Anas (Gruppo FS italiane) ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale tre nuove gare d’appalto del valore complessivo di 15 milioni di euro per lavori di manutenzione programmata sulle strade statali delle Marche. Gli appalti, da 5 milioni ciascuno, riguardano in particolare il risanamento della pavimentazione, compreso il rifacimento della segnaletica, e si aggiungono agli interventi già finanziati o in corso.
L’iter per l’affidamento è attivato mediante la procedura di Accordo Quadro, di durata quadriennale, che garantisce la possibilità di eseguire i lavori con tempestività nel momento in cui si manifesta il bisogno, senza dover espletare una nuova gara di appalto, consentendo quindi risparmio di tempo e maggiore efficienza.
Gli investimenti rientrano nella nuova tranche del piano #bastabuche per 380 milioni di euro complessivi sull’intero territorio nazionale. Il piano, arrivato alla sesta tranche, ha consentito finora il risanamento della pavimentazione di circa 20.000 km di corsie stradali in Italia, per un valore superiore a 1,5 miliardi di euro. Con questa nuova tornata di bandi, Anas risanerà la pavimentazione e la segnaletica orizzontale su ulteriori 5.000 km, incluse anche le strade rientrate ad Anas dagli Enti locali nell’ultimo anno.
Le imprese interessate devono consegnare la domanda di partecipazione, esclusivamente in formato elettronico, sul Portale Acquisti Anas (https://acquisti.stradeanas.it) entro le ore 12:00 del 8 luglio 2019.
Giuseppe Cognigni, Assessore all’ambiente del Comune di Civitanova Marche, ha replicato tramite comunicato stampa all'evento "Ripuliamo la spiaggia" svoltosi domenica 16 gennaio in cui si è denunciata la quantità di plastica presente nel tratto di spiaggia libera a ridosso del molo sud (leggi qui).
“L’iniziativa di “Ripuliamo l’Adriatico” che ha visto impegnati domenica scorsa (16/6/2019), Domenico Belivacqua e Giorgia Belforte del circolo Sibilla Aleramo di Legambiente nella raccolta e ripulitura di rifiuti in una spiaggia libera in zona molo sud di Civitanova Marche è sicuramente pregevole. Purtroppo, si sa, sono ancora molto diffusi comportamenti sbagliati e poco civili che impattano gravemente sul nostro ambiente circostante".
"Tanto che la nostra Amministrazione con gli uffici competenti, ovvero il Servizio Demanio Marittimo e Porto, sotto la stretta sorveglianza del Responsabile, Ingegner Paolo Raganini, ieri si è immediatamente mossa intervenendo con l’impresa Edil Cerquetti Srl azienda locale, che ha in appalto l'effettuazione delle operazioni di pulizia delle spiagge libere ricomprese nel territorio comunale di Civitanova Marche" sottolinea Cognigni.
"Lunedì 17 giugno è stato verificato lo stato effettivo della situazione e sono state effettuate le operazioni di pulizia. Quelle vere e ‘lontane dai riflettori’. Pertanto, la spiaggia libera compresa tra lo stabilimento il Brigantino ed il molo sud ora sono state ripulite dagli uffici preposti e con i macchinari adeguati riuscendo anche a ripulire gli interstizi della scogliera del molo sud. Ma voglio chiarire che la spiaggia in questione ce l’ha in gestione lo chalet ‘Il Brigantino’, e che le operazioni di pulizia sono di sua competenza, ma purtroppo, quest’anno i titolari del Brigantino non hanno aperto lo stabilimento" puntualizza l'assessore.
"Di qui, come giusto che sia, i lavori di ripulitura li abbiamo fatti noi come Amministrazione, mentre quello delle scogliere e adiacenti spiagge, circa un terzo del restante, effettivamente spetta a noi. Inoltre va chiarito che le scogliere sono del Demanio, che letteralmente significa: ‘complesso dei beni appartenenti allo stato o ad enti pubblici territoriali (regioni, province, comuni). In questo caso, quindi del Comune di Civitanova Marche. Come Bevilacqua dovrebbe sapere, visto che si è molto impegnato in questa campagna ‘a favore camere’ per procedere ad operazioni di ripulitura, è necessario presentare domanda specifica e avere l’autorizzazione per procedere in iniziative di questo genere, anche perché ci può essere il rischio di andare incontro a qualche incidente".
"Certamente la Signora Belforte se messa al corrente della mancata autorizzazione, vista la sua preparazione, non si sarebbe prestata a tanta approssimazione e strumentalizzazione. Auspichiamo che nelle prossime occasioni Bevilacqua, che ringraziamo, possano adeguarsi e rispettare le leggi e magari farci pervenire direttamente una segnalazione scritta al fine di poter attuare le misure necessarie al buon mantenimento delle spiagge. Diversamente sarà nostra cura prendere provvedimenti ‘ad hoc’, sempre nel rispetto della legge” conclude Cognigni.
Mercoledì 19 giugno alle ore 12, si terrà la conferenza stampa di presentazione del ‘BLUE GREEN REGION ECONOMIC FORUM ESG89 UMBRIA MARCHE’ che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Civitanova Marche.
Alla conferenza stampa di presentazione interverranno: Ali Al Nuaimi, Consigliere per gli Affari Economici dell’Ambasciata degli Emirati Arabi Uniti, Maika Gabellieri, Assessore alla Crescita Culturale, Roberto Luciani, Dirigente della PF Competitività, multifunzionalità ed internazionalizzazione dell’impresa agricola ed agroalimentare della Giunta della Regione Marche, Giovanni Giorgetti, CEO di ESG89 Group, Riccardo Strano del Distretto Turistico dell’Appennino Umbro-Marchigiano e Vice Presidente del consorzio Grotte di Frasassi.
In questa occasione verrà presentato Il Blue Green Region Economic Forum che metterà al centro importanti temi economici e si parlerà in particolare di infrastrutture quale volano di sviluppo, di sostenibilità e di relazioni internazionali e di Made in Italy con un focus sul prossimo EXPO Dubai 2020, ponendo in relazione le realtà imprenditoriali, associative ed istituzionali di Marche ed Umbria con un sguardo sul mercato globale.
Sarà un momento per il illustrare l’evento rivolto alle imprese locali che si svolgerà il 20 Settembre prossimo a Civitanova Marche presso l’Hotel Cosmopolitan dal titolo: “Infrastrutture e sviluppo economico, Umbria-Marche nel mercato globale ‘Direzione Dubai 2020’.
Gli investimenti infrastrutturali hanno fornito un notevole supporto allo sviluppo industriale, agricolo, rurale e urbano. Partendo dai nostri territori e facendo leva sul collegamento che dal luglio del 2016, con l‟apertura del tratto Foligno-Muccia, ha unito definitivamente Umbria e Marche con una superstrada con caratteristiche autostradali così come prevedeva il progetto Quadrilatero, apriamo una discussione con alcuni dei maggiori stakeholders nazionali ed internazionali dei settori dell‟impresa, delle istituzioni, e del mondo dell'associazionismo per capire come le infrastrutture cambino le economie dei luoghi e come l‟economia globale possa crescere nei prossimi anni grazie all‟impegno comune di investitori pubblici e privati.
Una giornata storica e tanto attesa quella di ieri a Camerino, per la visita di Papa Francesco all’Arcidiocesi di Camerino-San Severino, vissuta con grande emozione da tutta la comunità. Il sindaco Sandro Sborgia ripercorre la giornata, rivolgendo un personale ringraziamento prima di tutto all’arcivescovo Francesco Massara per aver reso possibile la visita del Santo Padre, ma non solo: “Volevo ringraziare tutti per quanto è stato fatto e per quanto si continua a fare: dai cittadini, ai volontari, agli uffici, le Forze dell'Ordine, davvero tutti, nessuno escluso. Sono state giornate di grande impegno, anche dal punto di vista organizzativo e hanno richiesto un grande lavoro straordinario per il quale non smetterò mai di ringraziare dal profondo del cuore tutti coloro che hanno dato il proprio contributo per questo appuntamento.
È stato un grande onore – commenta il primo cittadino - poter rappresentare la nostra amata città così tanto martoriata e ferita. Si è trattato di una giornata molto intensa e bellissima. La visita del Santo Padre è stato un momento magnifico. Ho detto che ci siamo scambiati uno sguardo d’intesa nel senso che le parole a volte non rendono bene ciò che si ha nel cuore e quando ci siamo incontrati non ci sono state tante spiegazioni perché la nostra situazione è talmente evidente che non credo nemmeno si possano trovare le forme esatte per descrivere in breve quello che è lo stato delle cose. Allora ci siamo guardati e scambiati uno sguardo molto significativo. Penso che il Papa abbia percepito tutto. Molte cose si dicono più con uno sguardo. Questa giornata ha riportato non solo la città di Camerino, ma tutta la zona colpita dal sisma del 2016, all’attenzione di quanti hanno responsabilità di governo, perché i territori sono ancora feriti. Le ferite sono evidenti a tutti e le persone sono tre anni che vivono questa condizione quindi è necessario mettere in moto la macchina della ricostruzione, che questi territori ritornino a vivere ed è necessario ridare la speranza alle persone che vi abitano perché è passato troppo tempo e non possiamo più permetterci di farne passare altro. Il nostro nemico peggiore è il tempo perché con il suo passare si fa spazio la rassegnazione, le persone trovano altri luoghi.
Coloro che sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni più passa il tempo, più perderanno la speranza di poter ritornare nelle proprie case e cercheranno possibilità diverse in altri luoghi. Tutto questo non possiamo permettercelo e non lo vogliamo perché ognuno di noi ama queste terre e vorrebbe tornare nella propria casa. Camerino ha bisogno che i servizi continuino ad esistere, che mantengano gli stessi livelli adeguati. Così come l’Università, che per Camerino è più che fondamentale: Camerino è l’Università e l’Università è Camerino, c’è un legame imprescindibile tra loro. Dobbiamo fare in fretta, però, affinchè non sia messo a rischio tutto ciò”.
Nella seduta d’insediamento del Consiglio Comunale, il gruppo di minoranza ha segnalato l’illegittimità del provvedimento di nomina del Vice Sindaco, Patrizia Serfaustini, vietata dallo Statuto Comunale per gli assessori esterni (art.27). La Signora Patrizia Serfaustini, era candidata con la Lista Insieme per Visso ma non eletta in Consiglio (12 preferenze).
"Il Sindaco, preso atto dell'errore, e, non potendo procedere immediatamente a nuove nomine, ha annunciato che provvederà nei prossimi giorni ad “invertire” le cariche assegnate, nominando Vice Sindaco la Signora Alessia Rastelli e Assessore “esterno” la Signora Patrizia Serfaustini, anche se un ruolo operativo di vicesindaco o assessore era auspicabile per l’Ing.Filippo Sensi, consigliere con il numero maggiore di consensi (62 preferenze)" sottolinea il Capogruppo di Minoranza del Comune di Visso Sara Tomani.
Il gruppo di minoranza, al fine di tutelare l'attività dell'attuale Amministrazione della quale fa parte, ha inoltre richiesto, in via cautelativa, l'apertura della procedura di incompatibilità del Consigliere Comunale di maggioranza, Ing.Filippo Sensi, che opera costantemente all’interno dell’amministrazione nell’ambito della ricostruzione, spesso con poteri di rappresentanza su delega della Giunta del Comune, esercitando contemporaneamente la propria attività professionale nel territorio del Comune di Visso.
Il Consiglio Comunale ha disposto l’avvio di detta procedura di verifica delle condizioni di incompatibilità.
All'ordine del giorno anche le linee programmatiche di mandato enunciate dal Sindaco. Il gruppo di minoranza, a tale proposito,ha pubblicamente espresso soddisfazione constatando che all'interno di suddette linee sono stati inseriti vari punti già presenti nel Programma Amministrativo della Lista Tutti per Visso.
Il Sindaco, Fabrizio Ciarapica, ha firmato oggi 17 giugno 2019 l’ordinanza n°53, che vieta l’abbandono di mozziconi dei prodotti da fumo sul suolo, nelle acque e negli scarichi e l'abbandono a terra, nella acque, nelle caditoie e negli scarichi di rifiuti di piccole dimensioni quali anche scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare. I trasgressori dei mozziconi di sigarette saranno sanzionati con multe che andranno dai 60,00 euro ai 300,00 euro. Mentre chi abbandonerà i rifiuti di piccole dimensioni, comprese le gomme da masticare, saranno multati con sanzioni che vanno dai 30,00 ai 150,00 euro. L’ordinanza dovrà essere fatta rispettare dalla Polizia Municipale del Comune.
“Un ulteriore passo in avanti di civiltà e di decoro che la nostra Giunta si era prefissata e una promessa fatta in occasione della Tappa del Treno Verde in Città lo scorso marzo ai vertici regionali di Legambiente che oggi abbiamo mantenuto”. Ha dichiarato il Sindaco, Fabrizio Ciarapica. “Avevamo la necessità di far passare un messaggio inequivocabile ai cittadini e ai tanti turisti che scelgono la nostra Città di civiltà e di maggior attenzione in tutela del nostro territorio e del nostro ambiente. Le 16 Bandiere Blu e gli altri riconoscimenti conseguiti fin qui da Civitanova e con moltissimo lavoro sul fronte ambientale non possono essere vanificati da comportamenti sbagliati e non rispettosi della nostra bellissima terra. Un segnale importante anche per la salvaguardia delle nostre spiagge e del nostro mare proprio contemporaneamente all’inizio della stagione estiva. Mi appello – ha concluso Ciarapica - a tutti i cittadini affinché pratiche e consuetudini negative vengano abbandonate e piccole e elementari regole civili vengano adottate e rispettate per il bene di tutti”.
Il provvedimento del Sindaco fa riferimento al Codice dell’Ambiente di cui al D.Lgs 152/2006 e al Decreto del 15 febbraio 2017 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare di concerto con il Ministero dell’Interno ed il Ministero delle Finanze, recante disposizioni in materia di rifiuti di prodotti da fumo e di rifiuti di piccolissime dimensioni ed, in particolare, l’art. 2 concernente la destinazione dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui all’art. 255, comma 1 bis del D. Lgs. 152/2006, in cui si specifica che i proventi delle sanzioni saranno destinati per il 50% al bilancio dello Stato per essere riassegnato ad un apposito Fondo istituito per le campagne di informazione su scala nazionale e altre finalità. L’altro 50% sarà impiegato per le attività di installazione delle strade, nelle piazze nei parchi, nelle zone verdi e nei luoghi di aggregazione di appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi e per la pulizia dei tombini e delle caditoie.
In seguito al completamento della nuova superstrada Foligno – Civitanova Marche, la vecchia S.S. 77 ormai poco utilizzata e trafficata, presenta elevate caratteristiche di sicurezza per ciclisti e pedoni.
Il numero dei cicloturisti, soprattutto umbri, sono in continuo aumento e il percorso offre numerosi e rilevanti siti attrattivi dal punto di vista culturale, ambientale ed enogastronomico;
”L’idea di realizzare una ciclovia – evidenziano i consiglieri regionali Sandro Bisonni e Boris Rapa – anziché una vera propria pista ciclabile, comporta numerosi aspetti vantaggiosi, primo tra tutti la possibilità di rilanciare i territori dell’entroterra attraverso il cosiddetto turismo lento, un turismo ecosostenibile e sempre più presente negli ultimi anni. Si consideri poi il risparmio economico con consumo di suolo pari a zero e praticamente nessun impatto ambientale”.
Il progetto era stato presentato nella conferenza stampa di sabato 9 marzo presso l’abbazia di Fiastra. La mozione presentata dai consiglieri Bisonni e Rapa impegna la Giunta ad istituire un tavolo tecnico tra tutti gli enti interessati per la gestione e il controllo della ciclovia, a reperire le risorse necessarie ed a realizzare quanto prima possibile questo ambizioso progetto che realizzerà un collegamento ciclabile tra l’Umbria e le Marche.
Durante lo scorso fine settimana si sono tenute le Giornate dell’Immateriale organizzate da Tocatì-AGA, volte alla promozione dei giochi e sport tradizionali italiani e al loro riconoscimento da parte dell’UNESCO a patrimonio dell’umanità. Il progetto prevede una stretta cooperazione tra l’Associazione Giochi Antichi, l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia – ICDE (MiBACT), la Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici – SIMBDEA, l’Associazione Nazionale Beni Patrimonio Unesco, l’UNPLI, L’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, la Regione Veneto, il Comune di Verona e una rete di Università e cattedre Unesco italiane.
Dopo gli incontri di Verona, Roma e Mede, nei giorni 14 e 15 giugno le Giornate dell’Immateriale sono arrivate questa volta in Toscana, a Santa Fiora, antico borgo immerso nell’area del Monte Amiata: qui 8 comunità ludiche si sono confrontate sui giochi tradizionali delle proprie località, tracciando una mappa della ‘ludodiversità’ dell’Italia centrale.
La Rete italiana per la salvaguardia dei giochi e sport tradizionali è nata nel novembre del 2017 a Verona, allo scopo di consolidare e dare nuova linfa ad un movimento che ha avuto inizio nei primi anni 2000, con la fondazione dell’Associazione Giochi Antichi (AGA) e la nascita di Tocatì, Festival internazionale dei giochi in strada. Nel 2017, il Manifesto di AGA è stato il primo gesto di consapevolezza di una comunità ludica tradizionale.
Il secondo incontro della rete è avvenuto nella primavera del 2018 a Roma, presso l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia – ICDe (MiBACT): un momento ricco di racconti, riflessioni e messa in pratica dei giochi.
Nell’inverno del 2018 a Mede, in provincia di Pavia, si è svolto invece il primo incontro realizzato fuori dal contesto urbano delle grandi città.
Il recente appuntamento a Santa Fiora ha rinsaldato l’ormai consuetudinario ciclo di incontri, consentendo altresì di riscoprire non solo gli antichi sport, ma anche territori italiani costituiti da suggestivi paesi e campagne incantevoli. A fare gli onori di casa il Presidente dell’Associazione Giochi Antichi Paolo Avigo – insignito lo scorso anno del Premio ‘Carlo Didimi’, in occasione della XL Disfida del Bracciale a Treia – che ha introdotto i lavori presentando le 8 comunità ludiche presenti.
In rappresentanza della comunità ludica, Treia Gioco del Pallone col Bracciale, ha partecipato agli incontri l’attuale neopresidente dell’Ente Disfida Alessandro Verdicchio, che ha già iniziato a collaborare con l’Amministrazione comunale di Treia e con l’ASD Carlo Didimi nell’organizzazione della XLI disfida, che avrà il suo apice la prima domenica di agosto.
Il fatto è accaduto sabato mattina in Via Brigata Macerata e a denunciarlo è una cittadina arrabbiata che ci ha contattato.
"Due operai che si occupavano di tagliare l'erba ai bordi delle strade - ci racconta la signora - si sono fermati con i loro mezzi sotto casa mia e sono scesi per parlare, lasciando i mezzi fumanti e rumorosi accesi. Con il passare dei minuti, vedendo che la cosa andava avanti, ho tolto i panni stesi ad asciugare ed ho pensato di scendere e chiedere, un po' scherzando: 'avete paura che non vi ripartano se li spegnete?' Ricevendo come risposta la rassicurazione di andare via subito".
"Nel frattempo - continua il racconto della donna - arriva anche una macchina del Comune di Macerata e scende una donna, probabilmente ad impartire disposizioni o a fare il punto della situazione, e la cosa va avanti ancora per parecchio tempo. Alla fine, persa la pazienza, ho deciso di chiudere le finestre ed uscire a fare una passeggiata con il cane ma mentre scendevo per le scale i tre se n'erano andati".
"La cosa che più mi fa arrabbiare - conclude la cittadina indignata - non è tanto lo spreco di tenere dei mezzi accesi quando non serve ma l'assoluta mancanza di buon senso che ha provocato, senza motivo, inquinamento acustico e ambientale del tutto evitabili".
"Ho avuto modo di leggere l’Ordinanza n. 76 del 23/05/2019 griffata dal Prof. Geol. Piero Farabollini nella sua qualità di Commissario del Governo per la ricostruzione. Dalla stessa emerge una prima impressione: il Governo centrale, ha necessità di stringere la cinghia risparmiando sulla ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto. Dal perentorio contenuto del documento, però, emergono l’incapacità di leggere la realtà in cui sono immerse le nostre genti, l’assoluta inutilità della misura adottata e la mancanza del coraggio di essere forti con i forti. Il succo dell’Ordinanza, infatti, è tutta qua: pur di racimolare un pugno di euro (perché di ciò si tratta) viene tagliato del 50% il compenso spettante agli amministratori di condominio che operano nellaricostruzione" così l'avvocato tolentinate Marco Romagnoli, in rappresentanza di una decina di condomini della Città, al Commissario di Governo Piero Farabollini
"Il succo dell’Ordinanza, infatti, è tutta qua: pur di racimolare un pugno di euro (perché di ciò si tratta) viene tagliato del 50% il compenso spettante agli amministratori di condominio che operano nella ricostruzione - prosegue il legale -. Davvero si pensa di risparmiare pubblico denaro colpendo coloro che nell’ambito della ricostruzione guadagnano le briciole e sono i professionisti di fiducia dei cittadini che hanno subito danni alle proprie abitazioni? Chi ha elaborato l’atto è a conoscenza che la minor spesa di questo pesante taglio equivale, più o meno, a quanto si potrebbe risparmiare tagliando il 3% ai tecnici incaricati (ingegneri, architetti, geologi, geometri, ecc…) o lo 0,50% alle imprese appaltatrici?"
"Con tutta probabilità, il risparmio per le casse dello Stato si trasformerà in un esborso per le vittime del sisma, visto che gli accordi tra amministratore ed amministrati è mediamente iniziato almeno due anni or sono, nella vigenza delle precedenti tariffe? Per quale motivo, poi, gli amministratori di condominio di Marche, Umbria, Lazio ed Abruzzo dovranno percepire meno dei loro colleghi de l’Aquila e dell’Emilia? - si chiede Romagnoli -. Dalle comode poltrone su cui lor signori siedono evidentemente sfugge il ruolo che gli amministratori di condominio in concreto hanno svolto e svolgono: oltre ad avere pesanti responsabilità procedurali ed un carico di lavoro di sicuro non secondario, gli amministratori sono il primo punto di riferimento per chi è ha subito danni dal sisma. Sono stati gli amministratori ad occuparsi e preoccuparsi dello stato degli immobili (non pensando al proprio compenso ma all’incolumità dei propri clienti) negli istanti successivi al sisma sino all’avvio dei primi controlli, per continuare con l’adozione delle misure di messa in sicurezza. Hanno mediato tra i cittadini e le Istituzioni, spiegando ai primi come funzionasse il CAS, le procedure per la ricostruzione. Il tutto, intervallato da ore di coda per farsi notificare le varie ordinanze sindacali. Hanno reso possibile l’avvio della ricostruzione mediando tra le varie esigenze dei condomini, spiegando loro la necessità di trovare soluzioni condivise. Hanno svolto e svolgono il lavoro sporco, senza essersi lamentati quando il precedente Commissario riservò loro compensi ben al di sotto di quelli normalmente riconosciuti in caso di realizzazione di lavori di straordinaria manutenzione di immobili condominiali."
"Cambiare le regole in corso d’opera e penalizzarli ulteriormente, senza un minimo di concertazione, è inaccettabile; pare che vi sia nei confronti di medesimi un accanimento di natura ideologica. Non vi è dubbio che il sig. Farabollini sia un brillante Professore ed un valente Geologo; sta di fatto che da quando siede sulla poltrona di Commissario (a compenso fisso), la ricostruzione nei nostri territori non ha fatto registrare alcun tipo di accelerazione - ha concluso il legale -. Le uniche due volte in cui il Commissario è balzato agli onori della cronaca sono da ricollegarsi al suo “odio” verso gli amministratori di condominio, ai quali sembra aver dichiarato una vera e propria guerra: prima bloccandone il pagamento dei compensi ed, ora, decurtando gli stessi del 50%. Mi scuso con il Prof. Geol. Farabollini, ma mi sento veramente a disagio nell’essere commissariato dal medesimo."
Durante la visita a Camerino Papa Francesco ha lasciato un segno importante per la comunità terremotata, in particolare per quella di Ussita. Per voce dell’Arcivescovo Francesco Massara, il Santo Padre ha espresso la volontà di donare ai terremotati un centro di comunità da realizzare a Ussita, paese duramente colpito dai sismi dell’ottobre 2016 e ancora senza spazi sociali.
“Il gesto di Papa Francesco - ha dichiarato Remo Conti, Vicesindaco di Ussita presente all’incontro con il Santo Padre – oltre ad essere un atto di generosità è un segnale religioso ed ideologico: la persona e la comunità vengono prima della ricostruzione materiale degli edifici che, anzi, ne divengono una conseguenza ed una manifestazione”.
L’Amministrazione Comunale e la comunità di Ussita ringraziano il Santo Padre e l’Arcivescovo Francesco Massara per il nobile gesto.
Ridare identità e dignità a via Lauro Rossi, arteria che segna da un lato il confine nord del Borgo Marinaro, cuore della città di Civitanova Marche e nel contempo funge da linea di unione tra il fronte-mare ed il corso principale. La richiesta è arrivata all’Amministrazione comunale tramite lettera firmata dai commercianti presenti lungo questo tratto di strada lungo circa 400 metri, con tanto di progetto preliminare di riqualificazione urbana allegato e redatto dallo studio Valle progetti di Sant’Elpidio a Mare.
I commercianti, titolari dei negozi Barbieri e Officina Castellana, evidenziano nella missiva come via Lauro Rossi si trovi da anni in uno stato di degrado rispetto ad altre vie centrali, situazione che fa emergere anche una questione sicurezza a causa della fatiscenza della pubblica illuminazione, che favorisce episodi di microcriminalità. Inoltre, la sosta delle auto avviene il più delle volte in maniera indisciplinata e ostruisce l’ingresso ai tanti residenti.
L’idea dei privati prende spunto dalla recente riqualificazione di via Duca degli Abruzzi, presa a modello di quanto vorrebbero venisse realizzato accanto al fosso del Castellaro. Il progetto preliminare mira ad una riqualificazione che tenga conto di tutti gli aspetti, a partire dall’adeguamento dei marciapiedi, attualmente di ridotte dimensioni e con la presenza di barriere architettoniche che rendono difficile il transito a pedoni e disabili, e la realizzazione di una linea di pubblica illuminazione con nuovi arredi urbani quali panchine, cestini, rastrelliere per biciclette e di un sistema di videosorveglianza che sia da deterrente a furti e altri episodi di microcriminalità. In definitiva, il progetto delinea una continuità d’immagine tra via Lauro Rossi, viale Matteotti e corso Umberto I in modo da creare un anello omogeneo utile a incentivare dinamiche di sviluppo che favoriscano anche l’insediarsi di nuove attività economiche.
L’intervento previsto va però a sacrificare la possibilità di parcheggio delle auto per permettere l’allargamento dei marciapiedi esistenti, ma su questo punto i commercianti concordano con il beneficio legato ad una maggiore fruibilità nonché estetica degli spazi.
“L’atteggiamento propositivo dei privati è sicuramente da elogiare – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai dopo aver ricevuto i tecnici Valle in Comune – L’obiettivo di questa Giunta è di procedere con la riqualificazione del Borgo Marinaro per favorire lo sviluppo commerciale e turistico della nostra città che è sempre più meta di investitori che aprono locali e di turisti che arrivano da fuori Regione. E’ chiaro che le risorse dell’Ente pubblico sono limitate, ma apprezziamo che i commercianti si rivolgano a noi proponendo anche una compartecipazione quando si tratta di realizzare migliorie che vadano a beneficio delle loro attività. Il rendering del progetto è molto bello, si andrebbe anche a riqualificare il muretto lungo il fosso che versa da anni in stato di abbandono. Ne parleremo in Giunta in modo da capire se possano essere accantonate risorse il prossimo anno per veder risorgere anche questa via”.
Giornata intensa, quella di ieri, domenica 16 giugno, per i Vigili del fuoco di Macerata, in occasione della visita di Papa Francesco a Camerino. Il Santo Padre, che nel corso della mattinata ha fatto visita alle Sae “Le Cortine Ovest”, ha celebrato una Messa in piazza Cavour e successivamente l’Angelus. Il Pontefice è stato seguito lungo tutto il percorso effettuato nella zona rossa camerte dai Vigili del fuoco.
Per l’occasione è stato predisposto un servizio ben articolato anche con personale C.B.N.R. (chimico, biologico, nucleare, radiologico) in grado di intervenire in tempi strettissimi per qualsiasi evenienza. Il Santo Padre ha poi visitato la Basilica, la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, gravemente danneggiata dagli eventi sismici del 2016. All’interno dell’edificio Sacro è stato accompagnato dal Direttore Regionale e dal Comandante che hanno consegnato a Papa Francesco un elmo dei Vigili del fuoco di color bianco, appositamente realizzato per l’occasione.
Sua Santità nella circostanza non ha mancato di rimarcare tutto il suo apprezzamento per il lavoro dei pompieri sia nella tragica circostanza del terremoto che nella quotidianità.
Nato da un idea di Domenico Bevilacqua, presidente dell'Associazione Controllo del Vicinato di Civitanova e in collaborazione con il circolo di Legambiente Sibilla Aleramo, si è svolto questa mattina l'evento "Ripuliamo la spiaggia", che ha riguardato il tratto di spiaggia libera a ridosso del molo sud. Originariamente proposto nel mese di aprile, a causa del maltempo si è riusciti finalmente a farlo nella giornata odierna.
"Alla pulizia eravamo in tre - ci confida con rammarico Bevilacqua -, ennesimo esempio della mancanza di cittadinanza. La spiaggia pare una discarica tanto a cielo aperto quanto coperta. Abbiamo chiamato i Carabinieri che ci hanno suggerito di chiamare la Polizia Locale che si è subito attivata con il Commissario Micucci, il geometra Antonio Frappicini e Paolo Ragagnini che verificheranno domani, lunedì".
L'idea originale era quella di rimuovere l'enorme quantità di plastica avvistata tra gli scogli del molo nord ma per una difficolà nell'ottenere i permessi, si è optato per il tratto di spiaggia libera a nord dello stabilimento Il Brigantino.
Sono stati molti i rifiuti trovati, ma quello che preoccupa maggiormente è che ce ne potrebbero essere altri interrati, come ad esempio la tavoletta del water rinvenuta semicoperta. E' questo il motivo che ha spinto a chiedere l'intervento delle autorità e che, nei prossimi giorni, vedrà Bevilacqua e la responsabile del circolo di Legambiente, Belforte, presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Macerata.
"La visita del Papa ci impegna un po' tutti a far sì che questa ricostruzione parta veloce perché abbiamo un nemico contro il quale combattere che è il tempo. Quindi dobbiamo assolutamente sbrigarci" - il commento del Sindaco Sandro Sgorgia dopo l'incontro con il Pontefice nel piazzale antistante la Chiesa di Santa Maria in Via, nella zona rossa di Camerino.
"La visita del Papa richiama tutti coloro che hanno un ruolo di responsabilità a rimettere al centro dell'attenzione tutto il cratere: Camerino può essere il simbolo di ciò che è successo ma c'è un intero territorio colpito che è vasto e che aspetta di rinascere - ha proseguito Sborgia -. Spesso gli sguardi dicono più di tante parole: con il Papa non ci siamo detti nulla di particolare ma ci siamo guardati. È stato uno sguardo di intesa e ci siamo capiti immediatamente: i problemi sono sotto gli occhi di tutti e bisogna affrontari e risolverli."
"Non ci servono promesse, c'è solo da lavorare - ha concluso il primo cittadino -. C'è bisogno di ripartire perché c'è una comunità che aspetta da tre anni di poter avere la speranza di rientrare dentro casa e quindi dobbiamo muoverci in fretta."
FOTO TV2000
Papa Francesco, dopo l'omelia, ha visitato la zona rossa di Camerino scortato dai Vigili del Fuoco. Case puntellate, crepe ben visibili e un silenzio tombale: questo lo scenario che il Pontefice si è trovato davanti percorrendo quelle vie che ormai da tre anni, tanti camerinesi, non percorrono più.
Il Pontefice, alle 11:44, ha varcato la soglia d'ingresso del Santuario mariano della Città, quello di Santa Maria in Via, l'emblema del sisma e della comunità di Camerino. È rimasto all'interno della Chiesa, con lo sguardo rivolto verso l'alto osservando nel dettaglio tutti i segni visibili del terremoto, per circa quattro minuti.
Una volta all'esterno ha salutato i rappresentanti dei Vigili del Fuoco, dell'Esercito, della Protezione Civile oltre al Sindaco di Camerino Sandro Sborgia e all'Ingegnere Carlo Morosi.
Dopo questa visita, il Santo Padre si è diretto presso il Centro di Comunità San Paolo dove pranzerà con i sacerdoti della diocesi (60 ospiti). Il Pontefice mangerà piatti tipici locali: tagliatele al ragù, arrosto con verdure, macedonia e gelato.
Dopo il momento privato del pranzo, il Pontefice ha salutato, presso il Palasport di Camerino, i bambini della Prima Comunione per poi ripartire alla volta del Vaticano alle 14:30, in anticipo rispetto al previsto.
FOTO DI TV2000
IL VIDEO DEL MOMENTO PRECEDENTE ALL'INGRESSO NELLA ZONA ROSSA
Gabicce Mare in festa per le Bandiere blu delle Marche. La cerimonia, condotta da Alvin Crescini, è iniziata sulle note dell’Inno nazionale suonato dalla Fisorchestra marchigiana con la Piazza del Municipio piena dei 15 gonfaloni dei Comuni detentori del vessillo che la FEE (Foundation for Environmental Education - Fondazione per l'Educazione Ambientale) assegna ogni anno per la qualità ambientale delle spiagge.
“Una festa voluta dalla Regione che premia l’ impegno deli amministratori – ha detto Claudio Mazza, presidente della FEE Italia – e che per le Marche significa testimoniare una realtà consolidata da tempo. Quindici bandiere sono un grande riconoscimento e questa festa diventa un momento di condivisione delle buone esperienze, sempre utile quando si parla di futuro sostenibile. E Gabicce Mare ne è un esempio avendo giustamente riconquistato la Bandiera blu e seguendo ottimi parametri di sostenibilità nei servizi di accoglienza turistica. A tutti l’augurio che le Marche possano mantenere e accrescere questi livelli. “
Come è noto, le spiagge marchigiane premiate quest’anno dalla FEE l’ organizzazione internazionale non governativa e non-profit, con sede in Danimarca e presente in più di 73 paesi nel mondo, sono 15: Gabicce – Lido (PU); Pesaro – Sottomonte, Ponente/Levante (PU); Fano – Nord, Sassonia Nord, Torrette (PU);Marotta – Mondolfo (PU);Senigallia – Spiaggia di Levante, Spiaggia di Ponente (AN);Ancona – Portonovo (AN);Sirolo – Sassi Neri/San Michele/Urbani (AN); Numana – Numana Bassa/Marcelli Nord, Numana Alta (AN);Potenza Picena – Lido Nord, Lido Sud (MC);Civitanova Marche – Lungomare Sud, Lungomare Nord (MC);Fermo – Lido di Fermo Casabianca, Marina Palmense (FM);Pedaso – Lungomare dei Cantautori (FM);Cupra Marittima – Lido (AP);Grottammare – Spiaggia Nord, Spiaggia Sud (AP);San Benedetto del Tronto – Riviera delle Palme (AP).
“Un bel momento di allegria e aggregazione – ha detto l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni - ma anche di festa dell’orgoglio. 15 bandiere per una regione piccola come la nostra sono un numero rilevante che altre regioni, di grande tradizione marittima e più grandi come la Puglia e la Sardegna, non possono vantare. La Regione ha voluto questa festa per premiare l’impegno degli amministratori locali, in una fase in cui è sempre più difficile mantenere e applicare certi parametri stringenti. Per questo il traguardo è ancora più ambito che per noi significa premiare anche tutto il sistema turistico marchigiano del Cluster Mare, dell’accoglienza e dei servizi. “
A tale proposito l’assessore ha ricordato anche la recente attuazione del progetto WIFI sulle spiagge marchigiane che già conta 4000 utenti al giorno e molto apprezzato dai turisti già presenti nella nostra regione. “ Siamo impegnati tutti insieme ad accrescere il numero delle bandiere blu – ha concluso Pieroni - rimaniamo nel top della classifica nazionale con un risultato di assoluto prestigio per il turismo balneare delle Marche, che anche per il 2019 testimonierà la grande qualità del mare nei nostri 180 km di costa con 26 località balneari attrezzate e 9 porti turistici. Questa festa è il simbolo della nostra capacità di accoglienza e del saper far squadra . Fra pochi giorni festeggeremo anche le Bandiere Arancioni per la qualità anche dell’entroterra e poi un’altra festa dell’accoglienza con la Notte dei Desideri il 26 luglio.”
Quindi l’assessore regionale nel corso della cerimonia ha parlato anche di collegamento con l’entroterra e dei progetti di ciclovie che caratterizzeranno le Marche. Che puntano con il progetto Marche Outodoor a farsi conoscere anche come regione interamente ciclabile. Un testimonial d’eccezione per il Bike Marche legherà per due anni la sua immagine alla nostra regione: il campione di ciclismo Vincenzo Nibali.
“Siamo orgogliosi di ospitare per la prima volta la grande Festa delle bandiere Blu della Regione- ha spiegato il sindaco di Gabicce Mare, Domenico Pascuzzi-Siamo la Baia Verde e Blu, porta nord delle Marche, una meta di qualità ad elevato livello professionale di tutti gli operatori turistici. Con le nuove sedie da mare in dotazione alla nostra spiaggia, che facilitano l’accesso sulla sabbia e, soprattutto, permettono di fare il bagno in mare, Gabicce diventa ancora più accogliente e senza barriere. Nel 2018 abbiamo fatto un gran lavoro che ci ha permesso di ottenere un punteggio molto alto e soprattutto di riprenderci meritatamente la nostra Bandiera Blu, che si va ad aggiungere alla bandiera Verde dei pediatri , sinonimo di spiaggia a misura di bambino e alle tre vele di Lega Ambiente. Insomma ancora una volta Gabicce Mare diversa per natura”.
"Cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi? Durante il salmo mi sono venute in mente queste parole pensando a voi davanti a ciò che avete visto e sofferto. Davanti a case crollate ed edifici ridotti in macerie. Questa la domanda: "Che cosa è mai l'uomo se quello che innalza può crollare in un attimo? Cos'è se la sua speranza può finire in polvere? Cosa è mai l'uomo? - questa l'omelia di Papa Francesco in Piazza Cavour a Camerino -. La risposta a questa domanda sembra arrivare nel proseguio della frase "Perché di lui ti ricordi". Dio si ricorda di noi così come siamo, con le nostre fragilità. Mentre quaggiù troppe cose si dimenticano in fredda, Dio invece non ci lascia nel dimenticatoio perché ognuno ha un valore infito. Siamo piccoli e impotenti sotto al cielo quando la terra trema ma per Dio siamo più preziosi di qualsiasi altra cosa. Ricordare Dio ci dà la forza di non arrenderci davanti alle difficoltà della vita. Ricordiamoci chi siamo quando rinvanghiamo quel peggio che sembra non avere mai fine."
"Serve qualcuno che ci aiuti a portare i resti che abbiamo dentro - ha proseguito il Santo Padre -. Gesù ci dà lo Spirito Santo per portare il peso della nostra debolezza. Abbiamo bisogno di lui perché è il nostrio consolatore, colui che non ci lascia soli sotto al peso della vita e che trasforma la memoria schiava in libera, le ferite del passato in ricordi di saggezza. L'amore di Dio ci rialza e di fa risorgere, unge tutti i brutti ricordi con il balsamo della speranza: anche lo Spirito Santo è ricostruttore di speranza. Non è però la speranza terrena perché quella è passeggera e ha gli ingrdienti che scadono. Questa è la speranza dello Spirito, quella a lunga conservazione e che non scade: è quella speranza che ci dà la forza di superare ogni tribulazione. Inviatiamo quindi lo spirito consolatore che ci fa risuscitare, ci risolleva e ricostruisce. Chi si avvicina a Dio non si abbatte ma ricomincia e riprova."
"Sono venuto oggi per starvi vicino e per pregare con voi perché nessuno si scordi di chi è in difficoltà - ha concluso il Pontefice -. Sono passati quasi tre anni e il rischio è che dopo il primo coinvolgimento emotivo la tensione cali e le promesse vadano a finire nel dimenticatoio, alimentando la frustrazione di chi vede il territorio spopolarsi sempre di più. Dobbiamo riparare e ricostruire insieme senza che nessuno soffra. Dio ci aiuta a essere costruttori di bene e consolatori di cuore: ognuno può fare del bene senza che siano gli altri a cominciare. Signore fa che noi ci ricordiamo di essere al mondo per dare speranza e vicinanza perché siamo figlio tuoi, Dio si ogni consolazione."
Il Santo Padre nell'Angelus ha poi rivolto un pensiero ai rifugiati e infine ha salutato gli abitanti di San Severino Marche: "vi saluterà dall'alto quando sorvolerò la vostra Città con l'elicottero."
FOTO DI LUCIA MONTECCHIARI
C’era (e forse c’è ancora) un detto. Quando le forze dell’ordine ti fermano e ti chiedono “chi ti ha dato la patente”, la risposta, a Macerata, è solo una: “Lanciani”. Inutile dire che sono tantissimi i maceratesi che in questi anni hanno frequentato la Scuola Guida in via Giuseppe Garibaldi e che si sono patentati lì.
80 anni di passione non solo per il mondo dei motori ma soprattutto per quello della formazione, professionale e umana. Abbiamo incontrato Gianluca Lanciani, titolare della Scuola Guida che prende il cognome della sua famiglia, per farci raccontare la storia della realtà che lui, oggi, rappresenta.
“La passione per la guida di mio nonno Luigi nasce nel 1939 – ci spiega Gianluca Lanciani -. Lui fece moltissimi mestieri finché non iniziò a guidare camion di una certa grandezza, come quelli del trasporto merci: conducendo l’automezzo gli venne voglia di insegnarlo anche agli altri. In quell’anno Luigi ottenne dal Ministero delle Comunicazioni, ferrovie, tranvie e automobili l’abilitazione a svolgere l’attività di istruttore di guida e aprì la sua prima Scuola guida in Corso Garibaldi a Macerata.”
“Dopo Luigi arrivano i figli, Oddone (mio padre) e suo fratello Gildo – ci racconta -. Da quel momento abbiamo aperto delle nuovi sedi – oggi contiamo, oltre a quella di Macerata, anche le strutture di Civitanova Marche, Montefano e Recanati -, abbiamo provveduto all’ampliamento del parco macchine e ci siamo aggiornati sulle tecniche di guida che sono notevolmente cambiate.”
“Io mi sono appassionato al lavoro da subito e ho sempre cercato di rispettare le impostazioni di mio padre, cercando di portare dei miglioramenti e degli ammodernamenti per riuscire a rispondere alle esigenze dei giovani – ha continuato Gianluca -. Le stesse categorie delle patenti sono notevolmente aumentate, passando da 4 a 17. Proprio per questo facciamo degli aggiornamenti continui obbligatori ogni due anni, per mantenere la nostra qualifica. Ho voluto ammodernare la struttura anche dotandoci di nuove strumentazioni e tecnologie come ad esempio l’App per i quiz. Allo stesso tempo ho deciso di mantenere le vecchie strumentazioni che rappresentano la storia della Scuola Guida Lanciani.”
“Sulla strada, come nella vita, le regole sono fondamentali e tutti noi, al giorno d’oggi, dovremmo essere più rispettosi verso il prossimo – ha spiegato -. I giovani degli anni 2000, quelli con i quali attualmente mi interfaccio quotidianamente, hanno una preparazione migliore perché, oggi, ci sono le ore minime di insegnamento, ma nonostante ciò, nella pratica, hanno molta meno manualità. Hanno sì molta destrezza nel mondo digitale ma poca in quello manuale. Le strade oggi non sono cambiate molto come dimensioni, ma il traffico è decuplicato: bisogna abbattere il rischio con una buona formazione ed è nostro compito farla per evitare di coinvolgere persone innocenti. Ciò che è certo è che c’è sicuramente bisogno di più responsabilizzazione.”
“La stessa introduzione della patente a punti, della guida in stato di ebrezza e dell’eccesso della velocità ci hanno mostrato che gli automobilisti sono soggetti a questo non rispetto delle regole, soprattutto i più giovani – ha continuato Gianluca -. Tutto ciò fa riflettere su delle abitudini che sembrano essere superficiali: c’è un calo dei valori e della responsabilità e c’è l’abitudine a guidare in maniera nervosa e solerte, che rispecchia il mondo in cui viviamo che è sempre più tecnologico e quindi veloce. Spesso, e mi dispiace dirlo, ci sono anche prepotenza e poco rispetto per il prossimo: credo che dovremmo fermarci a pensare un po’ di più, non solo alla capacità di guidare il mezzo ma anche all’aspetto umano.”
“Negli anni, nello specifico nel 2013, ci siamo dovuti anche adeguare alla normativa europea subendo un vero e proprio ampliamento anche in materia – ci ha spiegato Lanciani, che è anche dirigente delle Autoscuole Consorziate Maceratesi (ACM), con sede a Piediripa -. Il Consorzio si occupa delle categorie professionali e ha riunito le autoscuole e i centri di istruzione automobilistici della Provincia. Questo perché molte cose non potevano essere fatte in maniera individuale e sono state fatte meglio in maniera collettiva: ciò ci ha permesso di crescere professionalmente e di dare dei servizi che singolarmente non riuscivamo a dare. Lo stesso ampliamento del parco veicolare con l’auto per i disabili, donataci dalla Provincia, ne è un esempio.”
“Ciò che la Scuola Guida Lanciani vuole continuare a mantenere nel tempo è senza dubbio la sua struttura di tradizione. È un orgoglio vedere oggi i nonni o i genitori dei ragazzi che vengono da me e si ricordano di mio padre o di mio nonno: è sicuramente qualcosa che mi ripaga enormemente del grande lavoro. Abbiamo sicuramente fatto tanto ma abbiamo ancora tanto da imparare, a noi stessi e ai giovani.”
Nel corso della sua visita a Camerino, Papa Francesco ha scelto di incontrare i sindaci dei comuni feriti dal sisma del 2016, accompagnato dall'arcivescovo Francesco Massara. Sua Santità ha stretto la mano ai primi cittadini presenti all'interno del cortile del Palazzo Ducale, incoraggiandoli con la sua presenza a continuare nella difficile opera di ricostruzione.
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