Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del Comitato Pedemontana Matelica
Il Governo ha risposto in data 11/10/2017 alle tre interrogazioni parlamentari depositate da tre Onorevoli Beatrice Brignone, Lara Ricciatti e Patrizia Terzoni rispettivamente per Sinistra Italiana - Sinistra Ecologia Libertà - Movimento Democratico e M5S.
Tre giovani donne marchigiane che hanno intrapreso una battaglia di diritto e che condividono l’impegno e la passione profusa in difesa dell’ambiente e della popolazione delle Marche così duramente colpita dal sisma dello scorso anno ma anche dalla crisi che ha completamente sfaldato il tessuto economico del cosiddetto “Modello Marchigiano”.
Le interrogazioni parlamentari presentate convergevano nella richiesta di riesame delle motivazioniche hanno consentito l’approvazione del progetto della Pedemontana delle Marche negli ultimi20 anni, su tutti i tavoli di lavoro, sia a livello locale che nazionale: la creazione di posti di lavoro.
A tal proposito lo studio di settore commissionato alla Società Internazionale Price Wather House and Coopers da parte della Società Quadrilatero vincitrice dell’appalto per la gestione della realizzazione del tratto di strada della Pedemontana delle Marche da Fabriano a Muccia, prevedeva la creazione di 8000 posti di lavoro/anno per un totale di 90.000 posti di lavoro in 10 anni, questi i numeri che hanno garantito in ogni consesso decisionale l’approvazione unanime della Pedemontana a discapito di qualsiasi problema d’impatto ambientale, storico-archeologicoo danno al settore turistico, agroalimentare e vitivinicolo, derubricabili di fronte al presunto boom economico che la strada avrebbe portato.
Premesso che, la somma dell’intera popolazione tra Fabriano e Muccia, non conta le 90.000 unità conteggiate nello studio di settore, l’inconsistenza di tali motivazioni non poteva essere avallata anche dal Comitato del CIPE che nella delibera n. 64 del 2016, ha ritenuto di abbandonare lo strumento del Piano di area vasta (Pav), riallocando le risorse finanziarie ad esso precedentemente stanziate e di dichiarare per la prima volta la totale inconsistenza del modello della “cattura di valore” che aveva convinto le Autorità ad inserire la Pedemontana nel progetto sovranazionale dell’Asse Berlino-Palermo.
Di fronte alla richiesta delle interrogazioni parlamentaridi riesaminare i parametri viari, le stime, gli investimenti e gli oneri che la strada comporterà, il Ministero delle Infrastrutture si è presentato in aula con una risposta inconsistente, non viene infatti fornita alcuna motivazione tecnica e soprattutto nessun dato aggiornato alla situazione del territorio nella fase post-terremoto.
Unico dato di rilievo, scompaiono finalmente dalle motivazioni i fantomatici 8000 posti di lavoro/anno.
Quindi la motivazione che verrà fornita al Cipe per approvare il progetto esecutivo di priorità nazionale della Pedemontana con una spesadi 220 milioni di euro di cui il 40%, finanziato dagli enti locali mediante tassazione della popolazione,sarà:
“ridurre il deficit infrastrutturale che penalizza le regioni Marche ed Umbria, creando un efficiente collegamento con le circostanti e verso l'Europa, determinando il decongestionamento del traffico, la significativa riduzione del tasso di incidentalità, producendo inoltre effetti ambientali, territoriali e socioeconomici positivi per la collettività”.
Grandi i timori che il riferimento al beneficio socio economico ingenera negli abitanti della vallata, l’assenza di qualsiasi previsione d’investimento manifatturiero in zonafa infatti palesare il dubbio che tali infrastrutture fortemente volute a livello centrale, al punto da essere definite di priorità nazionale, vadano a garantire le vie di fuga richieste dalla normativa Seveso per la realizzazione di impianti ad alto rischio di incidenti, in merito ai quali la popolazione matelicese si era già chiaramente e inequivocabilmente espressa.
Neanchele addottemotivazioni di sicurezza avrebbero una reale consistenza, i rischi connessi alla viabilità potrebbero infatti essere risolti intervenendo semplicemente sull’attuale tracciato, con un enorme risparmio che consentirebbe di utilizzare i fondi stanziati, per la ricostruzione post terremoto.
Nessun dato è stato fornito sull’attuale frequenza di percorrenza dei mezzi pesanti attraverso gli attuali tracciati viari dell’entroterra marchigiano, forse perché è evidente a tutti che la chiusura delle 4233 Aziende Marchigiane negli ultimi 10 anni (a cui altre purtroppo seguiranno), hanno di per sé risolto il problema viario dei mezzi pesanti; quindi ad una più attenta analisi l’unico concreto e reale motivo per la costruzione della Pedemontana con l’attuale devastante tracciato…..sarebbe paradossalmente “per migliorare l’ambiente”.
Quando la solidarietà passa anche da web. È quanto insegna l'esempio del gruppo creato su Facebook Ridere per Ricominciare Pistoia. Uniti Per La Solidarietà ai terremotati che da tempo dimostra vicinanza e dà sostegno concreto ai terremotati del centro Italia, organizzando eventi e raccolte
L'ultima iniziativa è quella che riguarda nonna Peppina e il suo compleanno. Per il 26 novembre, infatti, il gruppo ha organizzato un pullman che partirà da Pistoia diretto a Fiastra per festeggiare, a pranzo al ristorante Fratelli Polverini, Peppina.
Filippo Fontana, amministratore della pagina, è stato già nelle Marche diverse volte, a trovare nonna Peppina e a dimostrarle la vicinanze e a ricordarle che sono in molti a sostenere la sua battaglia anche grazie alla vendita del libro scritto dalla figlia di Peppina, Agata Turchetti a Pistoia
Ad un anno esatto dalla violenta scossa del 30 ottobre 2016 che ha devastato il centro Italia, al Tg5 di ieri è andato in onda un servizio sulla situazione attuale a Visso ed Ussita, evidenziando come la ricostruzione sia ostaggio della burocrazia e pochissime casette siano state consegnate, alla vigilia del secondo inverno.
"Il 30 ottobre del 2016, in pochi istanti, Visso si è trasformata in un cumulo di macerie. I rappresentanti delle istituzioni promisero che in qualche mese sarebbero state costruite 237 casette. A un anno esatto dal sisma che ha devastato il centro Italia, Visso, uno dei comuni più colpiti, non ne ha vista arrivare nemmeno una, provocando la solita querelle a colpi di carte bollate fra i vari enti coinvolti, a cominciare dalla regione che accusa la ditta che si è aggiudicata l'appalto, il consorzio fiorentino Arcale, chiamato a gestire una porzione del maxi appalto Consip, per produrre e posizionare 780 casette, nel quadrante tra Visso, Ussita, Pieve Torina e Castelsantangelo sul Nera. Ne sono arrivate solo 30, Visso e Ussita sono a zero".
Mentre si assiste al solito rimpallo di responsabilità, il sindaco di Visso, Giuliano Pazzagliani, non nasconde la rabbia a causa della burocrazia che richiede nove passaggi diversi quando nel post terremoto de l'Aquila era tutto in mano alla protezione civile. "E' il terremoto della burocrazia - afferma il primo cittadino - hanno reso più complesse le procedure invece di semplificarle". A bloccare decine delle ricostruzioni contribuisce addirittura un regio decreto del 1904 che nessuno fra parlamento e governo ha preso mai preso l'iniziativa di abrogare. Il sindaco chiede una legge speciale da un anno ed ora pensa addirittura di costituire una class action per denunciare il consorzio.
Il video del cane portato al guinzaglio fuori dall'auto di notte a Porto Recanati pubblicato qualche giorno fa è diventato virale. Tantissimi sono stati gli attacchi sul web ai danni del guidatore che, da quanto visto nel video, sembrava stesse maltrattando l'animale, un collie.
In realtà sembrerebbe che il cane sia fuggito dalla sua padrona e un conoscente, il guidatore dell'auto, lo stava riportando alla proprietaria in quel modo bizzarro, non potendolo caricare a bordo della sua auto.
Il Comitato Vita di Paese ha finalmente consegnato le giacche e i pantaloni acquistati con i fondi raccolti dalle cene, dalle vendite dei braccialini e con il contributo di Mountain Store di Matelica ai Volontari del Soccorso Alpino della Stazione di Macerata.
Durante la serata è stato proiettato il docufilm "Senza possibilità di errore" offertoci dal regista Mario Barberi, dalla GiUMa Produzioni e Trento Film Festival un filmato degli interventi che i volontari marchigiani hanno effettuato durante il terremoto ed un filmato delle riprese sulla situazione delle nostre montagne e dei paesi feriti dal sisma effettuato dal Corpo con i droni per conto della Regione Marche.
Tutto questo ha permesso ai presenti di rendersi conto realmente di quali interventi il CNSAS è in grado di svolgere 24 ore su 24 per 365,o 366 se bisestile, giorni l'anno. E' stato veramente emozionante vedere certe immagini ed è stato altrettanto emozionante sentire la loro Presidente, Paola Riccio, che con orgoglio raccontava la rapidità e le modalità con cui tutti loro sono intervenuti durante il sisma.
E' stato un onore per il Comitato ringraziare queste persone davvero speciali donando capi di abbigliamento. (e sempre per "l'effetto domino" del bene ...porta bene... ringraziamo anche Montura che ha donato un dvd del docufilm ad ogni volontario e alla loro presidente e la proprietà del Cinema Astra che ci ha concesso la sala e il tecnico Alessio gratuitamente)
Terremoto, inverno e ora pure le tasse: la rabbia del Centro Italia in ginocchio„
Una lettera inviata dal Commissario per la ricostruzione del Centro Italia, Paola De Micheli per dire ai sindaci del cratere che il 16 dicembre i terremotati del Centro Italia dovranno ricominciare a pagare le tasse, comprese quelle non versate grazie alle "sospensiva" accordata dal Governo ai cittadini del "cratere".
Nonostante l'economia ancora in ginocchio, gli oltre 30mila sfollati e l'inverno alle porte lo Stato torna a batter cassa: il 16 dicembre riprenderà la riscossione dei tributi per i titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo e per gli esercenti attività agricole. Così si legge nella lettera che è un durissimo colpo per chi nelle aree del cratere ha cercato con tenacia di ritornare ad una normalità e invece ha trovato solo rabbia ed ostacoli.
Una rabbia che viene anche dalla constatazione che per pagare i tributi i terremotati dovranno indebitarsi. E per i prestiti è il Governo a consigliare una lista di banche aderenti ad una convenzione stipulata tra lo Stato, tramite la Cassa depositi e prestiti, e l'associazione delle banche italiane Abi. I crediti saranno infatti garantiti dallo Stato e concessi a tassi agevolati da Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena e da alcune banche locali (Bcc del Velino, Bcc di Basciano, Bcc di Spello e Bettona, la banca dei Sibillini) aderenti alla convenzione "Plafond Moratoria Sisma Centro Italia".
"In particolare - si legge - i soggetti titolari di reddito di impresa e di reddito di lavoro autonomo e gli esercenti attività agricole possono chiedere alle banche un finanziamento agevolato per il pagamento dei tributi 2017 e 2018."
Secondo la convenzione il 30 novembre 2017 e il 30 novembre 2018 sarà la Cassa depositi e prestiti ad erogare i fondi alle banche contraenti che a loro volta, procederanno all'erogazione dei finanziamenti sui conti correnti intestati ai singoli beneficiari.Alleghiamo la lettera che il commissario straordinario ha inviato ai sindaci dei territori terremotati di Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria.
Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, vieta i selfie sulle macerie del terremoto. Nicola Alemanno, sindaco di Norcia, trasforma le macerie del terremoto in souvenir, anzi in un ‘ricordino’ per celebrare l’anniversario del sisma di magnitudo 6.5 che il 30 ottobre 2016 ha devastato anche la sua città.
“Vi doniamo – si legge nel cartiglio allegato al ‘ricordino’ – una piccola pietra, una piccola ‘maceria’, a ricordo delle nostre case, chiese, circoli, negozi. Tutte le nostre pietre rimarranno sempre il simbolo della nostra identità e della nostra storia: hanno formato le nostre case e ci hanno accolto e protetto per tanti anni. Ora dobbiamo e vogliamo andare avanti, con nuove idee, con nuovi progetti e nuovi materiali, più sicuri e altrettanto belli.
Sarebbe bello che ognuno di noi, nelle nuove e sicure case che avremo, custodisse una piccola pietra che ci ricordi sempre quello che è stato e quello che siamo: questa è la memoria, che rimarrà sempre viva. La ricostruzione sarà la nostra nuova storia”.
Il popolo del web sembra non aver apprezzato questa idea che, a distanza di un anno, fa emergere in maniera stridente il contrasto con la realtà di chi, ancora, il terremoto, purtroppo, lo vive sulla propria pelle, tra mille disagi, sofferenza e quotidiana perdita di fiducia verso il modo in cui le istituzioni continuano ad affrontare il post-terremoto.
Ritardi nella consegna delle casette, tonnellate di macerie da rimuovere, una ricostruzione che stenta a decollare e troppe persone ancora assistite tra alberghi e container collettivi.
Un ‘ricordino’ – definito nel sito istituzionale del comune come ‘piccola composizione con sasso a memoria del sisma, ma proiettato verso la ricostruzione’ – che sulla rete appare ai più un gesto grottesco, di pessimo gusto e fuori luogo. Più di uno, poi, si chiede quanto sia costato questo ‘gadget’ che contiene il logo del comune di Norcia e della Regione Umbria e se non fosse stato più opportuno ricordare in maniera più sommessa, rispettosa e sobria la tragedia che un anno fa ha colpito Norcia e il Centro Italia.
Un miliardo in più per finanziare la ricostruzione degli edifici pubblici: scuole, sedi comunali e caserme delle forze di polizia. E la sospensione del pagamento dei mutui fino alla fine del 2018 per tutti i cittadini che vivono nei comuni del cratere. Sono due delle misure per la ricostruzione del centro Italia devastato dai terremoti del 2016, inserite nella manovra in discussione in Parlamento.
Le risorse finanziarie, disponibili e previste dal bilancio pluriennale dello Stato, vanno ad aggiungersi agli investimenti già programmati nell'ultimo anno per un impegno complessivo di 2 miliardi. "A riprova che il Governo e l'intero sistema Paese - dice il Commissario per la ricostruzione Paola De Micheli - sono determinati, in modo concreto, a sostenere la ripresa della vita nelle aree dell'Appennino centrale, nei borghi e nelle comunità profondamente ferite dagli eventi sismici".
(fonte Ansa)
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del gruppo Unione di Centro di Recanati
Sempre più spesso abbiamo modo di vedere il parcheggio selvaggio lungo la statale, in zona Montemorello a Recanati, di chi vi si reca per diversi motivi: dall’utilizzo della struttura sanitaria a quello commerciale o turistico. Nei giorni scorsi all’ospedale Santa Lucia è stato trasferito il poliambulatorio e sulla base delle assicurazioni espresse anche recentemente dal Presidente della Giunta Regionale, Luca Ceriscioli, la struttura entro l’anno si arricchirà di altri servizi mentre rimarrà in piena attività il Punto di Primo Intervento del Santa Lucia. Non va dimenticato, inoltre, che anche il servizio delle vaccinazioni ha trovato posto all’interno della struttura ospedaliera.
Proseguono a ritmo serrato i lavori di sistemazione del Colle dell’Infinito nella prospettiva che Recanati possa diventare sempre più un polo di attrattiva turistica e dobbiamo – se vogliamo bene alla città – pensare a tutti i necessari servizi di accoglienza a partire proprio dai parcheggi e da una viabilità più funzionale.
Il rione Montemorello sarà sempre più polo attrattivo per le molteplici attività che vi si svolgono. Non può restare penalizzato per le difficoltà di accesso stradale e per mancanza di parcheggi. Tutto ciò anche nel rispetto della mozione sull’argomento presentata dall’UdC e già votata a larga maggioranza dal Consiglio Comunale.
La Giunta municipale di Tolentino ha confermato l'approvazione della graduatoria degli aventi diritto ad appartamenti o altro tipo di strutture abitative finalizzate a far fronte all'emergenza conseguente al sisma 2016, effettuata con deliberazione n. 395/2017, dando atto che la medesima comprende tutte le domande presentate dopo la pubblicazione dell'avviso del Comune del 2 gennaio 2017 e fino al 26 settembre 2017.
Nel contempo è stato deciso di riaprire i termini per la richiesta da parte dei cittadini ,che avevano dimora principale e continuativa di proprietà, in affitto o abitata ad altro titolo in zona rossa oppure inagibile o inagibile per rischio esterno (esito E o F di non rapida soluzione) dopo rilevazione con scheda Aedes, fino al 30 novembre 2017. Si precisa che il punteggio relativo alla disabilità da assegnare quale criterio di priorità, deve essere inteso come relativo alla percentuale superiore al 67% per invalidità civile e INAIL e che includa lo stato di handicap in condizioni di gravità
I due modelli proposti dalla Regione Marche – Soggetto Attuatore Sisma 2016: il primo per la richiesta di assegnazione di immobile ad uso abitativo per l’assistenza alla popolazione colpita dal sisma e il secondo per accettazione o rinuncia allo stesso, verranno utilizzati previa integrazione del primo con le dichiarazioni relative ai criteri per la formazione della graduatoria di precedenza nelle assegnazioni.
Le domande pervenute a decorrere dal 27/09/2017 e fino al 30/11/2017 andranno a formare una nuova graduatoria cui attingere una volta esaurita la predetta graduatoria approvata con deliberazione della Giunta comunale n. 395/2017. Essendo specificamente indicati tutti i criteri da utilizzare per la formazione della graduatoria di cui si tratta, la competenza all'approvazione di quella nuova o di eventuali sue modifiche rimane in capo al responsabile dell'Area Segreteria che vi provvederà con proprio atto
Allo stato attuale la graduatoria, originariamente composta da 118 richiedenti aventi diritto – considerate le rinunce intervenute nel frattempo – è composta da 115 nuclei familiari e quindi il numero di appartamenti previsti come realizzabili per tale fine è addirittura superiore agli inseriti nell'elenco. I sopralluoghi al patrimonio residenziale, conseguenti al sisma del 2016, sono ancora in corso (sebbene il loro numero sia ormai residuale) e quindi potrebbero esserci altre abitazioni che risultino inagibili in modo tale da poter accedere, in teoria, a SAE o abitazioni alternative.
Si ritiene quindi necessario e opportuno procedere a riapertura dei termini per la presentazione di domande per assegnazione di SAE o appartamenti alternativi che saranno individuati successivamente dall'ERAP e dal Soggetto Attuatore nel Comune di Tolentino per far fronte alle necessità abitative derivanti dagli effetti del sisma. Ribadito che, nel caso in cui il numero degli appartamenti complessivamente individuati e disponibili non dovesse essere sufficiente il Comune si riserva la possibilità di chiedere, in futuro, la realizzazione di SAE, dando in ogni caso priorità alla possibilità di reperire patrimonio immobiliare residenziale disponibile sul territorio, confermando che l'Amministrazione comunale ritiene irrinunciabile sia l'obiettivo primario di fornire un'abitazione a chi ha avuto la casa resa inagibile dal sisma, sia quello di evitare, per quanto possibile, nuovo uso del suolo e la creazione di altra lottizzazione per la realizzazione di SAE.
Ribaditi inoltre i criteri di priorità a suo tempo individuati con la deliberazione di Giunta comunale n. 200/2017, che sono i seguenti: •nucleo familiare attualmente fuori Tolentino punti 5; nucleo ospite di struttura ricettiva o container punti 10; presenza di uno o più disabili (percentuale superiore al 67%) punti 15; presenza di una o più persone anziane (ultrasessantacinquenni) punti 10; presenza di minori con un solo genitore punti 10; luogo di lavoro nel Comune di Tolentino punti 5. Questi criteri sono stati integrati con la deliberazione della Giunta comunale n. 395 del 06/10/2017 che ha stabilito che, in caso di parità di punteggio nella graduatoria si debba procedere a estrazione tra i nuclei familiari che abbiano ottenuto lo stesso punteggio complessivo. Il criterio della disabilità sopra indicato può essere inteso in vari modo (invalidità civile, stato di handicap di cui alla L. n. 104/1992 o invalidità da lavoro – INAIL), è il caso di fornire interpretazione autentica che intenda il criterio come relativo alla percentuale superiore al 67% per invalidità civile e INAIL e che includa lo stato di handicap in condizioni di gravità.
La modulistica è scaricabile dal sito internet del Comune di Tolentino all’indirizzo: www.comune.tolentino.mc.it
Una delegazione maceratese composta da alcuni membri del Consorzio Apistico della Provincia di Macerata, dell’Associazione Cuochi Macerata Antonio Nebbia, della Coldiretti della Provincia di Macerata e del Comune di Valfornace, dal 27 al 29 ottobre è stata ospite della “Sagra del miele e suoi derivati” a Châtillon, in provincia di Aosta.
Giunta alla 14esima edizione, la manifestazione si svolge ogni anno e presenta un ricco programma di eventi, tra cui la premiazione dei migliori mieli valdostani. La cittadina rientra nel circuito “Le Città del Miele”, di cui fanno parte circa 50 comuni italiani. L’organismo ha tra gli obiettivi quello di promuovere i territori che danno origine e identità ai mieli italiani, tutelarne la qualità, salvaguardare le risorse ambientali, paesaggistiche, artistiche e storiche legate ai territori con vocazione all'apicoltura, diffondendone i valori. Nelle Marche sono 5 i comuni inseriti nel gruppo, di cui tre ricadono in Provincia di Macerata: Matelica, Montelupone, Pievebovigliana (oggi Valfornace).
Quest’anno i promotori della sagra valdostana hanno voluto ospitare un comune facente parte de “Le Città del Miele” che rientrasse nel cratere sismico. La scelta è ricaduta su Valfornace, per sugellare un gemellaggio volto alla solidarietà. Presente per il comune marchigiano, il consigliere Domenico Iori.
“L’accoglienza riservata alla delegazione maceratese, è stata encomiabile ed eccezionale - ha commentato Alvaro Caramanti, Presidente del Consorzio Apistico della Provincia di Macerata - I nostri amici valdostani ci hanno offerto giornate indimenticabili. Châtillon riserva all’apicultura un interesse importante. Entrando in paese una fontana, una rotonda e una scultura testimoniano cosa rappresenti questo mondo per la cittadina e per la sua economia.”
Alla mostra mercato hanno partecipato 50 apicoltori e circa 5 mila persone hanno visitato i borghi di Châtillon, una realtà che ne conta altrettante. Esposizione di attrezzi usati in apicoltura, degustazioni in luoghi suggestivi, vetrine dei negozi a tema apistico, hanno conferito all’evento una forte identità. Oltre alla “Sfilata degli Apicoltori”, la premiazione del concorso riservato alle scuole e ai migliori mieli prodotti in Valle d’Aosta, le numerose degustazioni hanno avuto un unico obiettivo: raccogliere fondi da destinare al Comune di Valfornace per attrezzare il laboratorio del Consorzio Apistico Maceratese allestito a Fiordimonte, utile agli apicoltori per la smielatura. Allo scopo hanno lavorato anche gli allievi dell’Istituto Professionale Regionale Alberghiero, preparando un sacchetto di prodotti tipici valdostani.
A presentare le degustazioni dei prodotti tipici maceratesi, sono stati i componenti dell’Associazione Cuochi Macerata Antonio Nebbia, con la materia prima fornita dai produttori della Coldiretti della Provincia di Macerata. Uno scambio di gusto volto ad allacciare nuove amicizie e gemellaggi plurimi tra diverse realtà che testimoniano l’amore per la propria terra e i suoi prodotti.
“Dopo questa esperienza potranno nascere nuove idee volte alla valorizzazione di un prodotto eccellente ed unico come il miele, che potrebbe essere veicolato e promosso tramite la creazione di filiere, utili ad incrementare posti di lavoro nel territorio montano interessato dagli eventi sismici.” Ha dichiarato Alvaro Caramanti. Un lavoro non semplice che si basa sulla collaborazione tra soggetti diversi che dovranno trovare un’unica via di dialogo ed azione.
La bufera sugli adesivi antisemiti qualche effetto positivo l'ha prodotto: infatti a Civitanova si parla e si legge di più di Anna Frank. Tra polemiche e indignazione, accuse di razzismo e generalizzazioni, nella triste vicenda che ha infangato la memoria di Anna Frank, qualcosa di buono forse c'è.
L'attenzione mediatica ha generato curiosità, se ne parla più di quanto accadeva in precedenza e l'effetto si è avuto anche nelle librerie cittadine, in particolare nella nuovissima Ubik di Corso Umberto I, dove nell'ultima settimana c'è stato un sensibile aumento nelle vendite del libro della scrittrice ebrea tedesca, divenuta un simbolo della Shoah per il suo diario.
"Non abbiamo un dato numerico certo - ci dicono dal negozio - ma nella scorsa settimana il libro si è venduto molto, in entrambe le edizioni sui nostri scaffali e sono stati diversi anche quelli che hanno chiesto del libro e l'hanno voluto sfogliare, pur senza acquistarlo".
Nel frattempo, bisogna purtroppo constatare che alla vergogna non c'è mai fine, ed è proprio di oggi la notizia della riprovevole imitazione di quanto successo allo stadio Olimpico di Roma durante Lazio-Cagliari dello scorso 22 ottobre. Sembra infatti che anche in Germania siano spuntate delle figurine di Anna Frank con la maglia dello Schalke04.
Un incontro utile e costruttivo, quello di ieri mattina, presso la sede di Piazza del Plebiscito, tra l’On. Piergiorgio Carrescia, l’Ing. Massimo Conti, da poche settimane insediato alla presidenza della Federazione Ordini Ingegneri delle Marche e del Presidente dell’Ordine della Provincia di Macerata, Ing. Maurizio Paulini.
La riunione, promossa dal deputato marchigiano per costruire un dialogo diretto con i soggetti protagonisti sul campo sin dalle primissime fasi dell’emergenza fino alla ricostruzione, è servita per confrontarsi sulle normative tecniche previste dalle varie ordinanze e sulla possibilità di proporre correttivi e integrazioni che permettano di affrontare al meglio una situazione peculiare come quella della nostra regione. Il territorio marchigiano è quello che da solo conta circa il 62% dei danni subiti dal sisma dello scorso anno e l’orografia delle zone colpite, così come la tipologia delle strutture lesionate, rende più complesse tutte le operazioni a partire dalla demolizione e lo smaltimento delle macerie.
Nell’occasione i vertici di Feding Marche hanno potuto illustrare una serie di proposte di modifica delle normative esistenti, scaturite dal gruppo di lavoro nazionale del Consiglio Nazionale Ingegneri (riunitosi a luglio ad Ascoli Piceno), dalla Commissione Sisma e dagli incontri con la Regione Marche per snellire e ottimizzare i tempi legati alla delicata fase della ricostruzione. Prima tra tutte una proposta emendativa all’art.1 del D.L. n.8 del 9.02.2017 che, prevedendo l’introduzione di una procedura di preistruttoria per la concessione e l’erogazione dei contributi, snellirebbe i tempi delle pratiche e ridurrebbe considerevolmente la mole di lavoro a carico degli uffici speciali per la ricostruzione.
L’Onorevole Carrescia, dopo aver recepito le istanze emerse durante la riunione, ha espresso la propria intenzione di predisporre in tempi brevi una proposta di legge in cui inserire una serie di interventi migliorativi per affrontare in modo adeguato la fase della ricostruzione nella nostra regione.
Sono aperte le iscrizioni alla VI edizione del Premio Giornalistico "Pietro Di Donato" - autore del best seller della prima metà del Novecento “Cristo fra i Muratori” - patrocinato dall' ANMIL, l'Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del lavoro. A parlarne è proprio la sezione di Macerata, che indica che al concorso possono partecipare tutti i giornalisti e autori di servizi giornalistici riguardanti il tema della sicurezza sul lavoro.
“L’attenzione del settore giornalistico alle tragedie che si consumano giornalmente sul lavoro è fondamentale – dichiara il Presidente Nazionale ANMIL Franco Bettoni - affinché si possa costantemente riflettere sulle tragedie che investono intere famiglie cambiandone per sempre la vita e su quanto ognuno può fare perché non si muoia più a causa del lavoro. Come confermano i dati INAIL più recenti, infatti, la gravità del fenomeno infortunistico resta a livelli di guardia e la cultura della prevenzione non può non passare anche dal mondo dei media”.
Composta da una prestigiosa Giuria con Fausto Bertinotti, Tiziano Treu, Giuseppe Giulietti e Lucia Annunziata, il Premio intende rendere merito all’impegno e sottolineare il valore del lavoro giornalistico di quanti dedicano al tema della sicurezza sul lavoro e degli infortuni un’attenzione speciale, ma vuole anche essere un riconoscimento tangibile nei confronti di chi si occupa di portare alla luce sia i comportamenti virtuosi nella salvaguardia dei diritti dei lavoratori che le gravi responsabilità di chi, ancora ai giorni nostri, si ostina a non voler rispettare le più elementari norme di sicurezza.
Possono partecipare tutti i giornalisti e gli autori di servizi giornalistici pubblicati dal 20 ottobre 2016 al 10 dicembre 2017 riguardanti il tema della sicurezza in ambito lavorativo. I materiali dovranno pervenire entro il 10 dicembre 2017 esclusivamente per posta elettronica, all’indirizzo mail info@premiopietrodidonato.it.
La cerimonia di premiazione e la consegna dei riconoscimenti avranno luogo a Taranta Peligna (CH) il 16 dicembre 2017.
“Sono orgoglioso della sensibilità del nostro Comune verso l’informazione ed una tematica sociale che investe la vita di tutti, quale quella della sicurezza lavorativa - afferma il primo cittadino di Taranta Peligna Marcello Di Martino – e ci auguriamo che la partecipazione anche per questa sesta edizione sia crescente e diversificata, dal web alla carta stampata”.
E’ partita al CreaHub la quinta edizione del Luci, il Laboratorio Umanistico per la Creatività e l’Innovazione dell’Università di Macerata.
Studenti universitari, laureati, dottorandi e studenti degli istituti superiori della provincia di Macerata sono stati coinvolti, con modalità e tecniche partecipative, da Lorenzo Compagnucci e Leonardo Seri nell'avvio del percorso formativo multidisciplinare sull’auto imprenditorialità coordinato da Francesca Spigarelli.
Gli allievi hanno partecipato ad una sessione di speed dating e sono andati a caccia di idee, intervistando studenti, commercianti e turisti nel centro storico maceratese. Ne sono emerse alcune sfide condivise dalla comunità, alle quali gli allievi cercheranno di rispondere nei prossimi mesi con soluzioni imprenditoriali e sociali.
Lucia Paciaroni, dottoranda Eureka Unimc, che sta sviluppando uno dei progetti vincitori del Pitch Day della scorsa edizione del laboratorio, ha presentato la sua esperienza. Il progetto consiste nella realizzazione di un innovativo percorso museale per ipovedenti ed ipoudenti presso il Museo della Scuola “Paolo e Ornella Ricca” di Macerata.
Il presidente della Fondazione Claudi e del Centro studi Marche (CeSMA), professor Massimo Ciambotti, sarà presente all’inaugurazione della mostra “Favole pittoriche di Anna Claudi” prevista per domani - primo novembre - alle ore 17.30 a San Paolo del Brasile nella bellissima sede dell’Istituto italiano di cultura. Alla cerimonia parteciperanno, oltre a Ciambotti, anche il direttore dello stesso Istituto, Renato Poma, la direttrice del CeSMA, Pina Gentili, nonché Giuseppe Bezzi, originario di Tolentino e ora presidente dell’Associazione dei marchigiani in Brasile, il quale ha collaborato fattivamente all’iniziativa.
Sono stati proprio i marchigiani residenti a San Paolo a richiedere con forza la mostra prima che questa rientrasse in Italia dal Sudamerica. L’esposizione delle opere di Anna Claudi in Brasile fa seguito, infatti, a quelle di Serrapetrona (2012), Roma, Praga, Stoccarda e – da ultimo – in Argentina (Rosario, Tigre e Buonos Aires) e in Uruguay (Montevideo). Il successo della mostra in terra sudamericana è testimoniato dalle migliaia di visitatori che hanno potuto apprezzare la vena artistica di questa pittrice marchigiana. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 10 dicembre.
Subito dopo l’inaugurazione, alle ore 18.30, si terrà un importante avvenimento culturale, cioè la presentazione – per la prima volta in terra brasiliana – del libro “Mio vivente amor di poesia” (Lettere di Ungaretti a Bruna Bianco), con la partecipazione di Francesca Cricelli e gli interventi del poeta Davide Rondoni e dei professori Mauricio Santana Dias e Lucia Wataghin dell’Università di San Paolo.
L’importanza dell’evento è legata al fatto che Giuseppe Ungaretti conobbe Bruna Bianco durante l’estate del 1966 proprio a San Paolo del Brasile. La Bianco era una giovane di ventisei anni originaria delle Langhe, trasferitasi in Brasile per seguire il padre negli impegni lavorativi. L’incontro fortuito travolse i due in una tempestosa e struggente storia d’amore. Nulla valse a frenare la grande passione tra l’affermato poeta e la studentessa: né le smisurate distanze geografiche, né la differenza d’età di oltre mezzo secolo. Bruna Bianco, oggi settantasettenne, ha deciso di restituire al mondo il ricordo ancora luminoso e profondo di una grande passione, consegnando alla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori un ricco epistolario costituito da circa quattrocento esemplari. Sono state selezionate e pubblicate, a distanza di cinquant’anni, alcune tra le commoventi Lettere a Bruna (Mondadori, a cura di Silvio Ramat) che l’attempato poeta indirizzò al suo estremo (e più grande) amore.
La ricorrenza del 4 novembre, Festa dell’Unità nazionale e la Giornata delle Forze armate, sarà celebrata anche a Macerata per ricordare l’anniversario della fine della prima guerra mondiale avvenuta il 4 novembre 1918.
La cerimonia, organizzata dal Comitato provinciale per la celebrazione della giornata delle Forze Armate, si svolgerà al monumento ai Caduti di piazza della Vittoria. Il programma prevede alle ore 9.15 la celebrazione della Messa nella parrocchia dell’Immacolata, in corso Cavour. Al termine, i gonfaloni delle Associazioni d’arma, le autorità civili e militari affluiranno in piazza della Vittoria dove, alle ore 10, dopo gli onori al Prefetto della Provincia di Macerata, ci saranno l’alzabandiera, la deposizione della corona di alloro, l’allocuzione della massima autorità militare e gli onori finali.
Il 2 novembre, alle 10.30, giornata dei defunti, al cimitero onori ai caduti di tutte le guerre con le autorità e le associazioni d’arma, a seguire, alle 11 messa di commemorazione per i caduti in guerra mentre alle 15 ne seguirà un’altra per tutti i defunti. Entrambe le messe verranno officiate dal vescovo Monsignor Nazzareno Marconi.
Una nuova cittadina italiana a Pieve Torina. Il sindaco, Alessandro Gentilucci, ha conferito nei giorni scorsi una nuova cittadinanza italiana ad una donna residente nella frazione di Pié Casavecchia, Zerjfije Ferati, nata nel 1967 a Vejce, in Macedonia.
Un momento che, nella grande difficoltà che sta affrontanto Pieve Torina e la sua comunità dopo la distruzione del sisma, ha assunto un valore significativo. Il sindaco Gentilucci ha letto il decreto concesso dal Presidente della Repubblica. Dopo aver giurato fedeltà alla Costituzione e alle leggi dello Stato, la nuova cittadina ha ricevuto in dono una copia della carta costituzionale.
In pensione da domani, primo novembre 2017, l'ispettore superiore Rossano Re.
Re è in forza alla Polizia Stradale di Macerata dal 1992 e dal 2012 è vice della dottoressa Minervino. A Rossano Re vanno i migliori auguri da parte di tutti i colleghi della Polstrada di Macerata.
Quando i cani non sono semplici amici a quattro zampe ma molto di più. Ce lo insegna ancora una volta la storia di Aissa e della sua famiglia che racconta su Facebook di una "nottata difficile" durante la quale grazie all'abbaiare insistente del cane sono riusciti a soccorere un uomo in difficoltà.
"Io e la mia famiglia eravamo a dormire quando, intorno all'1,45, siamo stati svegliati da Aissa che abbaiava insistentemente rivolta verso la finestra - ha affermato Francesco Marchetti di Tolentino - così sono uscito fuori per capire cosa stesse succedendo e dalla finestra di una casa vicina ho sentito una voce che chiedeva aiuto. Mi sono avvicinato ma non sono riuscito a vedere il signore perchè la finestra era aperta ma con la tapparella abbassata. Ho chiesto cosa fosse successo e dalla casa la voce mi ha risposto che era caduto e lamentava dei forti dolori al ventre e alle gambe, tanto da non poterle muovere".
"Ho chiamato immediatamente l'ambulanza - ha continuato il signor Marchetti - che ha proceduto con tutti gli accertamenti del caso. Il signore vive da solo infatti quindi non aveva ricevuto ancora alcun soccorso".
Un soccorso che non è arrivato dagli umani, che sembrano non aver sentito l'accorato aiuto, ma da Aissa, un cane che per una notte si è trasformato in eroe.