Lo chef del Tiglio in vita Enrico Mazzaroni chiude la sua esperienza a Porto Recanati. Era arrivato nella cittadina balneare perché il terremoto del 2016 aveva distrutto l’insegna originale, il Tiglio, a Montemonaco in provincia di Ascoli, da qui la decisione di aprire il ristorante "il Tiglio in vita" il 10 giugno 2017. Poco più di due anni dopo, il 18 giugno 2019, la chiusura.
Ha detto Mazzaroni: «Chiudo con Porto Recanati in pieno accordo con la famiglia Guazzoti, proprietaria della struttura. Non ci sono vere motivazioni; forse la mia stanchezza e la voglia di tornare da dove sono venuto che sempre mi sono portato nel cuore. Ovviamente la decisione è stata sofferta ma alla fine è maturata avendo la possibilità di tornare da dove ero venuto e lasciando così l’imprenditore Luigi Guazzoti libero di poter portare il suo ristorante verso mete più alte e più ambite. Dunque mi troverete al Tiglio a Montemonaco dove già da diversi mesi opera Andrea Cingolani. E visto che ho lavorato fianco a fianco con lui per quasi due anni, la sintonia sarà perfetta. Con la speranza che nascano menu e piatti davvero interessanti».
Notizia dell’ultimo minuto. Alessio Costantini, il Consigliere Comunale di San Ginesio con deleghe all’ambiente, protagonista di un nostro articolo, proprio a seguito di questo ha deciso di scrivere una lettera al sindaco rinunciando alle deleghe assegnategli.
Le parole di Archeri Barbara, Presidente del comitato per la tutela Ambientale dell’Alta Fiastrella, hanno colpito l’Amministratore Unico della Gea Italiana srl. Colpito al punto da scegliere di abbandonare la carica che gli era stata data presso il Consiglio Comunale di San Ginesio.
Il giovane Costantini si è auto sospeso e ha rimesso le deleghe al Primo Cittadino, il quale dovrà decidere se accettare o meno la sua decisione.
Ai posteri l’ardua sentenza.
Mentre il consiglio nazionale dell’Anci approvava all’unanimità l’ordine del giorno proposto dal Presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi in qualità anche di Coordinatore Nazionale dei Presidenti delle Anci regionali messo a punto a seguito dell’incontro del 3 giugno a Teramo con i presidenti delle 4 Anci regionali coinvolte nel sisma del 2016, è arrivata la notizia che l'approvazione delle norme di modifica del Codice Appalti contenute nel Decreto Sbloccantieri appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale non può applicarsi ai Comuni del cratere in quanto soggetti alla normativa "speciale" di cui alla legge 189/2016.
Nell’Ordine del Giorno si chiedeva al Presidente Decaro e ai presidenti delle Anci regionali coinvolte nel cratere di richiedere un immediato incontro al Presidente Conte alla presenza dei governatori delle 4 regioni per rivedere il sistema di governance che, dopo aver di fatto defenestrato le stesse Regioni, ha prodotto ulteriori e inaccettabili rallentamenti in una ricostruzione già di fatto ferma. Su questo era anche in programma di convocare i parlamentari eletti nelle 4 regioni coinvolte nel sisma per lunedì 1 luglio.
“Il punto – dice Mangialardi - è che la norma che rende facoltativo e non più obbligatorio per i Comuni non capoluogo rivolgersi ad una Centrale Unica di Committenza per gli affidamenti di lavori e servizi (progettazione), non può applicarsi ai Comuni del sisma in quanto soggetti alla normativa "speciale" di cui alla legge 189/2016 che invece continua a prendere l'obbligo di servirsi delle CUC regionali per tutte le fasi delle procedure ad evidenza pubblica”.
“Tale interpretazione rallenterà di molto la ricostruzione- tuona Mangialardi – ed è paradossale che un Decreto tanto atteso per accelerare finalmente la ricostruzione di fatto invece la blocchi temo definitivamente”.
“E’ evidentemente indispensabile estendere l’efficacia delle norme di semplificazione dello Sbloccantieri ai Comuni delle aree colpite dal terremoto che vivono una drammatica emergenza sociale ed economica che altrimenti noi Sindaci non controlliamo più” – ha concluso.
A causa degli eventi sismici iniziati nell’agosto 2016, il Comune di Tolentino ha dovuto fronteggiare l’emergenza legata all’inagibilità di alcuni edifici scolastici e delle strutture sportive ad essi legati. Il Programma Triennale delle Opere Pubbliche del Comune di Tolentino comprende l’intervento di realizzazione della nuova palestra presso la Scuola "G. Lucatelli" per un importo complessivo risultante dallo studio di fattibilità pari a Euro 700mila.
A seguito di richiesta da parte dell’Amministrazione Comunale, trasmessa anche dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e dal Commissario del Governo per la Ricostruzione, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha trasmesso al Comune di Tolentino il Decreto del Direttore generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale, che dispone a favore del Comune di Tolentino il finanziamento dell’importo di € 1.200.000,00 per la realizzazione di strutture modulari da destinare alla scuola “A. Grandi” ed alla palestra della scuola “G. Lucatelli”.
L’intervento è quindi caratterizzato dall’emergenzialità e lo stesso Decreto di finanziamento nelle premesse richiama la normativa emanata a seguito degli eventi sismici, come i Decreti-Legge e le relative Leggi di conversione, oltre alle Ordinanze della Protezione Civile e del Commissario Straordinario del Governo per la Ricostruzione. Tale normativa, avendo l’obiettivo di consentire una rapida ripresa delle attività, in particolare di quella scolastica, consente la deroga alla normativa urbanistica e di settore.
Come sottolineato nello Studio di fattibilità relativo all’intervento di realizzazione della nuova palestra presso la scuola “Lucatelli”, il nuovo impianto sportivo permette di sopperire alle strutture sportive danneggiate dal sisma. Il comune di Tolentino si trova, infatti, in una grave carenza di spazi che interessa anche il proseguimento delle attività sportive per gli alunni dei vari edifici scolastici che sono risultati inagibili a seguito del sisma e il cui adeguamento sismico richiederà ancora del tempo. L’intervento è stato realizzato in prospettiva dell’adeguamento sismico del fabbricato attualmente sede della Scuola “G. Lucatelli” e la nuova palestra ha trovato ubicazione nella sede dell’attuale campetto sportivo all’aperto.
Tale nuovo edificio permette di raggiungere una serie di obiettivi sia nel breve che nel lungo periodo: la possibilità di delocalizzare le attività didattico-sportive durante le fasi di adeguamento sismico del complesso esistente (che comprende quindi anche la palestra già disponibile); la possibilità di fornire un polo sportivo di supporto agli altri edifici scolastici distribuiti nel centro della città di Tolentino e che hanno riscontrato l’inagibilità delle proprie palestre; la possibilità di riqualificare l’area adibita a campetto esterno ma attualmente in disuso; l’utilità di avere un ulteriore polo sportivo che può essere fruito anche dalle varie associazioni sportive del territorio, che attualmente utilizzano l’impianto esistente ed altri impianti attualmente danneggiati dal sisma e che saranno oggetto di lavori di miglioramento/adeguamento (come ad esempio la Palestra della Vittoria).
L’intervento di costruzione della nuova palestra per la scuola "G. Lucatelli" è stata prevista nell’area in cui c’era il campetto esterno della Scuola “G. Lucatelli”. La nuova struttura affianca la palestra esistente tutt’ora in uso e che non riesce a soddisfare la grande richiesta per lo svolgimento regolare dell’attività.
La superficie su cui insiste il nuovo fabbricato risulta pavimentata ed è inserita in un contesto ambientale privo di elementi di disturbo, lontana da discariche, industrie inquinanti, sorgenti di radiazioni elettromagnetiche; l’area è considerata sicura poiché recintata, non tangente a percorsi di grande traffico o tracciati ferroviari, e non collocata in zona urbana degradata.
Nell’area contigua si trova la sede principale dell’istituto Comprensivo “G. Lucatelli” ed ospita al suo interno la scuola primaria e secondaria di primo grado, per un totale di circa 900 ragazzi.
Precedentemente al sisma del 2016 l’edificio è stato oggetto di un intervento di miglioramento antisismico che gli ha permesso di fronteggiare le scosse di agosto e ottobre 2016. Per tal motivo in questo fabbricato sono confluite anche classi di altri edifici scolastici attualmente in parte inutilizzabili a causa dei danni causati dal recente terremoto. La crisi sismica del 24/08/2016 e seguenti ha in parte compromesso la struttura dell'immobile, classificato “B – Edificio temporaneamente inagibile (tutto o in parte) ma agibile con provvedimenti di pronto intervento” da scheda AeDes. Gli interventi urgenti sono stati realizzati nell’immediato post-sisma, ma si procederà entro breve ad un adeguamento sismico dell’edificio come da ordinanze in termini di ricostruzione, comprendendo anche l’attuale palestra che sarà non utilizzabile per le normali attività scolastiche e pomeridiane.
La nuova palestra è posizionata in aderenza alla palestra esistente del plesso scolastico. La palestra rientra nell’area recintata del complesso scolastico "G. Lucatelli".
L’edificio realizzato ha una struttura in acciaio, materiale che ha il vantaggio di unire la possibilità di realizzare grandi luci con elevate prestazioni di leggerezza e resistenza nei confronti delle azioni sismiche, nonché tempi di esecuzione più veloci e possibilità di eventuale smontaggio in caso di dismissione. La tamponatura esterna è stata realizzata con pannelli sandwich esterni e contropareti interne in cartongesso. Tutti gli ambienti sono controsoffittati.
L’accesso all’area dall’esterno avviene dall’attuale ingresso della palestra esistente su Viale della Repubblica e costeggiando tale edificio dal lato della Scuola si raggiunge l’ingresso principale.
Gli utenti della scuola, per poter raggiungere l’ingresso della palestra, utilizzeranno la rampa di collegamento posta sul lato nord della scuola.
Il plesso scolastico comprende, internamente alla propria area, delle zone destinate a parcheggio anche per utenti diversamente abili.
Nel caso di utilizzo della nuova struttura da parte di associazioni sportive, come nell’attuale impiego della palestra esistente si prevede l’utilizzo dei parcheggi pubblici.
L’impianto sportivo è dotato nelle vicinanze di aree destinate a parcheggio dei mezzi di trasporto per gli utenti che vengono individuati come segue: n. massimo spettatori: 99; n. atleti e personale: 27.
Per la sosta vengono utilizzate aree parcheggio, già presenti e destinabili a tale funzione, lungo la carreggiata di Viale della Repubblica, di Viale Giacomo Brodolini e nell’area parcheggio limitrofa.
I mezzi di soccorso accederanno direttamente nella zona antistante l’ingresso della palestra esistente.
L’accesso all’edificio avviene tramite l’ingresso posto sul fronte sud.
Nell’ambito delle opere di sistemazione esterna, è stata realizzata la pavimentazione della zona di accesso all’ingresso principale della nuova struttura.
Il nuovo edificio è composto da due corpi: il corpo principale costituito dallo spazio per l’attività sportiva e lo spazio per gli spettatori; un corpo secondario, collocato sul fronte sud verso il plesso scolastico, per i servizi e la zona di ingresso, con annesso un locale adibito a centrale termica.
Lo stabile si sviluppa per un’area pari a 635 mq. L’altezza complessiva del corpo principale è di 8,90 m, mentre l’altezza complessiva del corpo secondario è di 3,65 m. Il corpo principale ha una lunghezza di 26,53 m ed una larghezza di circa 18,15 m, per un’impronta di circa 480 mq. L’altezza netta interna è pari a 7,00 m. Il volume totale del corpo principale è pari a circa 4.272 mc. Il corpo secondario ha una lunghezza di 29,44 m ed una larghezza di circa 5,00 m, oltre la centrale termica, per un’impronta di circa 154 mq. L’altezza netta interna dei locali principali è pari a 2,70 m. Il volume totale del corpo secondario è pari a circa 562 mc.
Il nuovo edificio è composto da due volumi di cui uno di altezza maggiore (corpo principale) e l’altro collocato sul fronte sud verso il plesso scolastico di altezza minore. Il corpo principale accoglie, all’interno dell’unico volume a doppia altezza, lo spazio per l’attività sportiva e lo spazio per gli spettatori; comprende inoltre una zona di distribuzione per gli spogliatoi, l’infermeria e l’ingresso.
L’area di gioco ha una dimensione di 24,00 x 15,00 m; all’interno di tale area rientra la dimensione del campo regolamentare da pallavolo (18,00 x 9,00 m).
Verrà disposta una balaustra mobile per la separazione dell’area di gioco dall’area spettatori, che prevede l’installazione di una tribuna di tipo fisso o retrattile.
Nel corpo secondario sono collocati: la zona di ingresso per l’accesso all’area di gioco ed allo spazio di distribuzione dei locali di servizio ed ai servizi igienici per gli spettatori: i servizi igienici per il pubblico, costituiti da antibagno con lavabo, due locali WC (separati per sesso) ed un servizio igienico fruibile da parte di utenti diversamente abili; due locali spogliatoio per arbitri, ciascuno dotato di servizio igienico fruibile da parte di utenti D.A. e doccia sempre accessibile; due spogliatoi atleti, ciascuno dotato di antibagno con lavabo, WC, servizio igienico accessibile anche da parte di utenti diversamente abili, quattro docce, di cui una accessibile anche da parte di soggetti su sedia a ruote; un locale medico / infermeria, dotato di servizio igienico accessibile e antibagno con lavabo; la centrale termica con ingresso separato.
Il progetto è stato redatto tenendo conto della normativa vigente, per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.
Il Prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, ha ricevuto oggi, 20 giugno 2019, in visita di presentazione il console generale della Repubblica Popolare Cinese in Firenze, WangWengang.
Durante l'incontro, il Console, ha mostrato ampio apprezzamento per il contesto territoriale maceratese, noto alla popolazione cinese per aver dato i natali a padre Matteo Ricci, riconosciuto come uno dei più grandi missionari della Cina.
Nell’occasione sono stati affrontati temi di interesse comune relativi alla comunità cinese presente nella provincia ed è stata approfondita la conoscenza delle peculiarità storiche, artistiche culturali ed economiche del territorio.
I programmi di sviluppo congiunto di attività culturali e scientifiche, la presenza di una cospicua comunità di cittadini cinesi in provincia di Macerata, i loro rapporti con le popolazioni locali e le molteplici attività svolte nella realtà socio-economica della provincia, sono stati gli ulteriori temi affrontati nel corso dell'incontro in Prefettura.
L’azienda, leader nel settore della manifattura additiva, punta a raccogliere da 1 a 3 milioni di euro. Oggi il lancio della campagna su www.nextequity.it. Gli obiettivi: potenziare la capacità produttiva di prototipi e progetti complessi e conquistare un posto da protagonista nella costruzione di parti in 3D impiantabili nel corpo umano.
Modelli tridimensionali che ricostruiscono l’anatomia degli organi malati, progettati amisura di paziente e studiati per far crescere le cellule staminali. Supporti realizzati con una miscela di idrossiapatite e policaprolattone: un composito di due materiali bioriassorbibili e biocompatibili, ben tollerato dal corpo umano e capace di dissolversi nel giro di pochi anni.
Prosilas, Pmi innovativa di Civitanova Marche, leader in Italia e in Europa nel settore della manifattura additiva, si prepara ad entrare in sala operatoria con la stampa in 3D. In fase di studio c’è un progetto all’avanguardia, la produzione di “scaffolds”, frutto della lavorazione di materiali difficili, con i quali l’azienda, in collaborazione con alcune Università ed istituti ospedalieri, si propone di ricreare nei pazienti malati le parti danneggiate da lesioni o tumori.
La volontà di evolversi nel comparto biomedicale, ma anche negli altri settori in cui l’utilizzo della stampa in 3D offre vantaggi chiave ha spinto la visionaria impresa, fondata nel 2003 dall’ingegner Giulio Menco ed oggi amministrata dalla figlia Vanna Menco, ad avviare una campagna di equity crowdfunding per raccogliere capitali sul web. Questa mattina l’evento di lancio dell’operazione, affidata alla piattaforma www.nextequity.it.
La sfida è di raccogliere da un minimo di 1 milione fino a un massimo di 3 milioni di euro per rafforzare la ricerca in campo medico ed aprire alla produzione di massa di progetti complessi, unici e futuristici, da sviluppare nei tanti settori in cui Prosilas vanta un’esperienza decennale. Dall’automotive all’illuminotecnica, dall’aerospaziale al fashion, sino all’arredamento, al design e ai giocattoli.
“Puntiamo sul crowdfunding – ha affermato Vanna Menco, amministratore unico di Prosilas – per restare con le spalle più forti sulla cresta dell’onda. I servizi della stampa in3D sono sempre più richiesti e noi vogliamo riuscire a raggiungere tutti. Contemporaneamente intendiamo consolidare il lavoro avviato nel biomedicale, il più innovativo e quello su cui scommettiamo maggiormente. Sinora abbiamo sostenuto la ricerca da soli, ma credo sia arrivato il momento di portare avanti questi progetti corposi con un’attrezzatura più idonea”.
Presenti all’evento di lancio della campagna il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, il direttore di Confindustria Macerata, Gianni Niccolò, e il presidente della Banca di Macerata Ferdinando Cavallini. Tutti hanno sottolineato come Prosilas, orgoglio marchigiano ed azienda all’avanguardia, valorizzi il territorio, offrendo valore aggiunto, innovazione e prospettive professionali di altissimo livello.
Soddisfazione è stata espressa da Domenico Formica, fondatore di Next Equity, il portale on line al quale Prosilas si è appoggiata per la raccolta di capitali: “Ciascun investitore –ha spiegato - potrà versare un importo minimo di 10 mila euro e beneficiare della detrazione fiscale al 40%”. La cifra è in linea con le performance dell’azienda che, con 500 clienti all’attivo, nel 2018 ha registrato un volume di fatturato di circa 3 milioni di euro, con un utile netto del 10%.
Con il conseguimento del target minimo, Prosilas provvederà ad ampliare il parco macchine con tecnologie in fortissima evoluzione e ad investire in pubblicità, partecipazione a fiere e nel miglioramento del posizionamento del proprio brand. Investimenti che, secondo le stime, porteranno ad un raddoppio del fatturato entro il 2022.
Una raccolta di capitali superiore al milione consentirebbe all’azienda di dotarsi di una camera bianca, un ambiente sterile adatto a proseguire sulla strada della medicina in tre dimensioni.
"Nessuna sostanza inquinante nell’acqua", revocato il divieto di utilizzo. Il provvedimento di divieto dell’uso dell’acqua dei pozzi in zona ex Fornace era stato adottato l’8 giugno scorso in via esclusivamente precauzionale a seguito dell’individuazione da parte dell’Arpam di sostanze inquinanti nell’ex cava Smorlesi. Il Comune aveva sin da subito sollecitato Arpam e Asur affinché verificassero immediatamente le falde acquifere per capire se fossero state interessate dallo stesso inquinamento riscontrato dall’Arpam sulle operazioni di ritombamento della cava e di volta in volta aveva fornito aggiornamenti sull’evolversi della situazione.
Oggi, dopo le comunicazioni dell’Arpam, il sindaco Leonardo Catena ha revocato l’ordinanza di divieto di emungimento e utilizzo dell’acqua dei pozzi limitrofi all’ex cava Smorlesi e ha assunto nuovi provvedimenti. Dagli accertamenti è infatti emerso che: "non ci sono sostanze inquinanti nell’acqua dei pozzi analizzati; in tutti i pozzi, tranne uno, è stata trovata la presenza di nitrati (legati alle attività agricole) per cui è vietato solo il consumo potabile e non gli altri usi; in un solo pozzo a monte della ex cava indicato nell’ordinanza e per cause da individuare e non attribuibili alla ex cava Smorlesi è stata trovato il tetracloroetilene, sostanza che rende inutilizzabile l’acqua. L’Arpam ripeterà le analisi a distanza di tre mesi."
"Ogni abitazione – ha spiegato il primo cittadino – deve essere dotata di approvvigionamento di acqua potabile o allacciandosi all’acquedotto pubblico ove possibile o dotandosi di sistemi di depurazione domestici. Gli Uffici stanno facendo l’istruttoria per avviare il procedimento di rimozione/bonifica del materiale utilizzato per ritombare una parte della ex cava e nel frattempo si emanerà una nuova ordinanza affinché la cava venga coperta provvisoriamente affinché le piogge non causino un potenziale dilavamento". Il sindaco Catena ha poi aggiunto: "Siamo tutti rassicurati dai risultati delle analisi. Abbiamo sempre seguito con la massima attenzione la vicenda, dispiace che anche in questa occasione ci sono stati alcuni esponenti politici locali della destra che abbiano approfittato di una situazione delicata per la solita becera propaganda che anche questa volta si ritorce contro i diffusori nostrani di paure."
Venerdì 21 giugno, alle ore 11:00, presso il Museo Pontificio Santa Casa di Loreto verrà siglata un’intesa tecnica tra l’Aeronautica Militare italiana e la Delegazione Pontificia per il Santuario della Santa Casa, per il coordinamento e la promozione di eventi in occasione del centenario dalla proclamazione della Madonna di Loreto patrona “ degli aeronauti”.
La cerimonia, presieduta dal Comandante del Centro Formazione Aviation English di Loreto, Col. Davide Salerno e dall’Arcivescovo Delegato Pontificio di Loreto, Mons. Fabio Dal Cin., vedrà la partecipazione dell’Assessore Regionale alla Cultura e al Turismo, Moreno Pieroni, del Sindaco di Loreto, Paolo Niccoletti, e dei rappresentanti dell’Associazione Arma Aeronautica Marche, dell’Associazione Arma Aeronautica Loreto e dell’Avioclub di Ancona.
Si tratta del primo di una serie di eventi e attività che vedranno la partecipazione dell’Aeronautica Militare e che, già a partire dalla fine di questo anno, si svolgeranno nel corso del 2020.
La Beata Vergine Lauretana venne ufficialmente proclamata patrona dell’aviazione da Papa Benedetto XV nel 1920 e, dal 28 marzo 1923, anno in cui l'Aeronautica Militare, fu fondata quale Forza Armata, si cominciò a venerare la Madonna di Loreto in tutti i suoi enti.
Il Cen.For.Av.En. dipende dal Comando Scuole /3^ Regione Aerea di Bari e si occupa della formazione e dell’accertamento delle competenze linguistiche del personale dell’Aeronautica Militare, e dell’accertamento e insegnamento dell’inglese aeronautico "Aviation English" ai controllori di volo e personale aeronavigante dell'Aeronautica Militare, ma anche di quello delle altre forze armate e dicasteri.
Inoltre provvede alla formazione del personale appartenente a precise specialità che, in accordo a normative europee di settore, impongono un adeguato livello di conoscenza tecnico-linguistica per il conseguimento della “licenza di manutentore aeronautico”.
Nel pomeriggio di ieri, presso il Palazzo del Governo, il Prefetto di Macerata Iolanda Rolli e il Sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini, alla presenza dei vertici della Questura, dei Carabinieri della Guardia di Finanza e dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Civitanova Marche, hanno firmato il protocollo d’intesa “Spiagge sicure – Estate 2019”, finalizzato alla realizzazione di progettualità tese a dare un forte e rinnovato impulso all’azione di prevenzione al contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione.
Il patto si ricollega all’iniziativa del Ministero dell’Interno che per l’anno 2019, destina una quota pari al 14 per cento delle risorse del Fondo per la sicurezza urbana - istituito dall’art. 25-quater del decreto legge 4 ottobre 2018 n. 113, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2018 n. 132 - ai comuni litoranei individuati in base alle presenze negli esercizi ricettivi nel 2018, secondo i dati ISTAT e che non abbiano già usufruito di contributi per iniziative analoghe promosse dal Ministero dell’Interno.
Il piano di intervento proposto dal comune di Potenza Picena prevede il potenziamento dei servizi di sorveglianza per prevenire e contrastare l’abusivismo commerciale su area pubblica e a tal fine è previsto l’incremento del controllo del territorio con la presenza di operatori della Polizia Locale aggiuntivi. Saranno, inoltre, poste in essere una serie di iniziative per la promozione della cultura della legalità e la crescita della percezione di sicurezza dei cittadini.
Il progetto dell’Amministrazione comunale firmataria, che ha superato con esito positivo il vaglio del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, è diretto principalmente all’assunzione a tempo determinato di personale della Polizia Locale, all’acquisto di mezzi e attrezzature da fornire al personale per contrastare efficacemente l’abusivismo commerciale e la contraffazione di merci e, non ultimo, alla realizzazione di campagne di sensibilizzazione mediante la realizzazione di opuscoli informativi, la pubblicazione sul sito web del Comune delle attività del progetto sul territorio, l’installazione di segnaletica sul litorale che comunichi le azioni di contrasto e la realizzazione di un incontro pubblico al termine del progetto al fine di illustrare i risultati raggiunti.
Il Prefetto Rolli, nel sottolineare i brillanti risultati già conseguiti durante la passata stagione estiva, ha espresso soddisfazione per i finanziamenti erogati anche quest’anno in favore di un Comune della costa maceratese, che consentiranno di dare un forte e rinnovato impulso all’azione di prevenzione e di contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione delle merci, in sinergia con le Forze dell’Ordine operanti in provincia.
Si è svolto ieri, all'Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche, il Seminario di Formazione 231/07 Antiriciclaggio, organizzato dalla Saev Srl in collaborazione con FIAIP e con l'Università degli Studi di Camerino. Durante l'incontro sono intervenuti la Professoressa Tiziana Croce, della Scuola di Giurisprudenza dell'Università di Camerino e Presidente dell’associazione Lia tra Saev srl e UNICAM e uno dei massimi esperti di antiriciclaggio nelle agenzie immobiliari, il Prof. Avv. Ranieri Razzante - Docente di Legislazione Antiriciclaggio all'Università di Bologna, Presidente AIRA, Consulente della Commissione Parlamentare Antimafia e del Prefetto Antiracket, Direttore Centro Ricerca su Sicurezza e Terrorismo.
VIDEO-INTERVISTE AI PROTAGONISTI DEL CONVEGNO:
L’Amministrazione Comunale di Caldarola, sempre attenta al tema del recupero degli edifici danneggiati dal sisma, ha disposto importanti provvedimenti dopo alcuni incontri fatti nelle ultime ore con l'Ufficio Speciale Ricostruzione che hanno permesso di deliberare la riapertura di gran parte della zona rossa. Concretamente si sta lavorando su due differenti fronti: la riapertura di quasi tutto il centro storico e la perimetrazione per tutte le frazioni e le aree nei pressi della “bretella” in corso di costruzione.
Dopo la messa in sicurezza di diversi Immobili della cosiddetta “zona rossa” l'Amministrazione comunale martedì ha deliberato di ripristinare in via sperimentale la viabilità a senso unico alternato in via Roma, in attesa di ultimazione di un tracciato stradale alternativo al passaggio nelle anguste vie del centro storico, consentendo la riapertura di molte vie e la possibilità per i residenti degli immobili del centro storico risultati agibili di rientrare all'interno delle loro abitazioni.
I settori Urbanistica, Lavori Pubblici, Edilizia Privata hanno provveduto alla revisione delle aree da perimetrare sulla base dell'istruttoria effettuata dall’USR, (Ufficio Speciale per la Ricostruzione) e pertanto le aree da sottoporre a perimetrazione, ai sensi dell'ordinanza 25/2017 e successive, vedono l’eliminazione di via Faleriense, via Fiorenzuola, Largo Fiorenzuola e via Conce, in quanto la realizzazione di una viabilità alternativa consente di mettere in sicurezza l’abitato senza la previsione di interventi di carattere edilizio urbanistico.
Le previsioni di innesto della viabilità alternativa in corrispondenza dell'area industriale rende non strettamente necessario un intervento di carattere urbanistico edilizio, escludendo quindi dalla perimetrazione anche le seguenti strade: Via Piandassalto, via Aldo Moro, viale Umberto I, viale Matteotti, via Rimessa e l’area limitrofa a via Fonte dei cavalli.
Una notizia positiva e molto attesa dai cittadini di Caldarola che, appunto, potranno rientrare nelle loro abitazioni non particolarmente danneggiate dal sisma e potranno tornare a vivere il centro storico. I continui incontri di giunta e le udienze presso l'ufficio ricostruzione permetteranno quindi di ridurre il più possibile i disagi che i cittadini stanno vivendo ormai da quasi 3 anni.
Riparte l'attività della piscina del Parco Pegaso, a Trodica di Morrovalle, e lo fa in grande stile con la nuova gestione targata Rossi-Montemarani. L'apertura è fissata per oggi pomeriggio (giovedì 20) mentre la grande festa per l'inaugurazione si terrà sabato sera.
Abbiamo incontrato Omar Rossi durante gli ultimi frenetici preparativi, ed è molto contento del lavoro fatto. "Sta andando tutto alla grande - ci confida soddisfatto -, la piscina è bellissima, c'è la possibilità di fare qualsiasi tipo di evento, ed ho già compleanni e feste di lauree in programma nonostante debba ancora aprire".
Venticinque anni da compiere ad ottobre, il giovane gestore del Sea.Son Drink & Pool vanta già una grande esperienza nel settore, iniziata all'età di sedici anni, quando ancora studente ha iniziato a lavorare come cameriere e da li non si è più fermato, specializzandosi nel settore bar negli ultimi anni, lavorando in molti locali, anche importanti, e frequentando corsi e collezionando diplomi e attestati. L'ultimo in ordine di tempo è quello di sommelier che sta seguendo attualmente.
L'attività della piscina, aperta al pubblico dalle 9 alle 19, vedrà al mattino la presenza di colonie e campi estivi, con bambini e ragazzi dai 4 ai 15 anni. Nel pomeriggio, con orari ancora da definire, sarà la volta dei corsi di acquagym per arrivare alle 19, quando, chiusa la piscina, il Sea.Son cambierà veste e proporrà un ricco aperitivo a bordo vasca, immersi nello splendido scenario del parco circostante. A completare l'offerta del locale, ci saranno cene a tema ma soprattutto feste e serate musicali, organizzate con la direzione artistica dei ragazzi del Fat Fat Fat Festival.
I programmi sono ambiziosi ma Omar, al quale facciamo un grosso in bocca al lupo per questa avventura, ha la stoffa e la grinta necessarie per realizzarli.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera-denuncia di Archeri Barbara, Presidente del comitato per la tutela Ambientale dell’Alta Fiastrella.
"La lunga estate calda o le cronache di Narnia? Sono molto indecisa quale titolo dare a questo articolo perché sembra impossibile, ma a distanza di 9 anni esatti siamo ancora qui, in piena estate, a parlare di un non ben dichiarato progetto di impianto rifiuti. Ancora? Già, così come quest’anno l’estate è arrivata all’improvviso con tutto il suo calore e la voglia di stendersi in spiaggia e non pensare a nulla, allo stesso modo si è affacciata, sulla valle del Fiastrella, nel Comune di San Ginesio, che ricordo fa parte dei Borghi più belli d’Italia e ha la Bandiera Arancione, l’ombra di un progetto per trattamento rifiuti. Naturalmente ad oggi sono solo chiacchere da bar… ma si sa che se si sente tuonare, da qualche parte c’è un temporale che potrebbe rovinare le tanto agognate vacanze estive… e qui verrebbe utile l’armadio di Narnia per cambiare dimensione e magari ritrovarsi in un Paese dove non esistono conflitti di potere e l’ingordigia dei soldi che ha ormai pervaso la nostra società. Anche l’anno scorso giravano chiacchere da bar riguardanti un nuovo progetto per una nuova cava in località Santa Croce che, come d’incanto, si è materializzata proprio là dove le malelingue indicavano."
"Ma ora veniamo al centro della questione. Lunedì 17 giugno 2019 sono stata quasi catapultata ad un incontro che si è tenuto presso il teatrino parrocchiale di Pian di Pieca per esporre ai presenti la situazione di cui ero venuta a conoscenza da qualche tempo, ma più che altro per chiedere lumi alle Autorità locali. Alle 21,35 circa entriamo nella saletta che ci ospita, prepariamo le panche, il tavolo, poi un ex Assessore ricorda a tutti che nel luogo in cui si stava svolgendo l’incontro è stata celebrata la Messa e quindi di averne rispetto e mi cede la parola. Mi presento: 'Buona sera a tutti, forse molti di voi già mi conoscono, mi chiamo Archeri Barbara e rappresento il Comitato per la tutela Ambientale dell’Alta Fiastrella…' non faccio in tempo a finire la presentazione che il sig. Federico Ciabocco mi chiede: 'ma è lei il Presidente?' 'Certo che lo sono', rispondo, ma tra me penso che il signore in questione mi conosce molto bene perché ci siamo incontrati almeno due volte in conferenza dei servizi quando, ai tempi del progetto della Bioenergia srl, era coinvolta una cava che fa parte del gruppo Ciabocco srl e credo che da allora non mi abbia più scordato. Ma si sa, la serata era calda, l’argomento da dover affrontare riscaldava ulteriormente gli animi, così il sig. Ciabocco, forse preso da un irrefrenabile prurito, scatenato dalla voglia di far polemica nella speranza di mettere i presenti contro la sottoscritta, insiste nel chiedermi informazioni che riguardano gli iscritti al Comitato, semplicemente rispondo che già ho dato sia a lui che al suo avvocato la risposta alla sua domanda. Infatti, tempo fa, ho ricevuto due raccomandate, una da lui e dopo un po’ di tempo un’altra dal suo avvocato, che chiedevano la stessa cosa e alle quali ho risposto puntualmente e quindi è chiaro che il sig. Ciabocco conosce anche il mio indirizzo ed il ruolo che ricopro. All’insistenza del sig. Ciabocco nell’interrompere la riunione è partito dai presenti un tifo da stadio che gridava: 'Vergogna! Vergogna!' L’ex assessore presente ha minacciato di chiamare i Carabinieri ma una provvidenziale telefonata ci ha privato della presenza del sig. Ciabocco… pazienza, ce ne siamo fatti una ragione."
"Finalmente ho potuto esporre le poche cose di cui ero venuta a conoscenza e cioè del fatto che un Consigliere Comunale con deleghe all’ambiente ed al COSMARI di nome Alessio Costantini è Amministratore Unico di una ditta di nome GEA ITALIANA srl, in cui il secondo socio è il sig.Costantini Fabrizio, che poi ho saputo essere il Presidente della Pro Loco. Ho riferito che dalla visura camerale della ditta risulta il G.E.I.E. (Gruppo Europeo di Interesse Economico) e che forse, non avendo avuto tempo e modo di approfondire la cosa, potrebbe essere equiparato a Consorzi Internazionali o Joint Venture, per le quali, in caso di dispute, bisogna forse rivolgersi al Tribunale del Lussemburgo. Nonostante il caldo, ho visto la gente in sala raggelarsi quando ho letto l’oggetto sociale di tale ditta che elenco qui molto brevemente: La società ha per oggetto l’attività diretta di produzione e commercio di prodotti biologici, biodinamici e biodegradabili per tutti i trattamenti in agricoltura e settori collegati, oltre che per i settori della zootecnica, della mangimistica e della farmaceutica e la produzione e vendita; di fertilizzante che ne deriva; potrà altresì produrre ogni tipo di fertilizzante organico, chimico e inorganico (…); smaltimento di rifiuti speciali, e speciali non pericolosi, residui solidi urbani provenienti da depuratori pubblici e privati e di raccolta e smaltimento di fanghi agroalimentari (…); rifiuti e residui di qualsiasi genere e specie. In sala ho notato la presenza di due Assessori e due Consiglieri Comunali di opposizione e a tutti loro ho chiesto di allertarsi in caso di presentazione di un qualsiasi progetto che rientra in questo ambito. Come già detto in altri incontri, ho sottolineato il fatto che il Comitato non è mai stato contro alcun progetto a prescindere ma che da sempre chiede il rispetto dei diritti dei cittadini. Ho fatto presente che le varie voci indicano come sito del possibile progetto un terreno che si trova lungo la strada che, dalla provinciale 78, gira per Gualdo. Ho poi chiesto agli Assessori presenti la veridicità o meno di queste voci. Si è alzato l’Assessore Daris Belli che ha ammesso di aver sentito queste voci ma che lo ha sorpreso il fatto che c’è una società già costituita."
"Vi lascio immaginare le domande e le pressioni dei cittadini presenti che chiedevano di non ridurre i nostri bei luoghi ad ancora maggiore devastazione e che hanno spinto l’Assessore a dire che è disposto a dimettersi piuttosto che far passare un tale progetto. Più di una persona presente ha chiesto che al Consigliere Costantini vengano tolte le deleghe all’ambiente ed al COSMARI e questo ci sembra una piccola risposta che potrebbe ridare fiducia ai cittadini di San Ginesio. Ho ricordato che, viste le passate esperienze, in genere questi progetti vengono presentati tra Luglio ed Agosto e ho spronato le Autorità presenti a far valere la famosa delibera N. 14 del 29-06-2012 sul principio di precauzione, concertazione e celerità votata all’unanimità e tenuta fino ad oggi in un cassetto. Così, più o meno è finito questo incontro, concentrato e ricco di sfumature, con la speranza che chi di dovere tenga conto che i cittadini sono tanti e che devono essere rispettati i diritti di tutti."
La strada che costeggia il Torrente Asola, e che praticamente collega per la via più breve Montelupone con Porto Potenza sud e con Fontespina, verrà riattivata in tempi brevi. Si tratta, nell’immediato, di sanare la frana che interessa il ponte ovest e di tappare le tante buche che rendono impossibile il transito di ogni tipo di veicolo.
C’è, inoltre, la reale intenzione di attuare poi un intervento radicale, che contempla il rifacimento di tutta la strada. E non solo: con una aggiunta di 200mila euro, si potrà avere una pista ciclabile “mare-collina” che unirà Montelupone a Porto Potenza zona Lido Bello. I costi saranno a carico dei due Comuni e del Consorzio di Bonifica.
Le buone news ci sono state riferite dal vicesindaco di Potenza Picena, dottor Giulio Casciotti, che lo scorso 18 giugno ha partecipato all’incontro tra le amministrazioni comunali di Potenza Picena e di Civitanova Marche, guidate dai rispettivi sindaci, i rappresentanti della Provincia di Macerata e il presidente del Consorzio per la Bonifica avvocato Netti.
“La strada dell’Asola”, o “strada dei dossi” come la chiamano in molti, ha una storia lunga e intricata. Costeggia la riva del torrente Asola, che nasce a Montenovo di Montelupone e, fino al mare che raggiunge dopo una quindicina di chilometri, funge da confine tra i Comuni di Potenza Picena e di Civitanova.
Il percorso, che è del Consorzio di Bonifica, negli anni ’90 doveva risalire dal mare fino a Montenovo, ma non se ne fece nulla per l’opposizione dei Verdi.
Negli anni a cavallo del 2000, il Cosmari, che gestiva la discarica provinciale di Potenza Picena, inserì tra i benefit a favore di tale Comune l’asfaltatura della strada, dal mare fino alla confluenza con la strada provinciale 101 Potentina, alle porte di Montelupone.
Ma, chi era, e chi è, il titolare della strada dell’Asola? In prima battuta, il Comune di Potenza Picena cercò di “donarla” alla Provincia, che però rispose picche. Idem in data odierna, perché, anzi, la Provincia “dimezzata” sta trasferendo ai Comuni le proprie strade. In pratica, ancora oggi la strada dell’Asola è del Consorzio della Bonifica che, in verità, ha ben altre missioni.
Quindi, verrà riaperta, sì, ma con divieto di transito, quindi a rischio e pericolo di chi la percorrerà per andare al mare o per andare al lavoro.
Quando verrà rifatta completamente, affiancata peraltro dalla pista ciclabile, è probabile che sarà presa in carico dai Comuni di Potenza Picena e di Civitanova Marche.
Oggi, 19 giugno 2019 alle ore 11nel Palazzo del Governo di Macerata si è svolto l’incontro dell’Osservatorio per il monitoraggio incidenti stradali.
Sono intervenuti i rappresentanti della Questura di Macerata, del Comando Provinciale Carabinieri Macerata, del Comando Provinciale Guardia di Finanza – Macerata, della Sezione Polizia Stradale Macerata, del Comando Vigili del Fuoco Macerata, della Provincia di Macerata, dei Comandi Polizie Municipali dei Comuni di Macerata, Civitanova Marche, Recanati, Tolentino, Potenza Picena, San Severino Marche, Porto Recanati e Cingoli.
Presenti, inoltre, il rappresentante dell’Asur Marche Area Vasta 3 Macerata - servizio 118, dell’Anas – Compartimento per la Viabilità delle Marche – Ancona, dell’Ufficio Scolastico Regionale Ambito Territoriale V°- Macerata.
Ha preso parte all’incontro anche il referente dell’Ufficio regionale Istat di Ancona fornendo il suo contributo durante la riunione.
Il Prefetto Iolanda Rolli ha aperto i lavori ringraziando tutti i presenti per la loro partecipazione e ha sottolineato l’impegno profuso dalle Forze dell’ordine per garantire la sicurezza della circolazione stradale. Ha poi evidenziato la necessità del contributo fattivo e dell’impegno di tutti i componenti per ottenere proficui risultati di prevenzione diretti all’individuazione delle migliori strategie per il contrasto ai comportamenti pericolosi dei conducenti di veicoli provocati spesso da distrazioni di varia natura, non ultimo dall’uso di strumenti elettronici come, ad esempio i cellulari, utilizzati non solo per comunicazioni telefoniche ma anche come mezzi di navigazione in rete durante la conduzione dei mezzi.
Al fine di verificare l’andamento degli incidenti stradali nel territorio provincialeil referente Istat ha dato lettura dei dati dell’anno 2017 per la provincia di Macerata , dopodiché sono stati esaminati i dati raccolti nel 2018 da tutti gli organi accertatori e sono stati confrontati con quelli del primo trimestre 2019.
Gli elementi emersi, che saranno portati a conoscenza di tutti i comuni, hanno fornito agli organi accertatori gli elementi necessari per programmare gli interventi più urgenti per salvaguardare la sicurezza della circolazione stradale,prevenire gli incidenti attraverso servizi mirati e adottare le migliori strategie operative.
Tutti i presenti hanno concordato sul fatto che l’Osservatorio rappresenta un utile momento comune di condivisione delle esperienze maturate e di confronto sull’efficacia di alcune misure adottate. È stato, poi, condiviso l’obiettivo di promuovere la cultura della prevenzione attraverso attività di formazione ed informazione anche mediante il coinvolgimento delle scuole, al fine di raggiungere e coinvolgere anche i più giovani. Tutti i componenti hanno espresso grande apprezzamento riguardo l’Osservatorio per il Monitoraggio degli Incidenti stradali che consente di sviluppare azioni sinergiche ed efficaci in tutto il territorio provinciale e, a tal fine, si è deciso di organizzare riunioni periodiche per le successive attività da intraprendere alle quali invitare anche l’ACI per gli aspetti di competenza.
Questa mattina, al Cosmopolitan Hotel di Civitanova Marche, si è svolta la conferenza stampa di presentazione di “Blue Green Region Economic Forum ESG89 Umbria Marche”. Presenti Ali Al Nuaimi, Consigliere per gli Affari Economici dell’Ambasciata degli Emirati Arabi Uniti, Maika Gabellieri, Assessore alla Crescita Culturale, Roberto Luciani, Dirigente della PF Competitività, multifunzionalità ed internazionalizzazione dell’impresa agricola e agroalimentare della Giunta della Regione Marche, Giovanni Giorgetti, CEO di ESG89 Group, Riccardo Strano del Distretto Turistico dell’Appennino Umbro-Marchigiano e Vice Presidente del consorzio Grotte di Frasassi e l'avvocato Salvatore Piscitelli.
L’iniziativa di carattere economico ideata da ESG89, che verrà realizzata a Civitanova Marche il prossimo 20 settembre, sempre all’Hotel Cosmopolitan, e che ha ricevuto il patrocinio del Comune, ha la finalità di mettere in connessione le aziende umbro-marchigiane e proiettarle verso l’internazionalizzazione e accompagnarle all’Expo di Dubai 2020”.
“La volontà di questo progetto è quella di creare un evento di riferimento per il territorio a livello di internazionalizzazione – ha esordito Piscitelli -. Credo che Civitanova Marche sia la città più importante della nostra Regione a livello di internazionalizzazione e ringrazio oggi il rappresentante degli Emirati Arabi che ha deciso di sedersi al tavolo con noi.”
“Sono felicissima di avervi ospiti qui e vi porto i saluti del Sindaco Fabrizio Ciarapica – ha aggiunto l’Assessore Gabellieri -. La nostra Città rappresenta un trampolino di lancio nel settore delle relazioni internazionali economiche: nostro intento è quello di portare avanti queste iniziative per far conoscere le imprese locali delle Marche e dell’Umbria, ognuna con le proprie speciali caratteristiche. Ben vengano idee di questo tipo se possono mettere in luce la competenza delle nostre imprese in un ottica di competitività mondiale. Sappiamo benissimo che le nostre realtà hanno prodotti di eccellenza e ognuna ha dietro un valore e una tradizione: abbiamo un grandissimo potenziale e siamo certi di poter competere anche a livello internazionale.”
La parola poi a Riccardo Strano. “Le Marche e l’Umbria sono due regioni caratterizzate da contenuti di valore: la connessione tra le bellezze del territorio e le attività produttive, svolte in un contesto come questo, rappresentano un valore aggiunto e il fatto che siamo in grado di competere a livello mondiale. Per noi, esserci ed essere all’Expo Dubai 2020 è un gran bel successo.”
Dello stesso avviso il Dottor Luciani, che ha portato i saluti della Regione Marche. “Unire le due Regioni negli aspetti produttivi e in quelli culturali, ad esempio le imprese manifatturiere con quelle alimentari, ci permette di avere quella spinta internazionale forte necessaria per il nostro sviluppo.”
“Le Marche sono una regione fantastica – ha aggiunto Giorgetti -. Spesso ci si dimentica dei vicini di casa e si guarda fuori: noi di ESG89 abbiamo sempre lavorato in contesti internazionali. Poi abbiamo scoperto questa bella squadra, fatta di imprenditori seri e di gente che sa fare le cose. Uno dei nostri motti è questo ‘il futuro non si può prevedere ma si può preparare’: ecco dobbiamo dare un messaggio positivo ai nostri giovani, non li dobbiamo lasciar scappare perché loro sono il ‘petrolio’ delle aziende vincenti. Avere Ali qui oggi è un grande privilegio: oggi sei riuscito (rivolgendosi al Consigliere, ndr.) a stringere due Regione e quindi due famiglie.”
“Vi ringrazio tutti per essere qui oggi e per la vostra ospitalità senza precedenti – il commento del Consigliere per gli Affari Economici dell’Ambasciata degli Emirati Arabi Uniti Ali Al Nuaimi -. Sono felice di focalizzarmi sul focus del Dubai 2020 e siamo molto aperti a condividere con voi l’esperienza del nostro Paese, anche sulla base dello sviluppo delle infrastrutture. Sarò felice di essere qui anche per l’incontro che si terrà a settembre per poter continuare a sottolineare, tutti insieme, questi importanti temi.”
“È bello vedere in questa Regione come la geografia cambia e si diversifica mano a mano che si percorrono le strade – ha concluso Ali Al Nuaimi -. C’è un collegamento con gli Emirati: da noi queste colline sono fatte di sabbia arancione e gialla e siamo riusciti, nonostante ciò, a creare la nostra biodiversità lunga la costa e abbiamo sviluppato la strategia per rendere più bello il nostro deserto. Perché per noi l’agricoltura non è solo importante ma è una questione di sopravvivenza. Tramite l’EXPO 2020 cercheremo di sottolineare le modalità con le quali abbiamo sviluppato le nostre risorse.”
Quello di oggi è stato anche un momento per il illustrare anche l’evento rivolto alle imprese locali che si svolgerà il 20 settembre prossimo a Civitanova Marche presso l’Hotel Cosmopolitan dal titolo: “Infrastrutture e sviluppo economico, Umbria-Marche nel mercato globale ‘Direzione Dubai 2020’.
“Gli investimenti infrastrutturali hanno fornito un notevole supporto allo sviluppo industriale, agricolo, rurale e urbano – ha spiegato Giorgetti -. Partendo dai nostri territori e facendo leva sul collegamento che dal luglio del 2016, con l’apertura del tratto Foligno-Muccia, ha unito definitivamente Umbria e Marche con una superstrada con caratteristiche autostradali così come prevedeva il progetto Quadrilatero, apriamo una discussione con alcuni dei maggiori stakeholders nazionali ed internazionali dei settori dell’impresa, delle istituzioni, e del mondo dell'associazionismo per capire come le infrastrutture cambino le economie dei luoghi e come l’economia globale possa crescere nei prossimi anni grazie all’impegno comune di investitori pubblici e privati.”
I Vigili del Fuoco vengono quotidianamente esposti a sostanze tossiche anche nelle fasi successive agli interventi a causa della contaminazione dei dispositivi di protezione individuale. In molti Paesi è ormai radicata un’ampia presa di coscienza del fatto che i D.P.I. non sono sufficienti a proteggere i vigili del fuoco dalle sostanze tossiche ed alcuni studi hanno evidenziato una stretta correlazione con l’insorgenza di alcune gravi malattie (tra cui il cancro) che, tra i vigili del fuoco, ha un’incidenza più elevata rispetto ad altre categorie lavorative. Ad aggravare un quadro complessivo già di per sé allarmante sono studi che dimostrano come le malattie cardiovascolari rappresentino circa il 45% delle cause di morte tra i vigili del fuoco e come l’incidenza di cancro al rene o al colon sia superiore alla media a causa delle sollecitazioni termiche e dello stress psico-fisico cui sono sottoposti gli operatori." L'allarme arriva dalla missiva della UILPA Vigili del Fuoco, a firma del Segretario Generale Alessandro Lupo, inviata al Ministro dell’Interno Matteo Salvini, al Sottosegretario all’Interno Stefano Candiani, al Capo Dipartimento VVFSPDC Salvatore Mulas e al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Ing. Fabio Dattilo.
"Quanto in precedenza rappresentato ha indotto numerosi Stati a riconoscere ai vigili del fuoco alcuni benefici, tra cui quelli di natura previdenziale; in Italia, invece, i nostri Vigili del Fuoco non hanno alcuna forma di previdenza complementare, non vengono considerati categoria usurante e non beneficiano di alcuna forma di assicurazione obbligatoria per gli infortuni e le malattie professionali - continua il Segretario -. In questi anni la UILPA Vigili del Fuoco ha lanciato una massiccia campagna di sensibilizzazione del personale e delle istituzioni poichè i dati che giungono dall’Opera Nazionale di assistenza del CNVVF evidenziano un problema estremamente grave e preoccupante per la salute di tutto il personale."
"Tanto premesso, a tutela della salute del personale, oltre ad un incontro urgente, la scrivente chiede specifici provvedimenti finalizzati a: L’adozione di protocolli di sicurezza che consentano la riduzione del contatto con le sostanze inquinanti anche al termine degli interventi (cambio dei dispositivi di protezione individuale al termine di ogni incendio, possibilità di fare la doccia dopo ogni intervento contaminante ecc.); La previsione di accertamenti diagnostici mirati a cui sottoporre periodicamente il personale ad implementazione di quelli attualmente previsti per il libretto sanitario; L’adozione di un adeguato sistema statistico per valutare l’esposizione del personale prevedendo l’obbligo di inserimento nel fascicolo personale di tutti gli interventi che possano avere ripercussioni sulla salute; La predisposizione di un sistema di monitoraggio che consenta una valutazione efficace dell’incidenza di malattie o cause di morte dei Vigili del Fuoco anche dopo il collocamento in quiescenza; La rivalutazione e l’ampliamento del numero e della tipologia di malattie che devono essere riconosciute come dipendenti da causa di servizio; Il riconoscimento ai Vigili del Fuoco dei benefici di categoria usurata; Il riconoscimento di una specifica maggiorazione dell’indennità di rischio; Il riconoscimento di specifici ed opportuni benefici di natura previdenziale" conclude il Segretario.
(Immagine di repertorio)
È una due giorni sconcertante dal punto di vista dell'igiene e del decoro urbano, a causa di incredibili abbandoni di rifiuti in strada. Tra ieri e oggi, infatti, sono state segnalate delle vere e proprie discariche a cielo aperto in due vie cittadine.
L'episodio di ieri, in via Bragadin, più o meno all'altezza della chiesa di Chiesa San Carlo Borromeo, ha visto depositare in strada, oltre a numerosi sacchi e scatoloni contenenti rifiuti indifferenziati, addirittura una mini moto. Fortunatamente il servizio di pulizia ha fatto egregiamente il proprio lavoro, come scrive l'autore del post, ma ciò è servito a poco, visto che a breve distanza di tempo sono comparsi altri rifiuti indifferenziati.
Quello che è accaduto questa mattina in via Cesare Battisti, se possibile, supera qualsiasi limite di decenza. Accanto ai cassonetti, in strada, è comparso veramente di tutto e dalle foto pubblicate sul gruppo Facebook cittadino, si possono scorgere distintamente, tra le altre cose, un frigorifero, un rete del letto, una cucina a gas, un paio di casse di legno e quello che sembra essere un armadio smontato, il tutto condito da diversi sacchi e secchi vuoti di vernice. Una cosa a dir poso scandalosa, di fronte ad un condominio dove, a detta di qualcuno tra i commenti, non sono nuove situazioni del genere.
Qualcuno, per cercare di risolvere questo scempio, propone all'amministrazione di "istituire una campagna d'informazione costante su come ci si disfa di ciò che non serve più", tra isola ecologia e centro del riuso, mentre altri non mancano ironicamente di accostare questi fatti alla nuova ordinanza contro le cicche di sigarette e gli scontrini buttati a terra, chiudendo con un laconico "Mi sa che la strada è molto lunga. Anzi lunghissima".
UniCredit darà la possibilità ai propri clienti tra i 1.800 lavoratori di Mercatone Uno, in difficoltà a seguito del fallimento della società proprietaria, di sospendere le rate dei mutui casa per un periodo fino a dodici mesi.
La domanda di sospensione dovrà essere presentata dai dipendenti interessati presso la propria filiale UniCredit. Il Gruppo ha voluto mettere in atto questo intervento a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie.
“Tra un po’ di giorni inizieranno i lavori di "messa in sicurezza" dello stadio "Della Vittoria".
Messa in sicurezza per modo di dire, dato che i lavori non riguarderanno la gradinata Pallorito che sta letteralmente cadendo a pezzi, o le curve che sono quasi nelle stesse condizioni della nostra gradinata, ma riguarderanno la copertura”. Si è espresso così in una nota il gruppo del tifo organizzato della squadra cremisi "Sconvolts Tolentino 1988".
“Copertura delle tribune – proseguono - dove durante l'anno calcistico al massimo ci saranno transitate 800 persone".
“Lo stato, per la messa in sicurezza della struttura sportiva ha messo a disposizione 200.000 euro, e questi saranno utilizzati per rimuovere la copertura in ferro e rimetterne una nuova.
Dovrebbe essere una priorità la sistemazione della Pallorito, nella quale, ricordiamo, transitano generazioni di tolentinati.. di padre in figlio”.
Denunciano inoltre di aver chiesto più di una volta alla società di fare da tramite per far sistemare la gradinata, “ma probabilmente preferiscono avere una bella nuova copertura in uno stadio che cade a pezzi ove non sono nemmeno usufruibili alcuni servizi igienici”
Possibile che nel consiglio comunale nessuno abbia sollevato dubbi? – Si chiedono- “ L' A.S.D. Tolentino 1919 che gestisce la struttura perché non si è fatta sentire? Perché non ha interpellato i tifosi che in casa ed in trasferta sono sempre stati vicini ai colori cremisi?”.
“Abbiamo incontrato il Sindaco tempo fa , il quale prometteva di farsi carico di questo problema. ad oggi nessuna risposta, e i lavori sono iniziati nel frattempo.
Al di sotto della gradinata Pallorito vi è un locale completamente vuoto e molto spazioso che potrebbe essere utilizzato anche da associazioni sportive, ma causa infiltrazioni d'acqua il locale è totalmente inagibile” , concludono.
Nel frattempo attendono risposte in merito dalla società e dall’amministrazione comunale.