In occasione dell'8 marzo, giornata in cui si celebra la Festa della Donna, abbiamo deciso di intervistare una delle personalità femminili più rilevanti della provincia di Macerata, il Prefetto Iolanda Rolli, e affrontare insieme a Lei temi quali la disparità di genere, il femminicidio, l'importanza della donna e il valore dell'educazione sentimentale.
Quali sono i lati positivi e quali invece quelli negativi nel ricoprire il ruolo di Prefetto in un settore, come quello delle istituzioni pubbliche, in cui il genere maschile è prevalente?
Il rispetto delle regole e la lotta contro l’illegalità sono il primo obiettivo che dobbiamo perseguire per la sicurezza dei cittadini ma accanto a ciò, nel corso degli ultimi decenni la funzione del prefetto si è arricchita di un ruolo di mediazione sociale che si è particolarmente sviluppata.
In un contesto sempre più complesso, in cui le attribuzioni sono ripartite fra organi territoriali di vario livello, il prefetto si pone quale organo di garanzia per l’esercizio dei diritti civili e sociali previsti dalla nostra Costituzione e, in tal modo, come il naturale referente sul territorio. Nel far questo non c’è alcuna differenza se il prefetto è un uomo o una donna. Le dirò di più, oggi c’è una completa parità numerica.
Secondo Lei, si sta facendo abbastanza per contrastare la disparità di genere, e più in generale il femminicidio, nella nostra società? Si potrebbe concretamente fare qualcosa di più?
La condizione femminile è ancora oggi oggetto di un fenomeno insidioso, spesso sommerso ma ultimamente sempre più alla ribalta, costituito da fatti di violenza psicologica e fisica che ne mortificano la dignità e, talvolta, la stessa incolumità fisica.
I generi, quello maschile come quello femminile, patiscono il cambiamento radicale che stanno vivendo. Secondo me è necessario intervenire per colmare un enorme vuoto formativo su un tema che dovrebbe invece essere centrale nella formazione di ciascun individuo, ossia l’educazione sentimentale con tutti i risvolti culturali ed emotivi da gestire in maniera paritetica e consensuale. Con consapevolezza e libertà.
Secondo Lei, c’è una disparità tra i due generi nell’accesso alle posizioni dirigenziali sul lavoro? Il fatto di essere donna, in alcuni casi, può essere uno svantaggio?
La Costituzione sancisce, con l'articolo 3, il principio di uguaglianza davanti alla legge e con l'articolo 51, l'uguaglianza nell'accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive eppure solo nel 1960 la Corte Costituzionale abolì le discriminazioni di genere nelle carriere pubbliche con la sentenza n.33.
Soltanto da allora le laureate italiane cominciarono a entrare in prefettura e diplomazia. L'importante e sempre crescente ruolo che, con grande dedizione e non senza sacrifici personali, le donne hanno saputo svolgere nella società italiana ha costituito un importante strumento per la crescita e la coesione sociale, anche grazie all'impegno di molte di loro in ruoli chiave nelle istituzioni.
La nostra generazione ha avuto davanti un bivio, ci siamo confrontate con modelli marcatamente maschili: seguire quelli o seguire altre strade? Io ho scelto la seconda via e cerco di coniugare al femminile il mio ruolo. E questo, credo, non sia uno svantaggio. Mi piace essere presente nel territorio, conoscere le realtà, le criticità e le eccellenze, e posso dire di essere già stata in ogni comune. Oggi c’è l’esigenza di concretezza, è necessario un approccio fattivo: conoscere i problemi, e cercare di trovare le soluzioni per raggiungere l’obiettivo di risolverli per il bene dei cittadini.
Per Lei, è sempre stato semplice coniugare il suo ruolo istituzionale con la sfera familiare? Ha dovuto fare dei sacrifici?
Certo non è facile conciliare la propria professione con gli impegni familiari derivanti, in particolare, dall’avere dei figli. Devo essere grata soprattutto a mio figlio che mi ha sempre saputo dare quel supporto e quella serenità indispensabile per esercitare al meglio i vari incarichi che mi sono stati affidati. Il supporto familiare, poi, è stato indispensabile e mi ha consentito di rivolgere, anche durante le ore notturne e festive, il dovuto impegno alle situazioni, anche assai complesse, che mi sono trovata ad affrontare.
Oggi, secondo Lei, si ha coscienza del perché si festeggia l’8 marzo o la ricorrenza viene celebrata in modo superficiale?
L'8 marzo non ricorda solo le conquiste sociali, economiche e politiche, ma anche le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo. Non può e non deve essere celebrato in modo superficiale.
Ha ricoperto, per diversi anni, incarichi istituzionali di rilievo nella Capitale, per poi essere trasferita a Manfredonia come Commissario Straordinario. Dal luglio 2018 è stata nominata Prefetto di Macerata. Cosa pensa della realtà maceratese? Quali differenze ha riscontrato tra la realtà metropolitana e quella di provincia?
Per me è un onore e un orgoglio essere alla guida di questa prefettura, mi fa piacere essere in questo territorio, voglio viverlo, starci pienamente e imparare a conoscerlo bene e ritengo che il mio bagaglio di esperienze possa essere messo utilmente al servizio di questa provincia. C’è un ricco patrimonio artistico e paesaggistico e una grande vitalità culturale.
Ho trovato, con piacere, una completa sinergia tra le istituzioni e le Forze dell'Ordine e un buon rapporto anche tra istituzioni e cittadini. Un clima che non è facile trovare in altre realtà.
Una giornata, quella di mercoledì 6 marzo, interamente dedicata dal Presidente della Provincia e dal Soggetto Attuatore ingegner Soccodato e dal suo staff alla verifica dello stato dei lavori sulle diverse strade provinciali all'interno del cratere.
Il lungo giro è iniziato a Caldarola con un sopralluogo sulla variante della strada regionale 502 dove la realizzazione della bretella di collegamento con la provinciale Belforte Caldarola è a buon punto.
L'ingegner Soccodato e l'ingegner Franciscis ed atri tecnici responsabili dei diversi cantieri si sono quindi spostati sulla Provinciale Pian di Pieca – Monastero – Fiastra dove è stato accertato l'avanzato stato dei lavori.
Un progetto quello della strada in questione redatto in piena sintonia con la Provincia e poi appaltato per 4.337.000,00 di euro dal Soggetto attuatore incaricato del ripristino di tutta la viabilità comunale provinciale e statale danneggiata dal terremoto.
Come si ricorderà, per la messa in sicurezza dell'arteria, si è intervenuti in particolar modo sulla protezione del piano stradale installando reti protettive e paramassi sulle dorsali costituite in parte da rocce particolarmente friabili.
Altra tappa è stata fatta a Fiastra dove con il Sindaco Castelletti e il Vice Sindaco Scaficchia sono state affrontate questioni strettamente connesse alla sistemazione di alcune strade comunali.
Successivamente a Pievetorina, il Sindaco Gentilucci, il Presidente e gli altri tecnici hanno insieme verificato lo stato dei lavori sulla provinciale Pievetorina – Colfiorito dove sono aperti diversi cantieri tra i quali uno è prossimo alla chiusura per il completamento delle operazioni di ripristino.
“Mi sento in dovere di ringraziare – ha detto il sindaco di Pievetorina Gentilucci – la Provincia nella persona del Presidente Pettinari e l'ingegner Soccodato dell'ANAS per il loro impegno che ha consentito il ripristino della Pievetorina – Colfiorito; quando si lavora in sintonia – ha proseguito il sindaco – si ottengono risultati eccellenti tant'è che l'intervento sulla Pievetorina – Colfiorito rappresenta il primo vero lavoro della ricostruzione portato a termine nel nostro Comune con i fondi pubblici.”
Altro sopralluogo è stato effettuato sulla Visso – Ussita dove solo qualche giorno fa sono ripresi i lavori ed è stato ripristinato il senso unico alternato di giorno e la chiusura al traffico di notte sulla galleria per favorire le ultime operazioni relative al definitivo consolidamento della volta.
I lavori, come già anticipato, dovrebbero terminare nel giro di due o tre settimane al massimo.
Un ulteriore sopralluogo è stato eseguito sulla provinciale Visso Castelsantangelo arteria in cui i lavori furono divisi in tre lotti. Anche qui i lavori sono praticamente giunti al termine; resta da fare solo la pavimentazione per la quale si attendono tempi e temperature adatte per la loro esecuzione.
La tappa conclusiva della giornata è stata effettuata nei pressi del cantiere dell'ultimo lotto vicino al ristorante la Fiorita attualmente inagibile per i danni provocati dal terremoto.
In questa sede è stato fatto il punto sui lavori riguardanti la Pian Perduto, strada provinciale che collega Castelsantangelo a Castelluccio; l'ingegner Soccodato, De Franciscis, il Presidente Pettinari, il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Falcucci e i tanti responsabili dei cantieri visitati, hanno incontrato le imprese con le quali hanno fatto un primo programma per la ricostruzione di un tratto stradale che necessita di palificazioni.
Per l'escavazione dei pozzi verrà portata a breve sul posto una macchina speciale indispensabile per le perforazioni del caso. In ultimo, dopo aver fatto il punto, si sono dati appuntamento al prossimo mese per valutare nuovamente lo stato dei lavori.
“Una giornata sicuramente utile – riferisce Pettinari - dove è stata fatta una verifica sullo stato dell'arte e tutti, nei rispettivi ruoli, hanno contribuito alla risoluzione delle criticità emerse durante i sopralluoghi. Al termine della giornata sono stati anche discussi ulteriori interventi per il completamento dei cantieri in corso. La viabilità – ha sottolineato Pettinari - è un elemento essenziale per la ripresa ed il rilancio delle comunità locali ed occore quindi muoversi con celerità.”
“Esprimendo i miei più sinceri sentimenti di gratidudine all'ingegner Soccodato ed al suo Staff non posso nascondere il fatto che è alquanto singolare – ha commentato il Sindaco Falcucci – assistere al rispristino delle viabilità senza purtroppo vedere un significativo passo in avanti per quanto concerne la ricostruzione.”
“L'ANAS, quale Soggetto Attuatore – ha spiegato l'ingegner Soccodato - ha provveduto alla progettazione esecutiva del 98% del valore degli interventi compresi nei primi due stralci del programma per un investimento di circa 185 milioni di euro previsti in Provincia di Macerata.
Sono già stati appaltati i lavori per la realizzazione di 139 interventi, per un valore di circa 172 milioni di euro, pari al 92% dell'investimento previsto sul territorio provinciale. Risultano attualmente in corso o ultimati i lavori per la realizzazione di 122 interventi per un importo di circa 143 milioni di euro pari al 76%.”
Si comunica che, su richiesta del M.I.B.A.C., il personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Macerata, nella giornata di oggi, giovedì 7 marzo, ha effettuato lo smontaggio e lo spostamento di 3 grandi tele dalla chiesa del Corpus Domini di Macerata e successivamente il recupero di 5 grandi tele con altri quadri e arredi sacri fino a oggi ubicati presso la sacrestia della Cattedrale di Macerata.
La suddetta attività fa seguito ai 120 interventi circa che hanno consentito il recupero di più di 1.400 opere d’arte ubicate nei vari Comuni del Cratere.
La manifestazione enogastronomica che aprirà i battenti dal 9 all'11 marzo a Fermo, è diventata negli ultimi anni un riferimento molto importante a livello nazionale, dove si va a vivere un’esperienza a cinque sensi. Tra i protagonisti di quest'anno c'è anche il comune di Porto Recanati.
“Il 20 febbraio – dice l’assessore al Turismo e Cultura, Angelica Sabbatini – abbiamo partecipato insieme al Sindaco alla cerimonia in cui ci è stato conferito un riconoscimento per la nostra partecipazione. A Tipicità saremo presenti con lo stand istituzionale, in cui, come nella passata edizione, si farà promozione enogastronomica del Brodetto di Porto Recanati e delle sue peculiarità ma non solo, pubblicizzeremo a livello turistico anche la settimana del Brodetto, giunta alla sua 21° edizione, che si svolgerà dal 9 al 15 giugno e a cui hanno aderito una ventina di ristoranti. Quest’anno c’è una novità quella che insieme a noi, saranno presenti alcuni esponenti della "rinata” Accademia del Brodetto che saranno i protagonisti nella giornata di domenica, in una vetrina importantissima come l’Accademia di Tipicità, un vero e proprio palcoscenico riservato allo show cooking, con relativo assaggio diretto a un pubblico esperto. Sempre domenica, dalle 16.30, con l’Accademia del Brodetto saremo ospiti anche al Teatro dei Sapori con lo scopo di fare dell’enogastronomia la leva per promuovere anche un turismo esperienziale e sensoriale.”
“Insieme al collega Fabio Giorgini – dice lo chef German Scalmazzi, entrambi membri dell’Accademia del Brodetto – prepareremo 70 assaggi per i partecipanti all’Accademia di Tipicità, in cui il Brodetto di Porto Recanati sarà il protagonista. Questo nostro piatto, che si differenzia dagli altri per il suo colore dorato, è nato dall’intuizione di uno chef che ai primi del ‘900 volle impreziosire con la zafferanella la zuppa di pesce dei pescatori. Il nostro Brodetto assume oggi non soltanto la funzione di identificare il territorio con una ricetta unica ma anche quella di rappresentare un presidio culturale gastronomico che consente di riscoprire antiche tradizioni votate a una cucina sempre moderna che incontra il gusto del pubblico con i suoi colori e sapori. Per questo usciamo da Porto Recanati per svolgere un'azione promozionale sempre più ad ampio raggio, il 15 marzo ad esempio saremo a Perugia.”
La mimosa, si sa, è il simbolo dell'8 marzo, giornata in cui ricorre la Festa della Donna.
La Cia (Confederazione Agricoltori) di Ascoli-Fermo, invita tutti a fare acquisti, stando attenti a chi specula sulla vendida della mimosa. I prezzi infatti rimangono stabili rispetto all'anno scorso e per i mazzetti, in base al peso, andranno dagli 80 centesimi/1 euro fino a 10 euro; mentre le piante, in base alla grandezza del vaso, vanno dai 5/6 euro fino a 60 euro.
"Quest'anno infatti, nonostante il caldo, molte piante di mimosa sono ancora nella fioritura - spiega Traini della Cia provinciale -.Il fiore inoltre non è stato rovinato in quanto non ci sono state delle nevicate. Anche se pochi agricoltori del nostro territorio si dedicano a questo prodotto in quanto, a causa del clima mite, la fioritura spesso arriva prima del previsto."
Due nuove fermate si aggiungeranno a breve nella tratta ferroviaria Civitanova-Albacina: la nuova fermata di Macerata Università e la fermata di Tolentino. Lo ha annunciato l’assessore regionale ai Trasporti, Angelo Sciapichetti a margine di una riunione tenutasi questa mattina in assessorato alla quale erano presenti il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, il Rettore dell’Università di Macerata, Francesco Adornato e i vertici di RFI con il responsabile della direttrice Adriatica, Roberto Laghezza.
“E’ un motivo di grande soddisfazione questa decisione – ha rimarcato l’assessore Sciapichetti – perché abbiamo rappresentato a RFI le legittime esigenze di un territorio provato dagli eventi sismici e sono state accolte. Una risposta concreta e importante, dunque, diventata irrinunciabile per il capoluogo che ospita il più antico Ateneo delle Marche che andava collegato in maniera adeguata. Un progetto, finanziato con fondi regionali che ammontano complessivamente a 2 milioni e 700 mila euro che mira ad accrescere i livelli di accessibilità dell’Università e a innescare una significativa diversione modale, dal trasporto individuale a quello collettivo, con effetti benefici sulla congestione stradale, sull’inquinamento atmosferico, sulla sicurezza della circolazione e quindi sulla qualità di vita della popolazione. Anche per Tolentino diventa molto importante in prospettiva della realizzazione del campus universitario. Insomma, un lavoro impegnativo di concertazione tra Enti e che oggi possiamo dire in via di realizzazione.”
In particolare l’intervento finanziario per la fermata di Macerata sarà in totale di 1.650.000 euro di cui la Regione finanzierà 1.350.000 euro e RFI 300.000, per Tolentino l’intervento è di 1.350.000 tutto a carico della Regione Marche. Ma le buone notizie non si limitano alle due nuove fermate, perché si aggiungerà anche l’importante opera di riqualificazione della rete infrastrutturale e dei servizi ferroviari attraverso interventi di elettrificazione nel tratto Civitanova–Albacina dove sono in corso i lavori propedeutici.
“Un altro intervento importante sotto molteplici aspetti, sia di viabilità che ambientali – ha spiegato Sciapichetti – perché consentirà una diminuzione dei tempi di percorrenza e l’utilizzo di materiali elettrici che andranno a sostituire l’impiego di Diesel. Un grande passo avanti per le Marche sia in termini di qualità dei viaggi ferroviari con l’utilizzo di treni di nuova generazione che di qualità dell’aria per la notevole diminuzione dell’impatto ambientale”. I lavori riguarderanno interventi di ristrutturazione delle stazioni di Montecosaro, Morrovalle, Corridonia/Piediripa, Macerata, Tolentino, San Severino Marche, Castelraimondo, Matelica.
Si è svolta ieri sera nella splendida cornice di Villa Lattanzi a Torre di Palme la cerimonia per dare il benvenuto a Marino Silvi all’interno della “famiglia” di Banca Mediolanum. Un appuntamento al quale ha presenziato l’Amministratore Delegato dell’Istituto di Credito lombardo Massimo Doris.
Marino Silvi, ex Vice Direttore della Cassa di Risparmio di Fermo, vanta 31 anni di esperienza all’interno degli istituti di credito e ha deciso di compiere questo importante passo, entrando a far parte del family banker Mediolanum, per rimanere vicino al suo territorio.
“Sono nelle Marche da 17 anni e credo di conoscere bene il territorio e soprattutto il mondo imprenditoriale – sono state le prime parole di Silvi -. Ho scelto Medionalum perché ho deciso di salire a bordo del mondo nuovo in un momento nuovo per il mondo bancario. So che potrò esprimermi a 360 gradi e il mio obiettivo sarà quello di essere vicino al territorio, a contatto con i clienti e con le imprese.”
La presenza dell’Amministratore Delegato di Medionalum, Massimo Doris, accompagnato da quattro “punte di diamante” della Banca lombarda, ha regalato ai presenti importanti riflessioni di spunto sul mondo economico ma non solo. “La nostra Banca ha sempre coniugato tradizione e futuro, tecnologia e umanità – ha spiegato Doris -. Penso che sia fondamentale poi l’atteggiamento delle persone perché quando noi stessi siamo i primi a essere positivi e vedere la vita in modo ottimista, i successi si conquistano e gli obiettivi si raggiungono.”
INSERZIONE cod. Conf 170
Confindustria Macerata ricerca per azienda leader nel settore della calzatura un/una GRAFICO/A ADDETTO UFFICIO MARKETING (cod. annuncio Conf 170).
Il candidato dovrà svolgere attività di grafica finalizzata alla comunicazione online e tradizionale affiancando le risorse già esistenti nelle attività di organizzazione di fiere ed eventi, nelle pubbliche relazioni, nella gestione di clienti/agenti/consumatori, nello sviluppo di comunicazione di tutti i marchi aziendali. Inoltre dovrà svolgere a livello operativo tutte le attività di marketing e comunicazione below the line (legate a fiere, consumatori, clienti) e ondine (stesura di testi per il sito/newsletter e caricamento degli stessi su Wordpress e altri siti e produzione di creatività grafica per gli stessi).
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Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, specificando il codice dell’ annuncio, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/ SIM del 30/06/2016).
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
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Sono richiesti Laurea o Diploma ad indirizzo linguistico e Buona conoscenza della lingua cinese e inglese
Sede di lavoro: provincia di Macerata.
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Sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa "I Luoghi del Cuore", il censimento promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo – che chiede a tutti i cittadini di votare i piccoli e grandi tesori che amano e che vorrebbero salvare.
In questa edizione, la nona, attiva dal 30 maggio al 30 novembre 2018, nella regione Marche si sono registrati 61.172 voti, il 59,3% in più rispetto alla precedente. Sono stati 1.296i luoghi votati, sei quelli che hanno ottenuto oltre 2.000 voti, con l'Abbazia di San Michele Arcangelo a Lamoli di Borgo Pace, in provincia di Pesaro e Urbino, tra i più votati con l'ottavo posto nella classifica nazionale.
“Dalle Marche della bellezza infinita – ha affermato il presidente della Regione, Luca Ceriscioli – vogliamo lanciare una proposta concreta che potrebbe diventare un percorso comune con le altre regioni: si stanno adesso programmando le misure finanziarie europee per il prossimo settennato 2020-2027 e sarebbe utile allora rafforzare il rapporto con il FAI per orientare il flusso delle risorse europee, investendo proprio dove il FAI darà indicazioni che provengono dai desideri dei cittadini, dalla loro mobilitazione attraverso questo censimento dei Luoghi del Cuore. Perché la partecipazione abbia un risultato concreto, sapendo che si potrà tutelare o valorizzare un bene culturale, ambientale, architettonico che abbiamo “votato con risorse della comunità europea è premiante, sensibilizzante e educativo in termini di conservazione del bene comune. Il nostro futuro impegno sarà in questo senso, collegando e incrociando i dati del FAI per creare sempre più una relazione positiva e virtuosa. Del resto il ruolo del FAI lo conosciamo bene e diventa fondamentale quando valorizzando o segnalando i beni storici e ambientali di un territorio all’attenzione di tutti, permette anche di scongiurare l’abbandono dei piccoli borghi e di far crescere l’economia di quei luoghi.”
“Voglio ringraziare il presidente Ceriscioli – ha detto la presidente del FAI Marche, Alessandra Stipa – non solo perché la Regione Marche è sempre al nostro fianco, ma perché questa proposta ci riempie il cuore ed è la via giusta. Il FAI prima che una fonte di finanziamento privato per i luoghi da salvare, è un portavoce della volontà dei cittadini presso le istituzioni e quando quest’ultime rispondono così, significa che c’è un comune sentire e un impegno ben canalizzato. Il progetto FAI "I Luoghi del Cuore" – ha proseguito - potrebbe essere utilizzato per una indagine sociologica sulla crescente sensibilizzazione dei cittadini italiani al problema ambiente, inteso nella sua accezione vera di paesaggio fortemente antropizzato quale è quello italiano. Dalle prime edizioni del 2003 nelle Marche, come in tutta Italia, si è avuto un incremento sempre crescente del numero di marchigiani che hanno partecipato alle votazioni. Dapprima le segnalazioni, chiaramente frutto di cittadini sensibili, erano sparute, "solitarie", pochi voti sparsi su beni vari; poi si sono avute le unioni solidali, si sono formati comitati spontanei che hanno raccolto firme e dal 2010 abbiamo iniziato ad avere numeri importanti che hanno determinato la possibilità di finanziare alcuni nostri beni, come a Fermo, Suasa etc.”
Entrambi i presidenti hanno ricordato un esempio virtuoso di collaborazione FAI-Regione: l’intervento di recupero della Grotta Sudatoria e della piscina di Acquasanta Terme ( 6 milioni di euro di finanziamento). Ceriscioli ha ricordato che era chiusa dal 1985 e che c’era un forte desiderio della comunità di vederla restituita al suo splendore.
La partecipazione della nostra regione nel suo insieme al censimento ha subito nel tempo una crescita esponenziale. Nel 2010 si è posizionata tra le prime dieci per numero di voti raccolti, grazie in particolare ai voti raccolti per la Chiesa di San Filippo Neri a Fermo che si è classificata al 5° posto nazionale. Le Marche si sono classificate oltre il decimo posto della classifica per numero di voti raccolti sia al censimento 2018 (nona edizione) sia nel 2016 (ottava edizione): nel caso dell'Abbazia di San Michele Arcangelo di Lamoli di Borgo Pace (PU) si sottolinea come il bene sia stato rivotato dopo un notevole successo già nel 2016 (8.605 voti).
Nella classifica 2018 c'è anche un luogo delal provincia di Macerata, l'Acquedotto pontificio di Loreto, che ha raggiunto la 136esima posizione.
“A breve verranno riaperti i bagni pubblici nella nostra Città e saranno gratuiti”. Così l’Assessore alla Sicurezza e al Decoro Urbano di Civitanova Matrche, Giuseppe Cognigni. “La delibera di Giunta è già stata pubblicata e sono stati stabiliti i periodi di fruizione dei bagni pubblici, ubicati in diverse zone della città”. Le operazioni di sistemazione ed imbiancatura delle strutture, sono state effettuate nell'esercizio 2018 e l'incarico è stato conferito alla Società Cooperativa Sociale, ‘La Ginestra’, che si occuperà dell'apertura, della chiusura, e della completa pulizia da effettuare ogni giorno alle ore 11.00, alle 16.00 e alle 20.00”.“Come lo scorso anno – aggiunge Cognigni - la loro apertura coinciderà con il periodo balneare e le strutture saranno disponibili per i cittadini dalle ore 7.30 alle ore 20.00 nel Lungomare Sud tra le concessioni 6 e 7, nell’Area portuale a sud ‘rampa molo’ - antistante il Club Vela - con suddivisione gruppo uomini, gruppo donne e diversamente abili, poi sul Lungomare Nord tra le concessioni 20/ A e 21, tra le concessioni 25 e 26 e tra le concessioni 34 e 35.”
“I bagni pubblici in piazzetta San Martin, avranno, invece, una fruizione asincrona, rispetto alle altre strutture perché saranno attivi nel periodo invernale. L' apertura è stata stabilita nella giornata di sabato, dalle 7.30 alle 16.00, già entro marzo sino ad inizio del mese di maggio. Ad ottobre verranno riaperti sino a fine marzo”.
“La Cooperativa è stata inoltre incaricata, dopo innumerevoli lamentele da parte dei proprietari di cani, della pulizia dell' area sgambamento, situata in zona Stadio, accanto al CluanaDog. Il Parco, destinato agli amici a quattro zampe, al fine di assicurare una migliore modalità di gestione, avrà a breve un orario di apertura ed uno di chiusura. Analogamente, questa regolamentazione, verrà applicata alla nuova zona sgambamento recintata nel Parco Cecchetti, che sarà inaugurata a breve”.
“Ci auguriamo – conclude l’Assessore – che questo bene comune venga conservato con un sempre accresciuto senso civico, nel rispetto del decoro urbano e delle più elementari regole di buona educazione.”
A Tolentino ancora abbandoni di rifiuti che sono stati rimossi grazie alla collaborazione degli operatori del Cosmari che sono intervenuti, sempre su segnalazione del Consigliere delegato all’Ambiente Antonio Trombetta.
Materassi ma anche indumenti, siringhe e canne fumarie con parti in amianto sono sati rinvenuti lungo le sponde del lago delle Grazie. Un altro grosso quantitativo di amianto è stato rinvenuto davanti ai cancelli dell’ex isola ecologica zona piscine.
Sono intervenuti anche gli addetti dell’Ufficio Ambiente e gli agenti della Polizia Locale che hanno avviato la prassi necessaria per il corretto smaltimento dei manufatti in amianto che sono stati “incamiciati” e affidati alla cura di una ditta specializzata.
Il titolare dell’Azienda Dafram di Urbisaglia, è estato premiato questa mattina, in diretta RAI, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “per la sensibilità e la generosità con cui ha sostenuto due dipendenti duramente provati dalla malattia e dalla successiva scomparsa della figlia”. Aldo Chiavari, 76enne di Tolentino, è stato nominato "Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, alla presenza di Amos e Giuseppina Pazzaglia, genitori di Valentina, la giovanissima di Columurano scomparsa prematuramente a causa di una malattia.
Amos e Giuseppina, sono dipendenti della Dafram di Urbisaglia e, durante il periodo di malattia della loro figlia Valentina, prematuramente scomparsa all’età di 13 anni, hanno sempre avuto il sostegno del loro titolare. Aldo infatti ha sempre aiutato la famiglia Pazzaglia economicamente oltre che moralmente e ha pagato le spese di viaggio dei due genitori durante i periodi delle cure di Valentina, mantenendo al contempo i due posti di lavoro di Amos e Giuseppina.
Un esempio di grande cuore che è stato riconosciuto quest'oggi dal Presidente Mattarella.
Dopo la sospensione invernale, Anas, Gruppo FS Italiane, riprende i lavori di manutenzione per il risanamento profondo della pavimentazione sulle principali strade statali delle Marche.
In particolare, a partire da domani, mercoledì 6 marzo, sarà interessato un tratto della strada statale 77 “della Val di Chienti” per circa 3 km (dal km 84,500 al km 81,600) in corrispondenza dello svincolo di Macerata Ovest/Sforzacosta. Il transito sarà consentito a doppio senso di marcia sulla carreggiata libera, mentre lo svincolo di Sforzacosta/Macerata Ovest sarà chiuso in ingresso e in uscita per chi viaggia in direzione Foligno.
In alternativa, per il traffico diretto verso Sarnano/SS78 è consigliata l’uscita allo svincolo di Macerata Sud/Corridonia.
Il completamento di questa fase è previsto entro il 19 aprile.
Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l'evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti "Pronto Anas" è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.
Nel quadro del ripristino della viabilità a causa del terremoto, la galleria che si trova lungo la Strada Provinciale 135 Visso-Ussita, era stata interessata a più riprese, dai lavori di sistemazione per procedere celermente alla riapertura. Lavori che erano stati interrotti durante l'invernata a causa della neve.
"La galleria era poi stata riaperta con il senso unico alternato - specifica il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari -. Da oggi sono ricominciati i lavori quindi si comunica che, da stasera, almeno per le prossime due settimane, la galleria rimarrà chiusa da mezzanotte alle 6:00 della mattina e che dunque è obbligatorio percorrere strade alternative."
"I lavori riguardano la sistemazione strutturale del rivestimento della galleria, chiusa di notte per motivi di sicurezza sul lavoro, che è stata danneggiata dal sisma" ha concluso Pettinari.
Foto di Laurie Timmers
Ricco programma di iniziative quello che la Commissione regionale Pari Opportunità ha messo in cantiere in occasione della Giornata internazionale della donna. Il 7 marzo, al Teatro Sperimentale di Ancona, andrà in scena lo spettacolo “Lingua Ignota” dedicato alla figura di Ildegarda Von Bingen. Prima dell'inizio della rappresentazione di teatro e danza, il saluto della presidente Cpo, Meri Marziali e dell'assessore alle Pari Opportunità del Comune di Ancona, Emma Capogrossi.
Due gli appuntamenti in calendario per l'8 marzo. A Palazzo “Li Madou” è in programma la premiazione della seconda edizione del concorso per le scuole “Sulle vie della parità nelle Marche”, un progetto promosso a livello nazionale da Toponomastica femminile e Osservatorio di genere, e nelle Marche patrocinato da Commissione regionale Pari Opportunità, Consiglio delle donne del Comune di Macerata, con la collaborazione del sistema museale dell'Università di Camerino, Cgil, Cisl e Uil Marche. Il secondo appuntamento, ospitato alla Loggia dei Mercanti, sarà incentrato sul tema del lavoro. Nel corso dell'iniziativa, organizzata da Cpo e da Cgil, Cisl e Uil, verrà presentata un'indagine sulle donne occupate.
In apertura del convegno, intitolato “Donne e lavoro nelle Marche”, gli interventi dei Presidenti di dell'Assemblea legislativa e Cpo, Antonio Mastrovincenzo e Meri Marziali, del rettore Univpm, Sauro Longhi, e della consigliera regionale di Parità, Paola Petrucci. Tra gli altri appuntamenti da segnalare nel corso del mese di marzo, la consegna del premio “Valeria Solesin” promosso dalla Commissione regionale Pari opportunità, che quest'anno si avvale della collaborazione di Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission. Il riconoscimento verrà consegnato 19 marzo nella Sala “Pino Ricci” di Palazzo delle Marche.
“Quasi quotidianamente ci arrivano attraverso i media notizie di consumatori danneggiati, talvolta anche gravemente, da pratiche mal eseguite o eseguite in assenza delle prescrizioni di legge, o a causa di prodotti di scarsa qualità o scaduti, o ancora dall’utilizzo scorretto di apparecchiature o da mancanza di sterilizzazione degli strumenti. In molti casi questi servizi scarsamente professionali vengono di recente erogati attraverso le piattaforme di servizi hair & beauty on demand”.
A parlare è la Presidente delle Estetiste di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, Rosetta Buldorini, che spiega: ”Un fenomeno questo, che si sta insinuando in un settore già ad alto rischio per i consumatori, da troppo tempo vittime del fenomeno del low-cost, l’offerta di trattamenti a prezzi stracciati”. Si tratta di servizi che nella quasi totalità dei casi vengono proposti da soggetti scarsamente o per nulla professionali, che ignorano i requisiti igienico-sanitari ed in materia di sicurezza garantiti dalle imprese regolari ai sensi della legislazione vigente.
“Il settore del benessere - continua Rossano Trobbiani, Presidente Regionale Acconciatori Confartigianato - è stato in questi ultimi anni oggetto di profonde modificazioni per effetto dell’evoluzione della cultura dell’immagine e del cambiamento di approccio rispetto allo star bene da parte del consumatore, che sempre più attribuisce al piacere e al piacersi un valore sociale che va molto al di là del valore intrinseco di ciascun trattamento. Alla luce di questo si rileva, da una parte, una modifica delle caratteristiche della domanda da parte dei consumatori, che con sempre maggiore cognizione chiedono al mercato trattamenti ad elevato grado di specializzazione e, dall’altra il diffondersi dell’offerta attraverso canali innovativi, in grado di raggiungere capillarmente l’utenza. L’innovazione tecnologica ha quindi in questo senso favorito la creazione di piattaforme di servizi hair & beauty on demand”.
“E’ importante - afferma Eleonora D’Angelantonio, Responsabile Benessere Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo - che il cliente tenga presente che le attività di acconciatura ed estetica nel nostro Paese sono regolamentate rispettivamente dalle Legge 174 del 2005 e dalla Legge 1 del 1990, sia con riferimento alla formazione obbligatoria per gli operatori, che rispetto ai requisiti igienico-sanitari dei locali nei quali l’attività viene svolta, e che operi, di conseguenza, scelte consapevoli. E’ evidente come, ad esempio, l’offerta di servizi itineranti non possa corrispondere alla tutela della salute del consumatore voluta dalle norme vigenti che, non a caso, prevedono lo svolgimento dell’attività in sede fissa se non con alcune particolari eccezioni e il divieto dell’esercizio in forma ambulante, nonché l’obbligo della presenza stabile e della relativa indicazione ed identificazione del Responsabile Tecnico e il rispetto dei requisiti igienico-sanitari, e, per le attività estetiche, del Decreto relativo all’utilizzo delle apparecchiature elettromeccaniche”.
“Si tratta, in molti casi - aggiungono i Presidenti - di proposte che determinano concorrenza sleale nei confronti degli operatori regolari e di pericolose risposte all’esigenza del cliente di ritagliarsi del tempo per la cura dell’immagine. Confartigianato Benessere, che ha sempre contribuito in tutte le sedi istituzionali alla costruzione di regole certe a tutela degli operatori e dei loro clienti, sottolinea quindi l’importanza di una corretta e costante informazione nei confronti del consumatore rispetto ai rischi derivanti da trattamenti eseguiti senza il rispetto delle prescrizioni, affinché si affermi sempre più l’importanza di affidarsi ad operatori qualificati a garanzia della corretta esecuzione dei trattamenti”.
Grazie agli investitori del Fondo Progetto Minibond Italia di Zenit Sgr, la cooperativa sociale Pars potrà realizzare alloggi sociali e strutture terapeutiche per giovani e adulti in difficoltà (residenze, poliambulatorio, eventuali nuovi posti in sanità), potrà avviare strutture destinate a luoghi di formazione e lavoro, turismo sociale, una scuola di formazione nel settore della cucina, ristorazione e ricettività turistica a Morrovalle.
La Pars è la prima realtà sociale ad utilizzare il minibond come strumento alternativo al circuito bancario per realizzare progetti di utilità sociale e nuove opportunità lavorative nel nostro territorio per una ricchezza comune.
Venerdì 8 marzo, alle ore 10, al Villaggio San Michele Arcangelo di Corridonia, si terrà un convegno per presentare questa nuova progettualità che contribuisce ai piani di sviluppo nel campo dell'assistenza e del reinserimento sociale grazie alle potenzialità degli strumenti di finanza innovativa. L’iniziativa è organizzata dalla Pars onlus e dall’Unione Italiana Cooperative e Unione Regionale Marche.
Interverranno Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero del Lavoro con delega al terzo settore, Iolanda Rolli, prefetto di Macerata, Lorenzo Stura, direttore generale Un.I.Coop., Marco Carlizzi, dottore in ricerca in Diritto commerciale Università Tor Vergata, Giovanni Scrofan, responsabile Minibond Fondo Zenit SGR, Giacomo Franguelli, Sireco, Andrea Di Giangiacomo, responsabile amministrativo Pars onlus , Nicoletta Capriotti, presidente Pars onlus e Francesco D’Ulizia, presidente Un.I.Coop. Marche e presidente nazionale Dipartimento sociale Un.I.Coop.
“Il convegno vuole essere un’opportunità di condivisione e confronto con altre realtà cooperative in Italia. Saranno presenti oltre 50 rappresentanti delle cooperative nazionali. Noi metteremo a disposizione la nostra esperienza, perché la vocazione della Pars è operare per il bene comune facendo rete. Una comunità per la comunità - spiega Andrea Di Giangiacomo, responsabile amministrativo Pars -. Si tratta del primo Minibond Sociale le cui risorse saranno interamente utilizzate per finanziare progetti a elevata utilità sociale. Cooperare significa fare rete con gli altri, creando economie di collegamento, investendo su abilità e competenze professionali”.
Il convegno si concluderà con un buffet a cura della cooperativa agricola San Michele Arcangelo. Per informazioni e prenotazioni contattare il numero 0733434861 oppure scrivere a info@pars.it
La Regione Marche ha pubblicato un bando molto importante per le imprese del cratere con una dotazione da 21,7 milioni di euro: si tratta dell’avviso pubblico di attuazione dell' articolo 20 del Decreto legge n. 189/2016 che prevede contributi a fondo perduto fino al 50% a favore delle imprese che realizzino o abbiano realizzato, a partire dal 24 agosto 2016, investimenti produttivi nelle aree colpite dal sisma. L’avviso sarà aperto il prossimo 25 marzo e scadrà il 25 maggio.
Nel contempo, è stato già emanato un nuovo bando regionale POR FESR "Impresa e Lavoro 4.0", la cui procedura di accesso è aperta fino al prossimo 3 aprile. L’accesso al bando, che ha la finalità di supportare l'acquisto di beni e servizi riconducibili al “Piano Nazionale Industria 4.0”, è consentita a tutte le imprese della Regione Marche con una riserva di risorse per le aziende del Cratere.
Obiettivo dell'incontro è quello di informare le imprese sulle opportunità di finanziamento offerte dai nuovi strumenti agevolativi, di fornire utili chiarimenti sugli ambiti di operatività degli stessi e di rispondere a tutti i dubbi degli operatori.
Lunedì 11 marzo, a partire dalle ore 15:00, si terrà un incontro presso la Sala Convegni Confindustria Macerata, in via Wieden 35, dal titolo "I nuovi finanziamenti regionali nelle aree colpite dal sisma" per affrontare il tema.
Il Consiglio di Amministrazione del Banco Marchigiano ha approvato il 22/02/2019 il risultato economico patrimoniale dell’esercizio 2018 caratterizzato da importanti performance sia sul fronte dell’attività ordinaria che su quello dei progetti straordinari. La prima parte dell’esercizio ha visto perfezionata l’intensa attività di revisione organizzativa e del modello distributivo volta a efficientare i processi aziendali e l’offerta per la clientela. In tale contesto si è altresì proceduto alla completa revisione di tutti i centri di costo con risparmi vicini al milione di euro che hanno finanziato la fase di crescita formalizzata nella seconda parte dell’esercizio attraverso l’apertura delle tre nuove Filiali di Castelfidardo, Loreto, Osimo ed il progetto aggregativo con Banca Suasa con la conseguente nascita del Banco Marchigiano.
Ingenti anche gli investimenti strutturali: daI miglioramento del layout di alcune Filiali, in alcuni casi anche attraverso il riposizionamento territoriale, alla dotazione di Atm evoluti per automatizzare le operazioni correnti da parte dei clienti fino a nuove dotazioni per i cassieri che migliorano sia i requisiti di sicurezza che i tempi d’attesa. Anche i numeri, come rappresentato di seguito, confermano un trend decisamente positivo e segnano un’importante inversione di tendenza nei confronti dell’attività caratteristica che contribuisce sensibilmente alla capacità di produrre reddito e sostenere le iniziative dei propri territori pur in un contesto economico ancora critico. Il CDA ha sottolineato con soddisfazione i risultati ottenuti, inseriti in un quadro di deciso sviluppo della Banca che si proietta ora concretamente in una dimensione regionale.
I risultati patrimoniali al 31/12/2018
Il totale dei mezzi amministrati ammonta a 970 milioni di euro: la crescita, riferita alla sola componente di BCC Civitanova in quanto l’operazione di fusione ha avuto efficacia giuridica il 15 Dicembre scorso, è pari all’8,8% ed è caratterizzata dalla raccolta diretta in crescita del 6,7% e l’indiretta in crescita del 14,5%; decisa anche la crescita della voce risparmio gestito per un +15%. Gli impieghi, pari a € 530 milioni, crescono del 6,8% con la parte a breve che si caratterizza per la prima volta per una crescita del 28%. I numeri segnano pertanto una crescita armonica di tutte le componenti legate all’attività caratteristica.
Si richiama come l’elevata incertezza sulle prospettive di ripresa ha indotto la Banca ad adottare una politica estremamente rigorosa nella valutazione dei crediti deteriorati. A fine esercizio la percentuale di copertura di tutto il credito deteriorato è del 51% dopo l’operazione di cessione delle sofferenze perfezionata nel mese di Luglio. Il rapporto tra impieghi e raccolta è pari al 73%.
I risultati economici al 31/12/2018
Il margine d’intermediazione da attività caratteristica, pari a 18,9 mln €, segna un andamento in crescita del 6,4% in particolare grazie al contributo del margine da servizi in crescita del 7,2%. L’utile netto si attesta a € 2,8 milioni di euro in crescita del 94% rispetto all’esercizio precedente e dopo aver interamente spesato oneri straordinari legati al processo aggregativo per 2,5 mln€. La nuova realtà Banco Marchigiano, connotata da 24 filiali, 162 dipendenti, 9.000 soci, un texas ratio dell’83% e un total capital ratio superiore al 14% parte senz’altro con il piede giusto.
Rinforzi nell’Area Mercato e Crediti. Il Banco Marchigiano si rinforza, affida l’Area Crediti a Massimo Calabria e inserisce nell’assetto organizzativo la nuova Area Mercato, di cui è responsabile Andrea Piergallini. Originario di Chiari, in provincia di Brescia, Massimo Calabria arriva al Banco Marchigiano dopo un’esperienza bancaria fortemente caratterizzata dalla specializzazione nei crediti. Dal 2012 fino allo scorso anno è stato Responsabile dell’Area Crediti e Monitoraggio in Banca Centropadana. Precedentemente ha avuto una lunga esperienza al Credito Agrario Bresciano, divenuto poi Banco di Brescia (e attualmente UBI), dove ha rivestito vari ruoli di responsabilità. Andrea Piergallini, invece, è anconetano e, dopo aver maturato una ventennale presenza e conoscenza del territorio dorico lavorando dal 1978 al 1997 per la Banca Popolare di Ancona con vari incarichi, si è successivamente specializzato, anche con ruoli di Direzione, nell’attività commerciale e nei rapporti con stakeholders, istituzioni e associazioni di categoria.
"È cambiato il volto oltre alla denominazione sociale della Banca - le parole del Presidente Sandro Palombini -. Siamo molto soddisfatti, nonostante la strada da fare, dela nuova struttura organizzativa e del nuovo personale. Nel 2019 la fusione porterà a risultati positivi mentre nel 2020 si avrà la vera e propria partebza completa della Banca."
"Abbiamo avviato una revisione degli assetti organizzativi - ha proseguito il Direttore Marco Moreschi, che si definisce un "marchigiano da un anno e mezzo" - con una chiara individuazione dei centri di responsabilità e un accentramento dei processi lavorativi e con un nuovo modello distributivo che fosse in grado di interagire con i nostri territori. Quello del Banco Marchigiano è un progetto a vocazione regionale, fatto grazie a un lavoro di grande sinergia perché ci sono tanti protagonisti e ognuno dà il meglio di sè e questo non è mai banale. Tutto funziona estremamente bene e all'unisono, con grande equilibrio e professionalità da parte di tutti: questo, lasciatemelo dire, è un valore aggiunto che vale molto più di qualsiasi numero."
"Il nostro è un patrimonio che appartiene al territorio - ha aggiunto il vicepresidente Marco Bindelli -: con l'incorporazione della Banca Suasa abbiamo messo le nostre eccedenze patrimoniali a servizio della Regione e i rischi, dal punto di vista interno, non li vediamo".
"Essere banca di credito cooperativo e banca del territorio rimane la nostra mission con obiettivi ambiziosi e di tutela per tutti - ha aggiunto Stefano Torresi, Presidente del Collegio Sindacale -. Continueremo a lavorare con slancio e con l'impegno profuso fino a oggi."
Nella sede di Rieti dell’Ufficio del Commissario straordinario per la Ricostruzione, Piero Farabollini, si è tenuta questa mattina la Conferenza permanente chiamata ad approvare il progetto esecutivo per la costruzione del nuovo Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini” di San Severino Marche destinato ad ospitare 800 alunni e già finanziato con l’Ordinanza commissariale 14/2017 per un importo complessivo che si aggira sui 14 milioni di euro.
All’incontro erano presenti, oltre al Commissario, il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, in rappresentanza dell’ente proprietario dell’immobile, il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, accompagnati dai rispettivi tenici. Con loro anche il responsabile unico del procedimento, i rappresentanti del Ministero dei Trasporti e del Mibac e di tutti gli enti preposti alla gestione dei sottoservizi e delle infrastrutture.
Il nuovo “Divini” sarà una scuola modello per quanto riguarda l’aspetto sicurezza, visto che verrà costruita su isolatori sismici e avrà una struttura prefabbricata in cemento armato e acciaio, ma anche dal punto di vista ambientale, perché sarà in classe Nzeb, ovvero ad emissioni pressoché zero.
Il Rup ha presentato il progetto che prevede un edificio con 32 aule capaci di accogliere almeno 25 alunni ciascuna. Nel progetto esecutivo sono state recepite le richieste della scuola in merito alla dotazione di ulteriori laboratori. Rispetto al vecchio edificio abbattuto a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, la nuova scuola avrà anche un’area esterna dedicata alla pratica sportiva oltre a una palestra di tipologia B1.
Com’è noto la Provincia di Macerata sta realizzano nella stessa area anche alcuni dei nuovi laboratori il cui cantiere era già stato appaltato prima del sisma.
Per esaminare diversi aspetti legati l’organizzazione dei due cantieri, la viabilità e altro, questa settimana si terrà un nuovo vertice operativo a San Severino Marche.
“L’Itts “Divini” rappresenta il nostro approccio alla ricostruzione – spiega il Commissario straordinario, Piero Farabollini – In poco tempo, insieme agli enti preposti, siamo riusciti a sbloccare procedure che si erano cristallizzate e che porteranno velocemente a dotare nuovamente San Severino Marche della sua scuola gioiello per tutta la provincia”.
“Si tratta di una bellissima notizia non solo per la comunità settempedana ma anche per le altre comunità limitrofe le quali hanno bisogno di atti concreti per dare una effettiva prospettiva di ricostruzione – sottolinea il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, che aggiunge – Certamente la scuola rappresenta uno dei tasselli principali per una comunità e mi auguro che per tutti gli altri centri della provincia coinvolti dalla ricostruzione degli edifici scolastici ci siano presto notizie altrettanto positive”.
“Ringrazio la comunità studentesca e la città di San Severino Marche per aver subito i disagi derivanti dalla collocazione provvisoria – dichiara il sindaco, Rosa Piermattei - Il fatto che nonostante questo siano aumentate le iscrizioni è indice della grande fiducia riposta nelle istituzioni, in primis il Comune, che si sono spese in ogni modo per arrivare a questo obiettivo”.