Attualità

Pieve Torina, una donazione per la scuola dell'infanzia

Pieve Torina, una donazione per la scuola dell'infanzia

Una donazione per la nuova scuola dell'infanzia del Comune di Pieve Torina, grazie alla generosità degli iscritti alla Figest, la Federazione italiana giochi e sport tradizionali, e dell'Associazione Fidart. Nelle mani del sindaco, Alessandro Gentilucci, un assegno da 2.450 euro da destinare alla nuova struttura, che come è noto sarà donata dalla Fondazione Rava, grazie al presidente della Figest,Enzo Casadidio. “Ringrazio il presidente e amico Enzo Casadidio, concittadino di Pieve Torina – ha detto il sindaco nel momento della consegna – e tutti gli iscritti che rappresenta, che con questo gesto ancora una volta dimostrano la solidarietà e la sensibilità degli sportivi, l'unione di cui è capace lo sport nella condivisione di un progetto di rinascita del nostro paese”. Alle parole del primo cittadino hanno fatto eco quelle di Casadidio. “Condividiamo il percorso di solidarietà per Pieve Torina e per la sua rinascita – ha aggiunto – crediamo fortemente che possiamo ripartire dai valori unici dello sport e soprattutto dalla grande e  incondizionata solidarietà che chi ama lo sport sa dimostrare nei momenti di difficoltà. Questo è un piccolo contributo ma è un mattone che posizioniamo con soddisfazione per costruite insieme il futuro dei nostri piccoli cittadini del domani”.

19/01/2018 16:51
Nuovi anticoagulanti: Bisonni chiede a Ceriscioli di estendere la prescrizione agli specialisti ambulatoriali

Nuovi anticoagulanti: Bisonni chiede a Ceriscioli di estendere la prescrizione agli specialisti ambulatoriali

I NAO sono anticoagulanti innovativi che sono prescritti nella prevenzione dell’ictus o dell’embolia polmonare per quei soggetti con fibrillazione striale o trombosi venosa profonda, in alternativa ai vecchi farmaci. Sono prodotti che attualmente possono essere prescritti solo dai cardiologi ospedalieri e non dai cardiologi territoriali che sono però quelli che hanno maggior contatto con i pazienti fibrillanti e che possono quindi meglio gestire la prevenzione dell’ictus. Per questo il Consigliere regionale, Sandro Bisonni, ha portato l’argomento all’esame del Consiglio regionale con una interrogazione nella quale chiede al Presidente della Giunta regionale e Assessore alla Sanità, Luca Ceriscioli, di porre rimedio ad una situazione che per molti pazienti risulta essere veramente difficile.   “Utilizzando i NAO – afferma Bisonni – i pazienti non avrebbero più bisogno di continui controlli come avviene con l’uso dei vecchi anticoagulanti, quindi il servizio offerto dai Centri di sorveglianza di terapia anticoagulante orale, sarebbe a disposizione dei pazienti portatori di protesi valvolari meccaniche e di chi non è idoneo al trattamento NOA così che gran parte del personale, medici e infermieri, si potrebbe ricollocare per sopperire alla carenza cronica di organico in altri reparti. Inoltre, essendo i NAO prescrivibili solo in ospedale vi è un grave squilibrio assistenziale in quanto non tutti i pazienti, forse la maggioranza, possono accedere a questa nuova terapia o possono accedervi solo dopo aver prenotato una nuova visita cardiologica in ospedale, allungando così le liste di attesa.” Bisonni nell’atto sottolinea anche il notevole risparmio che la sanità regionale andrebbe ad avere allargando la prescrizione NAO conseguente sia alla riduzione degli eventi da ictus e dal conseguente trattamento dei pazienti che dai costi di gestione dei vecchi anticoagulanti in cui il paziente necessita di continuo monitoraggio.   La terapia tradizionale si scontra, poi, con la scarsa disponibilità di laboratori e Centri di Sorveglianza, specie nelle zone rurali e montane, arrecando non poche difficoltà ai pazienti, soprattutto anziani e soli, nel seguire la cura. Da tutto questo si evince l’opportunità di allargare la prescrizione dei nuovi anticoagulanti NAO anche ai cardiologi ambulatoriali essendo questo trattamento il più appropriato per i pazienti e soprattutto per far sì che l’assistenza sanitaria sia in grado di coprire più facilmente tutto il territorio regionale.

19/01/2018 16:50
Civitanova, attività di acconciatura ed estetica: CNA consegna a Ciarapica la proposta per il nuovo regolamento

Civitanova, attività di acconciatura ed estetica: CNA consegna a Ciarapica la proposta per il nuovo regolamento

Confartigianato ha incontrato il sindaco di Civitanova per consegnargli la proposta per il nuovo regolamento comunale che andrà a disciplinare l’assetto degli orari e delle giornate di apertura e chiusura delle attività di acconciatore ed estetista. Presenti all’incontro avvenuto presso il comune di Civitanova Marche, oltre al Sindaco Fabrizio Ciarapica, sono stati l’assessore alle Attività Produttive Pierpaolo Borroni, mentre per Confartigianato erano presenti Eleonora D’Angelantonio, Responsabile Provinciale Benessere, e Giuseppe Emiliozzi, imprenditore e Presidente del Direttivo Territoriale di Civitanova Marche. Il documento consegnato è stato elaborato nel corso di un recente incontro con gli operatori dei settori coinvolti, promosso da Confartigianato, ed ora il Comune, attraverso l’ Assessorato Attività produttive, si è dichiarato parte attiva nell’accogliere le proposte degli imprenditori interessati, mettendosi da subito al lavoro per predisporre un regolamento consono alle esigenze delle categorie e nel rispetto della libera iniziativa e della concorrenza. "La disciplina delle attività di acconciatore ed estetista è stata oggetto di profonde modifiche legislative in un’ottica di liberalizzazione e semplificazione – dice Eleonora D’Angelantonio - Per questi motivi molti comuni, tra cui lo stesso Comune di Macerata, hanno sentito l’esigenza di introdurre una nuova regolamentazione degli orari di apertura di tali attività, corrispondente al nuovo assetto normativo e più coerente alle rinnovate esigenze delle imprese e dei relativi utenti. A questo proposito anche gli operatori delle attività di acconciatura ed estetica di Civitanova Marche, con l’obiettivo primario di rispettare sia le esigenze e le istanze di chi ritiene di voler riposare durante i festivi mantenendo chiuso il proprio negozio, sia di chi sceglie invece di tenere aperta la propria attività, in virtù’ del principio di libertà di impresa e della libera concorrenza, hanno manifestato l’esigenza di proporre al Comune stesso una proposta di aggiornamento del vigente Regolamento, che risale al 2008". "La nostra proposta – spiega Daniele Zucchini, Presidente Provinciale Acconciatori Confartigianato - non prevede una totale liberalizzazione ma una maggiore elasticità. Gli operatori hanno infatti scelto l’obbligo di chiusura domenicale e di alcune giornate festive che essi ritengono da rispettare in maniera tassativa. In deroga all’obbligo di chiusura totale di cui sopra, essi hanno poi optato, in maniera da garantire una certa elasticità, l’apertura facoltativa degli esercizi nel periodo tra il 18 ed il 31 dicembre nonché per un massimo di n° 5 domeniche annuali a scelta dell’operatore, previa comunicazione al Comune". "Confartigianato – aggiunge Eleonora D’Angelantonio – è a disposizione degli imprenditori dei settori interessati per ogni delucidazione in merito al documento di proposta, per avere il regolamento che verrà emanato prossimamente, e per ogni ulteriore informazione. Siamo lieti – aggiunge infine - che il sindaco Ciarapica, nel corso del nostro incontro, si sia mostrato disponibile ad accogliere le richieste degli operatori, ed a mettersi al lavoro insieme ai propri collaboratori per adeguare il regolamento alle normative nazionali e comunitarie, che evidenziano la necessità di assicurare agli operatori la libertà di iniziativa e di attività economica, sempre nell’interesse della collettività".    

19/01/2018 16:44
Il vessillo di Monte Cavallo sulla vetta dell'Aconcagua in Argentina: la missione di tre amici - FOTO - VIDEO

Il vessillo di Monte Cavallo sulla vetta dell'Aconcagua in Argentina: la missione di tre amici - FOTO - VIDEO

Tre amici accomunati da una stessa idea: aiutare i comuni terremotati a rialzarsi. E per farlo martedì 23 gennaio partiranno alla volta dell'Argentina per scalare la vetta più alta delle Americhe: l'Aconcagua. Una spedizione sulle Ande alla conquista del monte alto 6962 metri per piantare i vessilli del comune di Monte Cavallo e della provincia di Macerata. Hanno presentato la missione questa mattina in una conferenza stampa al Palazzo della Provincia di Macerata i tre amici facenti parte dell'Aconcagua Experience Team Onlus - Marco Capodacqua, Roberto Pellegrini e Giovanni Dall'Armellina - insieme al sindaco di Monte Cavallo Pietro Cecoli e al presidente della Provincia Antonio Pettinari. "Un'impresa sportiva dal profondo valore simbolico - ha dichiarato Pettinari - Ne è stata entusiasta anche la vicepresidente dell'Argentina Marta Gabriela Michetti (originaria di Macerata) nella sua visita lo scorso luglio (leggi qui). Io, insieme a tutta l'amministrazione, sono soddisfatto e grato per questa bellissima iniziativa". "L'anno scorso quando questi tre individui vennero a trovarmi proponendomi l'impresa ho pensato fossero pazzi - ha commentato ironicamente il sindaco Cecoli - Oggi li ringrazio e gli auguro un grande in bocca al lupo. Al loro rientro li aspetterà una magnifica sorpresa che non anticipo". "Sono molto emozionato - è intervenuto Roberto Pellegrini, originario di Buenos Aires, nella vita istruttore di Karate -Sono sorpreso dell'eco che ha avuto la nostra idea. Abbiamo scelto di portare la bandiera di Monte Cavallo come simbolo delle zone terremotate in quanto è il più piccolo comune del cratere. Ringrazio gli amici sponsor che stanno credendo in noi: la FinLabo, l'Oleificio Bartolini, la EdiLegno, la Star Plast, la PubliInCentro, la Quality, la Olivares La Reconquista e l'Avis di Montefano. E grazie a tutti coloro che ci stanno sostenendo in questo momento". "Siamo solo tre amici che vogliono fare qualcosa di buono per questa terra - ha dichiarato Giovanni Dall'Armellina - L'idea sembra da matti, lo sappiamo, ma noi ci crediamo davvero. Nessuno di noi è uno scalatore professionista, facciamo altro nella vita. E' una sfida che vogliamo vincere per portare in alto il territorio maceratese, soprattutto dopo la tragedia del sisma del 2016. Non so quanto ci impiegheremo, ma è certo che ce la faremo. Documenteremo tutto in un libro e poi in un film. Sarà un reportage di questa impresa a favore delle popolazioni terremotate". "Faremo tutto da soli - ha concluso Marco Capodacqua, presidente della Onlus - perchè quel che risparmiamo andrà al comune di Monte Cavallo. L'impresa è ardua: ci sarà carenza di ossigeno, di acqua, ma siamo determinati a portare a termine la missione. Ci vedremo al nostro rientro". La missione dell'Aconcagua Experience Team può essere seguita sul sito internet www.aconcaguaonlus.com o sulla pagina Facebook Aconcagua Experience Team  

19/01/2018 16:09
Civitanova Marche, approvazione lavori in biblioteca e nelle scuole

Civitanova Marche, approvazione lavori in biblioteca e nelle scuole

Da lunedì 22 gennaio a mercoledì 24 gennaio saranno effettuati alcuni lavori sull’impianto elettrico della Biblioteca comunale di viale Vittorio Veneto e, in concomitanza, le pulizie straordinarie degliscaffali, degli arredi e dei pavimenti. Gli interventi di manutenzione richiederanno la chiusura al pubblico, in maniera alternata, della varie sale (Cecchetti, Emeroteca, Sala Ragazzi), con prevedibilidisagi per l’utenza. La Biblioteca, invece, resterà completamente chiusa nelle giornate di giovedì 25 e venerdì 26 gennaio, per le pulizie, e sabato 27 per l’allestimento della Sala Lettura in occasionedel Concerto “Spazio Giovani” di Civitanova Classica Piano Festival. Nel caso in cui i suddetti lavori non dovessero avere termine il 28, proseguiranno nella settimana successiva, per cui si potranno prevedere ulteriori chiusure alternate delle sale della Biblioteca.   La Giunta comunale ha poi approvato il progetto definitivo di sistemazione dell'area a verde esterna e il risanamento dei locali dell'asilo nido Via Regina Margherita. L’area esterna a verde a servizio  della scuola non possiede un'adeguata rete di distribuzione e scarico acque piovane ed è soggetta ad allagamenti ad ogni temporale, rendendola di fatto inutilizzabile. Inoltre l’area è anche sprovvista di illuminazione e di accorgimenti per la sicurezza quali paraspigoli in gomma, protezione per gli urti, tappetini. I locali ospitanti l’asilo nido, inoltre, necessitano da tempo di un intervento di risanamento e tinteggiatura nel salone principale e nella zona cucina. L’intervento proposto dall'Ufficio tecnico comunale prevede la realizzazione di un nuovo tratto di fognatura bianca con caditoie, collegato alla rete esistente, il livellamento del terreno, la predisposizione di accorgimenti per la sicurezza dei bambini e il risanamento e tinteggiatura di alcuni locali interni che consentiranno una migliore fruibilità della struttura. L'importo complessivo è di euro 37.652,00.La somma può essere finanziata con il contributo regionale di cui al D.D. P.F. 713/IFD del 20.11.2017 che assegna al Comune di Civitanova Marche la somma di euro 37.652,00 per interventi su edifici scolastici per popolazione da 0 a 3 anni, previa approvazione e conferma da parte della Regione del contributo concesso. La Giunta comunale ha approvato anche il progetto definitivo per la riqualificazione dell’edificio ospitante la scuola materna di via Regina Elena. Realizzata nei primi anni sessanta, seppur oggetto diristrutturazioni e migliorie nell’arco degli anni, la scuola presenta ancora delle carenze a livello di sicurezza e di dispersione termica, essendo dotata ancora degli originali infissi in legno a vetro singolo (ormai deteriorati). La sostituzione degli infissi con nuovi in PVC a taglio termico e vetro doppio consentirà una notevole riqualificazione energetica dell’edificio, oltre a eliminare il pericolo del vetro singolo, non infrangibile. L'importo complessivo è di euro 53.893,00. L’intervento comprende: rimozione degli infissi esistenti, la sostituzione con nuovi infissi a taglio termico e vetro doppio, opere murarie accessorie e la tinteggiatura di alcuni locali. La somma può essere finanziata con il contributo regionale di cui al D.D. P.F. 713/IFD del 20.11.2017 che assegna al Comune di Civitanova Marche la somma di euro 53.893,00 per interventi su edifici scolastici per popolazione da 0 a 6 anni, previa approvazione e conferma da parte della Regione del contributo concesso.

19/01/2018 16:07
Sisma: dal Sovrano militare Ordine di Malta attrezzature per gli alunni settempedani

Sisma: dal Sovrano militare Ordine di Malta attrezzature per gli alunni settempedani

Nuove maglie con i colori della scuola ma anche corde per saltare, cesti per il basket, palloni per la pallavolo, la pallacanestro e la pallamano, palle e racchette da tennis, palle da football americano, tamburelli, birilli e altro materiale per l’attività motoria. Questo il “dono” che lo Smom, il Sovrano militare Ordine di Malta, delegazione di Genova e Liguria, ha fatto arrivare - il materiale è stato consegnato dal delegato per le Marche, il settempedano Paolo Massi -, all’Istituto Comprensivo “P. Tacchi Venturi”. Alla consegna hanno preso parte anche il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il dirigente scolastico, Sandro Luciani, la vice preside, Rita Serrani, e una delegazioni di studenti insieme alle insegnanti di educazione fisica. Il primo cittadino settempedano, che ha ricordato il proprio passato da atleta scambiando alcune parole con gli alunni, ha ringraziato l’Ordine di Malta per la vicinanza già mostrata in occasione dell’emergenza terremoto quando, tramite il Corpo italiano di soccorso, Cisom, vennero allestiti in città una cucina da campo e strutture per dare ristoro e accoglienza a chi era rimasto senza un tetto. Ringraziamenti sono giunti anche dal dirigente scolastico al delegato dell’Ordine, Paolo Massi, che ha tenuto a sottolineare l’importanza della solidarietà: “Gli italiani sono un popolo straordinario e lo hanno sempre dimostrato in occasione delle calamità che hanno colpito il nostro Paese e non solo. L’Ordine di Malta è fra le associazioni più sensibili ai bisogni delle persone e siamo fieri di poter contribuire a risolvere i problemi di tanta gente”.    

19/01/2018 16:06
Acom arriva tardi, Maccioni: "L'Area Vasta 3 si è già rivolta alla magistratura"

Acom arriva tardi, Maccioni: "L'Area Vasta 3 si è già rivolta alla magistratura"

Dall'Area Vasta 3, identificata nella persona del direttore Alessandro Maccioni, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa in merito alla cessazione del rapporto con l'Acom.   Nei giorni scorsi la società ACOM ha pesantemente attaccato l’ASUR 3, accusandola di aver annullato aggiudicazione e contratto relativi ad una fornitura di farmaco, che vedeva, per l’appunto ACOM quale società aggiudicatrice. E’ vero. L’ASUR 3, dopo aver espletato la gara per la fornitura del radiofarmaco, ha deciso di dichiarare la decadenza di ACOM dall’aggiudicazione del contratto non appena il sottoscritto è venuto a conoscenza,sulla base delle informazioni richieste come per legge, che tale società non era in possesso dell’apposita autorizzazione per un specifico trattamento richiesto alle società concorrenti. L’assenza di tale autorizzazione è stata attestata dall’ Agenzia Italiana del Farmaco, Ente proposto a tale tipo di certificazione. Poiché l’ASUR3 agisce nell’esclusivo interesse dei cittadini, della loro salute, nel mese scorso abbiamo immediatamente annullato tutti gli atti conseguenti all’aggiudicazione. Non abbiamo, dunque, nulla da temere in merito al ricorso presentato da ACOM per l’esclusione dal contratto.   Sempre nello scorso mese di dicembre abbiamo inviato gli atti relativi alla gara all’Autorità Giudiziaria proprio perché valuti se le dichiarazioni rese da ACOM in sede di gara – con le quali attestava di essere in possesso dell’autorizzazione in realtà mancante – abbiano rilevanza penale. Siamo dunque lieti che anche ACOM si sia rivolta alla Procura: sarà più facile, per la società, fornire lenecessarie spiegazioni. Pertanto, la disinvolta affermazione recepita acriticamente dal giornalista secondo cui l’ASUR 3 avrebbe sperperato un milione di euro, negli anni scorsi, per l’acquisto del radiofarmaco, altro non è se non un patetico tentativo di ritorsione di ACOM per la legittima esclusione dal contratto. Peraltro, il sottoscritto, nello scorso mese di dicembre, ha già presentato querela nei confronti di chi, su alcune testate locali, ha messo in giro questa bufala. Si tratta, dunque, di una offesa tardiva e di una “non notizia”. Non per questo, tuttavia, meno meritevole di essere perseguita nelle opportune sedi giudiziarie.

19/01/2018 15:19
Terremoto, ricostruzione: adeguamento strutturale per la caserma dei carabinieri

Terremoto, ricostruzione: adeguamento strutturale per la caserma dei carabinieri

“Nel piano da un miliardo e 35 milioni di euro per ricostruire gli edifici pubblici distrutti dal sisma c’è anche la caserma dei carabinieri di San Severino Marche. Si procederà all’adeguamento strutturale e all’efficientamento energetico dell’edificio di via Raffaello Sanzio”. Non nasconde soddisfazione il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, dopo mesi di “impegno per salvare un edificio strategico che abbiamo sempre inserito – dice - fra le priorità della ricostruzione”. Nei mesi scorsi l’Amministrazione comunale di San Severino Marche, con diversi solleciti inviati proprio dal sindaco, aveva interessato della grave situazione che ricomprende anche gli alloggi di servizio e che interessa dunque pure diverse famiglie, l’ufficio del Commissario straordinario per la Ricostruzione, il capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile Angelo Borrelli, che si era subito interessato alla vicenda, il Comando generale e il Comando Legione dell’Arma e l’Agenzia del Demanio, proprietaria dell’immobile.   “C’erano già state date rassicurazioni tempo fa a seguito del coinvolgimento della “cabina di regia” della struttura commissariale per la ricostruzione, presieduta dal commissario Paola De Micheli, e di cui fanno parte i quattro presidenti delle Regioni interessate dagli eventi sismici, in qualità di vice commissari (Umbria, Marche, Lazio ed Abruzzo). La caserma dei Carabinieri di via Raffaello Sanzio è praticamente l’unica di proprietà demaniale, ve ne è solo un’altra in tutta l’area del “cratere”, e si trova in una di quelle zone della città che subito dopo le prime scosse furono perimetrate come “zona rossa” - ricorda ancora il sindaco, che sottolinea - Oggi risulta parzialmente agibile in quanto aperta e funzionante nella parte degli uffici ma chiusa ai piani superiori dove si trovano gli alloggi che sono stati dichiarati inagibili a seguito di una serie di sopralluoghi tecnici”. Il Comune aveva proposto anche una serie di soluzioni per risolvere l’emergenza ed era arrivato a valutare la possibilità di utilizzare le Sae per dare un alloggio al personale dell’Arma. “La presenza di un presidio dell’Arma sul territorio - spiega il sindaco, Rosa Piermattei – è importantissima. Occorre che uomini e mezzi siano messi nelle condizioni di poter intervenire, in caso di necessità, tempestivamente. E’ poi necessaria la loro presenza per presidiare il territorio comunale che ricomprende decine di frazioni e che ha un estensione di quasi 195 chilometri quadrati. In questo quadro non facile l’aver trovato almeno una risoluzione ai problemi strutturali ci fa ben sperare. Adesso attendiamo l’apertura, speriamo a breve – conclude il primo cittadino settempedano - del cantiere”.    

19/01/2018 14:52
San Severino, post sisma: sedici chiese nel piano recupero dei Beni Culturali

San Severino, post sisma: sedici chiese nel piano recupero dei Beni Culturali

Sono sedici le chiese settempedane che figurano nel Piano ricostruzione dei Beni Culturali presentato dal Mibact dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016. L’elenco ricomprende anche la chiesa di San Giuseppe, in piazza Del Popolo, che era già in piena fase di ristrutturazione dopo il rogo di Capodanno del 2009 e che rientra oggi fra gli interventi prioritari. Insieme a questa anche quella di Santa Chiara, a Castello al Monte, già presente nel primo stralcio. Fra i luoghi di culto che saranno sottoposti a recupero figurano poi il santuario di San Pacifico, l’abbazia di Santa Maria di Valfucina, le chiese di San Filippo e Santa Maria della Pieve e diverse altre chiese del vasto territorio comunale: Santa Maria Assunta a Cesolo, Sant’Anna a Parolito, San Giovanni Battista nella frazione di Colleluce, San Paolo al Ponte, Santa Maria Annunziata ad Aliforni, San Pietro Apostolo nella frazione Biagi, Sant’Antonio Abate a Castel San Pietro, San Pietro Apostolo a Serripola, Santa Maria Assunta a Carpignano e San Giovanni Battista nella frazione dei Granali. “Abbiamo dato priorità agli interventi nelle scuole e, prima ancora, ai sopralluoghi negli edifici privati al fine di mettere in condizione tante famiglie di ritornare nelle proprie case ma anche quello delle chiese e degli edifici di culto era per noi un capitolo comunque importante – sottolinea il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che aggiunge – Le nostre chiese sono un tesoro diffuso su tutto il territorio e custodiscono opere di inestimabile valore. Il terremoto ha danneggiato le strutture ma la comunità ha bisogno di questi luoghi anche per ritrovarsi e per trovare nella fede un momento di conforto e speranza”.    

19/01/2018 13:36
Astea, casette pubbliche dell’acqua: risparmiate 125 tonnellate di plastica

Astea, casette pubbliche dell’acqua: risparmiate 125 tonnellate di plastica

Nel 2017 sono stati 4.878.000 i litri di acqua prelevati dalle undici casette pubbliche realizzate nel corso degli anni da Astea nel proprio ambito di competenza. In termini pratici, considerando bottiglie da un litro e mezzo, significa che si sono risparmiate circa 3.252.000 bottiglie da immettere nel ciclo dei rifiuti, ovvero 125,53 tonnellate di plastica risparmiate all’ambiente. Dai dati emersi dal servizio idrico Astea relativamente alla gestione degli undici chioschi di acqua si evince che il più utilizzato nel 2017 è stato quello di via Colombo a Osimo (vicino al maxiparcheggio), con circa 950 mila litri di acqua distribuita. Nelle altre due casette d’acqua in città sono stati prelevati 456 mila litri in quella di via D’Azeglio a Osimo Stazione e 354 mila in via Fermi a San Biagio (in questo caso 113 mila di acqua gasata). Nelle tre casette di Loreto sono stati erogati invece 473 mila litri (di cui 18 mila gasati) in quella di via Altotting a Villa Costantina, 302 mila litri in via Aldo Moro in centro e 265 mila in quella di via Tevere a Villa Musone. Passando al versante Maceratese, il record spetta alla casetta di via Passionisti in quartiere Le Grazie a Recanati, con 503 mila litri erogati, mentre nell’altra recanatese, in via Loreto, sono stati prelevati 409 mila litri. Ottimo il risultato ottenuto anche dalla struttura di Porto Recanati, ubicata in via Sorcinelli, con 463 mila litri di acqua distribuita. A Potenza Picena, dove la casetta di acqua si trova in via Verrazzano, in località Porto, i litri di acqua prelevati sono stati 380 mila. Il dato più basso, considerata anche la popolazione residente, spetta a Montelupone dove la casetta ubicata in centro, in via Manzoni, ha erogato 323 mila litri, di cui 115mila d’acqua gasata.   Per quanto riguarda invece la quantità di plastica risparmiata grazie al prelievo di acqua dalle casette, nella sola Osimo si è evitato di immettere nell’ambiente 44,6 tonnellate di bottiglie di plastica, a Loreto 26,4 t, a Recanati 25 t, a Porto Recanati 11,73, a Potenza Picena 9,62 e a Montelupone 8,18, per un totale di oltre 125 tonnellate di plastica in meno considerando gli undici chioschi Astea. “I valori riportati –spiega il direttore generale Astea Massimiliano Belli- sono stati calcolati per una bottiglia di 1,5 litri e con un peso sui 38 grammi. Come noto gli italiani sono forti consumatori di acqua in bottiglia che, polemica di questi giorni, alimenta un mercato con ricadute negative sull'ambiente con l’aumento dei rifiuti e con l’impatto dovuto al trasporto”. Belli ricorda che “i chioschi danno la possibilità ai cittadini di approvvigionarsi, tramite tesserina da richiedere ad Astea, di acqua trattata e filtrata e anche refrigerata e gasata”.

19/01/2018 13:34
Guide Professioniste AIGAE, Gatto: "Le ciaspole e l'amore per la montagna"

Guide Professioniste AIGAE, Gatto: "Le ciaspole e l'amore per la montagna"

"Le ciaspole, e le ciaspolate diventate tanto di moda e diventate terreno di guerra per le Guide di vario genere di tutta Italia, sono in realtà solo un aiuto alla progressione, un aiuto anche temporaneo durante una escursione in montagna , un aiuto che deve e può essere utilizzato solo e se servono, anche per pochi metri, ma le ciaspole e le ciaspolata, non devono essere un fine e l'unico motivo per vivere le nostre montagne, i nostri Sibillini in inverno, soprattuto ora che i nostri Sibillini hanno bisogno di rinascere dal terremoto". Questo il commento del dott. Simone Gatto, guida professionista AIGAE, sulla situazione turistica dei Sibillini. "In inverno - continua Gatto - in inverni che vanno incontro ai cambiamenti climatici sempre più forti, ci sarà per periodi sempre più lunghi l'assenza della neve, assenza della neve per gli sciatori classici ma anche per chi vuole ciaspolare. Per cui vorremmo, cari clienti che vi prenotate per le escursioni/ciaspolate invernali, che lo faceste in primis con lo spirito di passare una giornata in Montagna e in Natura, che deve essere lo spirito principale con cui volete vivere, la Natura, la Montagna e la vita all'aria aperta in un ambiente naturale".  "Insomma - conclude - Di tutto questo voglio dirvi che la ciaspola è solo uno strumento, non un fine! Lo deve essere per noi Guide di tutti i tipi ma anche per chi si rivolge, come cliente a questi tipi di esperienze ed eventi in Natura. Il fine deve essere quello di passare un giorno, qualche ora, all'aria aperta ammirando e scoprendo le bellezze naturalistiche dei Sibillini, delle nostre montagne e di tutte le Aree Naturalistiche della Nostra Regione Marche e Italia"

19/01/2018 13:29
La scelta dei pneumatici: invernali o 4 stagioni?

La scelta dei pneumatici: invernali o 4 stagioni?

  Ad ognuno il suo pneumatico Il passaggio dalla stagione estiva a quella invernale per molti automobilisti si traduce nel cambio di pneumatici. Sono soprattutto quanti vivono nelle regioni del nord a dover ricordare che a metà novembre c'è una scadenza importante, che obbliga ad effettuare il cambio delle gomme e passare dai pneumatici estivi a quelli invernali. Il rischio, altrimenti, è di non poter circolare o di essere sanzionati con una multa e la decurtazione dei punti sulla patente. Perché è necessario avere i pneumatici giusti? La risposta è quanto mai semplice: le gomme rappresentano l’unica zona di contatto tra la strada e l'auto, per cui è fondamentale che le loro condizioni siano perfette per consentire una guida sicura in ogni situazione. Per questo motivo scegliere i giusti pneumatici - anche a seconda delle condizioni climatiche che si affrontano in genere durante l'anno - è indispensabile per garantirsi sicurezza alla guida.   Come scegliere i pneumatici: invernali o quattro stagioni?   Il cambio pneumatici, da estivi a invernali e viceversa, è obbligatorio per legge: il Codice della strada, infatti, prevede che tra il 15 novembre e il 15 aprile di ogni anno si possa circolare solo con gomme invernali, altrimenti è d’obbligo avere a bordo della vettura catene o altri sistemi antisdrucciolo omologati. Si può tuttavia non montare tali coperture se si sceglie di utilizzare pneumatici quattro stagioni, ossia gomme che possono essere utilizzate tutto l'anno, anche su strade innevate. Come scegliere tra le due possibilità? La decisione è influenzata da diversi elementi che vanno valutati con attenzione; prima di effettuare l'acquisto è consigliato documentarsi sulle caratteristiche dei diversi pneumatici, per comprendere meglio quali siano quelli che si adattano alle proprie necessità. Perciò può essere utile confrontare le varie gomme su un sito specializzato, come ad esempio www.gomme-auto.it che, oltre a riportare i dettagli, i prezzi e i risultati dei test indipendenti, permette anche di effettuare comodi acquisti online.   Caratteristiche principali dei pneumatici invernali I pneumatici invernali, o gomme termiche, sono caratterizzati da una particolare mescola che assicura elevata aderenza anche quando la temperatura scende sotto i 7°C e il fondo stradale risulta coperto di neve, di ghiaccio o di fanghiglia gelata. Oltre alle caratteristiche chimiche della mescola, che evita indurimenti alle basse temperature, pure il battistrada contribuisce a migliorare la tenuta di strada, grazie ad un disegno con scanalature profonde che facilitano l'evacuazione dell'acqua e della neve, evitando il fenomeno dell'aquaplaning. Inoltre, i battistrada delle gomme invernali sono arricchiti con particolari lamelle che migliorano il grip sul fondo stradale, anche quando questo risulta coperto di neve o di ghiaccio. Questo tipo di pneumatico è altamente consigliato per chi guida in zone dove la temperatura invernale è costantemente sotto i 7°C, con strade innevate o ghiacciate.   Caratteristiche principali dei pneumatici quattro stagioni Quando si vive in aree geografiche con temperature non estreme, può essere conveniente acquistare un unico set di pneumatici quattro stagioni che possa essere utilizzato durante tutto l'anno. Si tratta di gomme frutto di un lavoro di compromesso che assicurano un'ottima tenuta in un ampio range di temperature e in diverse condizioni del fondo stradale. La scelta di tali coperture è sicuramente consigliata a chi vive in zone in cui neve e ghiaccio sono scarsi durante l'inverno e le temperature raramente scendono sotto i 7°C. In particolare sono l’opzione ideale per automobilisti che non percorrono più di 15 mila chilometri all'anno e che guidano soprattutto su strade cittadine o autostrade, in condizioni climatiche prevalentemente miti.   Considerando tutte le caratteristiche tecniche, le strade che vengono maggiormente percorse e il proprio stile di guida, ciascun automobilista potrà optare per l'acquisto dei pneumatici invernali o di quelli quattro stagioni. L'importante è, naturalmente, scegliere mettendo sempre la sicurezza alla guida al primo posto.

19/01/2018 11:03
Chivas The Venture, grazie a #TalkingHands la LiMiX Srl di Camerino vola alla finale mondiale

Chivas The Venture, grazie a #TalkingHands la LiMiX Srl di Camerino vola alla finale mondiale

Grazie a #TalkingHands, LiMiX Srl ieri ha vinto la finale italiana del Chivas The Venture (leggi qui) e rappresenterà l'Italia alla finale mondiale, assieme ad altre 27 finaliste di altrettanti paesi. La LiMiX Srl, una giovane e dinamica start-up italiana fondata nel marzo 2015, con sede principale a Camerino, è nata dalla forte volontà di portare la ricerca e le competenze coltivate nell'ambiente universitario in una nuova realtà aziendale per realizzare innovativi progetti industriali. Al concorso la LiMiX ha presentato Talking Hands, un guanto high-tech dotato di sensori di movimento che tramite smartphone traduce i gesti in "parlato" per permettere ai sordomuti di comunicare con chi non conosce il linguaggio dei segni.  Un grande in bocca al lupo alla LiMiX Srl per la finalissima.  

19/01/2018 09:15
Il tolentinate Paolo Paciaroni passa il turno a "Cuochi d'Italia"

Il tolentinate Paolo Paciaroni passa il turno a "Cuochi d'Italia"

Il tolentinate Paolo Paciaroni è stato protagonista questa sera della trasmissione Cuochi d'Italia, presentata dallo chef Alessandro Borghese e andata in onda sul canale 8 del digitale terrestre. Il format della trasmissione prevede una sfida ad eliminazione tra regioni, fino ad arrivare al campione finale. Nella puntata odierna, il nostro corregionale ha sfidato la Valle d'Aosta rappresentata dalla chef Rose Marie. Il gioco si compone di due prove, dove a turno, i concorrenti in gara propongono un tris di piatti e l'avversario deve scegliere quello su cui vuole effettuare la sfida. Inizia la Val d'Aosta proponendo cotoletta alla valdostana, gnocchi di castagne e risotto funghi e mirtilli. Nonostante la sfidante giudichi quest'ultimo come il suo cavallo di battaglia, Paciaroni decide di sfidarla proprio sul risotto, affermando di sentirlo anche come un po' marchigiano.   All'assaggio dei giudici, Gennaro Esposito e Cristiano Tomei, i piatti presentati dai due concorrenti ottengono lo stesso punteggio e si passa quindi alla seconda prova, quella che deciderà il vincitore della serata, dove sarà il tolentinate a proporre i suoi piatti. Tra pinciarelle alla maceratese, brodetto all'anconetana e tagliatelle fritte di Monterubbiano, la valdostana sceglie queste ultime, anche se durante l'esecuzione sembra avere dei dubbi e chiede l'aiuto del fin troppo disponibile Paciaroni prima e riceve quello del giudice Esposito poi ma alla prova dei punti, dopo la tradizionale suspence, sono lo Marche a vincere e convincere e passare il turno. Faccia pulita e sorriso sincero, il Paciaroni ha dato l'impressione di essere a proprio agio davanti le telecamere e non ha tradito la minima emozione. Particolarmente dedito al proprio lavoro, quando gli viene chiesto se è sposato, risponde di essere fidanzato con la cucina, una ragazza molto esigente che richiede tempo ed attenzioni. A questo punto, forza Paolo e in bocca al lupo per la prossima sfida.

18/01/2018 21:48
Camerino, urbanizzazione nuovo centro commerciale: l’appalto a "Cavalier Aldo Ilari"

Camerino, urbanizzazione nuovo centro commerciale: l’appalto a "Cavalier Aldo Ilari"

La ditta "Cavalier Aldo Ilari" di Sassoferrato si è aggiudicata i lavori per l'urbanizzazione dell'area che ospiterà il nuovo centro commerciale di Camerino, destinato ad accogliere 69 attività e progettato dall'Università di Camerino. La ditta anconetana ha proposto un ribasso del 31,11%, aggiudicandosi i lavori per un importo complessivo di 1.833.181,11 euro Nei giorni scorsi, l'ufficio comunale preposto aveva proceduto anche all'apertura delle buste per l'appalto riguardante la direzione dei lavori, aggiudicato dalla SPM di Isernia, con un ribasso del 45%. Si tratta di una RTP composta dall'Ing. Arch. Alessandro Alessandrini, di Tolentino, e dal geologo Vito La Banca, di Isernia.

18/01/2018 19:28
Civitanova, abbandonati in discarica borsoni e abbigliamento della Civitanovese: web indignato

Civitanova, abbandonati in discarica borsoni e abbigliamento della Civitanovese: web indignato

Fotografati da un cittadino di Civitanova Marche alla discarica comunale questo pomeriggio. Non solo borsoni ma anche tutto l'abbigliamento della squadra di calcio, la Civitanovese. "Che spreco", "Uno schiaffo al simbolo ma anche alla povertà", "Buttarli via così è non aver rispetto per nulla", "Oltre che uno schiaffo al simbolo è una vergogna vedere cose seminuove buttate via così". Questi sono solo alcuni dei commenti indignati degli internauti di Facebook. Uno di loro spiega che forse è "merce di tre anni fa quando il settore giovanile era curato da Vessella... Marca HS in accordo con Udinese Calcio. Poi cambiata la società cambiato sponsor cambiato tutto ..Ecco che quegli indumenti diventano inutili". Ora è caccia al colpevole: si cerca chi sia stato l'autore e i motivi per i quali tutto questo materiale sia stato abbandonato in questo modo deplorevole. Una cosa è certa: in tempi di crisi buttare via merce nuova non è un bel segnale per la comunità!  

18/01/2018 17:53
Rotary Club Macerata: prima conviviale 2018 con Carlo Cambi e il rilancio delle eccellenze gastronomiche dell'alto maceratese

Rotary Club Macerata: prima conviviale 2018 con Carlo Cambi e il rilancio delle eccellenze gastronomiche dell'alto maceratese

Il Rotary Club di Macerata, nella prima conviviale del 2018, ha voluto confermare la vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto che stanno vivendo il secondo inverno in condizioni a dir poco difficili. Ospite d’onore della serata è stata la nuova direttrice artistica del Macerata Opera Festival, Barbara Minghetti, che ha voluto ricordare l’amicizia e la sinergia tra la rassegna lirica e il Club maceratese, che ogni anno promuove una grande partecipazione di rotariani di tutta Italia agli spettacoli dello Sferisterio. Protagonista della serata è stato il giornalista e scrittore Carlo Cambi, consulente anche di alcune trasmissioni televisive, che ha condiviso con i presenti una fotografia del post terremoto che ritrae persone non solo lasciate a loro stesse, ma anche bloccate e punite da una burocrazia che ha paralizzato qualsiasi iniziativa individuale volta a risolvere alcuni dei problemi. Il dramma personale di chi ha perso tutto è andato così ad unirsi a quello di una vasta fetta di territorio che rischia di perdere eccellenze che sono un patrimonio non solo del Centro Italia ma di tutto il Paese.   Il giornalista ha illustrato alcuni casi eclatanti di terremotati che, dopo essere stati trasferiti per oltre un anno nelle attrezzature turistiche della costa, sono stati riportati in montagna e sistemati in casette prefabbricate che fin da subito hanno presentato importanti problematiche. Poi ha ricordato la situazione in cui versano gli allevatori, alcuni dei quali non hanno avuto le stalle provvisorie e ancora oggi non sanno dove sistemare gli animali; mentre altri, che avevano trovato soluzioni di emergenza, sono stati multati perché “non a norma”. Cambi ha poi parlato delle piccole aziende che hanno ripreso l’attività ma i cui dipendenti debbono fare avanti e indietro per oltre cento chilometri tra la montagna e il mare dove vivono ancora le loro famiglie sfollate; di quei pastifici non hanno più ritrovato i vecchi fornitori di uova e grano pregiato; dei produttori di insaccati che hanno perso i vecchi clienti mentre altri non possono utilizzare i locali della loro azienda perché in “zona rossa”. Del Sindaco di Visso, infine, al quale si vieta di ricostruire la piazza principale perché “a rischio esondazione”. «Tutto questo – ha concluso Cambi – ci impone di essere più vicini a questa popolazione per cercare di far ripartire l’economia con le piccole preziose aziende dell’agroalimentare; dobbiamo far capire a queste persone che noi non le abbiamo abbandonate. È importante recarsi nelle loro aziende e nei negozi che sono riusciti a riaprire per fare acquisti ma soprattutto per far comprendere loro che per noi sono preziosi, perché sono i custodi della nostra montagna, perché conoscono i segreti per confezionare ottimi prodotti, perché difendono le nostre tradizioni, perché è fondamentale far ripartire il turismo». A seguito di questo appello, i rotariani maceratesi hanno deciso di organizzare una sorta di censimento dei produttori dell’alto maceratese colpiti dal sisma e l’acquisto delle loro eccellenze gastronomiche: anche questa è una strada da percorrere per far ripartire l’economia dell’area.

18/01/2018 17:27
Ok alla proposta della Giunta regionale per l'autorizzazione e l'accreditamento delle strutture socio-sanitarie

Ok alla proposta della Giunta regionale per l'autorizzazione e l'accreditamento delle strutture socio-sanitarie

Via libera dalla IV commissione consiliare “Salute” alla proposta di regolamento della Giunta regionale che definisce le tipologie di strutture e di servizi sanitari, socio-sanitari e sociali pubblici e privati soggetti ad autorizzazione alla realizzazione e all'esercizio in attuazione della normativa regionale n.21/96. Si tratta, in particolare, delle strutture che forniscono prestazioni in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo o diurno per acuti e di quelle ospedaliere ed extraospedaliere che erogano prestazioni in regime ambulatoriale; delle strutture sanitarie extraospedaliere intensive ed estensive, socio-sanitarie di lungo assistenza e quelle sociali di tutela e accoglienza che forniscono prestazioni in regime residenziale e semi residenziale a favore delle categorie di previste dalla normativa statale e regionale; degli stabilimenti termali e degli studi odontoiatrici, medici o di altre professioni sanitarie, se attrezzati per fornire prestazioni di chirurgia ambulatoriale ovvero procedure diagnostiche e terapeutiche invasive, di particolare complessità organizzativa e tecnologica, o che comportino un rischio per la sicurezza del paziente, nonché delle strutture esclusivamente dedicate ad attività diagnostiche o dove si esegue attività di diagnosi dei disturbi specifici dell'apprendimento.

18/01/2018 17:05
Recanati, il Generale di Corpo d’Arma Antonio Ricciardi in visita al comando di polizia locale

Recanati, il Generale di Corpo d’Arma Antonio Ricciardi in visita al comando di polizia locale

Il Generale di Corpo d’Arma Antonio Ricciardi è stato in visita presso il comando di polizia locale di Recanati per conoscere la centrale operativa e il nuovo e avanzatissimo sistema di videosorveglianza in dotazione al comando di Polizia Locale, che contribuirà ulteriormente a fare di Recanti una città ancora più sicura visto che i dati presenti nel Dup (il documento unico di programmazione, approvato dal Consiglio Comunale per il 2018) fanno emergere risultati molto lusinghieri rispetto agli anni precedenti:- 7% di furti e -10% di reati.   Il Comando di Polizia Locale gestisce e controlla 53 telecamere che verranno aumentate di ulteriori 17 unità che consentiranno di avere una sorveglianza capillare su tutto il territorio (centro-periferia). La nuova sala operativa dovrà gestire sistemi sempre più complessi di video sorveglianza e per questo si doterà di un numero maggiore di telecamere, di monitor e di pc (sia per la gestione delle immagini live che per la successiva estrapolazione e visione) uno dei quali con caratteristiche di risoluzione grafica particolarmente elevate. Sono stati istituiti nuovi punti di visione in zona Fratesca, Porta Marina, Rotatoria, Crocefisso, Via Castelfidardo e Via Giuoco del Pallone, zona Campo dei Fiori e San Vito. Sono previste ulteriori zone da coprire nei pressi della zona Duomo in questo caso anche attraverso l’importante collaborazione pubblico privato che si farà carico della spesa relativa alla telecamera. Le telecamere installate nei pressi del Centro storico e di Piazza G.Leopardi hanno un collegamento in fibra, verranno rafforzati i sistemi OCR, ovvero, si tratta di telecamere intelligenti che riescono ad  acquisire le immagini di una targa sotto forma di stringa; di un dato utile a  monitorare gli ingressi e le uscite dei veicoli da e per la città. Una pratica che sicuramente favorirà una fattiva collaborazione con gli altri organi delle forze dell’ordine.    

18/01/2018 17:00
Pievetorina, consegnate le ultime 28 Sae e approvato il piano delle opere pubbliche - FOTO

Pievetorina, consegnate le ultime 28 Sae e approvato il piano delle opere pubbliche - FOTO

  Si è tenuta a Pieve Torina la mattina del 18 gennaio 2018 il piano delle opere pubbliche durante la riunione della cabina di regia tenuta da Paola De Micheli Commissario Straordinario alla Ricostruzione Post Sisma insieme al Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, I presidenti ed i rappresentanti delle Regioni del cratere: Luca Ceriscioli per le Marche, Luciano D’Alfonso per l’Abruzzo, Lucia Valente assessore al lavoro per la Regione Lazio e Catiuscia Marini per la Regione Umbria.   La De Micheli, nella conferenza stampa presso la nuova scuola primaria di Pieve Torina tenuta nel primo pomeriggio dello stesso giorn, ha detto che è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime di Rigopiano ed ha spiegato il contenuto dell’ordinanza 49.   L’Ordinanza 49 stabilisce le procedure di gara secondo le modifiche normative effettuate e gli allegati comprendono circa 1,035 miliardi di euro destinati alla ricostruzione delle opere pubbliche distrutte dal sisma come scuole, caserme, case comunali ed edilizia popolare. Le Marche hanno ottenuto 605 milioni di euro di finanziamento cosi ripartiti: 160 milioni per la ricostruzione di 82 scuole, 114, 53 milioni per 50 case comunali, 190,52 milioni per 164 opere pubbliche, 65 milioni di euro per l’edilizia popolare e 75,47 milioni di euro per le caserme.   La Regione Abruzzo si è vista assegnare 156, 86 milioni di euro divisi in: 28,57 milioni per 7 scuole, 20.66  milioni per 9 case comunali, 23.17 milioni per altre opere pubbliche, 82 milioni per l’edilizia popolare e 2,43 milioni per opere di consolidamento a causa del dissesto idrogeologico.   La Regione Lazio è stata finanziata con una somma di 149.53 milioni di euro distribuiti cosi: 35.98 milioni per 9 scuole, 71.95 milioni per le altre opere, 27.05 milioni per opere di consolidamento a causa del dissesto idrogeologico e 14.53 milioni per 5 caserme.   La Regione Umbria ha ottenuto un finanziamento di 122.51 milioni di euro ripartito nel seguente modo: 52 milioni per 32 scuole, 12.39 milioni per 7 case comunali, 33.13 milioni per altre 42 opere pubbliche, 16.27 milioni per l’edilizia popolare, 6.72 milioni per le opere di consolidamento a causa del dissesto idrogeologico e 1.97 milioni per le caserme.   Sono stati approvati in una prima battuta gli elenchi degli interventi sulle chiese (per il momento sono provvisori) di Lazio, Umbria, Abruzzo e per le diocesi di Camerino, Fabriano e Macerata. Gli elenchi definitivi saranno approvati in un momento successivo con un’ordinanza che stabilisce le procedure di gara per i soggetti attuatori delle chiese.     La cabina di regia ha approvato il cronoprogramma per arrivare entro la fine di febbraio per stabilire il piano di intervento sul dissesto idrogeologico delle zone terremotate.   Riguardo la ricostruzione privata c’è stato un aumento significativo delle domande nonché delle autorizzazioni grazie anche all’entrata in vigore dell’ordinanza 46 sulla ricostruzione privata.   Sono stati fissati nuovi termini per le domande ed i professionisti potranno presentare le schede per la ricostruzione dei danni lievi (riparazione di abitazioni e strutture produttive temporaneamente in inagibili, categoria B) fino al 30 aprile. Riguardo i danni pesanti (ricostruzione immobili distrutti incluso il miglioramento sismico) il termine è stato fissato al 31 ottobre 2018.   Le domande di contributo diverse da quelle per i danni lievi sono introdotte da una preistruttoria per permettere ai professionisti indicazioni precise e definitive sul livello del danno (importante ai fini del calcolo del contributo) prima della presentazione del progetto definitivo.   Per i professionisti sarà possibile indicare il presunto importo del contributo già al momento della presentazione della domanda che sarà verificato e approvato dall’Ufficio Speciale Regionale con una procedura più veloce.   Cantine, stalle e magazzini in precedenza escluse dal contributo ora i relativi lavori potranno essere rimborsati, purché non si tratti di pertinenze già rimborsate fino al 70%.   I Comuni saranno i referenti unici per la regolarizzazione degli abusi sanabili e la relativa istruttoria urbanistica dovrà essere curata entro 60 gg dalla presentazione della domanda. I Comuni potranno invitare a regolarizzare gli eventuali abusi dell’edificio preesistente sempre se siano sanabili e di entità modesta. Il contributo non sarà concesso se gli abusi non saranno regolarizzati.   Al momento dell’avvio dei lavori sarà erogato l’80% del contributo per le spese di progettazione e il 100% di quello per le indagini preliminari svolte da ditte esterne. La ditta incaricata dei lavori può essere indicata dopo l’approvazione del progetto da parte degli Uffici Speciali Regionali e la comunicazione dell’importo del contributo. Durante la cabina di regia, ha detto la De Micheli, è intervenuto anche Fulvio Soccodato dell’Anas per quanto riguarda il ripristino della viabilità, avanzamento degli interventi e sui prossimi provvedimenti da prendere.   Il Commissario Straordinario De Micheli insieme ai rappresentanti delle Regioni ha ringraziato il Sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci per aver concesso l’uso dei locali della nuova scuola primaria il quale ha permesso lo svolgimento della conferenza stampa.     Dopo la conferenza stampa sulla ricostruzione il Commissario De Micheli insieme ad Angelo Borrelli della Prot. Civile, Il Sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci ed il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli si sono recati presso le casette dell’area “Le Piane” di Roti per effettuare l’ultima consegna delle SAE per gli aventi diritto.   Il Presidente Ceriscioli ha detto che con le SAE oltre ad aver ridato una buona qualità di vita alla popolazione oltre a far ripartire le comunità in pieno, arriveranno servizi come la casa riposo e le strutture che permetteranno la vita associativa. Continuare con lo spirito di collaborazione tra le persone e le Istituzioni ha detto Ceriscioli e si è congratulato con i bambini di Pieve Torina speranza per la ripresa di una comunità devastata dal sisma.   Il Capo Dipartimento Angelo Borrelli si è augurato che la popolazione rimanga il meno possibile nelle SAE e che faranno di tutto affinché le persone si potranno trovare come nelle loro case di origine.   Il Sindaco Gentilucci ha definito l’ultima consegna delle SAE come il capolinea di un percorso che hanno voluto portare a compimento in tempi brevi. L’ultima area che è stata consegnata oggi doveva già essere consegnata ad agosto ma è stata trovata in frana quando si è iniziato a fare le opere. Il Sindaco ha ringraziato i lavoratori dei cantieri ed i cittadini che con dignità non si sono lamentanti. L’importante è chiudere un percorso chiamato emergenza perché la soddisfazione è quello di poter pensare con anticipo rispetto ad altri Comuni alla programmazione della ricostruzione.   Paola De Micheli ha poi consegnato le chiavi ai bambini delle famiglie assegnatarie delle casette SAE.  

18/01/2018 16:48
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