Nei giorni scorsi il Comune di Ussita, così come preannunciato e preventivato dalla gestione commissariale, ha completato la redazione delle ordinanze di inagibilità degli immobili a seguito degli eventi sismici del 2016. Ciò è stato possibile a seguito dell’attivazione di una specifica unità organizzativa composta da personale appositamente assunto a tempo determinato, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 50-bis del D.L. 189/2016. Detti provvedimenti sono consultabili sul sito istituzionale del Comune di Ussita alla sezione Ordinanze.
Il numero complessivo delle ordinanze di inagibilità emesse ad oggi è pari a 676, di cui 487 a firma del Commissario Straordinario. Le relative notifiche a mezzo posta raccomandata a ciascuno dei proprietari sono in corso di completamento, con termine previsto presumibilmente entro il mese di gennaio. Nel dare informazione di quanto sopra, si coglie l’occasione per richiamare l’attenzione di coloro che non avessero ricevuto alcun atto inerente immobili di proprietà per raccomandare di contattare gli uffici comunali preposti al fine di segnalare la propria situazione, così come per eventuali modifiche degli atti che si rendessero necessarie per qualsiasi motivo.
Gli uffici sono a disposizione degli utenti per risolvere eventuali possibili mancanze o disguidi. Si informa, inoltre, che continuano i procedimenti relativi alle messe in sicurezza di fabbricati prospicienti le vie pubbliche per motivi di pubblica incolumità, al fine di ridurre le cosiddette “zone rosse”.
A questo riguardo si ritiene opportuno comunicare i seguenti dati relativi alla gestione commissariale:
a) i lavori completati e rendicontati sono pari a 10;
b) i lavori in fase di progettazione equivalgono a 50;
c) i lavori in corso di realizzazione sono 6.
Si coglie altresì l’occasione per rammentare che il numero delle comunicazioni di agibilità degli immobili emesse alla data odierna corrisponde ad un totale di 129, di cui 115 relative al periodo di gestione commissariale.
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e l’Assessore all’Urbanistica Alessandro Massi invitano tutte le persone interessate con edifici danneggiati dal sisma a visionare con attenzione le nuove leggi e l’ordinanza n. 46 che chiarisce diversi importanti aspetti per far decollare i cantieri della ricostruzione.
Diverse le "novità” tra le quali segnaliamo che la scadenza per la presentazione delle domande per la ricostruzione leggera, quella che sistema case con danni più lievi, è fissata al 30 aprile.
Inoltre l’individuazione dell’impresa non avviene più all’inizio della procedura, ma alla fine con la domanda approvata. Di conseguenza il proprietario di casa deve solo fare la gara tra le ditte al massimo ribasso con in mano già il progetto e la specifica della spesa che occorre per realizzarlo, approvata dall’ufficio speciale regionale. Per quanto riguarda l’introduzione della pre-istruttoria, il progettista va all’ufficio speciale per la ricostruzione e ottiene tutti i consigli e chi deve fare i lavori non dovrà anticipare nulla perché al momento dell’avvio del cantiere verrà liquidato l’80 per cento al progettista e l’intera parcella della perizia geologica.
Altro importantissimo aspetto è rappresentato dalle modifiche apportate al comma 7 il quale dispone:
“Qualora, sulla base di quanto dichiarato in sede di richiesta di contributo ovvero nel corso della verifica di cui al comma 4, si accerti che l’immobile oggetto dell’intervento è interessato da abusi parziali o totali, ancorché per gli stessi non siano stati emessi provvedimenti sanzionatori, se questi risultano sanabili sulla base della vigente normativa urbanistica e il soggetto interessato non abbia provveduto a chiedere la sanatoria ai sensi dell’art. 36 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, il Comune invita il richiedente a presentare la relativa istanza entro un termine non superiore a trenta giorni, quantificando gli oneri da corrispondere; in caso di inutile decorso del predetto termine, il Comune informa l’Ufficio speciale che provvede a definire la domanda di contributo con dichiarazione di improcedibilità.”
Come nella migliore tradizione di internet, delle bufale che ciclicamente vengono riproposte e tornano a circolare, sembra stia capitando la stessa cosa con famosi ed ormai arcinoti biglietti gialli, con le strampalate accuse ad un magistrato che da anni imperversano nel centro Italia.
Era il dicembre del 2015 quando abbiamo riportato per la prima volta la notizia di questi ritrovamenti, avvenuti nelle cassette della posta di Montelupone, ma erano già stati segnalati l'estate dell'anno precedente nel quartiere Duomo di Recanati.
La cosa strana, però, è che esattamente un anno fa, nel gennaio del 2017, era stato fermato a Montecosaro e denunciato (leggi qua l'articolo) l'uomo che lasciava questi biglietti dal contenuto sibillino e sembrava che con ciò, la strana vicenda avesse avuto il suo epilogo.
Evidentemente così non è stato, dato che in serata è stato segnalato il ritrovamento di un biglietto riportante le stesse frasi farneticanti, con la medesima punteggiatura e un tipo di carattere identico, nella cassetta della posta di un abitante di Civitanova.
Dato che la vicenda ormai è abbastanza nota, questa volta non ci sono particolari problemi o dubbi: la carta va smaltita nel bidone giallo, come il colore del biglietto.
L’Agenzia Nazionale per i Giovani ha disposto la dismissione di tutte le attrezzature informatiche obsolete.
Ad essere ceduti saranno computer ma anche altre stampanti, scanner, fax e altri materiali informatici, obsoleti per l’Agenzia ma perfettamente funzionanti.
“Tutti beni mobili – dichiara D’Arrigo – che costerebbero in termini di ingombro, di stoccaggio o di dismissione e che invece possono essere ancora usati ed essere utili”.
“Sarà data priorità ad enti, strutture, organizzazioni e scuole delle aree terremotate - dichiara Giacomo D’Arrigo, direttore generale dell’Agenzia - con l’obiettivo di dare il nostro contributo per il rilancio delle zone in difficoltà”.
Oltre alle scuole e alle zone terremotate, i principali beneficiari del bando saranno altri enti pubblici, la Croce Rossa, organismi di volontariato e enti no profit. Il bando scadrà il 2 febbraio 2018. Per info: direzione@agenziagiovani.it
Macerata è candidata a Capitale Italiana della Cultura 2020: la città infatti è stata scelta tra le dieci finaliste. La commissione ha inserito oggi Macerata nella rosa dei finalisti insieme a Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. Il titolo (e il milione di euro) sarà assegnato il prossimo 16 febbraio nell'ambito di una cerimonia pubblica a Roma, in via del Collegio Romano 27.
"È una grande soddisfazione - il commento del sindaco Romano Carancini - per tutta la Cittá ma io dico soprattutto per il nostro territorio maceratese, per la nostra gente ed in fondo per la nostra Regione. È uno di quei momenti che valgono un intero mandato perchè la scelta della Commissione Mibact riconosce il valore del progetto fra le tante, belle e importanti città italiane. So bene che non riuscirò a godermi questo oggettivo risultato perchè la testa è già dentro al lavoro del prossimo mese. Ora insieme, tutti insieme, ad inseguire il futuro, a correre verso il sogno che diviene realtà".
"Una bella notizia che deve incitare la città ad andare avanti e a sostenere con convinzione la candidatura di Macerata a Capitale italiana della cultura 2020, un'opportunità importante per l'intero territorio maceratese." Con queste parole, l'onorevole Irene Manzi, componente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, commenta la presenza di Macerata tra le 10 città finaliste Candidate a capitale della Cultura 2020.
"Proprio la nostra Commissione, in sede di conversione del decreto art bonus tre anni fa, ha istituito la Capitale italiana della Cultura - prosegue la Manzi - prevedendo l'assegnazione annuale del titolo e la contestuale attribuzione di 1 milione di euro alla città vincitrice. Un titolo importante perché legato ad un processo significativo di riflessione della città su se stessa e sulle sue possibilità di cambiamento e di crescita.La possibilità di entrare, come dimostrano i casi delle due precedenti Capitali della Cultura, Mantova e Pistoia, in un circuito di qualità riconoscibile, un'opportunità concreta di sviluppo per la città e tutto il territorio maceratese in questo momento di transizione dopo il sisma del 2016. Un'occasione- conclude la parlamentare maceratese- per guardare, come recita il titolo del progetto "Macerata estro-versa", fuori dai propri confini, in un momento in cui riaffiorano barriere e muri, per socializzare ed esaltare le qualità di Macerata attraverso lo strumento della cultura".
Nel 2017 le corse regionali Trenitalia nelle Marche sono state puntuali - cioè arrivate entro cinque minuti rispetto al previsto - nel 92,1% dei casi (+3,2 % nel 2014) e regolari nel 99,6% (+0,8%).
Per cause imputabili all'azienda sono state cancellate solo lo 0,1% delle corse programmate. Migliorano gli indici di gradimento del servizio: l'86,9% dei clienti si è dichiarato soddisfatto del viaggio (+8,2% in due anni): sono 43.500 i treni circolati per oltre 7 milioni di viaggiatori e 4 milioni di km percorsi. I ritardi imputabili a Trenitalia sono l'1,1% (-0,7% rispetto al 2016). Alto il gradimento dei clienti per informazioni ricevute (98,1%), preparazione del viaggio e facilità di acquisto dell'abbonamento/biglietto (95,3%). Apprezzati anche cortesia e professionalità del personale (95,5%) e illuminazione della carrozza (92%). Bene anche la disponibilità di treni con gradimento all'85,8% (+6,8%), collegamento con mezzi pubblici 94,8%, pulizia 72,6% (+5%) e capacità di gestire disservizi 75,3 (+6,2%).
(fonte Ansa)
Al via le operazioni di ripristino dell'alveo del fiume Nera sulla strada provinciale 209 "Valnerina", che collega Umbria e Marche, sui territori di Preci e Visso. L'intervento ha richiesto la chiusura della strada fino al 31 gennaio.
La provinciale era stata riaperta nell'ottobre scorso, dopo essere stata interrotta da una grande frana provocata dalla scossa di terremoto del 30 ottobre 2016. Le tonnellate di roccia e terra precipitate provocarono anche la deviazione del fiume. L'Anas dopo la bonifica delle pareti rocciose e la rimozione dei detriti, aveva realizzato una bretella che ha consentito, in fasce orarie prestabilite, di ripristinare finora la circolazione anche se a senso unico alternato.
Ora scatta la seconda fase che vede impegnata Anas a ricreare l'alveo originario del Nera e quindi procedere alla deviazione dell'acqua. Questo consentirà, successivamente, di ricostruire il tratto di strada che era scomparso dopo la frana. (Ansa)
La Protezione Civile delle Marche ha diramato una allerta meteo per vento. L'allerta è valida dalla mezzanotte di domani, 16 gennaio, fino alle 18 di mercoledì 17.
Già nel giorni scorsi i forti venti che hanno interessato tutta la regione Marche hanno creato diversi disagi nelle strade.
Iniziate le operazioni di demolizione dell’edificio danneggiato dal sisma e ubicato tra via Ciappi e piazzale Porcelli, proprio di fronte alla Casa di Riposo.
Dopo la messa in sicurezza di tutta la zona, lunedì mattina, 15 gennaio, gli operai hanno iniziato le operazioni di smantellamento dello stabile. Si procede con molta attenzione per non danneggiare e creare problemi alle abitazioni vicine e quindi in tutta sicurezza si stanno rimuovendo tutte le parti del tetto per poi proseguire con le porzioni in muratura dei vari piani. Tutte le macerie saranno trattate dal Cosmari.
La casa fu danneggiata già dalle prime scosse dell’agosto 2016 e si è irrimediabilmente aggravata con il terremoto del 30 ottobre ed era diventata uno dei simboli della “Tolentino ferita dal sisma”.
Ha rappresentato le Marche al concorso nazionale “Bouquet Festival di Sanremo” riservato a fioristi professionisti di tutta la penisola. Cristina Straini titolare del negozio di fiori “M’ama non m’ama” di Porto Potenza Picena ha partecipato nei giorni scorsi a Sanremo alla giornata finale del concorso per entrare a far parte del team di allestitori del prossimo Festival della Musica Italiana.
Cristina, già vincitrice di premi a livello nazionale, è stata selezionata tra i 22 finalisti a fronte di centinaia di partecipanti. Un solo floral designer veniva ammesso nella squadra già esistente che curerà addobbi ed allestimenti floreali nelle giornate del Festival. Cristina ha sfiorato il podio tenendo alto l’onore di Potenza Picena: “E’ stata comunque una grande esperienza – ha riferito la Straini – potermi confrontare con professionisti di altissimo livello è sempre un momento di crescita, specie a Sanremo, città dei fiori per antonomasia. La finale si è svolta nell’arco di un’intera giornata con tre prove rese note solo all’ultimo momento, ovvero bouquet, bouquet mosso e mazzo lungo decorativo. Ogni concorrente ha avuto a disposizione un proprio spazio per progettare prima il lavoro e quindi realizzarlo con elementi uguali per tutti”.
Soddisfazione è stata espressa dall’Amministrazione Comunale tant’è che Cristina Straini ha ricevuto in Sala Giunta del Municipio di Potenza Picena i complimenti del vicesindaco Noemi Tartabini e dell’assessore Luisa Isidori per aver rappresentato a così alto livello il nostro territorio.
Questa mattina, presso la sede della Caserma P. Paola di Macerata, si è tenuta la presentazione del nuovo dirigente della Polizia Stradale di Macerata, Vice Questore Massimo Laliscia.
Classe '68, Laliscia nasce a Terni, si laurea in giurisprudenza all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e consegue due master universitari: il primo all'Università Cattolica di Milano in "Progettazione della formazione e direzione degli istituti della Polizia di Stato", il secondo a "La Sapienza" di Roma alla facoltà di medicina, in "Difesa NBCR" (nucleare, biologico, chimico e radiologico) ed entra a far parte della polizia nel 1994 come ispettore.
Successivamente si trasferisce a Biella dove lavora nella Digos e, ancora, a Terni nell'ufficio di gabinetto.
Nel 1999 vince il concorso e diventa Commissario alla Questura di Cremona dove resta per tre anni, per tornare poi in Umbria, all'Istituto sovrintendenti della Polizia di Stato di Spoleto dove si è occupato di formazione, riuscendo ad avere quindi molteplici esperienze come docente.
In seguito si trasferisce a Roma al dipartimento di Pubblica Sicurezza e si occupa della direzione centrale dell'Istituto di istruzione.
Da una settimana si è insediato a Macerata per la sua prima esperienza come dirigente della Polizia Stradale.
Punti luce per gli ambulanti senza energia elettrica nel pomeriggio a causa di un problema al generatore. Erano circa le 18:30, infatti, quando un improvviso blackout ha colpito gli operatori del mercatino di Piazza XX Settembre e le lampade delle loro bancarelle si sono spente per non accendersi più fino alla chiusura.
Uno degli espositori ci ha riferito che il problema è stato immediatamente preso in carico dall'organizzatore della manifestazione, sempre presente e molto disponibile che purtroppo non ha potuto fare niente per risolvere la questione.
Le uniche bancarelle che avevano la luce, erano quelle degli operatori che avevano un generatore proprio, per lo più ai lati della piazza, ma per tutti c'erano almeno i lampioni dell'illuminazione pubblica a fare, in mancanza di meglio, egregiamente il proprio lavoro.
Il problema è stato causato dall'esaurimento del carburante nel generatore posto all'ingresso dei giardini che, rifornito immediatamente, ha avuto un secondo problema che purtroppo non si è riusciti a risolvere. Da quello che ha riferito il tecnico che ci stava lavorando, sembra sia andata dell'aria nel circuito e non ha voluto saperne di ripartire.
"La guida di Macerata", un excursus delle bellezze maceratesi che parte dai tempi più antichi fino ai giorni nostri. Questa l'iniziativa che è riuscito a realizzare il maceratese Giammario Domizi dopo un lungo periodo di ricerca.
"L'idea è nata da una curiosità personale - afferma Domizi. Tante volte mi capitava di girare per le strade della mia città, fermarmi davanti ai suoi bellissimi palazzi e chiedermi quale fosse la storia degli stessi, quando fossero nati, da chi fossero stati costruiti o commissionati. Così mi sono messo alla ricerca: le principali fonti da cui ho attinto notizie sono state i siti web, alcune biblioteche maceratesi, soprattutto quelle relative ai beni culturali e, mi sono messo all'opera".
"La guida è strutturata in modo che il turista possa identificare facilmente le vie e le piazze che vengono descritte - continua Domizi. Il percorso ideale si snoda all'interno della cinta muraria ed inizia da quella che potremmo definire come la porta più importante della città ossia i Cancelli o piazza Annessione".
Il Commissario al Sisma del Centro Italia, Paola De Micheli, ha risposto alla lettera del Sindaco di Camporotondo di Fiastrone, Emanuele Tondi, sottoscritta da altri 19 Sindaci, Comitati dei terremotati e Ordini professionali, contenente la proposta di modifica dell’Art. 8bis del D.L. 189/2016 sulle disposizioni per la regolarizzazione delle strutture temporanee istallate autonomamente dai cittadini terremotati. Oltre alla lettera di risposta, è notizia recente (ANSA) che “De Micheli ha chiarito anche che per regolarizzare gli immobili temporanei, si dovranno presentare le domande di contributo con il progetto degli interventi di ricostruzione. La richiesta di regolarizzazione degli immobili temporanei comporta la rinuncia al solo contributo di autonoma sistemazione (Cas) ma non di quello per ricostruire.”
"Premesso che non era stato chiesto un chiarimento ma una modifica dell’Art. 8 bis del D.L. 189/2016 (l’articolo è fin troppo chiaro)" dice Emanuele Tondi "le modifiche richieste non sono state accolte e quindi le criticità evidenziate nella lettera rimangono tutte:
Nella notizia ANSA non c’è scritto che per regolarizzare gli immobili temporanei la scadenza per presentare la domanda di contributo con il progetto degli interventi di ricostruzione è il 31 Gennaio 2018, mentre per tutti gli altri è stata prorogata al 31 Ottobre 2018 (e verrà, verosimilmente, prorogata ancora). Questo chiarimento, in realtà, la De Micheli lo fa a se stessa, in quanto in una precedente nota n. 21997 del 20.12.2017 affermava testualmente “Il termine del 31 Gennaio p.v. non è affatto troppo breve, tenuto conto che entro tale data non dovranno essere presentati progetti di ricostruzione”. E invece il progetto va presentato e il termine del 31 Gennaio è troppo breve (a questo punto anche per la De Micheli, vista la sua precedente nota).Chi ha costruito o installato l’immobile temporaneo ha, per la stragrande maggioranza, la scheda AEDES “E” e cioè ricostruzione pesante. Impossibile per molti presentare il progetto di ricostruzione ora, senza i risultati della microzonazione, senza ancora aver fatto i sondaggi geologici e, soprattutto, a pochi giorni dalla pubblicazione della nuova ordinanza “n. 46” che modifica le precedenti e introduce nuove disposizioni per la ricostruzione pesante.
Il Commissario forse non sa, e per questo allego delle foto, che le strutture temporanee presenti sul territorio del cratere a cui dovrebbe riferirsi l’articolo 8-bis del D.L. 189/2016, sono case mobili, box metallici prefabbricati e strutture in legno che in pochissimi casi (a meno che non si sia fatto un grande struttura che ben poco avrebbe di temporaneo) hanno i requisiti richiesti (preciso che anche le SAE-Soluzioni Abitative di Emergenza non hanno tali requisiti). Un’altezza minima interna di m 2,70, riconducibile a m 2,40 per i vani accessori (bagni, corridoi, ripostigli, wc). Tale altezza, per i comuni posti al di sopra dei 1000 di quota, può essere ridotta a m 2,55. Si prescrive inoltre la superficie minima abitabile per ogni individuo (14 mq/ab fino a 4 abitanti e 10 mq/ab da 5 in poi), nonché le superfici minime delle camere da letto: mq 9 per una persona e 14 se per due e che ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq 14.
Veniamo al CAS-Contributo di Autonoma Sistemazione. Se si riuscisse a superare le criticità di cui sopra, al momento impossibile, la De Micheli chiarisce che la regolarizzazione comporterebbe SOLO la rinuncia al CAS. “Solo” l’ho scritto volontariamente in maiuscolo perché non è poca cosa. Magari per chi ha un alto reddito si, ma non per la maggior parte dei terremotati di cui stiamo parlando. Queste strutture temporanee sono state comprate ed installate autonomamente dai cittadini, con i loro soldi, spesso con richiesta di finanziamento concesso dalla banca grazie alla garanzia del CAS. Così facendo non hanno richiesto le costosissime e impattanti da un punto di vista ambientale SAE. E gli togliamo il CAS? Perché? Non lo capisco proprio!".
Domani 15 gennaio riaprirà il noto locale "DiGusto" dopo una settimana di chiusura che è servita per rinnovare menu e locale.
"E' stata una settimana di trasformazioni questa appena passata, sia per quanto riguarda il menu che per il locale - ha affermato il titolare Marco Guzzini. "Abbiamo ampliato le proposte culinarie, a cominciare dalla pizza che sarà fatta tutta con lievito madre e abbiamo aggiunto altri vari impasti speciali come quello alla canapa o alla quinoa. Abbiamo rinnovato inoltre il menu del sushi aggiungendo varie nuove proposte".
"Per quanto riguarda il locale poi - ha concluso Guzzini - abbiamo creato un ulteriore spazio dove i nostri clienti potranno trattenersi e passare del tempo degustando i nostri piatti. Ci auguriamo un riscontro positivo da parte della cittadinanza maceratese che, da sempre, ci dimostra affetto e vicinanza".
Sentenza di condanna nei confronti dell'Italia da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo, perché il sistema giudiziario del nostro Paese non prevede adeguate misure che permettano ai creditori di società messe in liquidazione coatta amministrativa, di fare valere i loro diritti davanti a un tribunale nazionale.
Una vicenda che ha dell'incredibile quella accaduta al recanatese Aldo Cipolletta, che per il clamore suscitato, ha conquistato la ribalta nazionale. Ieri sera è andata in onda l'intervista al figlio Marco sul telegiornale di Mediaset.
"Abbiamo attesto 33 anni - racconta il figlio dell'imprenditore - la cooperativa è stata messa in liquidazione coatta amministrativa nel lontano 1985. Mio padre se n'è andato il 18 dicembre 2017 e sperava che questa situazione si concludesse prima possibile. Invece così non è stato".
Aldo Cipolletta, ricordiamo, era creditore della società cooperativa di edilizia abitativa "Le Grazie" di Recanati per circa 300 milioni di lire e il 30 aprile di 33 anni fa, il tribunale distrettuale di Macerata la dichiarava insolvente. Solo dopo 11 anni, nel 1997, l'imprenditore edile si era visto riconoscere il diritto a essere iscritto nell'apposito elenco dei creditori, per una cifra pari a 129.114 euro. Nel 2010 la procedura di liquidazione era ancora pendente e a quel punto, Cipoletta, si rivolse alla Corte di Strasburgo che finalmente gli ha dato ragione. Intanto, Aldo se n'è andato per sempre e non ha potuto avere la soddisfazione di aver visto riconosciuto il suo diritto.
"L'Alta Corte di Giustizia Europea - continua Marco Cipolletta - ha condannato lo stato italiano e non la cooperativa. E' lo Stato che deve pagare questo risarcimento danni". Si tratta di una condanna per aver violato il principio del termine ragionevole, quella che, dopo 33 anni, può essere senza dubbio definita una "giustizia lumaca". "E' inaccettabile aspettare questi tempi - conclude il figlio dell'imprenditore scomparso - che sia fallimento o liquidazione coatta, la giustizia è stata lentissima e questo non è accettabile".
Un accordo di finanziamento da 350 milioni per supportare i progetti di ricostruzione delle aree del centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017.
A siglarlo il 12 gennaio al Ministero dell’Economia il vice governatore per la strategia finanziaria della Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (Ceb), Carlo Monticelli, e l’amministratore delegato della Cassa depositi e prestiti (Cdp), Fabio Gallia.
Alla firma erano presenti il ministro Pier Carlo Padoan e del commissario straordinario per la ricostruzione Paola De Micheli. La risorse messe a disposizione da Ceb confluiranno nel plafond Sisma Centro Italia di Cdp e attraverso intermediari finanziari saranno destinate a famiglie e imprese per i lavori di ricostruzione.
Ci sono “i primi timidi risultati della fase della ricostruzione – ha affermato Paola De Micheli – i numeri non sono ancora roboanti ma danno la dimensione di un’attività concreta. Sulla ricostruzione privata abbiamo già attivato 600 cantieri. Le istituzioni collaborano bene, ho fiducia per il futuro”.
In tutto cio’ “facciamo queste cose per avere un impatto sulla vita delle persone”, ha ricordato Padoan nel complimentarsi “con tutte le istituzioni coinvolte. La parola chiave e’ ‘fiducia’. Mettere a disposizione risorse per avviare una ricostruzione puo’ sembrare un’operazione semplice. Qui si fa un lavoro quotidiano che spesso non fa notizia. Fa notizia la ‘cattiva notizia’, ma il lavoro quotidiano della ricostruzione meriterebbe attenzione maggiore”.
Assegnato a Cingoli il premio Orietta Gabbarini 2018: il riconoscimento è stato andato al presidente della Croce Rossa Italiana di Camerino, Gianfranco Broglia.
Broglia è stato premiato con la seguente motivazione: ""Perché nei momenti difficili del terremoto, dopo aver perso tutti i suoi beni, si è rimboccato le maniche e ha dato tutte le sue forze per il bene della Croce Rossa Locale, da più di un anno vive nei locali della Croce Rossa con la sua famiglia non facendo mai mancare il suo sostegno ai suoi volontari. Il premio Orietta Gabbarini 2018 viene assegnato al volontario Gianfranco Broglia".
La Croce Rossa di Camerino ha espresso un sentito ringraziamento alla famiglia Gabbarini e al Comitato C.R.I. di Cingoli.
Gemellaggio nel segno della solidarietà tra Petriolo e Mezőkövesd. Sono stati donati 20mila euro da parte della città ungherese per il ripristino dell'agibilità della chiesa dei Santi Martino e Paolo, patroni del Comune maceratese.
Un importante sostegno giunto al termine della visita dello scorso ottobre da parte del sindaco Fekete Zoltán e che consente un ulteriore passo avanti verso la normalità dopo il recente sisma. Il gemellaggio tra Petriolo e Mezőkövesd nasce nell'estate 2004, quando la Banda musicale e il Gruppo majorettes della città ungherese vengono ospitati per la prima volta a Petriolo in occasione del tradizionale Festival internazionale “Bande da parata e majorettes”.
Nell'agosto 2005 è invece la volta dei petriolesi ad essere ospitati in terra magiara riscuotendo un grande successo musicale. Dopo dieci anni, l'Amministrazione comunale di Petriolo decide di riconoscere a livello istituzionale il rapporto di amicizia firmando il Patto di gemellaggio firmato dall'allora sindaco Piera Deborah Mancini e lo stesso Zoltán. Nell'estate 2015, con l'insediamento del Primo cittadino Domenico Luciani, si decide di istituire il Comitato per il Gemellaggio, presieduto dal vice sindaco Enrico Vissani, del quale fanno parte anche alcuni petriolesi e promotori dell'iniziativa.
«La collaborazione, resa ancora più importante dal gesto della comunità ungherese – afferma il sindaco Luciani -, vedrà importanti sviluppo nel prossimo futuro, grazie anche all'impegno del parroco don Samuel Irakoze e della banda di Petriolo». Gli fa eco il vice sindaco Vissani: «Il terremoto ha lasciato un segno indelebile – sottolinea -, ricevere questa donazione come gesto di amicizia e di vicinanza ci fa sentire meno soli e conferma la nostra stima per il popolo ungherese». Alle numerose iniziative, dunque, si aggiunge ora la cospicua donazione di 20mila euro, per la soddisfazione delle autorità e dei cittadini che hanno ripreso a frequentare il “Castello” a seguito della riapertura a Natale del principale luogo di culto.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Cittaverde CivitaSvolta.
"Da tempo nel centro urbano spuntano cantieri edili. Probabilmente è la conseguenza della legge sulla casa che permette ristrutturazioni, ampliamenti e sopraelevazioni che spesso si sovrappongono , intrecciandosi, con norme nel Piano Particolareggiato del Borgo Marinaro.
Certo risulterebbe più conveniente ristrutturare una vecchia casa in centro che comprare casa visti i prezzi proibitivi degli appartamenti di lusso, specialmente fronte mare. Il fatto certo è che il settore edilizio è in ripresa per il recupero delle abitazioni. Non intendiamo però entrare nel merito delle contraddizioni che il vigente Piano Casa apre con le Norme Tecniche del Piano del Borgo Marinaro.
Però è un elemento incontrovertibile che da qualche anno, rispetto a precise Norme Tecniche il territorio e il Borgo Marinaro è in piena e forse tollerata Deregulation.Allora riteniamo che occorre sottolineare un elemento importante: chi controlla le norme di urbanistiche e la sicurezza nei cantieri attivati?
Ovviamente per la sicurezza l'ispettorato del lavoro. A questo ente va dunque il merito di aver sanzionato un importante cantiere edile per la palese violazione delle norme sulla sicurezza e di aver ispezionato cantieri impegnati in lavori di strutture dello stato. Un impegno importante e competente svolto con rigore dai tecnici dell’ispettorato del lavoro.
È stato e continua ad essere un lavoro di verifica su tutto il territorio provinciale ( anche le aree terremotate )con una quantità di cantieri che meriterebbe un organico molto più corposo nonostante la confluenza di personale INAIL.
Questa riflessione nasce non solo dai fatti di cronaca recenti relativi alla sicurezza ma anche alla necessità e all’urgenza di intensificazione dei controlli.
L’ultimo incidente sul lavoro è avvenuto al Borgo Marinaro dove in fase di ristrutturazione di una casa un muro è crollato addosso a un operaio e l’I.L. sta verificando.
I controlli e verifica delle norme dei Borgo Marinaro e perché no anche sulla sicurezza però ce li aspettiamo anche per competenza dai vigili urbani della città.
Nelle Marche gli incidenti sul lavoro per il 2017 sono stati 13.774 , più del 5% nell’edilizia. Non possiamo assistere alla deregulation; Civitanova non è quella che racconta simpaticamente il comico Massimo Macchini ”Facemo come ce pare perché a Citano ciemo li sordi”, ma una città operosa che merita attenzione. Per questo motivo facciamo nostro l’appello dei sindacati Cgl, Cisl e Uil sulla sicurezza nei cantieri del novembre scorso dopo l’incontro con i rappresentanti dei lavoratori sulla sicurezza girandolo anche alle istituzioni locali".