Scrolli, pubblichi, metti like. Poi ti chiedi: “Perché il mio post bellissimo ha fatto 8 like e quello con la foto sfocata di una brioche ne ha fatti 120?”
Benvenuti nel fantastico mondo degli algoritmi. E no, non è tutto casuale. Ci sono piccole cose – gesti, tempistiche, interazioni – che possono cambiare le sorti di un post. Oggi, grazie alla domanda di Manuel, ti svelo qualche trucco (legale) per sopravvivere e brillare nei feed.
1. Il commento vale più del like (e molto più del cuoricino silenzioso) Un like è apprezzamento. Un commento è coinvolgimento vero. L’algoritmo di Instagram (e in parte anche Facebook) dà più visibilità ai post che ricevono commenti entro la prima ora dalla pubblicazione. Trucco chic: coinvolgi con una domanda. Anche banale. Anche ironica. Basta che inviti a rispondere.
2. La condivisione è oro puro
Condividere un post nelle storie o via DM lo fa “salire” agli occhi dell’algoritmo. Perché? Perché diventa contenuto che viaggia, che piace.
E più viaggia, più Instagram pensa: “Questo interessa, spingiamolo".Trucco chic: crea post che le persone vogliano mandare a qualcun altro. Tipo “Guarda quanto mi rappresenta” o “Questo sei tu alle 7 del mattino”.
3. I salvataggi sono i nuovi like
Salvare un post è un segnale fortissimo: vuol dire “mi serve”, “mi ispira”, “lo voglio rileggere”. Instagram adora questo comportamento. Tu dovresti iniziare a chiederlo esplicitamente. Trucco chic: nei tuoi post scrivi “salva il post se ti è utile” oppure “così non te lo perdi”.
4. Le caption lunghe non fanno paura (se sono scritte bene)
Il mito del “scrivi poco o nessuno legge” è superato. Se scrivi qualcosa che ha un tono, un punto di vista, una storia, la gente legge. E chi legge… interagisce. Trucco chic: apri con una frase forte, poi vai in profondità. Non scrivere per riempire, scrivi per lasciare qualcosa.
5. L’orario conta (ma non è tutto)
Postare nelle ore giuste aiuta.
Ma se il contenuto è debole, puoi postare anche all’ora d’oro: nessuno lo noterà. Meglio pensare a chi vuoi che legga, più che quando. Trucco chic: analizza i tuoi post migliori. Che giorno erano? A che ora? Chi ha commentato?
6. L’interazione crea… altra interazione
Rispondi ai commenti. Metti like ad altri post. Scrivi nelle storie altrui. I social “premiano” chi non si comporta da isola digitale, ma da persona reale che si relaziona. Trucco chic: se vuoi ricevere, devi dare. Ma fallo con autenticità.
Ma quindi è tutto calcolo? No. Ma sapere le regole… aiuta a giocare meglio!
Non devi diventare un esperto digitale. Ma sapere che ogni gesto conta, che ogni interazione ha un peso… può aiutarti a comunicare meglio e a non farti schiacciare dal silenzio del feed. Pubblicare senza strategia è come parlare da soli in una stanza vuota. Ma se impari a muoverti nel “dietro le quinte”, ogni tuo contenuto può trovare il suo pubblico.
E tu? Usi già questi piccoli trucchi o pubblichi e incroci le dita? Hai un consiglio da aggiungere? Manuel ha lanciato il tema… ma adesso tocca a voi! Nel prossimo episodio di Chic & Social partiamo da una provocazione: “La gentilezza sui social è sopravvalutata.” Davvero essere educati paga? O nel mondo digitale vincono quelli che alzano la voce? Ne parliamo (con stile) .
Scritte vandaliche in vernice spray viola sono comparse sui muri e sulle pareti della scalinata della Galleria Scipioni, uno degli snodi pedonali più frequentati e rappresentativi del centro storico di Macerata. Il gesto ha suscitato sdegno tra cittadini e commercianti, soprattutto per l'entità dell’imbrattamento che ha colpito un punto nevralgico della città, proprio ai piedi della rampa in discesa verso Corso Matteotti.
L'atto vandalico è evidente: diverse scritte sovrapposte e ripetute campeggiano sul muro laterale della scalinata. I tag, probabilmente realizzati con bombolette spray durante una di queste notti, hanno deturpato non solo la parete, ma anche parte delle zoccolature, danneggiando visivamente un luogo che dovrebbe accogliere turisti e cittadini in un contesto di decoro urbano.
Il Comune, attraverso l'assessore alla sicurezza e decoro Paolo Renna, ha fatto sapere che è già stata attivata la ditta incaricata della pulizia straordinaria e che sono in corso accertamenti per verificare se le telecamere di sorveglianza della zona abbiano ripreso qualcosa di utile. L'episodio rilancia il tema della tutela degli spazi urbani, del senso civico e della necessità di presidiare con maggiore efficacia i luoghi pubblici più esposti.
A causa del pericolo di crollo di un edificio danneggiato dal sisma, è stata disposta la chiusura al traffico veicolare e pedonale di Traversa della Croce, nella zona di Montecavallo, centro storico di Tolentino,
La decisione è stata presa a seguito della segnalazione di una situazione di rischio che ha richiesto un immediato intervento per la messa in sicurezza dell’area. Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco di Tolentino, insieme alla Polizia Locale e al servizio di reperibilità del Comune.
L’area resterà interdetta fino a nuova comunicazione, in attesa di ulteriori verifiche tecniche e della definizione degli interventi necessari per garantire la sicurezza pubblica.
Nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del sindaco Mauro Sclavi, è stata ufficializzata la nascita dell’associazione di promozione storico-culturale “Memoria della Resistenza”. La nuova realtà nasce con l’obiettivo di promuovere finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, ponendosi come istituzione permanente al servizio della società, con una missione centrata sulla ricerca storica e la valorizzazione della memoria collettiva.
Soci fondatori dell’associazione sono Luigi Bontempi, Marina Benadduci, Mario Carassai, Alessandro Cimarelli, Massimo D’Este, Stefania Francioni, Giorgio Leggi, Luca Lisei, Luigino Luconi, Luciano Pascucci, Emanuele Porfiri, Sandro Ruggeri e Claudia Santoni. Il Consiglio direttivo ha attribuito le cariche previste dallo statuto: Luigi Bontempi è stato nominato presidente, Stefania Francioni vicepresidente, Emanuele Porfiri segretario, Sandro Ruggeri tesoriere e Massimo D’Este consigliere.
L’associazione si propone di testimoniare i valori di libertà, democrazia, giustizia sociale, solidarietà e pace, che hanno ispirato la Resistenza e che sono alla base della Costituzione della Repubblica Italiana. Tra gli obiettivi principali vi è quello di favorire l’arricchimento culturale e storico delle giovani generazioni e mantenere viva la memoria della partecipazione di partigiani, staffette, patrioti e comitati di liberazione locali alla lotta per la Liberazione.
Un elemento centrale della sua attività sarà la realizzazione e gestione di un Museo della Resistenza e della Liberazione, con particolare riferimento al territorio di Tolentino e della provincia maceratese. L’associazione intende affermare una cultura democratica e antifascista, contribuendo a stimolare la partecipazione dei cittadini e soprattutto dei più giovani, in un’ottica di progresso civile e sociale ispirato ai valori della Resistenza.
La nuova realtà lavorerà per mantenere vive e promuovere azioni educative sui principi costituzionali, sulla libertà, sull’inclusione e sul rispetto delle diversità, intese come risorse, promuovendo un approccio di genere e la lotta alle discriminazioni e alla violenza. L’associazione si avvarrà della collaborazione con l’ANPI a livello provinciale, regionale e locale, nonché con enti e istituzioni tra cui Comuni, Provincia, Regione, Università e Istituti di storia contemporanea.
Tra le attività previste ci sono la realizzazione di uno spazio museale dedicato alla Resistenza, attività di ricerca e conservazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, organizzazione di incontri e conferenze, promozione della raccolta di testimonianze e documenti, valorizzazione del ruolo delle donne nella lotta antifascista e nella Resistenza. L’associazione potrà operare anche a livello nazionale e promuovere percorsi didattici in collaborazione con scuole, università e istituzioni culturali. Obiettivo sarà anche ottenere il riconoscimento ufficiale da parte delle istituzioni e avviare progetti e collaborazioni per l’organizzazione di mostre e manifestazioni tematiche.
Inizieranno mercoledì 11 giugno i lavori di ricostruzione del tratto franato di via Mattei, nel segmento compreso tra via Roma e la rotatoria di via Tucci. Per consentire l'intervento, quel tratto di strada sarà chiuso al traffico per l’intera durata del cantiere.
L’intervento prevede la realizzazione di una palificata di contenimento e il riempimento della scarpata a margine della carreggiata. Si tratta della seconda fase di un’opera complessa, avviata nei mesi scorsi con il rifacimento della fognatura principale, la posa della condotta, del pozzo di scarico e del pozzo a torre per ispezione.
«Abbiamo scelto di posticipare la seconda fase dei lavori alla fine dell’anno scolastico – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori – per evitare disagi in un periodo di traffico più intenso. La decisione è frutto di uno studio congiunto tra Ufficio Tecnico e Polizia Locale. L’alternativa sarebbe stata quella di deviare il traffico sulla corsia opposta, rendendola a doppio senso alternato, con interventi strutturali aggiuntivi come la demolizione delle barriere, la risoluzione del dislivello esistente e la rimodulazione dell’aiuola in uscita sulla rotatoria. A questi si sarebbero aggiunti costi più elevati e problematiche di sicurezza per la gestione del traffico in discesa. Per questo si è scelto di intervenire in un periodo di minore circolazione».
Per regolamentare la viabilità, il Comando della Polizia Locale ha emesso un’ordinanza valida dall’11 al 30 giugno, attiva 24 ore su 24. Il tratto di via Mattei tra via Roma e via Tucci sarà chiuso al traffico, con eccezioni solo per i residenti di via Mattei e di contrada Fontescodella nei civici compresi tra 42 e 44, per i veicoli delle ditte incaricate dei lavori e per gli autorizzati diretti alle rispettive proprietà private. L’accesso sarà fisicamente sbarrato nel tratto tra il sottovia ferroviario e la rotatoria di via Tucci, dove verrà allestita l’area di cantiere.
Anche in via Roma ci saranno modifiche: i veicoli provenienti dal quartiere Collevario con direzione centro città avranno l’obbligo di proseguire dritto, in quanto verrà chiusa la corsia di canalizzazione per l’immissione verso via Mattei.
Civitanova Marche – In Piazza XX Settembre è stato inaugurato giovedì il nuovo furgone dell’ANT (Associazione Nazionale Tumori), destinato al trasporto di presìdi medici per l’assistenza domiciliare gratuita ai pazienti oncologici del territorio. Il mezzo rappresenta un passo importante per garantire continuità e qualità a un servizio fondamentale, reso possibile grazie alla collaborazione tra ATAC S.p.A., Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata e Comune di Civitanova Marche.
Alla cerimonia erano presenti numerose figure istituzionali e rappresentanti dell’associazione: la delegata ANT Fiorenza Paffetti Perugini, lo psicologo Marco Boccaccini, il sindaco Fabrizio Ciarapica, l’assessora Barbara Capponi, il presidente di ATAC Massimo Belvederesi e il presidente della Fondazione Carima Francesco Sabbatucci.
Durante l’inaugurazione, Boccaccini ha ricordato le origini del progetto “Home Comfort”, nato nel 2000 per portare l’assistenza ospedaliera direttamente nelle case dei pazienti. “Con il primo furgone acquistato grazie alla Fondazione Carima — ha spiegato — abbiamo consegnato migliaia di presìdi, senza fermarci neppure durante la pandemia. Oggi, dopo 24 anni, quel Fiat Scudo cede il testimone a un nuovo mezzo, pronto a continuare questa missione nel trentennale della nostra delegazione”.
Fiorenza Paffetti Perugini ha sottolineato quanto questo nuovo furgone migliorerà l’efficienza operativa dei volontari, ringraziando i partner istituzionali. Ha poi annunciato quattro giornate gratuite di prevenzione oncologica dal 15 al 18 luglio, sempre in Piazza XX Settembre.
Il sindaco Ciarapica ha elogiato la sinergia tra enti pubblici e associazioni del territorio: “Questa è una dimostrazione concreta di come il lavoro condiviso possa generare un impatto reale per chi ha più bisogno”.
Anche l’assessora Capponi ha espresso profonda gratitudine: “Ant entra nelle case con delicatezza e rispetto. È un servizio che va oltre i numeri: rappresenta vicinanza e umanità nei momenti più difficili”. Ha inoltre ricordato come la collaborazione tra l’associazione e il Comune abbia ricevuto riconoscimenti nazionali, come la menzione al Premio Pannuti.
Il presidente Atac, Massimo Belvederesi, ha spiegato come l’azienda abbia scelto da tempo di destinare parte degli utili a iniziative sociali: “Supportare progetti come questo significa restituire valore al territorio”.
Infine, il presidente della Fondazione Carima, Francesco Sabbatucci, ha voluto ribaltare il ringraziamento: “Siamo noi a dover dire grazie a ANT e ai suoi volontari per la dedizione e l’umanità che offrono quotidianamente”. Il nuovo furgone rappresenta molto più di un semplice mezzo di trasporto: è il simbolo concreto di una rete di solidarietà che non si ferma mai.
In occasione del referendum su Lavoro e Cittadinanza, abbiamo deciso di dare un servizio di informazione in collaborazione col consiglio provinciale dell’ordine dei consulenti del lavoro.
Il presidente Riccardo Russo analizzerà i 5 quesiti referendari che troveremo nelle urne l’8 e il 9 giugno e attraverso una serie di video-interventi, illustrerà con chiarezza e sintesi i quesiti , offrendo spunti di riflessione e strumenti per un voto consapevole.
Nel video qui sotto, viene affrontato il tema del quesito n.5:
“Quesito 5 - Cittadinanza italiana: si propone di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto agli stranieri extracomunitari maggiorenni per poter richiedere la cittadinanza italiana.
Volete voi abrogare l'articolo 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole "adottato da cittadino italiano" e "successivamente alla adozione"; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: "f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.", della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante "Nuove norme sulla cittadinanza"?“
Ecco il video del quinto quesito:
L’Assessorato alle Politiche Sociali di Castelraimondo in collaborazione con le Terme Santa Lucia di Tolentino organizza “TermaTevi con noi”. Dal 25 agosto al 6 settembre, il Comune mette a disposizione il servizio di trasporto per un ciclo termale di 12 giorni dedicato a nonni e nipoti, presso le Terme di Santa Lucia a Tolentino.
Si potranno effettuare cure idropiniche, inalatorie, ginecologiche, balneoterapiche e la sordità rinogena, in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre sono operanti all'interno delle Terme di S. Lucia: il Centro di Riabilitazione e Terapia Fisica, Ambulatorio per la Valutazione della Funzione Respiratoria, Centro di Medicina dello Sport e Centro Estetico Termale.
L’assessore alle Politiche Sociali Ilenia Cittadini ha aggiunto: “Come amministrazione comunale abbiamo deciso di estendere anche quest’anno il trasporto del servizio gratuito anche ai nipoti sia per l’alto valore della condivisione nonno-nipote sia per quanto è importante dal punto di vista preventivo rispetto alle malattie respiratorie effettuare dei servizi termali. È proprio il caso di dire che si unisce l’utile al dilettevole e favorendo la preziosa relazione bambino-nonno”. Per informazioni e iscrizioni contattare l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Castelraimondo, via Giovanni XXIII n. 2/A, dal lunedì al sabato dalle ore 11:00 alle ore 13:00, oppure al tel. 0737 641723. La scadenza delle iscrizioni è fissata al 13 agosto.
Stile, movimento e passione: anche quest’anno Tombolini torna a Pitti Uomo con un evento speciale che unisce eleganza, performance e spirito sportivo.
Mercoledì 18 giugno, dalle ore 13 alle 15, presso lo stand Tombolini, il brand marchigiano accoglierà una new generation di atleti emergenti e talentuosi, espressione di un futuro fatto di determinazione, visione e autenticità. A rendere ancora più significativa la giornata, la presenza di alcuni protagonisti del Calcio Storico Fiorentino, portavoce di una tradizione unica al mondo, che incarna valori profondi come lealtà, forza, identità e senso di appartenenza. I
Insieme a loro, anche ex campioni e talenti del passato, per dare vita a un racconto corale in cui passato, presente e futuro dello sport si incontrano attraverso il linguaggio della moda. Un’occasione per scoprire la nuova evoluzione di TMB Running, la linea che coniuga sartorialità e funzionalità, pensata per l’uomo dinamico di oggi: capi versatili, confortevoli e dallo spirito sportivo, in grado di adattarsi ai movimenti del corpo senza rinunciare all’eleganza.
“La passione per lo sport è da sempre parte integrante della nostra storia – racconta Silvio Calvigioni Tombolini, direttore marketing, comunicazione e commerciale – e oggi più che mai ci sentiamo vicini a chi rappresenta il cambiamento, dentro e fuori dal campo. Il nostro ‘new formal’ nasce proprio dall’incontro tra heritage e innovazione”. Ancora una volta, Tombolini conferma la sua capacità di reinventare i codici del menswear contemporaneo, rimanendo fedele ai propri valori: rispetto, impegno, autenticità. Un’idea di stile che guarda avanti, senza dimenticare le proprie radici.
In occasione del referendum su Lavoro e Cittadinanza, abbiamo deciso di dare un servizio di informazione in collaborazione col consiglio provinciale dell’ordine dei consulenti del lavoro.
Il presidente Riccardo Russo analizzerà i 5 quesiti referendari che troveremo nelle urne l’8 e il 9 giugno e attraverso una serie di video-interventi, illustrerà con chiarezza e sintesi i quesiti , offrendo spunti di riflessione e strumenti per un voto consapevole.
Nel video qui sotto, viene affrontato il tema del quesito n.4:
“Quesito 4 - Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell'appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione.
Il quarto quesito è legato al tema della sicurezza sul lavoro negli appalti, e chiede di estendere la responsabilità del committente anche ai rischi specifici delle attività svolte dalle imprese appaltatrici e subappaltatrici.
Volete voi l'abrogazione dell'art. 26, comma 4, in tema di "Obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione", di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro" come modificato dall'art. 16 del decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106, dall'art. 32 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nonché dall'art. 13 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, limitatamente alle parole "Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici?“
Ecco il video del quarto quesito:
Approvato, in Conferenza permanente, l’intervento di miglioramento sismico della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Montecassiano, in provincia di Macerata. La chiesa è situata in località Vissani, in via San Clemente e ha subito danni a seguito del sisma 2016 riportando un quadro fessurativo che riguarda lesioni diffuse sull’apparecchiatura muraria, sugli archi, sulle volte e sui cornicioni oltre che danni legati a ribaltamento.
Si interverrà con la demolizione delle due strutture di copertura in calcestruzzo, solaio tetto e sottotetto, con ricostruzione del solo solaio di copertura in struttura lignea con capriate ed arcarecci, il restauro e rifacimento di alcune parti del cornicione a seguito degli adattamenti da operare sulle strutture di copertura, interventi puntuali di scuci e cuci in corrispondenza delle lesioni del paramento, la ristilatura armata delle murature in prossimità del campanile, ad altezza coronamento chiesa, la sarcitura di lesioni mediante asportazione dell’intonaco nelle zone in prossimità della lesione, stuccatura profonda con malta legante, rifacimento dell’intonaco e il consolidamento della struttura degli archi delle due finestre termali dell’aula. Il costo dell’intervento è di 500.000 euro.
“E’ una chiesa molto importante per la comunità di Montecassiano e con questo intervento la riportiamo al suo antico splendore- dichiara il Commissario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli – Si tratta di patrimoni delle nostre realtà dal valore inestimabile, dobbiamo tutelarle e farle risplendere. Ringrazio il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il vescovo Nazzareno Marconi, l’Ufficio ricostruzione e i tecnici e il sindaco Leonardo Catena per la loro fondamentale collaborazione”.
In occasione della mostra mercato di prodotti artigianali e tipici del territorio, in programma sabato 7 giugno in piazza della Libertà, il comando della Polizia Locale di Macerata ha disposto modifiche alla circolazione e alla sosta. Il provvedimento prevede, per l’intera giornata, dalle ore 7:00 alle 22:00, il divieto di sosta con rimozione forzata su tutta l’area della piazza, compresa la zona pedonale urbana e gli stalli in concessione APM, inclusi quelli riservati ai disabili. Saranno esclusi dal divieto i veicoli dello staff organizzativo e degli espositori. Inoltre, il varco 1 di via Don Minzoni potrà essere regolamentato diversamente in caso di particolare affluenza di pubblico, con eventuali limitazioni al transito per ragioni di sicurezza.
Un’altra ordinanza regola la viabilità per il Macerata Opera Family, in programma dal 9 al 14 giugno all’Arena Sferisterio. In quelle giornate sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione, dalle 18:00 fino al termine degli spettacoli, previsto intorno alle 23:30. Il provvedimento riguarda piazza Nazario Sauro, su tutta l’area parcheggio APM tra viale Trieste e corso Cairoli, fatta eccezione per i veicoli a servizio di persone con disabilità e quelli delle associazioni di viabilità. Lo stesso divieto interesserà viale Trieste, su entrambi i lati del tratto compreso tra viale Don Bosco e piazza N. Sauro, riservato esclusivamente a forze dell’ordine, autobus autorizzati e veicoli di persone con disabilità.
Divieti saranno in vigore anche in piazza Mazzini, via Santa Maria della Porta (da via Basili fino a via Lauro Rossi, lato destro), via Lauro Rossi (da Santa Maria della Porta fino a via Ciccarelli) e in viale Diomede Pantaleoni, nel tratto compreso tra la rotatoria di piazza Nazario Sauro e l’area adiacente lo Sferisterio denominata “Falegnameria Sferisterio”, riservata a veicoli autorizzati e ai mezzi dell’emittente televisiva RAI.
A partire dalle 19:00 sarà vietato il transito in viale Trieste nel tratto tra viale Don Bosco e piazza N. Sauro, salvo per forze dell’ordine e veicoli autorizzati. I veicoli saranno deviati con obbligo di svolta a destra verso viale Don Bosco. Terminati gli spettacoli, dalle 23:30, sarà consentito l’accesso anche agli autobus a servizio degli spettatori, che saranno posizionati secondo le indicazioni del personale della Polizia Locale. Sempre in viale Pantaleoni sarà attivo il divieto di transito, con sbarramenti in piazza Nazario Sauro e deviazione obbligatoria verso via Maffeo Pantaleoni. Il traffico in direzione centro sarà dirottato lungo via San Giuliano, viale Leopardi e Rampa Zara.
Anche corso Cairoli e le vie limitrofe saranno interessate da deviazioni temporanee. I veicoli provenienti da via Pancalducci saranno invitati a svoltare a sinistra verso via Braccialarghe, salvo quelli diretti verso la SP 101, il centro storico o via Trento. In via Moje il transito sarà consentito ai soli residenti, che dovranno uscire su via Pannelli con obbligo di svolta a sinistra verso viale Trieste.
Le modifiche alla viabilità coinvolgeranno anche il trasporto pubblico. A partire dalle 19:30 sarà interrotto il transito degli autobus urbani ed extraurbani sul tratto di viale Trieste tra viale Don Bosco e piazza Nazario Sauro. Gli autobus in corso Cairoli saranno deviati verso via Carducci, tranne quelli diretti verso la SP 101.
Durante le giornate del Macerata Opera Family sarà inoltre sospesa temporaneamente la Zona a Traffico Limitato in via Crispi e via del Convitto. Il varco elettronico in uscita da Porta Convitto sarà disattivato dalle 19:00 all’01:00. La circolazione sarà regolamentata con accessi limitati nelle seguenti vie del centro storico: via Zara, via Don Minzoni, via Basili, via Santa Maria della Porta, via Gioberti, via Padre Matteo Ricci, vicolo Sferisterio, vicolo Asilo Ricci, via Lauro Rossi e altre. Per i residenti saranno attivati percorsi alternativi, con direzioni obbligatorie e precedenze modificate per consentire l’ingresso e l’uscita in sicurezza.
L’azienda APM Trasporti e le aziende di trasporto pubblico locale dovranno adeguare i propri servizi alle modifiche imposte dall’ordinanza, in modo da garantire la fruibilità degli eventi senza compromettere la sicurezza e la viabilità urbana.
Nonostante la sospensione estiva della circolazione ferroviaria lungo le linee Macerata-Albacina (dal 7 giugno al 7 settembre) e Civitanova-Macerata (dal 28 luglio al 30 agosto), l’edicola della Stazione di Macerata resterà regolarmente aperta, garantendo continuità e piena operatività di tutti i servizi offerti.
A comunicarlo è lo stesso titolare dell’edicola, Fabrizio Compagnucci, che precisa: “Anche se i treni non circoleranno per i lavori sui binari, noi non ci fermiamo. Rimaniamo aperti per offrire un punto di riferimento non solo ai viaggiatori, ma anche ai residenti del quartiere e a tutta la città”.
L’edicola continuerà a proporre quotidiani, riviste, bibite, snack, ricariche telefoniche, pagamenti di bollette, bonifici, servizi di money transfer, spedizioni con corriere espresso e biglietteria per treni e pullman, compresi quelli sostitutivi durante i lavori.
“Siamo a disposizione – aggiunge Compagnucci – per fornire assistenza a chi deve partire, acquistare biglietti o semplicemente chiedere informazioni. Ci trovate come sempre all’interno della stazione, di fronte al primo binario, con accesso sia dal cancello verde che dal lato opposto vicino ai servizi igienici”.
Importante anche la segnalazione sulla possibilità di parcheggiare gratuitamente nei posti bianchi presenti nella piazza antistante la stazione. “La stazione non chiude, e nemmeno noi”, conclude il titolare. L’edicola rappresenta così un presidio attivo durante un’estate che vedrà ridotti i collegamenti ferroviari ma non i servizi di prossimità fondamentali per la comunità.
Un pomeriggio all'insegna dell'arte, della creatività e della gioia ha animato il Palazzetto dello Sport di Valfornace in occasione della conclusione del progetto “Un anno a colori” che ha coinvolto gli studenti delle scuole dell'Infanzia di Valfornace e Pieve Torina. L'evento, organizzato dall'Istituto Comprensivo "Monsignor L. Paoletti" di Pieve Torina, con il patrocinio del Comune di Valfornace e la preziosa collaborazione della Pro-Pieve di Pievebovigliana, ha regalato un'esperienza indimenticabile a bambini, genitori e parenti.
La manifestazione, presentata da Selena Abatelli, ha offerto una ricca mostra dei lavori realizzati dai piccoli artisti durante l'anno scolastico 2024/25. Le opere esposte, sorprendenti per varietà e originalità, hanno raccontato non solo l'arte ma anche il ciclo delle stagioni attraverso il cambiamento dei colori, dimostrando l'utilizzo di numerose tecniche, spesso attraverso il riciclo di materiali. Un bellissimo insegnamento di educazione civica che ha sottolineato l'importanza del riuso e della sostenibilità.
Accanto alla mostra, i laboratori creativi "Io sono un artista" hanno visto adulti e bambini cimentarsi insieme in attività artistiche, sotto la guida esperta delle insegnanti e del personale scolastico. Un momento di condivisione e divertimento che ha rafforzato il legame tra la scuola e le famiglie.
L'evento ha beneficiato del caloroso supporto della comunità: la Proloco ha generosamente offerto le bevande per tutti i partecipanti e si è prestata per l'apprezzatissimo servizio di trucca bimbi, che ha trasformato i volti dei bambini in piccole opere d'arte. Le famiglie, con il loro contributo, hanno offerto un ricco buffet allestito dall’Angolo del Pane di Ines Romagnoli.
Nel finale della giornata, un commovente momento di canto collettivo ha preceduto la consegna dei diplomi ai bambini che, nel prossimo anno scolastico, passeranno alla Scuola Primaria. Un rito di passaggio carico di emozione, che ha sancito la chiusura di un ciclo e l'inizio di una nuova avventura educativa.
L'iniziativa ha rappresentato un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni scolastiche, amministrazioni locali e associazioni del territorio, a dimostrazione di come la sinergia e l'impegno congiunto possano creare momenti di crescita e aggregazione preziosi per tutta la comunità.
È stato un 2 giugno carico di emozione quello vissuto in piazza della Libertà a Macerata, dove, in occasione della Festa della Repubblica, sono state consegnate le onorificenze conferite dal Presidente della Repubblica. Tra i cittadini insigniti figura Franco Marcucci, di Montecassiano, storico caposquadra dei vigili del fuoco, oggi in quiescenza, che ha ricevuto la distinzione onorifica di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Una nomina che rappresenta il riconoscimento ufficiale della professionalità, dedizione e impegno dimostrati da Marcucci nel corso di una lunga carriera spesa al servizio della collettività. In particolare, il vigile del fuoco ha partecipato attivamente alle operazioni di soccorso durante due delle più drammatiche emergenze sismiche del Paese: il terremoto dell’Irpinia del 1980 e quello che colpì Marche e Umbria nel 1997. Nel corso della sua attività ha ricevuto anche due diplomi di benemerenza e il diploma di lodevole servizio, testimonianze tangibili di un percorso contrassegnato da coraggio, competenza e spirito di sacrificio.
A consegnare l’onorificenza, in rappresentanza dello Stato e delle istituzioni locali, sono stati il prefetto di Macerata, dott.ssa Isabella Fusiello, il vicesindaco di Montecassiano, Katia Acciarresi, e il comandante provinciale dei vigili del fuoco, ing. Angelo Rampino.
Il riconoscimento a Franco Marcucci non è solo un tributo a una carriera esemplare, ma anche un segno di gratitudine verso chi ha scelto, per decenni, di mettere la propria vita al servizio degli altri, in nome della sicurezza, della solidarietà e del bene comune.
Nel cuore dei monti Sibillini, a quasi duemila metri di altitudine, il lago di Pilato torna timidamente a mostrarsi, rompendo il silenzio dell’inverno. Nonostante la siccità e le scarse nevicate degli ultimi anni, le sue acque iniziano ad affiorare tra le rocce, segno che la stagione del disgelo è cominciata, anche se la celebre forma a “occhiali” – generata dall’unione dei due bacini – tarda ancora a ricomporsi. A testimoniare questo lento e affascinante ritorno alla luce è stata Sara Marcelli, esperta scalatrice del Club Alpino Italiano di Ascoli Piceno e profonda conoscitrice dei Sibillini, che nella giornata di ieri, 2 giugno, ha raggiunto il lago durante un’escursione documentata in esclusiva dall'Ansa.
«Siamo partiti da Foce di Montemonaco – racconta Sara – un piccolo borgo incastonato tra la magica Sibilla e il monte Vettore. È una delle vie d’accesso più affascinanti e selvagge per arrivare al lago». Il sentiero, lungo e impegnativo, richiede almeno tre ore e mezza di cammino. «Ma il paesaggio – sottolinea – ripaga ogni passo. Si attraversano faggete, radure, il Piano della Gardosa, fino alle celebri “svolte”, una serie di tornanti che annunciano la conca del lago».
Quando finalmente si arriva in quota, l’emozione è sempre la stessa. «Oggi il lago non ha la sua forma piena – spiega la scalatrice – manca l’acqua per unire i due bacini, ma resta comunque uno spettacolo. È come se il paesaggio fosse in attesa, come se il lago stesse trattenendo il fiato prima di tornare a vivere davvero».
Sara si è avvicinata con cautela al bordo di uno degli invasi, dove una recinzione segnala la presenza di un abitante unico al mondo: il chirocefalo del Marchesoni, un minuscolo crostaceo preistorico che vive solo qui. «Le sue uova sono tra i sassi – racconta – e basta un piede fuori posto per distruggerle. È fondamentale rispettare le regole e restare sui sentieri tracciati».
Il monte Vettore, per lei, è molto più di una cima. «È il mio luogo del cuore – confessa – ci sono salita più di duecento volte. Qui sento di appartenere a qualcosa di più grande». E anche questa volta, nonostante il lago non fosse al massimo del suo splendore, Sara ha voluto esserci: «Perché è proprio in questi momenti fragili che i luoghi vanno visitati con rispetto, ascoltati e compresi».
Un messaggio di attenzione e amore per la montagna, che ci ricorda quanto siano preziosi e delicati gli equilibri della natura. E che anche un lago incompleto, in attesa di tornare pienamente sé stesso, può raccontare storie indimenticabili.
(FOTO ANSA)
Nel giorno della Festa della Repubblica Belforte del Chienti ritrova la sua piazza. Questo pomeriggio la cerimonia di inaugurazione nel capoluogo è stata un vero e proprio momento di festa non solo per il paese, ma per l’intero territorio e la sua comunità. Prima del taglio del nastro la conferenza del prof. Umberto Moscatelli, già docente di Archeologia dei paesaggi all’Università di Macerata, che all’ex oratorio di via Leopardi ha illustrato i cambiamenti che hanno interessato il ruolo della piazza e degli spazi pubblici dall'età romana all'Alto Medioevo, approfondendo quanto avvenuto proprio nelle Marche.
Una interessante introduzione alla cerimonia di inaugurazione vera e propria che si è tenuta nella rinnovata piazza Umberto I. Il Corpo Bandistico di Belforte del Chienti ha segnato l’inizio di un momento che resterà nella storia del paese, poi il taglio del nastro a cui hanno partecipato il sindaco Alessio Vita con l’intera amministrazione, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, i consiglieri regionali Pierpaolo Borroni e Renzo Marinelli, il consigliere provinciale Giorgio Pollastrelli, la vicepresidente dell’Unione Montana, Monia Batassa e l’architetto che ha curato il progetto, Emanuele Zippilli.
Tanti i cittadini che hanno partecipato alla cerimonia, presenti anche sindaci e amministratori dei Comuni vicini. «Un progetto che insieme all’amministrazione abbiamo voluto fortemente - ha detto il sindaco Alessio Vita - e che è diventato realtà grazie ai fondi (1,1 milioni, ndr) del bando Pnc Sisma. Il nostro ringraziamento va alle istituzioni che sono state vicine al Comune per la realizzazione dei lavori: dalla Regione alla struttura commissariale e la Soprintendenza. Grande l’impegno degli uffici comunali, in primis quello Tecnico. Questa inaugurazione rappresenta solo il primo passo per la rivitalizzazione del nostro borgo che ha già ottenuto diversi finanziamenti per la riqualificazione di strade e strutture strategiche e nei prossimi anni vedrà ulteriori iniziative a sostegno della rinascita e contro lo spopolamento delle aree interne».
Gli ha fatto eco il commissario Castelli che, nell’elogiare il lavoro del sindaco Vita, ha sottolineato come la strada per la rinascita dopo il sisma sia già segnata: «Dall’evento drammatico del 2016 abbiamo colto la spinta per far vivere le aree interne, grazie anche alla visione della giunta Acquaroli che ha investito nel cratere e non solo nella costa - ha detto -. Devo dire che ho un bel ricordo di Belforte del Chienti dove venivo con mio padre per ammirare lo splendido Polittico di Boccati nella chiesa di Sant’Eustachio. Queste ricchezze artistiche sono l’esempio della bellezza di questi luoghi che devono continuare a essere valorizzati. Su Belforte abbiamo anche un altro importante progetto per l’ex monastero dove sorgerà anche una nuova scuola di fotografia, nel ricordo del compianto Lorenzo Lambertucci che anni fa immaginò questo progetto per l’entroterra».
Assist per il governatore Acquaroli che ha rimarcato gli investimenti fatti sul turismo: «La piazza è il cuore pulsante della comunità - ha detto -, in particolar modo quella di un borgo dove si svolge la vita del paese e la quotidianità. Per questo investire in un progetto che riqualifica lo spazio pubblico creando degli spazi per la socialità è ancora più importante e dimostra l'attenzione dell'amministrazione comunale a voler offrire nuove opportunità di rilancio. In questi anni abbiamo investito molto per la riqualificazione e la vitalità dei nostri borghi, tratto distintivo della nostra identità marchigiana più profonda, una unicità che attrae sempre di più turisti da tutto il mondo e rende le Marche una terra piena di esperienze da vivere e di bellezze da scoprire».
A spiegare l’intervento di restyling è stato l’architetto Emanuele Zippilli: «Abbiamo dato vita a un progetto che riporta lo spazio allo splendore del Medioevo, frutto di una ricerca accurata tramite le cartografie originali - ha detto -. È stata realizzata una pavimentazione in grado di riproporre gli schemi geometrici classici delle piazze storiche. Abbiamo reso leggibile l’ingombro a terra degli edifici che delimitavano la piazza, realizzando uno spazio pubblico composto da un palco: uno spazio in piano che ricalca l’impronta dell’edificio parzialmente demolito di fronte alla facciata della chiesa e da un’area polifunzionale più ampia, che ricalca il perimetro del secondo edificio. Al loro posto uno spazio pianeggiante, su due livelli, adatto ad accogliere manifestazioni, giochi ed eventi, delimitato a ovest da un’aiuola dove sono state messe a dimora sei piante. Una sistemazione in grado di narrare lo stretto legame che esiste da sempre tra Belforte e i suoi fiumi grazie alla realizzazione di una fontana».
La restituzione della piazza alla sua comunità e la Festa della Repubblica sono state anche l’occasione per consegnare una copia della Costituzione ai neo diciottenni: i giovani belfortesi hanno ricevuto il testo dal governatore Francesco Acquaroli e dal senatore Guido Castelli.
Sabato 31 maggio, al parco Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, si è tenuto il taglio del nastro della casetta per il book-crossing, un progetto nato dalla creatività e dall’impegno degli Agesci del Gruppo Scout Monte San Giusto 1, con il supporto del Comune.
La struttura, pensata per favorire lo scambio di libri in uno spazio pubblico, è stata realizzata dai bambini del Consiglio di Akela (Cda) insieme ai loro capi e educatori scout. I giovani lupetti di dieci anni hanno impiegato materiali di riuso e recupero, come legno e plexiglass, per costruire “La piccola biblioteca”, posizionata nel parco dinanzi alla scuola secondaria di primo grado Lorenzo Lotto.
Il progetto si inserisce in un percorso più ampio di cittadinanza attiva, promosso a livello regionale, che vuole stimolare nei bambini il senso di partecipazione e responsabilità verso la comunità. Come spiegano i capi scout del Gruppo Monte San Giusto 1, questa iniziativa permette ai cittadini di condividere libri, promuovendo valori importanti quali la condivisione, l’inclusione e la socialità, messaggi che arrivano con forza proprio dai più piccoli.
La cerimonia di inaugurazione è stata un momento emozionante, a cui hanno preso parte bambini, famiglie, scout, numerosi cittadini e le autorità comunali, a testimonianza di quanto questa piccola biblioteca sia destinata a diventare un punto di riferimento per Monte San Giusto.
L’Amministrazione comunale di Recanati è orgogliosa di celebrare l’impegno, la costanza e l’abnegazione verso il lavoro di Delio Berrè, cittadino recanatese ed ex vigile del fuoco che il 2 giugno, Festa della Repubblica, sarà insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica a Macerata.
“Desidero esprimere a nome dell’Amministrazione comunale di Recanati le più sincere congratulazioni al nostro concittadino Delio Berrè per questo prestigioso riconoscimento a lui assegnato – ha commentato il sindaco della Città leopardiana Emanuele Pepa – È un traguardo che premia non solo un lungo e serio impegno professionale, basato sulla costanza, la dedizione quotidiana e la laboriosità, ma anche la passione, la responsabilità e l’attaccamento dimostrato verso il proprio lavoro. Un esempio di valore umano da seguire e che dimostrato, con il suo impegno, che le sfide del presente si possono affrontare, contribuendo attivamente allo sviluppo della propria attività lavorativa”.
In servizio come vigile del fuoco dal 1981 al 2022, Berrè ha svolto servizio tra Macerata, Cremona e Bologna, partecipando a numerose missioni operative, dai soccorsi prestati a seguito dei terremoti che hanno colpito Marche, Umbria e Abruzzo nel 1997, 2009 e 2016, al servizio in occasione di inondazioni, emergenze neve ed altro. Ha inoltre partecipato nel 2018 all’Esercitazione Nato EADRCC (European Atlantic Disaster Response Coordination Centre) in Serbia con oltre 40 nazioni coinvolte. Ha operato al Comando Provinciale di Macerata, dal 2007 come Caposquadra, dal 2018 come Caporeparto. Dal 1991 è donatore regolare Avis e ha partecipato alle attività civiche nel Comitato di Quartiere di Montefiore, dove risiede.
In questi giorni, leggiamo su tutti i più letti e soprattutto più venduti quotidiani nazionali ed europei che la signora Lagarde potrebbe presto lasciare la BCE per passare direttamente al World economic forum di Davos. Se ciò dovesse realmente accadere, sarebbe l'ennesima prova del fatto che presso il blocco oligarchico neoliberale vige il sistema delle porte girevoli, se così vogliamo definirlo. Un sistema tale per cui gli esponenti della classe capitalistica dominante transnazionale restano sempre all'interno del circuito fondamentale delle decisioni sovranazionali e del potere economico.
Possiamo ben dire, a questo riguardo, che il sistema capitalistico ha scoperto il metodo alchemico per trasformare il vile metallo in oro: i banchieri diventano politici, i politici diventano banchieri. E così, per portare alcuni esempi concreti, Draghi, Prodi e Monti, dopo aver collaborato attivamente con Goldman Sachs, divennero esponenti di punta di quel costrutto tecnocratico e repressivo che è l'Unione Europea. Barroso, per parte sua, terminato il mandato presso l'Unione Europea non tornò a Lisbona ma passò direttamente in Goldman Sachs.
Qualcosa di simile sembra che ora potrebbe interessare la signora Lagarde, stando a quello che apprendiamo dai giornali prima menzionati. Insomma, chi esce dalla BCE passa al Forum di Davos, chi esce dall'Unione Europea passa a Goldman Sachs. Grazie ai processi di sovranazionalizzazione, che traslano il centro della decisione politica dai parlamenti nazionali a realtà sovranazionali strutturalmente non democratiche e sottratte a ogni controllo politico (emblematico è, ancora, il caso della UE), gli Stati vengono “scassinati” dai poliorceti del mondialismo finanziario e dagli architetti dell’autocrazia del capitale. Questi ultimi, mediante astuti accorgimenti all’insegna della deresponsabilizzazione (riforme con il “pilota automatico”, “emergenzialità della crisi”, “cessioni di sovranità”, ecc.), si peritano di non lasciare impronte digitali per le loro malefatte: lasciano che le loro manovre di classe appaiano come le impersonali necessità sistemiche richieste per affrontare le crisi che di volta in volta emergono nei tumultuosi spazi del vigente tecnofeudalesimo.
Il potere concentrato della finanza costringe lo Stato a svalorizzare la ricchezza sociale, di modo che, mediante saccheggi e rapine chiamate “privatizzazioni” e “liberalizzazioni” dall’ordine linguistico dominante, la massa pauperizzata sia privata di tutto e la ristretta cerchia dei signori apolidi del regno finanziario accresca sempre più il proprio patrimonio.
La lotta di classe dall’alto, al tempo del turbocapitalismo finanziario, si estrinseca anche nella forma di un’ininterrotta sottrazione fraudolenta dei beni e dei prodotti del lavoro dei ceti medi e delle classi lavoratrici mediante rapine finanziarie e manovre truffaldine, rese possibili dal dominio autocratico del sistema bancario e finanziario e, insieme, dall’operare tutto fuorché neutro e innocente della politica soggiogata a detto sistema. Come è noto, del resto, nel quadro del turbocapitalismo sans frontières la decisione sovrana non è più radicata nei parlamenti nazionali, ma in istituzioni private sovranazionali che decidono autocraticamente e puntualmente scavalcando il volere delle nazioni e dei loro parlamenti. Non chiamatela democrazia: è una plutocrazia finanziaria neoliberale a base imperialistica.