L’amore vince su tutto. È questo il leit motiv che esprime il matrimonio tra il marò Massimiliano Latorre e Paola Moschetti. Ricordate la vicenda del 15 febbraio 2012? La morte di quei due pescatori indiani scambiati per pirati al largo della costa del Kerala, nel sud dell'India.
Beh, mentre cresce l' attesa che venga chiarito di chi sia la giurisdizione sulle indagini legate alla loro morte, Latorre ha deciso di sposarsi.
Dopo sette anni il caso è ancora aperto e sarà il prossimo 7 luglio la data in cui la Corte permanente di arbitrato dell’Aja stabilirà se spetta all’India o all’Italia la competenza a processare i due marò.
“Da una parte c’è tanta felicità per ciò che accadrà domani, il grandegiorno, – racconta all’Adnkronos la futura sposa Paola Moschetti – nello stesso tempo però c’è tanta ansia per ciò che ci attende il mese prossimo. Precisamente il 7 luglio c’è l’udienza all’Aja”.
Purtroppo il compagno di disavventure di Massimiliano, Salvatore Girone, non potrà essere presente, in quanto da ordini precisi i due non possono avere contatti di alcun tipo fino al verdetto.
“La cerimonia sarà sicuramente ricca di commozione, sarà vissuta con grande e profonda intensità. – conclude Paola Moschetti – Viaggio di nozze? No non si può. Trascorreremo qualche giorno di relax da qualche parte vicino Roma, prima dell’udienza all’Aja”.
Il 7 luglio 2019, per Massimiliano e Salvatore, sarà una data decisiva.
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