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Salute e la sicurezza dei Vigili del Fuoco: il Segretario UILPA scrive al Ministro Salvini

Salute e la sicurezza dei Vigili del Fuoco: il Segretario UILPA scrive al Ministro Salvini

I Vigili del Fuoco vengono quotidianamente esposti a sostanze tossiche anche nelle fasi successive agli interventi a causa della contaminazione dei dispositivi di protezione individuale. In molti Paesi è ormai radicata un’ampia presa di coscienza del fatto che i D.P.I. non sono sufficienti a proteggere i vigili del fuoco dalle sostanze tossiche ed alcuni studi hanno evidenziato una stretta correlazione con l’insorgenza di alcune gravi malattie (tra cui il cancro) che, tra i vigili del fuoco, ha un’incidenza più elevata rispetto ad altre categorie lavorative. Ad aggravare un quadro complessivo già di per sé allarmante sono studi che dimostrano come le malattie cardiovascolari rappresentino circa il 45% delle cause di morte tra i vigili del fuoco e come l’incidenza di cancro al rene o al colon sia superiore alla media a causa delle sollecitazioni termiche e dello stress psico-fisico cui sono sottoposti gli operatori." L'allarme arriva dalla missiva della UILPA Vigili del Fuoco, a firma del Segretario Generale Alessandro Lupo, inviata al Ministro dell’Interno Matteo Salvini, al Sottosegretario all’Interno Stefano Candiani, al Capo Dipartimento VVFSPDC Salvatore Mulas e al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Ing. Fabio Dattilo.

"Quanto in precedenza rappresentato ha indotto numerosi Stati a riconoscere ai vigili del fuoco alcuni benefici, tra cui quelli di natura previdenziale; in Italia, invece, i nostri Vigili del Fuoco non hanno alcuna forma di previdenza complementare, non vengono considerati categoria usurante e non beneficiano di alcuna forma di assicurazione obbligatoria per gli infortuni e le malattie professionali - continua il Segretario -In questi anni la UILPA Vigili del Fuoco ha lanciato una massiccia campagna di sensibilizzazione del personale e delle istituzioni poichè i dati che giungono dall’Opera Nazionale di assistenza del CNVVF evidenziano un problema estremamente grave e preoccupante per la salute di tutto il personale."

"Tanto premesso, a tutela della salute del personale, oltre ad un incontro urgente, la scrivente chiede specifici provvedimenti finalizzati a: L’adozione di protocolli di sicurezza che consentano la riduzione del contatto con le sostanze inquinanti anche al termine degli interventi (cambio dei dispositivi di protezione individuale al termine di ogni incendio, possibilità di fare la doccia dopo ogni intervento contaminante ecc.); La previsione di accertamenti diagnostici mirati a cui sottoporre periodicamente il personale ad implementazione di quelli attualmente previsti per il libretto sanitario; L’adozione di un adeguato sistema statistico per valutare l’esposizione del personale prevedendo l’obbligo di inserimento nel fascicolo personale di tutti gli interventi che possano avere ripercussioni sulla salute; La predisposizione di un sistema di monitoraggio che consenta una valutazione efficace dell’incidenza di malattie o cause di morte dei Vigili del Fuoco anche dopo il collocamento in quiescenza; La rivalutazione e l’ampliamento del numero e della tipologia di malattie che devono essere riconosciute come dipendenti da causa di servizio; Il riconoscimento ai Vigili del Fuoco dei benefici di categoria usurata; Il riconoscimento di una specifica maggiorazione dell’indennità di rischio; Il riconoscimento di specifici ed opportuni benefici di natura previdenziale" conclude il Segretario.

(Immagine di repertorio)

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