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Diventa legge lo Sblocca Cantieri: ecco cosa cambia nei territori colpiti dal sisma del 2016

Diventa legge lo Sblocca Cantieri: ecco cosa cambia nei territori colpiti dal sisma del 2016

Dopo il passaggio al Senato, anche la Camera ha approvato il decreto Sblocca-Cantieri. Il pacchetto di norme che si pone l’obiettivo di semplificare e migliorare le norme sulla ricostruzione e la rinascita delle aree colpite dal sisma 2016. Patrizia Terzoni, deputata fabrianese del Moviemento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera, in merito ha dichiarato: "Si introducono novità rilevanti che non riguardano solo le aree del Sisma 2016, ma anche le normali procedure utili per salvare vite umane nelle emergenze. Ne è esempio lampante l’art.28 che introduce il sistema di IT-Alert in caso di emergenza da attivare con messaggistica social".

"Una gestione moderna - si legge nel comunicato stampa - ed efficiente della comunicazione alla popolazione in presenza di risch,i non poteva non coinvolgere l’uso ragionato dei moderni strumenti che la tecnologia ci ha messo a disposizione. Questa normativa permetterà di organizzare al meglio la segnalazione di allerta alla popolazione salvando così tante vite umane durante alluvioni, eruzioni, nevicate e altri eventi calamitosi".

Ecco nel dettaglio le principali novità introdotte dal decreto e che andranno a impattare sul territorio marchigiano così come divulgato dall'onorevole Patrizia Terzoni tramite nota stampa: 

Decisioni riguardanti imprese, professioni e cittadini

Tra le decisioni più importanti, quella di coinvolgere i comuni nelle istruttorie per il rilascio delle concessioni di contributo e di tutti gli adempimenti conseguenti relativi agli edifici privati con danni classificati inagibili con esito “B” o “C” ed “E” limitatamente al livello operativo “L4”.

Per quanto riguarda il personale dei soggetti impegnati a valutare i progetti si rafforza il contingente impegnato a vagliare le pratiche con 200 unità aggiuntive. 

Si estendono anche ai professionisti i benefici della zona franca urbana istituita dal decreto-legge n. 50 del 2017. In particolare si dispone l’estensione ai professionisti già in attività e a quelli che intraprendono una nuova iniziativa economica all’interno della zona franca entro il 31 dicembre 2019 delle agevolazioni fiscali (esenzione dalle imposte sui redditi, dall’Irap, dall’imposte municipali proprie per gli immobili e dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali) che prima erano limitate dal decreto legge n. 50 del 2017 alle sole imprese. Le esenzioni per i professionisti sono concesse per gli anni 2019 e 2020.

Si consente altresì l’installazione di strutture abitative temporanee ed amovibili, da parte dei proprietari degli immobili inagibili, nelle zone maggiormente colpite dagli eventi sismici, con oltre il 50% degli immobili in categoria E.

In tali zone, la norma in esame consente l’installazione delle strutture citate solo previa autorizzazione comunale e, comunque, fino a novanta giorni dall’ordinanza di agibilità dell’immobile oggetto di ricostruzione.

Viene disposto il differimento, dal 1° giugno al 31 ottobre 2019, del termine per l’effettuazione degli adempimenti e versamenti fiscali e contributivi sospesi in seguito agli eventi sismici che potranno avvenire anche mediante rateizzazione fino a un massimo di 120 rate mensili di pari importo, con il versamento dell’importo corrispondente al valore delle prime cinque rate entro il 15 ottobre 2019; su richiesta del lavoratore dipendente subordinato o assimilato, la ritenuta può essere operata anche dal sostituto d’imposta.

Un’ulteriore modifica disciplina le modalità di selezione, da parte del beneficiario dei contributi, dell’impresa esecutrice dei lavori di ricostruzione. D’ora in poi si dovrà tener conto solo delle imprese iscritte nell’Anagrafe antimafia degli esecutori. 

Si prevede l’esenzione dell’imposta comunale sulla pubblicità e il canone per l’autorizzazione all’installazione dei mezzi pubblicitari, riferiti alle insegne di esercizio di attività commerciali e di produzione di beni o servizi, nonché la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche non sono dovuti, a decorrere dal 1° gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2020. Lo Stato rimborserà i comuni per i mancati introiti.

Attenzione anche alla viabilità assegnando 5 milioni ai comuni sopra i 30.000 abitanti al fine di procedere ad interventi urgenti di manutenzione straordinaria o di messa in sicurezza su strade ed infrastrutture comunali.

Per mitigare il rischio di disgregazione del tessuto produttivo delle regioni interessate dal sisma si dispone che le risorse per sostenere eventuali delocalizzazioni di attività produttive necessarie saranno indirizzate per interventi all’interno della stessa regione per evitare la migrazione delle imprese in regioni diverse.

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