Il mercato immobiliare in questi ultimi anni ha vissuto una fase di profonda trasformazione, influenzata da eventi come ad esempio la pandemia, che hanno mutato le esigenze dei clienti modificandone le preferenze abitative, accelerando l’adozione di nuove tecnologie nel settore delle compravendite residenziali.
In un ambiente in continua mutazione, quest’oggi vogliamo raccontare la storia di successo che sta scrivendo Evoluzione Immobiliare, un’agenzia immobiliare che nel tempo ha saputo ritagliarsi un ruolo di credibilità ed importanza nella città di Ancona e provincia, festeggiando proprio quest’anno i 10 anni di attività e che ha al suo interno figure dinamiche e professionali con esperienza pluridecennale nel settore.
Oggi vogliamo andare ad analizzare proprio con i suoi titolari Jacopo Minossi ed Eliana Cionna il trend che sta vivendo il mercato.
Jacopo com’è cambiato il mercato immobiliare oggi?
Il settore immobiliare negli ultimi anni è cresciuto e cambiato nel tempo perché è mutato anche l’approccio al cliente. Oggi i clienti sono maggiormente preparati ed è per questo che un’agenzia deve offrire più servizi e deve garantire un alto livello di performance. Per troppi anni gli Agenti Immobiliari sono stati visti come semplici venditori mentre oggi la visione si è spostata sul concetto di professionista e di consulente. Inoltre l’offerta di un’agenzia moderna avviene attraverso il web e perciò il digitale, con cui riesce a coprire le zone residenziali d’ interesse unendo l’efficacia della tecnologia al valore del rapporto umano.
Eliana, Evoluzione si trova ad Ancona e precisamente in centro. Come mai?
Il centro di Ancona rappresenta per noi una scelta strategica e identitaria, per questo abbiamo deciso di posizionarci nel cuore della città, una vetrina di prestigio, una scelta che riflette la nostra visione: offrire un’esperienza immobiliare innovativa, destinata alla qualità, sempre attenta ad interpretare le nuove esigenze del mercato rispondendo con un approccio professionale in sintonia con una clientela sempre più consapevole e fidelizzata nel corso degli anni.
Jacopo, con quali figure professionali interagite quotidianamente per essere competitivi nel mercato?
Interagiamo quotidianamente con tecnici, istituti bancari, ditte specializzate, amministratori di condominio e negli ultimi anni per noi è diventato molto importante fornire ai nostri clienti la figura dell’interior designer immobiliare ossia un professionista che si occupa della progettazione e dell'arredamento degli spazi interni di immobili. Il suo prezioso lavoro va oltre la semplice scelta di mobili, includendo la pianificazione dello spazio, la selezione di materiali, colori e finiture, e l'ottimizzazione della funzionalità e dell'estetica degli ambienti delle case.
Eliana, l’anno 2025 per voi è un grande traguardo. Qual è stato e qual è il vostro approccio ai clienti?
Per noi è stato sicuramente un traguardo ambizioso ma rappresenta anche una nuova e stimolante sfida per continuare a migliorare la nostra capacità di ascoltare e comprendere le necessità dei clienti, guidandoli con trasparenza, empatia e professionalità nelle loro scelte. Per poter offrire tutto questo, dobbiamo essere sempre aggiornati attraverso la nostra formazione professionale.
Eliana visto che mi parli di formazione, ci vuoi dire qualcosa di più?
Il team di Evoluzione Immobiliare quotidianamente investe in corsi di formazione professionale e comunicativa e, a fare da cornice, una scuola di coaching che lavora sul potenziamento delle risorse individuali e collettive, per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi.
La viabilità è tornata regolare in via Madonna dei Lumi, a San Severino Marche, dopo che la strada, a causa di una voragine provocata dalla rottura al sistema fogniario, aveva subito una chiusura dopo l'istituzione di un senso unico alternato a seguito di un primo provvedimento. La via è nuovamente percorribile in entrambi i sensi di marcia, al termine dei lavori di riparazione e manutenzione del danno.
Le opere, necessarie per garantire la piena funzionalità e sicurezza dell'infrastruttura idrica, sono state portate a termine dalla municipalizzata Assem Spa con la collaborazione dell'Ufficio Manutenzioni del Comune e della Polizia Locale, che ha gestito i provvedimenti relativi alla viabilità durante il periodo dei lavori, minimizzando i disagi per i cittadini e garantendo la sicurezza degli operatori e degli automobilisti.
Al Parco Zoo Falconara è tempo di nuovi fiocchi: in poche settimane la grande famiglia del giardino zoologico marchigiano si è ampliata con la nascita di un secondo cucciolo di canguro grigio orientale (Macropus giganteus) e di due piccoli di fenicottero rosa.
A poco meno di un mese dal primo lieto evento (LEGGI QUI), il Parco Zoo Falconara da il benvenuto al secondo canguro nato da mamma Sydney. Il primo ha già iniziato la fase di “esplorazione e rientro”, e lo si può vedere girovagare per l’area sempre vicino mamma Vaiana. Il nuovo “joey” — così in Australia si chiamano i piccoli di canguro — si limita invece a timidi affacci, preferendo ancora il marsupio materno.
Nel frattempo, si sono schiuse due uova covate a turno da mamma e papà fenicottero per circa un mese. I due pulli hanno già lasciato i nidi, piccole torri di terra e fango plasmate con il becco, per esplorare curiosi l’ambiente circostante. Avvolti da un morbido piumaggio grigio, diventeranno rosa solo intorno ai quattro anni, grazie ai carotenoidi presenti nella loro dieta.
Il mese di agosto si preannuncia ricco di iniziative, a partire dall’evento esclusivo «Quando è sera… Retroscena!». In calendario mercoledì 13 e giovedì 21 agosto, il duplice appuntamento serale (dalle 19.00) che permetterà al pubblico di scoprire il dietro le quinte della struttura. Accompagnati dallo staff del Parco, gli ospiti assisteranno ai pasti dei grandi carnivori, osserveranno da vicino il lavoro dei keeper e accederanno ad aree solitamente off-limits. L’esperienza, su prenotazione, è pensata per adulti e ragazzi dagli 11 anni in su; ogni gruppo è limitato a un massimo di 16 partecipanti per garantire un incontro esclusivo e coinvolgente.
Inoltre nel mese di agosto il Parco proporrà anche gli incontri con «La biologa racconta», un ciclo quotidiano in cinque tappe che scandirà la giornata: si parte alle 11.00, nell’area degli okapi, con «Okapi, la giraffa delle foreste»; alle 12.00, sarà la volta di «Grifone: mito o realtà?». Nel pomeriggio, alle 15.30, i riflettori si sposteranno sui fenicotteri per «Rosa come un…», quindi, alle 16.30, parleremo dei marsupiali con «Un salto da canguro». Il gran finale è alle 17.30, all’area dell’ippopotamo, con «La merenda di Pippo».
MARCELLI – Pagare il parcheggio, ma prendersi comunque una multa. È l’amara esperienza vissuta da Agostino Carlini, residente a Macerata, durante una giornata di mare a Marcelli. Il fatto è avvenuto il 7 luglio, ma ha radici in un episodio analogo di pochi giorni prima.
“Domenica 29 giugno – racconta Carlini – avevo parcheggiato a Marcelli e avevo messo un parasole esterno sul parabrezza. Il biglietto del parcheggio, pagato regolarmente, l’ho posizionato sul vetro laterale dalla parte del guidatore, in bella vista (VEDI FOTO). Nessuna multa quel giorno, tutto è andato liscio”.
Poco più di una settimana dopo, il 10 luglio, stesso luogo, stesso metodo. “Pago il ticket alle 9:30 e scatto anche una foto alle 9:31, dove si vede chiaramente il biglietto esposto. La sera, però, quando vado a riprendere l’auto, trovo una multa per non aver esposto il biglietto. Una beffa: ho pagato, ho documentato, ma per l’ausiliario del traffico non risultava nulla. E così mi sono ritrovato con una sanzione da 34 euro, come se avessi parcheggiato tutto il giorno senza pagare”.
Carlini si rivolge allora alla polizia locale, ma riceve una risposta che lo lascia perplesso: “Mi hanno detto che il biglietto deve essere esposto sul cruscotto interno. Ma questo non è scritto da nessuna parte nel Codice della Strada: la norma parla solo di esposizione visibile. Il mio biglietto lo era, eccome. L’avevo messo ben visibile sul vetro esterno, lo stesso punto del 29 giugno, e non ci furono problemi”.
Non solo la multa, ma anche l’iter per contestarla si è rivelato tutt’altro che semplice. “Mi hanno detto che posso fare ricorso al giudice di pace, ma costa 43 euro e bisogna andare ad Ancona. Alla fine, tra tempo e costi, ho preferito pagare i 34 euro. Ma quello che fa rabbia non sono i soldi: è il principio. Ho pagato il parcheggio, ho fatto tutto in regola, e vengo trattato come se avessi cercato di fare il furbo”.
Infine, una riflessione amara sul sistema e sull’accoglienza turistica: “La settimana prima nessun problema, la settimana dopo una multa. Ma allora cosa cambia? L’umore dell’ausiliario? A Marcelli si fregiano della Bandiera Blu, ma quell’etichetta non riguarda solo la pulizia del mare, ma anche il modo in cui si accolgono le persone. Quando l’ho fatto notare alla polizia locale, uno di loro mi ha risposto: ‘Allora se sai tutto tu, fai ricorso’. È questa la cortesia verso i visitatori?”
Le recenti mareggiate che hanno colpito duramente la costa di Porto Recanati hanno destato forte preoccupazione tra i cittadini della zona di Scossicci e il comitato "Viva Scossicci" (LEGGI QUI), una delle aree più fragili del territorio comunale. In risposta alle difficoltà emerse e alle voci sollevate in questi giorni, l’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Andrea Michelini, interviene con una posizione chiara e rassicurante.
"L’attività dell’Amministrazione - si legge - non è né reattiva né improvvisata, ma parte di un piano di lungo periodo pensato per affrontare in maniera definitiva i problemi che da decenni affliggono il litorale. In un’epoca in cui l’erosione costiera e le mareggiate si fanno sempre più frequenti e violente, l’Amministrazione di Porto Recanati ha continuato a trattare la questione con serietà e pragmatismo. Nonostante i dubbi sollevati da alcuni cittadini sulla tempestività degli interventi, il Comune sottolinea come la propria azione sia concreta, misurata e, soprattutto, pianificata con precisione.
Per comprendere la portata del problema, è necessario ricordare che l’erosione che interessa Scossicci non è un fenomeno recente, ma una questione annosa. Diversi tentativi sono stati fatti nel tempo da amministrazioni precedenti, ma gli interventi “spot” messi in atto si sono rivelati spesso inefficaci, se non addirittura controproducenti".
In un incontro dello scorso 12 giugno, il sindaco Michelini ha illustrato con trasparenza e onestà lo stato delle cose, sottolineando che "l’Amministrazione non propone soluzioni facili né palliativi, ma ha finalmente avviato una progettazione organica e strutturata per la difesa del litorale di Scossicci. L’obiettivo è realizzare interventi capaci di garantire una protezione duratura e sostenibile".
Dopo anni di attesa, Porto Recanati si prepara dunque a realizzare un piano organico di difesa della costa. Tra le misure previste, spicca la realizzazione di scogliere emerse: una soluzione definitiva in grado di proteggere il litorale da mareggiate ed erosione. "È la prima volta che il Comune affronta l’emergenza con un progetto che guarda alla risoluzione definitiva del problema, oggi finalmente alla portata".
L’iter burocratico è già stato avviato. Il 13 marzo 2025 il Provveditorato Interregionale OO.PP. ha trasmesso l’istanza di avvio del procedimento per la verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), tappa fondamentale per la realizzazione dell’opera. Da allora si sono svolti numerosi tavoli tecnici con la partecipazione di enti e istituzioni locali, regionali e ambientali, per garantire che l’intervento rispetti gli equilibri naturali. Il 29 luglio 2025 è arrivato l’atto conclusivo della procedura di verifica di assoggettabilità a VIA (prot. 30020), che apre le porte alla fase operativa.
"Comprensibili le preoccupazioni espresse da alcuni residenti e dal comitato "Viva Scossicci", ma - sottolinea l’Amministrazione nel concludere il comunicato - è fondamentale che ogni confronto si basi su fatti concreti, evitando che le dinamiche locali distorcano la realtà della situazione. La battaglia per la difesa del litorale di Scossicci non è ancora finita, ma grazie alla determinazione dell’Amministrazione Comunale e alla collaborazione tra istituzioni e cittadini, Porto Recanati si avvicina a una soluzione stabile e definitiva. A chi avanza dubbi sull’impegno del Comune, l’Amministrazione risponde invitando a consultare il percorso amministrativo finora compiuto: "L’amore per la propria terra non si misura con le parole, ma con i fatti concreti".
Prosegue con entusiasmo la tappa a Macerata del pellegrinaggio dei giovani in cammino da Loreto a Roma in preparazione al Giubileo dei giovani. Ieri circa 300 ragazzi e ragazze sono arrivati nel capoluogo (LEGGI QUI), accolti calorosamente dal vescovo mons. Nazzareno Marconi, che ha voluto incontrarli personalmente per incoraggiarli in questo importante percorso spirituale.
Alcuni di questi giovani, nel pomeriggio di oggi intorno alle 18:00, hanno dato vita a un momento particolarmente suggestivo in piazza della Libertà. Ben 57 ragazzi provenienti dalla diocesi vicina a Rio de Janeiro si sono riuniti formando un grande cerchio e danzando insieme, regalando un momento di condivisione e gioia.
A spiegare il significato di questa danza è Mendes Gauto Don Paulo Renato, uno dei referenti del seminario: Sono voluti passare da Macerata anche per ricordare la memoria di Padre Matteo Ricci e per sottolineare che la Chiesa è sempre un luogo di evangelizzazione».
«La danza che eseguono – prosegue Don Paulo Renato – è una tradizione legata all’anno del cammino neocatecumenale e rappresenta un canto di gioia. Il passo che fanno in avanti simboleggia il calpestare la morte, un gesto che richiama l’immagine del Pantocratore Cristo che calpesta il cerchio nero, il cerchio della morte. È una danza con radici ebraiche, che nel tempo si è trasformata nella forma che oggi vediamo in piazza della Libertà».
Il cammino dei giovani proseguirà domani mattina con la partenza verso Roma, dove i ragazzi avranno l’opportunità di visitare la città eterna e prepararsi alla grande veglia con il Papa che si svolgerà sabato a Tor Vergata. Per molti di loro, soprattutto quelli provenienti da Rio de Janeiro, sarà la prima volta fuori dal Brasile e si preannuncia un’esperienza ricca di emozioni e significato.
"La Regione Marche ha dato tutte le indicazioni a livello veterinario per fronteggiare l’emergenza Febbre catarrale degli ovini (Blue Tongue)". Lo comunica l’assessore all’Agricoltura Andrea Maria Antonini che spiega: “La Blue Tongue è stata affrontata appena si è acutizzata l‘epidemia dall’Unità di Crisi Regionale attraverso il GORES-Marche che si è immediatamente riunito ed emanato le linee di indirizzo sulle misure di controllo della circolazione virale e sulla gestione degli animali sensibili alla malattia”.
I servizi veterinari di tutte le Aziende Sanitarie Territoriali hanno avviato le procedure per dare le necessarie informazioni agli allevatori anche sull’opportunità di vaccinare contro il Sierotipo 8 della Blue Tongue, malattia che è stata declassata a livello UE poiché di solo interesse zootecnico non pericolosa per la salute umana. Gli allevatori marchigiani si sono quindi organizzati per vaccinare e trattare con prodotti insetto repellenti i propri animali.
“Nel contempo – aggiunge Antonini – abbiamo attivato gli uffici della Direzione Agricoltura per richiedere una disponibilità dei fondi di bilancio dedicati alla Blue Tongue. Ieri, 29 luglio, il Consiglio regionale ha approvato l’Assestamento del Bilancio 2025 mettendo a disposizione 100.000 euro per i primi interventi di emergenza per riconoscere un sostegno agli allevatori, che potrà essere concesso nel rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato (de minimis)”.
Gli indennizzi (che potranno avere un tasso di aiuto fino al 100%) potranno riguardare principalmente i costi per il vaccino, per i prodotti repellenti per gli insetti vettori, per i capi morti, per l’eventuale perdita di reddito. Gli indennizzi potranno essere erogati solo se i casi di morbilità e/o mortalità risulteranno riconosciuti ufficialmente.
“Gli indennizzi potranno essere richiesti attraverso un Bando che verrà aperto a breve. Poiché i focolai sono ancora in atto e la situazione epidemiologica non è stabile, le domande di indennizzo potranno essere presentate fino alla fine dell’anno consentendo agli allevatori stessi di quantificare meglio i danni subiti e le spese sostenute” aggiunge Antonini.
La situazione epidemiologica della malattia sul territorio regionale è consultabile nel bollettino Epidemiologico Nazionale al link https://www.izs.it/BENV_NEW/datiemappe.html con il seguente aggiornamento: da inizio anno ad oggi in regione sono stati accertati complessivamente 80 focolai di BT e ci sono altri 47 focolai in fase di accertamento. L’AST principalmente coinvolta è quella di Macerata, che detiene quasi il 50% del patrimonio ovicaprino della regione. Nei focolai sono presenti 24.383 ovini, di questi, ad oggi, sono morti 599 capi.
28/29 Settembre 2025: le Marche tornano al voto. E con esse, puntuale come un orologio svizzero rotto, arriva il festival dell’orrore comunicativo che accompagna ogni campagna elettorale italiana. Un carnevale di cattivo gusto dove aspiranti candidati si presentano con la stessa cura estetica di un selfie alle 6 del mattino dopo una notte brava.
L'ESTETICA DEL DISASTRO
Facciamo un gioco: chiudete gli occhi e immaginate un candidato politico del 2025. Ora apriteli e guardate i manifesti che tappezzeranno le nostre città. Sorpresi? No, delusi. Foto pixelate che sembrano estratte da una fototessera degli anni ’80, scontorni fatti con Paint da un nipote di buona volontà, slogan scontati e ripetitivi.
"Vi candidate, ma vi presentate male" non è solo un ossimoro: è la fotografia impietosa di una classe politica che ha scambiato l'autenticità con l’approssimazione, la spontaneità con l’improvvisazione, tanto con i social si può fare tutto!
IL MITO DEL "TANTO CHI SE NE ACCORGE"
Ecco il primo grande errore: pensare che l'estetica sia superflua. Che un manifesto mal fatto, un video girato alla meno peggio e una foto usata 15 anni fa non influiscano sulla percezione del candidato.
Sbagliato. Clamorosamente sbagliato.
Nel 2025, quando ogni teenager sa usare filtri più sofisticati di un fotografo professionale degli anni ’90, presentarsi con materiali scadenti equivale a dire ai propri elettori: "Non ho investito abbastanza in questa campagna da renderla decente. Perché dovrei investire di più nella vostra Regione?".
L’AUTOGOL DELLA DIALETTALITÀ
Poi c’è il capitolo video. Ah, i video elettorali! Quell'universo parallelo dove la regia è un optional e il suono sembra registrato dentro una lavatrice in centrifuga. E quando il candidato parla? Ecco che emerge la cadenza dialettale, usata non come elemento di autenticità, ma come scudo per nascondere l’incapacità di articolare un discorso fluido in italiano standard. Eh però i video funzionano e quindi vanno fatti!
Non fraintendete: il dialetto è patrimonio culturale. Ma usarlo in un messaggio politico del 2025 per sembrare “più vicini al popolo” è come presentarsi a un colloquio di lavoro in giacca e cravatta… con le ciabatte ai piedi.
LA SINDROME DEL "FAI DA TE"
Il problema di fondo è la sindrome del “tanto lo facciamo in casa”. Grafiche delegate al cugino “che se ne intende”, video girati dal figlio “che ha studiato comunicazione”, social media gestiti dalla segretaria “che è brava con Facebook”.
Il risultato? Un’armata Brancaleone digitale che si presenta agli elettori con la credibilità estetica di una pubblicità di materassi in una TV locale.
L'EQUAZIONE MORTALE
Comunicazione approssimativa = Competenza approssimativa. È matematica spicciola, ma evidentemente non così scontata per chi si candida a governare una Regione di un milione e mezzo di abitanti.
Quando un elettore vede un manifesto mal fatto, non pensa “che simpatico, è genuino”. Pensa: “Se non riesce nemmeno a curare la sua immagine, come farà a curare i nostri interessi?”
IL PARADOSSO DELLE RISORSE
“Non abbiamo budget per la comunicazione”, è la scusa più gettonata. Ma allora come si spiega che gli stessi partiti spendano migliaia di euro in gazebo, palloncini e gadget vari, ma non investano 500 euro per una foto decente del candidato fatta da un fotografo professionista?
È una questione di priorities: si privilegia la quantità sulla qualità, la presenza fisica sulla presenza digitale, dimenticando che nel 2025 la prima impressione avviene online, non in piazza.
LA MORALE DELLA FAVOLA
Cari candidati delle Marche 2025, vi do un consiglio da chi mastica campagne elettorali da sempre: investite in comunicazione. Non è vanità, è rispetto. Verso voi stessi e verso chi vi dovrebbe votare.
Perché alla fine, se ti presenti male, parti male. E se parti male, finisci peggio.
La dignità comunicativa non è un lusso: è il biglietto da visita minimo per chiedere la fiducia di un milione e mezzo di marchigiani.
Non deludeteci. Di nuovo.
Il successo di Rigoletto Audiotour sta registrando il tutto esaurito: la risposta del pubblico è stata entusiasta fin dal primo annuncio ed i posti ancora disponibili per le prossime date non sono molti.
Nell’ottica di inclusività da cui nasce tutto il progetto, Astrifiammante APS ha deciso di aggiungere una nuova data straordinaria il 31 luglio, dedicata esclusivamente alle associazioni del territorio che si occupano di inclusione sociale e sostegno alle fragilità. Questa nuova replica, prevista per le ore 19:30, offrirà la possibilità di vivere un’esperienza unica a realtà come Anffas Macerata, la cooperativa sociale Di Bolina, Nuovi amici di Macerata, il centro di aggregazione “Ci sono anch’io” e altre organizzazioni impegnate quotidianamente a costruire una società più giusta e partecipata.
Per l’occasione lo Sferisterio sarà aperto in via straordinaria consentendo ai partecipanti di accedere a uno dei luoghi simbolo della città, nel momento culminante dell’esperienza. Un gesto di grande valore simbolico, che conferma l’impegno dell’intero sistema culturale maceratese verso l’accessibilità e l’inclusività.
Rigoletto Audiotour è una camminata immersiva e gratuita che si inserisce all’interno di InOpera – Inclusività attraverso l’opera lirica, un’iniziativa dell’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Macerata, che coniuga spettacolo dal vivo, drammaturgia sonora e coinvolgimento sociale.
“Questa iniziativa rappresenta un ulteriore arricchimento al progetto In Opera, un valore aggiunto, un percorso che abbiamo intrapreso per promuovere la cultura come strumento di inclusione non solo per le persone più fragili, ma rivolto a tutta la cittadinanza. Un modo per far avvicinare tutti all’opera lirica con percorsi che facilitano la comprensione e il godimento di questo mondo artistico così affasciante - interviene la vice sindaco e assessore alle Politiche sociali e Pari opportunità Francesca D’Alessandro -. La risposta del mondo associazionistico sempre presente e numeroso ci spinge a proseguire su questa strada per realizzare in maniera concreta una parola che sta molto a cuore all’amministrazione comunale, ovvero l’inclusione. Le associazioni sono il cuore pulsante delle nostre comunità: grazie alla loro passione e dedizione, riescono a creare reti di sostegno, offrendo opportunità e servizi a coloro che vivono situazioni di vulnerabilità. Vogliamo dimostrare che la cultura non ha barriere e deve essere fruibile da tutti, indipendentemente dalla propria situazione personale, sociale o economica”.
Partendo dalla Loggia del Grano, i partecipanti – dotati di cuffie wireless – attraversano il centro storico di Macerata, da piazza XXX Aprile a piazza Mazzini, fino allo Sferisterio, guidati da una narrazione originale ispirata all’opera verdiana. Il pubblico ascolta in cuffia una drammaturgia coinvolgente che esplora i temi universali di potere, disuguaglianza e vendetta, rendendo l’opera viva e presente nel tessuto urbano contemporaneo.
Il progetto è frutto della collaborazione tra Riccardo Tabilio – autore di drammaturgia, disegno sonoro e colonna sonora – e Michele Pirani, voce narrante e ideatore del format, che firma anche la conduzione tecnica e la produzione con Astrifiammante APS.
L’iniziativa si svolge con il patrocinio dell’Associazione Arena Sferisterio, dell’assessorato alle Politiche Sociali della Città di Macerata e con il patrocinio e la compartecipazione del Consiglio Regionale delle Marche. Sostiene inoltre il progetto ImmobilGens srl.
Un riconoscimento importante che sancisce un percorso di crescita, impegno e professionalità: Smart Skills Center - Agenzia per il lavoro, giovane e dinamica realtà marchigiana, ha ottenuto l’autorizzazione all’esercizio a tempo indeterminato dell’attività di somministrazione di lavoro, intermediazione, ricerca e selezione del personale e supporto alla ricollocazione professionale.
La presenza territoriale dell’Agenzia si estende attualmente nelle regioni Marche, Abruzzo, Toscana e Lombardia attraverso la sede legale di Corridonia (MC) e le filiali di Civitanova Marche (MC), Campiglione (FM), Pesaro (PU), Pescara (PE), Scanzorosciate (BG) e Prato (PO), dislocate in contesti socioeconomici centrali per il mercato del lavoro italiano. A questa rete consolidata si affiancheranno a breve le nuove sedi di Urbino (PU) e Ancona (AN) a conferma di una visione espansiva e di una strategia orientata alla crescita.
Con una copertura sempre più estesa a livello nazionale e una rete di collaboratori qualificati, l’Agenzia ha saputo interpretare i bisogni di un mercato del lavoro in profonda trasformazione, offrendo soluzioni concrete e personalizzate nel campo della ricerca e selezione e della somministrazione di personale.
Smart APL non si limita a mettere in contatto Aziende e Candidati ma offre un servizio a 360 gradi. Grazie ad un'ampia gamma di servizi, tra cui corsi di formazione personalizzati, l’Agenzia aiuta i candidati a valorizzare le proprie competenze e a trovare il lavoro giusto. Allo stesso tempo, l'Agenzia supporta le Aziende nella ricerca e selezione dei profili più adatti attraverso un database sempre aggiornato e processi di selezione innovativi e nella consulenza ed attivazione di contratti di somministrazione.
Il provvedimento, rilasciato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rappresenta un traguardo e, al tempo stesso, un punto di partenza per il gruppo Smart che, con le sue Aziende - Smart Skills Center, Sicur Smart, Smart4 Learning, Welfare Smart e Smart APL-, è in grado di garantire alle Imprese ed ai Professionisti del settore il più ampio ventaglio di servizi e opportunità in materia di lavoro, formazione, sicurezza e welfare.
Per il secondo anno il Comune di Castelraimondo fa sapere il Sindaco Patrizio Leonelli ha aderito al progetto “Ci Sto? Affare Fatica! 2025”, promosso e sostenuto con convinzione dall’Assessorato ai Servizi Sociali, offrendo ai giovani un'opportunità concreta per rendersi utili alla comunità e vivere un’esperienza formativa sul campo.
Per due settimane, un gruppo di ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni ha dedicato le proprie mattinate alla cura e alla valorizzazione di spazi pubblici, contribuendo alla sistemazione di panchine, staccionate e altre strutture urbane che necessitavano di manutenzione. I partecipanti all’iniziativa sono stati: Valerio Hoxha, Sara Bottacchiari, Beatrice Gionchetti, Lia Mosciatti, Matilde Angelini, Daniele Maria Luciani, Stefano Ferrari, Kevin Zocaro, Ludovica Grossi, Edoardo Palmieri, Lorenzo Rocci, Francesca Rocci, Sophia Chidalu Adaeze Ofoegbu, Gaia Falcioni, Jusra Zulfiqari, Rodolfo Spurio, Mauro Di Natale e Filippo Luchini.
Con l’aiuto dei “maestri del fare” nella persona di Angelo Maggi e per cui è stata preziosa la collaborazione con l’assessore Roberto Pupilli e affiancati da tutor che hanno guidato il lavoro di squadra, i giovani si sono impegnati con entusiasmo, energia e senso civico. Armati di pennelli, vernici, carta vetrata e voglia di fare, hanno restituito colore e decoro a luoghi frequentati ogni giorno dalla cittadinanza. Il progetto ha avuto anche una valenza educativa importante: oltre al lavoro pratico, sono stati proposti momenti di riflessione e confronto sui temi della cittadinanza attiva, del volontariato e della collaborazione tra generazioni. “Ci Sto? Affare Fatica!” è ormai un appuntamento fisso dell’estate, molto apprezzato da ragazzi, famiglie e cittadini, che riconoscono l’importanza di dare spazio ai giovani e valorizzarne l’impegno.
Grande soddisfazione da parte dell’assessore ai Servizi Sociali Ilenia Cittadini: “È bello vedere i ragazzi mettersi in gioco per la propria città. Questo progetto insegna il valore dell’impegno, del lavoro manuale e del rispetto degli spazi comuni”.
Il consigliere regionale Renzo Marinelli ha aggiunto: “Esperienze come questa rafforzano il senso di appartenenza e responsabilizzano i giovani, rendendoli protagonisti attivi del bene comune e in questi ragazzi sono stati pieni di entusiasmo. Come amministrazione comunale li ringraziamo tantissimo per quanto hanno realizzato e per la gioia con cui lo hanno fatto, questo ci insegna che i giovani se messi al centro fanno e sanno fare molto bene per la comunità. Un grande grazie a tutti i partecipanti, al maestro del fare, ai tutor e agli uffici comunali coinvolti che hanno reso possibile questa iniziativa!”.
Un amo da pesca in osso, selci lavorate, una tibia di orso, focolari millenari e ceneri di un'eruzione catastrofica del passato: la Grotta dei Baffoni a Frasassi è tornata a parlare dopo migliaia di anni in cui ha custodito i propri segreti.
È infatti grazie al gruppo di ricerca della Sezione di Geologia dell'Università di Camerino, composto da: Piero Farabollini, Marco Peter Ferretti, Gaia Pignocchi e Fabrizio Bendia che è stata riaperta e studiata questa "ampolla del tempo" che ha tenuto nascosti i suoi segreti diversi metri al di sotto delle concrezioni tipiche della grotta.
Le ceneri vulcaniche rinvenute nella cavità sono attribuite a una grande eruzione dei Campi Flegrei, avvenuta circa 14.000 anni fa, le cui emissioni, trasportate dai venti in alta quota, raggiunsero anche le Marche e furono preservate quasi esclusivamente qui, proprio grazie al riparo offerto dall’anfratto.
L’amo da pesca in osso con tacche per il cordino è una scoperta rara e preziosa, che racconta la quotidianità del passato con una nitidezza sorprendente. I resti di orsi ci riportano a quando la grotta era la tana preferita di questi antichi plantigradi.
“I reperti – affermano i Geologi Unicam – sono più di 300, tra antiche ceramiche, selci ed innumerevoli ossa, coprendo un periodo che, se confermato dagli studi in corso sui materiali, potrebbe estendersi addirittura fino al Paleolitico. Si è trattato, inoltre, di un’esperienza unica ed estremamente formativa per le studentesse e gli studenti dei corsi di laurea in Geologia, Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali e Tecnologie e diagnostica per i beni culturali, protagonisti di ritrovamenti che fino ad allora avevano soltanto studiato nei libri”.
La ricerca è stata condotta grazie ad una sinergia in atto da anni tra l'Università di Camerino e le Grotte di Frasassi, con la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio, Archeolab e il supporto dell'Associazione Culturale Le Montagne di San Francesco.
“Siamo entusiasti di questa straordinaria scoperta che arricchisce ulteriormente il nostro già inestimabile patrimonio storico e naturalistico, desidero ringraziare i geologi dell’Università di Camerino per il loro impegno e la loro dedizione nella ricerca – ha detto l’Amministratore delle Grotte di Frasassi Lorenzo Burzacca – Le Grotte di Frasassi sostengono da sempre i progetti di ricerca sul territorio, riconoscendo l’importanza di esplorare e valorizzare le ricchezze scientifiche e culturali di questa importante area e la collaborazione con l’Università di Camerino rappresenta ancora una volta una concreta dimostrazione di sinergia tra eccellenze marchigiane”.
MACERATA - Maria Sabina Rommozzi è la nuova presidente del Lions Club Macerata Host. Succede a Piergiorgio Parisella alla guida dell’associazione tra le più longeve e fattive della città capoluogo. “I service saranno il fulcro del nostro anno sociale” - spiega Rommozzi - “credo profondamente che il vero senso dell’essere Lions risieda nell’essere utili agli altri e, per questo, punteremo a realizzare progetti concreti e partecipati, che rispondano ai bisogni reali del territorio”.
I Lions club sono gruppi di uomini e donne che individuano le esigenze della comunità e insieme si impegnano a soddisfarle, partecipando con il proprio tempo e le proprie energie sulla base delle proprie qualità personali e professionali, con autentico spirito di servizio. “Nell’anno sociale che si è appena aperto”, prosegue la presidente, “obiettivi primari sono promuovere l’inclusione e coltivare l’innovazione, agendo sempre con integrità”.
A livello globale il Lions International, che è la più grande organizzazione di club di servizio al mondo e conta oltre un milione e quattrocentomila soci che operano al servizio delle comunità di 200 paesi e aree geografiche, promuove cause umanitarie di tipo sociale e medico-sanitario, come la lotta al cancro infantile e al diabete, come pure di protezione ambientale e a sostegno delle popolazioni colpite da disastri naturali come le alluvioni in Emilia Romagna e nelle Marche e, proprio nella nostra regione, le conseguenze catastrofiche del sisma avvenuto nel 2016.
Per rendere più incisiva l’azione del club, la presidente Rommozzi si avvale della collaborazione di un direttivo, nutrito e affiatato: Adamo Angeletti, Guglielmo Borgiani, Michele Cicculli, Stefano Fede, Fabio Frascarelli, Federica Frontini, Nadia Antolini, Eliana Leoni, Mariano Marzola, Alessandra Massari, Pompeo Nicolì, Filippo Olivelli, Francesco Panico, Piergiorgio Parisella, Umberto Patassini, Maria Laura Pierucci, Stefano Senigallia, Massimo Serra, Gaia Tedesco, Gabriella Volpe.
Per maggiori informazioni o per sapere come entrare a far parte del Lions Club Macerata Host, si prega di scrivere a lionsclubmaceratahost@gmail.com .
Un pomeriggio all'insegna dell'inclusione, della gioia e della solidarietà quello che si è svolto giovedì scorso al Luna Park di Civitanova, dove, come da tradizione, si è rinnovato l’appuntamento con una giornata speciale dedicata ai ragazzi con disabilità. L’iniziativa, che ormai si tiene da diversi anni, è un gesto di grande cuore e solidarietà da parte del Luna Park, capitanato da Michele Greco, che ha voluto offrire gratuitamente il suo intrattenimento a ragazzi del territorio.
Durante il pomeriggio, tutte le giostre sono state messe a disposizione esclusivamente per loro, con una attenzione speciale per soddisfare le diverse esigenze e garantire un'esperienza sicura e divertente: l’impianto luci è stato abbassato, la musica è stata ridotta di volume e le giostre sono state calibrate in base alle esigenze degli ospiti, che dopo una bella giornata di divertimento, hanno deliziato di una merenda preparata ad hoc per loro, grazie al supporto delle famiglie e dei volontari.
L’assessore alle Politiche Sociali, Barbara Capponi, da sempre impegnata nel creare opportunità di inclusione, ha affiancato con entusiasmo questa iniziativa, partecipando attivamente all’evento. “Quest’anno l’iniziativa ha visto la partecipazione non solo dei ragazzi di Civitanova, ma anche di molti giovani provenienti da comuni limitrofi, grazie al passaparola tra famiglie e alla collaborazione con i centri diurni, che hanno accolto l’invito con entusiasmo – ha detto l’assessore Barbara Capponi -. Un ringraziamento particolare va alla famiglia Greco e a tutti i collaboratori per la proattività e la sensibilità che hanno all'inclusione e all'accessibilità, a Kety Paglialunga, responsabile dello sportello disabilità dell’assessorato alle politiche sociali, nonché mamma referente per Omphalos e Blu Infinito, e a Marisa Bianchini, referente di ANFFAS che hanno contribuito a diffondere l’invito anche ad altri, inclusi i ragazzi del centro "La Crisalide" di Porto Sant’Elpidio. La rete ha fatto sì che l’evento fosse ancora più inclusivo e partecipato e la collaborazione tra istituzioni, privati e famiglie sancisce un cambio di passo culturale per una comunità davvero più a misura di tutti, in cui ciascuno è guardato e valorizzato nei propri talenti e nelle proprie esigenze, in un circolo virtuoso in cui nessuno resta indietro”.
Grande sorpresa per la visita dell’ex presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Luis Durnwalder a Castelraimondo. Ad accoglierlo il sindaco Patrizio Leonelli, il consigliere regionale Renzo Marinelli e gli assessori Ilenia Cittadini e Edoardo Bisbocci.
Il primo cittadino del Comune di Castelraimondo Patrizio Leonelli felicissimo di questo incontro: “Una sorpresa davvero graditissima l’arrivo di Durnwalder qui in città, questo sta a significare la grande amicizia che ci lega ancora alla provincia di Bolzano, egli ha addirittura acquistato una casa nel Comune di Cupramontana; quindi, ha approfittato per venirci a trovare, siamo stati qualche ora insieme con la promessa che tornerà qui presto. La Provincia Autonoma di Bolzano - ha sottolineato - nel 1997 ha scelto Castelraimondo per aiutare in seguito al sisma, il sindaco di allora era proprio Renzo Marinelli. Da lì è nato un forte legame, la Provincia ha finanziato in toto la costruzione dell’attuale mensa scolastica, con lui arrivò anche il vicepresidente dell’epoca, Michele Di Puppo, il quale non ha mai perso occasione di essere qui con noi. Ci hanno dato un aiuto straordinario, hanno mandato a Castelraimondo anche gruppi dei loro cori, siamo stati benissimo insieme, nonostante avessimo avuto il terremoto. Durnwalder e Di Puppo sono due grandissime persone, importanti per la Regione Trentino Alto-Adige, a loro è anche stata data la cittadinanza onoraria”.
Germano Ercoli, imprenditore simbolo della manifattura marchigiana e presidente di Eurosuole e Goldenplast, interviene sull’accordo siglato in Scozia tra il presidente americano Donald Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha fissato al 15% l’aliquota sui dazi tra USA e UE, con l’esclusione temporanea di acciaio e alluminio.
“Era un dato ormai scontato – afferma Ercoli – Trump ha un modo di trattare più da uomo d’affari che da politico. Aveva sparato inizialmente al 30%, per poi chiudere a un’aliquota inferiore. Si poteva pensare al 15%, e così è stato. Ma ora bisogna capire quanto inciderà davvero sull’export europeo verso gli Stati Uniti”.
Per Ercoli la criticità più seria è l’effetto combinato tra dazio e svalutazione della moneta americana: “Il dollaro, dall’inizio dell’anno, ha perso circa il 15% di valore. Sommato al 15% del dazio, parliamo di un 30% in meno di competitività per le nostre imprese. È difficile da digerire. Anche per questo si parla sempre più spesso della necessità di svalutare l’euro o di rivalutare il dollaro”.
Il presidente di Eurosuole non nasconde la propria delusione per la scarsa attenzione al comparto moda e calzature nell’intesa transatlantica: “Mi dispiace che di scarpe e abbigliamento si sia parlato poco. Forse anche per colpa delle nostre associazioni, che non hanno mai spinto gli organi d’informazione come avrebbero dovuto. Se ne fossero stati più evidenti i benefici, magari avremmo potuto ottenere un’esenzione. In America non producono calzature come le nostre: avrebbero potuto passarle senza dazio”.
Eurosuole non esporta direttamente verso gli Stati Uniti, ma fornisce suole a clienti che lo fanno. “Un nostro cliente italiano con sede a Miami è convinto che riuscirà a superare le difficoltà legate all’aliquota. Anche lui si aspettava il 15%. È fiducioso e speriamo davvero che abbia ragione”.
Secondo le stime, il settore calzaturiero marchigiano genera circa 200 milioni di euro l’anno in export verso gli USA. “All’inizio potremmo accusare un contraccolpo – aggiunge Ercoli – ma non si andrà a zero. Resta però l’impressione che a livello associativo si sia fatto poco per far emergere il peso reale del nostro settore”.
L’imprenditore marchigiano allarga lo sguardo agli effetti macroeconomici dell’intesa: “Il cliente americano pagherà i prodotti europei più cari, e questo genererà inflazione. Non a caso la Federal Reserve ha deciso di non abbassare i tassi d’interesse. È chiaro che si temono effetti a catena. A quel punto non escludo un possibile dietrofront, se la pressione interna aumenterà”.
Ma è soprattutto il tema energetico a preoccupare Ercoli: “L’Unione Europea ha firmato un impegno per acquistare 750 miliardi di dollari in energia e armamenti dagli Stati Uniti. È un segnale di forte dipendenza strategica, che ricade direttamente sui costi delle imprese. In Italia, già penalizzata dai prezzi energetici più alti d’Europa, questo significa dover rigassificare il gas americano a Piombino, Ravenna e in altri porti, pagandolo molto di più. Forse – conclude – sarebbe il caso di rimettere sul tavolo anche la questione del metano dalla Russia, se si riuscisse a trovare una soluzione diplomatica alla guerra in Ucraina”.
Ercoli conclude con realismo e una richiesta chiara al sistema Paese: “Questo passo con gli Stati Uniti andava fatto: l’incertezza era insostenibile. Ma ora serve uno sforzo politico e industriale per ridurre i dazi nel tempo e per dare finalmente voce a settori – come quello calzaturiero – che rappresentano il meglio del Made in Italy nel mondo”.
Un tappeto di colori e natura per la scuola Don Bosco: a Civitanova l’arte urbana racconta bellezza, cultura e identità. Un tappeto che non si stende a terra ma si solleva lungo una parete, intrecciando forme, colori e radici culturali. È la nuova opera realizzata dall’artista serbo Predrag Radovanovic, in arte PedjaTe8, sulla facciata della scuola Don Bosco di Civitanova Marche, nell’ambito del progetto “Vedo a Colori”, ideato e diretto da Giulio Vesprini.L’intervento, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale, arricchisce il percorso del Museo d’Arte Urbana cittadino con un’opera che unisce il linguaggio della street art con la memoria della tradizione. Il grande murales, ispirato ai tappeti della cultura balcanica, si fonde armoniosamente con il verde del giardino scolastico, regalando al quartiere un segno visivo di rara potenza e delicatezza.“Ringrazio Giulio Vesprini per la sua visione culturale autentica e per aver portato nella nostra città un progetto che coniuga bellezza, identità e rigenerazione urbana. Quest’opera, così come le altre già realizzate nel percorso di Vedo a Colori, arricchisce il patrimonio pubblico con messaggi universali e accessibili a tutti, offrendo nuovi significati agli spazi che viviamo ogni giorno. È una testimonianza concreta di come la cultura possa dialogare con il territorio, valorizzare i luoghi esistenti e promuovere consapevolezza, anche su temi centrali come l’ambiente, la cura del paesaggio e il futuro delle nuove generazioni.”, ha dichiarato l’assessore all’urbanistica Roberta Belletti.Parole condivise dal direttore artistico Giulio Vesprini, che commenta: “Ringrazio l’assessore Belletti per la visione e il sostegno al progetto, che mi ha permesso di curare un altro importante intervento per la città e per le nostre scuole. Attraverso un’esplosione di alberi e fiori stilizzati geometricamente, l’artista ha creato un tappeto murale che non solo decora, ma dialoga profondamente con il verde della scuola. È per me motivo di orgoglio aver realizzato un murales diverso dagli altri, che contribuisce alla visione eterogenea e dinamica di Vedo a Colori”.Civitanova Marche continua così il suo percorso di valorizzazione urbana attraverso l’arte, trasformando pareti in pagine da leggere, edifici scolastici in luoghi di ispirazione e strade in gallerie a cielo aperto.
Chissenefrega del rimborso, chissenefrega del regolamento, chissenefrega della benevola ostinazione di chi è l’invasato dello “show must go on”. Interessa solo quello che resta: una figuraccia da peracottari.
Pubblico lasciato a mollo per ore, senza informazioni né supporto, in bilico tra “vado via ma se poi inizia?” e “resto ma se poi piove?”. Zero organizzazione che più zero non si può.
Nessuno può essere in contatto con il Padre Eterno per far dissipare nubi e piogge in quel di Macerata, ma qualche informazione in più dal meteo si poteva avere, per prendere una decisione in tempo e non a mezzanotte o giù di lì.Soprattutto per le centinaia di persone che hanno deciso di trascorrere una serata a Macerata.
Peccato che, in una serata estiva benché piovosa, la città è ripiombata nel novero delle batture sarcastiche di Alberto Sordi del Marchese del Grillo e del celebre Flaiano che diceva “eppure c’è chi vive e lavora a Macerata”. In questo Paese purtroppo il decisionismo è sempre malvisto, meglio trincerarsi in “vediamo quello che succede e poi decidiamo”, senza prendere in considerazione che ogni decisione dipende non solo dal tempo meteorologico, ma anche quello in senso stretto che viaggia in minuti e ore.
Bastava poco, annullare e stop. Come fece nel 2011 l’allora Sindaco Carancini che, di fronte a nuvoloni e lampi minacciosi, prese il megafono ed annunciò ad un pubblico assiepato con ombrelli davanti all’Arena l’annullamento della manifestazione. Dopo qualche minuto di disappunto in molti decisero di passare comunque una bella serata, riversandosi in massa nei ristoranti cittadini, con grande soddisfazione degli esercenti maceratesi.
Dopo quindici anni, invece, siamo tornati indietro di un millennio, quando i nostri avi sollevavano lo sguardo al cielo per capire che tempo facesse. Sarebbe troppo chiedere le dimissioni del management (si fa per dire, sarebbe un lusso) dello Sferisterio, personaggi paracadutati dall’esterno che hanno ben poco da spartire con lo Sferisterio e Macerata.
Basterebbe un po' di scuse, anche di facciata, ma scuse. Per gli spettatori rimasti a bocca asciutta ma inzuppati di acqua e infreddoliti. Per i maceratesi che vedono denigrato il loro simbolo identitario (a meno che non si voglia spendere quello inguardabile del nei city brand).
Alla tradizione Lirica di questa città, che merita una gestione più attenta all’immagine e alle ricadute socio-economiche di un’industria culturale che è lo Sferisterio.
La Regione Marche si prepara ad affrontare un brusco peggioramento delle condizioni meteo tra lunedì 28 e martedì 29 luglio, con rovesci e temporali diffusi, localmente anche di forte intensità, che interesseranno l’intero territorio regionale. La Protezione Civile regionale ha diramato un’allerta meteo gialla per criticità idrogeologica, idraulica e temporali su tutte le sei aree di allerta.
Secondo il Centro Funzionale Multirischi della Regione Marche, la giornata di lunedì sarà segnata da piogge a tratti intense, con una possibile tregua nelle ore centrali, prima di una nuova intensificazione nel pomeriggio e in serata, quando i venti in rotazione dai quadranti nord-orientali porteranno le strutture temporalesche verso la costa e la prima collina.
In particolare, nel tardo pomeriggio e nella sera di lunedì, potrebbero verificarsi locali innalzamenti dei livelli dei fiumi del reticolo idrografico principale. Le cumulate di pioggia previste sono moderate su tutte le zone.
Anche martedì mattina il maltempo continuerà, con caratteristiche simili a quelle registrate lunedì pomeriggio, e con una probabile intensificazione del vento lungo la fascia costiera. Dal pomeriggio di martedì, tuttavia, è atteso un progressivo esaurimento dei fenomeni e un miglioramento generale del tempo.
Le temperature saranno in netto calo, soprattutto nei valori massimi, contribuendo a un quadro meteo più instabile e autunnale rispetto ai giorni precedenti.
Si sono concluse poco dopo le 15 di oggi, presso il porto di Ancona, le operazioni di sbarco di 71 persone salvate dalla Life Support, la nave di ricerca e soccorso di Emergency, intervenuta nei giorni scorsi in acque internazionali, nella zona SAR (Search and Rescue) libica.
Il salvataggio era avvenuto il 21 luglio, nel corso di due operazioni distinte. In un primo intervento, l’equipaggio ha tratto in salvo 50 persone da un gommone sovraffollato, impregnato di un forte odore di benzina. Nel secondo, sono state recuperate altre 21 persone da un barchino in vetroresina, anch’esso in condizioni critiche.
Nessuno degli occupanti indossava salvagenti. Tra i soccorsi figurano 15 minori non accompagnati, due donne – una delle quali al nono mese di gravidanza – e migranti provenienti da Sudan, Egitto, Eritrea, Somalia, Bangladesh e Myanmar, paesi segnati da guerre, persecuzioni, crisi umanitarie e climatiche.
«Le operazioni di sbarco si sono svolte senza difficoltà, grazie anche alla collaborazione con le autorità e con i volontari che ci hanno assistito», ha dichiarato Domenico Pugliese, comandante della Life Support. «Ora che tutti sono finalmente al sicuro a terra, non possiamo che augurare loro, e al nascituro, il meglio per il futuro».
La Life Support ha così portato a termine la sua 34ª missione nel Mediterraneo centrale. L’imbarcazione di Emergency opera nella zona dal dicembre 2022 e, in meno di due anni, ha soccorso complessivamente 2.854 persone.