"Non ne possiamo più e quello che è successo oggi è l'ultimo di una serie di incidenti che si potrebbero benissimo evitare se, chi di dovere, si impegnasse a prendere i giusti provvedimenti" i residenti di via Cincinelli, nel quartiere Corneto, a Macerata, dopo l'investimento avvenuto oggi, denunciano una situazione che oramai va avanti da anni e sulle quale nessuno interviene per prevenire episodi come quello occorso oggi alla 79enne investita nei pressi della rotatoria dell'arteria del capoluogo, ricoverata ora all'Ospedale Torrette di Ancona in prognosi riservata.
"L'ultimo incidente è appunto quello che è successo questa mattina ma, nemmeno un anno fa, una bambina era stata colpita di striscio da una vettura mentre passeggiava lungo via Cincinelli - ci spiegano i residenti -. Il semaforo dell'attraversamento pedonale è ormai fuori funzione da mesi e nessuno è mai venuto a ripararlo. Per non parlare di quello rallentatore che è spento ugualmente da diverso tempo. Non che quando fossero accesi la situazione era migliore in quanto, essendo un semaforo rallentatore, spesso accade che gli automobilisti, allo scattare del giallo, invece di arrestare la marcia, accelerano. Un circostanza che si verifica in entrambe le direzioni di marcia ma, in particolare, se si percorre via Cincinelli da sud in direzione del centro Città."
"Sarebbe opportuno adoperarsi per installare un semaforo più adeguato, che sia in grado di rilevare la velocità e multare gli automobilisti privi di senso civico, soprattutto nei pressi dell'attraversamento pedonale - continuano i cittadini -. Poi c'è la rotatoria, che è solo un "palliativo" per chi procedere da Macerata in direzione sud: la corsa rallenta nei pressi dell'intersezione stradale ma, superara questa, le vetture riprendono puntualmente a marciare con velocità sostenuta."
"Quello che però è necessario per tutti noi residenti di via Cincinelli, è la creazione di un marciapiede perché il tragitto per arrivare dalle abitazioni alle strisce pedonali è completamente sprovvisto di protezioni - osservano -. Siamo oltre 25 famiglie e questo è un centro abitato: non è possibile che le auto sfreccino a folle velocità superando anche gli 80 chilometri orari. È evidente che la segnaletica orizzontale non è più sufficiente."
La richiesta dei residenti di via Cincinelli è di fare in modo che la sicurezza e la prevenzione su strada siano l'imperativo per chi di dovere. "Chiediamo all'Amministrazione comunale, o a chi di competenza, di intervenire immediatamente perché non possiamo rischiare ancora episodi come quello di oggi."
“Magica”, la lupa del Parco Nazionale dei Monti Sibillini seguita da satellite, è deceduta lo scorso 12 luglio dopo essere stata investita da un’auto alle porte di Visso.
“Si tratta di una grave perdita - dichiara il direttore del Parco Carlo Bifulco - perché con la morte della lupa viene così in parte vanificato l’impegno profuso dal Parco nelle complesse e delicate operazioni di cattura e applicazione del collare GPS a un esemplare di una specie di altissimo valore simbolico ed ecologico e specie di interesse comunitario. In effetti non sono gli animali che attraversano le strade ma siamo noi che attraversiamo ed interrompiamo i loro territori creando con velocità troppo elevate occasioni di incidenti pericolosi anche per gli automobilisti”.
Il corpo dell’animale è stato inviato dai Carabinieri Forestali del Parco alla sede di Tolentino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche, che ha provveduto a effettuare le indagini necroscopiche. La lupa Magica era stata catturata il 13 dicembre dello scorso anno nell’ambito del progetto “Wolfnet2.0” finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e realizzato in collaborazione con altri Parchi nazionali. Oltre a Magica, lo stesso giorno era stato catturato il lupo “Lui”, un individuo maschio sul quale proseguono regolarmente le attività di monitoraggio.
I dati ottenuti da queste attività rivestono grande importanza per la conoscenza e la conservazione del grande carnivoro, circondato ancora da pregiudizi e false credenze. La conoscenza approfondita della biologia e del comportamento del lupo risulta di grande importanza anche per migliorare le azioni di prevenzione e mitigazione dei conflitti con le attività zootecniche, sebbene le sue prede principali siano rappresentate in gran parte da animali selvatici, quali cinghiali, caprioli e cervi. Attualmente nel Parco e nelle aree limitrofe, su un territorio di circa 1200 Kmq, vivono circa 70 lupi, distribuiti in 16 gruppi familiari ciascuno dei quali occupa un territorio ben definito. Sebbene il suo numero sia cresciuto negli ultimi decenni grazie a diversi fattori, tra cui l’entrata in vigore di norme di tutela e l’aumento delle sue prede naturali, si registra ancora una alto livello di mortalità soprattutto legato ad attività umane, come il bracconaggio e gli investimenti stradali; come è intuibile ed anche dimostrato nel progetto Life “STRADE”, il principale fattore di il rischio di collisione con la fauna selvatica lungo le strade è rappresentato dalla velocità.
Per assicurare la sicurezza di chi viaggia lungo le strade del parco e il rispetto dei limiti di velocità “gli ordinari cartelli stradali non sono sufficienti”, afferma Bifulco, “nei prossimi giorni richiameremo l’attenzione dei gestori delle strade, soprattutto Province e ANAS, affinché pongano in essere tutte quelle misure, indicate anche nel Life STRADA, necessarie a garantire una effettiva sicurezza lungo le strade che attraversano territori naturali ed i cui è noto il frequente attraversamento da parte di animali selvatici”.
Le tragedie portano con sé ricordi indelebili che mai si cancelleranno, mai si dimenticheranno. Un evento naturale come quello di un terremoto ricorda quanto in questa terra l’umano è un ospite più che abitante.
Una frazione di secondo può demolire tutto quello che di bello è stato costruito. Lo sanno bene i tanti marchigiani travolti, feriti e segnati da quel terribile sisma che dalla notte del 24 agosto 2016 non ha abbandonato la loro terra per più di un anno.
Numerose e frequenti le scosse verificatisi in quel lasso di tempo: una scia, un ripetuto e continuo succedersi di movimenti sussultori che hanno purtroppo sbalzato via ogni cosa che appartenesse a quel territorio e a quella gente.
La storia di un popolo ridotto in macerie
Tante, troppe vittime innocenti, sotto quell’accumulo di calcinacci. Una tragedia nella tragedia, perché un evento catastrofico non fa che innescare altre numerose, piccole ma profonde catastrofi; a pezzi cascano non solo le mura di una casa, ma i pilastri dell’economia di una fiorente regione.
Nelle rovine di una città rasa al suolo sono custoditi i sacrifici di una intera generazione andati ormai perduti, le lezioni di vita rinchiuse tra le quattro mura di una scuola andata in frantumi. Sotto quella nube di rovine c’è il peso di una adolescenza che porta il peso di un qualcosa che ha reso questa giovinezza meno spensierata, meno giovane; il peso di un ricordo che nessuno vorrebbe mai poter raccontare.
E che ne sarà di questi ragazzi?
Molti hanno preferito trasferirsi e iniziare altrove, forse per dimenticare e per ricominciare. Le scuole fanno fatica a ripartire perché i numeri degli iscritti non sono abbastanza: ad Amandola, un istituto alberghiero nuovo di zecca, forse non aprirà mai.
Da una tragedia ci si può rialzare
Il dolce paesaggio marchigiano, bagnato ad est dal mare ed incorniciato da verdi e rigogliosi territori montuosi, ha tutte le possibilità di farcela, di sopravvivere.
E a sopravvivere sono tutte le attività economiche della regione, impegnata nell’agricoltura, nella pesca, nell’industria e nel turismo: questo enorme potenziale che sta mano mano riprendendo a carburare può spingere i giovani a non abbandonare questi luoghi da cartolina che possono ancora loro garantire un futuro.
Se è vero che un evento naturale sconvolge quella che è la natura non solo dei luoghi, ma anche e soprattutto della sua gente e della sua ricchezza, una tragedia deve essere in grado di ricolorare tutto quel nero…
Da chi bisogna ripartire?
Dalle generazioni che vengono e che verranno, che decidono e decideranno di non abbandonare la loro regione. E se tutto va in frantumi, se le scuole hanno difficoltà ad ingranare la marcia, una valida alternativa è data loro dallo strumento della formazione a distanza: atenei come l’Università telematica Cusano offrono la possibilità di frequentare corsi di laurea online e consentono, quindi, ai giovani marchigiani di ripartire esattamente lì dove tutto è andato perso.
Se, allora, ancora ci vuole del tempo per ricostruire scuole ed università, le generazioni del domani non possono perdere questa splendida occasione per ridipingere a colori il loro futuro.
Ricostruzione terminata per altre due abitazioni nel centro storico di San Severino Marche. Il sindaco, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’ordinanza con la quale aveva dichiarato inutilizzabile un edificio di via Lazzarelli, consentendo così il rientro a casa per due famiglie. I lavori di riparazione nelle strutture lesionate dalle scosse di terremoto dell’ottobre del 2016 ammontavano a circa 120milioni di euro.
Niente domiciliari per Luca Traini. Il Pubblico Ministero della Corte di Cassazione ha rigettato la richiesta del legale del 29enne di Tolentino, Giancarlo Giulianelli, che aveva chiesto l'annullamento dell'ordinanza del Tribunale del Riesame delle misure cautelari nei confronti del suo assistito. L'avvocato Giulianelli, venerdì scorso, aveva chiesto per il suo assistito la misura cautelare degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Oggi è arrivata la decisione della Cassazione che ha rigettato la richiesta del legale.
Dunque Traini, che il 3 febbraio del 2018 sparò a sei persone di origine africana a Macerata, rimane nel carcere di Montacuto ad Ancona, dove sta scontando la pena a 12 anni di reclusione per le accuse di strage aggravata dall'odio razziale e porto abusivo d'arma.
Per la difesa del giovane tolentinate non resta ora che aspettare il 26 settembre, data fissata dalla Corte d'Assise di Appello di Ancona per l'udienza di secondo grado.
Parte oggi, lunedì 15 luglio, il divieto di fumare sulla battigia e in acqua sulle spiagge di Pesaro. I cartelli sono stati collocati e allestiti gli ombrelloni con i posacenere. Sarà vietato fumare sulla battigia delle spiagge, nell’intero territorio comunale, e negli specchi d’acqua fino ad una distanza di 200 metri dalla riva. Sarà anche vietato gettare rifiuti connessi ai prodotti di fumo nelle acque marine e negli arenili.
"L'ordinanza non rappresenta un intervento sporadico – sottolinea l’assessore all’ambiente Heidi Morotti - piuttosto il primo passaggio di un percorso civile e morale che un'amministrazione moderna deve iniziare, in piena coerenza con le politiche ambientali europee ed internazionali. Il divieto antifumo non risolverà immediatamente tutti i problemi ambientali e sanitari connessi, tuttavia è l'avvio di una sensibilizzazione civica che da adesso in poi intendiamo rafforzare sempre più."
Il divieto è per tutti i cittadini residenti o presenti a qualsiasi titolo nel Comune di Pesaro. Sono previste sanzioni amministrative tra i 25 e i 500 euro. L’obiettivo è, con l’intento di salvaguardia della salute pubblica, ridurre i rifiuti derivanti dal fumo delle sigarette perché sono materiale non biodegradabile e contengono componenti nocive per l’ambiente.
E' stato creato anche un hashtag dedicato alla Pesaro libera dal fumo in spiaggia che è #smokefreebeach.
I Sindaci dei Comuni di Tolentino e San Severino Marche, Giuseppe Pezzanesi e Rosa Piermattei, entrambi da sempre fortemente impegnati a far sì che una struttura viaria così importante, come l'Intervalliva, per le vallate del Chienti e del Potenza potesse divenire realtà prima possibile, plaudono con entusiasmo al raggiungimento del grandissimo obiettivo della costruzione della bretella Tolentino - San Severino Marche.
"Vogliamo manifestare con tutto il cuore la nostra riconoscenza nei confronti di tutti coloro che, a vario titolo e in varie riprese, hanno contribuito insieme a noi e più di noi al raggiungimento di un obiettivo vitale come quello del finanziamento e quindi della realizzazione in tempi brevi, per l'appunto, della bretella - spiegano i due sindaci -. Ricordiamo quindi i vari passaggi, poi divenuti fondamentali, presso le strutture governative deputate, che hanno visto protagonisti la Società Quadrilatero,l'ANAS, la Regione Marche, la Provincia di Macerata, con il supporto della Camera di Commercio, dell'Associazione degli Industriali e di tutto il mondo socio economico in generale che con noi oggi esprime a tutte le parti in causa la più ampia riconoscenza e gratitudine."
"Ci corre l'obbligo poi di ringraziare in modo particolare il consigliere regionale Luigi Zura Puntaroni con il quale noi sindaci abbiamo interloquito molto spesso e con profitto e tutti i rappresentanti politici governativi di questo territorio che si sono spesi per la causa, camminando tutti insieme, come dovrebbe essere sempre, stiamo andando verso la risoluzione di una problematica antica che oggi più che mai rappresenterà in termini di crescita e di sicurezza di tutti i territori interessati un fattore determinante e quindi irrinunciabile" aggiungono Piermattei e Pezzanesi.
"Purtroppo però, come sempre o quasi accade, anche in queste storiche occasioni, si manifestano coloro che, per loro disgrazia e ancor più per disgrazia delle comunità che dicono di rappresentare, manifestano la loro contrarietà a cotanta opera definendola addirittura superflua e inutile - osservano i due sindaci -. A loro ci sentiamo di dire che, ancora una volta ed ancor più questa volta, che non hanno alcun rispetto per le esigenze del territorio per le quali sin qui, altri e non loro, hanno lavorato e lavorano concretamente, ovvero tutte le istituzioni che non hanno mai avuto dubbi sull'estrema necessità di realizzare per l'appunto la Bretella di collegamento Tolentino - San Severino Marche proprio per quello che rappresenta e rappresenterà per le tante Comunità locali interessate."
"Ci stringiamo quindi in un abbraccio ideale con i rappresentanti delle istituzioni che hanno sancito il raggiungimento di questo vitale traguardo e con le comunitá che con i tanti Sindaci del territorio, ci onoriamo di rappresentare e tutelare" concludono Piermattei e Pezzanesi.
Chi si è trovato oggi a passeggiare lungo la falesia di Pioraco ed ha alzato lo sguardo si sarà chiesto cosa fosse successo e cosa facevano lì tutti quei volontari del Soccorso Alpino. Si è trattato di una delle frequenti esercitazioni che il Soccorso Alpino, in questo caso organizzato dalla Stazione di Macerata, svolge per essere sempre pronto e preparato. Alla vista il coordinamento creava una coreografia avvincente e impeccabile.
Il programma della giornata redatto da Capo e Vice Capo Stazione ha previsto numerose manovre. Proprio quelle manovre che - nonostante costituiscano termini oscuri per i più - saranno fondamentali in caso di salvataggio. Il fatto che gli "Angeli dela montagna" le abbiano provate e riprovate nella loro totalità costituisce la migliore garanzia per gli appassionati delle nostre montagne.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente l’ultimo evento temporalesco accorso nella nostra provincia e nello specifico riguardo alla tematica sulla responsabilità degli enti locali per i danni causati dalla caduta di alberi o rami in occasione di temporali. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Porto Recanati che chiede: “È possibile ottenere il risarcimento dei danni riportati dalla propria autovettura a seguito della caduta di un albero causata da un forte temporale?”
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione estremamente sensibile, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi il Tribunale di Cagliari, con una pronuncia che ha posto le basi all’unanime orientamento della Corte di Cassazione, secondo il quale: “È configurabile la responsabilità del Comune a norma dell’art. 2051 c.c. per il danno cagionato al privato da un bene demaniale, atteso che questo si trova nella custodia della amministrazione medesima e quindi rientra nel suo potere di amministrazione e custodia”, ed ancora: “ La responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia, può essere esclusa solo se si provi il caso fortuito, consistente in un evento imprevedibile ed eccezionale. Non può quindi ritenersi caso fortuito interruttivo del nesso di causalità, un temporale, seppur caratterizzato da forti raffiche di vento e caduta di grandine” (Trib. Cagliari; Sent. del 06.12.1995).
Difatti il richiamato art. 2051 del codice civile, prevedendo espressamente che: “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”, disciplina l’istituto della responsabilità della cosa in custodia, la quale assume carattere oggettivo, dal momento che prescinde dall’effettivo coinvolgimento del custode della cosa nell’evento lesivo provocato da quest’ultima, introducendo, nel caso che ci occupa, la questione della diretta riconducibilità del danneggiamento riportato dal veicolo, agli enti amministrativi, quali Comune, Provincia, Regione, tenuti alla sicurezza e alla manutenzione delle strade, urbane nel primo caso, extraurbane negli altri due, nonché delle relative pertinenze, come marciapiedi e alberi, riconducibilità superabile solo con la prova dell’accadimento di un caso fortuito, inteso quale elemento estraneo alla sfera soggettiva del custode, del tutto autonomo, imprevedibile nonché di assoluta eccezionalità, tale da interrompere il nesso di causalità e risultare idoneo a rappresentare l’esclusiva causa del danno.
A tal proposito, con riferimento ai danni cagionati da precipitazioni atmosferiche, la Suprema Corte più volte chiamata a pronunciarsi su tale questione, è stata chiara nell’escludere l’ipotesi di caso fortuito o della forza maggiore in presenza di fenomeni metereologici anche di particolare forza e intensità, se questi rientrano comunque, per quanto rari e sporadici, nella normale prevedibilità, arrivando inoltre a stabilire con una recentissima sentenza che: “In tema di responsabilità ex art. 2051 c.c., la riconducibilità degli eventi atmosferici alla nozione di "caso fortuito" è condizionata alla presenza dei requisiti dell'eccezionalità e dell'imprevedibilità, i quali non possono ritenersi provati neanche per il fatto che sia stato dichiarato lo stato di emergenza sulla base di valutazioni operate dalla protezione civile, poiché la "calamità naturale" che determina lo stato d'emergenza, non costituisce di per sé un evento eccezionale e imprevedibile, pur potendo essere determinata anche da eventi di tal natura, le cui caratteristiche devono essere accertate sulla base di elementi di prova concreti e specifici”. ( Cass. Civ.; Sez. III; Sent. n. 14861; dep. 31.05.2019).
Pertanto, in risposta alla domanda del nostro lettore, si può affermare la legittimità della richiesta di risarcimento avanzata nei confronti dell’Ente per i danni causati dai beni sui quali quest’ultimo svolge la propria attività custodiale, di gestione e manutenzione. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
L’associazione Culturale Azione Comune di Tolentino, davanti alle ultime dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Pezzanesi apparse sulla stampa con particolare riferimento al comitato Don Bosco di cui fanno attivamente parte, ritiene necessario rispondere in "maniera democratica e pacata ma altrettanto ferma. Iniziamo con il dire che, di tanto in tanto, non nuoce a nessuno ricordare alcuni sacri capisaldi della nostra costituzione; in particolare l'art.18 e l’art. 21 - spiegano gli appartenenti all'associazione -. Il primo prevede espressamente la libertà di associazione che presuppone una pluralità di soggetti accomunati da un unico fine che, nel caso di Azione Comune, è quello di partecipare al dibattito politico che si articola nella nostra città; mentre il secondo riconosce il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione."
"Proprio per questi motivi, cari signori della giunta, non siete autorizzati a considerare come semplici "agitatori di professione", dei cittadini che, organizzati in comitati, dichiarano di non essere in sintonia con alcune vostre legittime proposte in merito al riassetto degli edifici scolastici di Tolentino - prosegue Azione Comune -. In questo nostro comunicato, e solo per questa volta, non entriamo nel merito della questione Scuola Don Bosco perché vogliamo ribadire, con Aldo Moro, che “la persona e la sua dignità viene prima di ogni cosa, addirittura prima dello stato e delle sue istituzioni tant’è che i valori e i principi sanciti nella nostra costituzione, non sono stati concessi e quindi come tale revocabili, ma riconosciutie quindi inviolabili”. Proprio seguendo l’insegnamento di un tale gigante della politica italiana, nella conferenza stampa del comitato Don Bosco di cui abbiamo avuto l’onore di curare la parte introduttiva, ci siamo rivolti al Sindaco definendolo “nostro imprescindibile punto di riferimento che ricopre un ruolo importantissimo e vitale per la nostra città” invitandolo semplicemente ad ascoltare la nostra voce e l’accorato appello di 2500 persone che hanno aderito alla nostra iniziativa. Anche perché siamo convinti che ogni e qualsiasi sindaco, pur essendo eletto da una parte politica, nel momento in cui riceve il mandato non rappresenta solo questa ma tutti i cittadini, i quali dovrebbe ascoltare anche se non ne condivide le posizioni e a tutti dovrebbe rendere conto."
"Definirci come indistinta massa di signori con la sola volontà di delegittimare chi governa, non rende onore né al sindaco né alla sua giunta. È semplice mancanza di rispetto nei confronti di chi sta solamente svolgendo il sacrosanto esercizio di partecipare alla vita democratica del paese. Intangibile è dunque il nostro diritto al dissenso in relazione ad alcune scelte che vi state accingendo a porre in essere - continua l'Associazione -. Se invece si sta mettendo in atto il tentativo di spostare la discussione sul terreno della rissa politica al solo fine di rifuggire dal merito delle questioni che stiamo ponendo, vi informiamo che per quanto ci riguarda non troverete terreno fertile. Nell’ambito della conferenza stampa di presentazione del Comitato, dove sono prevalsi la moderazione e il buon senso, abbiamo teso la mano all’amministrazione tutta rendendoci disponibili al confronto e al dialogo. Abbiamo argomentato le nostre idee con tesi e dimostrazioni tecniche ben solide, basandoci non sul sentito dire ma su relazioni prodotte da tecnici incaricati dal comune e riferendoci, sempre e comunque, ai vari decreti emanati in questi ultimi due anni dalle varie autorità competenti."
"Lei, nonostante il suo atteggiamento decisamente poco accomodante, è e rimane il nostro Sindaco pertanto le rinnoviamo ancora una volta l’appello al dialogo libero, democratico e rispettoso" concludono i rappresentanti di Azione Comune.
Il vicesindaco di Tolentino, Silvia Luconi, affida al proprio profilo Facebook i ringraziamenti per quanti le sono stati vicini durante i momenti terribili seguenti al brutto incidente capitatole mercoledì scorso e lo fa con un lungo post in cui cita soccorritori, familiari, colleghi, amici e semplici conoscenti.
"Eccomi qua. Ammaccata, ma in ripresa. Di mercoledì scorso rimangono questi occhiali che sono il segno di quei lunghissimi drammatici minuti. Grazie a tutti coloro che mi sono stati vicini e che lo sono tutt’ora; non avrei mai pensato ad una dimostrazione d’affetto così ampia e trasversale. Grazie alla mia azienda e ai miei colleghi di lavoro, grazie al Sindaco che mi ha assistito nei primissimi istanti dopo l’impatto, ai miei colleghi assessori, ai consiglieri (tutti i consiglieri, indistintamente), agli amici vicini e meno vicini, ai cittadini, ai dipendenti comunali, a tutti coloro che hanno pregato per me (per noi): i frati agostiniani, Don Ariel Veloz Mendez, Don Andrea, il Vescovo Claudio.""Grazie ai Vigili del Fuoco, a Elvio Tedeschi in particolare e alla sua squadra, ai Vigili Urbani, al 118 e ad Alessandro (so solo il suo nome) che ha tentato invano di tranquillizzarmi al telefono chiedendomi dove fossi. Grazie ai sanitari di Icaro - DUE ANGELI - e grazie infine alla professionalità di medici e infermieri di Torrette, che in tempi record hanno fatto in modo di farmi avere notizie del bimbo, che era l’unica cosa che mi importasse. Grazie a Sergio, Lauretta e Sandro, i miei vicini di casa, che hanno fatto il possibile per aiutarmi, mentre ero chiusa in auto. Grazie ai Carabinieri, al Capitano De Carlini e al Comandante Losito, che mi sono stati vicini dai primissimi istanti fino all’ospedale. Grazie al mio medico Stefano Gobbi e alla mia ginecologa Sabina Brandi (lo so che sono una paziente indisciplinata!)."Poi un inciso. "Solitamente non sono solita palesare i miei affetti, soprattutto sui social, ma in questo caso non posso esimermi: un grande grazie e un immenso “scusa” vanno a mio marito, a mio padre e a mia madre, a mio fratello, a Eleonora, ai miei suoceri, ai miei cognati e a Adelaide, a tutta la famiglia in senso lato, mia e acquisita. Non avrei mai voluto procurarvi questa preoccupazione, ma non posso tornare indietro. Posso lasciarvi però con la stessa frase che Padre Gabriele Pedicino ha pubblicato ieri sera su questi canali:“Benedetto dolore, perché ci umilia e apre le porte di un cambiamento” (Don Fabio Rosini)"."
Ad annunciarlo è il deputato della Lega, l'onorevole Luca Rodolfo Paolini. "Il comparto sicurezza delle Marche, grazie all'azione del Governo del Ministro Salvini e del sottosegretario Morrone, si rafforza con l'assegnazione di 35 nuovi agenti di Polizia Penitenziaria - spiega Paolini - ripartiti tra i principali istituti di pena del territorio. 16 andranno in Ancona, (12 alla Casa Circondariale e 4 alla Casa di Reclusione Barcaglione) 7 ad Ascoli, 4 a Fermo e 8 a Pesaro: (5 alla Casa di Reclusione di Fossombrone e 3 alla Casa Circondariale di Pesaro ). Nuovo personale significa turni meno massacranti, meno stress, più tranquillità per la Polizia Penitenziaria nel lavoro di vigilanza e attuazione della esecuzione pene nel rispetto delle leggi, dei regolamenti e dei diritti dei reclusi, lavoro che è molto più difficile, complesso e articolato di quanto si creda. È un ulteriore passo nella direzione di una complessiva riforma della Giustizia e della Esecuzione che è tra le priorità del Governo" conclude l'onorevole della Lega.
Anche il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, interviene sulla realizzazione dell'Intervalliva Tolentino-San Severino, per rispondere principalmente a chi crede che l'opera "rischi di tramutarsi in un inutile sperpero di denaro pubblico", come sottolineato, nella giornata di ieri, dal Consigliere Regionale del Gruppo Misto Sandro Bisonni.
"Le infrastrutture sono un fattore di sviluppo, tanto più in un territorio ancora indebolito dal terremoto e bisognoso non solo di essere ricostruito, ma anche di essere rilanciato con un vero e concreto piano di sviluppo - osserva Pettinari -. L’entroterra, privo com’è di importanti collegamenti, non può prescindere dal potenziamento dei principali servizi pubblici tra cui la mobilità. Il nostro territorio attualmente può contare, oltre al corridoio Adriatico, soltanto sulla superstrada Civitanova-Foligno; un’arteria senz’altro molto importante, anche se deve essere completata nell’innesto di Civitanova e di Foligno con l’ordinaria viabilità, nel collegamento con il capoluogo Macerata fino a Villa Potenza e con la Valnerina e il suo comprensorio montano, con lo svincolo di Muccia. Tuttavia la superstrada non è sufficiente, anzi rappresenterebbe un’ulteriore penalizzazione e causa di squilibrio del nostro territorio, rispetto alla parte nord della provincia (l’intera vallata del Potenza e il suo comprensorio montano da Camerino a Matelica-Fabriano). È indispensabile quindi collegare la superstrada realizzata nella Val di Chienti con il resto della provincia. A tal proposito ricordo che il progetto Quadrilatero prevede la realizzazione di questi collegamenti attraverso la Pedemontana (Fabriano-Camerino-Muccia) e la nuova bretella Tolentino - San Severino, nonché l’ammodernamento della strada provinciale 78 “Sforzacosta - Sarnano”.
"Non si possono condividere le considerazioni di chi ritiene l’opera inutile e superflua. Mi permetto di ricordare, oltre a quanto detto, che la bretella collegherebbe finalmente, per mezzo di un’arteria moderna, veloce e soprattutto sicura, i due poli produttivi più importanti dell’entroterra, mentre l’attuale provinciale è sufficiente al solo traffico locale, ma non è adeguata all’enorme passaggio, soprattutto pesante, che la attraversa, anche a causa delle forti pendenze che risultano ancora più penalizzanti durante la stagione invernale - prosegue il Presidente -. Proprio per tali motivi, negli ultimi anni, c’è stata una forte azione a sostegno di questa bretella da parte della regione Marche, della Provincia di Macerata, delle due amministrazioni di San Severino e Tolentino (anche attraverso uno specifico protocollo di intesa) e con il supporto della Camera di Commercio di Macerata e delle varie associazioni di categoria. Iniziative e attività istituzionali che sono proseguite ai vari livelli, con incontri specifici anche in ambito nazionale. "
"L’azione più concreta ed efficace è stata portata avanti nella società Quadrilatero Marche Umbria SPA; in particolare dai soci istituzionali (dall’amministrazione regionale e da quella provinciale e dalla Camera di Commercio). L’opportunità di inserire il finanziamento necessario alla realizzazione della bretella si è verificata nella proposta di utilizzo dei 160 milioni previsti dalla Finanziaria 2018 a completamento del progetto Quadrilatero - ha concluso Pettinari -. In tale occasione, in una riunione convocata dall’amministratore Guido Perosino a Fabriano la scorsa estate, sono state accolte, anche con il sostegno dei soci umbri, le richieste della regione Marche, della provincia di Macerata e della Camera di Commercio sul finanziamento di 88 milioni di euro per la bretella Tolentino - San Severino, in aggiunta dei 10 milioni di euro destinati a tale scopo dalla stessa regione, nonché i 32 milioni necessari per il completamento della Pedemontana. Tale proposta trasmessa dalla Quadrilatero è stata fatta sua dall’Anas e dal MIT (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) e inviata per la necessaria deliberazione CIPE”.
"Gli eventi atmosferici estremi dei giorni scorsi hanno causato notevoli danni agli stabilimenti balneari e a numerose imprese maceratesi. Molti anche i danni patiti dai cittadini alle proprie abitazioni e alle auto colpite da trombe d’aria e grandinate. Destano preoccupazione le ingenti perdite ancora non calcolabili per le attività produttive, agricoltori, insediamenti turistici, stabilimenti balneari, negozi e botteghe artigiane. Nonostante tutto gli imprenditori, le loro famiglie e i loro collaboratori in poche ore sono riusciti a ripristinare le strutture leggere in modo da far ripartire l’accoglienza di turisti e bagnanti. La loro pronta solerzia però non deve sminuire la percezione della mole dei danni subiti e non deve far calare l’attenzione delle autorità verso le conseguenze che il maltempo ha comportato per tutti questi imprenditori" l'allarme sul dover tenere alta l'attenzione in merito al maltempo che negli ultimi giorni ha colpito la Regione Marche arriva dalla Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media impresa.
"Le Marche sono pronte per continuare ad accogliere turisti ma non bisogna far finta che nulla sia successo -proseguono -. CNA Macerata si rende disponibile per aiutare amministratori locali e Regione Marche nella raccolta di tutta la documentazione necessaria al completamento della richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale inoltrata al Governo.
"Siamo pronti come CNA a offrire assistenza ai nostri associati, alle attività colpite e anche alle istituzioni per contribuire alla raccolta della documentazione necessaria attraverso i nostri uffici sul territorio. Rivendichiamo, insieme alle istituzioni locali e in nome delle imprese che rappresentiamo, il diritto a un congruo risarcimento per chi ha subito danni alle proprie attività o alle proprie attrezzature, a chi ha perduto irreparabilmente scorte e dotazioni" ha concluso il Direttore CNA Macerata Luciano Ramadori.
Dal 15 luglio lo Sferisterio si illuminerà di “nuovo”. Alle 21.30, sarà inaugurato l’intervento di light design nell’ambito del nuovo progetto di illuminazione voluto dall’Amministrazione comunale ideato dall’Accademia di Belle Arti di Macerata nell’ambito del Piano Light Design Strategy redatto dall’istituto stesso e approvato dalla Soprintendenza delle Marche.
Per l’occasione, considerata l’affluenza di pubblico per questo atteso evento, il traffico nella zona di piazza Nazario Sauro subirà delle modifiche. Dalle ore 19, non sarà possibile accedere in via Zara all’altezza dell’incrocio con via Armaroli eccetto per i veicoli dei residenti e invalidi. Divieto di transito anche attraverso Porta Picena e in viale Trieste, tra viale don Bosco e piazza Nazario Sauro, con deviazione del traffico in viale don Bosco. Vietato anche il tratto delle mura di via Diomede Pantaleoni con deviazione del traffico lungo via Maffeo Pantaleoni, borgo san Giuliano, viale Leopardi. I vecoli provenienti da corso Cairoli verso lo Sferisterio saranno indirizzati verso via Carducci e da lì verso tutte le direzioni. Dalle 19 fino a interruzione del transito degli autobus sul tratto di viale Trieste, tra viale don Bosco e piazza Nazario Sauro e dalle ore 20 su via Diomede Pantaleoni. Tutti gli autobus circolanti in corso Cairoli saranno deviati verso via Carducci.
I corpi illuminanti dello Sferisterio sono di produzione IGuzzini. La nuova illuminazione interessa la facciata principale dell’arena su piazza Nazario Sauro e la parte dell'emiciclo lungo via Diomede Pantaleoni. Ulteriori apparecchi a led illuminano il porticato di ingresso al monumento. Anche Porta Mercato avrà nuova luce sulla volta e sulle due facciate.
Sostituiti anche i vecchi proiettori che illuminano piazza Nazario Sauro con 25 nuovi al led. La realizzazione del progetto e la stipula della convenzione tra il Comune e l'Accademia di Belle Arti rientrano nella Strategia di sviluppo urbano sostenibile del Comune “ITI IN-NOVA Macerata”, finanziata nell’ambito del POR FESR Marche 2014/2020, in particolare nel quadro degli interventi di “Illuminazione per l’efficientamento e la riqualificazione del paesaggio urbano” .
La Giunta del comune di Tolentino ha deliberato l’utilizzo di una parte della quota “Fondo Sisma” per la realizzazione di un sistema di allarme mediante un impianto di altoparlanti presso la scuola Grandi. per adempiere ai necessari obblighi relativi alla normativa antincendio. L’ importo complessivo, tra progettazione e lavori sarà di € 20.000,00.
La scuola Grandi, che prima del sisma ospitava circa 315 studenti, in seguito alla delocalizzazione delle scuole inagibili Don Bosco e Bezzi presso la medesima oltre che presso immobili di privati riconvertiti all'uso scolastico, ne ospita ora 475, oltre agli uffici direzione e segreteria.
Per tale ragione la situazione creatasi a seguito della gestione dell'emergenza sisma ha comportato la necessità di realizzare nuovi spazi funzionali alla scuola in questione, mediante la realizzazione di un ampliamento i cui lavori sono in corso di esecuzione.
Il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiedendo al Consiglio dei Ministri di deliberare la dichiarazione di stato d'emergenza nazionale per tutto il territorio della Regione.
"Martedì 9 luglio e fino a mercoledì 10 luglio il territorio marchigiano è stato interessato da fenomeni metereologici di grave entità e persistenza che hanno causato danni ingenti alle infrastrutture e alle attività economiche. Tale situazione di emergenza è stata rappresentata dai sindaci con i quali ho effettuato sopralluoghi nelle zone colpite dal maltempo, dalle associazioni di categoria e dal Dirigente della Protezione Civile che ha inviato una relazione in cui rappresenta la portata degli eventi e che allego".
Il Presidente Ceriscioli si riserva "di inviare nel più breve tempo possibile la documentazione che in questi giorni i comuni e i privati stanno approntando".
“È mia intenzione fare chiarezza sul progetto dei parcheggi del Varco sul mare e sulla riconversione completa del centro Città: un’idea progettuale che prevede una riqualificazione a 360 gradi.” Il primo cittadino di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, risponde alle critiche, mosse negli ultimi giorni, in merito al progetto dei parcheggi del Varco sul Mare.
“Quella che è stata proposta dal privato è una riqualificazione complessiva e completa che porterà senza dubbio vantaggio e maggiore valorizzazione alle attività della Città – ha spiegato il Sindaco -. Del progetto complessivo da 12 milioni, che rimane ancora solo un’idea, l’interrato che verrebbe realizzato al Varco sul mare rappresenta solo il 20% del valore complessivo delle opere. La restante parte riguarda la pavimentazione di Piazza XX Settembre, la riqualificazione di Lido Cluana e dei giardini e la creazione di due chioschi. Il restauro riguarderebbe poi l’arco del Varco sul mare e le sue zone verdi. Poi ci sono i parcheggi: 200 posti interrati e 100 posti nella parte superiore.”
“È un progetto importante destinato a una Città che è sempre più ambiziosa e attrattiva e che vuole avere una visione lungimirante: un’idea che crea ricchezza, lavoro e opportunità – ha proseguito Ciarapica -. In Consiglio ci sono alcune posizioni contrarie che credo non abbiano approfondito il progetto: abbiamo quindi l’obbligo morale di portarlo avanti solo dopo che sarà digerito dalla maggioranza, senza creare strappi. Con la dichiarazione di pubblico interesse ci apriamo una porta per parlare di questo tipo di intervento e avremmo l’opportunità di indire la gara e quindi procedere. Invito tutti ad alzare l’asticella del ragionamento soprattutto perché ogni modifica e cambiamento possono essere discussi in seguito.”
“Poi c’è l’idea che il privato posso guadagnare troppo – ha continuato il primo cittadino -. I calcoli sono stati eseguito sulla base di un conto economico e certificato che si basa sugli incassi della Civita.s. I posti auto che passerebbero da bianchi a blu, su 1.745, sarebbero 888. Alla Civita.s rimarrebbe la gestione dei parcheggi a pagamento di Civitanova Alta e San Marone. Dunque i parcheggi a pagamento rimarrebbero 1.345, di cui 331 al Varco sul mare e 126 in corso Dalmazia. Costi, tariffe e vie sono comunque dettagli perché ripeto, il progetto può essere modificato dopo. Ciò che è necessario è che il Consiglio Comunale accetti la dichiarazione di pubblico interesse di un’idea di un privato, che potrebbe poi essere eseguita da chiunque tramite la gara, che conferisce lungimiranza e attrattività a Civitanova Marche.”
La Protezione Civile delle Marche ha diramato, nella giornata odierna, due allerte meteo. La prima interessa tutta la giornata odierna, fino alla mezzanotte, e vede le particolari ciriticità in tutto l'entroterra marchigiano: temporali diffusi lungo tutta la zona montana si verificheranno anche nel Maceratese.
Il secondo bollettino meteo, che riguarda tutta la giornata di domani, dalle 6:00 alle 24:00, prevede allerta gialla per i temporali in tutta la Regione, e arancione in tutta la zona del Piceno e in gran parte del Fermano.
Il calcio come ponte. Via Soccer dà vita a programmi di scambio culturale personalizzati creando una piattaforma di lunga amicizia e collaborazione tra club, scuole e Città con persone che hanno una passione condivisa. 24 studenti, insieme a quattro accompagnatori, della città di Taicang, hanno fatto visita oggi alla Guardia Costiera di Civitanova Marche all'interno del programma promosso dalla Via Soccer.
"Per Civitanova questo è un progetto zero e noi vediamo la Città come una realtà sulla quale investire fortemente - ha spiegato Dario Marcolini di Via Soccer -. Il gemellaggio principale è con la sede centrale di Taicang e Macerata ma considerando che la città cinese conta un milione di abitanti e ha dei grandi e importanti distretti, siamo intenzionati ad aprire il progetto ad altre città della nostra provincia. L'intento è quello di creare una sorta di rete dove tutto il territorio lavora nella stessa direzione e dove ci si aiuta a vicenda: ognuno dovrebbe mettere in comune le risorse che posside e creare una connessione a 360 gradi."
In tre anni, tra Taicang e Macerata, sono passate 730 persone: un dato rilevante che punta alla direzione di un sempre più importante miglioramento. La Via Soccer, che si occupa principalmente dello sviluppo del calcio in Cina è anche consulente per il governo cinese e per gli scambi con l'Italia e con l'area maceratese.
Nella mattinata di oggi, i 24 studenti, insieme ai 4 accompagnatori, primo gruppo di tre che visiteranno le meraviglie maceratesi nelle prossime settimane, hanno visitato la sede della Guardia Costiera di Civitanova Marche e hanno avuto l'opportunità di salire a bordo della Charlie Papa 839. "Cerchiamo di dare un'idea a 360 gradi di quella che è la vera Italia e di quello che è il Made in Macerata e il Made in Marche - ha spiegato Marcolini -. Il gruppo, in questi giorni, visiterà il Monte Conero, potrà assistere a lezioni di cucina e si potrà quindi avvicinare a quella che è la cultura italiana. Il Governo cinese è molto contento del progetto perché questo, per i ragazzi, non è solo un viaggio vacanza ma è un viaggio dopo il quale i giovani tornano migliorati nel loro Paese."