Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate, hanno interessato principalmente la tematica relativa alla preclusione di nullità del licenziamento della lavoratrice, entro i dodici mesi successivi al matrimonio. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Porto Recanati che chiede: “Si può impugnare il licenziamento di una dipendente, comunicato prima che sia trascorso un anno dalle nozze?”.
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza sulla previsione normativa contenuta all’art. 35 del d.lgs n. 198/2006, c.d. Codice delle pari opportunità, il quale prevede una rigida disciplina in tema di licenziamento posto in essere nei confronti di una donna lavoratrice, sposatasi da meno di un anno, stabilendo un’importante presunzione al comma 3° dello stesso, secondo cui: “Salvo quanto previsto dal comma 5, si presume che il licenziamento della dipendente nel periodo intercorrente dal giorno della richiesta delle pubblicazioni di matrimonio, in quanto segua la celebrazione, a un anno dopo la celebrazione stessa, sia stato disposto per causa di matrimonio.” Tale presunzione di nullità, difatti, può essere superata dal datore di lavoro, esclusivamente con la prova che tale massima sanzione, sia stata comminata alla dipendente, a prescindere dalle recenti nozze, per l’avveramento di una delle circostanze espressamente elencate al comma 5° di suddetta norma, che prevede:“Al datore di lavoro è data facoltà di provare che il licenziamento della lavoratrice, avvenuto nel periodo di cui al comma 3, è stato effettuato non a causa di matrimonio, ma per una delle seguenti ipotesi:
a) colpa grave da parte della lavoratrice, costituente giusta causa per la risoluzione del rapporto di lavoro;
b) cessazione dell'attività dell'azienda cui essa è addetta;
c) ultimazione della prestazione per la quale la lavoratrice è stata assunta o di risoluzione del rapporto di lavoro per la scadenza del termine.”
La ratio alla base di una così stringente previsione normativa sta proprio nella volontà di riservare un certo grado di tutela alla dipendente donna, alla quale sia stato comunicato il licenziamento a causa del matrimonio o prima che siano trascorsi dodici mesi dallo stesso, nel contesto di un complessivo rinnovamento dell’ambiente lavorativo, più attento alle necessità e peculiarità delle lavoratrici di sesso femminile, in virtù di innegabili diversità che se non valorizzate, rappresenterebbero il vero elemento discriminante.
Pertanto, alla luce di tali argomentazioni ed in risposta alla domanda della nostra lettrice, si può affermare la legittima impugnabilità del licenziamento della donna dipendente, prima che sia trascorso un anno dal matrimonio e in assenza di comprovate giuste cause di licenziamento in quanto illegittimo, ed in aggiunta, in riferimento alla presunta discriminazione realizzata con l’applicazione di tale normativa, è opportuno citare l’autorevole orientamento della Suprema Corte, secondo il quale: “In tema di divieto di licenziamento per causa di matrimonio, la limitazione alle sole lavoratrici madri della nullità prevista dall'art. 35 del d.lg. n. 198 del 2006, non ha natura discriminatoria, in quanto la diversità di trattamento non trova la sua giustificazione nel genere del soggetto che presta l'attività lavorativa, ma è coerente con la realtà sociale, che ha reso necessarie misure legislative volte a garantire la donna,la quale, pur essendo titolare degli stessi diritti dei lavoratori uomini, adempie ad un’essenziale funzione familiare, soprattutto nel periodo della gravidanza e del puerperio, la possibilità di coniugare il diritto al lavoro con la propria vita coniugale e familiare, ed è fondata su una pluralità di principi costituzionali posti a tutela dei diritti della donna lavoratrice” (Cass. Civ, Sez. Lav., Sent. n. 28926/2018).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Dopo la visita alle SAE, Papa Francesco ha mosso verso Piazza Cavour, dove si terrà la Santa Messa. Arrivato nel cuore del centro storico, il Pontefice si è diretto all'ingresso della Cattedrale di Camerino.
Una visita di appena cinque minuti all'interno del luogo simbolo del terremoto e di una comunità intera. Una Cattedrale inagibile dallo scorso 2016, all'interno della quale il Pontefice è voluto fortemente entrare.
All'estero Bergoglio, dopo il saluto della Piazza, è stato dotato del caschetto di protezione bianco e giallo dal Comandante dei Vigili del Fuoco e dagli altri funzionari del Corpo nazionale. Accompagnato da loro e dal Vescovo Francesco Massara, Papa Francesco, una volta dentro alla Cattedrale, non ha nascosto il suo stupore alla vista di tanta distruzione.
Calcinacci a terra, crepe profonde sulle mura e la statua di Maria mutilata di una parte della testa e delle braccia. Questo lo scenario che il Pontefice si è trovato davanti. Dopo aver deposto un mazzo di fiori proprio davanti alla Statua della Vergine, Papa Francesco ha pregato all'interno del Duomo ed è poi uscito dalla Cattedrale per dirigersi presso il cortile e salutare i sindaci dei comuni del cratere.
Foto Lucia Montecchiari e TV2000
Tutti i riflettori questa mattina si sono accesi su Camerino e su Piazza Cavour. Se si visita il centro della Città, in qualsiasi giorno della settimana, il silenzio è spettrale, quasi angosciante. Oggi invece Camerino è in festa per la visita di Papa Francesco.
Il Pontefice, prima di atterrare presso il campo sportivo Le Calvie, con qualche minuto di anticipo come è suo solito, è passato con il suo elicottero sopra al campo sportivo di Sarnano e si è abbassato per salutare i circa 100 fedeli che lo stavano aspettando.
Arrivato all'Area Cortine Ovest, il Pontefice ha salutato i terremotati delle SAE che non hanno nascosto la loro emozione per l'incontro. "Santo Padre gradisce qualcosa?": tutti gli abitanti delle casette hanno offerto qualcosa a Papa Francesco che però ha preferito osservare con i propri occhi ciò che aveva intorno, cercando di dare una parola di conforto agli abitanti di Camerino rimasti senza casa.
"Buongiorno a tutti voi, avrei voluto visitare tutte le casette, ogni casa. Ma non è possibile e per questo vi saluto da qua e vi do la mia benedizione - così il Santo Padre ha salutato i presenti -. Sono vicino a ognuno di voi e prego per voi perché questa situazione di risolva il più presto possibile. Grazie per la vostra pazienza e per il vostro coraggio. Voi pregate per me."
Il Papa ha poi salutato, uno a uno, tutti i fedeli giunti nell'Area Cortine Ovest non risparmiando saluti, benedizioni, baci e selfie.
Il Santo Padre si è poi diretto presso Piazza Cavour dove lo attendono circa 1000 persone giunte da ogni parte del mondo: tra i presenti, oltre ai cittadini di Camerino, ci sono anche studenti dall'America, dal Brasile e dall'Argentina.
FOTO TV2000
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L’amore vince su tutto. È questo il leit motiv che esprime il matrimonio tra il marò Massimiliano Latorre e Paola Moschetti. Ricordate la vicenda del 15 febbraio 2012? La morte di quei due pescatori indiani scambiati per pirati al largo della costa del Kerala, nel sud dell'India.
Beh, mentre cresce l' attesa che venga chiarito di chi sia la giurisdizione sulle indagini legate alla loro morte, Latorre ha deciso di sposarsi.
Dopo sette anni il caso è ancora aperto e sarà il prossimo 7 luglio la data in cui la Corte permanente di arbitrato dell’Aja stabilirà se spetta all’India o all’Italia la competenza a processare i due marò.
“Da una parte c’è tanta felicità per ciò che accadrà domani, il grandegiorno, – racconta all’Adnkronos la futura sposa Paola Moschetti – nello stesso tempo però c’è tanta ansia per ciò che ci attende il mese prossimo. Precisamente il 7 luglio c’è l’udienza all’Aja”.
Purtroppo il compagno di disavventure di Massimiliano, Salvatore Girone, non potrà essere presente, in quanto da ordini precisi i due non possono avere contatti di alcun tipo fino al verdetto.
“La cerimonia sarà sicuramente ricca di commozione, sarà vissuta con grande e profonda intensità. – conclude Paola Moschetti – Viaggio di nozze? No non si può. Trascorreremo qualche giorno di relax da qualche parte vicino Roma, prima dell’udienza all’Aja”.
Il 7 luglio 2019, per Massimiliano e Salvatore, sarà una data decisiva.
“Un vero onore aver ricevuto aggi in visita l’Ammiraglio Ispettore Capo e Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, Giovanni Pettorino. Ringrazio il Comandante della Capitaneria di Porto della nostra Città, il Tenente di Vascello Patrizio Piacentini per aver facilitato l’incontro a Palazzo Sforza insieme all’Ammiraglio Enrico Moretti, Comandante degli Uffici Marittimi delle Marche. L’Ammiraglio Pettorino torna sul nostro territorio a distanza di sei anni, dove ha vissuto dal 2010 al 2013 ricoprendo la carica di Direttore Marittimo delle Marche. Grazie Ammiraglio Pettorino per la Sua presenza a Civitanova Marche”. Così il Sindaco, Fabrizio Ciarapica ricevendo l’Ammiraglio in Municipio questa mattina.
Un curriculum straordinario quello dell’'Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni PETTORINO, classe 1956. Con Decreto del Presidente della Repubblica in data 8 gennaio 2018, vista la delibera del consiglio dei Ministri del 29 dicembre 2017, è stato nominato, a decorrere dal 10 febbraio 2018, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto con contestuale conferimento del grado di Ammiraglio Ispettore Capo.
È insignito dell'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, della medaglia Mauriziana, della Croce d'oro per anzianità di servizio militare, Croce Commemorativa per attività di soccorso internazionale in Albania svolta dalle Forze Armate Italiane e di Croce di Cavaliere con Spade dell'Ordine al Merito Melitense. E' insignito, inoltre, dell' onorificenza di Cavaliere di merito con placca del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
L’Ispettore Capo e Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, dal 2010 al 2013 ha ricoperto il ruolo di Direttore Marittimo delle Marche.
Il Generale di Corpo d'Arma Ilio Ciceri, vice comandante generale dell'Arma dei carabinieri e comandante interregionale "Podgora", ha consegnato le Medaglie Mauriziane ai militari insigniti nelle Marche in una cerimonia solenne nella sede del Comando Legione Carabinieri "Marche". L'onorificenza viene concessa dal Capo dello Stato a Ufficiali e Sottufficiali delle Forze Armate e Corpi Armati dello Stato, al compimento di 50 anni di servizio utile lodevolmente prestato.Sono stati insigniti del riconoscimento 19 ufficiali e 40 Sottufficiali in servizio e in congedo. Tra loro il Generale B. Fernando Nazzaro, comandante Legione "Marche", i Colonnelli Carlo Carrozzo (capo di stato maggiore) e Cristian Carrozza (comandante provinciale di Ancona), il Tenente Colonnello Luciano Ricciardi (comandante provinciale Pesaro e Urbino), il Maggiore Enzo Marinelli (comandante della Compagnia Civitanova Marche) e 22 comandanti di stazione nelle cinque province marchigiane.
Fonte ANSA Marche
Alla vigilia del giorno tanto atteso per la comunità di Camerino (e non solo) abbiamo incontrato l’Ingegnere Carlo Morosi, Responsabile dell’ufficio ricostruzione ed edilizia della Diocesi di Camerino e San Severino Marche. Papa Francesco arriverà in Città domani alle ore 8:45 e atterrerà con il suo elicottero presso il campo del Centro Universitario Le Calvie. Da lì muoverà presso le SAE di Cortine Ovest per incontrare i terremotati. Si dirigerà poi in Piazza Cavour dove celebrerà la Santa Messa e, dopo il pranzo con i sacerdoti della Diocesi, incontrerà i bambini della Prima Comunione al Palasport di Camerino per poi ripartire alla volta del Vaticano.
Il Pontefice, prima della celebrazione della funzione religiosa in Piazza Cavour, visiterà la Cattedrale di Santa Maria Annunziata. “Il Santo Padre entrerà per qualche minuto e si renderà conto delle condizioni in cui si trova la Cattedrale: questa richiesta è espressamente arrivata da lui e il Pontefice tiene moltissimo a poter visionare la Chiesa senza alcun tipo di “impedimento” – ha spiegato l’Ingegner Morosi -. Proprio per questo abbiamo tolto la passerella di protezione che si trova all’interno della Cattedrale. Ogni pericolo ovviamente è stato scongiurato perché la parte che visiterà il Pontefice è stata messa in sicurezza e lui stesso entrerà con il Comandante dei Vigili del Fuoco di Macerata e tutte le disposizioni necessarie per permettere una permanenza di alcuni minuti all’interno del luogo sacro in sicurezza.”
“Per il Pontefice, dato che la Cattedrale di Santa Maria Annunziata è inagibile, è stata eseguita, a firma del primo cittadino Sandro Sborgia, un’ordinanza comunale per poter accedere alla zona rossa, accompagnato dai Vigili del Fuoco, come previsto dalla norma – ha proseguito l’Ingegnere -. Il Santo Padre, saluterà poi le autorità civili e religiose prima della Santa Messa. Dopo la funzione religiosa percorrerà la zona rossa di Camerino fino al Santuario di Santa Maria in Via. Pranzerà poi con i vescovi e con i sacerdoti al Centro Sociale San Paolo allestito dalla Croce Rossa. Dopo questo momento privato il Pontefice riposerà in un container allestito appositamente prima di dirigersi al Palasport e incontrare, per un saluto, i bambini della Prima Comunione e le loro mamme (circa 700 persone). Alle 16:45 ripartirà alla volta del Vaticano.”
Una Camerino che è già blindatissima, con tutte le modifiche relative alla viabilità e alla percorrenza delle arterie principali. “La nostra volontà è che quello di domani sia un momento di godimento dello spettacolo che ci apprestiamo a vivere ma che sia accompagnato anche dalla massima sicurezza – ha precisato Morosi -. È importante che tutto si svolga nel migliore dei modi e siamo molto felici della visita del Santo Padre che permette di riaccendere i riflettori sulla nostra comunità e sulle zone colpite dagli eventi sismici del 2016.”
Domani, a Camerino, saranno presenti 300 volontari, 40 corpi scout, 25 addetti anti incendio e 250 forze di polizia. Una macchina organizzativa che conta 700 persone oltre alla scorta papale composta da 30 unità. “Sarà una manifestazione diffusa perché il Papa visiterà molti siti: abbiamo lavorato per far sì che, quello di domani, sia un evento gioioso e di preghiera per tutte le persone che vorranno partecipare.”
L’Ingegner Morosi ha poi spiegato, a 360 gradi, la situazione dei luoghi di culto dell’Arcidiocesi di cui è responsabile. “Dopo il sisma, le Chiese inagibili sono 350 sulle 500 del territorio – ha spiegato -. Sono partiti i progetti relativi alle ordinanze “minori”, circa 32, e i progetti finanziati dalla CEI sempre relativi ai luoghi sacri che hanno piccoli danni. In questo senso sono già state selezionate 10 chiese che hanno ricevuto un contributo di 30mila euro per la sistemazione. Per la Cattedrale di San Venanzio sono partiti i lavori, finanziati invece da un privato. I lavori di messa in sicurezza quindi procedono: ad oggi sono otto le chiese strutturalmente finite per le quali è stata revocata l’ordinanza di inagibilità.”
Foto di Lucia Montecchiari
Il 17 e 18 giugno tornerà a riunirsi il consiglio comunale di Macerata. La seduta di lunedì prossimo (17 giugno) prenderà il via alle 15.30 con la discussione dell’interrogazione sulla richiesta di chiarimenti in merito all’opera di Wladimiro Tulli che si trova nei locali dell’ex farmacia in piazza della Libertà presentata dal consigliere Andrea Marchiori del Gruppo misto. Si prosegue poi con altri due quesiti sempre del consigliere Marchiori, il primo relativo alla presenza di infiltrazioni di acqua nel Palasport di Fontescodella, il secondo in merito alla situazione del calcio maceratese.
In calendario anche un’interrogazione della consigliera Deborah Pantana (Idea Macerata) in merito alla selezione del comandante di Polizia locale e una del consigliere Paolo Renna (Fratelli d’Italia) in merito all’app ApMobilità che saranno però discusse alle 15,30 del giorno successivo, martedì 18 giugno.
I lavori di lunedì (17 giugno), alle 17, proseguiranno con la discussione delle proposte di deliberazione iscritte all’ordine del giorno che riguardano il Rendiconto di gestione 2018 e il Rendiconto e Bilancio consolidato 2018 dell’Istituzione Macerata Cultura, le varianti al Prg per l’ampliamento dell’attività produttiva King Le Sac in contrada Acquevive e per espropriazioni relative alla bretella di collegamento tra la ex SS 77 e la ex SS 361 di competenza della Provincia.
Al via poi l’esame di due mozioni. La prima, che vede prima firmataria la consigliera Carla Messi (Movimento 5 stelle), relativa alla doppia preferenza di genere l’altre, dei consiglieri Deborah Pantana e Francesco Luciani (Idea Macerata), in merito all’adesione alla Pace fiscale.
Ultimo argomento, l’ordine del giorno sull’intitolazione di una via o di un parco pubblico all’avvocato ed ex sindaco Arnaldo Marconi presentato da Ivano Tacconi dell’Udc.
Nel caso in cui la seduta del 18 giugno andasse deserta, la seconda convocazione è fissata per il 20maggio alle 17. Le sessioni consiliari previste nel calendario per il 24 e 25 giugno sono invece annullate.
Nella seduta di martedì 11 giugno, la Giunta Ciarapica, ha approvato il progetto di realizzazione, in via sperimentale, di ulteriori parcheggi sull’area dell’ex Fiera, oggi “Varco sul Mare”. Il progetto prevede di realizzare 38 posti per una superficie di 1.100,00 metri quadrati.
“È nostro intento aggiungere 38 posti per dare delle risposte, seppur parziali, alle esigenze di posti auto sul mare nell’immediato periodo estivo. Le sollecitazioni ci sono pervenute dalla categoria dei balneari e noi ci siamo immediatamente attivati come è giusto che fosse. È una nostra priorità agevolare i cittadini per le esigenze quotidiane e dare maggior accesso ai tanti turisti che frequentano e scelgono i nostri apprezzati stabilimenti” ha dichiarato il Sindaco, Fabrizio Ciarapica.
“L’istituzione di queste aree di parcheggio rappresentano un utile strumento volto a migliorare le problematiche del traffico urbano, promuovere la rotazione d’uso migliorando, soprattutto, il flusso dei veicoli che spesso si muovo in disordinata ricerca di disponibilità di posti creando, spesso, blocchi di traffico. Un’opportunità in più – ha concluso Ciarapica - di ordinato parcheggio e di maggior decoro che va nella direzione dell’accoglienza turistica, tipica della nostra Città sul mare”.
I lavori avranno inizio già dalla prossima settimana e i posti auto a pagamento saranno demandati alla Società CIVITA.S Srl anche attraverso l’istituzione di tariffe giornaliere agevolate.
(Immagine di repertorio)
"Alla prima lettura dell’emendamento approvato alle Camere al decreto Sblocca cantieri si fa una triste scoperta: quella che era stata promessa come proroga della restituzione della busta paga pesante in realtà non è per nulla una proroga, ma al massimo una sospensione. La modifica approvata prevede infatti che il pagamento dell’IRPEF sospesa avvenga entro il 15 ottobre 2019 anziché il 1 giugno, ma aggiungendo che a ottobre non basterà pagare la prima rata, ma dovranno essere versate le prime cinque rate in unica soluzione. La traduzione è molto semplice quanto vergognosa: a giugno i terremotati possono non pagare, ma a ottobre devono pagare allo stato tutto quello che non hanno versato da giugno a ottobre. Insomma una vera presa in giro!" la denuncia arriva dal Responsabile CISL Macerata Silvia Spinaci e dal Responsabile CISL Tolentino-Camerino Rocco Gravina dopo l'approvazione del decreto Sblocca Cantieri.
"Non bastava aver generato caos e incertezza dando per certa una proroga che sarebbe diventata norma solo dopo la scadenza fissata per il pagamento della prima rata - proseguono i due rappresentanti sindacali -. Non bastava aver aggiunto ulteriore confusione dichiarando che tutto si sarebbe risolto con non meglio precisate e conversazione tra il Sottosegretario Crimi e il Presidente INPS. Adesso si aggiunge anche la scoperta che ai terremotati è stata “spacciata” per proroga qualcosa che in realtà non ha proprio nulla a che fare con la proroga e che li porterà a ottobre a veder trattenute sulla propria busta paga o pensione cifre rilevanti o a dover sostenere il pagamento di F24 di cinque volte superiori rispetto al versamento di una rata."
"Continuiamo a dirlo: le persone meritano più rispetto e non si fa propaganda spicciola sulla pelle di chi già vive una quotidianità difficile e su cose come queste avrebbe solo bisogno di trovare certezze e tutela e non confusione e false promesse" concludono Spinaci e Gravina.
Nas nei ristoranti etnici, la metà è irregolare. Cibi scaduti, scongelati e ricongelati, mancato rispetto delle norme igieniche, etichette incomprensibili, importazioni vietate. I controlli dei Nas dei Carabinieri in tutta Italia su ristoranti etnici e depositi di alimenti provenienti dall'estero hanno accertato irregolarità in 242 strutture, quasi la metà dei locali ispezionati.
L'incidenza è maggiore nel settore della ristorazione, specie negli 'all you can it': nel 48% dei locali sono state trovate irregolarità. Chiuse o sospese 22 attività, riscontrate 477 violazioni di legge e sequestrate 128 tonnellate di cibo.
Irregolarità anche nel 41% dei controlli a grossisti e depositi di alimenti etnici. Sequestrate 128 tonnellate di prodotti ittici, carnei e vegetali per irregolarità e non idonee al consumo perché prevalentemente privi di tracciabilità ed in cattivo stato di conservazione, per un valore di 232mila euro. I Nas hanno trovato magazzini abusivi di stoccaggio dei prodotti, cucine mantenute in pessime condizioni igienico-sanitarie, ambienti mancanti dei minimi requisiti sanitari, strutturali e di sicurezza per i lavoratori. Sono stati applicati provvedimenti di chiusura o sospensione dell'attività per 22 imprese commerciali per un valore di 5,3 milioni di euro.
Complessivamente sono state contestate 477 violazioni penali ed amministrative, deferiti all'Autorità giudiziaria 23 operatori del settore alimentare, mentre altri 281 sono stati sanzionati per infrazioni amministrative per 411mila euro. In ambito penale i reati maggiormente riscontrati, in totale 27, sono stati la frode in commercio e la cattiva conservazione degli alimenti. "Particolare attenzione è stata riservata agli esercizi di ristorazione veloce e a quelli che adottano la formula "all you can eat" per accertare che mantengano i livelli essenziali di corretta prassi igienica e la fornitura di materie prime idonee ad assicurare un livello accettabile di sicurezza per il consumatore", ha spiegato il generale di divisione dei Carabinieri Adelmo Lusi.
"Il piano di controlli - ha aggiunto - è stato realizzato con una metodologia finalizzata alla verifica del rigoroso rispetto delle procedure di preparazione, conservazione e somministrazione degli alimenti, dello stato igienico e strutturale dei locali di ristorazione e degli esercizi di vendita al dettaglio di prodotti preconfezionati, del mantenimento della catena del freddo soprattutto in relazione ai cibi da mangiare crudi, estendendo la vigilanza anche ai canali di importazione e distribuzione delle derrate alimentari e delle materie prime provenienti da Paesi esteri, gestiti da aziende di commercio all'ingrosso, di deposito e di trasporto". Il Ministro della Salute Grillo, ben vengano i ristoranti etnici ma le regole valgono per tutti."Ben vengano le cucine etniche, a tutti piace il sushi, ma 'all you can eat' non può fare rima con rischio di intossicazione alimentare: le regole valgono per tutti. Non si mette a rischio la salute dei cittadini con pratiche illegali per mantenere i prezzi stracciati", ha detto il ministro della Salute Giulia Grillo commentando l'operazione dei Nas dei Carabinieri sui ristoranti e i magazzini di alimenti etnici. "Spesso manca la conoscenza del nostro sistema di regole che è tra i più avanzati a livello mondiale e su questo bisogna lavorare - ha aggiunto - grazie ai nostri Carabinieri del Nas che fanno luce su un settore in grande espansione e richiamo soprattutto per le generazioni più giovani. A tutela di tutti sia ben chiaro che etnico non deve far rima con fuorilegge".
Fonte ANSA
Questa mattina presso la Sede del COC di Castelsantangelo sul Nera, si è svolto un incontro tra il l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Mauro Falcucci, l’ASSM SpA rappresentata dall’AD Dott. Graziano Natali e l’Ing. Michele Cartechini, presente anche l’Ing. Marco Rinaldi Direttore di Esercizio degli Impianti, sono state poste le basi per l’affidamento della gestione degli Impianti per la prossima stagione invernale.
Tutto ciò, ovviamente, sarà subordinato alla fruibilità della rete viaria i cui lavori sulla SP 136 e SP 156 sono in corso in considerazione della loro pianificata apertura per il prossimo inverno.
La sinergia tra i due Sindaci Falcucci e Pezzanesi, condivisa dal Presidente e intero CDA di ASSM SpA, il cui proficuo rapporto è iniziato nel 2015 quando il Comune di Castelsantangelo sul Nera ha affidato alla Società pubblica la gestione del il Servizio Idrico Integrato, ha determinato un accordo che non solo unisce i territori interni, ma soprattutto rafforza l’importanza della Montagna e delle sue risorse specialmente in questo momento delicatissimo post sisma sotto il profilo umano ed economico.
Manifesta soddisfazione per l’accordo raggiunto che, come detto, ha di fatto unito i territori tra due Comuni terremotati, pur nelle significative differenze demografiche.
Con l’auspicio che tale rapporto di concreta collaborazione possa essere di esempio affinché il comprensorio acquisisca il giusto ruolo e peso politico anche se consci che le promesse di ”non vi lasceremo soli” diventino da subito formali impegni da parte del Governo non può più essere disattesa.
La variabile “tempo” non può più disattesa perché ciò significherebbe, a distanza di tre anni dai catastrofici eventi, nascondere la verità sul futuro che rischia di essere solo nefasto.
Civitanova Marche ha accolto oggi a Palazzo Sforza l’”Ambasciatore del saluto", Lorenzo Cardone, il giovane ragazzo autistico accompagnato dal suo papà Franco che lo favorisce nel suo desiderio di viaggio "senza fretta". A d accoglierli il Sindaco, Fabrizio Ciarapica, l’Assessore alla Famiglia, ai Servizi sociali e al Welfare, Barbara Capponi e il Presidente dell’ASP Paolo Ricci, Agostino Basile.
“Nel corso degli ultimi anni ho incontrato tante persone ma poche mi hanno emozionato e conquistato come Lorenzo, è un ragazzo travolgente e positivo. Grazie per essermi venuto a trovare”. Ha detto Ciarapica, abbracciando Lorenzo.
Lorenzo Cardone è un ragazzo speciale, autistico, ed ha la particolare predisposizione ad incontrare le persone e memorizzare i loro nomi.
Il 2 aprile 2016 la città di Savigliano lo ha nominato “Ambasciatore del saluto”. Lorenzo, accompagnato dal papà Franco è partito il 9 giugno da Savigliano, in provincia di Cuneo, per il terzo viaggio “senza fretta” portando in tour per l’Italia il suo saluto e il suo straordinario sorriso.
“Ci siamo dati come obiettivo - ha dichiarato l’Assessore Capponi, incontrando Lorenzo e il papà - quello di rendere Civitanova ‘Città con l’infanzia’, ovvero vivibile, piena di servizi tarati sulle esigenze dei cittadini e volta ad avere uno sguardo attento sulle potenzialità e le risorse di ciascun individuo. La visita di Lorenzo ci onora e ci dimostra che stiamo camminando sulla giusta strada”.
Lorenzo Cardone è un ragazzo speciale, autistico, ed ha la particolare predisposizione ad incontrare le persone e memorizzare i loro nomi.
Il 2 aprile 2016 la città di Savigliano lo ha nominato “Ambasciatore del saluto”. Lorenzo, accompagnato dal papà Franco è partito il 9 giugno da Savigliano, in provincia di Cuneo, per il terzo viaggio “senza fretta” portando in tour per l’Italia il suo saluto e il suo straordinario sorriso. Oggi è stata Civitanova ad avere l'onore di accoglierlo.
“Mi piace salutare le persone … io sono Lorenzo” c'è scritto sulla sua maglietta. Lorenzo e il papà ci hanno raccontato il loro viaggio “senza fretta” attraverso l’Italia: un’avventura coraggiosa e meravigliosa di sensibilizzazione sulla disabilità e per dimostrare che l'autismo non è una barriera alle relazioni e all'integrazione.
Botta e risposta via social, questa mattina, sui tanto contestati lavori di rifacimento dell'impianto fognario e dei marciapiedi della centralissima Via Duca degli Abruzzi, a Civitanova Marche. Commentando un post del titolare della gelateria La Chiccheria, Nazzareno Morlacco, l'assessore al commercio Pierpaolo Borroni si è detto stupito delle sue lamentele, dato che ricorda la sua presenza alle riunioni tra i commercianti della via, dove erano stati concertati tempi e modalità dell'intervento.
A stretto giro di posta arriva anche la versione dell'imprenditore che rispondendo al commento afferma che in realtà, se pur presente, in quelle riunioni non era stata concessa "nessuna scelta sul periodo, ne tanto meno votazioni di sorta" e l'unica cosa che era stata detta dai rappresentanti dell'Amministrazione, è che "il lavoro si doveva fare necessariamente subito dopo Pasqua, senza tra l'altro darne le motivazioni".
Qualcuno dei commercianti a quelle famose riunioni implorò addirittura con le lacrime agli occhi, a detta del signor Morlacco, di spostare i lavori dopo l'estate e lui stesso, avendo una gelateria artigianale, durante il perido estivo deve cercare di guadagnare per poter sopravvivere tutto l'anno e con questa decisione, rischia di chiudere l'attività.
"È inutile nascondersi Pierpaolo (Borroni ndr) - conclude il signor Morlacco -, il danno economico c'è, ci sarà ancora e sarà quantificabile, ma l'enorme danno di immagine specialmente per la mia attività e per il turismo in generale essendo una via centrale, sarà incalcolabile. Spero che vorrete studiare con noi commercianti della zona qualcosa, per ammortizzare il danno nel periodo estivo. Resto fiducioso nonostante tutto".
Grande successo a Treia per l’iniziativa “Adotta un quattro zampe!”, promossa a partire dal settembre 2018 dall’Amministrazione Comunale.
Questo importante progetto è stato curato dall’allora e attuale assessore all’Ambiente e alla Tutela degli animali Luana Moretti, mentre, per la parte attuativa, è stato gestito dal Comando di Polizia Locale, guidato dalla Comandante dott.ssa Barbara Foglia.
Il piano originario prevedeva la promozione di politiche volte al reinserimento degli animali da affezione in un contesto familiare. A tal fine, partendo da una specifica campagna di sensibilizzazione, era stato stabilito un contributo annuo di 200 euro, da corrispondere per i primi tre anni alla famiglia affidataria, così da garantire la copertura delle spese veterinarie e alimentari del cane.
Grazie a questa iniziativa, sono stati adottati ben diciotto cani; un risultato lusinghiero, anche oltre le aspettative, non solo per la favorevole risposta della comunità, dimostratasi sensibile ai problemi del randagismo e dell’abbandono dei nostri amici a quattro zampe – ma anche per l’importante risparmiodi spesa per le casse comunali.
I costi di ospitalità e sostentamento dei cani randagi presso il Canile Comunale di Macerata, gestito dalla Cooperativa Sociale“Meridiana”, ammontavano,infatti, a circa 675 euro annui per ogni cane. Mantenere,quindi, diciotto cani nelle strutture dedicate comportava per il comune un costo di circa 12.150 euro all’anno.
Pertanto, a fronte del contributo di 200 euro stabilito dal suddetto progetto a titolo di rimborso spese per la cura di ciascun cane adottato, i costi di accoglienza dei 18 cani sono scesi a 3.600 euro: questa campagna di adozione ha perciò ridotto drasticamente i costi di gestione del servizio di circa 8.550 euro.
E’ doveroso, dunque, sottolineare, l’ottima riuscita del progetto, che si pone in continuità con le azioni della precedente Amministrazione; inoltre, va ricordato il rilevante beneficio riscontrato sul benessere degli animali stessi: il passaggio dalle strutture di ricovero ad un contesto familiare ha consentito di migliorare la qualità della loro vita, favorendo il rapporto affettivo “uomo-animale”.
E’ un risultato che si colloca perfettamente nello spirito di generosa sensibilità verso il mondo animale che ha ispirato questa iniziativa.
Dopo il passaggio al Senato, anche la Camera ha approvato il decreto Sblocca-Cantieri. Il pacchetto di norme che si pone l’obiettivo di semplificare e migliorare le norme sulla ricostruzione e la rinascita delle aree colpite dal sisma 2016. Patrizia Terzoni, deputata fabrianese del Moviemento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera, in merito ha dichiarato: "Si introducono novità rilevanti che non riguardano solo le aree del Sisma 2016, ma anche le normali procedure utili per salvare vite umane nelle emergenze. Ne è esempio lampante l’art.28 che introduce il sistema di IT-Alert in caso di emergenza da attivare con messaggistica social".
"Una gestione moderna - si legge nel comunicato stampa - ed efficiente della comunicazione alla popolazione in presenza di risch,i non poteva non coinvolgere l’uso ragionato dei moderni strumenti che la tecnologia ci ha messo a disposizione. Questa normativa permetterà di organizzare al meglio la segnalazione di allerta alla popolazione salvando così tante vite umane durante alluvioni, eruzioni, nevicate e altri eventi calamitosi".
Ecco nel dettaglio le principali novità introdotte dal decreto e che andranno a impattare sul territorio marchigiano così come divulgato dall'onorevole Patrizia Terzoni tramite nota stampa:
Decisioni riguardanti imprese, professioni e cittadini
Tra le decisioni più importanti, quella di coinvolgere i comuni nelle istruttorie per il rilascio delle concessioni di contributo e di tutti gli adempimenti conseguenti relativi agli edifici privati con danni classificati inagibili con esito “B” o “C” ed “E” limitatamente al livello operativo “L4”.
Per quanto riguarda il personale dei soggetti impegnati a valutare i progetti si rafforza il contingente impegnato a vagliare le pratiche con 200 unità aggiuntive.
Si estendono anche ai professionisti i benefici della zona franca urbana istituita dal decreto-legge n. 50 del 2017. In particolare si dispone l’estensione ai professionisti già in attività e a quelli che intraprendono una nuova iniziativa economica all’interno della zona franca entro il 31 dicembre 2019 delle agevolazioni fiscali (esenzione dalle imposte sui redditi, dall’Irap, dall’imposte municipali proprie per gli immobili e dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali) che prima erano limitate dal decreto legge n. 50 del 2017 alle sole imprese. Le esenzioni per i professionisti sono concesse per gli anni 2019 e 2020.
Si consente altresì l’installazione di strutture abitative temporanee ed amovibili, da parte dei proprietari degli immobili inagibili, nelle zone maggiormente colpite dagli eventi sismici, con oltre il 50% degli immobili in categoria E.
In tali zone, la norma in esame consente l’installazione delle strutture citate solo previa autorizzazione comunale e, comunque, fino a novanta giorni dall’ordinanza di agibilità dell’immobile oggetto di ricostruzione.
Viene disposto il differimento, dal 1° giugno al 31 ottobre 2019, del termine per l’effettuazione degli adempimenti e versamenti fiscali e contributivi sospesi in seguito agli eventi sismici che potranno avvenire anche mediante rateizzazione fino a un massimo di 120 rate mensili di pari importo, con il versamento dell’importo corrispondente al valore delle prime cinque rate entro il 15 ottobre 2019; su richiesta del lavoratore dipendente subordinato o assimilato, la ritenuta può essere operata anche dal sostituto d’imposta.
Un’ulteriore modifica disciplina le modalità di selezione, da parte del beneficiario dei contributi, dell’impresa esecutrice dei lavori di ricostruzione. D’ora in poi si dovrà tener conto solo delle imprese iscritte nell’Anagrafe antimafia degli esecutori.
Si prevede l’esenzione dell’imposta comunale sulla pubblicità e il canone per l’autorizzazione all’installazione dei mezzi pubblicitari, riferiti alle insegne di esercizio di attività commerciali e di produzione di beni o servizi, nonché la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche non sono dovuti, a decorrere dal 1° gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2020. Lo Stato rimborserà i comuni per i mancati introiti.
Attenzione anche alla viabilità assegnando 5 milioni ai comuni sopra i 30.000 abitanti al fine di procedere ad interventi urgenti di manutenzione straordinaria o di messa in sicurezza su strade ed infrastrutture comunali.
Per mitigare il rischio di disgregazione del tessuto produttivo delle regioni interessate dal sisma si dispone che le risorse per sostenere eventuali delocalizzazioni di attività produttive necessarie saranno indirizzate per interventi all’interno della stessa regione per evitare la migrazione delle imprese in regioni diverse.
"Ancora un gesto di qualche imbecille". Così i familiari di Pamela Mastropietro titolano un post pubblicato sulla pagina Facebook "La Voce di Pamela Mastropietro" in cui denunciano il furto avvenuto nel parchetto di via Spalato dedicato alla sfortunata diciottenne romana. La stessa via nella quale abitava Innocent Oseghale, condannato all'ergastolo per aver ucciso e fatto a pezzi Pamela proprio all'interno della propria abitazione.
"Una gentile abitante, - si legge nel post - ci ha segnalato il furto, nel giardino antistante l'appartamento degli orrori, del vassoio con tutti i ceri e le candeline che la mamma di Pamela aveva lì posto in occasione del suo compleanno, nonché dei peluche che erano attaccati all'albero. Casualità o no, un gesto vile e squallido".
"Speriamo che le Forze di Polizia individuino l'imbecille o gli imbecilli che hanno fatto ciò" conclude il post. Non si tratta del primo caso in cui la memoria di Pamela viene sfregiata. Già lo scorso 26 maggio fu segnalato un atto vandalico nel giardino a lei dedicato (leggi qui), per non parlare delle scritte offensive apparse in città già lo scorso 10 aprile (leggi qui).
“Salutiamo con piacere la nomina da parte da parte del Consiglio Nazionale dell’ANMIL per il ruolo di Presidente dell’Associazione Nazionale tra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro, Zoello Forni, che rimarrà in carica sino al prossimo Congresso di Marzo 2020”, dichiara il Presidente territoriale ANMIL Sergio Fattorillo.
Nato a Modena, Forni ha ricoperto nell’Associazione numerosi ruoli e incarichi dirigenziali, dimostrando un impegno ed una dedizione straordinari, che affondano le radici sin dalla sua iscrizione all’ANMIL di Modena nel 1960.
È stato nel 1952 quando, appena tredicenne, il neo presidente è rimasto vittima di un grave incidente, mentre lavorava in una vetreria nel modenese. In quegli anni, in cui non esistevano centri estivi e le colonie non erano sempre accessibili, molti adolescenti impegnavano l’estate dando economicamente una mano in casa ed imparando allo stesso tempo un mestiere.
Proprio in questa circostanza, a causa di una puleggia priva di protezione e senza aver ricevuto alcuna formazione sul posto di lavoro, Forni ha subito l’amputazione della gamba dal ginocchio in giù, rimanendo per oltre 15 mesi in ospedale. Da lì, grazie al supporto della famiglia, è riuscito a proseguire gli studi, lavorando prima in Maserati e poi all’Università di Modena come impiegato e infine, grazie al diploma di ragioniere che ha deciso di acquisire per portare a conclusione gli studi interrotti a causa dell’infortunio, presso il Banco di San Geminiano e San Prospero, dove è rimasto dal 1974 al 1997 per poi dedicarsi totalmente alla vita associativa.
Grazie alla sua lunga esperienza di volontario in prima linea, è stato Vicepresidente nazionale dell’Associazione e Presidente nazionale del Patronato ANMIL.
“Nel congratularci con il Presidente Forni per il nuovo incarico nell’Associazione, siamo a rappresentare la nostra preoccupazione per il peggioramento dell’andamento infortunistico sul nostro territorio, come rilevato dagli ultimi Open Data INAIL che mettono a confronto il primo quadrimestre dell’anno in corso con quello del 2018 – commenta il Presidente territoriale Sergio Fattorillo - e pertanto riteniamo opportuno che vengano prese le più opportune misure di prevenzione possibili per tutelare la vita e la salute di tutti i lavoratori”.
Si delineano i particolari dell'inchiesta della Procura di Ascoli Piceno sullo smaltimento delle macerie del terremoto del 2016 nelle Marche che ha portato all'arresto di due persone. In carcere sono finiti il funzionario della Regione Stefano Mircoli e l'amministratrice della ditta Dimensioni Scavi di San Benedetto del Tronto Cristiana Perotti, accusati di corruzione e rivelazione di segreto d'ufficio.
Le indagini della Finanza e della sezione di pg della Procura avrebbero rilevato che, tramite il dipendente pubblico sarebbero, stati condizionati gli organi regionali per rimpiazzare la società a partecipazione mista pubblico-privata affidataria della gestione dei servizi in questione.
In cambio della sua 'attività, secondo la Procura, Perotti avrebbe fatto a Mircoli promesse di future partecipazioni societarie in una costituenda new company per la gestione delle macerie e la ricostruzione edilizia dei territori colpiti dal sisma, nonché progressioni di carriera.
Fonte ANSA
Molte le segnalazioni che si stanno inseguendo in questi minuti riguardo i disservizi connessi a Vodafone Italia. Il problema sta interessando tutto lo stivale e ha colpito anche le Marche, compresa la provincia di Macerata, a partire dalle ore 15.00 di questo pomeriggio (giovedì 13 giugno, ndr). La causa dei disagi non è stata comunicata ufficialmente dall'azienda di telecomunicazione, e sarebbe connessa ai DNS (sistema de nomi di dominio, ndr) che non riescono a reindirizzare le richieste di navigazione degli utenti.
Da segnalare come anche il servizio di assistenza telefonica - sia da numero fisso che mobile - sia momentaneamente in panne. Numerose le segnalazioni degli utenti sui social, il cui tenore medio è fortemente critico nei confronti dell'azienda. Vodafone ha comunicato come i suoi tecnici siano al lavoro per ripristinare la situazione il prima possibile.
Il problema è stato poi risolto dai tecnici dopo circa due ore, L'azienda avvisato i clienti con un sms: "Gentile cliente, il disservizio temporaneo generato da un problema tecnico sulla nostra rete è stato risolto nel più breve tempo possibile. ha fatto sapere di avere risolto i problemi tecnici. Per scusarci per il disagio ti regaliamo internet illimitato per la giornata di domani".
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