Taglio del nastro, questa mattina, del mini centro commerciale costruito a Caldarola per ospitare le attività economiche che a seguito del sisma dell'ottobre 2016 avevano visto danneggiate le loro sedi.
Un progetto avviato dai commercianti coadiuvati da Lino Carlini, l'ex dirigente dell'Ufficio Ragioneria del Comune, spentosi pochi mesi fa, che aveva iniziato l'iter burocratico. Le strutture prefabbricate ospiteranno in totale 9 attività commerciali e due studi professionali.
"Uno dei tanti tasselli che ci fanno sperare in una ripresa completa della vita cittadina pre-sisma - ha detto il sindaco Luca Maria Giuseppetti - L’altro importante passo è la consegna delle prime 40 Sae".
Proprio in queste ore si stanno facendo gli ultimi controlli e subito dopo Natale saranno affidate nelle mani di 40 famiglie le chiavi delle strutture abitative di emergenza. Le altre 64 sono in via di ultimazione. (ANSA)
Una storia vera raccontata da M.C., una donna di 44 anni della provincia di Macerata, che ha scritto e spedito la seguente lettera indirizzandola al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, a tutti i distretti sanitari e i direttori e i presidi ospedalieri del maceratese. Una lettera che spiega che la Sanità funziona ma la burocrazia no.
Avrei dovuto capirlo subito, tanti anni fa, quando il mio cartone preferito era Candy Candy. Vi ricordate quella dolce orfanella bionda con tante lentiggini che faceva l’infermiera? L’infermiera: quel mestiere dove devi contemporaneamente capire con uno sguardo il paziente, confortare i parenti, capire le indicazioni del dottore e fare a memoria incomprensibili calcoli sulle diluizioni dei medicinali. Già da allora avrei dovuto capire che in un qualche modo avrei frequentato molte volte gli ospedali.
Andando avanti con gli anni poi, vista la predisposizione al ricovero oserei dire innata, ho visto ogni singolo “Medical Drama” su questa Terra: E.R., Grey’s Anatomy, Chicago Hope. Guardando queste serie TV, sembra tutto possibile – o quasi – con marginali episodi di malasanità: ecco, adesso immagino commenti come “Non è reale”, “Sono solo film”, “È l’America, lì funziona tutto bene”, “Da noi i medici non valgono nulla” “Gli infermieri? Tutti scansafatiche”.
Lasciatemi allora dire una sola cosa: avete torto.
Okay, è vero: purtroppo non mi è capitato mai di incontrare un dottore bello come George Clooney o Patrick Dempsey, però per quanto riguarda la professionalità non posso che elogiare la sanità marchigiana che conosco meglio e cioè la Zona di Jesi-Cingoli-Ancona.
Va precisato che non lavoro in prima persona nel settore, né sono parente di medici. Io sono stata una paziente, una che ha usufruito del Servizio Sanitario Nazionale molte volte. Sono stata una figlia di un padre che ha avuto una malattia degenerativa come il morbo di Parkinson, che a sua volta è stato in ospedale sotto diverse circostanze.
Sono stata in vari reparti, anche per periodi prolungati, e posso dire che ho sempre avuto a che fare con un livello professionale medio-alto. Avevo 10 anni la prima volta che sono stata ricoverata, in uno stanzone da 8 letti: io giocavo con la palla sul muro e la vecchietta vicino al mio letto mi difendeva. Nell’agosto del 1994, quando sono stata un’urgenza nel reparto di Ginecologia di Jesi non conoscevo nessuno dei medici. Avevo 21 anni, in due giorni ho subito esami medici di cui non sapevo neanche l’esistenza e tutto il personale, dall’inserviente (che si chiamava così allora) al primario – il grande ed indimenticabile Prof. Grechi – non solo si sono dimostrati professionalmente validissimi ma hanno avuto cura anche della mia psiche. Sono rimasta in quel reparto per quasi due mesi: dopo poco conoscevo a memoria i turni di tutti ed il menù ospedaliero, e quando cambiava la compagna di stanza io dovevo fare gli onori di casa. Tutte le mattine il mio angelo personale, il Dott. Moroncini, mi veniva a trovare e mi diceva sempre: “In gamba mi raccomando”.
Quel reparto poi diventò quasi una seconda casa tra il 1997 ed il 1999. Nel frattempo però cambiavano gli infermieri ed anche i dottori, ma mai una volta mi sono sentita un numero o un semplice caso clinico da studiare. Sempre nello stesso periodo a mio padre venne diagnosticato il morbo di Parkinson, quindi iniziammo a conoscere i reparti di Neurologia nella zona, di Torrette in particolare, ricevendo stesso buontrattamento.
Era il 1999 ed io ero convinta che la nostra sanità funzionasse. Dal 1999 ad oggi ne ho girati tanti di reparti perché paziente in prima persona oppure perché avevo un familiare ricoverato: la clinica ginecologica del Salesi, le malattie infettive di Jesi, la clinica ortopedica di Torrette, la chirurgia di Jesi, la clinica chirurgica di Torrette, la neuro-riabilitazione di Torrette, il pronto soccorso di Jesi, la neurologia di Jesi e l’ospedale di Cingoli. Per ogni reparto o ricovero ho un ricordo, un aneddoto, ed anche se sarebbe piuttosto divertente e spassoso raccontarli, non credo di poterli raccontare tutti.
Ho mai visto OSS o infermieri scansafatiche? Sì, a volte, ma in percentuale non degna di nota. Ho visto dottori che battevano la fiacca o che non ci avevano capito nulla? Forse, ma poi c’era un’intera equipe di dottori a valutare: mai avuto problemi. Sono stata fortunata allora io? No, non credo. Oggi più che mai credo che la sanità, intesa come competenza di tutto il personale, funzioni perfettamente. Gli operatori sanitari funzionano anche troppo bene, quello che non funziona sono la parte burocratica ed economica. Insomma la Sanità funziona nonostante, passatemi il termine, i tanti burocrati.
Non funziona questo riassetto che si vuole fare. Io mi chiedo: voi, che avete il compito di riorganizzare la sanità, siete mai stati in un reparto di ospedale? E non come visitatori, ma come pazienti. Basta andare al pronto soccorso dell’ospedale di Jesi per quindici minuti per capire cosa non funziona: il personale lavora instancabile ma non può fronteggiare tutte le richieste che arrivano, non è matematicamente possibile. Sorvolando su come sia stata costruita la zona triage, che sembra quasi fatta per dispetto, il personale in servizio è troppo poco. Questo determina tempi di attesa eterni per tutte le prestazioni mediche giudicate “differibili”, cioè che non presentano rischi per la vita. Sì, attese interminabili per i pazienti non a rischio di vita, ma non mancanza di professionalità: per le prestazione mediche che presentano rischi per la vita sembra di essere finiti nel mezzo del set di E.R.
Del reparto di Neurologia di Jesi, con annessa Stroke Unit, avete mai avuto bisogno? Quando mio padre è stato ricoverato nella Stroke Unit ho visto esserci due infermieri per turno. Mi sono detta “Bene, hanno capito finalmente che una semi-intensiva deve essere adeguatamente presidiata”. Poi però nella corsia di reparto ho visto circa 15 letti ed 1 infermiere. “Sì, però ci sono le OSS”: magra consolazione, sono poche. Le OSS sono 2 e coprono reparto e Stroke. Quanti pazienti ci sono in Stoke? Potessimo saperlo, purtroppo le emergenze non si possono prevedere.
A Cingoli siete mai stati? “Oh, Cingoli mia...” così inizia una vecchia canzone del gruppo folkloristico: oggi ti chiamano con i nomi più strani PAT, CI, DAP, PPI...neanche lo sceneggiatore di Grey’s Anatomy poteva arrivare a tanto! Cingoli, in barba alle sigle, funziona: riesce a gestire tutte le richieste di dimissione protette dell’ospedale di Jesi, i dottori e tutto il personale sanno gestire le emergenze. Ha una radiologia, dotata di TAC, con tecnici molto competenti: purtroppo da poco non ha più il medico radiologo, ed una soluzione va trovata al più ppresto. In questo modo, cioè senza dottore, si sta sprecando del denaro pubblico: è da pazzi avere a disposizione una struttura dotata di tutti i macchinari e non utilizzarla. Ad oggi non c’è il laboratorio analisi, ed è un gran male: ci sono degli apparecchi per fare le analisi di base e di emergenza per aiutare i medici in corsia e quelli del 118, tuttavia una macchinetta, oppure se preferite dispositivo POCT, non può sostituire un laboratorio analisi.“Ecco perché bisogna andare al Pronto Soccorso a Jesi!”: no, quel reparto non può coprire l’intero territorio: con i suoi 2 medici, di notte, copre già a malapena l’intera struttura del solo ospedale di Jesi. Anche il 118 funziona a Cingoli, non mi ricordo con che sigla lo chiamino oggi, ma la sostanza non cambia: medico ed infermiere ventiquattro ore su ventiquattro. Sono vestiti con quelle divise arancioni ricoperte di tasche e sono quelli che aspettano. Qualcuno mi ha detto se mi sembrasse giusto che “quelli” venissero pagati anche non lavorando. Io mi auguro sempre che quelli lavorino poco. “Quelli” quando suona il telefono della centrale non sanno mai cosa gli capiterà e sempre “quelli” in certi casi credo avrebbero volentieri pagato pur di non dover intervenire.
Cingoli, nonostante si stia facendo di tutto per non farla funzionare, barcolla ma non molla!
È mercoledì 20 settembre 2017, ore 18.55. Mio padre si sente male. Capiamo subito che non è una cosa da niente. Alle 19.05 chiamo il 118, intervengono da Cingoli. Alle 21.45 è ricoverato in Stroke Unit a Jesi con consulto telematico già fatto con la neurochirurgia di Torrette. Prognosi nefasta: emorragia cerebrale, ma il personale sanitario è stato evidentemente efficientissimo ed il servizio del 118 insostituibile. Mio padre poi è morto all’ospedale di Cingoli il 19 ottobre per le complicanze dovute all’emorragia. È stato dimesso dalla Stroke e poi è andato in corsia a Jesi. Quindi trasferimento a Cingoli, perché essendo Cingoli un reparto di ospedale a tutti gli effetti può trattare pazienti in condizioni gravi come erano quelle di mio padre.
Quindi Signori miei che state decidendo su questo riassetto della sanità, riflettete ed anche molto bene. Parlate con i dottori, con gli infermieri, con le OSS. Soprattutto parlate con i pazienti in reparto: fatevi spiegare da loro quello che potenzialmente è superfluo e quello che invece è indispensabile. Non ho purtroppo una ricetta magica, però non sono d’accordo sull’attuale politica che state attuando.
Accentrare tutto è spesso sbagliato: diventa tutto più difficile da gestire e da controllare. Su un’azienda di 100 persone se ho un’unica linea di montaggio, i furbetti di turno si nascondono meglio. Se invece quelle 100 persone vengono distribuite in 5 stanze diventa più facile controllare, e di conseguenza più difficile fare i furbi. A livello nazionale si parla sempre più di decentramento e invece in questo settore andiamo verso l’accentramento? Ben venga, come ho già detto l’alta specializzazione dell’ospedale Regionale di Torrette o del dipartimento materno- infantile del Salesi, ma senza servizi sul territorio efficienti e competenti, i pazienti in pericolo di vita, che potrebbero risiedere per esempio in località Valcarecce di Cingoli, non arriverebbero vivi anche solo a farsi visitare!
Comunque anche senza essere in pericolo di vita un 118, un pronto soccorso efficiente, una radiologia ed un laboratorio analisi funzionante nei centri minori sono necessari. Inoltre se parliamo nello specifico di Cingoli tutto questo c’era ed è supportato anche da un reparto di ospedale vero e proprio.
Concludo dicendo che altro punto focale sono i Medici di Medicina Generale, cioè i nostri medici di famiglia: sono fondamentali nella cura del paziente. A Cingoli siamo fortunati, tutti i medici hanno degli orari di ambulatorio spalmati su tutto l’arco della settimana e con delle fasce di orario diverse ed a volte alla più brutta andiamo a suonargli il campanello di casa.
A Jesi , invece, oppure in altre città più grandi, non sono così fortunati ed a volte il Pronto Soccorso dell’Ospedale è preso d’assalto da pazienti che invece dovrebbero semplicemente andare dal proprio medico di famiglia.
In un mondo social come quello di oggi immaginerete che questa lettera verrà anche diffusa via Internet ed agli organi di stampa. Non prendetela a male: è solamente perché per essere perfetti io sto ancora cercando un dottore con il fascino di Clooney… e chissà forse questa è la volta buona.
Tradizionale scambio degli auguri questa mattina tra l'amministratore comunale di Castelraimondo ed i dipendenti. Un momento cordiale che culmina un anno intenso e impegnativo, che all'ordinario ha portato con sé la grande mole dello straordinario dovuto al sisma.
“Pur essendo consapevoli che ci sono Comuni che hanno subito maggiormente questo terremoto – ha infatti detto il sindaco, Renzo Marinelli – anche il nostro comune ha fatto i conti con il dramma del sisma. Sono oltre 700 le persone che hanno perso la casa, e sono rilevanti i danni agli edifici, anche alle strutture di pubblico interesse e nelle frazioni. È stato un anno non facile, sotto numerosi punti di vista, ma la popolazione di Castelraimondo anche in questa occasione ha saputo dimostrare le vitalità e la forza di cui da sempre è capace, partecipando alle iniziative che abbiamo portato avanti ed accogliendo con entusiasmo le novità, come l'allestimento natalizio che abbiamo fortemente voluto per questo Natale. A loro rivolgo il mio ringraziamento. Allo stesso modo, il mio grazie va a tutti i dipendenti comunali, che hanno lavorato sempre, con disponibilità, volontà e passione, come una grande famiglia. Gli auguri, non da ultimo, per un sereno Natale ed un indimenticabile inizio del nuovo anno vadano all'intera cittadinanza di Castelraimondo e a tutti i nostri amici sparsi per il mondo”.
Un anno che porta con sé anche delle buone notizie per il patrimonio pubblico danneggiato dal sisma. Sono stati infatti stanziati i fondi per il rispristino della torre monumentale del Cassero e del palazzo municipale, del cimitero cittadino, dell'ex palazzo comunale di Castel Santa Maria e del Castello di Lanciano, tra i principali monumenti della cittadina. Sono in fase di ultimazione le opere esterne dell'area sae, che ospita 9 casette per le famiglie terremotate assegnatarie, e nei prossimi giorni gli enti competenti procederanno all'acquisto dei 19 appartamenti che saranno assegnati ad altrettanti nuclei famigliari con l'abitazione inagibile. Sono stati inoltre ultimati quest'anno anche i lavori di adeguamento energetico e riqualificazione delle scuole.
Per quanto riguarda invece il calendario delle iniziative di Natale, in programma il tradizionale scambio di auguri natalizi dopo la Messa di Mezzanotte del 24 dicembre, sotto al porticato della mensa interscolastica.
Una bella giornata anche quella di martedì 26 dicembre. Dall'alba al tramonto torna il mercatino delle festività, a cura del Comitato Castelraimondo 2000. Alle 17 c'è il 30° “Natale in Concerto”, rassegna del coro polifonico Santa Cecilia di Castelraimondo, alla chiesa della Sacra Famiglia con la collaborazione delle sezioni locali delle associazioni Avis, Aido, Admo. A seguire, alle 21,30, tornano anche i “Giochi Sotto l’Albero”, a cura dell’associazione Pro Loco al Palazzetto dello sport, a partire dalle ore 21,30, con la partecipazione dei ragazzi della scuola di danza Joy Dance.
Lunedì 1° gennaio il consueto “Gran Concerto di Capodanno”, giunto alla 25esima edizione del corpo bandistico “Ugo Bottacchiari” di Castelraimondo, con la partecipazione degli Opera Pop e la conduzione di Maurizio Socci, dalle ore 18 nella chiesa della Sacra Famiglia.
Natale a casa per altre ventisei famiglie sanginesine di Pian di Pieca e Santa Maria in Altocielo. Con la consegna, stamattina, delle casette nelle due frazioni, rispettivamente diciannove e sette, si chiude definitivamente la partita delle Strutture abitative d’emergenza (SAE) del Comune di San Ginesio, che a gennaio muoverà i primi passi nella ricostruzione degli edifici pubblici.
Al taglio del nastro dei due nuovi nuclei abitativi il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, l’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, e i rappresentanti delle associazioni che sono state vicine alla popolazione sanginesina nell’emergenza.
“Oggi abbiamo consegnato l'ultima casetta a San Ginesio - ha commentato il presidente Ceriscioli - e siamo contenti di averlo fatto prima di Natale con l'Amministrazione comunale, la Regione e il Dipartimento nazionale della protezione civile. Tutto ciò ci fa comprendere che le istituzioni unite riescono a dare risposte importanti alla comunità. Un obiettivo raggiunto con la volontà di far rientrare tutte le persone e questo lo abbiamo visto nella gioia e commozione sui loro visi poter tornare vicino ai luoghi dove vivono".
Particolarmente emozionato il vicesindaco, Eraldo Riccucci, che dopo aver consegnato le chiavi a trentasei famiglie di suoi concittadini, ha visto arrivare il turno dei suoi genitori e poi il suo e della sua famiglia. “È una giornata davvero bellissima ed emozionante - ha dichiarato commosso - Tutti noi siamo davvero contenti. In questi momenti abbiamo visto soltanto grandi sorrisi, finalmente, dopo tanti momenti difficili. Aver completato le casette prima di Natale è stato il modo dell’amministrazione comunale per dare un augurio speciale per il futuro a tutti i sanginesini”.
A oggi nei comuni di Arquata, Cessapalombo, Fiastra, Gualdo, Montecavallo, San Ginesio e Serrapetrona sono state consegnate tutte le casette. Nelle Marche complessivamente sono state consegnate 748 SAE.
Dal sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa sull’anno che sta terminando.
Sta per chiudersi uno degli anni più difficili della storia di Pieve Torina e del nostro territorio, martoriato dal sisma. Un anno impossibile da riassumere in poche parole. Non è stato facile traghettare la comunità pievetorinese lungo questo 2017, ma la macchina comunale non si è mai fermata, con disponibilità, competenza, puntualità, ed i risultati parlano da soli e possiamo vederli con i nostri occhi tutti i giorni.
Come ho già in precedenza affermato, queste esperienze drammatiche impongono a chi si trova ad amministrare, il coraggio, l'audacia e la dignità di dover fare delle scelte pensando unicamente al bene della propria gente e alla riconquista di un futuro reale e concreto.
Prima della fine dell'anno consegneremo la 180esima casetta, e ne mancheranno così soltanto 28, che saranno consegnate nelle prossime settimane. È motivo di orgoglio sapere che le famiglie di Pieve Torina trascorreranno le festività natalizie con un tetto sopra alla testa, seppure il nostro primo obiettivo resta quello di rientrare nelle abitazioni oggi distrutte. Soltanto una settimana fa, ad un anno dal terremoto, Pieve Torina ha inaugurato la nuova scuola, la prima in muratura ricostruita in tutto il cratere sismico.
Un grande traguardo, un sogno che si è realizzato, possibile unicamente grazie alla infinita solidarietà di cui l'Italia è capace e di cui possiamo fregiarci. Già a luglio inauguravamo la nuova struttura in legno nel parco Rodari, che oggi ospita provvisoriamente la scuola dell'infanzia. Sì, provvisoriamente. Perché pochi giorni fa, a Milano, è stato presentato ufficialmente il progetto per la nuova scuola materna di Pieve Torina, dono della Fondazione Rava per i nostri piccoli bambini (i cui arredi saranno finanziati con una donazione di 13.500 euro dal Comune di Novedrate (Como), grazie alla sensibilità del sindaco Serafino Grassi).
Un altro tassello che mettiamo alla parola futuro. Così come è stato anche per i nostri commercianti e le attività che hanno potuto riaprire nella nuova area commerciale, costruita sfruttando un'idea unica e innovativa e resa ancora più speciale dai murales realizzati sulle pareti esterne. È stato un anno difficile, ma pieno di soddisfazioni. Per questo devo ringraziare tutti, in primis i miei concittadini di Pieve Torina, per la dignità e la forza che hanno dimostrato in ogni momento, i dipendenti comunali, tutti i donatori, i collaboratori e chi è stato solidale con il nostro paese.
Mi si permetta di spendere però una parola in più per le Forze dell'ordine, che senza sosta da quel tremendo 26 ottobre 2016 vegliano su di noi e garantiscono, notte e giorno, l'ordine e la sicurezza su tutto il territorio ferito, grazie al supporto del V Reggimento Emilia Romagna. Un'attività che non ha conosciuto riposo e che ha permesso di prevenire furti e fenomeni di sciacallaggio ma soprattutto ha garantito una solida tranquillità sociale che è stata la ciliegina sulla torta. Non possiamo negare le difficoltà, ma è nostro dovere guardare avanti e saper cogliere il meglio, per trasformarlo in energia per il futuro di Pieve Torina. Come ho detto è impossibile riassumere il 2017 in poche parole. Ma sicuramente non lo dimenticheremo mai.
Approfitto da ultimo per augurare a tutti i cittadini e alle persone che hanno avuto Pieve Torina nel cuore di trascorrere serenamente le imminenti festività natalizie e di aprire il nuovo anno con gioia e speranza per il futuro.
Sempre molto gettonato il mercato del sabato di Civitanova Marche, soprattutto in questa antivigilia di Natale soleggiata e non particolarmente fredda, dove sono stati in tanti a girare tra negozi e bancarelle, in cerca degli ultimi regali o semplicemente di qualche buon affare.
Particolarmente piacevole passeggiare per il rinato Corso Dalmazia, dove grazie ai controlli sempre più serrati, si è riusciti a recuperare il marciapiede alla fruizione pubblica, togliendolo ai venditori abusivi che in passato l'avevano monopolizzato. Si è passati così dalla lunga distesa di teli che formavano un lungo bazar di prodotti contraffatti di qualche tempo fa, alla presenza di diversi artisti di questa mattina.
A parte il signore che modellava palloncini per i bambini, trasformandoli nei classici spade, fiori e cagnolini, c'erano anche due bravissimi musicisti, un percussionista che suonava uno strano strumento chiamato handpan, nell'angolo di piazza e qualche metro più all'interno nella via, un ragazzo con la chitarra che durante il nostro passaggio eseguiva una bella canzone di Amy Winehouse.
A parte questi artisti con postazione stabile, data la loro strumentazione, si poteva incontrare anche un Babbo Natale itinerante con lo stereo a tracolla che diffondeva la classica Jingle Bells e lui con la tromba che ogni tanto ne suonava qualche nota, quando non era impegnato ad allungare la mano per chiedere un "contributo".
Gli abusivi, lontano dall'essere debellati, ogni tanto facevano capolino dalle vie interne cercando di attrarre potenziali compratori ma fino a che era presente la polizia municipale non hanno messo piede su Corso Dalmazia che questa mattina sembrava davvero, con le dovute proporzioni, una piccola Rambla.
Un Natale carico di iniziative ma anche di tanti doni che gli alunni delle scuole di Riccione hanno deciso di inviare ai piccoli colleghi settempedani. E’ magica la festa che si appresta a vivere la Città di San Severino Marche grazie a un ricco calendario di eventi in programma sia per Natale che per Capodanno.
Intanto nel salone dei ricevimenti del Grand Hotel des Bains di Riccione il vice sindaco della città romagnola, Laura Galli, e l’assessore alle Politiche Educative, Alessandra Battarra, hanno consegnato, anche a nome del sindaco, Renata Tosi, all’assessore alle Politiche Sociali del Comune di San Severino Marche, Vanna Bianconi, i giocattoli raccolti grazie anche alla collaborazione della Sunrise Management, del comitato Marina Centro, del comitato di Viale Gramsci, dell’associazione culturale Noi per la Famiglia e degli istituti comprensivi della città.
Per settimane gli alunni riccionesi hanno portato in alcuni punti di raccolta e in classe giochi nuovi e usati ma in ottimo stato. Il numero dei doni ha superato ogni più rosea aspettative e la partecipazione, a partire dalle direzioni scolastiche, è stata immediata e diffusa. Un carico di giochi e, soprattutto, solidarietà quello partito alla volta di San Severino Marche che renderà felici tanti bambini settempedani attesi per martedì 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, al teatro Feronia a partire dalle ore 17,30 in occasione dell’evento “Festeggiamo Nicole e il suo Nunù!” con la partecipazione straordinaria della piccola Nicole Marzaroli, seconda classificata al 60esimo Zecchino d’Oro. Alle ore 19 consegna dei regali da parte di Babbo Natale che arriverà con una renna carica di pacchetti per tutti.
Intanto domani (domenica 24 dicembre) si festeggia il Natale in piazza Del Popolo, dopo la messa di mezzanotte, con “Vin brulè sotto l’Albero” a cura dell’associazione Scout di San Severino Marche. Mercoledì 27 dicembre, dalle ore 18 alle 20, “Aperitivo sotto l’Albero” con le musiche di Max Ruggeri e Kabubi e dj set. Per chiudere in bellezza il 2017 domenica 31 dicembre gran veglione al Palasport comunale “Star Dust” con l’animazione di Mas Flow e Free Monkey. Una serata all inclusive con live performance by Andrea Cioli e poi il the big show di Rabiosa con JaynAr. Cena dalle ore 21,30 servita con tavolo dedicato con menù della tradizione, bevande incluse ed estrazione di una lotteria. Disponibile anche servizio bus navetta, su prenotazione, da diverse città del Maceratese. Per salutare il nuovo anno anche brioches del mattino. Tante altre le iniziative in programma, info tel. 0733638414.
“Trent’anni di obiettivi mirati, scelte e cambiamenti; talvolta audaci - ha dichiarato l’amministratore Fabrizio Coicchio - Trent’anni di impegno costante e tante soddisfazioni, ma anche momenti difficili affrontati con serietà e rigore. Una grande festa per celebrare i nostri partners, i nostri collaboratori e tutti coloro che hanno fatto parte della storia di Corimac. Insieme per guardare al futuro con passione e determinazione”.
Una grande festa per celebrare i 30 anni di successi di Corimac s.p.a., azienda leader dell'acquisizione e gestione assets industriali internazionali. L'impresa, che ha sede operativa a Matelica ma è dislocata su tutto il territorio nazionale, è nata il 23 dicembre del 1987, dall'intuizione dei tre soci, Fabrizio Coicchio, Francesco Porcarelli e Roberto Porcarelli, e da quel momento non ha mai smesso di crescere. Un gruppo coeso, ma soprattutto una grande famiglia, festeggiata al Relais Villa Fornari venerdì 15 dicembre; un momento per celebrarne la storia, e allo stesso tempo ricordare tutti coloro che ne hanno fatto parte. Il pensiero di tutti, in particolare, è andato a Piero Porcarelli, Uomo di veri principi e sani valori, pronto ad aiutare tutti senza mai tirarsi indietro, vero leader a cui si deve parte del successo raggiunto oggi. Una serata all'insegna dello stare insieme, grazie anche all'inconfondibile energia dei Parodia, che hanno allietato la festa alla quale ha presenziato anche il sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori. “Sono felice di condividere con la grande famiglia di Corimac questo importante traguardo – ha detto il primo cittadino – questa azienda è per noi un partner, con il quale abbiamo più volte collaborato, e non posso che ringraziarli, a nome di tutta la cittadinanza, di continuare a credere in queste terre e creare opportunità di lavoro da oltre 30 anni”.
“Trent’anni di attività aziendale, iniziata nel 1987 – ha detto l'amministratore, Fabrizio Coicchio – rappresentano una conquista per un imprenditore, un esempio e una testimonianza di capacità e dedizione professionale. Ciò assume ancora maggiore rilevanza in un contesto economico complesso, in cui è sempre più arduo il “Fare Impresa”. Per reggere l’urto del cambiamento è necessario dimostrare e ricercare ogni giorno creatività, innovazione a livello strategico, produttivo ed organizzativo. Ma proprio per questo “fare impresa” oggi vuol dire grande serietà, impegno professionale e passione. Impossibile farne a meno se si vuole perseguire l’eccellenza e competere con successo. Sono sfide cruciali e difficili ma il coraggio, la determinazione e l’ottimismo fanno degli imprenditori italiani quella parte della classe dirigente più attrezzata a superare momenti così critici. Tutti questi valori hanno identificato nel tempo la Corimac s.p.a.”.
Migliorare e progredire, sono due concetti ereditati che oggi rimbalzano nella mente dell'amministratore Coicchio e dello staff di Corimac. Questo, del resto, è il compito principale dell’imprenditore: identificare la strada, indicarla chiaramente ai collaboratori e percorrerla, consapevole che è quella giusta, anche se piena di ostacoli e difficoltà.
“In tutti questi anni non sono mancati momenti difficili, affrontati sempre con lucidità e con rigore. - ha aggiunto -. E di questo comportamento lineare e virtuoso andiamo particolarmente fieri. Mi guardo indietro e penso a quanta strada abbiamo fatta. Certamente tanta. Sono orgoglioso di guidare un gruppo di persone serie, affidabili e professionali. Donne e uomini che ogni mattina vendono a lavoro con la convinzione di far parte di un progetto importante nel quale il ruolo di ognuno è riconosciuto, rispettato e valorizzato. Sono stati 30 anni di obiettivi mirati, scelte e cambiamenti; talvolta audaci. Trent’anni di impegno costante e tante soddisfazioni. Tuttavia voglio considerare questo anniversario solo una straordinaria tappa del nostro percorso che abbiamo intrapreso, convinti che ve ne siano molte altre da raggiungere, con la stessa tenacia che ci ha motivato fin dagli inizi e che ci ha permesso di arrivare fino a qui”.
Un ringraziamento doveroso, infine, è stato rivolto a tutti i partners, i collaboratori e a tutti quelli che hanno contribuito a rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo. “Un pensiero speciale alla mia famiglia, a mia moglie e ai miei due figli, che condividono ogni giorno con me preoccupazioni e soddisfazioni. Guardiamo con entusiasmo al futuro, certi che questa ricorrenza possa diventare un nuovo punto di partenza”, ha concluso Coicchio.
La Giunta della Camera di Commercio, con provvedimento n. 134 del 21 dicembre 2017, ha aumentato il plafond previsto per il “bando fiere” di ulteriori 100mila euro. Lo stanziamento complessivo ammonta dunque ad euro 300mila euro. La scadenza per la presentazione delle domande resta comunque fissata al 31 dicembre 2017.
E’ obbligatoria l’indicazione di un indirizzo PEC, presso il quale l’impresa elegge il domicilio ai fini della procedura e tramite cui saranno gestite tutte le comunicazioni successive all’invio della domanda.
La domanda di contributo dovrà essere inviata esclusivamente per via telematica al seguente indirizzo di posta elettronica certificata della Camera di commercio: ccia.macerata@mc.legalmail.camcom.it indicando nell’oggetto “Bando per la concessione di contributi per la partecipazione a manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali”. E’ esclusa qualsiasi altra modalità di invio, pena l’inammissibilità della domanda.
Saranno ritenute ammissibili esclusivamente le domande inviate da una casella di posta elettronica certificata e in formato non modificabile (tiff o pdf) sottoscritte dal legale rappresentante e allegata copia di un suo documento di identità in corso di validità.
“Auguro a tutti i settempedani di poter vivere un Natale sereno e un 2018 pieno di speranza e felicità - dichiara il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei - Gli eventi dell’ultimo anno ci hanno travolto ma non sono riusciti a piegarci. La nostra comunità sta reagendo bene. So che non è facile, so che occorre portare pazienza ma sono certa che sapremo uscire da questo momento di difficoltà. Servono unione e condivisione, dobbiamo aiutarci l’uno l’altro e imparare ad ascoltare ogni giorno chi ci sta vicino. Solo così potremo rialzarci con la forza delle nostre stesse gambe. Solo così potremo tornare a camminare. Vi chiedo di farlo insieme”.
Con queste parole il primo cittadino settempedano ha voluto ringraziare e salutare i propri concittadini in occasione del tradizionale incontro delle festività natalizie e di fine anno.
La Piermattei ha anche incontrato i dipendenti dell’Amministrazione comunale nel corso di una breve ma intensa cerimonia tenutasi al teatro Italia alla presenza della maggioranza consiliare, dei rappresenti di enti e associazioni che collaborano col Comune.
“Il 2018 sarà l’anno della svolta, rimbocchiamoci le maniche tutti quanti e facciamo un bel lavoro. Il vostro successo non sarà solo il successo dell’Amministrazione ma il successo di chi, per lavoro, si trova a gestire la comunità locale. Siete missionari a servizio della gente - ha sottolineato il sindaco a nome dell’Amministrazione prima di aggiungere, rivolta ancora a tutti i dipendenti – Vi chiedo di sorridere sempre mettendovi a disposizione di tutti. Quando un cittadino ci dice grazie dobbiamo essere tutti soddisfatti e felici per quello che siamo riusciti a fare”.
Al termine dello scambio degli auguri la Piermattei ha poi consegnato ai dipendenti un pacco di Natale.
Numerosa la partecipazione all’incontro del 22 Dicembre a Camporotondo di Fiastrone per discutere della problematica riguardante le casette e moduli abitativi posizionati autonomamente dai cittadini terremotati.
Oltre al Sindaco di Camporotondo di Fiastrone Emanuele Tondi e il dirigente dell’Ufficio Tecnico Pierfederico Zamponi, presenti anche i Sindaci di Serrapetrona Silvia Pinzi e di Muccia Mario Baroni, il Presidente dell’Ordine degli Architetti Vittorio Lanciani, il Segretario Regionale PD Francesco Comi, Flavia Giombetti e Dario Matteucci rispettivamente Presidente e vice Presidente del Comitato “30 Ottobre di Tolentino”, in rappresentanza di “Terremoto Centro Italia” il Comitato di Coordinamento delle Associazioni e dei Comitati presenti nel Cratere a cui fa capo Francesco Pastorella e Diego Cammillozzi Presidente del comitato “La Terra Trema Noi No”. Presenti anche numerosi tecnici e cittadini provenienti da diversi comuni dell’alto maceratese.
Il Comune di Camporotondo di Fiastrone in qualità del Sindaco Emanuele Tondi e del Dirigente dell’Ufficio Tecnico Pierfederico Zamponi nei giorni scorsi avevano inviato agli organi politici e al Commissario De Micheli una proposta di modifica del D.L. denominato “Salva Peppina” in modo che salvi tutti e non solo Peppina.
La riunione è stata aperta dal Sindaco Emanuele Tondi che ha ripercorso le vicende che hanno portato diversi cittadini ad istallare strutture o posizionare soluzioni abitative temporanee nei propri terreni. Subito dopo gli eventi sismici dello scorso anno, infatti, per molti di loro l’alternativa era andare “al mare” e quindi si sono organizzati autonomamente, per non lasciare i loro animali, i loro campi, i loro beni e la loro attrezzatura incustodita. Così facendo hanno “alleggerito” il dramma dell’emergenza a comuni e protezione civile, non hanno chiesto le costosissime e impattanti da un punto di vista ambientale SAE e rimanendo nei territori hanno contribuito da subito alla loro ripresa.
Successivamente, il tecnico Zamponi ha illustrato le diverse criticità del D.L. in questione condivise dall’architetto Lanciani, presidente dell’Ordine regionale architetti. A seguito di altri interventi da parte di tecnici e avvocati è emerso chiaramente che sulla base delle norme espresse dal D.L. in questione non è possibile per i tecnici abilitati procedere con una perizia asseverata che attesti il rispetto delle norme vigenti, ivi comprese quelle in materia igienico-sanitarie e antisismica per le strutture a cui fa riferimento lo stesso D.L. e cioè roulotte, case mobili, box metallici prefabbricati, modeste strutture in legno. Inoltre, altra problematica insormontabile è rappresentata dal fatto che la comunicazione al Comune relativa alla presenza dell’immobile temporaneo deve essere presentata contestualmente alla richiesta di contributo per la ristrutturazione o la ricostruzione dell’immobile danneggiato entro il 31 Gennaio 2018.
Oltre agli aspetti tecnici, Sindaci e Cittadini, contestualmente ai rappresentanti dei Comitati presenti, hanno condiviso l’ingiustizia nel prevedere il decadimento del CAS (Contributo di Autonoma Sistemazione), apparso come un accanimento al limite del “dispetto” nei confronti dei terremotati interessati dal D.L.
La riunione si è chiusa poi con un intervento del Segretario regionale del PD Francesco Comi che ha condiviso tali criticità e si è impegnato a far presente agli organi politici competenti, in particolare il Commissario De Micheli, quanto emerso dalla riunione.
A conclusione della riunione è stato deciso di predisporre un documento esplicativo delle criticità e delle soluzioni possibili, di condividerlo con gli ordini professionali (Ingegneri, Architetti, Geometri e Geologi), i Sindaci e i Comitati dei terremotati e di presentarlo al Governo e organi politici e istituzionali di competenza.
Si ricorda che il conferimento del sacchetto per la raccolta indifferenziata dei rifiuti, dovrà essere effettuato domani, domenica 24 dicembre, essendo lunedì Natale.
Come da calendario, infatti, il servizio in tale festività è sospeso.
Per i residenti nel centro storico di Macerata , domenica sarà possibile depositare fuori dalla porta anche il vetro.
Stamattina 13 Associazioni Cingolane hanno donato una autovettura Fiat Panda 4x4 al Distretto Sanitario di Sarnano, colpito duramente dal terremoto del 2016. Hanno partecipato alla conferenza stampa di donazione del mezzo, che si è tenuta a Cingoli alle ore 11, il Sindaco di Sarnano Franco Ceregioli, il direttore cingolano dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, la responsabile del Distretto Sanitario sarnanese Giovanna Faccenda e i vari rappresentanti delle associazioni donatrici.
L’iniziativa è il risultato finale delle offerte raccolte con la manifestazione “Amatriciana Solidale”, svoltasi poco dopo l’evento sismico di Agosto 2016, che ha colpito duramente le Marche, poi ulteriormente e particolarmente danneggiate dal terremoto di Novembre.
Sono stati raccolti in totale 18.100 euro, di cui 15.600 euro spesi per l’acquisto della Fiat Panda 4x4 e 800 euro per l’attrezzatura sanitaria in dotazione. L’autovettura, come spiegato dalle autorità presenti, sarà utilizzata per il Servizio di Assistenza Domicilare a Sarnano e nei comuni limitrofi, e ne usufruirà principalmente la Guardia Medica.
Il Servizio rischiava di essere modificato a seguito degli eventi sismici, per questo era necessario nell’immediato un mezzo per garantirne la continuità. Benché anche il territorio cingolano sia stato duramente messo alla prova dal terremoto, la solidarietà delle associazioni ha voluto lasciare un segno su altre realtà vicine in difficoltà.
Successivamente, il parroco Don Patrizio Santinelli ha impartito una benedizione sui presenti e sull’autovettura. I restanti 2.100 euro saranno destinati all’acquisto di 4 defibrillatori per le palestre delle Scuole dell’Istituto Comprensivo “Enrico Mestica” di Cingoli.
Le 13 associazioni che hanno partecipato all’iniziativa sono Avis, Aido, Polisportiva Victoria Villa Strada, Comitato San Giuseppe, Comitato Parrocchiale Troviggiano, Asd Grottaccia 2005, Ass. Sant’Esuperanzio, As Avenale, Comitato Parrocchiale Villa Pozzo, Pro Loco San Vittore-Cervidone, Comitato Parrocchiale Villa Torre, Milan Club e Croce Rossa Italiana.
Si è svolta questa mattina intorno alle 12 la cerimonia di consegna delle Sae alle famiglie assegnatarie del Comune di Serrapetrona.
“Con l'augurio più vivo - si legge su un post di Facebook del Comune - che sia un passo avanti per ritrovare la serenità. Un piccolo pezzetto di comunità che finalmente torna a vivere sul territorio”.
La iGuzzini illuminazione, leader internazionale nel settore dell’illuminazione architetturale, ha sottoscritto oggi il contratto per l’acquisizione del 70% del capitale di Sistemalux Inc., società canadese con sede e stabilimento produttivo a Montréal, che nel 2017 prevede un fatturato di circa 30 milioni di dollari canadesi. Attraverso tale operazione iGuzzini rafforza la sua presenza sul mercato nord americano e completa la propria gamma di offerta.
Fondata nel 1984 a Montréal dalla famiglia italo-canadese Folisi, Sistemalux è tra i più importanti operatori qualificati del mercato nordamericano nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di illuminazione per interni ed esterni destinati a progetti residenziali e commerciali. La società opera attraverso un’articolata rete di 54 agenzie di distribuzione, ed uffici e show-room in Canada (Vancouver, Toronto, Quebec City) e negli Stati Uniti (New York). Sistemalux ha circa 200 dipendenti e ha registrato una crescita di oltre 15% all’anno nell’ultimo triennio.
La collaborazione tra iGuzzini e gli azionisti di Sistemalux nasce oltre vent’anni fa, quando Sistemalux diventa distributore dei prodotti iGuzzini. Nel 2007 l’alleanza assume anche carattere industriale attraverso la costituzione della joint venture iGuzzini North America, controllata al 70% da iGuzzini ed al 30% dagli azionisti di Sistemalux. Nel 2010 iGuzzini North America si espande ulteriormente e fa il suo ingresso negli Stati Uniti con l’apertura a New York della società iGuzzini Lighting USA, guidata da Salvatore Folisi.
“L’acquisizione del controllo di Sistemalux rappresenta un’ottima opportunità per rafforzare la nostra presenza in Nord America, dove raddoppiamo il giro d’affari, e migliorare la redditività e la capacità di penetrazione di questo importante mercato, caratterizzato da grande specifica internazionale, elevati standard tecnologici, ed alta stima di crescita - ha dichiarato Andrea Sasso, Amministratore Delegato di iGuzzini illuminazione - Con questa operazione miglioriamo ulteriormente la nostra capacità di sviluppare soluzioni custom per il mercato nord americano, diventando così il punto di riferimento nei mercati di fascia alta, ad elevato indirizzo tecnologico e architetturale”.
Adolfo Guzzini, Presidente di iGuzzini Illuminazione ha commentato: “Siamo orgogliosi di questo accordo, non solo industriale, che scaturisce da oltre 20 anni di collaborazione e che è il passo di naturale evoluzione di un’alleanza consolidata tra le famiglie Guzzini e Folisi. Condividiamo la stessa visione di un modello di business di successo che poggia su competenze di settore, tecnologia, design e attente politiche di marketing territoriale”.
Salvatore Folisi, CEO di Sistemalux, iGuzzini North America e iGuzzini Lighting USA, ha dichiarato: “I valori della nostra famiglia e di tutti i dipendenti Sistemalux sono gli stessi dei nostri partner. Questo accordo rappresenta un nuovo importante capitolo nel percorso di crescita. Il settore del lighting si evolve molto rapidamente, soprattutto nel campo della digitalizzazione, e iGuzzini apporta questo genere di competenze che si integrano perfettamente con il nostro know-how delle dinamiche territoriali, la nostra leadership consolidata e le nostre forti competenze di settore”.
In Nord America iGuzzini ha collaborato con i più importanti architetti internazionali – tra gli altri Renzo Piano – ed ha curato l’intervento di illuminazione per i musei e siti culturali quali il Whitney Museum di New York, il Lacma Museum a Los Angeles, la Columbia University e la Morgan Library & Museum di New York; nel settore retail, Macy’s, Starbucks, and Eataly a New York, e gli showroom dei principali marchi automobilistici di fascia alta; nel settore lavoro, le sedi di Google e di Amazon.
Nel 2017 iGuzzini illuminazione dovrebbe confermare il risultato record in termini di ricavi raggiunto nel 2016 e pertanto riportare un fatturato consolidato di circa 231-232 milioni di euro (di cui circa l’80% realizzato all’estero).
Tamburi Investment Partners ha agito in qualità di advisor finanziario di iGuzzini illuminazione ed ha coordinato EY, lo studio legale Langlois Lawyers e lo studio legale McCarthy Tétrault (entrambi di Montréal), rispettivamente competenti per compliance amministrativo contabile, due diligence legal e due diligence giuslavoristica. Craca Di Carlo Guffanti Pisapia Tatozzi & Associati ha fornito assistenza legale a iGuzzini illuminazione, mentre i venditori sono stati assistiti dallo studio legale Stikeman Elliott di Montréal.
Oggi, venerdì 22 dicembre, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno tenuta dal sindaco Romano Carancini e dagli otto assessori dell’Esecutivo, a dettare l’incipit dell’attività svolta nel 2017 è stato un video sulla mostra Capriccio e natura allestita a palazzo Buonaccorsi fino al prossimo 13 maggio.
Due parole, quelle contenute nel titolo dell’esposizione ai Musei Civici di Macerata, che tessono il filo rosso che ha legato tra loro azioni e attività che hanno attraversato il 2016. Futuro e speranza, uniti alla rinascita, fanno da contraltare alla paura che invece è stata la parola che ha identificato lo scorso anno legato al sisma: “Il senso di incertezza sul futuro che aveva caratterizzato il 2016 - ha detto il sindaco Carancini - si è trasformato in speranza e lo diciamo sulla base di fatti concreti”. E i fatti concreti sono #orailfuturo, un insieme che si ricollega alla speranza, che parte da risorse materiali tra cui spiccano i 45 milioni per la strada via Mattei – La Pieve, 12 milioni per la rigenerazione del centro Fiere di Villa Potenza, i 2 milioni per il recupero dell’ex capannone Rossini, 16 milioni per le nuove scuole Dante Alighieri e Mestica nell’area delle ex Casermette, 7 milioni per il Convitto, 800.000 euro per la cultura e 2 milioni per il Teatro Lauro Rossi e 6 milioni dei fondi ITI. #orailfuturo è anche Macerata città capoluogo “nel senso di un punto di riferimento – ha detto Carancini - di condivisione armonico, non competitivo” che significa nuovo ospedale unico “obiettivo primario di una comunità provinciale”, via Mattei - La Pieve “un’opera fondamentale sia per la nostra città, ma anche per tutto il territorio”, l’IRCR “che sta svolgendo un lavoro straordinario con un’ampia offerta di servizi e strutture sovracomunali”, il Ma.Ma la rete di comuni della Marca Maceratese per la valorizzazione del turismo e dei beni culturali della provincia e la Centrale unica di committenza, “strumento che favorisce la gestione associata delle gare per gli appalti pubblici, soprattutto per quei comuni che, non essendo capoluogo di provincia, non potrebbero esperire alcuni tipi di appalti”.
URBANISTICA - E’ stato l’assessore all’Urbanistica Paola Casoni ad aprire la serie di interventi che ha illustrato l’attività del 2017 con il tema Scuole declinato nella varie sillabe: S come Scelta ovvero i due nuovi poli scolastici nell’area ex-Saram (Casermette) con 2.400 mq di superficie complessiva per una volumetria totale di 60.300mc per la Dante Aligheri (finanziamento di 8.546.088€) e la EnricoMestica (finanziamento di 8.340.891), C come Coraggio per un’operazione “trilaterale” tra Amministrazione comunale, Cassa Depositi e Prestiti e IRCR, U come Unità, intesa in senso fisico e dimostrata anche dalle comunità scolastiche, O come Opportunità in quanto il piano è sviluppato attorno a un grande parco centrale che diverrà di proprietà pubblica, accessibile a tutta la comunità, suddiviso in tre aree: una a giardino attrezzato, una a piazza per incontri e una terza a parco urbano, L come Lavori per la sola costruzione dei due poli sono previsti 150 giorni lavorativi - le opere direalizzazione dell’intervento dovrebbero prendere il via nella prossima primavera- che arrivano in totale a 246 con le fasi preliminari, E come E non finisce qui con le nuove sfide che sono rappresentate dai lavori al Convitto, sulla vulnerabilità sismica di altri plessi e la ripresa della progettazione e realizzazione della scuola delle Vergini.
SPORT e PROTEZIONE CIVILE – La parola è passata poi all’assessore allo Sport e alla protezione civile Alferio Canesin che ha rendicontato sulla riqualificazione degli impianti sportivi riferita ai campi da tennis di via dei Velini con l’eliminazione dell’eternit (240.000 euro) e il rifacimento del parquet nella sezione basket del Palavirtus (150.000 euro) e sulla realizzazione del nuovo campo sportivo a Villa Potenza. Sul fronte della Protezione civile, dopo l’approvazione del relativo Piano comunale, sono state attrezzate le sale del Centro Operativo Comunale e nominati i suoi componenti, è stata effettuata la segnaletica nelle aree di Protezione civile (aree di attesa verdi n. 59 , aree di ricovero rosse n. 23 , aree di ammassamento soccorsi gialle n. 6) e si è puntato sull’informazione alla cittadinanza recapitando alle famiglie la Guida per il cittadino al Piano comunale di protezione civile “Per Macerata”.
POLITICHE SOCIALI – A fare il punto su questo settore dell’Amministrazione comunale è stato l’assessore Marika Marcolini che ha parlato di “lavoro silenzioso ma importante” sottolineando che gli accessi all’Ufficio di promozione sociale nel 2017 sono stati oltre 4.000. La risposta concreta ai bisogni nelle varie aree è stato il potenziamento della rete. Per quanto riguarda gli anziani è stata creata la gestione condivisa dei servizi domiciliari, creato l’elenco assistenti domiciliari con schede personalizzate e referente unico dello sportello Informanziani . Sul fronte Fondo comunale anticrisi le borse lavoro attivate sono state 69 di cui 14 nei servizi comunali e 55 in varie aziende mentre per quanto riguarda le attività di volontariato nell’ambito di progetti di inserimento sociale per i richiedenti protezione internazionale, frutto del Protocollo d’intesa tra la Prefettura di Macerata ed il Comune di Macerata, a oggi sono stati impegnati 10 richiedenti asilo accolti dall’Associazione GUS, 2 nell’associazione “I nuovi amici” e 8 in quella “Amici di Villa Cozza”. Da settembre, ogni mese si svolgono incontri di monitoraggio delle attività e dell’impiego dei ragazzi. Da parte di tutte le associazioni c’è un ampio consenso all’iniziativa e si sta valutando la possibilità di ampliare il numero delle persone per aumentare le attività di volontario con l’auspicio che altre realtà di volontariato presenti sul territorio possano aderire all’iniziativa. Sul fronte minori a svettare è il progetto Famiglie a colori che ha visto negli anni crescere il numero di minori stranieri non accompagnati all’interno delle famiglie residenti nel territorio comunale e nelle zone limitrofe con una netta riduzione dei collocamenti in strutture per minori: nel 2017 sono stati 30, il doppio rispetto al 2016.
Altro fiore all’occhiello il Centro diversamente abili “Ci sono anch’io” aperto al Centro per Famiglie in via sperimentale durante l’estate per rendere meno lungo e vuoto meno lungo e vuoto il periodo estivo per i ragazzi adolescenti e post adolescenti con diverse abilità. I partecipanti sono stati 15.
AMBIENTE E MOBILITA’ – Le parole chiave dell’assessore all’Ambiente e alla mobilità Mario Iesari sono state invece Sicurezza e qualità urbana, ovvero riappropriarsi degli spazi comuni. “Un passaggio essenziale e un tema importante” ha sottolineato Iesari che occorre gestire, oltre che con le forze dell’ordine anche con altri strumenti”. E il 2018 sarà infatti l’anno dell’installazione di 50telecamere mentre la fine di questo 2017 ha visto l’attivazione del Vigile di quartiere. Ma importante è anche la rigenerazione del parco urbano di Fontescodella, l’intervento compiuto nel corso del 2017che ha visto l’impegno frequente e importante delle forze dell’ordine per circoscrivere prima ed eliminare poi le situazioni di illegalità, l’investimento da parte dell’Amministrazione per la manutenzione della ingente dotazione di infrastrutture del parco e soprattutto l’avvio di un importante percorso di partecipazione di gruppi di cittadini per individuare i problemi del parco e dare vita ainiziative di rilancio della sua immagine e della sua frequentazione. Il punto culminante di questo impegno è stata la Festa del Parco Urbano di Fontescodella, l’ultima domenica di settembre che ha attirato centinaia di cittadini, soprattutto i bambini. E ancora il nuovo piano della sosta e della viabilità in centro storico con il rilancio del parcheggio ex ParkSì, ora Centro storico, con l’imminente rafforzamento del ruolo del trasporto pubblico urbano con lo spostamento del terminal bus nella zona dei giardini Diaz. Per concludere il Pedibus, il progetto che vede i bambini raggiungere la scuola a piedi, accompagnati da genitori volontari. All’iniziativa per l’anno scolastico 2017-2018 hanno aderito 8 scuole elementari su 12 con più di 150 bambini.
POLITICHE GIOVANILI - La “Scommessa sui giovani” è quella fatta dall’assessore alle Politiche giovanili Federica Curzi. Una politica che ha visto crescere le iniziative gratuite di piazza e il loro successo tra i giovani non solo maceratesi. Nel 2017 sono raddoppiate le presenze: registrata la partecipazione di 50 mila persone in un anno di iniziative dedicate alla musica e all'intrattenimentoculturale e all'aggregazione dei più giovani. Il concerto del 25 aprile, Primo Maggio Ma(r)che festival, Festa dell'Europa, Homeless Rock Festival. Per quanto riguarda il Servizio civile nel 2017 sono 153 i volontari impegnati in 9 progetti gestiti dall'Ufficio Europa del Comune di Macerata. Questo significa 800.000 euro destinati alla formazione In occasione del Sisma, la Regione Marche si è attivata per la promozione di un bando speciale, insieme alle Regioni Abruzzo, Lazio ed Umbria. Sono stati elaborati 4 progetti che coinvolgono tutti gli enti situati nelle aree del sisma. Il Comune di Macerata è capofila di due di questi progetti: “Non3mo: Educazione e Promozione culturale” e “Non3mo: patrimonio artistico e culturale” che vedono 84 volontari impegnati. Per quanto riguarda il bando ordinario di Servizio Civile Nazionale, le selezioni dei volontari si sono svolte per 7 progetti. Sono stati selezionati 69 volontari. Fino ad ora i volontari gestiti dal Comune di Macerata, come capofila di Ambito, sono stati ben 427, a cui l’Ufficio Nazionale per il servizio civile ha dedicato, fino ad ora oltre 2.200.000 €, oltre alle spese per la formazione generale dei volontari e del personale dedicato.
Infine lo Sportello Informagiovani .Sono 50.000 euro i fondi che ogni anno il Comune di Macerata destina alla gestione diretta dello sportello informagiovani, servizio informativo che si rivolge agli under 35 in tema di lavoro, diritto allo studio, formazione, mobilità all'estero, vita sociale, cultura e tempo libero. Unico sportello dedicato ai giovani e aperto tutti giorni. Punto di riferimento per il territorio provinciale, per gli studenti universitari, con accessi e utenza sia da sportello sia web e social in grande e progressiva crescita. I numeri del 2017 parlano di 252 giorni di apertura, 345 persone ognimese, 3.531 utenti (+700 dal 2016), 4.143 richieste evase (+1000 dal 2016), 8.833 contatti facebook 71.730 visite sul sito web (primo posto all'interno del sito istituzionale), 1.224 carte studenti ritirate da studenti di Unimc e Accademia di Belle Arti (4.776 il totale dal 2013).
BILANCIO – TRIBUTI- PERSONALE e POLIZIA LOCALE – L’assessore Marco Caldarelli ha posto l’accento sul recupero dell’evasione tributaria e tariffaria, sul dato positivo delle presenze del personale comunale e sulle assunzioni. Per quanto riguarda la polizia locale Polizia Municipale ha ricodato l’avvio del Vigile di quartiere in via sperimentale nel quartiere Pace – Fosse con una unità presente nella zona individuata per tre mezze giornate a settimana, a piedi, collaborando anche per il controllo degli accessi e delle uscite dei bambini a scuola e la prossima assunzione part time a tempo interminato di 5 vigili motociclisti da destinare alla viabilità. Il concorso è stato bandito ed è in corso. Le domande ammesse al concorso sono state 343.
LAVORI PUBBLICI - L’assessore ai Lavori Pubblici Narciso Ricotta ha iniziato il rendiconto del 20127 partendo dall’illuminazione pubblica che ha visto attraverso un’importante operazione la sostituzione delle lampade a sodio con quelle a led di 7.800 punti luce sparsi in 120 chilometri di strade con un investimento che vale 2 milioni e 800mila euro anticipati per intero dal raggruppamentotemporaneo di imprese di cui fanno parte CITELUM S.A., CO. Ge.I. srl, Atlantico Srl, Ceie Power SpA, EXITone SpA e SIRAM SpA, per un canone annuale di 925.000 euro, a fronte dei costi attuali pari a 946mila euro, stabilito dal contratto che avrà la durata di 9 anni e che comprende la fornitura di energia elettrica, la manutenzione degli impianti, interventi di riqualificazione energetica, di adeguamento normativo e di innovazione tecnologica. Al termine dei 9 anni il risparmio energetico, pari al 60% dei consumi, rimarrà “in tasca” al Comune di Macerata perché la durata media dei corpiilluminanti è compresa tra i 19 e i 23 anni. L’operazione non ha riguardato ancora il centro storico ma avverrà in concomitanza con l’avvio dell’illuminazione architetturale artistica per la valorizzazione dei monumenti storici. Ricotta ha ricordato anche gli interventi di manutenzione stradale sulla viabilità principale, in centro storico, nelle zone residenziali e nelle frazioni con il ripristino del manto stradale e marciapiedi su via Acquedotto, Via Bianchini, via Bizzarri, via Carradori, viale Indipendenza (tratto tra la Chiesa di S. Croce e l’incrocio con via Lorenzoni), via Luchetti, via Mattei (tratto da incrocio con via Tucci a incrocio con via Pesaro), via Ghino Valenti.
CULTURA - All’assessore alla Cultura Stefania Monteverde il compito di chiudere la conferenza stampa di fine anno. E per farlo ha scelto il simbolo di Macerata candidata a città capitale della Cultura2020, Macerata EstroVersa. “Un progetto - ha detto la Monteverde - che guarda al domani con l’obiettivo di far star bene le persone” perché più cultura è uguale a benessere, perché la cultura non è una spesa, è investimento nei diritti, crescita e sicurezza. Dal terremoto, che ha provocato inagibilità importanti e chiusure, il rilancio verso il futuro passa attraverso un progetto di sviluppo, un programma di investimenti e una strategia di crescita a base culturale. Cinque le parole chiave impresa, sociale, benessere, turismo e risorse. L’assessore Monteverde ha ricordato lo Sferisterio, la prima fabbrica della cultura dove nel 2017 sono passate sono passate oltre 60.000 persone tra turisti e cittadini e ancora il Macerata Opera festival con un investimento di 660.000 euro nel bilancio comunale che contribuiscono a produrre risorse per 3 milioni, lavoro per 500 persone, attività per il commercio.
Ma anche Macerata Musei che ha visto negli ultimi tre mesi un aumento del 5% dei visitatori rispetto naturalmente al 2015 e ancora la Raci che diventa Radici, Agricoltura, Cino e Injovazione, una fiera da 20.000 visitatori e il Ma.Ma. dove Macerata è città capoluogo e guida la formazione della Rete della Marca Maceratese, 46 comuni si associano per lo sviluppo di un piano di marketing turistico. Sul fronte infrastrutture culturali le strategie di investimento sui beni culturali e gli spazi della cultura con finanziamenti regionali e i finanziamenti della ricostruzione vedono 300.000 euro sullo Sferisterioper la realizzazione dello spazio musealizzato sull'opera e il teatro, 200.000 euro sull'Hub in piazza della Libertà per il punto di accoglienza per i turisti, 300mila euro sulla Biblioteca Mozzi Borgetti perl'allestimento della ex palazzina delle Terme. E a Macerata il 2018 sarà anche la grande mostra su Lorenzo Lotto che raccoglierà opere provenienti dal Prado, dalla National Gallery e dall’ Hermitage.
L’emergenza terremoto non è finita e Meridiana cooperativa sociale lo sa. Per questo motivo, anche quest’anno l’azienda ha deciso di stare accanto alle imprese colpite dal sisma rinunciando alla tradizionale cena di Natale e donando ai propri dipendenti prodotti gastronomici tipici del territorio marchigiano acquistati da aziende agricole che risiedono all’interno del cratere sismico.
Dopo la donazione che Meridiana ha fatto all’Università di Camerino, attraverso l’iniziativa di quest’anno Meridiana vuole sostenere i produttori locali in questo momento di particolare difficoltà e allo stesso tempo promuovere il consumo di prodotti marchigiani, di altissima qualità, a chilometro zero e che rispettano l’ambiente.
Per realizzare il progetto dei 133 pacchi di Natale per tutti i dipendenti, borse lavoro e volontari, la cooperativa si è avvalsa della collaborazione di Campagna amica, iniziativa di Coldiretti dedicata alla commercializzazione e alla valorizzazione dei prodotti locali e alla creazione di una filiera agroalimentare più sostenibile e diretta, avvicinando produttori e consumatori. L’iniziativa di Meridiana si inserisce all’interno di un impegno più generale per aiutare chi è stato colpito dal terremoto. Lo scorso Natale, infatti, Meridiana aveva deciso di devolvere le risorse destinate alla tradizionale cena aziendale all’Università di Camerino, particolarmente toccato dagli eventi sismici dello scorso anno. Non solo. Sempre nell’ottica del dare un contributo della rinascita del nostro territorio Meridiana insieme al suo settore Energie ha ideato il progetto “La Rinascita ecosostenibile del cratere sismico dell’Italia centrale”, che intende sostenere Comuni, imprese e famiglie che stanno lottando tutti i giorni per rialzarsi e ricostruire la propria comunità con lo scopo di promuovere l'adeguato utilizzo dei finanziamenti e benefici fiscali messi a disposizione dallo Stato e dalla Regione in ambito energetico.
“Se gli uomini non nutrono un’ideale in un mondo migliore perdono qualcosa. L’umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute”. E’ con questa frase dello scrittore Eric J. Hobsbawm che il Presidente della Sezione Territoriale di Confindustria Foligno Paolo Bazzica ha aperto la conviviale di Natale che si è tenuta presso la magnifica cornice di Palazzo Giusti Orfini a Foligno.
Evento al quale hanno partecipato il Presidente Gianluca Pesarini ed il Direttore Gianni Niccolò di Confindustria Macerata continuando così nella collaborazione tra le due territoriali iniziata da tempo in un’ottica di aperto confronto e partecipazione nell’interesse dei territori. E’stato ribadito più volte sia da Bazzica che da Pesarini il concetto che gli imprenditori unitamente ai loro collaboratori consentono alle aziende di crescere e svilupparsi solo se lavorano insieme in uno scambio continuo di modelli e progetti.
Hanno poi affermato entrambi quanto il Capitale Umano sia fondamentale per il successo delle imprese, così come è essenziale coinvolgere nelle progettualità le Istituzioni, le banche, gli Enti pubblici locali per potenziare una rete di conoscenze con l’obiettivo di dare attuazione alle idee.
Al termine il Presidente Bazzica ha ringraziato tutti gli intervenuti ed in particolare il Presidente Pesarini ed il Direttore Niccolò certo che la cooperazione tra le due territoriali possa essere sempre più proficua.
Presentato ieri sera alle Tenute Muròla in contrada Villamagna ad Urbisaglia il libro "Passi di speranza fra le macerie" del fotoreporter Guido Picchio e del giornalista Roberto Scorcella.
Un volume suddiviso un quattro sezioni che raccoglie gli scatti e i racconti più emozionanti dei protagonisti durante l'emergenza sisma. Centotrenta pagine per omaggiare l'immane lavoro svolto dai vigili del fuoco in provincia di Macerata dalla prima scossa di terremoto del 24 agosto 2016 fino ad oggi.
Presenti alla serata insieme agli autori il comandante dei Vigili del Fuoco di Macerata Pier Paolo Patrizietti insieme a una rappresentanza di pompieri, il sindaco di Muccia Mario Baroni e il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei, il segretario regionale del Partito Democratico Francesco Comi, il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, il vice questore di Macerata Andrea Innocenzi, il presidente di Confindustria Macerata Gianluca Pesarini, l'assessore tolentinate Giovanni Gabrielli, il consigliere comunale di Macerata Deborah Pantana, l'ex rettore di Unicam Flavio Corradini, il docente universitario Giuseppe Rivetti e diversi imprenditori.
Tutti hanno apprezzato il volume che, alla fine della serata, è stato firmato e dedicato ai presenti dagli autori. Perfetto il catering proposto dalla Best Events Catering di Renato Mari.
La Giunta della Camera di Commercio di Macerata, con provvedimento del 21 dicembre 2017, ha aumentato il plafond previsto per il bando “sisma” di ulteriori 27mila euro. Lo stanziamento complessivo sale dunque a euro 790.835 euro. La scadenza per la presentazione delle domande resta fissata al 31 dicembre 2017.
La Camera di commercio con questo nuovo finanziamento intende sostenere la ripresa produttiva dell’area colpita dagli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016 con contributi a fondo perduto, nell’ambito dell’iniziativa del Fondo di solidarietà dell’Unioncamere, al fine di riparare ai gravi danni occorsi ai beni mobili strumentali e alle scorte delle attività produttive e industriali, agricole, zootecniche,commerciali, artigianali, turistiche, dei Comuni di cui al cratere sismico della provincia.
Le domande di contributo dovranno essere compilate esclusivamente su apposito modulo allegato al bando pubblicato sul sito www.mc.camcom.it sottoscritte in formato digitale dal legale rappresentante del soggetto richiedente e spedite esclusivamente, a pena di nullità, via PEC all’indirizzo cciaa.macerata@mc.legalmail.camcom.it. Per ogni ulteriore informazione contattare l’ente all’indirizzo promozione@mc.camcocm.it.