Una bandiera palestinese legata alla croce cristiana posta sulla sommità del Pizzo Tre Vescovi, nel comune di Bolognola, nel cuore dei Monti Sibillini. È lo scenario che si è trovato davanti questa mattina un escursionista, che durante la sua salita verso la vetta ha immortalato la scena con una fotografia.
Il Pizzo Tre Vescovi è una delle mete più conosciute e frequentate degli appassionati di montagna e trekking: la sua cima, che tocca i 1.592 metri di altitudine, prende il nome dal fatto che proprio lì convergono i confini delle diocesi di Fermo, Camerino e Norcia. Non solo: il monte è anche un punto di spartiacque naturale tra il versante adriatico e quello tirrenico, caratteristica che ne accresce la valenza geografica e simbolica.
A segnare la vetta c’è una croce cristiana, punto di riferimento per gli escursionisti che raggiungono la cima dopo il percorso. È proprio a questa croce che è stato fissato il vessillo palestinese, ben visibile a chiunque arrivi sulla sommità.
La segnalazione è giunta alla nostra redazione da un lettore, La presenza della bandiera rappresenta un fatto insolito in un luogo simbolico per il territorio e molto frequentato, che richiama ogni anno numerosi visitatori sia per la sua valenza paesaggistica sia per quella culturale e storica.
Civitanova Marche– L’Atac Spa rende noto che a partire dalla prossima settimana prenderanno il via lavori di manutenzione sulla conduttura principale dell’acquedotto. L’intervento comporterà un abbassamento della pressione nella rete di distribuzione, con possibili interruzioni temporanee della fornitura idrica in tutto il quartiere Centro.
Il disservizio è previsto dalle ore 17 di lunedì 22 settembre alle ore 3 di martedì 23 settembre. Per limitare i disagi, Atac ha predisposto un servizio di approvvigionamento tramite autobotte disponibile per tutti i residenti durante l’esecuzione dei lavori, in piazza XX Settembre.
"Si tratta di un intervento di manutenzione programmata finalizzato a rendere la rete idrica più sicura ed efficiente, riducendo al minimo eventuali perdite. Atac Spa si scusa con i cittadini per l’inevitabile disagio e invita a utilizzare con parsimonia l’acqua nelle ore interessate dal disservizio".
Il ghosting è diventato la nuova arte social del 2025. Un click e via: blocco, unfollow, sparizione digitale totale. Mai è stato così facile eliminare qualcuno dalla propria vita. Ma quando è legittima autodifesa digitale e quando è solo codardia mascherata da self-care? Facciamo chiarezza su quello che ormai è il galateo più praticato (e meno capito) dell’era social.
L’EPIDEMIA DEL BLOCCO FACILE
Scenario tipo: un amico mette like alla foto del tuo ex. Soluzione 2025: blocco immediato. Un collega condivide un’opinione politica diversa? Blocco. Qualcuno non risponde entro tre ore? Blocco preventivo.
Il tasto “blocca” è diventato il nuovo “vaffa”, solo più elegante e definitivo. Il problema? Lo stiamo usando come un martello quando spesso servirebbe un bisturi.
Non tutto richiede la cancellazione digitale totale. Anzi, spesso il blocco compulsivo rivela più i nostri problemi che quelli degli altri.
LA FALSA FILOSOFIA DEL “NO ALLE PERSONE TOSSICHE”
“Ho eliminato le persone tossiche dalla mia vita” - il mantra dell’era social. Ma quando ogni piccola delusione diventa “tossicità”? Quando ogni momento di tensione viene catalogato come “energia negativa da rimuovere”?
La verità scomoda: spesso non sono le persone ad essere tossiche, è il nostro modo di gestire i rapporti che lo è. Bloccare non risolve il problema, lo sposta solo altrove.
Il vero benessere non è eliminare tutto quello che ci disturba. È imparare a gestire quello che ci mette in difficoltà.
QUANDO IL GHOSTING È GIUSTO
Attenzione però: non tutto è recuperabile e non tutti meritano una seconda possibilità. Esistono situazioni in cui mettere confini digitali netti è non solo giusto, ma necessario.
Il blocco intelligente si usa quando:
- C’è stalking o molestie persistenti
- Vengono violati confini chiari già espressi
- La persona ha un comportamento dannoso
- La relazione è diventata un ciclo tossico senza possibilità di cambiamento
- La tua salute mentale è a rischio
In questi casi, il ghosting non è codardia: è protezione intelligente.
L’ARTE DEI CONFINI DIGITALI
Il problema non è mettere confini. È che la maggior parte delle persone non sa come farlo in modo efficace. Credono che esistano solo due opzioni: subire tutto o bloccare tutto.
Invece esistono molte sfumature tra il “tutto aperto” e il “blocco totale”:
- Silenziare senza rimuovere
- Limitare la visibilità dei propri contenuti
- Ridurre le interazioni senza drammi
- Comunicare i propri limiti prima di sparire
I social offrono strumenti sofisticati per gestire le relazioni. Non usiamoli come asce ma come bisturi.
LA RICETTA DEL BLOCCO COMPULSIVO
Come trasformare ogni piccolo conflitto in una guerra digitale:
- 1 dose di aspettative irrealistiche sugli altri
- Tolleranza zero per qualsiasi forma di disaccordo
- Convinzione che tu sia sempre quello ragionevole
- Paura del confronto mascherata da “non ho tempo per i drammi”
- L’illusione che eliminare i problemi li risolva
Mescolate con una buona dose di immaturità emotiva e servite freddo a ogni minima difficoltà. Risultato garantito: solitudine social perfettamente curata.
IL PARADOSSO DEL CONTROLLO TOTALE
Più controlli chi può interagire con te sui social, più diventi dipendente da questo controllo. Più blocchi, più hai bisogno di bloccare. È un circolo vizioso che alla fine ti isola invece di proteggerti.
Il vero potere non è eliminare tutto quello che ci disturba, ma sviluppare la capacità di gestire le situazioni difficili senza perdere la calma.
L’OPPORTUNITÀ NASCOSTA
Ecco il punto che molti perdono: saper gestire i conflitti digitali in modo intelligente è una competenza preziosa nel 2025. Chi sa quando bloccare e quando no, chi sa mettere confini senza bruciare ponti, chi sa navigare le acque torbide dei social senza affondare ha un vantaggio competitivo enorme.
Perché? Perché i social sono diventati il nuovo ufficio, il nuovo salotto, la nuova piazza. E in tutti questi spazi, saper gestire le relazioni difficili è una skill fondamentale.
IL BON TON DIGITALE CHE FUNZIONA
1. Prima comunica, poi eventualmente blocca
1. Usa gli strumenti graduali prima della cancellazione totale
1. Distingui tra fastidio personale e comportamento dannoso
1. Mantieni la professionalità anche quando chiudi un rapporto
1. Ricorda che tutto resta tracciato sui social
Non si tratta di essere santi digitali, ma di essere strategicamente intelligenti nelle proprie scelte social. Il vero segno di maturità sui social non è avere zero conflitti (impossibile), ma saperli gestire senza distruggere tutto. È capire quando vale la pena investire energia in un chiarimento e quando è meglio prendere le distanze.
È la differenza tra chi subisce i social e chi li sa usare a proprio vantaggio.
IL FUTURO DELLE RELAZIONI DIGITALI
Le persone stanno imparando a riconoscere chi sa gestire i rapporti digitali in modo maturo e chi invece reagisce sempre in modo estremo. Nel lungo termine, chi sa dosare i propri confini digitali costruisce reti più solide e durature.
Il prefetto di Macerata, Giovanni Signer, ha incontrato nella sala riunioni dell’Ufficio territoriale del Governo una delegazione della Sezione ANPS (Associazione Nazionale della Polizia di Stato) di Macerata.
L’incontro è stato l’occasione per la sezione locale di dare il benvenuto al rappresentante del Governo e illustrare le attività svolte, quelle attualmente in corso e i progetti in programma.
La delegazione era guidata dal presidente Giorgio Iacobone e composta dai soci Giuseppe Palazzesi, Maurizio Menchi, Gerardo Rizzo, Enzo Andrenelli, Mauro Sanità, Bartoloni Veros, oltre al responsabile dell’Organizzazione di Volontariato Fabio Tarquini, con Giandomenico Del Dotto e Stefano Cavaliere.
Durante il confronto, il prefetto ha ascoltato con interesse le iniziative promosse dall’Associazione, che spaziano dai convegni su temi di attualità, come la sicurezza pubblica e l’integrazione con le comunità straniere, agli incontri di sensibilizzazione con i cittadini per prevenire truffe sempre più sofisticate. Tra le attività consolidate figurano anche forme di supporto alla Questura, in quanto associazione di categoria.
Particolare attenzione è stata posta sulle iniziative di volontariato a favore della comunità, come l’assistenza all’attraversamento pedonale davanti alle scuole elementari e medie, per garantire maggiore sicurezza agli studenti. In programma anche una nuova campagna di prevenzione attraverso laboratori dedicati alla diffusione della cultura della legalità, con l’obiettivo di rafforzare il senso civico e contrastare l’indifferenza di fronte ai problemi quotidiani.
Al termine dell’incontro, il prefetto Signer ha espresso il proprio apprezzamento per l’impegno dimostrato dall’Anps, assicurando vicinanza e disponibilità a collaborare. A margine della giornata, ha inoltre consegnato la tessera dell’Associazione al nuovo socio Giandomenico Del Dotto.
Dal 18 settembre Ussita è il primo Comune dell’Unione Montana Marca di Camerino ad attivare il servizio di stato civile digitale, dodicesimo in tutta la provincia di Macerata e, ad oggi, il più piccolo per numero di abitanti ad aver compiuto questo passo.
L’adesione è stata possibile grazie alla partecipazione all’Avviso pubblico “Servizi e cittadinanza digitale” legato al PNRR, nell’ambito dell’estensione dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) e dell’Anagrafe Nazionale dello Stato Civile (ANSC). Il progetto consente ai Comuni di utilizzare un’unica piattaforma centralizzata per la gestione di tutte le operazioni: iscrizioni, trascrizioni, annotazioni, conservazione e comunicazione degli atti dello stato civile.
Un cambiamento che, come sottolineato dall’amministrazione comunale, garantirà maggiore efficienza, accessibilità e sostenibilità, riducendo anche il consumo di carta.
«Questa innovazione – ha dichiarato la sindaca Silvia Bernardini – permetterà alla nostra struttura comunale di lavorare con più semplicità, offrendo servizi migliori a cittadini, professionisti e imprese. Inoltre, grazie alla digitalizzazione, ridurremo l’utilizzo di carta con un vantaggio anche per l’ambiente. Il primo documento registrato è stato un atto di matrimonio: un segnale di buon auspicio per la nostra comunità. Voglio ringraziare pubblicamente i nostri uffici comunali per l’impegno con cui hanno affrontato questo cambiamento».
Con questo traguardo, Ussita si conferma un Comune attento alle sfide dell’innovazione digitale e alla modernizzazione dei servizi pubblici.
La Sezione Polizia Stradale di Macerata ha diffuso il calendario dei servizi di Autovelox lungo la SS.77 della Val di Chienti e la SS.77 Var. (Sfercia – Fonte Mattinate) per tutto il mese di ottobre 2025. I controlli, finalizzati a garantire la sicurezza stradale e la corretta circolazione, interesseranno diversi tratti della rete viaria principale della provincia, sia in direzione mare-monti sia monti-mare, con orari variabili.
Il calendario completo
Si parte mercoledì 1 ottobre con servizi al chilometro 79+070 e al chilometro 104+200 della SS.77 a Macerata, dalle 8.00 alle 20.00, in entrambe le direzioni. Giovedì 2 ottobre controlli a Montecosaro al chilometro 102+400 dalle 8.00 alle 13.00.
Venerdì 3 ottobre la Polizia Locale sarà a Camerino, al chilometro 39+590, dalle 8.00 alle 13.00. Sabato 4 ottobre i controlli interesseranno Tolentino al chilometro 77+270 dalle 8.00 alle 13.00 e Caldarola al chilometro 58+600 dalle 13.00 alle 18.00. Domenica 5 ottobre e lunedì 6 ottobre si tornerà sui chilometri 79+070 e 104+200 a Macerata dalle 8.00 alle 20.00, e la stessa programmazione proseguirà martedì 7, mercoledì 8, giovedì 9 e venerdì 10 ottobre, con controlli anche a Montecosaro e Caldarola secondo i rispettivi orari.
Sabato 11 ottobre, servizi a Camerino dalle 8.00 alle 13.00. Domenica 12, lunedì 13, martedì 14 e mercoledì 15 ottobre controlli al chilometro 79+070 e 104+200 a Macerata dalle 8.00 alle 20.00. Giovedì 16 ottobre la Polizia Locale effettuerà servizi a Montecosaro al chilometro 102+400 dalle 8.00 alle 13.00, a Tolentino al chilometro 77+270 dalle 8.00 alle 13.00 e a Belforte del Chienti al chilometro 63+370 dalle 8.00 alle 13.00. Venerdì 17 ottobre i controlli saranno a Caldarola dalle 8.00 alle 13.00, sabato 18 ottobre a Camerino dalle 13.00 alle 18.00.
Domenica 19 ottobre torneranno i controlli a Macerata ai chilometri 79+070 e 104+200 dalle 8.00 alle 20.00. Lunedì 20 ottobre servizio a Belforte del Chienti dalle 8.00 alle 13.00, mentre martedì 21 ottobre le pattuglie saranno a Montecosaro dalle 8.00 alle 13.00, a Tolentino dalle 13.00 alle 19.00 e a Caldarola dalle 8.00 alle 13.00.
Mercoledì 22 e giovedì 23 ottobre controlli a Macerata al chilometro 79+070 e 104+200 dalle 8.00 alle 20.00. Venerdì 24 ottobre servizio a Camerino dalle 13.00 alle 18.00, sabato 25 ottobre a Tolentino dalle 8.00 alle 13.00. Domenica 26 ottobre controlli a Macerata dalle 8.00 alle 20.00, lunedì 27 ottobre a Caldarola dalle 8.00 alle 13.00.
Martedì 28 e mercoledì 29 ottobre servizio nuovamente a Macerata dalle 8.00 alle 20.00. Giovedì 30 ottobre controlli a Montecosaro dalle 13.00 alle 18.00 e a Camerino dalle 8.00 alle 13.00. Infine, venerdì 31 ottobre, gli autovelox saranno attivi a Tolentino dalle 13.00 alle 19.00 e a Belforte del Chienti dalle 8.00 alle 13.00.
Civitanova - La Giunta comunale, nella seduta del 12 settembre, ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per la manutenzione straordinaria della pavimentazione di tre importanti vie cittadine: strada Celeste, viale della Rimembranza e viale della Repubblica. L’intervento, dal valore complessivo di 150mila euro, è stato predisposto dal Settore V – Servizio Strade e Segnaletica del Comune e punta a ripristinare una viabilità sicura, riducendo le criticità legate al deterioramento dell’asfalto e agli effetti del maltempo.
Attualmente i tratti interessati presentano infatti buche, avvallamenti e crepe che rendono difficoltosa e rischiosa la circolazione, soprattutto in caso di pioggia. Per questo l’amministrazione ha deciso di procedere con un’opera organica che prevede la fresatura a freddo dello strato di usura bituminoso per uno spessore uniforme di 5 centimetri e la successiva realizzazione di un nuovo tappetino in conglomerato bituminoso. I lavori, che avranno una durata stimata di sessanta giorni consecutivi dalla consegna, interesseranno l’intero tratto di strada Celeste dal civico 1 fino all’incrocio con strada Fonte Sant’Angelo, un segmento di viale della Repubblica che parte dall’incrocio con strada Celeste e si sviluppa verso ovest, e il tratto terminale di viale della Rimembranza.
Non vi sono criticità legate alla disponibilità delle aree poiché le strade risultano già acquisite al patrimonio comunale. Inoltre, trattandosi di un intervento di sistemazione della sede stradale esistente, non sarà necessario procedere con indagini geologiche, geotecniche o sismiche preliminari. L’obiettivo, sottolinea l’amministrazione, è "garantire maggiore sicurezza alla circolazione e ridurre la necessità di interventi parziali che, fino a oggi, non hanno offerto soluzioni durature".
In occasione della “Festa dei Commercianti”, in programma sabato 20 settembre, il Comando della Polizia Locale ha disposto una serie di modifiche temporanee alla circolazione stradale nel centro storico, necessarie per garantire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione.
Giovedì 18 settembre, dalle ore 7 alle ore 12, sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione coatta in piazza della Libertà, negli stalli a pagamento in prossimità dell’auditorium San Paolo e nella fila centrale, per consentire le operazioni di montaggio del palco.
Nella giornata di sabato 20 settembre, invece, il provvedimento sarà più articolato. In piazza della Libertà il divieto di sosta scatterà dalle 13 fino alle 2 del giorno seguente, con eccezione dei veicoli di pubblica utilità e dei mezzi autorizzati al servizio del palco. Dalle 15 alle 21 la sosta sarà vietata anche in corso Matteotti e in via Lauri. Sempre dalle 15 alle 2, il divieto interesserà via Don Minzoni, nel tratto compreso tra via Zara e piazza della Libertà, dove non sarà consentito nemmeno il transito, salvo per i mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine. La sosta sarà vietata anche in via Gramsci nello stesso orario, con l’unica eccezione degli operatori commerciali in possesso di autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico.
L’accesso al centro storico sarà comunque consentito ai residenti muniti di permesso, ai veicoli a servizio delle persone diversamente abili e ai mezzi legati all’organizzazione della manifestazione. Tuttavia, la gestione degli ingressi potrà subire limitazioni in base all’afflusso di pubblico, per garantire la sicurezza e la viabilità durante l’evento.
Procedono spediti i lavori di manutenzione straordinaria del Palazzetto dello Sport, situato in via Ginocchi, nel quartiere Risorgimento, attualmente gestito dalla Virtus Basket di Civitanova Marche. Il completamento è previsto entro il mese di settembre, in tempo per l'inizio della nuova stagione agonistica.
Gli interventi, per un importo complessivo di 405.275,98 euro, mirano alla messa a norma e all'ammodernamento dell'immobile, con l'inserimento di opere migliorative per la sicurezza, l'efficienza e la fruibilità dell'impianto.
Il progetto, redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale in collaborazione con lo studio di ingegneria Ercoli, prevede una serie di interventi cruciali, tra cui l’ammodernamento dell’impianto idrico antincendio, l'adeguamento della centrale termica, delle uscite d’emergenza, degli impianti acustico, di illuminazione e di sicurezza. Inoltre, sono previsti il rinnovo della pavimentazione sportiva in legno, la sostituzione del parapetto che separa la zona spettatori dalla zona destinata all'attività sportiva, e l'installazione di nuovi proiettori a Led e la tinteggiatura delle aree del campo di gioco e della tribuna. Saranno anche sostituiti i tabelloni elettronici e risanati i servizi igienici per persone diversamente abili.
L’assessore ai Lavori Pubblici, Ermanno Carassai, dichiara: “Questo intervento di manutenzione straordinaria è fondamentale per rendere il Palazzetto dello Sport un impianto moderno, sicuro e in linea con le normative vigenti, sia per gli atleti che per i cittadini che frequentano la struttura. È un investimento importante che dimostra l’impegno dell'Amministrazione Comunale nel promuovere le attività sportive locali e nel supportare le società del territorio, come la Virtus Basket, che contribuiscono al benessere e alla crescita della nostra comunità. Un ringraziamento speciale da parte dell'Amministrazione Comunale va all'ingegnere Simone Salciccia, dell'Ufficio Tecnico Comunale, per l’impegno e la dedizione nel coordinare le attività delle imprese coinvolte”.
I lavori sono eseguiti dalle ditte “CEM di Elisei Carlo & C.” di Montelupone, "Dalla Riva Srl" con sede a Caerano S. Marco (TV), e la “Gi Color” di Civitanova Marche.
Macerata – In vista della pre-apertura della stagione venatoria alla quaglia, sono stati intensificati i controlli sul territorio da parte delle guardie venatorie volontarie della Federcaccia provinciale di Macerata, in coordinamento con la Polizia Provinciale. L’attività, concentrata soprattutto durante le ore notturne, ha avuto come obiettivo la prevenzione e la repressione degli atti di bracconaggio legati all’utilizzo di richiami acustici vietati.
Durante le operazioni sono stati sequestrati sei dispositivi acustici a funzionamento elettromagnetico, nascosti nei campi e programmati per riprodurre il verso della quaglia. Questi strumenti, vietati dalla normativa vigente, vengono comunemente utilizzati dai bracconieri per attirare gli uccelli durante la migrazione notturna verso i luoghi di svernamento, con lo scopo di abbatterli illegalmente e in modo indiscriminato.
Il presidente provinciale di Federcaccia, Nazzareno Galassi, ha espresso apprezzamento per l’operazione condotta, ringraziando sia le guardie venatorie volontarie che il personale della Polizia Provinciale, sottolineando in particolare l’efficacia della sinergia tra i due corpi nel contrastare pratiche che danneggiano l’ambiente e l’immagine della caccia regolare.
“Il posizionamento di richiami acustici elettromagnetici da parte dei bracconieri – ha dichiarato Galassi – oltre a essere illegale, è da condannare senza mezzi termini, per tutelare chi pratica la caccia nel pieno rispetto delle regole.”
L’impegno delle autorità e dei volontari continua, soprattutto in questo periodo delicato per la fauna migratoria, con l’obiettivo di proteggere le specie selvatiche e contrastare ogni forma di caccia illegale.
«Finalmente la colonia felina più grande di Macerata avrà una degna dimora in un’area esterna al cimitero». Con queste parole, nel 2021, l’assessore con delega agli Animali d’Affezione Laura Laviano annunciava la nascita della struttura a servizio dei gatti che da anni popolano il camposanto cittadino. Una scelta che, allora, venne salutata come un passo avanti: un luogo pensato per garantire la libertà degli animali, senza gabbie né recinzioni oppressive, ma con passaggi studiati affinché potessero entrare e uscire in autonomia, al riparo dai predatori.
Eppure, a distanza di pochi anni, quella promessa sembra svanita. La legge nazionale n. 281 del 1991 non solo tutela i gatti randagi e le colonie feline, riconoscendone il diritto a vivere liberi nel luogo da loro scelto, ma impone anche precisi doveri a chi se ne prende cura: cibo regolare, acqua sempre disponibile, pulizia costante degli spazi, rispetto dell’igiene. Doveri che, secondo la denuncia di una cittadina maceratese, sarebbero stati completamente dimenticati.
La donna, madre segnata da un dolore che non smette di bruciare, racconta di trovare ogni mattina gli escrementi dei gatti sulla tomba della figlia. Una ferita nella ferita, un gesto che non è colpa degli animali ma dell’incuria di chi dovrebbe vigilare e non lo fa. «Ho segnalato più volte la situazione agli amministratori – racconta – ma il sindaco non sapeva nemmeno che ci fosse una colonia felina al cimitero. Anche gli assessori Marchiori e Renna sono rimasti sordi alle mie richieste».
Il sopralluogo sul posto non lascia spazio a dubbi: escrementi disseminati lungo i corridoi dei loculi, strutture improvvisate e maltenute, spazi maleodoranti che nulla hanno a che fare con il rispetto dovuto a un luogo sacro come quello in cui i cittadini vengono a piangere i propri cari.
La signora non intende arrendersi. Ha deciso di trasformare la sua rabbia in battaglia civile, portando il caso all’attenzione della stampa e delle istituzioni. La sua voce non è solo la protesta di una madre, ma il grido di chi chiede dignità per un cimitero che non può e non deve diventare simbolo di abbandono.
Questa vicenda dimostra che il rispetto dei diritti degli animali e quello dei luoghi della memoria non sono inconciliabili: servono impegno, vigilanza e senso di responsabilità da parte delle istituzioni. Solo garantendo pulizia, ordine e corretta gestione delle colonie sarà possibile restituire decoro al cimitero e serenità a chi lo frequenta, senza sacrificare la tutela dei gatti.
Procede verso la conclusione il primo stralcio di lavori per la realizzazione del bosco urbano a Trodica. Con l’installazione delle staccionate e la piantumazione delle essenze arboree sta infatti prendendo forma quello che, una volta ultimato, sarà il nuovo polmone verde del quartiere, proprio di fronte al Parco Pegaso. Il Comune aveva intercettato 349 mila euro di contributo dalla Regione proprio per la realizzazione dell’opera, che presenta al suo interno ben 16 tipi di specie arboree diverse.
Con il secondo stralcio, che potrà partire solo una volta completati i lavori di mitigazione del rischio idraulico lungo il fosso Bagnolo, si procederà alla completa definizione del nuovo parco urbano che sorgerà su una superficie di 32 mila metri quadrati. L’area sarà collegata al Parco Pegaso attraverso due accessi che attraverseranno la strada provinciale, ma verrà realizzato anche un ponte pedonale sul Trodica, di modo da collegare il parco con il giardino di via Mameli, sulla sponda sud del corso d’acqua, creando di fatto una grande superficie verde unica. La nuova area verde sarà una zona dove poter riposare e rinfrancarsi all’ombra della vegetazione, tra vialetti illuminati, panchine e uno specchio d’acqua.
È cominciato ufficialmente il nuovo anno rotariano e, con esso, un fitto programma di iniziative sociali, culturali e solidali che vedranno impegnato il Rotary Club di Civitanova Marche fino a giugno 2026. A sancire l’inizio di questo nuovo percorso, la visita del governatore del Distretto Rotary 2090, Roberto Calai, accolto calorosamente dai soci, dal presidente Marcello Matteucci (che guiderà il club nel 2025-2026), e da numerosi ospiti provenienti da tutta la provincia.
Il tema scelto per l’anno in corso – “Uniti per fare del bene” – è stato al centro dell’incontro e ha rappresentato il filo conduttore della giornata, culminata con una conviviale nella quale si sono condivisi obiettivi, valori e progetti futuri.
Il Governatore ha aperto la sua visita con un incontro istituzionale con il sindaco Fabrizio Ciarapica, seguito da un lungo confronto con il presidente Matteucci, che ha espresso entusiasmo per il tema proposto dal Rotary International, sottolineando come esso rappresenti una bussola per le numerose azioni sociali del Club, tutte con una forte ricaduta positiva sul territorio.
«Lo spirito di amicizia e solidarietà che ho trovato qui – ha dichiarato il governatore Calai – è quello che anima il Rotary nei suoi principi fondanti. È bello vedere un club così coeso, pronto a mettersi al servizio della comunità».
Il club di Civitanova Marche ha già tracciato le linee guida per il nuovo anno rotariano, con un piano di azione ben strutturato che toccherà ambiti diversi: dalla sanità alla cultura, dal sostegno ai giovani alla valorizzazione del patrimonio storico. In primo piano ci sarà la “Famiglia Rotariana”, punto centrale dell’agire del Club, insieme alle attività promosse con il Rotaract, e alle raccolte fondi per la Rotary Foundation.
Tra i progetti già avviati spiccano l’educazione alla prevenzione delle malattie del cavo orale, il supporto alla lotta contro la fibrosi cistica con il coinvolgimento dell’atleta civitanovese Alessandro Gattafoni, testimonial nazionale LIFC, e il restauro di preziosi manoscritti seicenteschi e settecenteschi. A questi si aggiunge la valorizzazione della tradizione culturale della scuola Cecchetti, storicamente radicata nel territorio.
Ampio spazio sarà dedicato anche all’approfondimento culturale e scientifico. Verranno affrontati temi come l’identità storica italiana legata al Risorgimento, grazie alla collaborazione con il professor Alvise Manni; il cambiamento climatico, insieme al professor Giovanni Scarponi; e una riflessione filosofica sul concetto di bellezza, con il professor Giovanni Boniolo.
Non mancheranno momenti conviviali, serate tematiche e incontri che coinvolgeranno attivamente i soci. Tra le iniziative più attese, una serata dedicata all’Argentina e al tango, ma anche appuntamenti legati al mondo enogastronomico, alla cultura e alla storia.
«Ringrazio tutti i presenti per la calorosa accoglienza – ha commentato il presidente Marcello Matteucci –. Ci aspetta un anno importante, che vivremo insieme come comunità storica e attiva. I progetti che realizzeremo rafforzeranno il nostro ruolo nel territorio e ci lasceranno ricordi significativi».
Il comandante della Polizia locale Danilo Doria ha firmato un’ordinanza relativa alla regolamentazione temporanea della circolazione stradale in occasione del passaggio della gara ciclistica “Granfondo 5Mila Marche” in programma domenica 21 settembre.
In entrambi i lati di corso Cairoli, su viale Leopardi, via Diomede Pantaleoni, via Trento (solo lato sinistro) e in entrambi i lati di via Ghino Valenti (dall’intersezione con via dei Velini fino a fine centro abitato) domenica 21, dalle 6:30 alle 10:00 è previsto il divieto di sosta con rimozione forzata.
Dalle 8:30 alle 10:00, per la sola durata della manifestazione e comunque fino al completo passaggio dei ciclisti e della scorta tecnica, è prevista la sospensione temporanea della circolazione stradale con interdizione al transito per tutte le categorie di veicoli, fino al completo passaggio del veicolo con cartello “fine gara ciclistica” (eccetto quelli in emergenza o soccorso) sulle seguenti vie di competenza comunale via Ventura, via Pancalducci, corso Cairoli, piazza Nazario Sauro, viale Diomede Pantaleoni, viale G. Leopardi, via Trento, via G. Valenti, S.S. 77 (tratto dentro il centro abitato di Villa Potenza), S.P. 181, Borgo Peranzoni (SS 77 – ponte Pertini).
Le strade interessate dalla manifestazione saranno chiuse al traffico su disposizione del Comando di Polizia Locale dal momento in cui tali chiusure si renderanno necessarie in base alle esigenze della gara ciclistica (8:45 circa); inoltre, il Comando si riserva di apportare qualsiasi altra modifica alla circolazione stradale qualora le esigenze di sicurezza della viabilità lo richiedano.
Durante il periodo di sospensione della circolazione è vietato il transito di qualsiasi veicolo non al seguito della gara, in entrambi i sensi di marcia del tratto interessato dal transito dei concorrenti; è fatto divieto a tutti i veicoli di immettersi nel percorso interessato dal transito dei concorrenti; è fatto obbligo a tutti i veicoli provenienti da strade o da aree che intersecano (e quindi che si immettono su quella interessata dal transito dei concorrenti) di arrestarsi prima di impegnarla rispettando le segnalazioni manuali o luminose degli organi preposti alla vigilanza o del personale dell’organizzazione; è fatto obbligo ai conducenti di veicoli e ai pedoni di non attraversare la strada. Ferma restando la necessità di adottare tutte le cautele necessarie ad evitare pericoli per i concorrenti, i divieti e gli obblighi sopra indicati non si applicano ai veicoli adibiti a servizi di polizia, nonché a quelli specificatamente autorizzati dall’organizzazione o dagli Organi di Polizia preposti alla vigilanza. Sul percorso di gara e comunque dove ritenuto necessario saranno attivati in modalità “lampeggio” gli impianti semaforici esistenti.
Prosegue senza sosta l’attività di manutenzione della rete viaria da parte della Provincia di Macerata, che conferma la sicurezza stradale tra le proprie priorità. L’Ente ha infatti recentemente approvato tre nuovi progetti di intervento per migliorare le condizioni di alcuni tratti particolarmente ammalorati, con un investimento complessivo di 420mila euro.
Il primo progetto riguarda la Strada provinciale 34 nel territorio di Corridonia, lungo il tratto urbano di via Fonte Orsola, dal chilometro 6+171 (zona passaggio pedonale area IP) al km 6+382 (ingresso parcheggio ippodromo lato Corridonia). L’intervento, dal valore di 150mila euro, ha l’obiettivo di eliminare situazioni di pericolo dovute a avvallamenti, fessurazioni e radici affioranti, che da tempo compromettono la sicurezza di automobilisti e residenti. La sistemazione del manto stradale servirà a rendere più fluido il traffico e a tutelare gli utenti della strada.
Il secondo intervento interessa la Sp 127 Tolentino–San Severino, per la quale sono stati stanziati 200mila euro. In questo caso si procederà al risanamento della pavimentazione, ormai compromessa dall’usura e dal degrado del piano viabile. Nei tratti più danneggiati verrà effettuata una risagomatura con binder, seguita dalla posa di un nuovo tappeto d’usura, con l’obiettivo di restituire regolarità e sicurezza al tracciato.
Il terzo progetto riguarda la Sp 1 “Abbadia di Fiastra–Mogliano”, nel tratto iniziale all’incrocio con la Sp 78 e nei pressi dell’ingresso dell’Abbadia di Fiastra. Qui si interverrà su una zona particolarmente delicata dal punto di vista della viabilità, con cinque corsie di smistamento del traffico, quattro curve e un rettilineo. Considerato l’evidente stato di degrado, si procederà con la fresatura delle carreggiate e il successivo rifacimento del tappeto d’usura. L’importo previsto per quest’opera è di 70mila euro.
Con questi nuovi interventi, la Provincia di Macerata continua a investire risorse importanti per garantire una rete stradale più sicura, moderna ed efficiente, al servizio di cittadini, lavoratori e turisti.
Procede senza sosta l’attività dell’Amministrazione Comunale nel settore della viabilità e della sicurezza stradale. A seguito dell’approvazione, nella seduta del Consiglio Comunale del 30 luglio 2025, della variazione e dell’assestamento del bilancio di previsione, l’Ufficio Tecnico ha redatto i relativi elaborati progettuali per avviare interventi di manutenzione straordinaria e riqualificazione funzionale delle infrastrutture cittadine.
In questo contesto, la Giunta Comunale ha approvato il progetto per la sistemazione stradale e la riqualificazione dei marciapiedi di Via Adua, un’opera necessaria a causa del grave stato di deterioramento delle attuali superfici pedonali, che presentano evidenti criticità in termini di sicurezza, accessibilità e decoro urbano.
L’intervento, per un importo complessivo pari a 210.000 euro, prevede la demolizione dei marciapiedi esistenti e della cordolatura deteriorata, la realizzazione di un nuovo sottofondo e massetto, la posa di cordoli prefabbricati e la successiva pavimentazione con conglomerato bituminoso. È inoltre prevista la fresatura del manto stradale esistente e il completo rifacimento della carreggiata, anch’essa soggetta a forte usura.
L’Ufficio Tecnico è attualmente impegnato nella predisposizione della procedura di appalto dei lavori, a seguito dell’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica.
"Con questo intervento – dichiara l’Assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai – intendiamo restituire funzionalità e decoro ad una altra
via importante della città. Un intervento che testimonia la volontà di garantire una maggiore sicurezza pedonale e veicolare, migliorando la qualità dell’infrastruttura esistente”.
A San Severino Marche è stata restituita alla comunità oggi la nuova sede dell’ITTS “Eustachio Divini”, uno dei cantieri più significativi della ricostruzione scolastica post terremoto 2016. L’edificio, concepito con criteri antisismici di ultima generazione e progettato secondo lo standard NZEB – Nearly Zero Energy Building, rappresenta un investimento complessivo di circa 15 milioni di euro (lavori per 10,8 milioni, compensazioni per aumenti prezzi pari a 3 milioni, importi al netto IVA 10%).
Una storia che sembrava infinita, iniziata con le ferite del sisma del 2016 e segnata poi da contenziosi e stop burocratici, risolti dal Commissario al sisma 2016. Dopo anni di attese e sedi provvisorie, gli studenti e i docenti del “Divini” rientrano nella loro scuola, oggi completamente ricostruita e dotata dei più avanzati sistemi di sicurezza.
All’apertura di oggi per la cittadinanza, in vista dell’avvio dell’anno scolastico di lunedì 15 settembre, hanno partecipato la struttura commissariale, la Regione, il Comune, la Provincia, la direzione scolastica, il Ministero dell’Istruzione e tanti cittadini. Una festa che ha assunto il valore di un impegno mantenuto: offrire ai giovani luoghi sicuri in cui crescere e formarsi, e restare nei territori insieme alle loro famiglie.
«Dopo anni di attese e proteste, la restituzione alla comunità del “Divini” è una pagina importante della ricostruzione post-sisma. Questo istituto, simbolo dell’eccellenza tecnica del nostro territorio, era stato duramente colpito dalle scosse del 2016 e per anni studenti e docenti hanno dovuto arrangiarsi in sedi provvisorie. Oggi restituiamo a San Severino Marche una scuola moderna e soprattutto sicura, un investimento di circa 14 milioni di euro che parla di futuro, di competenze e di opportunità per i nostri ragazzi. Il percorso non è stato semplice: contenziosi e procedure avevano rallentato tutto, ma il cambio di passo che abbiamo introdotto nel 2023, con un lavoro continuo e scelte nette, con un impegno “sartoriale” da parte della Struttura Commissariale che ha seguito passo dopo passo ogni tappa di questo cantiere travagliato e sbrogliando i vari intoppi e proseguendo in questo cammino che oggi ci ha permesso di trasformare promesse in una realtà concreta. Dopo troppe false partenze, oggi consegniamo finalmente un risultato atteso e meritato grazie alla determinazione dell’amministrazione comunale, della città e delle sue persone, facendo del “Divini” un punto di riferimento non solo per San Severino. Ora dobbiamo mantenere lo stesso impegno su tutti i cantieri ancora aperti, perché ogni studente del cratere possa avere aule sicure e all’altezza delle proprie ambizioni» – commenta il commissario straordinario Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli.
“La riapertura della scuola Eustachio Divini è un segnale concreto della ricostruzione post-sisma e un simbolo di rinascita. Il Governo ha messo al centro i territori colpiti dal sisma ed ha garantito risorse fino al 2029 per docenti, personale ATA e dirigenti nelle aree colpite, così da assicurare continuità didattica e stabilità. Ringrazio il commissario Guido Castelli per il lavoro che sta svolgendo con serietà e impegno. La ricostruzione passa anche dall’istruzione: dare ai nostri ragazzi la certezza di una formazione di qualità significa dare loro un orizzonte di speranza e di crescita” dichiara il sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti.
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha sottolineato come la restituzione alla comunità del nuovo Istituto “Eustachio Divini” rappresenti "un risultato di grande valore per l’intero sistema scolastico e per i giovani del territorio. L’intervento, frutto della collaborazione tra Regione, struttura commissariale, amministrazione comunale e cittadini, dimostra che è possibile coniugare sicurezza, innovazione e radicamento nei territori. Il “Divini” non è solo un edificio sicuro e all’avanguardia, ma un presidio che contribuisce a mantenere vive le comunità e a offrire nuove prospettive alle famiglie e ai ragazzi dell’entroterra, una struttura che è un presidio importante per la formazione tecnica e tecnologica dei nostri ragazzi".
La riconsegna del “Divini” si inserisce nel più ampio programma di ricostruzione delle scuole danneggiate dal sisma: nelle Marche sono previsti 225 interventi per un importo complessivo di 720,21 milioni di euro. Di questi, 91 rientrano nell’Accordo Quadro per le scuole del sisma 2016 (68 su edifici non vincolati e 23 vincolati), distribuiti in 45 comuni, con un finanziamento totale di 319,38 milioni.
Nel cratere sismico complessivo – Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo – gli interventi programmati per gli istituti scolastici sono 455, per un importo di 1,5 miliardi di euro; quelli che hanno aderito all’Accordo Quadro sono 228, per un totale di 899 milioni. Lo strumento, sbloccato nel marzo 2023, consente ai soggetti attuatori di avvalersi di liste certificate di operatori economici per progettazione e lavori, con personale dedicato a supporto delle procedure: una semplificazione che sta accelerando cantieri a lungo fermi.
Aggiunge il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei: «Per noi tutti questa è una giornata davvero speciale in cui non celebriamo solo l'inaugurazione di un bell’edificio ma celebriamo la resilienza di una comunità, la determinazione di un'intera città che ha voluto con grande forza rialzarsi e che intende guardare al futuro finalmente con fiducia e ottimismo. Il nuovo Istituto Tecnico Tecnologico Statale "Eustachio Divini" è il simbolo di una storia che tutti noi abbiamo vissuto, sofferto e che, alla fine, siamo riusciti a trasformare in una svolta. Che il nuovo "Divini", allora, sia per i nostri ragazzi non solo una scuola, ma una casa di crescita e opportunità».
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli: «La restituzione alla comunità del nuovo “Divini” è la dimostrazione di come il dialogo costante e la collaborazione continua tra le Istituzioni, diano dei risultati importanti per i nostri territori, permettendo di superare tutte le varie difficoltà che ci sono state lungo il percorso. Struttura commissariale, Comune e Provincia si sono confrontati fin dal primo giorno per arrivare a consegnare ai nostri ragazzi una scuola moderna, sicura e all’avanguardia, che diventerà ancora di più un punto di riferimento non solo per San Severino».
Le caratteristiche tecniche. Cinque piani, circa 1.300 m² per livello (oltre 6.500 m² complessivi), ospitano 32 aule e 21 laboratori. Il complesso comprende anche la palestra, già restituita alla comunità nel dicembre 2024. La struttura portante è in cemento armato con solai in laterocemento, progettata in classe d’uso IV per garantire la massima resistenza agli eventi sismici. L’intero edificio poggia su un sistema di isolatori sismici che consentono movimenti orizzontali fino a 40 cm; al piano terra è visibile il cordolo libero, simbolo della capacità dell’opera di dissipare l’energia delle scosse.
Dal punto di vista energetico, il “Divini” è dotato di impianti ad alta efficienza, illuminazione LED, pannelli fotovoltaici, ventilazione meccanica controllata e sistemi di regolazione automatica della temperatura, con prestazioni coerenti con lo standard NZEB.
Quando si parla di alimentazione e sport la mente corre subito ai carboidrati da carico, alle proteine per i muscoli o agli integratori “giusti”. Le fibre restano invece in secondo piano, come se fossero un dettaglio marginale, eppure la ricerca scientifica le sta riportando al centro. Una recente revisione apparsa su Sports Medicine le definisce addirittura “il carboidrato dimenticato” nelle raccomandazioni per gli atleti. Non assumerne a sufficienza non dà sintomi immediati, ma può emergere nei momenti chiave: in una salita in bici, in una gara di lunga durata o in una serie intensa di allenamenti, quando digestione lenta, gonfiore, cali glicemici o affaticamento percepito diventano ostacoli concreti alla performance.
Uno studio condotto su giocatori di basket, ad esempio, ha mostrato che chi consumava quotidianamente circa 17 grammi di fibre solubili non migliorava forza o velocità in senso stretto, ma riferiva una percezione di fatica significativamente più bassa rispetto al gruppo placebo. È un dato interessante, perché ci ricorda che lo sport non è fatto solo di numeri e cronometri, ma anche di sensazioni: sentirsi meno stanchi può significare allenarsi meglio e più a lungo, affrontare lo sforzo con maggiore serenità e recuperare con più efficacia. Altri lavori hanno confermato che un apporto stabile di fibre, soprattutto quelle fermentabili come i beta-glucani presenti in avena, orzo e alcuni funghi, sostiene il microbiota intestinale, che a sua volta produce metaboliti antinfiammatori utili nel recupero muscolare e nella protezione dei tessuti.
Il legame tra fibre e sport diventa evidente se pensiamo a cosa succede durante una salita o uno sforzo prolungato: un intestino in equilibrio stabilizza l’assorbimento degli zuccheri e previene oscillazioni glicemiche troppo brusche, riducendo così i cali di energia nei momenti decisivi. Un adeguato consumo di fibre significa anche meno fastidi gastrointestinali, digestione più efficiente e maggiore disponibilità di energia per i muscoli, invece che “sprecata” in discomfort. E quando arriva il momento del recupero, le fibre aiutano a ridurre lo stress ossidativo e l’infiammazione, accelerando i tempi di ripresa e migliorando la qualità degli allenamenti successivi.
Naturalmente, non si tratta di spingere al massimo l’assunzione: troppe fibre nei pasti vicini alla gara o a un allenamento intenso possono causare crampi, pesantezza o disturbi intestinali. Per questo la strategia migliore è modulare l’introduzione: aumentare gradualmente fino a raggiungere i 25-30 grammi al giorno, distribuendoli nei pasti lontani dalla performance e privilegiando le fonti solubili. Fondamentale anche abbinare un’adeguata idratazione, perché le fibre trattengono acqua e il loro effetto benefico dipende molto dal giusto equilibrio con i liquidi.
Le fibre, insomma, non sono un dettaglio della dieta, ma un tassello silenzioso e prezioso per chi fa sport. Non aumentano i watt né abbassano i tempi in modo diretto, ma possono determinare la differenza tra una prestazione che regge e una che crolla, tra un recupero lento e uno più rapido. E soprattutto ci ricordano che, nello sport come nella vita, a volte ciò che sembra “secondario” è in realtà la chiave per affrontare le salite — reali o metaforiche — con più forza e leggerezza.
Ieri sera a Villa Koch di Recanati si è celebrato un traguardo che vale più di un semplice compleanno aziendale. Picchio News ha festeggiato 10 anni di attività, ma soprattutto 10 anni di visione. Fu una scommessa. Una scommessa che oggi, guardando la proiezione delle avventure di Guido Picchio fotoreporter tra gli applausi degli amici, possiamo dire di aver vinto.
QUANDO I SOCIAL ERANO UNA SFIDA, NON UN OBBLIGO
Dieci anni fa essere “social” nel giornalismo era quasi rivoluzionario. Facebook era ancora considerato “roba da ragazzini”, Instagram muoveva i primi passi, TikTok non esisteva nemmeno. Mentre i media tradizionali guardavano con sospetto questi “nuovi” strumenti, Picchio News scelse di abbracciarli completamente. Non come appendice del giornale, ma come cuore pulsante della comunicazione. E non fu una scelta facile: significava imparare linguaggi nuovi, inventare formati inesistenti, rischiare di essere presi per “poco seri”.
Il risultato? Oggi siamo qui, a festeggiare non solo 10 anni di vita, ma 10 anni di innovazione continua.
L’EVOLUZIONE DI UN LINGUAGGIO
Ieri sera, rivedendo le immagini delle avventure di Guido Picchio, abbiamo ripercorso non solo la storia di Picchio News, ma l’evoluzione di un intero modo di fare informazione. Da quando documentavamo eventi con foto statiche, a quando abbiamo iniziato le prime dirette, fino ad arrivare alle stories, alle video notizie ai reel, ai contenuti multimediali di oggi.
Perché essere social, per Picchio News, non è mai stato “stare al passo coi tempi”. È sempre stato “anticipare i tempi”.
E Guido Picchio, con la sua originalità e voglia di vivere con leggerezza, è stato il simbolo perfetto di questo approccio: curioso, autentico, sempre pronto allo scoop ma mai pesante. Esattamente quello che dovrebbe essere un media social.
LA DIFFERENZA TRA CHI CI CREDE E CHI SI ADEGUA
La festa di ieri sera è il risultato di 10 anni di relazioni autentiche, di contenuti onesti, di presenza costante ma mai invadente. È la prova che quando i social li usi con passione e non per obbligo, il risultato si vede. E si sente.
IL VALORE DELLE RELAZIONI VERE
La serata di ieri ha dimostrato una cosa che spesso si dimentica nell’era digitale: dietro ogni social media di successo ci sono relazioni umane vere. I volti sorridenti di Villa Koch non erano follower anonimi, ma amici, collaboratori, lettori che in questi 10 anni sono diventati parte della famiglia Picchio News.
Questo è il segreto che molti non capiscono: i social funzionano quando non sono solo social, ma quando sono espressione di una comunità reale. E Picchio News, in 10 anni, ha costruito esattamente questo: una comunità.
LA RICETTA DEL SUCCESSO SOCIAL DI LUNGO PERIODO
Come si costruisce un media social che dura 10 anni senza perdere autenticità: 1 dose massiccia di passione genuina per quello che fai; curiosità infinita verso le persone e le loro storie; coraggio di sperimentare quando tutti pensano che sia una follia; coerenza nel tempo, indipendentemente dalle mode del momento; rispetto per il proprio pubblico (mai prenderlo in giro); capacità di innovare rimanendo fedeli ai propri valori; zero paura di sembrare “diversi” dalla massa
Mescolate con tanto lavoro e servite caldo per 10 anni consecutivi. Risultato: una festa come quella di ieri sera, dove chi c’era si è divertito davvero!
LA MORALE DEI 10 ANNI
Ieri sera, tra le luci di Villa Koch e gli applausi degli amici, una cosa era chiara: Picchio News non ha solo attraversato 10 anni di cambiamenti digitali, li ha anticipati. E questo non per caso, ma per scelta. Per la scelta di credere che dietro ogni schermo ci fossero persone vere, con storie vere da raccontare e da ascoltare.
I prossimi 10 anni? Iniziano oggi. Con la stessa curiosità, la stessa passione, la stessa voglia di raccontare il mondo che cambia. Ma con 10 anni di esperienza in più. E con la certezza che quando credi davvero in quello che fai, il tempo ti dà sempre ragione.
Auguri Picchio News. Auguri a noi tutti. E che la festa continui!
Il Comune di Tolentino ha emesso un’ordinanza straordinaria per il controllo dei cinghiali presenti nel centro abitato e nelle aree limitrofe, a seguito di numerose segnalazioni da parte dei cittadini. "La presenza incontrollata di questi animali infatti - si legge nell'ordinanza - rappresenta un rischio per la sicurezza delle persone, degli animali domestici e della circolazione stradale, oltre a comportare possibili danni a giardini, orti e aree pubbliche.
Le zone interessate dagli interventi comprendono Via Osmani, l’area di parcheggio di Via F. Filzi, gli orti comunali e tutta la zona a monte del ponte “Mancinella” lungo il fosso “Troiano” fino al confine con il Comune di San Severino Marche, oltre alle aree immediatamente limitrofe.
L’ordinanza, firmata dal sindaco, Mauro Sclavi, stabilisce che "sabato 13 settembre 2025, dalle ore 06:00, saranno effettuate operazioni di controllo dei cinghiali tramite allontanamento e, se necessario, abbattimento, a cura di operatori faunistici abilitati e in possesso di regolare Licenza di porto di fucile. L’intervento potrà prevedere anche l’utilizzo di cani addestrati per la caccia al cinghiale".
"Gli operatori incaricati dovranno garantire la sicurezza delle persone e delle cose, compresi gli stessi addetti alle operazioni. La Polizia Provinciale di Macerata coordinerà e supporterà le attività, circoscrivendo, se necessario, le aree interessate e collaborando con il Servizio di Polizia Locale di Tolentino per interdire temporaneamente il transito pedonale e veicolare nelle zone interessate".
Il Comune sottolinea come "il provvedimento sia finalizzato alla tutela della salute pubblica e della sicurezza dei cittadini, considerando anche i rischi legati a possibili malattie trasmissibili dagli animali e agli incidenti stradali, in particolare nelle ore serali".
Le autorità raccomandano ai residenti e ai frequentatori delle zone interessate di evitare il transito nelle aree interessate durante le operazioni, per garantire il corretto svolgimento dell’intervento e la sicurezza di tutti.