Ha protestato in piazza della Libertà a Macerata un gruppo di disabili e loro familiari contro il taglio dei contributi ai disabili gravi stabilito da un decreto ministeriale del 26 settembre, a cui ha fatto seguito una delibera della Giunta regionale del 19 dicembre scorso. "Ci tolgono tutto" la frase scritta su uno striscione esposto dai manifestanti di fronte alla Prefettura.
"Dopo la protesta di Cristiana Di Stefano, affetta da sclerosi multipla, e di Romilda Bartolini, mamma del disabile Mauro Vincenzetti - ha spiegato la presidente dell'Anmic Anna Menghi -, oggi siamo qui per dimostrare che i disabili non sono soli''. "Porteremo la nostra protesta a Roma, in Parlamento" ha annunciato Francesco Ciccarelli, uno dei disabili. Cristiana Di Stefano punta a far cadere ''una delibera ingiusta, anticostituzionale e che viola i diritti umani. È assurdo lasciare i disabili gravi senza assistenza''. Alla protesta hanno aderito varie associazioni (ANSA).
Nella Chiesa Collegiata di Visso (Macerata), epicentro del terremoto di ottobre, i funzionari dell'Unità di crisi regionale dei Beni culturali, i vigili del fuoco e i carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio artistico hanno recuperato una scultura in legno policromo raffigurante San Giovanni del XV secolo e preziosi dipinti del XVIII secolo. Sono stati poi portati via dalla chiesa alcuni affreschi staccati attribuiti a Giovanni di Pietro detto Lo Spagna, un pittore allievo del Perugino. A Monterinaldo (Fermo) portato in salvo dalla Chiesa del Santissimo Crocifisso un imponente altare del XVIII secolo.
L'operazione è stata molto complessa viste le dimensioni dell'altare, alto più di 4 metri. Con i tecnici hanno collaborato operai del Comune (ANSA).
Il primo cittadino del comune di Macerata, in segno di vicinanza alla cittadinanza e alla luce della fase di cambiamento in atto, ha chiesto ai vertici dell’Azienda Apm l’annullamento delle sanzioni che sono state elevate fino ad oggi ai possessori dei permessi c.d. baby, facendo appello a un minimo di tolleranza in questa fase di cambiamento durante la quale probabilmente non tutti sono ancora venuti a conoscenza dei cambiamenti, nonostante l’Apm abbia comunicato la novità alle famiglie interessate.
Ora infatti il parcheggio gratuito, con sosta massima di due ore (disco orario), per le famiglie residenti che hanno a bordo un figlio di età inferiore a tre anni, è previsto limitatamente alle aree in struttura o su strada dove vige la tariffa oraria di € 0.70 e non più come originariamente su tutti i parcheggi delimitati dalle strisce blu.
Il Movimento 5 Stelle con un comunicato informano i cittadini di Potenza Picena che fra il giugno 2014 e agosto 2015 al Comune di Potenza Picena sono state recapitate da parte di TIM 15 fatture telefoniche per un importo di 185.980,57 euro.
"Infatti Telecom Italia S.p.A. ha presentato al Comune fatture per consumi telefonici, traffico dati per lo più, che definire anomali sembra un eufemismo, rispetto a quelli abituali. Si è passati, nel periodo suddetto, da importi bimestrali che si aggiravano usualmente intorno a € 1300-1400 a bollette di € 22.000, con l' anomalia che le linee dati a cui venivano imputati tali consumi presentavano nel dettaglio lo stesso identico consumo, e, per inciso, le linee telefoniche responsabili di tali consumi erano solo due. Per cui, come si legge dagli atti in nostro possesso, Telecom Italia S.p.A., tramite un decreto ingiuntivo, ha presentato una richiesta di € 140.000 a saldo di consumi effettuati da linee telefoniche comunali nel periodo suddetto ". Così si legge nella nota del Movimento.
L'Ente non ha potuto giustificare i consumi anomali addebitati da Telecom Italia S.p.A. soprattutto alla luce degli orari in cui gli stessi si sono verificati (prevalentemente notturni, serali e festivi), per cui l’Amministrazione non ha potuto che tentare un accordo con Telecom e a procedere a presentare alla Stazione dei Carabinieri di Potenza Picena un esposto contro ignoti .
Alla fine la controversia con Telecom è stata risolta presso il CORECOM di Ancona, grazie al lavoro dell’Ufficio Ragioneria del Comune, con un accordo transattivo, per cui le Casse comunali hanno dovuto sborsare “solo” € 40.000 rispetto alle 140.000 richieste inizialmente, per chiudere il pesante contenzioso.
"Gioco lecito, gli operatori fanno sinergia con le istituzioni": lo ha spiegato ieri mattina (venerdì 17 febbraio 2017, ndr) Paolo Gioacchini, Vice presidente nazionale Assotrattenimento - Confindustria Sit e presidente REI, durante l’incontro con l’Assessore Marco Iesari del Comune di Macerata a seguito dell’approvazione della legge regionale per contrastare il gioco d’azzardo.
Confrontarsi sulle problematiche del settore del gioco e capire insieme come poterle affrontare. È questo l’esito dell’incontro tenutosi ieri (venerdì 17 febbraio 2017, ndr) tra l’assessore alla Sicurezza e alla legalità del Comune di Macerata, Marco Iesari, e Paolo Gioacchini, Vice presidente nazionale Assotrattenimento - Confindustria Sit e responsabile per la regione Marche nonché Presidente di REI (Rete Egida Italia), il primo network che raggruppa le aziende virtuose del comparto. L’occasione è nata a seguito dell’approvazione della legge regionale contro il gioco d’azzardo che il Comune di Macerata ha accolto positivamente perché da tempo attendeva l’introduzione di strumenti utili a tutelare le fasce di popolazione più fragili.
“Ringraziamo l’Amministrazione comunale che ha reso possibile instaurare un dialogo aperto e di pieno confronto sui temi del gioco lecito rispetto ai quali vorrebbe approntare interventi e azioni davvero efficaci. - ha detto Gioacchini - Vorremo essere parte attiva in questo percorso fornendo tutte le informazioni e i ragguagli necessari. La nostra volontà infatti è quella di collaborare con il mondo delle istituzioni e della pubblica amministrazione per far fronte alle criticità del settore”.
Un momento di confronto importante, quello di oggi, cui seguiranno ulteriori incontri con gli enti pubblici in quanto le organizzazioni di categoria, in particolare Assotrattenimento - Confindustria Sit, si sono rese disponibili a interloquire con tutte le amministrazioni del territorio nel segno della salvaguardia dei cittadini, specie i più deboli.
Era il 28 settembre 2015 quando il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle protocollava una mozione riguardante misure a contrasto del gioco d’azzardo patologico. Il 30 Ottobre intanto, sempre il Movimento 5 Stelle, organizzava un incontro pubblico di sensibilizzazione per spiegare quali sono i rischi, i numeri, e quali le soluzioni e le misure che un amministrazione può prendere per contrastare questa grave patologia. La mozione intanto non venne nemmeno discussa in consiglio comunale perchè il sindaco stesso chiese alla nostra consigliera di ritirarla perché non sarebbe stata accolta.
Sono passati 16 mesi e nessuna misura preventiva o repressiva è stata presa dal comune, ma il 17 febbraio 2017 l’assessore Paoltroni emerge dal sonno ludico-patologico per informarci che è stata scomodata la Società “TAXI1729” di Torino che ha realizzato una conferenza per le scuole basata sulla matematica del gioco d’azzardo. Il costo complessivo dell’iniziativa pari a € 2.281,40 il quale comprende l’onorario e le spese ditrasferta dei relatori, (€ 1.870,00 + iva 22%).
La conferenza organizzata più di un anno fa dal Movimento aveva due relatori preparatissimi: un parlamentare membro della commissione permanente affari sociali ed un responsabile della associazione AMA di Macerata che da anni aiuta i dipendenti da gioco d’azzardo. Costo dell’iniziativa: 5 euro per l’affitto della sala conferenze. Ma non dimentichiamoci che in Regione la legge per la lotta contro le ludopatie, dà ai comuni dei poteri che sono quello che chiedevamo con la nostra mozione del 2015, nonché la possibilità di individuare ulteriori luoghi sensibili nei quali le installazioni possono essere vietate.
Nessun regolamento o ordinanza sono stati emanati finora a Recanati, ci auguriamo che il supporto della Regione permetterà all’amministrazione – che da sola non è capace – di fare qualcosa di più concreto per combattere questa piaga sociale. Il sindaco Fiordomo, che ama tanto citare i suoi colleghi di Roma Livorno e Torino, dimentica sempre di dire che loro, a pochi mesi dalla loro elezione, come primi provvedimenti hanno proprio limitato le istallazioni di videopoker e simili. A Recanati ancora si gioca, non solo d’azzardo ma anche con la salute dei cittadini. Incrociamo le dita.
Ieri pomeriggio alle 14.00 si è svolto presso l'Hotel Horizon a Montegranaro l'incontro organizzato da Confindustria per esporre i risultati della settimana del Micam appena conclusosi a Milano.
Si ricorda che il Micam è attualmente e da anni la fiera internazionale più importante del settore calzaturiero.
Al tavolo dei relatori erano presenti: l'imprenditore Enrico Ciccola, presidente della sezione imprenditori e calzaturieri di Confindustria Fermo, Salina Ferretti presidente sezione imprenditori e calzaturieri di Confindustria Macerata e vice presidente di Assocalzaturifici e Valentino Fenni presidente di sistema moda Confindustria Ascoli Piceno.
Nel corso dell'evento Salina Ferretti ha ribadito che il Micam riveste un' importanza primaria per il settore calzaturiero e ci sono elementi per cui può diventare ancora più rilevante. Le impressioni sono ottimiste: "E'stato un Micam positivo e il settore calzaturiero, che viene da un periodo difficile, sta cercando di recuperare. Questa fiera internazionale dà modo di capire quali siano i paesi più interessanti per i calzaturieri marchigiani. E' fondamentale per gli espositori al fine di operare un confronto con le aziende di altri paesi".
E ci si accorge che la tendenza del settore è cambiata: "Il retail è cambiato: ci sono molti clienti più grandi e strutturati di prima; l'uso stesso che si fa della calzatura è diverso in quanto essa è diventata un accessorio della moda. Si usano calzature più sportive e più comode e le stesse regole del "gioco" sono in evoluzione". Così continua Ferretti, ritenendo il Micam un fondamentale momento di confronto.
L'imprenditore Enrico Ciccola poi entra nel dettaglio ribadendo che c'è un cauto ottimismo e che i segnali positivi fanno sperare in ordini consistenti e conseguenti sviluppi occupazionali.
"I risultati del Micam ci danno l'entusiasmo per proseguire nelle difficoltà di tutti i giorni. Stiamo concludendo gli ordini con gli appuntamenti futuri e speriamo che siano sufficienti per andare avanti un pò tutti".
Sulla presenza dei buyers stranieri ci dice che "Essendo il Micam la fiera internazionale della calzatura più importante al mondo si riscontra una massiccia presenza di compratori esteri. Ovviamente la richiesta dipende dal mercato del paese e dal tipo di prodotto che l' azienda vende. Ad esempio la Russia è stazionaria, con il rublo rivalutato al 10 per cento ma con le sanzioni internazionali che fiaccano un pò la domanda. L' Asia invece, e nello specifico la Cina, sembra essere in ripresa per quanto riguarda i marchi del lusso e la fase alta dei prodotti. Anche se è stato riscontrato un aumento di piccoli clienti che apprezzano le calzature italiane nei negozi multimarca".
Ciccola aggiunge che però bisogna fare di più nel senso che "Dobbiamo rendere questa fiera sempre più importante partendo da aziende locali come la Nero Giardini del fermano e la Santoni di Macerata, oltre che la Moreschi del Veneto. E' cioè fondamentale riportare altri marchi del lusso dentro il Micam per dare un ruolo centrale alla calzatura nel sistema moda".
E il Presidente di Sistema Moda Ascoli Piceno, Valentino Fenni manifesta al riguardo un cauto ottimismo. " Si sono riscontratei più presenze, più visitatori più ordini ma purtroppo non per tutti. Si auspica che dopo la conferenza svolta oggi congiuntamente da Confindustria Fermo, Macerata ed Ascoli Piceno ci sia una maggiore collaborazione tra tutti noi per superare i problemi comuni in modo che le istituzioni aiutino il settore".
Riguardo alla circostanza che, alla luce dei dati della cassa integrazione, presentati di recenti, a tanti anni dall'inizio della crisi molte aziende non ce l'anno fatta, auspica inoltre che "Con l'arrivo di Ciccola si punti sul ritorno del made in e sulla produzione nazionale, sperando che i clienti si innamorino più dei prodotti nazionali che esteri. Infatti va ricordato che la concorrenza estera è impressionante e crea danni sul territorio, sull' indotto e sugli imprenditori".
Infine circa il fatto che il prossimo Micam si concluderà il giorno d'inizio della settimana della moda, Fenni ringrazia la presidente Pilotti per l'impegno che ha messo nello spostamento delle date e nel settore in genere cercando di fare il bene dell'associazione e dei produttori di calzature.
Chiusura per qualche giorno, massimo una settimana, per Via Cavour. Il provvedimento è necessario per consentire gli allacci indispensabili nella zona di San Domenico. Poi Via Cavour sarà riaperta e si completerà il lavoro entro marzo come comunicato. A quel punto si aprirà il transito in Corso Persiani con uscita a San Domenico per completare l'intervento in Corso Cavour. Successivamente verrà sistemata anche la strada che da San Domenico porta in Via Battisti per sistemazione e allaccio definitivo.
Da Piazza Leopardi si tornerà a transitare per Via Cavour nel senso di marcia opposto a quello attuale fino al termine dell'intervento nella discesa di San Domenico. "A distanza di due anni da quando abbiamo programmato questo intervento straordinario nel centro storico abbiamo avuto la conferma della precarietà della situazione dei sottoservizi e dell'urgenza di un intervento risolutore - commenta il Sindaco Francesco Fiordomo -. Non lo avessimo fatto oggi ci troveremmo in una situazione di grave pericolo e grave emergenza. Aggravata, secondo le relazioni ricevute dai tecnici comunali e di Astea, dalle continue scosse di terremoto. Stringiamo ancora i denti per qualche settimana (ne abbiamo parlato pochi giorni fa con i commercianti) poi il centro storico potrà respirare e ci concentreremo nei quartieri e nelle zone rurali dove la situazione in alcune strade si è aggravata dopo la neve e le piogge invernali. Presto presenteremo un piano strade importante"
50 candeline oggi per Enrico Stura, dirigente dell'Appignanese (1 categoria girone c). Una passione grande quella per il calcio e una somiglianza che lo lega ancora di più a questo mondo: quella con il calciatore Roberto Baggio che, ironia della sorte, come Enrico, compie 50 anni esattamente oggi.
Ad Enrico vanno gli auguri della moglie Patrizia, dei figli Samuele, anche lui calciatore dell'appignanese e Matteo, la mamma Ines, il cognato Bruno, la sorella Maria Cristina, i nipoti Federica e Giammarco.
L'Unità di crisi regionale per i beni culturali ha coordinato con il supporto dei carabinieri e dei vigili del fuoco il recupero dalla Chiesa di Santa Maria in Via a Camerino della 'Nuvola', un'imponente macchina processionale del XVIII secolo, in legno e pietre preziose alta oltre 2 metri. Sempre a Camerino sono stati recuperati alcuni beni dalla Chiesa di San Salvatore, fra cui dipinti del XVII e XVIII secolo e un prezioso crocifisso in legno dipinto del 1700.
A Ussita invece è stata portata in salvo la biblioteca del cardinale Pietro Gasparri, e, sotto la direzione dei funzionari della Soprintendenza archivistica dell'Umbria e delle Marche, sono stati recuperati volumi che vanno dalla metà dell'Ottocento fino ai primi del 900 (ANSA).
Sono 6.495 i posti letto disponibili nelle Marche per l'accoglienza agli sfollati del terremoto anche nei prossimi mesi. E' il risultato del questionario inviato dal Servizio Turismo della Regione Marche alle 300 strutture recettive interessate a cui hanno risposto in 188. Gli alloggiati in hotel e altre strutture a causa del sisma sono ad oggi 5.305. I dati sono emersi durante una riunione convocata dall'assessore regionale Moreno Pieroni con le associazioni di categoria, Confcommercio e Confindustria Marche.
"C'è disponibilità delle strutture ricettive dove sono già ospitati gli sfollati a continuare ad alloggiare nei prossimi mesi le persone che hanno l'esigenza di restare negli alberghi o nei campeggi". Ma Daniele Gatti, titolare dell'Holiday di Porto Sant'Elpidio, 500 persone ospitate, che se ne andranno in due scaglioni il 20 maggio e il 30 giugno, chiede alla Regione di fissare dei "criteri per indicare chi se ne deve andare prima e chi dopo" senza arrivare a ridosso delle due date (ANSA).
A regolamentare l’ingresso nella zona rossa di Camerino c’è una normativa che lascia un po’ perplessi e che, di sicuro, non ha trovato il consenso del primo cittadino, il sindaco Gianluca Pasqui.
“Chi ha necessità di entrare in zona rossa – spiega Pasqui per recuperare i propri beni, secondo questa normativa deve avere un piano di sicurezza che viene in genere fatto dai tecnici della ditta di trasloco incaricata, ma che deve venire autorizzata dal sindaco. Ora, io trovo del tutto improbabile autorizzare l’ingresso in una zona definite “rossa” pertanto pericolosa”.
“Nessun sindaco – continua Pasqui - firmerà mai un piano di sicurezza di questo genere, in zona rossa, perché per arrivare nella propria abituazione c'è una via dove ci sono delle case che ipotetici pericoli. Quindi, è sì vero che il tecnico della ditta fa un piano di sicurezza per entrare, che si basa su quella che è la sua sicurezza, ma come posso autorizzare io una ditta a passare di fronte a degli edifici ipoteticamente pericolosi?”
“Ne ho parlato con il Governo – conclude il sindaco - con il capo della protezione civile, l'ingegnere Curcio, con il sottosegretario Nencini, ne ho parlato con tutti fino ad oggi, abbiamo anche tentato di fare una convenzione con i vigili del fuoco, curata dall'ingegnere Orioli, e inoltrata al comando provinciale, che ha diffuso l'attuale circolare, per andare a regolamentare l'ingresso in zona rossa, alla quale però ci è stato opposto un diniego. Io penso che non sia attuabile quello che oggi ci viene fatto passare come norma e per qualcosa che debba essere rispettato. Il mio impegno quotidiano è quindi di trovare un punto di incontro per agevolare la vita a chi, cittadino di questa terra già in difficoltà, si trova di fronte a norme che non possono trovare il consenso".
Il sindaco Pasqui ha avviato controlli anche sull'autonoma sistemazione.
"Sono circa 6200 - spiega il sindaco - gli alloggi in autonoma sistemazione sui quali dobbiamo supervisionare. Proprio per questo motivo ho richiesto personalmente un'attività di controllo. Escludo però in maniera categorica, e ci tengo a precisarlo, che i cittadini abbiamo agito in malafede. Credo piuttosto che laddove qualcuno abbia usufruito dell'autonoma sistemazione senza averne diritto, lo abbia fatto per qualche incomprensione di fondo. Va capito che la maggior parte delle comunicazioni è stata fatta verbalmente, all'indomani del sisma ed è asssolutamente plausibile che ci siano stati fraintendimenti. Vorrei però assicurare sul fatto che ai controlli in atto non si può sfuggire e quindi, chi sta usufruendo senza reale diritto, verrà messo al corrente della situazione al più presto".
Oggi, venerdì 17 febbraio il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha ricevuto ufficialmente una delegazione del Comune sardo di San Nicolò D’Arcidano composta dal Sindaco Emanuele Cera e da Salvatore Lotta e Monica Manca direttore commerciale e responsabile del personale dell’azienda L’Orto di Eleonora.
In pratica, grazie a Martina Dedoni ed a tutta la sua famiglia che vive a Tolentino da oltre 40 anni e che ha impiantato un’attività di produzione alimentare molto importante e originaria del Comune sardo, tutta la Comunità acidanese ha voluto dimostrare la sua vicinanza alle popolazioni tolentinati colpite dal sisma.
Infatti L’Orto di Eleonora, da oltre tre anni organizza in Sardegna un grande evento benefico per la raccolta fondi che viene successivamente destinata all’onlus “I Giardinieri di Sicomori” per importanti realizzazioni in Burundi ed in altri stati dell’Africa in particolare difficoltà.
Quest’anno a seguito del terremoto e dietro segnalazione della famiglia Dedoni, metà dei proventi incassati durante la cena di beneficenza sono stati destinati alla ricostruzione di Tolentino.
Il Sindaco Cera e Lotta e Manca sono quindi arrivati a Tolentino per consegnare ufficialmente al Sindaco Pezzanesi un assegno di 10 mila euro.
A seguito dell’incontro è stato deciso di proseguire nelle attività di aiuto alla Comunità tolentinate e la delegazione sarda si è messa a disposizione per organizzare una grande festa a Tolentino che probabilmente si terra tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. L’evento sarà dedicato alla scoperta della cultura folcloristica ed enogastronomica della Sardegna e del Comune di San Nicolò D’Arcidano e in collaborazione con la Pro Loco TCT, insieme al Presidente Edoardo Mattioli che ha partecipato all’incontro, si è discusso di promuovere un fine settimana con la degustazione anche della famosa e buonissima anguria Gavina, la quale ha il pregio di essere molto piccola, succosa, dolce e senza semi, prodotto tipico di San Nicolò D’Arcidano. Inoltre si è anche discusso della possibilità di iniziare un proficuo rapporto di scambi a più livelli, soprattutto turistico-culturale, per favorire la scoperta di entrambi i territori.
La delegazione sarda ha visitato la città, il complesso monumentale della Basilica di San Nicola e il Castello della Rancia.
Una piccola particolarità che è emersa nel corso dell’incontro: San Nicolò D’Arcidano ha come santo patrono San Nicola da Bari che però, chissà per quale motivo, viene festeggiato il 10 settembre – giorno di San Nicola da Tolentino – anziché il 6 dicembre, festa effettiva di San Nicola da Bari. Un mistero da svelare… anche in nome di una nuova e forte amicizia nata tra i due Comuni.
Si parla tanto di importanza decisiva della prevenzione in tema di terremoto e non si può contare nemmeno sulla stabilità della struttura istituzionale dell'Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia (INGV), l’ente che vigila sui terremoti?
Preoccupa infatti la circostanza che, nello stesso giorno, si siano dimessi sia il direttore del Centro nazionale Terremoti, Salvatore Mazza, che il responsabile tecnico della Rete Sismica Nazionale Centralizzata, Alberto Delladio. Successivamente pare siano arrivate le dimissioni anche dei responsabili di funzione all'Osservatorio Etneo di Catania. Mentre sembra aver rinunciato a dimettersi il capo delle funzioni informatiche.
Le motivazioni reali di prese di posizioni così gravi e sicuramente dolorose per chi da anni si è speso per la prevenzione nel nostro Paese, pare vadano ricercate nell'impossibilità di continuare a lavorare con scarsità di risorse, carenza di personale e tagli di strumenti fondamentali per l'attività di monitoraggio delle faglie attive.
Al riguardo è stata anche presentata di recente un’interrogazione parlamentare dalla senatrice M5S Enza Blundo.
Dalla vicenda si evince insomma che gli esperti del settore non vengono messi in condizioni di lavorare al meglio, anzi. E si ricordi che si tratta di investimenti, oltre che prioritari in paese in cui la maggior parte delle regioni hanno una forte sisimicità, sono soprattutto fattibili a fronte di spese in altri settori non importanti come la sicurezza nazionale.
Parrebbe inoltre che l'eccessivo sfruttamento del poco personale a regime e la rigida disciplina interna dell'ente siano motivi di insofferenza degli esperti: al riguardo esemplare è quanto accaduto alla dirigente Fedora Quattrocchi che, a seguito delle perplessità manifestate in merito alle operazioni di messa in sicurezza delle chiese del comune di Norcia, sarebbe stata assoggettata a procedimento disciplinare.
Sulla vicenda risulta essersi espresso infine senza tante sottogliezze l'ex direttore dell'Ingv Enzo Boschi, che avrebbe evidenziato l'estrema gravità della situazione e avrebbe chiarito che i fondi, se si vuole, ci sono e si trovano.
“Le città di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, con i propri sindaci Guido Castelli, Paolo Calcinaro e Romano Carancini, sono unite da una visione comune nell’ambito della discussione politica regionale sulla riforma delle Camere di Commercio: due grandi interpreti del sentire imprenditoriale marchigiano, l’una che aggrega le Camere di Commercio di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e l’altra, a nord, per l’area compresa tra Ancona e Pesaro e Urbino.
La forza di un territorio - affermano i sindaci - è data anche dalla vicinanza delle istituzioni locali e ancor di più in questi momenti. Questo è un dato che dovrebbe emergere ormai chiaro nella nostra Regione.
È indispensabile una prossimità anche dell’Istituzione Camera di Commercio per un distretto produttivo, agricolo e commerciale realmente omogeneo come quel tessuto di migliaia di imprese presenti oggi nel sud delle Marche che lottano quotidianamente con le difficoltà dei propri mercati peculiari.
Ma soprattutto è indispensabile una reale e concreta vicinanza proprio alle centinaia di realtà che oggi si trovano a volte azzerate, o comunque diffusamente colpite e ferite dal sisma che ha toccato le nostre Province, quelle di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
Non possiamo immaginare che la nostra Giunta regionale, peraltro senza una diretta competenza nel riordino delle Camere di Commercio, continui nell’idea già esternata da qualche membro di prevedere nel sistema camerale l’accentramento in un unico Ente ad Ancona, azzerando oggi quel contatto importantissimo sul territorio.
Sono centinaia di migliaia di euro quelli stanziati infatti in questi mesi dalle tre Camere di Commercio di “Marche Sud” a sostegno delle imprese danneggiate. Come in passato, somme molto consistenti sono state investite per affrontare la crisi a supporto dei distretti specifici presenti nei nostri territori e ben diversi dalle produzioni del resto della Regione.
Non possiamo in questo momento perdere un punto di riferimento dei nostri territori, pur sposando comunque lo spirito di razionalizzazione degli Enti Camerali messosi in moto nel nostro Paese.
Il sistema camerale centralizzato nell’unicità anconetana, tanto più in questo momento, sarebbe un segno di forte indebolimento delle nostre province, se non addirittura un negativo indizio di arretramento rispetto a crisi di settore perduranti e profonde o alla difficoltà immane in cui molte imprese sono piombate dal 24 agosto in poi.
La nostra difesa sposa la logica proposta di un assetto con due diverse camere di commercio nel sud e nel nord della nostra regione, per rimanere con un presidio importante, di prossimità e di vero e proprio tangibile soccorso ai nostri territori e alle nostre economie: su questo siamo e saremo chiari affinché strani e fantasiosi accentramenti ipotizzati anche al di fuori delle proprie strette competenze normative, assurgano oggi come mere ipotesi di scuola, lasciando il posto invece, da parte della nostra Regione, ad un profondo rispetto del Sud delle Marche, delle sue peculiarità economico-produttive, delle sue difficoltà e, soprattutto, delle sue ferite.
Similmente, peraltro, questa posizione consente all’Ente Camerale delle Province del nord delle Marche (Ancona e Pesaro e Urbino) di operare anch’esso in modo più centrato e vicino ai propri settori di specializzazione. Insomma due presenze mirate a vantaggio della diversificata e complessiva economia della nostra regione”.
L’ufficio Protezione Civile del Comune di Macerata informa che, a seguito degli ulteriori eventi sismici registrati il 18 gennaio 2017, la circolare del Dipartimento della Protezione Civile prot. n. UC/TERAG16/0010781 del 12/02/2017 fissa inderogabilmente il termine di scadenza per la presentazione delle domande di primo sopralluogo al 28 febbraio 2017 (fa fede la data di protocollo del Comune).
La stessa circolare stabilisce che la domanda di sopralluogo deve essere accompagnata da una perizia asseverata che comprovi la presenza di danni nell’edificio e il nesso di causalità diretto tra i danni e gli eventi sismici iniziati il24 agosto 2016.
Le informazioni e i modelli per la richiesta di sopralluoghi sono disponibili nel sito del Comune: www.comune.macerata.it/terremoto .
Questa mattina presso l’Ospedale di Civitanova Marche si è tenuta la cerimonia di consegna di due Videolaringoscopi per il Servizio di Emergenza 118, donati dalla “Fondazione Don Lino Ramini”.
Il valore delle due apparecchiature è di circa € 4.000,00.
Il Presidente della Fondazione Don Vinicio Albanesi ha consegnato alla presenza del Direttore Dell’Area Vasta n. 3, Dott. Alessandro Maccioni, le due apparecchiature. Queste andranno in dotazione alle 32 équipe mediche del Servizio 118 di Civitanova Marche e Recanati.
Don Vinicio Albanesi ha voluto costatare di persona il funzionamento delle apparecchiature con una dimostrazione su manichino da esercitazione effettuata dalla Dott.ssa Bambozzi del 118.
I medici presenti alla cerimonia hanno spiegato che il paziente in condizioni cliniche di elevata criticità rappresenta una grande sfida per i professionisti sanitari. La gestione avanzata delle vie aeree costituisce la prima ed articolata fase cui gli operatori devono provvedere per diminuire gli indici di mortalità e morbilità, soprattutto nell’ambito dell’emergenza medica extraospedaliera. I medici dell’emergenza, soprattutto quelli che operano sul territorio, si trovano spesso impegnati a fronteggiare patologie per le quali il controllo delle vie aeree ed il fattore temporale rappresentano punti chiave per il successo dell’intervento. La definizione "vie aeree difficili" indica la situazione in cui la ventilazione risulta difficoltosa o in cui si ravvisa la difficoltà d’intubazione. La gestione delle vie aeree in emergenza extraospedaliera è praticamente sempre considerata “difficile”, sia per le condizioni del paziente sia per le condizioni ambientali in cui i medici dell’emergenza territoriale si trovano a lavorare. Avere un dispositivo per l’intubazione difficile, come un videolaringoscopio, è necessario soprattutto nella gestione delle vie aeree nel paziente gravemente traumatizzato, e comunque in tutte le situazioni logistiche difficili o proibitive che i Medici dell’Emergenza Territoriale si trovano ad affrontare quotidianamente. L’utilizzo di un videolaringoscopio come il King Vision offre numerosi vantaggi per il paziente, consentendo l’intubazione anche in posizioni diverse da quella generalmente utilizzata. La donazione da parte della Fondazione Don Lino Ramini risulta pertanto molto gradita dalla nostra struttura sanitaria sia per l’attenzione e sensibilità verso quegli operatori che quotidianamente operano anche in situazioni disagevoli, sia soprattutto per l’utilità nei confronti di cittadini in difficoltà, migliorando l’efficacia dell’intervento sanitario, riducendo lo stress provocato dalla manovra d’intubazione ed il tempo di esecuzione.
In occasione della cerimonia, il Direttore dell’Area Vasta Dott. Alessandro Maccioni ha anticipato che gradatamente tutte le équipe mediche del 118 presenti in Area Vasta saranno dotate della medesima strumentazione a partire dalla postazione di emergenza dell’Ospedale di Camerino per la quale è stata deciso, con i donatori presenti, l’acquisto dell’apparecchiatura con la somma raccolta a seguito della sottoscrizione per le vittime del terremoto aperta dall’Area Vasta 3.
Il segretario nazionale dell'UDC, nonchè parlamentare europeo, Lorenzo Cesa si è recato questa mattina in visita dal presidente della provincia Antonio Pettinari per esprime tutta la sua solidarietà e quella del parlamento europeo per il territorio maceratese devastato dal sisma.
"Come parlamentare europeo" ha dichiarato Cesa "sono qui per dimostrare che l'Europa c'è e e che stiamo operando per fare in modo che i fondi europei arrivino il più velocemente possibili, con procedure snelle e semplici, perchè sappiamo che in questo momento è importante fare, non basta più parlare".
Il parlamentare ha voluto sottolineare come l'Europa metta a disposizione degli strumenti fondamentali per una più celere e profiqua ricostruzione, attraverso infatti i Fondi di solidarietà europea ( FSE) e il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) è possibile, tramite la presentazione di progetti validi, basati su idea concrete, attingere a dei soldi con tempi molto brevi, come è già stato fatto da Amatrice. Inoltre, il Parlamento Europeo ha varato delle modifiche al FESR per abbreviare ancora di più le tempistiche e l'efficacia di tale strumento. "Non è vero che l'Europa non ci è vicina" commenta Cesa "anzi c'è un enorme interesse per l'entroterra e la salvaguardia di questo territorio".
Pettinari ha voluto ringraziare il Cesa per la sua presenza, gli ha illustrato tutta la situazione e ha volito ribadire come "In questo momento è fondamentale ridare potere alle province. Il nostro territorio è distrutto, rischia lo spopolamento, e di perdere tutta la sua ricchezza. E' arrivato il momento di avere segnali concreti, è impensabile centralizzare tutte le decisioni, cos' si allungano i tempi, si disperdono risorse e non si hanno decisioni".
Il presidente ha colto l'occasione per far sentire la sua voce ed esprimere le sue perplessità riguardo l'operato di "uno Stato asssente e un Governo incapace di gestire l'emergenza terremoto". Nella provincia di Macerata non sono ancora arrivate le casette, gli sfollati sono ancora lungo la riviera ma probabilmente verrano spostati, molte starde sono chiuse, tante le scuole da ricostruire: eppure sono passati già sei mesi. "Le cose non funzionano in questa maniera" continua Pettinari "sono necessarie altre misure, altre soluzioni. Sono terrorizzato per ciò che sarà, non ho fiducia in uno Stato sordo e cieco. Non è una polemica politica, è la paura in uno stato di emergenza che perdura da troppo tempo".
Il presidente del Parlamento Europeo, onorevole Antonio Tajani, sarà oggi in visita a Camerino.
Alle 13,30 è prevista la visita nel centro storico del comune, duramente lesionato dal sisma.
La presenza di una tale figura istituzionale nelle zone del terremoto rappresenta un evento importante al fine di far sentire l'Europa vicina ai Comuni colpiti dal sisma e magari inviare degli aiuti economici.
Il Presidente Tajani sarà anche a Tolentino per incontrare, alle ore 17 il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e successivamente per visitare le zone danneggiate dal sisma. Alle ore 18 incontrerà tutta l’Amministrazione comunale.
Anche il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Antonio Mastrovincenzo, sarà oggi a Camerino dove incontrerà il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani per poi visitare le zone colpite dal sisma con il Capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio.
Al via nelle Camere di Commercio di 83 province la nuova edizione di “Eccellenze in Digitale”, il progetto di Unioncamere e Google per la digitalizzazione delle piccole e medie imprese
Raccontare la cultura dell’innovazione attraverso le novità dell’industria 4.0, aiutare le aziende a sviluppare competenze digitali e avviare un dialogo sulle opportunità economiche della rete. Questi gli obiettivi della nuova edizione di “Eccellenze in digitale”, il progetto promosso da Google in collaborazione con Unioncamere al via oggi per la terza edizione 2017.
Da oggi, le piccole e medie imprese italiane avranno a disposizione 12 tutor digitali, esperti in formazione e supporto alle imprese, scelti e formati da Google e Unioncamere. Attraverso seminari formativi teorici e pratici, le aziende del territorio potranno conoscere le migliori strategie per essere online. Al termine di ciascun seminario, i tutor saranno a disposizione degli imprenditori per ulteriori sessioni personalizzate e per avviare un percorso digitale concreto.
Paolo Roganti, specializzato in Digital Advertising, dopo aver aiutato 90 imprese a valorizzarsi in Rete per Made In Italy - Eccellenze In Digitale 2015/2016, è il tutor scelto per favorire la digitalizzazione delle imprese all’interno del territorio della Camera di Commercio di Macerata.
Per quanto riguarda la provincia di Macerata sono già stati previsti 8 workshop gratuiti, 5 a Macerata ed altri 3 nei comuni di Tolentino, Camerino e Sarnano, per favorire la partecipazione delle imprese e dei professionisti delle aree interne che, più direttamente colpiti dal sisma, possono avere qualche difficoltà in più a raggiungere sempre Macerata.
Inoltre all’interno del progetto la Camera di Macerata è stata scelta come centro di collegamento e coordinamento per il territorio delle Camere di Forlì-Cesena-Rimini, Arezzo, Ancona, Fermo ed Ascoli Piceno.
Internet permette ad aziende di ogni settore e dimensione di far conoscere i propri prodotti oltre i confini nazionali, raggiungendo nuovi mercati e nuovi clienti in tutto il mondo. In particolare, le piccole e medie imprese locali possono trasformarsi, grazie agli strumenti digitali, in aziende globali pur mantenendo il loro carattere tradizionale. Le ricerche su Google legate al Made in Italy crescono a doppia cifra ogni anno, eppure l’Italia utilizza ancora solo il 10% del suo potenziale digitale.
Secondo uno studio di Doxa Digital e Google, al crescere del livello di maturità digitale la percentuale di imprese che fanno export aumenta, con un impatto diretto sulle vendite: il 39% del fatturato da export delle medie imprese attive online è realizzato proprio grazie a Internet.
Eccellenze in Digitale 2017, attivo presso la CAMERA DI COMMERCIO di Macerata a partire da oggi, si rivolge a tutte le imprese aventi sede legale nella provincia di Macerata. È possibile aderire compilando la manifestazione di interesse disponibile sul sito della Camera di Commercio di Macerata ( www.bit.ly/eccedigit ). Tutti i seminari e gli approfondimenti sono gratuiti.
Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito www.eccellenzedindigitale.it, attraverso il quale le aziende potranno contattare il loro tutor di riferimento.