Attualità

Diocesi di Macerata: avvicendamenti in vista nelle parrocchie

Diocesi di Macerata: avvicendamenti in vista nelle parrocchie

Sabato 19 maggio, il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi terrà una conferenza stampa per illustrare i cambiamenti che riguarderanno il servizio prestato da numerosi sacerdoti diocesani: spostamenti di sede, incarichi nelle Unità pastorali, incarichi in alcuni servizi.   Si tratta di un passo ulteriore verso l’adeguamento della struttura diocesana e dell’impostazione pastorale ai mutamenti culturali del nostro tempo, alla riduzione e all’aumentata età media del clero e – non ultimo – alle ferite inferte dal terremoto a comunità e strutture.   Saranno presenti i sacerdoti componenti il Consiglio presbiterale.

18/05/2018 10:00
"Gli angeli dell'Hotel House": Striscia la Notizia torna a Porto Recanati

"Gli angeli dell'Hotel House": Striscia la Notizia torna a Porto Recanati

La trasmissione satirica di Canale5 torna nel condomio multietnico di Porto Recanati, con l'inviata Rajae Bezzaz, che dopo aver evidenziato alcuni dei problemi, ormai più che noti, vuole mettere in evidenza invece quanto di buono c'è nel palazzone. La prima persona intervistata e Luca Davide, originario di Bergamo e proprietario di due appartamenti. Leghista della prima ora, per quanto possa sembrare strano, Davide lavora come volontario in portineria, insieme a tre colleghi di lavoro musulmani. "Noi ci mettiamo seduti, ragioniamo, parliamo, discutiamo - dice l'addetto alla portineria - la politica e la religione non entrano mai nei nostri discorsi. Dato che non venivamo pagati, abbiamo deciso di licenziarci ma poi abbiamo pensato, a questo punto chi ci sta? Chi dà un minimo di controllo? E abbiamo deciso di rifarlo noi, volontariamente, a nostro rischio e pericolo". A dare una mano a Luca Davide in portineria, c'è anche un immigrato del Senegal, Mustapha Diop, a dimostrazione che la buona volontà va oltre l'appartenenza politica e il colore della pelle. Nonostante anche lui sia possessore di due appartamenti, quando l'inviata gli fa notare che il collega è leghista e che proprio la lega ha proposto di abbattere il condominio, Diop incredibilmente di dice d'accordo anche lui, perché vivere in quelle condizioni è un pericolo costante, per lui e per la propria famiglia. Rajae ricorda inoltre che tra gli "angeli dell'Hotel House", è presente da 10 anni anche un dottore, un medico di base, che ha deciso di aprire un ambulatorio proprio all'interno del palazzo ma anche tanti volontari di no profit che ad esempio, fanno funzionare il doposcuola. "Noi pensiamo che i bambini siano il futuro - dice Eleonora Tiseni, una dei volontari - quindi la scuola è fondamentale per l'integrazione e per il loro futuro". In conclusione del servizio viene intervistato anche il sindaco Roberto Mozzicafreddo, al quale l'inviata di Striscia fa notare come all'Hotel House viva quasi un sesto degli abitanti di Porto Recanati e chiede se sia possibile affidarsi sempre alla buona volontà dei cittadini. Il sindaco è molto chiaro su questo punto ed afferma che nonostante siano un sesto della popolazione della città, vivono pur sempre in un ambiente privato e sono loro stessi a doversi organizzare per risolvere i problemi, come stanno facendo ad esempio per le fognature, per la riparazione delle quali hanno già raccolto l'80% della somma necessaria. "Qui dentro - conclude ottimista Mozzicadreddo - ancorché è noto che ci sia chi delinque, è altrettanto noto che c'è tantissima brava gente".

18/05/2018 09:23
Provincia: procedono secondo programma i lavori di edilizia scolastica a San Severino e Cingoli

Provincia: procedono secondo programma i lavori di edilizia scolastica a San Severino e Cingoli

Il Presidente della Provincia si è recato nella giornata di ieri nei cantieri di edilizia scolastica di San Severino Marche e Cingoli; insieme al dirigente dell'ufficio tecnico Mecozzi e dell'ing. Fraticelli, a San Severino Marche ha incontrato i professori Gentili e Lambertucci dell'ITIS E. Divini dove ha visitato il cantiere riguardante la ricostruzione dei laboratori dello stesso Istituto. “Un'opera – spiega Pettinari - progettata ed appaltata dalla Provincia prima del terremoto del 2016 che ne ha bloccato l'esecuzione fino a qualche mese fa.” Compiaciuto per l'andamento dei lavori che ora procedono secondo programma, ha voluto ricordare e precisare che i danni irreparabili fatti dal terremoto alla struttura principale dell'Istituto, ha indotto il Commissario Straordinario per la Ricostruzione alla realizzazione ex novo della scuola; ciò ha comportato diverse modifiche e lo spostamento dei laboratori stessi con la conseguente rimodulazione del loro originario progetto. Soddisfazione è stata espressa pure per la realizzazione del prefabbricato che ospiterà provvisoriamente i macchinari dei laboratori di meccanica e che sarà fruibile già dalla prossima settimana; la scuola sta infatti provvedendo al trasferimento delle attrezzature scolastiche. Procede a ritmo sostenuto anche la messa in sicurezza della mensa dell'Istituto Alberghiero di Cingoli.   La mensa dell'Alberghiero che era stata in parte chiusa sempre a seguito delle lesioni provocate dal terremoto sarà nelle prossime settimane interamente utilizzabile; anche questi lavori sono infatti quasi interamente ultimati. 

17/05/2018 20:24
Ospedale unico, Fabrizio Ciarapica: "Non ci sono altre alternative alla Pieve che non siano il polo di Montecosaro"

Ospedale unico, Fabrizio Ciarapica: "Non ci sono altre alternative alla Pieve che non siano il polo di Montecosaro"

In merito alla questione dell'ospedale unico, il sindaco Fabrizio Ciarapica precisa quanto segue:"Apprendo dalla stampa che il presidente Ceriscioli ha definito un “inutile viaggio della speranza” la richiesta fatta dal sottoscritto, congiuntamente ad altri sei sindaci del territorio, di programmare un confronto sulla sede dell'ospedale unico; una frase che ci è sembrata poco galante, rilasciata mezzo stampa e non direttamente e rivolta ad un territorio vasto che aspetta risposte sulle sanità e informazioni chiare e trasparenti su quanto sta succedendo alla Pieve. Il bisogno di confrontarci con il Governatore della nostra Regione ci era apparso doveroso dopo quanto dichiarato da lui stesso nel corso della seduta del Consiglio comunale aperto convocato dal presidente del Consiglio comunale Morresi su richiesta del sottoscritto e della maggioranza per allargare un dibattito sulla sanità che i cittadini ci chiedono di riaprire. Per cortesia istituzionale abbiamo atteso alcuni giorni con la fiducia di essere ricevuti, ma a questo punto non ci resta che muoverci diversamente e in autonomia. Non ho mai abbassato la guardia sull'ospedale unico, e non lo farò ora che, oltre ai problemi legati a viabilità e ai costi ingenti per far sorgere la struttura alla Pieve, si aggiunge la grave questione dell'inquinamento che non può essere liquidata con sole parole rassicuranti di Carancini. C'è un problema ancora più grande che riguarda la salute dei cittadini e che richiede attenzione e non ulteriori perdite di tempo e perdite di denaro pubblico, soldi aggiuntivi che si richiedono per l'eventuale bonifica. Non ci sono altre alternative alla Pieve che non siano il polo di Montecosaro, locazione che ha una sua logica e i suoi vantaggi dovuti alla proprietà dell'area che è già dell'Asur, alla vicinanza con una superstrada già esistente e il casello dell'autostrada, e rappresenta la risposta giusta che va data alla costa la cui popolazione residente sta diventando sempre più numerosa e che ha bisogno di un presidio all'avanguardia e non certo di un solo ospedale depotenziato.Il motivo dell'ostinazione sulla Pieve, Ceriscioli lo deve spiegare non solo al sottoscritto ma ai tanti altri sindaci che non temono di riaprire una discussione alla luce dei recenti carotaggi. Occorre smetterla di nascondere dietro ad algoritmi e tecnicismi le decisioni su un argomento così importante. Gli organi preposti ci agevolino nella realizzazione di un ospedale dove i cittadini possano curarsi senza fare viaggi della speranza verso le regioni limitrofe, come sta accadendo da tempo.Caro Ceriscioli, i veri “viaggi della speranza” sono quelli che purtroppo sono costretti a fare le persone in ricerca delle giuste cure, se la Regione non saprà dare risposte concrete ed adeguate e se la politica continuerà a tenersi lontana dalle logiche del buon senso.Tanti Comuni rivendicano una sede idonea per il nuovo ospedale e ritengono prioritaria la salvaguardia della salute dei cittadini, rispetto ad una conferenza dei sindaci nella quale non si conoscevano aspetti gravi sulla Pieve emersi solo di recente".

17/05/2018 17:15
È online "Vista mare obbligatoria": documentario sugli sfollati del sisma

È online "Vista mare obbligatoria": documentario sugli sfollati del sisma

È online da oggi, giovedì 17 maggio, Vista mare obbligatoria, il primo documentario realizzato dall'osservatorio permanente sul doposisma Lo Stato delle Cose. Vista mare obbligatoria raccoglie una serie di interviste realizzate tra il dicembre del 2017 e il gennaio del 2018 agli sfollati dei terremoti del 2016, finiti a svernare negli alberghi e nei camping della costa adriatica. Le testimonianze sono state raccolte a Civitanova Marche, Porto Sant'Elpidio, Lido di Fermo, Porto Potenza Picena, Roseto degli Abruzzi e Alba Adriatica. A raccontare le loro storie, dunque, gli sfollati dei paesi e delle città colpite dal terremoto nelle Marche e in Abruzzo.Disponibile online in streaming gratuito sul portale www.lostatodellecose.com a questo indirizzo, nei prossimi mesi, il documentario Vista mare obbligatoria sarà oggetto di una serie di presentazioni pubbliche in Italia, a cominciare dall’Abruzzo e dalle Marche, le regioni di provenienza degli sfollati intervistati.La regia del documentario è di Marco Di Battista (con la collaborazione di Michele Massetani), mentre il soggetto e le interviste sono state curate dal giornalista Mario Di Vito. L'idea del documentario è invece di Antonio Di Giacomo, giornalista e ideatore e curatore dell'osservatorio permanente di fotografia sociale e documentaria “Lo Stato delle Cose. Geografie e storie del doposisma”.Attraverso le voci e i volti degli sfollati, Vista mare obbligatoria vuole raccontare una realtà purtroppo tragica, fatta di abbandono e malinconia per un'esistenza che sembra essersi fermata e che non riparte."Abbiamo intervistato decine di persone di varia estrazione, età e provenienza – spiega Mario Di Vito, che con il regista Marco Di Battista firma il documentario –. Quello che ci premeva era di far emergere il quadro della situazione attraverso le parole di chi vive in esilio da ormai troppi mesi. Alla fine, tra tante considerazioni e racconti, il tratto che accomuna tutti gli intervistati è la voglia di tornare a casa e la paura di non riuscirci"."Il progetto di Vista mare obbligatoria – dice Antonio Di Giacomo, fondatore dello Stato delle Cose e ideatore del documentario – è nato dalla volontà di restituire dignità e attenzione alle vite in attesa degli sfollati del terremoto, ormai letteralmente scivolati nell’oblio e molti dei quali ancora oggi “dispersi” fra hotel, campeggi e case sulla riviera adriatica. Ci è parso necessario, insomma, rimettere al centro le persone e, in questo senso, Vista mare obbligatoria non è solo il primo documentario (auto)prodotto dallo Stato delle Cose, ma soprattutto il primo documentario a essere dedicato all’esilio forzato degli sfollati del sisma sull’Adriatico"."Le interviste sono contrappuntate da sequenze girate sui luoghi del sisma, in particolare nei nuovi villaggi Sae (Soluzioni abitative d’emergenza), e sui luoghi di “esilio” sulla costa» spiega il regista Marco Di Battista: «Sequenze che mostrano paesaggi appenninici e adriatici che si intersecano tramite dissolvenze incrociate in modo disarmonico mediante l’utilizzo di una sonorizzazione dissonante che inverte e miscela i due paesaggi sonori. La dissonanza vuole ridare il senso di spaesamento che si trova ad affrontare chi viene spostato da un ambiente montano ad uno marino per mesi, anni".Vista mare obbligatoria è un viaggio di 50 minuti tra le vite di centinaia e centinaia di sfollati marchigiani e abruzzesi che, a due anni dal terremoto, non sanno ancora se e quando torneranno a casa. Le interviste sono state raccolte quando ormai queste storie non facevano più notizia ed erano scivolate nell'oblio delle cronache e dell'immaginario collettivo.Vista mare obbligatoria si propone così di continuare a raccontare quello che deve essere raccontato: la vita altrove, spezzata ma non interrotta, di chi è scampato alla tragedia ma non ha più sponde né appigli.Quanto all’osservatorio di fotografia sociale e documentaria Lo Stato delle cose. Geografie e storie del doposisma, online dal 21 aprile 2017 raccoglie ad oggi oltre 20mila immagini e centinaia di reportage di documentazione a L’Aquila, nel Centro Italia e nelle altre Italie ferite dal terremoto, realizzate da circa cento fotografi italiani.

17/05/2018 17:08
Ance Macerata lancia l’allarme: "Le scelte applicative del Durc di congruità vanno riviste"

Ance Macerata lancia l’allarme: "Le scelte applicative del Durc di congruità vanno riviste"

Il Durc, ossia il certificato che viene rilasciato alle imprese e che attesta che i datori di lavoro hanno pagato i contributi Inps, Inail e Cassa Edile ai propri dipendenti, è uno strumento di controllo del lavoro regolare. "Il Durc di regolarità", commenta Carlo Resparambia, Presidente della sezione dei Costruttori di Confindustria Macerata "non era a nostro avviso uno strumento di controllo efficace nella  lotta all’evasione contributiva, al caporalato ed al lavoro nero  nei cantieri della ricostruzione post sisma. E’ per questo motivo- prosegue Resparambia - che circa un anno fa siamo stati capofila nella sottoscrizione di due importanti accordi con i quali chiedevamo l’introduzione del Durc di congruità. Chiedevamo cioè che le Casse Edili e le Edilcasse controllassero che nei cantieri della ricostruzione ci fosse un numero idoneo di lavoratori impiegati rispetto all’importo dei lavori". Il cratere del terremoto è definito come il più grande cantiere d’Europa, nel quale atterreranno lavori per circa 25 miliardi di Euro. L’obiettivo dei sottoscrittori degli accordi di luglio 2017 è quindi chiaro: fare un controllo sostanziale dei cantieri, dei contratti collettivi applicati ai lavoratori che vi operano e del costo del lavoro sostenuto dalle imprese, un’attività a tutela della legalità, della regolarità e della leale concorrenza tra imprese."Siamo preoccupati perché temiamo che questo strumento di controllo, peraltro già testato efficacemente in altri territori, si trasformi in un ulteriore balzello burocratico ed in un ritardo o blocco dei pagamenti nei confronti delle imprese per responsabilità non ascrivibili al loro operato". Perché questo non avvenga è necessario che il ruolo centrale e la prima fase di controllo vengano affidati alle Casse Edili (con l’eventuale supporto della Direzione Lavori e delle liste settimanali), che con questo nuovo meccanismo controlleranno il cantiere, l’intera filiera degli operatori economici che vi operano e l’incidenza della manodopera denunciata dalle imprese. "Il sistema delle imprese di Ance Macerata – conclude Resparambia - attribuisce un grande valore alla tutela ed al rispetto delle condizioni contrattuali di lavoro, anche come strumento di garanzia - nei confronti della committenza – della qualità delle imprese del territorio".

17/05/2018 16:44
Civitanova, dal 1° giugno al 31 agosto al via il doppio turno della macchina spazzatrice sul lungomare nord

Civitanova, dal 1° giugno al 31 agosto al via il doppio turno della macchina spazzatrice sul lungomare nord

Dal primo giugno sarà ripristinato il doppio turno del servizio estivo della spazzatrice comunale per la pulizia della carreggiata e dei marciapiedi di via IV Novembre. Il lunedì e il giovedì mattina, dalle ore 5 alle ore 8 circa, la macchina del servizio ambiente provvederà a rimuovere la sporcizia lasciata dagli avventori e ad igienizzare i tratti riservati alla parte pedonale. Scatta dunque il divieto di sosta per gli automezzi da Batik alla Lampara. La comunicazione del provvedimento è stata anticipata questa mattina dall'assessore alla Sicurezza Giuseppe Cognigni per dar modo ai residenti di conoscere i giorni e le ore riservati al servizio con ampio anticipo, poiché la Polizia municipale provvederà ad elevare sanzioni e rimozione forzata delle autovetture dove necessario, poiché solitamente sono diverse le segnalazioni degli uomini addetti al servizio che trovano auto in divieto di sosta. “Per venire incontro alle esigenze di una città sempre più pulita durante la stagione turistica – ha spiegato Cognigni - il Comune ha deciso di ampliare il servizio di pulizia delle strade effettuato per mezzo della spazzatrice meccanica, ma c'è bisogno della collaborazione dei cittadini, che non debbono intralciare il lavoro degli operatori ecologici. Lasciare l'auto nelle ore della pulizia va a discapito della qualità dello stesso servizio, per cui invitiamo i cittadini ad un rigoroso rispetto delle norme. I Vigili attiveranno i controlli e le sanzioni”. Nei prossimi giorni gli Uffici preposti provvederanno alla modifica e all'integrazione della cartellonistica valida fino al 31 agosto.  

17/05/2018 15:57
Celani: "Assordante il silenzio del contratto di governo sul sisma"

Celani: "Assordante il silenzio del contratto di governo sul sisma"

Dal Vice Presidente del Consiglio regionale delle Marche, Piero Celani (Forza Italia), riceviamo. Sisma, terremoto....si potrebbe dire parafrasando Don Abbondio, chi sono costoro? Ebbene si, leggendo la bozza del  “contratto” di Governo elaborato, dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega , non c’è traccia di questo problema che dal 24 agosto 2016 ha martorizzato quattro Regioni dell’Italia Centrale, ed in particolare le Marche. Se questo dovrà essere il “Contratto per il Governo del Cambiamento” … Cominciamo bene! Mi aspettavo una chiara e netta presa di posizione delle due forze politiche (di governo?) circa il fallimento del modello di ricostruzione voluto dal Pd e che costringe ancora migliaia di marchigiani a vivere in albergo, senza alcuna reale prospettiva di vedere ricostruita la propria abitazione nei prossimi anni, e invece nulla di tutto questo. Pensavo che nel contratto ci fosse l’impegno a Regionalizzare il processo di ricostruzione nominando un commissario per ogni Regione,  in modo che ogni territorio, potesse affrontare e risolvere le proprie specifiche problematiche. E invece … nulla di tutto ciò. Pensavo che fossero previsti importanti provvedimenti per incentivare gli investimenti nelle aree terremotate, e idonei sostegni economici, per quegli imprenditori, agricoltori e commercianti che nonostante tutto hanno deciso di restare in quelle zone martoriate, a costo di grandissimi sacrifici. E invece, solo generici impegni sul tema lavoro. Analogo assordante silenzio sui temi del turismo e dello sviluppo delle infrastrutture in tali territori. In queste zone non servono redditi o pensioni di cittadinanza: la gente è orgogliosa, vuole un lavoro dignitoso, e la possibilità di riprendere un percorso di crescita economica delle loro attività. E’ stata una svista? Me lo auguro.    

17/05/2018 12:53
Civitanova, domani le celebrazioni in ricordo dell'uccisione del Maresciallo Piermanni

Civitanova, domani le celebrazioni in ricordo dell'uccisione del Maresciallo Piermanni

Domani si svolgeranno le celebrazioni per ricordare la tragica scomparsa del maresciallo capo dei carabinieri Sergio Piermanni rimasto ucciso in un conflitto a fuoco nel piazzale della stazione. Il Comune di Civitanova e l'associazione nazionale Carabinieri, presieduta da Roberto Ciccola, ricordano il tragico evento del 18 maggio 1977, a quarantuno anni esatti da quell’alba di sangue che scosse profondamente la città. Le celebrazioni si apriranno alle 17,45 con la deposizione di una corona d’alloro, alla presenza di autorità civili e militari, sul monumento in ricordo del maresciallo Piermanni posto all'inizio del lungomare sud. Dopo il concentramento avrà inizio la cerimonia cui seguirà la santa messa in suffragio nella chiesa di Cristo Re. Riferendosi al programma di domani che presenzierà, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha sottolineato l'importanza di rinnovare le celebrazioni per ricordare un uomo valoroso che ha sacrificato la propria vita per la sicurezza di tutti i cittadini. Un gesto che la città non deve e non può dimenticare. Lo scorso anno un busto in bronzo di circa 2 metri di altezza è stato collocato all'inizio del lungomare sud della città, già intitolato alla memoria dell'eroe che perse la vita nei tragici fatti accaduti all'alba del 1977. Il monumento è stato commissionato dall'Amministrazione comunale, su richiesta dell'associazione nazionale carabinieri, all'artista marchigiano Nazareno Rocchetti (carabiniere in congedo autore di diverse creazioni per l'Arma dei Carabinieri) che lo ha realizzato gratuitamente e resterà in memoria della Medaglia d'Oro al Valor Militare insieme all'intitolazione del litorale e delle sedi della caserma dei carabinieri, dell'Anc e Uci.    

17/05/2018 12:28
Scacchisti settempedani sugli scudi, tre sul podio alle finali regionali

Scacchisti settempedani sugli scudi, tre sul podio alle finali regionali

I giovani scacchisti dell’associazione “La Torre Smeducci” di San Severino Marche sempre sugli scudi. Ai recenti campionati regionali, disputatisi a Falconara Marittima, per la categoria under16 sono salite sul podio ben tre ragazze: Raffaella Leo per gli U8, Emma Ciccalè sempre per la U8, Giulia Seghetta per la categoria U14 e Giulia Ciccalè per la categoria U16. Buoni risultati hanno ottenuto Walter Alpini, secondo negli under 12, e Andrea Arielli, terzo negli U14, e Marco Pasqualoni, secondo negli under 16. Gli atleti della serie C sono arrivati al secondo posto cedendo solo all'ultima partita. E sempre in serie C la Asd “La Torre Smeducci” conta una nuova squadra formata da Adriano Tittarelli, Andrea Pe, Valerio Beni, Andrea Arielli, Edith Tittarelli che ha vinto imbattuta con dieci punti il torneo Cis 2018.  

17/05/2018 11:39
Ciao Fabrizio, profeta del Rock quassù tra le colline

Ciao Fabrizio, profeta del Rock quassù tra le colline

A vegliarlo per giorni c’è stata la sua chitarra. E basta. Quella chitarra che, quasi come in una metafora rovesciata, lui sapeva far vivere come pochi altri. Fabrizio Farinelli è morto così, da solo, dentro un appartamento che aveva affittato dalle parti di Piazza Valtieri, a Tolentino. A 58 anni. Lo conoscevano in tanti, ancora di più sono quelli che lo ricordano negli anni dei gruppi rock locali, ma che da giorni non si facesse vedere in giro non si era accorto quasi nessuno. Se non il proprietario di quella casa di piazza Valtieri. E’ stato lui, che da qualche giorno lo cercava, a dare l’allarme. Fabrizio, stando a quanto è dato sapere, era disteso a letto, senza vita già da giorni. Forse settimane. Sul suo telefonino, l’ultima chiamata effettuata risale all’ultimo giorno di aprile. Probabilmente è stato colpito da un malore e vengono escluse, almeno per ora, altre eventuali cause. Aveva 58 anni. E li aveva dedicati tutti alla musica. Era il suo talento, era il suo sogno. Ma non sempre, soprattutto quassù tra le curvilinee colline della provincia, si ha la possibilità di mostrarlo il talento. E spesso si finisce con l’esibirsi per pochi, fino ad esibirsi, talvolta, solo per se stessi. Forse Fabrizio aveva sofferto proprio questo, spostando nel tempo la sua esistenza ai margini, con garbo e senza dare fastidio. Lasciandosi alle spalle anche qualche errore, con dignità, ma sempre in solitaria. Mite. Dolcissimo. Arreso. Poi, imbracciata la chitarra, cambiava tutto. Quello strumento era, di fatto, un filtro di espressione e la musica un mondo dove continuare a far vivere, questa volta non ai margini ma proprio al centro, il sogno che ha accomunato tanti. Non è un caso se, oggi, il commento più ascoltato a Tolentino e dintorni, è stato questo: “Fabrizio mi ha fatto conoscere il Rock”. Perché anche il Rock, persino il Rock, da queste parti ci è arrivato dopo. E Fabrizio e quelli come lui hanno rappresentato per questo territorio il megafono di una cultura, di musica e di vita, che ha avuto i bar di paese come stadi da concerto e che, pur tra mille diffidenze provinciali, oggi appartiene alla storia personale di tutti noi. Jimmy Page, i Led Zeppelin, i Pink Floyd. Insomma, gli interpreti di quel Rock sviluppato e impegnato che hanno rivoluzionato il modo di pensare, hanno, di fatto, avuto bisogno del chitarrista del paese. Ecco, a chi pensa che con Fabrizio se ne sia andato uno “sconfitto”, possiamo rispondere così. Ricordando che quella chitarra che lui sapeva far vibrare è stata per noi una finestra su un mondo che, altrove, era già cambiato e che quassù tra le colline stava solo cominciando a farlo.  Gli “sconfitti” sono altri. O lo siamo tutti. E allora, nel giorno dell’addio a Fabrizio, rimane un pensiero o, per chi crede, una preghiera; prendendo, però, in prestito le parole di Ivan Graziani, un altro grande della musica che se ne è andato presto: “Signore, è stata una svista, abbi un occhio di riguardo per il tuo chitarrista!”.

17/05/2018 10:10
Post sisma, a Caldarola si parla di Sae e microzonazione

Post sisma, a Caldarola si parla di Sae e microzonazione

Venerdi 18 maggio alle 21 presso la sala “A. Tonelli” di Caldarola, a seguito dell’approvazione della microzonazione, l’associazione Ri-Viviamo Caldarola organizza un incontro pubblico per conoscere meglio cosa si nasconde sotto i nostri piedi, a cura del geologo dottor Mauro Cataldi, che ha lavorato in questi mesi per la microzonazione di terzo livello. È un primo passo fondamentale per la redazione dei progetti di recupero degli edifici a seguito del terremoto. Il comitato RI-viviAMO Caldarola è stato rinnovato pochi giorni fa, confermando Alessandro Donati Presidente all’unanimità, ampia partecipazione durante le assemblee organizzate in questi mesi, con al centro della discussione sempre il tema della ricostruzione e della rinascita della comunità. Sarà inoltre argomento di discussione la nuova area SAE villaggio San Rocco, finalmente completata, che porta con sé alcuni problemi di viabilità e parcheggi, già segnalati in fase di progetto, ma che oggi possono essere risolti con alcuni accorgimenti. È inoltre fortemente richiesto dai nuovi residenti un regolamento per governare gli spazi comuni e la civile convivenza. Per questo motivo il comitato si incontrerà nei prossimi giorni con tutti gli abitanti dell’area per condividere e promuovere un regolamento che possa incontrare le esigenze di tutti.   Durante l’assemblea si promuoverà anche il prossimo incontro che si svolgerà a Roma tra tutti i Comitati nati a seguito del sisma nel Centro Italia e i capigruppo della camera.

16/05/2018 21:57
Completati i lavori di sistemazione lungo la provinciale Corridoniana

Completati i lavori di sistemazione lungo la provinciale Corridoniana

Terminati i lavori di sistemazione della strada provinciale Corridoniana, nel tratto che va dallo svincolo della superstrada alla rotatoria in prossimità della Tenda Rossa. Anche i lavori di asfaltatura - spiega la Provincia - sono stati eseguiti nella notte  per evitare disagi alla circolazione del traffico.  

16/05/2018 21:23
Dopo la chiusura per il maltempo, riapre la Piampalente

Dopo la chiusura per il maltempo, riapre la Piampalente

Riapre nella giornata di domani la strada provinciale Piampalente che conduce agli impianti sportivi in località Le Calvie di Camerino. Sabato scorso a seguito della bomba d'acqua caduta nel pomeriggio, si è proceduto alla chiusura al transito della strada in località Canepina.   I lavori sono stati eseguiti con somma urgenza data l'importanza della strada per il transito locale.  

16/05/2018 20:19
San Ginesio, ok alla variante per costruire il nuovo polo scolastico

San Ginesio, ok alla variante per costruire il nuovo polo scolastico

All’unanimità, con una affatto scontata convergenza di intenti tra maggioranza e opposizione, è stata approvata in consiglio comunale la variante urbanistica per la costruzione del nuovo polo scolastico di San Ginesio. Una delle ultime tappe prima dell’avvio del cantiere, previsto entro pochissimi giorni.  La seduta di ieri si profilava nervosa, in piena campagna elettorale in vista del rinnovo dell’amministrazione che si voterà il 10 giugno prossimo, e con una parte della popolazione scettica sul progetto della nuova scuola. La risposta puntuale ad ogni questione sollevata dal consigliere di minoranza Giuseppe Salvucci è stata affidata direttamente al Rup, Benedetto Renzetti, dell’Ufficio del Commissario straordinario per la Ricostruzione e all’architetto Maurizio Scarpecci della Provincia di Macerata, che hanno anche mostrato pubblicamente i disegni del progetto definitivo per la prima volta. In particolare, Salvucci si è dichiarato perplesso sulla sufficiente disponibilità di parcheggi e sull’impatto paesaggistico del polo (che comprende due edifici prettamente scolastici, una palestra di tipo B1 omologata dal Coni per pallacanestro e pallavolo e un Auditorium) che sorgerà vicino alle mura castellane e all’Ospedale dei Pellegrini, beni architettonici di eccezionale valore storico. Renzetti ha spiegato dettagliatamente: “I parcheggi vengono previsti per legge, secondo proporzioni che vengono indicate. Ne abbiamo previsto anche qualcuno in più. Per quanto riguarda l’impatto visivo è stato uno dei nodi centrali che l’amministrazione comunale ci ha sottoposto ed è stato tutto calcolato affinché nessuna struttura interferisca con la visuale delle mura di cinta del paese né vada ad impattare sui punti di osservazione dell’Ospedale dei Pellegrini. È per questo motivo che stiamo riprogettando l’auditorium per renderlo esteticamente appropriato al valore del luogo in cui verrà inserito”. I tecnici hanno spiegato a tutta la popolazione presente in sala che “il paesaggio è stato ed è una delle variabili più sensibili e su cui è stata posta la maggiore attenzione nelle nostre valutazioni”, e che prima di avviare il cantiere sono stati necessari rilievi per dare appropriate risposte alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche. Inoltre, sono stati sottolineato alcuni degli aspetti di eccellenza del progetto. “Il Commissario ha voluto che queste scuole fossero in classe IV, a emissioni quasi zero. Questa scuola sarà autosufficiente a livello energetico e sarà un edificio strategico di protezione civile, essendo stato progettato con numeri di risposta al sisma calcolati appositamente sul terreno dove sarà costruito. La palestra, regolamentare per partire a livello professionistico, è stato poi uno dei punti su cui il vostro sindaco ha  insistito di più”. ”Per tutto questo ci è voluto tempo, ma abbiamo fatto tutto il necessario perché l’impresa ora possa iniziare e finire i lavori in 150 giorni - ha concluso Renzetti - senza doversi fermare per l’insorgere di intoppi di varia natura”.   Alla fine la maggioranza ha fatto appello al voto unanime in nome di una “vittoria per la comunità”, e ha ricordato i momenti dell’emergenza in cui il progetto fu pensato per la prima volta, sottolineando la spinta fondamentale del sindaco Scagnetti e dell’amministrazione.

16/05/2018 19:40
Sisma, 10 milioni di euro per adeguare mense e studentati

Sisma, 10 milioni di euro per adeguare mense e studentati

Oltre 10 milioni di euro di investimenti, di cui 8,2 milioni da fondi Por Marche Fesr 2014-2020 messi dalla Regione e il restante dall'Erdis (ente regionale diritto allo studio), per la prevenzione sismica e idrogeologica e efficientamento energetico delle residenze e mense universitarie. Opere che serviranno a mettere in sicurezza le strutture e renderle sempre più attrattive. La Regione, ha spiegato Luca Ceriscioli, accelera sulla spesa e rendicontazione dei fondi attribuendoli direttamente all'Ente che conosce le priorità, senza passare per i bandi. Cinque gli interventi da eseguire: Collegio Montessori di Macerata (2 milioni di euro), Colle Paradiso di Camerino (3,5), Mensa Petrarca di Ancona (1,5), Casa della Studentessa (1,2) e Tridente (1,8) di Urbino."E' uno degli interventi più importanti per le residenze studentesche", secondo il direttore dell'Erdis Angelo Brincivalli. "E' la prima volta - ha detto l'assessore Loretta Bravi - che si investe così tanto per l'adeguamento sismico ed energetico". (fonte Ansa)

16/05/2018 19:14
Terremoto, avviso pubblico per l’appalto dei lavori alla torre di Carpignano

Terremoto, avviso pubblico per l’appalto dei lavori alla torre di Carpignano

Il Comune di San Severino Marche ha emesso un avviso pubblico per la manifestazione di interesse, da parte degli operatori economici, ad essere invitati alla procedura negoziata per l’appalto di lavori di messa in sicurezza della torre di Carpignano a seguito del terremoto dell’ottobre 2016. L’intervento comprende lo smontaggio controllato delle parti pericolanti, sia della parte superiore della torre che del basamento, la cinturazione perimetrale con funi d’acciaio della parte alta e dei prospetti nord, ovest e est del basamento insieme alla posa in opera di una rete elettrosaldata perimetrale per contenere eventuali cadute di materiale fino all’esecuzione dei lavori definitivi.Gli interventi di messa in sicurezza, oltre a salvaguardare il monumento, dovrebbero permettere di garantire il recupero della transitabilità sulle vie circostanti e la rimozione dei divieti in località Carpignano al fine di avviare anche l’iter della ricostruzione privata e la successiva messa in sicurezza anche della chiesa di Santa Maria Assunta. Per l’esecuzione delle opere saranno concessi 60 giorni dalla consegna del cantiere. I lavori saranno finanziati con fondi della Protezione Civile. Per l’aggiudicazione si seguirà il criterio del prezzo più basso. Le richieste di partecipazione alla procedura vanno  presentate esclusivamente per posta elettronica certificata all’indirizzo protocollo.comune.sanseverinomarche@pec.it entro il 29 maggio. Il responsabile unico del procedimento  è l’ing. Marco Barcaioni, responsabile dell’ufficio Sisma del Comune.

16/05/2018 17:19
Unimc, nasce il Laboratorio di storia del penale e della giustizia: doppio seminario sul tema della paura

Unimc, nasce il Laboratorio di storia del penale e della giustizia: doppio seminario sul tema della paura

Nel solco della riflessione condotta da Mario Sbriccoli (1941-2005), a lungo docente nell’Ateneo maceratese, nasce all’Università di Macerata il Laboratorio di storia del penale e della giustizia, promosso dai professori Luigi Lacchè, Massimo Meccarelli, Paolo Marchetti, Monica Stronati e Ninfa Contigiani. Ogni anno, nel mese di maggio, sarà organizzato un seminario per “riflettere, di più e meglio, sul “diritto di punire”, affiancando alla dimensione tecnica quella culturale, in grado di contribuire alla ricomposizione di un mosaico le cui tessere, oggi, sembrano troppo disperse” spiega Lacchè. Il primo appuntamento è con una due giorni sul tema “La paura. Riflessioni interdisciplinari per un dibattito contemporaneo su violenza, ordine, sicurezza e diritto di punire” che si terrà venerdì pomeriggio e sabato mattina, 18-19 maggio, alla Badia San Pietro, Hotel Monteconero, di Sirolo. Saranno quattro i relatori che tratteranno le posizioni di partenza e i temi-chiave per la discussione che vedrà la partecipazione di storici del diritto penale, penalisti, filosofi, storici, sociologi: Francesco Benigno della Scuola Normale Superiore di Pisa, Luca Scuccimarra dell’Università Sapienza di Roma, Roberto Mancini dell’Università di Macerata, Roberto Cornelli dell’Università Bicocca di Milano. Per questa prima edizione, sono state privilegiate le prospettive storica, filosofica, politologica e criminologica. Il seminario è il primo banco di prova per costruire, ogni volta, l’indice di un volume che raccoglierà i materiali prodotti a partire dalle relazioni e dalle proposte emerse durante la discussione.“Vogliamo confrontarci  - prosegue il professor Lacchè - con questo sentimento antico quanto l’uomo, madre e fonte primigenia di comportamenti e di azioni individuali e collettive - reazione, difesa, fuga, fobia, panico, minaccia, angoscia, ansia, incertezza - prima di vederla ben piantata, diremmo applicata, nel centro dei sistemi penali contemporanei sotto forma, appunto, di governo della paura, di cultura del controllo, di guerra alla criminalità e al nemico, di tolleranza zero, di populismo penale, di diritto penale emozionale, di politiche di sicurezza pubblica, specie in ambito urbano”.Mario Sbriccoli è stato professore ordinario di Storia del diritto italiano nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Macerata, la sua città, dove ha iniziato gli studi di storia del diritto negli anni Sessanta sotto la guida di Paolo Grossi. I suoi scritti sugli statuti medievali, sulla funzione dei giuristi nell’età del diritto comune, sul problema del reato politico alle soglie della scienza penalistica moderna, e ancora sul metodo della storia penale e criminale, sulla storia del processo, e ancora diritto penale d’età liberale e sul socialismo giuridico gli hanno guadagnato una posizione di grande autorevolezza e prestigio nel campo disciplinare che corre tra storia del diritto, storia del pensiero giuridico, storia delle istituzioni e delle pratiche criminali.

16/05/2018 16:29
Sicurezza a Porto Recanati: "presidio fisso nell'area Hotel House", il Consiglio Regionale dice sì alla richiesta

Sicurezza a Porto Recanati: "presidio fisso nell'area Hotel House", il Consiglio Regionale dice sì alla richiesta

Approvata ieri in Consiglio Regionale una risoluzione a firma Rapa, Leonardi, Pieroni, sulla richiesta, ai competenti ministeri di un potenziamento stabile delle Forze dell'Ordine a Porto Recanati.L'atto accorpa due proposte che evidenziano nelle premesse la situazione di illegalità legata alla presenza del complesso dell'Hotel House il quale è di nuovo salito negativamente agli onori della cronaca per il ritrovamento di una sorta di “pozzo degli orrori” ove sono stati rinvenuti resti umani e la situazione si è fatta ancora più "incandescente" evidenziata dai continui blitz delle forze dell'ordine per la confisca di droga, arresti, contrasto a criminalità più o meno organizzata.Per la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Elena Leonardi, la riqualificazione dell'area non può essere limitata al solo concetto di recupero urbanistico, ma occorre un serio intervento di ripristino della legalità considerato il proliferare della criminalità soprattutto legata al commercio di droga e alla contraffazione. Non solo: Leonardi ricorda che dei circa 2000 inquilini questi sono solo quelli “censiti”, il palazzo ospiterebbe, come la cronaca spesso ci aggiorna, anche immigrati clandestini e rischi di integralismo con conseguenti potenziali pericoli di terrorismo.La rappresentante del partito della Meloni ricorda che il focalizzare l'attenzione solo sulla situazione “fisica” dell'edificio e non sul contrasto alla criminalità comune e a quella organizzata, risulta un palliativo che non risolve i gravi problemi di legalità che il territorio sta esponenzialmente subendo."Ben venga pertanto l'atto votato oggi perché in esso si chiede alla Giunta Regionale di intervenire presso la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell'Interno al fine di richiedere un presidio permanente delle Forze dell'Ordine presso l'Hotel House a Porto Recanati così da avere un controllo continuo delle persone residenti e degli accessi al complesso per garantire sicurezza e legalità" commenta la consigliera.Un altro contributo fondamentale apportato dalla Leonardi è quello della richiesta di attivazione della procedura per la definizione di un nuovo “Patto per la Sicurezza”, che porti ad un rafforzamento stabile degli organici delle forze dell'ordine come ad esempio attraverso l'elevazione della caserma dei Carabinieri a Tenenza, da stipularsi efficacemente tra Ministero dell'Interno, Regione Marche, Comune di Porto Recanati e altri enti locali.In quest'ottica va anche l'altro provvedimento inserito dalla Leonardi: il supporto al ricorso all'uso dell'Esercito sul territorio attraverso l'operazione "Strade Sicure", misura condivisa anche dal Comune di Porto Recanati che ha recentemente votato una mozione su questa linea. "Attraverso le conoscenza maturate sulla problematica ho voluto dare un contributo fattivo – afferma la Leonardi – ad un problema di sicurezza e legalità come quello che ruota attorno all'Hotel House, ma non solo. Ricorda la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia: un rafforzamento stabile delle Forze dell'Ordine e la presenza di pattuglie in orario notturno potranno garantire un più efficace controllo di tutto il territorio. Sappiamo bene – continua la rappresentante del partito della Meloni – come certa delinquenza tende a spostarsi quando sotto pressione di controlli operativi sistematici da parte delle Forze dell'Ordine: la situazione del River Village ne è un esempio concreto.Spiace dover constatare – conclude Elena Leonardi – che certe richieste ed azioni siano state avanzate dalla Regione quando chi la dirige ha avuto un filo diretto col Governo Nazionale, tanto da pensare di far candidare il Ministro Minniti proprio nelle Marche ma non di farlo intervenire per un problema che oggi tutti dichiarano che vada affrontato in sede nazionale

16/05/2018 16:12
Civitanova, Targa System scambiato per autovelox fa indignare i cittadini

Civitanova, Targa System scambiato per autovelox fa indignare i cittadini

"Questa mattina, all'inizio del lungomare sud, la polizia municipale ha piazzato un "Laser" nell'auto, senza nessuno a bordo e senza nessun segnale di preavviso nelle vicinanze". E' l'inizio del post comparso ieri sera sul gruppo social cittadino che ha scatenato molteplici commenti irritati e tantissime condivisioni.Il messaggio in questione, con tanto di video dell'auto della municipale allegato, era indirizzato a tutti coloro che in mattinata avessero preso delle multe in quel punto. La persona che l'ha pubblicato, al bisogno, si offriva di consegnare il video integrale che inquadrava non solo l'auto ma tutta la zona intorno, a dimostrazione dell'assenza di segnali di avviso e degli agenti.Come facilmente prevedibile, sono arrivati immediatamente i commenti infervorati e sarcastici contro quello che a prima vista, sembrava essere un vero e proprio agguato contro gli automobilisti di passaggio, fatto contravvenendo la norma, in un punto dove è difficile riuscire a mantenere il limite di 30 km/h.Tra un insulto e l'altro, qualcuno però provava a far chiarezza, ipotizzando che si potesse trattare del nuovo strumento a disposizione dei vigili urbani, chiamato Targa System, in grado di segnalare, leggendo la targa, mezzi senza assicurazione, revisione e rubati. A porre fine alla questione, a tarda sera, arriva il commento dell'assessore Giuseppe Cognigni che scrive: "È il targa system. Rileva il mancato pagamento dell’assicurazione e la mancata revisione del veicolo".Tutto chiarito quindi? Neanche per sogno, perché accecate dalla rabbia, diverse persone non hanno fatto caso alla spiegazione e continuano a lasciare commenti infervorati. C'è anche da dire però che esistono persone con uno spiccato senso civico e rispettose delle regole che fanno notare come non c'è bisogno di prendersela con gli autovelox, perché le persone che rispettano i limiti non verranno mai multate. Scrive infatti un signore: "Tutti schierati contro l'autovelox. Se c'e 30 vai a 30 se c'è 50 vai a 50".

16/05/2018 10:44
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