Per ragioni di sicurezza, la Questura ha emanato per la giornata di oggi, 5 aprile, un’ordinanza in cui dispone tra l’altro la chiusura di tutta piazza XX Settembre. In ragione del presidio organizzato dalla Rete antifascista civitanovese, Movimento Non una di meno, Jolly Roger, Sister on the block di Fano, collettivi studenteschi, associazioni femministe, ecc. nell'area pedonale di Piazza XX Settembre, per contromanifestare all'evento sulla famiglia organizzato dal Comune, vengono disposte le seguenti chiusure:
- dalle ore 20 alle ore 24 e comunque fino a cessata esigenza il divieto di sosta in Piazza XX Settembre;
- dalle ore 18 alle ore 24 e comunque fino a cessata esigenza il divieto di transito e sosta in via Menotti;
- dalle ore 18 alle ore 24 e comunque fino a cessata esigenza il divieto di sosta in via Matteotti tratto stradale da vialetto nord a via Nettuno e nel tratto di strada da vialetto nord a c.so Dalmazia.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, è tornata a fare il punto sulla ricostruzione post terremoto in occasione dell’ultimo Consiglio comunale. Complessivamente, a San Severino Marche, sono state presentate 283 pratiche, di cui 228 relative alla ricostruzione leggera e 55 relative alla ricostruzione pesante. Sono state finanziate 138 pratiche, di cui 130 relative alla ricostruzione leggera e 8 a quella pesante. In totale sono state chiuse 55 pratiche mentre per altre 28 il sindaco ha firmato la revoca dell’Ordinanza di inagibilità, ma in questo caso i proprietari degli immobili non hanno fatto ricorso al contributo del Sisma Bonus, uscendo quindi dalla procedura ordinaria.
Il Comune nelle scorse settimane ha provveduto al pagamento del C.A.S., il contributo per l’autonoma sistemazione, relativo al mese di febbraio 2019. Complessivamente sono 822 i nuclei familiari che ne beneficiano, per un importo totale di 628.934 euro. Sono 30, invece, i nuclei familiari (77 persone) sistemati ancora negli alberghi di cui 27 famiglie (71 persone) a San Severino Marche e le restanti 3 famiglie (6 persone) fuori città.
Sul fronte dei cantieri pubblici il 22 marzo scorso il Rup, Responsabile unico del procedimento, ha provveduto alla consegna dell’area cantiere del nuovo I.T.T.S. Istituto tecnico tecnologico “Eustachio Divini” e l’impresa Frimat e l’impresa Marinelli di Rieti hanno provveduto ad installare il campo base nei pressi del Palazzetto dello sport “Albino Ciarapica”.
Sia per il palazzo del Municipio che per palazzo dei Governatori, oltre che per l’Istituto Professionale “Ercole Rosa”, sono state eseguite le indagini sui materiali e i sondaggi geologici necessari per la presentazione dei progetti che sono a buon punto. Questi lavori rientrano tutti nell’Ordinanza 56/2017 e sono stati tutti finanziati.
Nell’ex scuola di Stigliano è iniziata, invece, la ristrutturazione di due alloggi, danneggiati dal sisma, che saranno destinati ad ospitare altrettante famiglie terremotate. Le opere, per un importo complessivo di 280mila euro, rientrano tra gli interventi di riparazione del patrimonio edilizio pubblico suscettibile di destinazione abitativa. Vanno avanti, invece, i lavori per la realizzazione di una struttura temporanea che sarà destinata ad ospitare uffici e servizi della Protezione Civile comunale nell’area dei magazzini delle Manutenzioni. Sono terminate le opere di fondazione ed entro aprile verranno installati i moduli già acquistati.
“A dieci anni dal sisma che sconvolse L’Aquila e i territori limitrofi continuiamo a registrare tante criticità e questioni irrisolte. L’Aquila, ma più recentemente anche Amatrice e Ischia, sembrano non aver insegnato nulla: anche se, nel tempo, alcune cose importanti sono state indubbiamente fatte, di terremoto in Italia si continua a morire e forse rischio sismico e prevenzione avrebbero meritato una maggiore centralità nell’azione dei governi negli anni”. Queste le parole di Francesco Peduto aprendo la conferenza stampa “L’Aquila dieci anni dopo: criticità e prospettive” che si è svolta giovedì 4 aprile presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica. L’incontro è stato organizzato su iniziativa del senatore Ruggiero Quarto, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geologi, con l’Ordine dei Geologi Abruzzo, con la Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA), insieme a università, enti di ricerca, al Dipartimento Casa Italia e al Dipartimento della Protezione Civile. Dieci anni fa, il 6 aprile 2009, un terremoto di magnitudo 6,3 ha distrutto L’Aquila e tutta la Valle dell’Aterno, mettendo in ginocchio un territorio già tante volte interessato da eventi sismici devastanti. Anche questa volta il sisma ha causato un’inaccettabile perdita: 309 vite umane, con un enorme impatto sociale ed economico e la perdita di un patrimonio storico e architettonico unico.
“Il terremoto del 2009 ha avuto un impatto sociale ed economico enorme, ha messo in ginocchio un intero territorio che stenta a riprendersi. E poi c’è da considerare che in alcuni centri storici dell’aquilano la ricostruzione procede ancora con estremo rilento e le macerie sono ancora lì. Così il Presidente dell’Ordine dei Geologi Abruzzo Nicola Tullo ricordando il sisma che ha colpito l’Abruzzo dieci anni fa. “Questa volta, dopo la tragedia dell’Aquila, - spiega Tullo - qualcosa è cominciata a cambiare, anche se lentamente e con molta fatica, sono stati avviati i primi passi verso una politica di prevenzione per la riduzione del rischio sismico. E l’evento per quanto drammatico ha costituito un’occasione straordinaria di ricerca scientifica e tecnologica che ha coinvolto tutta la comunità nazionale e internazionale delle Scienze della Terra” conclude il geologo abruzzese.
Le conclusioni della conferenza stampa al Presidente CNG Francesco Peduto: “Ancora oggi, tuttavia, in Italia manca una pianificazione, un progetto complessivo fatto di interventi strutturali per mettere in sicurezza il costruito, definendone le priorità e le azioni sinergiche per disseminare conoscenza e consapevolezza tra i cittadini, che ancora non percepiscono il rischio sismico in tutta la sua serietà, per favorirne best practices e perseguire davvero l’auspicata ‘prevenzione civile’ che continua ad essere solo un auspicio. Il convegno del 12 aprile all’Università di Chieti sarà l’occasione per fare il punto sulle cose da fare e sui temi tecnico-scientifici”.
Nel corso della conferenza stampa è stato annunciato il convegno scientifico, dal titolo “L’Aquila 2009‐2019 - Dieci anni di esperienze, studi e criticità”, organizzato dall’Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo, dall’Università “G. d’Annunzio” di Chieti/Pescara, dalla SIGEA ‐ Società Italiana Geologia Ambientale e dal Consiglio Nazionale dei Geologi, con la collaborazione di altre università ed enti di ricerca, che avrà luogo il 12 aprile 2019 presso l’Auditorium dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti. Il convegno sarà un’occasione per fare il punto sulle attività geologiche svolte dopo questo evento sismico e per illustrare le esperienze, gli studi eseguiti e le criticità riscontrate fino ad oggi.
Sarà completato "ad aprile 2020" il tratto Ancona-Perugia del Quadrilatero Marche-Umbria. Lo ha detto il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, a margine della sua visita al campo base di Borgo Tufico per il riavvio del cantiere della Quadrilatero insieme al ministro Danilo Toninelli.
"Mancano questi due tratti - ha spiegato ai giornalisti, facendo vedere una carta - da qui a Perugia abbiamo la SS76, si collegherà alla SS318. Significherà che i cittadini non faranno più tutte queste curve..., due ore di strada, ma addirittura in 40-45 minuti potranno fare questa percorrenza.
Collegheremo il porto di Ancona a Civitavecchia - ha aggiunto - è un corridoio strategico per il piano infrastrutturale appenninico. E poi si completerà anche questa, la Pedemontana Marche, dobbiamo ancora lavorare a questo".
(Fonte Ansa)
Nel corso di una conferenza stampa, il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e l’Assessore all’Urbanistica Fausto Pezzanesi, insieme ai tecnici incaricati Gilberto Piambianchi, Fabrizio Pontoni e Domenico Venanzini hanno illustrato l’esito degli studi relativi all’approfondimento dati della microzonazione sismica nelle zone di via Portanova, Trento e Trieste, San Giovanni e Vaglie.
Infatti, l’Amministrazione Comunale di Tolentino, a seguito degli esiti degli studi di microzonazione sismica di 3° livello e degli studi geologici per la variante al P.R.G., che avevano evidenziato alcune criticità nei quartieri di Via Portanova – viale Trento e Trieste, ha ritenuto opportuno approfondire tali problematiche affidando specifici incarichi.
Il Prof. Giuseppe Scarpelli della Facoltà di Ingegneria di Ancona si sta occupando dello studio del versante potenzialmente instabile della zona di San Giovanni attraverso sistemi di monitoraggio i cui risultati sono in corso di acquisizione e che si protrarranno per almeno un ulteriore anno. Sono state installate cinque postazioni di monitoraggio delle acque e degli spostamenti del terreno dalla profondità fino alla superficie. Sono previste misure periodiche anche topografiche e l’elaborazione delle misure degli spostamenti da satellite che potranno essere utili anche per eventualmente stabilire un nesso con il terremoto del 2016.
Il Prof. Gilberto Pambianchi dell’Università di Camerino ha analizzato l’evoluzione geomorfologica quaternaria dei versanti interessati, utilizzando in particolare, per il periodo pre e post urbanizzazione, l’analisi comparativa delle foto aeree disponibili a partire dagli anni cinquanta del ‘900. Il quadro emerso è caratterizzato da fenomeni di instabilità dei versanti avvenuti in passato che potrebbero risultare ora stabilizzati o presentare ancora movimenti lenti e residuali. Lo studio Geoequipe di Tolentino è stato incaricato di verificare le condizioni esistenti nelle aree potenzialmente instabili per frana nei quartieri sopra indicati ai fini di una eventuale perimetrazione ai sensi dell’Ordinanza n.25/2017 del Commissario Straordinario Sisma 2016.
Allo scopo sono stati raccolti i dati geognostici disponibili e redatti i modelli geologici interpretativi dei versanti. È stata evidenziata la non interferenza di eventuali interventi di bonifica e consolidamento dei versanti con gli interventi di ricostruzione e l’opportunità di coinvolgere i progettisti degli interventi privati nell’approfondimento dei modelli geologici dei versanti.
I risultati di questi studi, anche a seguito di un recente confronto con il Direttore dell’Ufficio Ricostruzione Ing. Cesare Spuri, hanno portato ad escludere la possibilità di perimetrare questi quartieri, pur consigliando di tenere in debita considerazione le potenziali criticità legate ai fenomeni di instabilità dei versanti nell’azione di ricostruzione.
Per raggiungere questo obiettivo l’Amministrazione Comunale ha, pertanto, deciso di intraprendere la strada della massima informazione e coinvolgimento, in primis dei tecnici, ma anche della popolazione residente, per finalizzare al meglio l’azione di ricostruzione degli immobili privati visto il notevole impegno di fondi pubblici.
A brevissimo verranno messi a disposizione nel sito web del Comune tutti i risultati degli studi e saranno approvate con atto di Giunta e diffuse le “Raccomandazioni Tecniche” per i progettisti degli interventi, con esclusivo riferimento alla zona in oggetto, con l’obiettivo di mettere loro a disposizione i dati acquisiti e si auspica, con la collaborazione di tutti, in continuo aggiornamento e di mitigare così gli eventuali rischi legati ai fenomeni di instabilità potenziali, riducendo la vulnerabilità delle strutture sia da recuperare che da ricostruire ex novo.
In sostanza verranno messi a disposizione modelli geologici interpretativi dei versanti come utili riferimenti e punti di partenza per i progettisti, i quali potranno approfondirli ulteriormente con le specifiche indagini di dettaglio che riterranno più opportune, in un processo di continuo aggiornamento dei modelli.
L’Amministrazione ha anche richiesto al Commissario di dirottare una parte dei fondi previsti per Tolentino nel Piano Dissesti del Sisma 2016 nella zona in oggetto (circa 4 milioni di euro). Un progetto probabilmente ambizioso, che ci auguriamo avrà successo solo se tutti gli attori collaboreranno fattivamente nell’interesse di tutta la Comunità residente.
Con questo catalogo di dati – è stato ricordato nel corso della conferenza stampa – grazie ad un approccio complessivo di analisi di una vasta area, particolarmente popolata, evitando la perimetrazione, si potranno progettare interventi di ricostruzione che potranno essere realizzati tenendo conto delle reali situazioni del terreno. L’intento è quello di offrire soluzioni atte a mitigare e migliorare la vulnerabilità degli edifici da ricostruire. Un approccio positivo, molto innovativo, che consente anche di prevenire, negli anni a venire, eventuali problematiche dovute agli assestamenti o movimento del terreno. Del resto l’Amministrazione comunale, una volta acquisiti i dati definitivi degli studi, è pronta a intervenire con manovre correttive e infrastrutture atte a risolvere una problematica importante e che riguarda tutte le famiglie residenti in quelle zone.
Intanto con questa soluzione si può garantire ai tecnici basi di studio certe per studiare in maniera approfondita ogni singolo progetto di ricostruzione, adottando tutte le soluzioni migliori che garantiranno, negli anni a venire, la costruzione di edifici sicuri.
I militanti del gruppo "Casa del Popolo Fermo" parteciperanno nei prossimi giorni a due mobilitazioni di piazza: una contro la proposta di legge Pillon, l’altra per dire no al razzismo e all’esclusione sociale. Ecco una loro nota stampa.
"Nei prossimi giorni, la nostra Regione sarà attraversata da due importanti mobilitazioni di piazza: una contro la proposta di legge Pillon, l’altra per dire no al razzismo e all’esclusione sociale.
La prima si terrà a Civitanova Marche, venerdì 5 aprile, con ritrovo in piazza XX Settembre alle ore 21, per contestare l’arrivo in città del senatore leghista Pillon, promotore di un disegno di legge che mina le fondamenta dell’autodeterminazione femminile, introducendo quello che è un vero e proprio manifesto contro la libertà delle donne.
I punti più controversi della proposta di legge sono l’introduzione di un mediatore obbligatorio a pagamento, che dovrebbe aiutare la coppia in via di separazione a riconciliarsi, l’obbligo al minore di trascorrere “tempi equipollenti” con entrambi i genitori, la proposta di normare la sindrome di alienazione parentale, bizzarra teoria psicologica dichiarata come infondata scientificamente a livello internazionale, l’eliminazione dell’assegno di mantenimento, in una società in cui l’occupazione femminile è bassissima.
La seconda si terrà ad Ancona, sabato 6 aprile, con ritrovo al Passetto alle ore 16.30, per ribadire i principi cardine della Costituzione e della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, in un periodo storico in cui i principi di uguaglianza e solidarietà vengono messi in discussione ad ogni livello e gli atti di intolleranza sono all’ordine del giorno.
Il nostro territorio è stato profondamente segnato da episodi di intolleranza finiti in tragedia, da Fermo a Macerata, e come siamo scesi in piazza allora, lo faremo anche sabato.
I compagni della Casa del Popolo di Fermo hanno aderito convintamente e parteciperanno ad entrambe le mobilitazioni, coerentemente con le nostre pratiche quotidiane di ieri e di oggi".
L’Amministratore Delegato di Anas (gruppo FS Italiane) Massimo Simonini, intervenendo oggi al sopralluogo con il premier Conte e il ministro Toninelli per il riavvio dei cantieri della partecipata Quadrilatero Umbria Marche, ha ricordato l’impegno di Anas nelle due regioni.
“Anas – ha spiegato l’amministratore delegato di Anas Massimo Simonini – gestisce circa 2.000 km di rete viaria nelle Marche e in Umbria con interventi per un investimento complessivo pari a 1,8 miliardi di euro. In particolare, nelle Marche sono attivi interventi per 93 milioni di euro e sono programmati lavori per 742 milioni di euro, per un investimento complessivo nella regione di 835 milioni di euro. In Umbria, Anas ha attivato lavori per 57 milioni di euro mentre sono programmati lavori per 979 milioni di euro per un investimento complessivo di 1.035 milioni di euro”.
L'emendamento sulla gestione delle macerie proposto dalla Regione Marche verrà inserito nel decreto del Governo sul sisma. Per il Presidente della Regione "la grande qualità del lavoro di raccolta e differenziazione delle macerie, avviandole poi al riutilizzo, deriva dal fatto che sono stati applicati i principi previsti dalla legge e la Regione Marche ha sempre controllato con attenzione il corretto andamento delle attività di gestione del processo."
Il Presidente ha espresso "soddisfazione per la scelta del sottosegretario Crimi perché ciò consente all’azienda incaricata - che ha applicato le modalità operative corrette - di procedere con maggiore impulso e serenità. Le Marche hanno gestito in maniera virtuosa le macerie: oltre la metà di quelle stimate sono state raccolte (625mila tonnellate) e il 99% è stato avviato a recupero e riutilizzato." Il Presidente ha ricordato che a "L'Aquila per fare gli stessi numeri ci sono voluti 5 anni."
"Da dicembre 2017 nelle Marche non ci sono più macerie né sulle strade pubbliche né sulle piazze, sono rimaste solo quelle derivanti da demolizioni disposte dai sindaci per la pubblica incolumità. Le macerie visibili sono quelle dei proprietari privati, gran parte dei quali si oppone alle demolizioni disposte dai Sindaci - ha continuato Ceriscioli -. Nei Comuni più gravemente danneggiati (Castelsantangelo sul Nera – Arquata del Tronto – Ussita), nei quali resta la gran parte delle macerie ancora da rimuovere, questo produce lo stallo nella zona rossa di intere frazioni. Infatti un solo proprietario che nega il consenso impedisce la rimozione, non consentendo l’accesso all’area interessata. Con i 44 milioni che la Protezione Civile ha già finanziato c'è la copertura per lavorare 800 mila tonnellate e 330 mila sono ancora da finanziare, per un importo di circa 16 milioni. Servono altri 3 milioni per la gestione dello smaltimento dell’amianto e per l’assistenza al Mibact per il recupero di quelle cosiddette “culturali”."
"Resta ancora la richiesta di accelerare le procedure per la ricostruzione privata e attivare gli strumenti per il personale - ha concluso il Presidente -. Il sottosegretario Crimi si è impegnato nella conversione a recepire il tutto e ritengo postivi questi primi passi, in attesa della fase successiva."
Il Sindaco di Matelica Alessandro Delpriori fece propria la proposta avanzata dal Centro Culturale “MOSCHINO” di conferire la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano portandola in discussione al Consiglio comunale. Per varie vicende procedurali e in attesa della sentenza della Corte di Cassazione, tale proposta non fu discussa, "ma fece specie la posizione dei consiglieri di minoranza del gruppo “nuovo progetto Matelica” i quali accostarono questa proposta come una offesa al nostro Concittadino Enrico Mattei" si legge nella nota stampa del Segretario del Centro Culturale “MOSCHINO”, Alessandro Belardinelli.
"A costoro vorrei ricordare che Enrico Mattei fu partigiano, antifascista e certamente non razzista (questa è la sua storia). Ora, dopo la sentenza della Suprema Corte, vorrei sollecitare a leggere attentamente tale sentenza ai nostri razzisti e xenofobi locali e non solo locali - conclude Belardinelli -. Un “piccolo uomo” razzista e xenofobo per l’occasione lanciò uno slogan: “meglio un varnelli che un amaro lucano”. A questo piccolo uomo che tutte le domeniche va a messa e fa la comunione vorrei ricordare che Mimmo Lucano, lui si, E’ UN GRANDE UOMO."
Stanno proseguendo le opere di manutenzione stradale in città. Grazie alla buona stagione, infatti, in questi giorni sono iniziati anche i lavori per la sistemazione delle strade, con il rifacimento del cosiddetto tappetino stradale, e marciapiedi in via Ascoli Piceno, via Foscolo, via Pesaro e via Dante Alighieri per un importo totale che ammonta a 250 mila euro.
“Successivamente si interverrà anche nella zona Pace – afferma l’assessore ai Lavori pubblici Narciso Ricotta -. La realizzazione dei lavori è uno degli obiettivi dell’Amministrazione comunale nell’ambito del più ampio progetto di riqualificazione urbana a cui si aggiunge quello di incrementare la sicurezza della viabilità e dei pedoni”.
Si è svolta oggi la cerimonia per il 75° anniversario del bombardamento di Macerata avvenuto il 3 aprile 1944. Per non dimenticare il tragico evento che ha profondamento segnato la città, è stata scoperta una lapide ricordo in via Pannelli, nei pressi di vicolo della Nana, pesantemente colpito dalle bombe inglesi durante la Liberazione.
Persero la vita 129 civili e 200 rimasero feriti. A questo bombardamento ne seguirono altri tre il 2 e il 14 giugno e l’11 luglio stesso anno.
Alla cerimonia, organizzata dal Comune e dall’Associazione Vittime civili di guerra guidata da Sandra vecchioni, hanno partecipato le autorità civili e militari e le associazioni combattentistiche e d’arma con i loro labari e Anna Maria Scisci, nipote dell’unico superstite alle bombe dell’omonima famiglia che perse ben otto membri, d’età compresa tra i 6 e i 77 anni di età. Dopo la deposizione della corona messa in suffragio celebrata da don Elvio Re.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di All Food Spa in merito alle polemiche sulle mense scolastiche di Civitanova Marche:
In questi giorni siamo stati chiamati in causa in relazione al pesce servito nelle mense scolastiche delle scuole di Civitanova Marche. Sono state scritte e dette molte cose. Ora vorremmo anche noi dire la nostra.
Al momento della presentazione della gara, abbiamo allegato la dichiarazione del fornitore di pesce che, in merito alla platessa, precisava che è una specie che non vive nel Mar Mediterraneo e che la provenienza più vicina e certificata è quella del famoso Mar di Barents (Mar Baltico, zona Fao 27), analogamente per il merluzzo veniva specificata la difficile reperibilità nel Mar Mediterraneo e non se ne garantiva la disponibilità, pertanto, in alternativa, si sarebbe provveduto con quello proveniente sempre dalla zona Fao 27
Stiamo parlando di platessa e merluzzo con certificazione MSC, Marine Stewardship Council, cioè provenienti da pesca sostenibile.
“La pesca sostenibile è un tipo di pesca responsabile che prende in considerazione l’intero ecosistema marino. L’obiettivo primario è quello di migliorare l’efficienza dei metodi di gestione e di approvvigionamento, al fine di ridurre il più possibile l’impatto ambientale. Per ottenere il riconoscimento di pesca certificata MSC, si devono rispettare severi standard. La sostenibilità della pesca deve seguire tre criteri fondamentali: 1. la salute a lungo termine dello stock ittico; 2. l’impatto sull’ecosistema; 3. la gestione efficace dell’attività di pesca, compreso il rispetto di tutte le normative locali, nazionali e internazionali. Oltre a ciò MSC assicura anche la tracciabilità dei prodotti ittici attraverso la sua certificazione Catena di Custodia, consentendo di conoscere il viaggio effettuato da un prodotto ittico certificato, dal mare al piatto.”
Tutti amiamo il nostro mare e vorremmo sostenerne l’economia, ma quello che non possiamo accettare è che si spacci per un prodotto di infima qualità un pesce con una certificazione di grande prestigio, sicurezza ed ecosostenibilità come quella MSC.
Per quanto attiene “Pappa Fish Mangia bene, cresci sano come un pesce”, vorremmo rammentare che è un progetto, alla sua quarta edizione annuale, promosso dalla Regione Marche e finanziato al 70% con fondi statali, regionali ed europei, in corso dalla metà di febbraio.
Consiste nella fornitura di pesce fresco locale servito nelle mense scolastiche, per far scoprire ai bambini sapori nuovi in salute e far conoscere le tipologie ittiche del mare Adriatico e il loro valore nutritivo.
Siamo disponibili a discutere di tutto, in primo luogo della necessità di implementare le forme di comunicazione sia con l’Ente, che nel caso della sanzione ne ha sottolineato la prerogativa, che con le famiglie. Così come siamo disponibili ad accogliere una delegazione di genitori che lo desiderano, nella nostra cucina, per verificare le preparazioni dei pasti, senza alimentare sospetti preconcetti e nel rispetto dei bambini.
Quello che non ci piace è che in modo strumentale vengano date informazioni non veritiere, che vanno al di là della qualità dei prodotti utilizzati, informazioni che non fanno bene a nessuno, a cominciare dai bambini e che, in qualche caso assumono toni ai limiti della diffamazione. Vorremmo, infine, ricordare, cosa che non viene fatta a sufficienza, ma che rappresenta un elemento di assoluta qualità, l’altissima percentuale di prodotti biologici forniti.
Ad esempio sono bio il 100% di frutta, verdura, legumi, olio, uova e pane, il 90% della pasta e dei cereali, il 50% della carne e dei formaggi. I dati statistici del consumo casalingo di biologico non sfiorano neanche queste percentuali. Ecco, nell’interesse dei bambini in primo luogo, ci piacerebbe un confronto complessivo sulla qualità dei prodotti e del servizio fuori da ogni strumentalità, fatto in modo oggettivo, informato e scientifico. Noi siamo disponibili.
La richiesta di aiuto arriva da uno degli sventurati che se li è trovati di fronte, a suo dire aggressivi, che affida ai social la sua denuncia. "Lungo la ciclabile del Castellaro - scrive l'uomo sul gruppo cittadino - ci sono due cani da pastore con il gregge, liberi. Attenzione: sono aggressivi. Prego di prendere provvedimenti".
Sembra infatti che da qualche giorno ci sia un gregge a pascolare in zona e che il pastore faccia dei lunghi pisolini, senza badare troppo a quello che accade intorno a lui, con il problema che i cani, invece che badare al gregge, si allontanino, arrivando alla vicina pista ciclabile, infastidendo i passanti, sia con cani al seguito che non.
Sono diverse le segnalazioni di quanti hanno vissuto la brutta esperienza di averceli contro, come la signora che scrive: "Io non ho rotto le scatole al gregge ma appena mi hanno vista, sono venuti giù di corsa. In quel momento non c'era anima viva. Non è stata una cosa piacevole ve l'assicuro" e un'altra signora aggiunge "Hanno rincorso me è la mia cagnolina domenica mattina alle 7,45, quando il pastore ancora non c'era" e poi ancora "sabato pomeriggio per poco non mordono me, mia moglie e mio figlio! Eravamo in bici, sono per proteggere il gregge? Perfetto! Non per rincorrere ed attaccare sulla ciclabile".
La denuncia dei cani giudicati pericolosi però non è piaciuta a molti che sono arrivati ad insultare il poveretto, con qualcuno che gli ha dato del "rincoglionito" ma agli ultras animalisti risponde tombale un'altro degli sventurati: "È evidente che non li avete mai incrociati da soli in bici. Una delle paure più grandi che abbia mai preso, mi sono dovuto mettere tra un grosso albero e la mia bici. Mi sono cagato sotto altroché rompere le palle".
A partire dal primo aprile sono iniziate le operazioni di demolizione, ad opera del Gruppo Operativo Speciale Marche dei Vigili del Fuoco, dell’edificio sito in via San Rocco che da decenni sovrastava gli edifici confinanti, nel comune di Sarnano.
Mai finito di costruire, da anni l’edificio rappresentava un pericolo per le vie pubbliche sottostanti a causa delle continue cadute di parti di cornicione e tegole.
Tale situazione nel tempo aveva più volte richiesto interventi di installazione di presidi di sicurezza. In seguito al sisma del 2016 l’edificio aveva subito pesanti danni al tetto con parziali crolli e conseguenti infiltrazioni d’acqua che avevano peggiorato la situazione di per se già compromessa.
Per l’intervento di demolizione sono intervenuti i componenti dei comandi dei Vigili del Fuoco di Macerata, Ascoli Piceno, Ancona e Pesaro, costituititi da sei operatori e un funzionario.
Il recupero dell’amianto presente sarà effettuato a cura della squadra NBCR dei Vigili del Fuoco e successivamente smaltito dalle ditte specializzate coordinate dall’unità emergenziale della Cosmari Srl che si occuperà anche del recupero delle macerie.
Alto circa 15 metri, con una superficie coperta di 365 metri quadrati, l’edificio sarà demolito mediante l’uso di due mezzi meccanici attrezzati di pinza idraulica seguendo una tecnica così da orientarne la caduta: il manufatto si trova a pochi metri da altri edifici che per ragioni di sicurezza sono stati evacuati.
Nell’ultima giunta l’Amministrazione comunale di Macerata ha approvato l’accordo tra Regione Marche, Comune, Università e Rete Ferroviaria Italiana per la realizzazione di una nuova fermata del treno in località Vallebona all’altezza del Polo Universitario Bertelli.
“Il progetto è destinato a facilitare l’accessibilità al Polo Universitario che in questi anni ha registrato un importante sviluppo con una potenziale ricaduta positiva per tutto il quartiere delle Vergini – afferma l’assessore ai Lavori pubblici Narciso Ricotta -. La nuova fermata avrà effetti positivi anche sulla viabilità complessiva della zona che verrà decongestionata di parte del traffico stradale. La tratta ferroviaria in passato rischiava la soppressione mentre ora, invece, di concerto tra Regione e Comune è in corso un piano di rilancio della stessa che si è già concretizzato nei nuovi treni assegnati alla tratta e nei nuovi collegamenti diretti con Ancona e che per il futuro riguarderà l’elettrificazione della linea”.
L’opera prevederà la realizzazione sulla fermata di un marciapiede dotato di pensilina, con informazione al pubblico visiva e sonora, impianto di illuminazione, arredo con sedute e cestini, e videosorveglianza. Il costo dell’intervento ammonta a 1.650.000 euro di cui 1.350.000 a carico della Regione e 300.000 a carico di RFI.
Per Skyscanner.it, il celeberrimo motore di ricerca di viaggi globale, la spiaggia più bella d'Italia del 2019 è quella delle Due Sorelle di Sirolo, in provincia di Ancona. La spiaggia marchigiana si classifica sul primo gradino del podio, dove al secondo posto troviamo la "Baia del Buon Dormire” di Palinuro, in provincia di Salerno e a seguire la spiaggia “Punta Prosciutto” di Porto Cesareo in provincia di Lecce.
"Gli amanti delle spiagge dalla bellezza semplice e spartana si innamoreranno di questo candido “fazzoletto” bagnato dall’Adriatico. Raggiungibile solo via mare con i traghetti che partono da Numana, oppure pagaiando in kayak o con il sup, la Spiaggia delle Due Sorelle di Sirolo è il simbolo iconico della meravigliosa Riviera del Conero. Ghiaia fine e piccoli ciottoli levigati caratterizzano questo lido spettacolare, che prende il nome dai bianchi scogli gemelli che spuntano dal mare cristallino e che tanto assomigliamo a due “sorelle in preghiera”. Un luogo di grande fascino, adatto a tutti gli amanti della natura" questa la descrizione di Skyscanner sulla meravigliosa spiaggia delle Due Sorelle di Sirolo.
Un’altra famiglia settempedana saluta il ritorno alla normalità dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha infatti firmato una nuova revoca di un’Ordinanza di inagibilità facendo così tornare utilizzabile un’abitazione e un garage in località Cesolo. I lavori hanno comportato una spesa di circa 70mila euro.
Complessivamente sono più di ottanta le revoca di Ordinanze di inagibilità siglate dal primo cittadino settempedano dall’avvio della ricostruzione post – sisma.
70 aziende presenti, oltre 700 studenti e giovani laureati già iscritti, 17 workshop e seminari, nonché stand e presentazioni aziendali: sono questi i primi numeri, che potrebbero ancora crescere dal momento che le iscrizioni per gli studenti sono ancora aperte, del Career Day 2019 che l’Università di Camerino e Confindustria Macerata organizzano per l’intera giornata del prossimo giovedì 4 aprile presso il Relais Borgo Lanciano ed il Lanciano Forum.
Il Career Day rappresenta la principale occasione di incontro tra studenti ed aziende. Laureandi, laureati e dottorandi avranno l’opportunità di incontrare le imprese, conoscere i responsabili delle Risorse Umane ed i recruiter, sostenere colloqui conoscitivi, lasciare il proprio curriculum vitae e scoprire nuove opportunità di lavoro. Le aziende partecipanti avranno la possibilità di presentarsi, far conoscere la propria realtà e le opportunità offerte ai giovani laureati, raccogliere candidature per le posizioni di lavoro aperte.
“Il Career Day – ha dichiarato il Rettore UNICAM prof. Claudio Pettinari – rappresenta senza dubbio uno dei momenti più importanti della vita universitaria dei nostri studenti e laureati. Ringrazio ancora Confindustria Macerata per aver voluto proseguire questa importante sinergia, che attribuisce un sicuro valore aggiunto all’evento e offre maggiori opportunità di confronto e crescita a tutti i partecipanti, così come ringrazio tutte le aziende che hanno confermato non solo la loro presenza, ma anche la soddisfazione e fiducia nei nostri confronti. L’Ateneo è da tempo impegnato in iniziative di placement che permettano la maggiore visibilità possibile dei curricula dei nostri laureati, nonché nell’offrire tutte quelle opportunità che permettano a studenti e laureati di avere elementi utili per una ricerca attiva delle opportunità di lavoro in una dimensione sia territoriale che europea. Quest’anno vorrei estendere l’invito a partecipare non solo ai nostri studenti, ma anche agli studenti degli altri Atenei affinché sia un importante momento di contaminazione utile anche al nostro Paese”.
“Il Career Day rappresenta da tempo un appuntamento basilare per il mondo industriale – ha affermato il Presidente Piccola Industria di Confindustria Macerata Domenico Ceci – un’occasione importante per avvicinare sempre di più i giovani all’impresa e dare loro la possibilità di iniziare un percorso professionale facendosi conoscere tramite i propri curriculum ed i colloqui di orientamento. Ringrazio a titolo personale e della Piccola Industria l’Unicam per la collaborazione che da anni caratterizza questo ed altri eventi che organizziamo sul territorio”.
I lavori si apriranno alle ore 10 con i saluti del Rettore UNICAM Claudio Pettinari, del Presidente Comitato Piccola Industria di Confindustria Macerata Domenico Ceci, del Sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli, del Sindaco di Camerino Gianluca Pasqui. La giornata sarà introdotta dalla Delegata del Rettore ai Rapporti con le imprese Elisabetta Torregiani e dal Delegato del Rettore allo Stage e Placement Francesco Nobili. Come lo scorso anno, poi, una parte del programma è dedicata all’imprenditorialità femminile, nel rispetto dell’equilibrio di genere che l’Ateneo persegue in ogni sua azione, come evidenziato anche nel Piano Strategico 2018-2023; in particolare, è previsto un seminario coordinato e moderato dalla giornalista del TGR Marche Francesca Alfonsi, al quale parteciperanno Valeria Mancinelli, Sindaco di Ancona, e Francesca Petrini dell’Oleificio Petrini.
Il programma dettagliato è disponibile nel sito www.careerday2019.it
Dopo il grande successo dei TheFork Restaurants Awards - New Openings, prende il via la seconda edizione dell’iniziativa innovativa dedicata alle nuove aperture o nuove gestioni dei ristoranti più apprezzati dai Top Chef italiani. Il progetto è concepito e curato da TheFork, app leader nella prenotazione online dei ristoranti, e Identità Golose, primo congresso italiano di cucina e pasticceria d’autore e vanta due importanti Partner Istituzionali: la Federazione Italiana Pubblici Esercizi e l’Associazione Professionale Cuochi Italiani. Inoltre, è sostenuta dai Main Partner Buddy Bank e Diageo e dai Partner tecnici Caraiba e Molino Quaglia.
L’obiettivo è identificare e valorizzare le più convincenti nuove aperture o nuove gestioni con il contributo autorevole di 71 fra i più affermati protagonisti della ristorazione italina. Già da oggi, sul sito www.theforkrestaurantsawards.it è possibile scoprire la lista delle selezioni dei Top Chef, individuati da Identità Golose, che hanno espresso la propria preferenza indicando 65 nuove aperture e gestioni nel periodo compreso tra gennaio 2018 e febbraio 2019. Non una competizione, dunque, ma un’iniziativa che valorizza la dinamicità della ristorazione italiana, sostenendo la nuova imprenditoria, e che ha dato origine alla prima “Top List” TheFork Restaurants Awards.
Da oggi e fino al 25 aprile 2019, gli utenti di TheFork potranno votare sul sito dell’iniziativa la propria insegna preferita che, oltre all’endorsement della giuria tecnica, otterrà così anche quello del pubblico. Il 27 maggio 2019 saranno annunciate le insegne più votate in assoluto. Saranno considerati validi i voti di coloro che hanno effettuato una prenotazione attraverso TheFork nel periodo 25 marzo 2018 - 25 aprile 2019. Ogni utente può votare una sola volta: in caso di votazioni multiple, l'ultima votazione effettuata con lo stesso indirizzo email sarà considerata valida.
La votazione, in ottica di gamification, ha l’obiettivo di incentivare il passaparola digitale relativo ai ristoranti nominati, tutti vincenti grazie al sostegno di un Top Chef. La condivisione delle storie dietro ciascuna nuova apertura è un incentivo sicuro perché sempre più clienti possano conoscere e provare questi nuovi ristoranti, dando così impulso alle nuove imprese della ristorazione. Una missione che TheFork sposa in questa iniziativa e in tutta la sua attività. I nuovi ristoranti da provare nelle Marche, secondo i grandi chef italiani, sono:
Errico Recanati - Casa Rapisarda, Numana
Motivazione: "Alessandro fa una cucina nuova, fresca, giovane e ricercata".
A proposito del ristorante nominato: "L’idea di Casa Rapisarda è quella di far vivere un’esperienza unica al cliente creando un equilibrio tra eccellenze del territorio e la sensazione di accoglienza casalinga con la cucina innovativa dello chef Alessandro. Il menu è per la maggior parte composto da piatti di pesce dell’Adriatico ideati con riferimenti alla tradizione marchigiana ed elaborati per esaltarne il gusto. La cucina propone anche piatti a base di carne con un grande interesse al vegetale e all’orto di proprietà. La sala, raccolta ed elegante, dispone di circa venti coperti interni e quattro esterni."
Massimo Bottura - Retroscena, Porto San Giorgio (Fermo) (nominato anche da Caterina Ceraudo)
Motivazione: "è un ragazzo che vuole crescere, con impegno e tanta umiltà. Il ristorante dimostra già un ottima qualità tra sala e cucina, grazie anche ai suoi collaboratori."
Motivazione: "Un bistrot contemporaneo, che sa guardare al futuro senza allontanarsi dalla tradizione. Una coppia nella vita e nel lavoro, con un grande bagaglio culturale e tecnico, che ha deciso di dare spazio al proprio estro."
A proposito del ristorante nominato: "Aperto nel cuore di Porto San Giorgio, un paese sulla costa marchigiana, un piccolo ristorante contemporaneo con una cucina completamente a vista su una sala di circa 30 posti ed uno Chef Table, che affaccia su di essa, con sei posti a sedere. La filosofia è semplice, buono prima di tutto, nel rispetto delle stagionalità e della materia prima."
Mauro Uliassi - Sepia by Niko, Senigallia (Ancona)
Motivazione: "Sepia è un giovane ristorante dove si mangia molto bene. Lo chef Niko è un siciliano che ha vissuto per molto tempo in Australia, ma è rimasto legato a Senigallia, dove tutti i suoi parenti sono pescatori. La sicilianità si ritrova nella golosa semplicità dei piatti, la materia prima è eccellente e proviene tutta dalla pescheria di famiglia Ninin."
A proposito del ristorante nominato: "Nuovo bistrot situato in una bellissima piazza nel cuore di Senigallia. Sepia by Niko MADiterranean food nasce da un’idea semplice: la condivisione di una cucina a metà strada tra le Marche e la Sicilia, terra di origine della famiglia dello chef Niko Pizzimenti. Che sceglie materie prime di ottima qualità provenendo lui stesso da una famiglia di pescatori. Il menù cambia mensilmente per mantenere un mood fresco e divertente. Ambiente moderno e rilassato."
Il Comando provinciale di Macerata si arricchisce di un ufficiale. Nella mattinata odierna è giunto quale comandante della sezione operativa del nucleo operativo e radiomobile il sottotenente Massimiliano D’Antonio.
Quarantacinquenne, originario abruzzese, sposato e con una figlia, ha da poco vinto il concorso per ufficiali ed è stato assegnato al Comando di Macerata.
Il sottotenete D’Antonio, prima di questo incarico, era addetto al centro nazionale amministrativo del comando generale dell’Arma dei carabinieri in Chieti e prima ancora aveva ricoperto l’incarico di addetto al reparto operativo dei carabinieri di Roma.
D’Antonio è stato impiegato anche all’estero quale “ufficiale di collegamento” poiché conoscitore di lingue: in particolare ha svolto missioni in ex Jugoslavia e in Cisgiordania.
Nonostante la giovane età, aveva raggiunto il grado di luogotenente – il più giovane d’italia - ed ora ha superato brillantemente le prove per il passaggio nel ruolo ufficiali. All’ufficiale un “in bocca al lupo” per il nuovo incarico.