In questi giorni, leggiamo su tutti i più letti e soprattutto più venduti quotidiani nazionali ed europei che la signora Lagarde potrebbe presto lasciare la BCE per passare direttamente al World economic forum di Davos. Se ciò dovesse realmente accadere, sarebbe l'ennesima prova del fatto che presso il blocco oligarchico neoliberale vige il sistema delle porte girevoli, se così vogliamo definirlo. Un sistema tale per cui gli esponenti della classe capitalistica dominante transnazionale restano sempre all'interno del circuito fondamentale delle decisioni sovranazionali e del potere economico.
Possiamo ben dire, a questo riguardo, che il sistema capitalistico ha scoperto il metodo alchemico per trasformare il vile metallo in oro: i banchieri diventano politici, i politici diventano banchieri. E così, per portare alcuni esempi concreti, Draghi, Prodi e Monti, dopo aver collaborato attivamente con Goldman Sachs, divennero esponenti di punta di quel costrutto tecnocratico e repressivo che è l'Unione Europea. Barroso, per parte sua, terminato il mandato presso l'Unione Europea non tornò a Lisbona ma passò direttamente in Goldman Sachs.
Qualcosa di simile sembra che ora potrebbe interessare la signora Lagarde, stando a quello che apprendiamo dai giornali prima menzionati. Insomma, chi esce dalla BCE passa al Forum di Davos, chi esce dall'Unione Europea passa a Goldman Sachs. Grazie ai processi di sovranazionalizzazione, che traslano il centro della decisione politica dai parlamenti nazionali a realtà sovranazionali strutturalmente non democratiche e sottratte a ogni controllo politico (emblematico è, ancora, il caso della UE), gli Stati vengono “scassinati” dai poliorceti del mondialismo finanziario e dagli architetti dell’autocrazia del capitale. Questi ultimi, mediante astuti accorgimenti all’insegna della deresponsabilizzazione (riforme con il “pilota automatico”, “emergenzialità della crisi”, “cessioni di sovranità”, ecc.), si peritano di non lasciare impronte digitali per le loro malefatte: lasciano che le loro manovre di classe appaiano come le impersonali necessità sistemiche richieste per affrontare le crisi che di volta in volta emergono nei tumultuosi spazi del vigente tecnofeudalesimo.
Il potere concentrato della finanza costringe lo Stato a svalorizzare la ricchezza sociale, di modo che, mediante saccheggi e rapine chiamate “privatizzazioni” e “liberalizzazioni” dall’ordine linguistico dominante, la massa pauperizzata sia privata di tutto e la ristretta cerchia dei signori apolidi del regno finanziario accresca sempre più il proprio patrimonio.
La lotta di classe dall’alto, al tempo del turbocapitalismo finanziario, si estrinseca anche nella forma di un’ininterrotta sottrazione fraudolenta dei beni e dei prodotti del lavoro dei ceti medi e delle classi lavoratrici mediante rapine finanziarie e manovre truffaldine, rese possibili dal dominio autocratico del sistema bancario e finanziario e, insieme, dall’operare tutto fuorché neutro e innocente della politica soggiogata a detto sistema. Come è noto, del resto, nel quadro del turbocapitalismo sans frontières la decisione sovrana non è più radicata nei parlamenti nazionali, ma in istituzioni private sovranazionali che decidono autocraticamente e puntualmente scavalcando il volere delle nazioni e dei loro parlamenti. Non chiamatela democrazia: è una plutocrazia finanziaria neoliberale a base imperialistica.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all’avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alle problematiche relative alle riprese di minori poi postate sui social. Ecco la risposta del legale Oberdan Pantana alla domanda posta di un lettore di Macerata che chiede: “È responsabile l’istituto scolastico che posta una ripresa video riguardo la festa degli studenti di fine anno?”
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente attuale e delicata, spesso sottovalutata e posta in essere con estrema superficialità. Tale circostanza è stata affrontata recentemente dal Garante per la protezione dei dati personali riguardo ad un istituto scolastico che aveva pubblicato sul web un video riguardante una festa scolastica dove figuravano diversi minorenni.
Al ricevimento del reclamo da parte di un genitore l'Autorità ha avviato un'istruttoria che si è conclusa con il relativo provvedimento che specifica: «La pubblicazione di immagini e video sul canale YouTube della scuola non costituisce attività strettamente funzionale alla gestione del rapporto scolastico o al perseguimento delle funzioni istituzionali dell'Istituto, né rientra tra gli obblighi imposti da norme di legge o di regolamento». L'istituto scolastico, secondo quanto accertato nel corso dell'istruttoria, aveva diffuso tramite il proprio canale pubblico un video che ritraeva in maniera riconoscibile alunni minorenni durante una manifestazione di fine anno. In assenza di un'idonea informativa sul trattamento dei dati e, soprattutto, del consenso espresso da parte di entrambi i genitori degli alunni coinvolti, il trattamento è stato ritenuto illecito.
L'Autorità sottolinea che «il trattamento dei dati personali effettuato attraverso la pubblicazione del video, contenente l'immagine di un minore riconoscibile, è avvenuto in assenza di idonea informativa e di una valida base giuridica, non potendo ritenersi sufficiente la sola volontà espressa dal minore ultraquattordicenne». L'istituto scolastico, interpellato nel corso del procedimento, ha sostenuto che la pubblicazione era finalizzata a valorizzare le attività educative e didattiche e che alcuni studenti avevano fornito direttamente il proprio consenso. Tuttavia, il Garante ha chiarito che «l'espressione del consenso da parte del minore non può essere considerata valida ai fini del trattamento dei dati personali in un contesto scolastico, essendo comunque necessario acquisire il consenso di almeno uno dei titolari della responsabilità genitoriale». L'Autorità ha inoltre evidenziato che la pubblicazione sul canale ufficiale della scuola ha reso il contenuto accessibile a un pubblico indeterminato, senza alcuna forma di limitazione, aumentando così il potenziale pregiudizio derivante da un uso improprio delle immagini. Alla luce di tali violazioni, il Garante ha ordinato all'Istituto scolastico di rimuovere immediatamente il contenuto in questione e ha comminato una sanzione amministrativa pecuniaria.
Il caso affrontato dal Garante assume rilevanza generale anche in vista del periodo di fine anno scolastico, quando le istituzioni educative organizzano cerimonie, spettacoli e attività celebrative, spesso accompagnate dalla registrazione e diffusione di immagini e video. Il provvedimento chiarisce che la documentazione e la diffusione di tali eventi non può avvenire sulla base di prassi informali o consensi verbali: è invece necessaria una puntuale raccolta del consenso informato, scritto e libero, da parte di chi esercita la potestà genitoriale.
Pertanto in risposta al nostro lettore risulta corretto affermare che, “La divulgazione di immagini di minorenni sui social media o su piattaforme di condivisione video, da parte di soggetti pubblici, richiede una valutazione molto rigorosa della liceità e proporzionalità del trattamento, tenendo conto della vulnerabilità degli interessati e del contesto in cui avviene la raccolta dei dati, tanto da rendere necessaria la puntuale raccolta del consenso informato da parte di chi esercita la potestà genitoriale” (Garante della privacy, provv. del 13.03.2025 n. 134).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana
In occasione del referendum su Lavoro e Cittadinanza, abbiamo deciso di dare un servizio di informazione in collaborazione col consiglio provinciale dell’ordine dei consulenti del lavoro.
Il presidente Riccardo Russo analizzerà i 5 quesiti referendari che troveremo nelle urne l’8 e il 9 giugno e attraverso una serie di video-interventi, esporrà con chiarezza e sintesi i quesiti , offrendo spunti di riflessione e strumenti per un voto consapevole.
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Nel video qui sotto, viene affrontato il tema del quesito n.2:
“Quesito 2 - Piccole imprese - Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale
Volete voi l'abrogazione dell'articolo 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604, recante "Norme sui licenziamenti individuali", come sostituito dall'art. 2, comma 3, della legge 11 maggio 1990, n. 108, limitatamente alle parole: "compreso tra un", alle parole "ed un massimo di 6" e alle parole "La misura massima della predetta indennità può essere maggiorata fino a 10 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai dieci anni e fino a 14 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai venti anni, se dipendenti da datore di lavoro che occupa più di quindici prestatori di lavoro."?“
Ecco il video del secondo quesito:
Il cantiere della casa di riposo "Agnese Mataloni" di Pioraco è stato smobilitato, ma "ad oggi solo il 30% dell’intero intervento è stato fatto", queste le parole del sindaco di Pioraco Matteo Cicconi, che ha fatto un punto della situazione su quanto sta avvenendo in merito ai lavori di ricostruzione dell’edificio in seguito al sisma del 2016, assegnati ad una ditta appaltatrice nel 2022 e ancora lontani al completamento.
Da lì nasce la drastica ma necessaria decisione presa dall’amministrazione comunale della 'Piccola Svizzera delle Marche': "Abbiamo optato con la ditta per un accordo consensuale tra le due parti per il mancato rispetto del cronoprogramma, superato il termine di 720 giorni. Nonostante numerose sollecitazioni ed incontri con tutti i soggetti interessati, i lavori non sono andati avanti".
Il primo cittadino ha poi svelato i problemi emersi nella struttura: "È completamente pieno d’acqua il piano interrato, forse a causa di falde sotterranee, di cui non si era a conoscenza nel momento della redazione del progetto, il quale a questo punto andrà rivisto. Questa ulteriore operazione, comporterà anche un incremento dell’importo necessario per la ricostruzione della Casa di Riposo 'A.Mataloni', ed inoltre una nuova procedura per trovare una nuova impresa. Auspichiamo - ha concluso - che i lavori interrotti possano riprendere per la prossima primavera. La casa di riposo è una struttura fondamentale e strategica per il nostro comune sulla quale abbiamo concentrato tutta la nostra attenzione fin subito dopo il terremoto del 2016".
È stata presentata ufficialmente stamattina a Camerino la “Start Cup Marche 2025”, la Business Plan competition riservata a studenti e ricercatori che abbiano brillanti idee imprenditoriali a contenuto innovativo, in qualsiasi settore economico, ed aspirino a costituire un’impresa, anche di tipo spin-off universitario.
Anche quest’anno è confermata la stretta sinergia tra tutte e quattro le Università della Regione Marche: la Start Cup Marche 2025 è infatti organizzata e promossa dall'Università di Camerino in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, l'Università di Macerata e l'Università di Urbino, dando così modo ai giovani studenti e laureati di intraprendere un auspicato percorso di autoimprenditorialità, che porterà benefici sia per il loro futuro lavorativo e professionale, sia per il territorio.
Presenti all’incontro, il rettore Unicam Graziano Leoni, il Delegato Unicam ai rapporti con le imprese e spinoff Fabio Marchetti, la Delegata del rettore Unicam a Brevetti e proprietà intellettuale Serena Gabrielli, i delegati dei rettori di Unimc Michela Soverchia e di Uniurb Fabio Musso.
“L’Università di Camerino – ha dichiarato il rettore Unicam professor Graziano Leoni – crede molto nelle potenzialità di studentesse, studenti, laureate, laureati, ricercatrici e ricercatori e per tale motivo ritiene fondamentale aiutarli nel settore dell’auto-imprenditorialità, per generare occupazione giovanile e creativa. Da brillanti idee dei nostri giovani sono nate diverse imprese di successo che hanno importanti ricadute nel nostro territorio, segnale estremamente positivo. Esprimo inoltre grande soddisfazione per la sinergia instaurata da qualche anno con gli altri Atenei delle Marche che ha dato importanti risultati anche in questa competizione, nonché per la consolidata collaborazione con i sostenitori del progetto”.
La Start Cup Marche è l'unica della nostra Regione ad essere accreditata dal Premio Nazionale dell'Innovazione, promosso dall’Associazione PNi-Cube, l’associazione che riunisce gli incubatori e le business plan competition accademiche italiane.
Sarà possibile iscrivere l’“idea di impresa” entro il prossimo 12 settembre, mentre il Business Plan deve essere presentato dal 12 settembre al 10 ottobre 2025 Tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione e di iscrizione sono disponibili nella pagina https://www.unicam.it/start-cup-marche
Valorizzare il territorio, promuovere l’accoglienza e sostenere il commercio locale attraverso una rete solidale che coinvolga cittadini, imprese e associazioni. Con questo obiettivo è nato il progetto “Creare Valore”, promosso dall’associazione ViviAmo Civitanova APS, presentato ufficialmente oggi come esempio concreto di cittadinanza attiva e promozione sociale.
Un’idea che parte dal mare, grazie al coinvolgimento diretto degli stabilimenti balneari, tra i primi a credere nell’iniziativa, ma che ha saputo coinvolgere anche attività commerciali, palestre, autoscuole, nutrizionisti, parrucchieri, strutture ricettive e numerosi professionisti della salute. Tutti uniti da una visione comune: offrire agevolazioni esclusive per i turisti che scelgono Civitanova, contribuendo a rilanciare l’immagine della città come destinazione attrattiva, accogliente e viva.
Il pacchetto di partenza è chiaro e accessibile: un ombrellone e due sdraio o lettini a 15 euro nei giorni feriali. Un’offerta semplice, senza costi aggiuntivi di promozione, capace di generare benefici immediati per chi arriva e per chi accoglie.
“Vogliamo fidelizzare un turismo di prossimità – spiega il direttivo dell’associazione – in particolare quello proveniente dall’Umbria e dall’entroterra marchigiano, senza rincorrere mete lontane né gravare sugli operatori con spese pubblicitarie”.
La forza del progetto sta nel metodo: una rete orizzontale, senza intermediazioni, costruita su comunicazione, collaborazione e obiettivi condivisi. Un modello che ha già raccolto l'adesione di molte realtà associative di Marche e Umbria e che punta, attraverso convenzioni spontanee, a creare un circuito virtuoso a beneficio del territorio.
Non mancano, tuttavia, le criticità note: strutture ricettive carenti, parcheggi insufficienti e servizi turistici da migliorare. Ma per ViviAmo Civitanova la sfida parte proprio da qui: colmare le lacune con la gentilezza, l’attenzione, l’accoglienza e la valorizzazione di ciò che di bello già esiste – a partire dagli 8 chilometri di costa e dalla posizione strategica della città, facilmente raggiungibile grazie alla stazione ferroviaria e alla superstrada.
“Civitanova è stata per anni un punto di riferimento per il turismo e il commercio del centro Italia – ricordano i promotori –. Dobbiamo lavorare per tornare in quella direzione, senza attendere soluzioni dall’alto, ma mettendoci in gioco con passione e determinazione”.
Creare Valore è anche una risposta alla carenza di progettualità da parte delle istituzioni. “Avremmo potuto fare ancora di più se alcune porte non fossero rimaste chiuse – sottolineano – ma siamo tenaci e continuiamo a lavorare mettendo in rete persone e realtà locali, anche senza l’appoggio delle istituzioni”.
Il progetto non si ferma all’estate: nei mesi invernali si punta a rafforzare lo scambio con l’Umbria e con i borghi dell’entroterra, con l’obiettivo di riportare flussi turistici e nuove opportunità economiche anche nelle zone interne.
In un momento di incertezza per il settore turistico, l’associazione ha scelto di non restare ferma, facendo leva su ciò che considera il suo patrimonio più grande: l’associazionismo e il volontariato come forza viva di promozione sociale.
Macerata - La Giunta comunale ha approvato il progetto di sistemazione dell’area verde di via Palatucci a Villa Potenza che permetterà di installare nuove strutture e attrezzature ludiche per favorire punti di incontro e interazione sociale. Una prima parte dei lavori, per un importo di 30mila euro, era stata realizzata nei mesi scorsi grazie a un finanziamento regionale che aveva permesso di posizionare una struttura di calisthenics, un’altalena, tavoli da pic-nic e sistemare parte dell’illuminazione.
“La prima tranche di intervento è stata possibile grazie al finanziamento regionale fortemente voluto per la nostra città dal consigliere Simone Livi, che ringrazio; ora proseguiamo con la seconda parte di lavori che, dopo 19 anni di attesa, porteranno a conclusione la rigenerazione di un’area tanto desiderata dalla cittadinanza - ha commentato l’assessore ai Parchi Pubblici Paolo Renna -. I giardini Palatucci, infatti, sono un punto di incontro per giovani, famiglie e anziani data la posizione centrale rispetto alla frazione; anche con questo intervento si rafforza il senso di comunità e, allo stesso tempo, si riqualificano aree che sono di tutti e che meritano di essere fruite in maniera adeguata. Cercheremo di concludere i lavori entro il 10 luglio, giorno in cui intitoleremo la piazzetta antistante ai giardini a Tito Antinori”.
La seconda tranche di intervento, del valore di 37mila euro, prevede la sistemazione di un castello per parco giochi e, visto il buono stato, sarà riutilizzato quello che è stato smontato ai Giardini Diaz dove sono in corso i lavori di riqualificazione relativi a “Macerata Go Green”. La sistemazione prevede, inoltre, la realizzazione di un percorso pedonale che attraversa l’area verde dall’imbocco di via Palatucci fino alla piazzetta; l’installazione di ulteriori pali della luce; la piantumazione di alberi di ciliegio lungo il sentiero; l’istallazione di un’altalena inclusiva “a cestone”, di panchine e di un’area pic-nic e la realizzazione di uno spazio di ritrovo che sarà fruibile anche utilizzando attrezzature di proprietà degli utenti (barbecue, ecc).
Macerata – Con l’estate alle porte e le giornate che invogliano a uscire di casa, l’offerta di aree verdi in città si riduce al minimo sindacale. Da una parte ci sono i Giardini Diaz, chiusi per lavori di riqualificazione fino a dicembre . Dall’altra ci sarebbe – almeno sulla carta – il Parco urbano di Fontescodella. Peccato che, più che un parco, oggi somigli a un set post-apocalittico di una serie Netflix.
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A segnalarlo sono state diverse mamme, giustamente sconsolate, che ci hanno inviato foto eloquenti: erbacce ovunque, giochi inaccessibili, panchine assediate da vegetazione in stile "giungla amazzonica", e fontanelle che ormai servono più da punto di riferimento per misurare l’altezza delle infestanti che per dissetarsi. Insomma, Fontescodella è stata ufficialmente risucchiata dal verde. Non quello curato, ma quello anarchico, che cresce a casaccio e che, se lo ascolti da vicino, probabilmente ti sussurra: “qui nessuno ha messo piede da mesi”.
Eppure, con la chiusura dei Giardini Diaz – da sempre punto di ritrovo per famiglie, sportivi e studenti universitari – si poteva pensare a un piccolo rilancio del parco di Fontescodella. Un’area spaziosa, in pieno centro, perfetta per offrire un’alternativa credibile a chi cerca un angolo di svago urbano. Ma niente da fare. Invece che di rilancio, si è parlato solo di abbandono.
Chi ci è stato in questi giorni lo sa: per arrivare ai giochi serve il machete, per sedersi serve un miracolo, e per uscirne senza un’allergia serve un colpo di fortuna. La manutenzione? Un lontano ricordo. Una potatina ogni tanto, magari, non avrebbe fatto male.
In attesa di capire se e quando il Comune deciderà di restituire Fontescodella alla cittadinanza, suggeriamo alle famiglie maceratesi di munirsi di scarponi da trekking, forbici da giardinaggio e tanto spirito d’avventura. Perché trovare un parco agibile, a Macerata, sembra essere diventata una vera e propria caccia al tesoro.
In occasione del referendum su Lavoro e Cittadinanza, abbiamo deciso di dare un servizio di informazione in collaborazione col consiglio provinciale dell'ordine dei consulenti del lavoro.
Il presidente Riccardo Russo analizzerà i 5 quesiti referendari che troveremo nelle urne l’8 e il 9 giugno e attraverso una serie di video-interventi, esporrà con chiarezza e sintesi i quesiti, offrendo spunti di riflessione e strumenti per un voto consapevole.
Nel video qui sotto, viene affrontato il tema del quesito n.1:
"Quesito 1 - Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione".
Il primo quesito riguarda il contratto a tutele crescenti, introdotto con il Jobs Act, e punta ad abrogare la norma che, nelle aziende con più di 15 dipendenti, nega il diritto al reintegro per i licenziamenti illegittimi.
Ecco il video del primo quesito:
Civitanova Marche si conferma ancora una volta tra le località balneari italiane più adatte alle famiglie: anche per il 2025 sventolerà sulla città la Bandiera Verde, il prestigioso riconoscimento assegnato dai pediatri italiani alle spiagge ideali per i più piccoli.La Bandiera Verde, conquistata per la prima volta da Civitanova nel 2012 e ideata dal professor Italo Farnetani, presidente dell’International Workshop of Green Flags, certifica l’eccellenza della città in termini di sicurezza, qualità dei servizi, pulizia e attenzione ai bambini. Tra i criteri premianti la comodità e lo spazio necessario fra gli ombrelloni per consentire il gioco libero e indisturbato. Un mare calmo, pulito e accogliente, in cui l'acqua non diventi subito troppo alta, per poter fare il bagno in sicurezza. E poi assistenti di spiaggia, attrezzature e servizi, strutture per la ristorazione. Senza dimenticare il divertimento, per grandi e piccini.“Questo riconoscimento – dichiara il sindaco Fabrizio Ciarapica – è una conferma importante del lavoro che, anno dopo anno, portiamo avanti insieme agli stabilimenti balneari per rendere Civitanova una città accogliente, vivibile e sempre più attenta alle famiglie e ai bambini. È un successo di tutta la comunità e uno stimolo a fare sempre meglio”.Nel 2025 saranno 158 le spiagge insignite della Bandiera Verde: 150 in Italia e 8 all’estero. Per ottenere il riconoscimento, è necessario che almeno 35 pediatri, sottoscrivano e firmino la candidatura della località.
A Macerata entra in vigore una nuova ordinanza della Polizia locale per regolamentare la viabilità nelle zone interessate dai lavori di ricostruzione degli edifici di via Maffeo Pantaleoni, compresi tra i civici 89 e 111. Il provvedimento, attivo ininterrottamente dalle 00:00 alle 24:00, sarà valido dal 31 maggio fino al 31 luglio.
La misura prevede modifiche temporanee alla circolazione per consentire l’avanzamento dei lavori in sicurezza, interessando in particolare via Coniugi Zorli, via Maffeo Pantaleoni, la sua traversa in prossimità dell’ex mulino Vignati, via San Michele Arcangelo e via della Pace.
Su via Coniugi Zorli è prevista la disattivazione temporanea del semaforo in prossimità dell’incrocio con via della Pace. Saranno rimossi i dissuasori di sosta nel tratto iniziale in direzione via Pantaleoni, mentre sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati della strada, dall’intersezione con via Maffeo Pantaleoni fino al civico 21, fatta eccezione per i veicoli di persone con disabilità muniti di contrassegno. Nello stesso tratto sarà introdotto il limite di velocità a 30 km/h. Per favorire il transito in sicurezza, si istituirà un senso unico alternato: regolato a vista tra il civico 5 e l’intersezione con via Maffeo Pantaleoni, con precedenza per i veicoli in uscita su quest’ultima; e regolato da un semaforo temporaneo da cantiere dal civico 5 al civico 70. Sarà inoltre vietato il transito sulla rampa d’uscita di via Zorli verso via della Pace, con sbarramento fisico. Per chi si immette da via Maffeo Pantaleoni su via Zorli e viceversa sarà obbligatorio dare la precedenza. Tutti i veicoli provenienti da via Zorli e diretti verso via Maffeo Pantaleoni dovranno rispettare uno stop temporaneo all’intersezione.
In via Maffeo Pantaleoni, nel tratto compreso tra i civici 77 e 111, sarà vietata la sosta con rimozione coatta su entrambi i lati, fino all’area di parcheggio adiacente all’Istituto “E. Fermi”. Saranno inoltre installati cartelli temporanei, introdotto un limite di velocità di 30 km/h, il divieto di sorpasso e un restringimento asimmetrico della carreggiata. Anche qui sarà attivo un senso unico alternato per consentire il transito durante i lavori.
Nella traversa di via Pantaleoni, in prossimità dell’ex mulino Vignati, i veicoli che si immettono in via Maffeo Pantaleoni con direzione via della Pace dovranno obbligatoriamente svoltare a sinistra quando la lanterna semaforica è in modalità lampeggiante. Verrà istituito uno stop con nuova segnaletica orizzontale e verticale. Inoltre, verrà invertito il senso di marcia del parcheggio “Le Spighe”, con ingresso da via Maffeo Pantaleoni e uscita sulla traversa.
In via San Michele Arcangelo, tutti i veicoli dovranno svoltare obbligatoriamente a destra, fatta eccezione per i residenti delle vie Panati, Bianchini, Luchetti, Guidi e per quelli della contrada Pace ai civici 41, 42, 48 e 49.
Infine, all’intersezione tra via della Pace e borgo San Giuliano, i mezzi con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, gli autobus urbani ed extraurbani, gli autocaravan e i veicoli con rimorchio avranno l’obbligo di proseguire dritto. Tutti gli altri veicoli dovranno svoltare a destra, ad eccezione di quelli sopra menzionati. In prossimità dell’Istituto “E. Fermi” verranno istituite due nuove fermate per il trasporto pubblico urbano, su entrambi i lati della carreggiata.
La nuova ordinanza è pensata per garantire lo svolgimento dei lavori in condizioni di sicurezza, minimizzando al contempo i disagi per residenti, studenti e automobilisti. I cittadini sono invitati a prestare attenzione alla segnaletica temporanea e a programmare i propri spostamenti tenendo conto delle modifiche introdotte.
Uno dei luoghi più suggestivi e carichi di fascino delle Marche torna finalmente al suo antico splendore. Il Parco di Villa Spada, simbolo storico e paesaggistico della città di Treia, è stato restituito alla comunità dopo un importante intervento di recupero e valorizzazione finanziato con i fondi del PNRR, nell’ambito della misura dedicata ai parchi e giardini storici.
Il progetto, per un importo complessivo di 2 milioni e 400mila euro, ha interessato l’intero impianto paesaggistico del parco che circonda la storica villa neoclassica ottocentesca. I lavori hanno riguardato la messa in sicurezza e il ripristino dei percorsi pedonali, la cura del patrimonio arboreo, il restauro degli elementi architettonici, la riapertura delle visuali panoramiche e la valorizzazione della biodiversità presente. Un intervento filologico e attento alla sostenibilità ambientale, che ha restituito integrità e bellezza a uno dei più significativi esempi di giardino romantico delle Marche.
Completamente rinnovata anche l’illuminazione, studiata appositamente per valorizzare il parco anche nelle ore serali, restituendo al visitatore un’esperienza immersiva e affascinante.
«Il parco di Villa Spada è un tesoro paesaggistico e culturale – ha dichiarato il sindaco di Treia, Franco Capponi – e con questo intervento restituiamo ai cittadini e ai visitatori un luogo unico, dove natura, arte e storia si incontrano in armonia. Non è solo il recupero di uno spazio verde, ma la restituzione di un pezzo fondamentale della nostra identità. Un modello di rigenerazione intelligente e lungimirante che fa bene a un intero territorio: sarà il parco della città».
L’intervento si colloca in un contesto più ampio di rilancio dei piccoli centri italiani attraverso la tutela del patrimonio storico e paesaggistico. In un momento in cui i borghi tornano centrali nelle politiche di sviluppo territoriale, il caso di Treia dimostra come investire nella bellezza significhi rafforzare identità, turismo sostenibile e qualità della vita.
Il Parco di Villa Spada è ora pronto a diventare fulcro di iniziative culturali, attività educative e percorsi turistici slow, in dialogo costante con la storia, il paesaggio e l’anima profonda del territorio.
A quattro anni dall’adozione del Piano della Sosta e dopo l’ultima revisione nel 2023, il comune di Tolentino ha annunciato un nuovo piano parcheggi che entrerà in vigore il 1° luglio 2025, con l’obiettivo di rispondere alle mutate esigenze della città, in particolare nel centro storico e nelle aree interessate dalla ricostruzione post sisma.
Grazie al lavoro congiunto dell'amministrazione comunale, di ASSM spa e dell’ufficio Suap, il piano introduce "Qmodifiche sostanziali per migliorare l’accessibilità e ridurre i disagi di residenti, lavoratori e frequentatori del centro cittadino", sottolinea il primo cittadino Mauro Sclavi.
Le principali novità del piano
🔹 Parcheggi di struttura completamente gratuitiI parcheggi Foro Boario, Filzi e Matteotti diventeranno gratuiti, con una significativa riduzione degli stalli a pagamento da 1.142 a 705, e ben 437 posti in più resi liberi rispetto al precedente piano.
🔹 Sosta gratuita estesa nella zona RossaNei settori a maggiore rotazione commerciale (zona tariffaria Rossa), la sosta gratuita sarà prolungata da 30 minuti a 2 ore, incentivando l’accesso ai negozi e ai servizi senza costi aggiuntivi per gli utenti.
🔹 Ampliamento degli abbonamenti agevolati per residenti (1° auto)Saranno validi anche in Piazza della Libertà, Via Roma e Viale Matteotti. Restano escluse le zone: Piazza Martiri di Montalto, Via Parisani, Via Tambroni, Piazza dell’Unità, Viale Benadduci e Piazzale Bartolozzi.
🔹 Nuovi abbonamenti per gli over 75Introdotta una nuova agevolazione per i cittadini over 75 (non residenti in centro o nelle vie con parcheggi a pagamento), che potranno sostare nei parcheggi su strada della zona Rossa A e B con la prima auto.
🔹 Più uniformità nel sistema tariffarioEliminata la tariffa verde per semplificare la lettura del piano: Piazzale Bartolozzi passerà dalla zona Rossa alla Blu, mentre il secondo tratto interno di Viale Matteotti passerà da Verde a Rossa.
🔹 Nuova apertura del cortile degli ex Licei come parcheggioIn accordo con la dirigente scolastica Mara Amico, il cortile degli ex licei sarà fruibile come area di sosta ogni weekend (da sabato ore 14:30 a domenica ore 23:00) e tutti i giorni al termine delle attività scolastiche, salvo necessità dell’istituto.
"Il nuovo piano, che comporterà un impegno economico annuo di circa 60mila euro per il Comune (comprensivo dei permessi gratuiti ai residenti senza garage), vuole essere una risposta concreta alle criticità legate alla riduzione degli stalli disponibili per via dei numerosi cantieri in corso, cercando un equilibrio tra le esigenze dei residenti e quelle delle attività commerciali", conclude il sindaco Mauro Sclavi. Gli orari restano invariati: 8:00-13:00 e 15:00-20:00, esclusi i festivi.
La Prefettura ha reso noto il calendario delle postazioni degli autovelox che saranno installati lungo la superstrada nel mese di giugno 2025. Sul sito internet dell'ente, nell'apposita sezione dedicata, è possibile consultare l'elenco delle postazioni attive giorno per giorno. Un elenco che verrà aggiornato mensilmente. Da sottolineare come il calendario faccia riferimento agli autovelox gestiti sia dalla polizia stradale di Macerata che dalle polizie locali dei singoli comuni.
IL CALENDARIO COMPLETO DI GIUGNO 2025
Il 1° giugno, la Polstrada di Macerata sarà presente al km 79+070 della SS77 in direzione mare-monti dalle 8:00 alle 20:00. Il 2 giugno, la polizia locale di Camerino opererà al km 39+590 in direzione monti-mare dalle 8:00 alle 13:00. Il 3 giugno, la polizia locale di Montecosaro sarà attiva al km 102+400 in direzione mare-monti dalle 13:00 alle 18:00.
Il 4 giugno, doppio intervento della polstrada di Macerata ai km 79+070 (mare-monti) e 104+200 (monti-mare), entrambi dalle 8:00 alle 20:00. Il 5 giugno, si replica lo stesso servizio del giorno precedente con presidi agli stessi chilometri e orari. Il 6 giugno, ancora la polstrada di Macerata attiva ai km 79+070 e 104+200 dalle 8:00 alle 20:00.
Il 7 giugno, la polizia locale di Tolentino sarà al km 77+270 (monti-mare) dalle 8:00 alle 13:00, mentre quella di Caldarola sarà al km 58+600 dalle 13:00 alle 18:00. L'8 giugno, la polstrada di Macerata torna al km 79+070 in direzione mare-monti, operativa dalle 8:00 alle 20:00. Il 9 giugno, stesso servizio con presidio anche al km 104+200 in direzione monti-mare, sempre nella fascia oraria 8:00–20:00.
Il 10 giugno, Montecosaro sarà presidiata dalla polizia locale al km 102+400 (8:00–13:00), e Camerino dalle 13:00 alle 19:00 al km 39+590. L'11 giugno, la polstrada di Macerata sarà presente nuovamente in entrambi i sensi ai km 79+070 e 104+200 dalle 8:00 alle 20:00. Il 12 giugno, si conferma il presidio della polstrada negli stessi due punti con identica fascia oraria.
Il 13 giugno, la polizia locale di Caldarola opererà al km 58+600 dalle 8:00 alle 13:00, mentre quella di Tolentino sarà al km 77+270 dalle 13:00 alle 19:00. Il 14 giugno, sempre la polizia locale sarà a Camerino al km 39+590 dalle 8:00 alle 13:00. Il 15 giugno, la polstrada sarà attiva al km 79+070 in direzione mare-monti dalle 8:00 alle 20:00.
Il 16 giugno, la polizia locale di Tolentino e quella di Caldarola torneranno rispettivamente ai km 77+270 (8:00–13:00) e 58+600 (13:00–18:00). Il 17 giugno, la polizia locale di Montecosaro opererà al km 102+400 dalle 8:00 alle 13:00. Il 18 giugno, la polstrada presidierà i tratti km 79+070 e 104+200 dalle 8:00 alle 20:00.
Il 19 giugno, gli stessi tratti saranno nuovamente monitorati con le stesse modalità. Il 20 giugno, il servizio sarà limitato al tratto km 104+200 monti-mare dalle 8:00 alle 20:00. Il 21 giugno, la polizia locale sarà attiva a Caldarola (km 58+600) dalle 8:00 alle 13:00 e a Tolentino (km 77+270) dalle 13:00 alle 19:00.
Il 22 giugno, torna la Polstrada al km 79+070 dalle 8:00 alle 20:00. Il 23 giugno, la polizia locale di Camerino sarà operativa dalle 13:00 alle 19:00 al km 39+590. Il 24 giugno, doppio servizio della polizia locale a Montecosaro (km 102+400) e Camerino (km 39+590), entrambi nella fascia oraria 8:00–13:00.
Il 25 giugno, la Polstrada presidierà i km 79+070 e 104+200 dalle 8:00 alle 20:00. Il 26 giugno, si replica lo stesso servizio del giorno precedente, stesso luogo e orari. Il 27 giugno, la polizia locale di Caldarola sarà al km 58+600 dalle 8:00 alle 13:00, mentre quella di Tolentino opererà al km 77+270 dalle 13:00 alle 19:00.
Il 28 giugno, Tolentino sarà monitorata al mattino (8:00–13:00) dalla Polizia Locale al km 77+270. Il 29 giugno, la Polstrada sarà presente al km 79+070 in direzione mare-monti dalle 8:00 alle 20:00. Infine, il 30 giugno, doppio servizio Polstrada ai km 79+070 e 104+200 nella consueta fascia oraria 8:00–20:00.
Nel dettaglio, ecco l'elenco completo delle attivazioni con il relativo chilometraggio:
Modifiche temporanee alla viabilità in programma nei prossimi giorni a Macerata, in particolare nella zona di via Mozzi e nella frazione di Piediripa, dove sono previsti interventi legati a lavori sulla condotta idrica e al ripristino del manto stradale dopo la posa della fibra ottica.
Per quanto riguarda via Mozzi, la Polizia locale ha emesso un’ordinanza che regolamenta la circolazione stradale nei giorni di mercoledì 29 e giovedì 30 maggio. L’intervento riguarda l’allaccio della condotta idrica in largo Beligatti e comporterà il divieto di transito in via Mozzi, a eccezione dei residenti e degli autorizzati muniti di permesso. Nel tratto compreso tra largo Beligatti e largo Affede sarà istituito un senso unico alternato, così come nel tratto tra largo Beligatti e piazza Annessione, dove il passaggio sarà regolato “a vista”, con precedenza per i veicoli in uscita da via Mozzi. Nella stessa area sarà inoltre vietata la sosta, con rimozione coatta dei veicoli in difetto.
Ulteriori modifiche riguarderanno piazza Mazzini, dove sarà consentito il transito esclusivamente ai residenti e agli autorizzati con permesso, per l’ingresso in via Crispi, in deroga all’orario di validità dell’Area Pedonale Urbana.
Una seconda ordinanza della Polizia locale interessa invece Piediripa, dove, dal 28 maggio al 23 giugno, verranno effettuati lavori di ripristino del manto stradale in seguito alla realizzazione della rete in fibra ottica. Le vie coinvolte sono via 8 Marzo, Annibali, Concordia, Fioretti, Tarantelli, F.lli Moretti, Velluti, 1° Maggio, Noce, Adele Bei, strada Cluentina e la SR 485 nel tratto urbano.
Durante tutto il periodo indicato, la circolazione sarà regolata in base all’andamento dei cantieri. Le misure previste comprendono il divieto di sosta con rimozione forzata, l’introduzione di un limite massimo di velocità di 30 km/h, l’istituzione di sensi unici alternati regolati da semaforo o da movieri, restringimenti di carreggiata e il divieto di sorpasso.
Gli interventi, finalizzati a migliorare le infrastrutture e garantire una maggiore sicurezza della rete stradale, potrebbero comportare disagi alla circolazione. La Polizia locale invita pertanto i cittadini a prestare attenzione alla segnaletica temporanea e a pianificare con anticipo gli spostamenti nelle aree interessate.
Colpo fortunato a Macerata nell’ultimo concorso del Lotto, quello di venerdì 23 maggio. Come riporta Agipronews, una schedina giocata presso la Tabaccheria di Micozzi Gianluca, in via Spalato, proprio di fronte a Tuttogelato, ha fruttato 124.750 euro. La somma è stata vinta grazie a sei ambi, quattro terni e una quaterna.
Si tratta della vincita più alta a livello nazionale nella giornata. Il concorso, a livello complessivo, ha distribuito 6 milioni di euro in premi su tutto il territorio italiano. Dall’inizio del 2025, il totale dei premi elargiti ha superato i 555,2 milioni di euro.
Da Pioraco a Marotta di Mondolfo, “Tre Uomini e una Birra” è il locale della famiglia Busti gestito dai fratelli Federico e Fabrizio e dal papà Luca. Un progetto incentrato su Aldo, Giovanni e Giacomo, il trio comico di attori, sceneggiatori e registi teatrali, televisivi e cinematografici. Per l’occasione, abbiamo intervistato Fabrizio.
Ciao Fabrizio, puoi raccontarci com’è nata l’idea di aprire “Tre uomini e una birra”, un’attività di famiglia con tuo padre e tuo fratello. Come mai la scelta è ricaduta su Marotta?
“L’idea di aprire “Tre Uomini e una Birra” è nata tutta da mio fratello Federico, che già lavorava in questo locale a Marotta come cameriere. Un giorno il padrone, per motivi personali, ha deciso di metterlo in vendita, e a mio fratello è venuta questa illuminazione di approfittarne, di sfruttare questa occasione. Lui era già in città da un paio di anni perché accompagnato con una ragazza del posto”.
Il tema del locale è quello di Aldo, Giovanni e Giacomo, perché questa scelta particolare?
“È stato scelto il tema di Aldo, Giovanni e Giacomo perché sia io, che mio padre, che mio fratello siamo fanatici di loro, siamo cresciuti con il trio, abbiamo visto ogni film, qualsiasi sketch. Sappiamo a memoria ogni battuta. Un giorno eravamo in un pub che si chiama Lupin, e da lì abbiamo deciso di dedicare il nostro completamente ad Aldo, Giovanni e Giacomo, sperando che un giorno gli arrivi questa “pulce nell’orecchio” e vengano a trovarci nel nostro locale”.
Qual è la chicca della vostra attività?
“La chicca della nostra attività sono le pinse e gli hamburger. Il nostro cavallo di battaglia sono gli aperitivi e gli affettati, perché puntiamo ai taglieri sia di salumi che di formaggi nostrani di alta qualità. Devo dire però anche la nostra torta alla Guinnes. Essendo il pub a tema Aldo, Giovanni e Giacomo, ancora non siamo riusciti a farlo, ma punteremo questo inverno a proiettare ogni film associandolo ad un piatto, credo sia un’altra piccola chicca”.
Come siete organizzati al vostro interno?
“Tutti stiamo cercando di imparare a fare tutto. Momentaneamente mio fratello sta dietro al bancone, spilla la birra, io porto a tavola e mio padre cerca di aiutarci nel servire i clienti”.
Che riscontro state ottenendo in questi mesi?
“In questi mesi abbiamo riscontrato ottimi risultati, all’interno della settimana un po’ di calo, come è logico, nel weekend invece il locale è sempre molto pieno, tante prenotazioni su due turni. Per adesso risultati molto buoni, clienti soddisfatti, quindi ci accontentiamo”. Quali sono i vostri progetti per il futuro?
“Il progetto per il futuro è quello per l’appunto di allestire e puntare molto su Aldo, Giovanni e Giacomo. Vediamo che diversi clienti vengono proprio per la curiosità, perché gli piace il trio. Vogliamo allargarci dunque su questo tema, mantenendo la qualità dei prodotti ed accontentando il più possibile i clienti”.
La strada che collega Casali di Ussita al Rifugio del Fargno resterà chiusa fino a data da destinarsi. A causare l’interruzione è un grave smottamento che si è verificato poco prima dell’inverno e che ha reso inagibile parte della carreggiata, compromettendo la sicurezza della viabilità.
A seguito dell’evento franoso, l’Amministrazione comunale di Ussita ha prontamente emanato un’ordinanza di chiusura per motivi di pubblica incolumità. La situazione è stata ulteriormente aggravata dalla presenza di neve e da altri piccoli movimenti franosi che hanno reso impossibile, fino ai primi di maggio, il raggiungimento in sicurezza della zona interessata.
Il Comune si è attivato da tempo per ottenere i fondi necessari al ripristino della strada, ma al momento non vi è ancora certezza sull’effettivo finanziamento. Come chiarito anche al gestore del Rifugio del Fargno, non si tratta di un semplice intervento di sgombero o ripulitura: parte della carreggiata è crollata, rendendo necessario un progetto strutturale vero e proprio.
«Servirà un intervento tecnico complesso – spiegano dall’Amministrazione – e in assenza di certezze sui fondi disponibili non siamo in grado di indicare una data per la riapertura della strada in condizioni di piena sicurezza».
Nel frattempo, resta l’amarezza per la temporanea impossibilità di raggiungere uno dei luoghi più suggestivi dell’Appennino marchigiano, punto di riferimento per escursionisti e turisti.
È stato appena adottato un atto molto atteso e particolarmente importante per la realizzazione del nuovo polo scolastico di Cingoli dove troveranno sede l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri (Ipseoa) ‘G. Varnelli’ (unico nella provincia) e il Liceo Linguistico e delle Scienze Umane ‘G. Leopardi’.
La Provincia di Macerata, infatti, ha pubblicato il bando di gara per il completamento della fase progettuale (affidando la parte complementare a quella sviluppata internamente dell’ufficio Tecnico dell’Ente) per poter poi procedere con la fase realizzativa (mediante una nuova gara di affidamento dei lavori). L’intervento in oggetto ha un costo complessivo stimato che supera 30 milioni di euro e che saranno messi a disposizione dalla struttura commissariale sisma.
Il progetto dovrà prevedere tutte le dotazioni necessarie a ospitare ogni materia del Piano triennale dell’offerta formativa delle due scuole, compreso lo svolgimento curriculare dell’educazione fisica e motoria in spazi propri; la nuova sede sarà destinata ad ospitare un numero di studenti pari a quello degli iscritti al momento del sisma nelle due scuole, con le stesse classi del 2016 e lo stesso numero di indirizzi, specializzazioni triennali e corsi serali.
“Si tratta di un’opera molto complessa, frutto del lavoro di squadra che ha visto impegnati in sinergia la Provincia, in particolare l’Ufficio Tecnico dell’Ente che ringrazio per il costante impegno, l’Usr e il Commissario Guido Castelli sempre al nostro fianco e il Comune di Cingoli – spiega il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli -. L’inserimento della nuova sede in un contesto di pregio ma complesso, sia dal punto di vista morfologico che paesaggistico, ha richiesto una particolare attenzione nella fase di pre-valutazione del progetto e molteplici confronti con gli Enti preposti al rilascio dei pareri sull’opera. Ha richiesto anche una variante urbanistica specifica che ha già raccolto riscontro positivo nelle Conferenze dei Servizi a livello di Comune, Soprintendenza, Usr e degli altri Enti coinvolti.
Il misurarsi con i limiti imposti dalla specifica conformazione dell’area individuata dal Comune, infatti, attraverso un’azione partecipativa della cittadinanza, come possibile sede del nuovo Polo scolastico e dal contesto ambientale di alto valore paesaggistico e storico, come quello in cui insisterà, hanno imposto un delicato e lungo processo che ha condotto all’individuazione di una soluzione progettuale congrua capace di calare nella realtà del sito le indicazioni delle normative in vigore in materia e rispondere a tutte le istanze. Dunque il passaggio il testimone ai futuri affidatari della gara che oggi si avvia, per la conclusione della fase progettuale, ha già all’attivo questa mole di lavoro svolta e pareri raccolti che consentirà una rapida discesa di scala”.
“Uno dei principali obiettivi del nostro lavoro è quello di garantire scuole efficienti e sicure per i nostri studenti – sottolinea il commissario alla ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli –. Dobbiamo proseguire con quel cambio di passo che abbiamo intrapreso e che non si deve fermare. Gli interventi sulle scuole sono cruciali anche per permettere alle famiglie di poter scegliere i nostri territori per creare il loro futuro. Attraverso l’accordo quadro, nella provincia di Macerata siamo intervenuti con 103 progetti sulle scuole per una cifra che si avvicina ai 400 milioni di euro”.
Il progetto nasce da diverse necessità, prima tra tutti quella di restituire al territorio idonee strutture scolastiche a seguito del sisma del 2016 che ha compromesso le strutture in uso ai due istituti, in secondo luogo quella di raggruppare più istituti scolastici per ottimizzare le risorse anche – e soprattutto - in termini di gestione, sia inerente la necessità di disporre di strutture più adeguate alle esigenze di studio della nostra contemporaneità.
“Accogliamo con soddisfazione la pubblicazione del bando di gara per il completamento della fase progettuale del nuovo polo scolastico di Cingoli – conclude il sindaco Michele Vittori –, un passaggio che attendevamo da tempo e che rappresenta una risposta concreta alle esigenze del nostro territorio. Questo intervento darà finalmente ai nostri ragazzi la possibilità di studiare in una struttura moderna, sicura e all’altezza delle sfide educative del presente. Le scuole coinvolte – l’Ipseoa ‘Varnelli’ e il Liceo ‘Leopardi’ – sono da sempre un fiore all’occhiello per Cingoli, espressione di un’offerta formativa di eccellenza che ha saputo attrarre studenti da tutta la provincia. Confido nella qualità del lavoro già svolto e nella solidità della procedura avviata, certo che i risultati saranno all’altezza delle aspettative della nostra comunità”.
Il 25 maggio si celebra la Giornata internazionale dei bambini scomparsi, un'occasione importante per riflettere su un fenomeno ancora troppo diffuso e preoccupante. Anche la Polizia di Stato ha voluto ribadire l’importanza di tenere alta l’attenzione su ragazzi e ragazze che si allontanano da casa, spesso spinti da situazioni di disagio, maltrattamenti, paure o inganni.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica e offrire supporto concreto, la Polizia ha realizzato una brochure informativa e un segnalibro distribuiti giovedì mattina a Civitanova Marche, in piazza Abba, in occasione della tappa del truck della Polizia Postale e delle Comunicazioni per la campagna nazionale “Una vita da Social”.
All’evento hanno partecipato gli studenti della scuola secondaria di primo grado, protagonisti di una mattinata formativa dedicata ai rischi del mondo digitale. Dietro alcune scomparse, infatti, si celano spesso allontanamenti volontari di minori vittime di bullismo, cyberbullismo o di reati gravi come l’adescamento online e il sexting. Questi episodi possono generare vergogna, paura e isolamento, impedendo ai ragazzi di chiedere aiuto.
A spiegare i pericoli e i possibili strumenti di tutela sono stati gli operatori della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale e delle Comunicazioni e della Divisione Polizia Anticrimine della Questura, che hanno incontrato i giovani per fornire informazioni utili su come riconoscere e segnalare situazioni di rischio. L’obiettivo è spezzare sul nascere spirali di violenza, anche quando questa si manifesta solo in forma digitale, ma non per questo è meno traumatica o dannosa.
Un messaggio forte di vicinanza e prevenzione, per proteggere i più giovani e costruire una cultura della sicurezza e del rispetto, anche online.