), da un professionista abilitato, e depositare la predetta certificazione al Comune territorialmente competente. I Comuni trasmettono periodicamente alle strutture di coordinamento istituite a livello territoriale gli elenchi delle certificazioni depositate. Le asseverazioni di cui al presente comma saranno considerate ai fini del riconoscimento del danno”.
Il professionista certifica l’agibilità sismica e l’attività riparte.
Il comma 7-bis. Precisa poi che “In relazione a magazzini, capannoni, stalle e altre strutture inerenti alle attività produttive agroalimentari, adibite alla lavorazione e conservazione di prodotti deperibili oppure alla cura degli animali allevati, eccetto i prefabbricati, è necessaria e, sufficiente, ai fini dell'immediata ripresa dell'attività, l'acquisizione della certificazione dell'agibilità ordinaria e ancora sul punto il comma 8 bis “ Ai fini della prosecuzione dell'attività produttiva o per la sua ripresa, nelle more dell'esecuzione della verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti, in via provvisoria, il certificato di agibilità sismica può essere rilasciato dal tecnico incaricato, in assenza delle carenze di cui al comma 8 o dopo che le medesime carenze siano state adeguatamente risolte, attraverso appositi interventi, anche provvisionali”.
La verifica di sicurezza ai sensi delle norme vigenti dovrà essere effettuata entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto (comma 9).
Sui crediti vantati dalle imprese l’articolo 7 bis introduce un’altra importante novità:
“1. La pubblica amministrazione, inclusi le regioni, gli enti locali e gli enti del Servizio sanitario nazionale, provvede al pagamento dei crediti certi, liquidi ed esigibili vantati dalle imprese fornitrici di beni e servizi o esecutrici di opere pubbliche, ubicate nei territori colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012 di cui all'allegato l al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 1° giugno 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 6 giugno 2012, entro il termine di sessanta giorni, fermo restando il rispetto dei saldi di finanza pubblica e, per gli enti territoriali, compatibilmente con i vincoli derivanti dall'applicazione del patto di stabilità interno”. Articolo inserito dalla legge di conversione 1° agosto 2012, n. 122.
Interessante è poi l’articolo 19 bis introdotto dalla legge di conversione che parla di “zone a burocrazia zero”:
“In via sperimentale, fino al 31 dicembre 2013, nei territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, interessati dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012, si applica, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, la disciplina delle zone a burocrazia zero prevista dall'articolo 43 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 12”. .
Infine da notare la tempistica degli interventi sul sisma:
Il sisma si è verificato nei giorni 20 e 29 maggio 2012 ed il Governo ha emanato il D.P.C.M. del 21 maggio 2012 con cui è stato dichiarato il rischio di compromissione degli interessi primari, ai sensi dell'art. 3, comma 1, del decreto-legge 245/2002. Con tale D.P.C.M. è stato disposto il coinvolgimento delle strutture operative nazionali del Servizio nazionale della protezione civile ed al Capo del Dipartimento della protezione civile è stato dato l'incarico di Commissario delegato per l'adozione di ogni indispensabile provvedimento su tutto il territorio interessato dal sisma per assicurare ogni forma di assistenza e di tutela degli interessi pubblici primari delle popolazioni interessate, nonché ogni misura idonea al superamento del contesto emergenziale e per la salvaguardia delle vite umane.
Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2012 è stato quindi dichiarato lo stato di emergenza in ordine agli eventi sismici nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova della durata di 60 giorni, a partire dal 22 maggio 2012, ovvero fino al 21 luglio 2012 (art. 1).
Per tutta la durata dello stato di emergenza, viene attribuita al Capo Dipartimento della Protezione Civile la funzione di emanare ordinanze per l’attuazione degli interventi finalizzati a: organizzare e coordinare i servizi di soccorso ed assistenza alle persone colpite dagli eventi; soddisfare le prime necessità delle popolazioni colpite attraverso la realizzazione di interventi provvisionali; ripristinare e reintegrare i beni di pronto impiego utilizzati nelle zone terremotate, per garantire l’operatività del Servizio nazionale di protezione civile in caso di future emergenze. Tali provvedimenti sono emanati d’intesa con le regioni interessate, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi dell’ordinamento giuridico (art. 2). Allo scadere dello stato di emergenza, le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia provvedono, ciascuna per la propria competenza, a coordinare in via ordinaria gli interventi per il superamento della situazione emergenziale in atto (art. 3).
Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2012, lo stato di emergenza è stato esteso territorialmente alle province di Reggio Emilia e Rovigo e temporalmente fino al 29 luglio 2012 ed è stata disposta la delega al Capo del Dipartimento della protezione civile ad emanare ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico. Successivamente lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 maggio 2013 (art. 1, comma 3, del decreto legge n. 74 del 2012).
Seguono:
il D.M. Economia e finanze 1° giugno 2012 , la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, la Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, il D.P.C.M. del 9 agosto 2012, il D.M. Economia 24 agosto 2012 , la proroga, al 30 novembre 2012, la delibera del Consiglio dei ministri del 16 ottobre 2012, la delibera del Consiglio dei Ministri 4 luglio 2012, il D.P.C.M. 16 ottobre 2012, la delibera del 31 gennaio 2013, il D.P.C.M. 8 febbraio 2013, la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 2013 ed il D.P.C.M. 28 dicembre 2012.
Sotto invece le ordinanze:
ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile (O.C.D.P.C.) n. 1 del 2012 del 22 maggio , l'O.C.D.P.C. n. 2 del 2 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 3 del 2 giugno 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 9 del 15 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 15 del1° agosto 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 29 del7 dicembre 2012 che ha così novellato l'art. 3 dell'O.C.D.P.C. n. 15 del 1° agosto 2012., l'O.C.D.P.C. n. 42 del 24 gennaio 2013.
Ciò che emerge è un intervento normativo rapido e diretto a livello di governo centrale che ha ridotto l’esigenza da parte del Capo Dipartimento della Protezione civile di ricorrere allo strumento emergenziale per eccellenza: le ordinanze di protezione civile.
A oggi invece nelle zone colpite dal sisma di ottobre e novembre 2016 non abbiamo ancora un decreto convertito in legge ma già una decina di ordinanze emergenziali.
Fra queste, quella del commissario straordinario Errani sulla "riparazione dei danni lievi". Manca, però, il provvedimento con il cui il Commissario “d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze” definisce “i criteri e le modalita’ attuative” del contributo pubblico “anche per garantire uniformita’ di trattamento e un efficace monitoraggio sull’utilizzo delle risorse disponibili, e assicurare il rispetto dei limiti di spesa allo scopo autorizzati”. E deve essere ancora emanato il prezziario, ovvero il provvedimento che stabilisce “la metodologia di calcolo del contributo basata sul confronto tra il costo convenzionale al metro quadrato per le superfici degli alloggi, delle attivita’ produttive e delle parti comuni di ciascun edificio e i computi metrici estimativi redatti sulla base del prezzario unico interregionale”, che deve essere “predisposto dal Commissario straordinario d’intesa con i vice commissari nell’ambito del cabina di coordinamento di cui all’articolo 1, comma 5, tenendo conto sia del livello di danno che della vulnerabilità”.
Lo sfogo di un professionista maceratese la dice lunga sul sentore che c'è... "Dopo aver letto e riletto l'ordinanza 17 novembre 2016 (Riparazione immediata di edifici e unita' immobiliari ad uso abitativo e produttivo danneggiati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi, temporaneamente inagibili) del Commissario Errani, elenco i miei dubbi principali: 1. possibile che per i paesi tipo Tolentino per cui non sono state avviate le procedure fast, bisognerà attendere le schede Aedes per iniziare i lavori di riparazione dei danni lievi, nonostante una ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti? 2. possibile che i lavori di pronti intervento/messa in sicurezza (mai nominati nell'ordinanza) non saranno ammessi al contributo? 3. possibile che un cittadino che abbia voglia di effettuare i lavori di messa in sicurezza / riparazione dei danni lievi prima della certificazione dei tecnici Aedes dei danni, a fronte di un'ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti, non avrà diritto di accedere ai contributi? A questo punto mi è venuto in mente di andare a cercare l'ordinanza dello stesso Commissario Errani ai tempi del sisma in Emilia (Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012) ed ho trovato le risposte che cercavo: 1. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 2, comma 2: il contributo può essere richiesto purchè il comune abbia emesso un'ordinanza di inagibilità temporanea, parziale o totale. La scheda o una valutazione effettuata dai tecnici comunali o regionali è necessaria per stabilire la tipologia del danno e le modalità di intervento. 2. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 3, comma 4: le opere di pronto intervento e per la messa in sicurezza dell'edificio rientrano nel costo dell'intervento ammesso a contributo. 3. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 9, comma 1bis: anche gli interventi eseguiti senza scheda AeDES subito dopo il sisma, prima della pubblicazione o entrata in vigore delle ordinanze, è sufficiente una perizia asseverata di un professionista che dichiara di aver effettuato gli interventi per recuperare l'agibilità dell'immobile, purchè abbia tenuto traccia (documentazione fiscale e documentazione fotografica dei danni subiti e correlati al sisma). A questo punto mi chiedo: come mai le ordinanze sono diverse nonostante il Commissario sia lo stesso e (presuppongo) sia i marchigiani che gli emiliani-romagnoli sono comunque cittadini italiani?". Ce lo chiediamo tutti.
Macerata perde dodici posizioni, rispetto al 2015, nell’edizione 2016 della Qualità della vita secondo la ricerca del Sole 24 Ore. La graduatoria mette a confronto le province italiane su un’ampia serie di indicatori (aggiornati in gran parte al 2015 e in qualche caso a ottobre 2016) articolati in sei settori d’indagine. Al primo posto c'è Aosta, seguita da Trento, mentre all'ultimo posto Vibo Valentia.500 punti per la provincia di Macerata che rimane prima tra le marchigiane, seguita da Ancona in 16esima posizione.Molte le novità di quest’anno, volte a rendere più completo il check della vivibilità sul territorio, con una maggiore attenzione alle esigenze e ai problemi più attuali della collettività: il valore della casa, il lavoro per i giovani, la capacità di innovare, l’integrazione degli stranieri, l’offerta di welfare, la partecipazione civile. Le sei aree hanno così acquisito una denominazione più inclusiva e i parametri da 36 sono saliti a 42.
Un benvenuto ricco di emozione questa mattina all’Istituto Comprensivo Enrico Fermi da parte del sindaco Romano Carancini, del vicesindaco e assessore alla Scuola, Stefania Monteverde, del preside Ermanno Bracalente, del corpo docente e degli studenti, agli oltre 250 ragazzi della Dante Alighieri che da oggi sono tornati sui banchi al mattino nella scuola di via Pace.La consegna simbolica delle chiavi dell’istituto da parte di un’alunna di seconda media ai due colleghi della prima e seconda media della Dante Alighieri ha sottolineato il ritorno alla normalità per i ragazzi che, in seguito all’inagibilità della loro scuola per il terremoto, fino ad oggi hanno potuto seguire le lezioni pomeridiane all’Istituto Matteo Ricci.Per consentire agli studenti della Alighieri, in totale 500, di riprendere il normale corso dell’attività didattica, l’Amministrazione comunale, condividendo il progetto con i dirigenti scolastici, ha tenuto fede all’impegno preso con i genitori e ha eseguito in tempi record una serie di lavori che ha consentito di ospitare i ragazzi in 9 aule alla Fermi e gli altri in 11 aule dell’ex istituto professionale Pannaggi, ora sede degli studenti del Convitto.Per limitare il disagio che questa sistemazione comporta per gli studenti e per le famiglie, il Comune ha anche predisposto in via sperimentale un servizio navetta gratuito con partenza dalla vecchia sede della scuola Alighieri e, in collaborazione con APM, ha messo a punto il potenziamento del servizio di trasporto pubblico urbano, che, grazie a specifiche corse, permetterà il raggiungimento in sicurezza delle sedi scolastiche di destinazione.Anche i ragazzi e le ragazze del Convitto, insieme al preside, ai docenti ed al personale della scuola hanno salutato l’arrivo degli studenti e studentesse della Dante Alighieri, felici di accogliere e costruire insieme un percorso di collaborazione.“Ci rendiamo conto che i disagi non sono finiti – ha detto il sindaco Carancini - però guardiamo con fiducia e ottimismo a questa nuova esperienza di coesione che sicuramente farà nascere nuovi legami di amicizia