Nella giornata di sabato infiltrazioni umide raggiungono la Regione determinando molte nubi con cieli in prevalenza nuvolosi o molto nuvolosi, ma senza fenomeni degni di nota. Nello specifico sul litorale settentrionale cieli molto nuvolosi al mattino con deboli piogge. Graduale attenuazione della nuvolosità ed assorbimento dei fenomeni nel corso della giornata; su litorale meridionale e subappennino nubi sparse alternate a schiarite per l'intera giornata; sull'Appennino nubi sparse alternate a schiarite con tendenza dalla sera ad ispessimento della copertura fino a cieli nuvolosi o molto nuvolosi. Venti deboli meridionali in rotazione ai quadranti nord-occidentali; Zero termico nell'intorno di 2050 metri. Mare mosso.
Dal weekend infatti una veloce saccatura proveniente dal Nord Europa riuscirà a raggiungere l'Italia e le regioni del medio versante adriatico determinando un peggioramento delle condizioni meteorologiche con piogge e rovesci a partire dalle alte Marche nel corso di sabato e, successivamente, anche sull'Abruzzo nel corso di domenica. L'aria fredda che affluirà proprio in concomitanza con il passaggio frontale, causerà un rapido crollo termico da Nord verso Sud, in particolare nel corso di domenica, tanto che in Appennino la quota della neve potrà raggiungere anche valori di medio-alta collina tra Marche e Abruzzo, specie al confine con la Romagna.
Le bambine e i bambini delle Scuole monteluponesi hanno avuto un Vescovo per compagno di banco per un giorno. I bambini infatti hanno accolto emozionati a scuola S.E. Mons. Nazzareno Marconi, in visita pastorale con i sacerdoti della parrocchia Don Gianfranco e Don Giacomo.
Lunedì 13 gennaio, sulle note dell’Inno alla gioia, Mons. Marconi ha incantato gli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado parlando di fratellanza, amicizia, vicinanza con toni affettuosi ed empatici che hanno fatto scoprire un Vescovo amico che cammina a fianco a loro.
Martedì 14 è stata la volta dei bimbi delle due Scuole dell’Infanzia (“Arcobaleno” e San Firmano) che hanno cantato e giocato con un Vescovo “fanciullo”.
Giovedì 16 la visita nelle Scuole si è conclusa con una vivace accoglienza nel plesso della Scuola Primaria “Madre Teresa di Calcutta” dove classi attive, preparate e desiderose di presentarsi al meglio con canti, poesie, drammatizzazioni, elaborati grafici, decorazioni in ogni angolo hanno manifestato calore ed entusiasmo: quello stesso calore che Mons. Marconi ha dimostrato ai bimbi parlando loro di pace, di solidarietà, di apertura all’altro, di inclusione.
Tre giornate da ricordare, intense e gratificanti, che hanno rincuorato i docenti presenti, hanno portato conforto alle famiglie, hanno fatto capire fattivamente il valore dell’umiltà e della presenza.
“Non capita tutti i giorni di avere il Vescovo a scuola” ha affermato il Dirigente Scolastico Alessandra Gattari ai microfoni di un’emittente locale, per questo la soddisfazione e il compiacimento di aver potuto disporre di tale preziosa opportunità da parte di tutta la comunità scolastica non può che essere totale.
Mercoledì 29 gennaio alle 18 presso l’aula multimediale di Treia si svolgerà la prima seduta del “nuovo” consiglio comunale ragazzi e ragazze di Treia.
Con il nuovo anno scolastico si è così rinnovato questo importante organismo di partecipazione alla vita democratica locale presente a Treia dal gennaio 2015, pronto per l’inizio della “quarta legislatura”.
Il regolamento comunale (dell’8 settembre 2014, poi modificato il 30 gennaio 2017), prevede il coinvolgimento degli alunni delle classi quinte della scuola primaria e di tutte le classi della scuola secondaria dell’istituto Paladini di Treia. Questo importante organo è dotato di funzioni propositive e consultive, sui temi che concernono l’attività amministrativa.
Alla prima seduta del 29 gennaio il CCRR eleggerà il Sindaco, il quale subito dopo nominerà il vice sindaco e il segretario.
Ecco i nominativi dei consiglieri eletti della scuola secondaria: Fratini Tommaso (I A), Caldarola Giorgia (II A), Cappelletti Michele (III A), Romagnoli Nicola (I B), Pottetti Aurora (II B), Urselli Simone (III B), Castagnoli Aurora (I E), Petrea Cristian Mihai (II E), Sileoni Martina (III E), Beluli Afan (I F); a questi si aggiungono Leoni Viola (V A Treia), Foglia Alessandro (V A Passo Treia), Palazzesi Diletta (V B Passo Treia), Massei Gabriele (V A Chiesanuova) della scuola primaria .
Grande attesa per conoscere il nome del nuovo baby sindaco dopo Matteo Tomassoni, Valentina Barone ed Alessandro Tartarelli (doppio mandato nel 2017 e 2018).
Città di San Severino Marche in lutto per la scomparsa, avvenuta la scorsa notte, di padre Igino Ciabattoni, guida della cooperativa sociale Berta ’80 e dell’Istituto Croce Bianca, da lui fondati con lo scopo di formare volontari e avviare progetti di prevenzione e recupero delle persone affette da disturbi causati da dipendenze patologiche.
Nato ad Offida, in provincia di Ascoli Piceno, il 29 giugno 1931, appartenente all’Ordine dei Frati Cappuccini, grazie al generoso contributo di Eloisa Paparelli, vedova Miliani, nel 1963 fondò l’opera sociale che ha sede nella frazione di Berta e che da oltre mezzo secolo è impegnata quotidianamente nel recupero e nel reinserimento di ex detenuti.
Col tempo l’attività della struttura si è trasformata, dando vita alla Fondazione Opera Pia Miliani, impegnata ad analizzare i fenomeni del disagio e nell’accogliere, a livello residenziale, soggetti affetti da problemi di abuso di sostanze. E’ nato così l’Istituto Croce Bianca.
Padre Igino ha sempre seguito in prima persona i suoi “ragazzi”, giovani dai vent’anni in su, affetti da tossicodipendenza, alcoldipendenza e patologie psichiatriche. Fra di loro anche molti ex detenuti che lui non ha mai considerato come ultimi ma come propri figli.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, esprimendo profondo cordoglio per la notizia, ha ricordato così la figura di padre Igino: “E’ stato un faro e un approdo sicuro per moltissime persone sfortunate. Una guida straordinaria per molte vittime di tante dipendenze. Se ne va un grande uomo, un vero padre spirituale, una istituzione per tutti. I suoi “ragazzi” , ne sono certa, continueranno ad avere in lui una grande guida anche ora che non c’è più”.
Questa mattina la Fondazione Bocelli a Camerino ha dato il via ai 150 giorni per l'inaugurazione dell'Accademia della Musica di Camerino alla presenza di Veronica Bocelli.
Il Sindaco Sandro Sborgia sottolinea l'importanza di questo evento: "Questa iniziativa è per noi motivo di gioia perchè Camerino è un territorio strettamente legato alla musica e alla cultura che in questo modo, anche dopo il sisma, riesce far a rigenerare e far rinascere lo spirito di comunità - continua - Non bisogna dimenticare che la Fondazione Bocelli è stata molto vicina a noi ma anche a Muccia e Sarnano in questo momento di ricostruzione, per questo siamo soddisfatti e riconoscenti di questo regalo che è sia spirituale che materiale: materiale in senso di strutture e spirituale perchè permetterà la formazione dei giovani di Camerino ma anche dei comuni limitrofi e riaccendere in loro la voglia di vivere e di stare insieme".
La generosità e la solidarietà dimostrata dalla Fondazione Bocelli, ribadisce Sborgia, è simbolo di ripartenza e ripresa che favorirà sicuramente un futuro migliore per i tanti ragazzi che aderiranno all'iniziativa.
Prossima apertura a Muccia della sopraelevata pedonale con ascensore e scale che permette il passaggio tra le SAE ed i centri commerciali eliminando l'attraversamento stradale.
Il Sindaco Mario Baroni afferma: "L'iniziativa è importante perchè permette alle persone di spostarsi, soprattutto consente agli anziani di fare spesa tranquillamente e inoltre di collegare le SAE, l'inaugurazione è prevista la prossima settimana, i lavori sono iniziati tra l'agosto ed il settembre dello scorso anno, il ponte è stato montato 2-3 giorni fa, è un grande traguardo".
(foto di Augusto Fulgenzi)
Il Cosmari replica, attraverso le parole del direttore Giuseppe Giampaoli, alle dichiarazioni del sindacato Cisl Fit riguardanti la gestione del servizio di igiene urbana che il Comune di Recanati ha recentemente affidato, come stabilito dall’ATA 3, all'azienda maceratese.
"È bene premettere che nell’assumere il servizio di igiene urbana di Recanati - esordisce Giampaoli in una nota concordata con il sindaco Antonio Bravi -, il Cosmari ha garantito il mantenimento dei posti di lavoro con la conservazione delle stesse ore precedentemente determinate. Da sottolineare che sono 7 le unità lavorative a cui è assicurato un futuro certo e un inquadramento contrattuale adeguato. Sono 7 unità lavorative, che equivalgono a 5 lavoratori a tempo pieno. Prevedendo il contratto che applica Cosmari retribuzioni orarie maggiori di quello delle cooperative, tutti percepiscono salari già più alti a parità di ore".
"A questi lavoratori sono stati subito aggiunti un'unità lavorativa ex Comune e un dipendente Cosmari in possesso di patente C. A quanto risulta alla Direzione aziendale non risultano esserci lavoratori delusi - prosegue Giampaoli -. Almeno non si sono appalesati tali in nessuna occasione: abbiamo con loro attivato un percorso e sottoscritto accordi in piena collaborazione e direi soddisfazione reciproca. I dipendenti hanno ben compreso che Cosmari è una società seria che deve in primo luogo assicurare i servizi al meglio, ma che garantirà a loro una stabilità di lavoro sicuramente diversa dal passato. Sanno anche che, dopo questo primo periodo, dopo aver stabilizzato il servizio e aver impresso una diversa organizzazione e qualità nello stesso, provvederemo a potenziare le ore di lavoro al personale più impegnato e disponibile".
"In realtà ci sorprende la dichiarazione del Sindacato: primo perché ha sottoscritto tutti gli accordi senza alcun rilievo scritto o verbale, poi perché sapeva benissimo che la stessa procedura è stata seguita nelle altre acquisizioni di personale da parte delle cooperative negli altri comuni. Non meno importante, poi, il fatto che nel tempo molti dei dipendenti assunti hanno visto incrementare le ore lavorative anche se il nostro primo obiettivo era ed è sempre garantire il posto di lavoro. Anche in questo caso - aggiunge il Direttore - ci si è mossi in pieno accordo con il comune, il quale, anche come socio di Cosmari, ha raccomandato la massima salvaguardia dell’occupazione, come in effetti è avvenuto, fermo restando che nel dettaglio degli accordi gli attori sono stati Cosmari, dipendenti e sindacati, e di questi nessuno ha manifestato dubbi".
"Per concludere non siamo per le polemiche, ma per fare bene il nostro lavoro. Ai nostri nuovi e vecchi dipendenti abbiamo raccomandato di lavorare al meglio per la pulizia di Recanati; vogliamo che capiscano che questa Città richiede un impegno particolare per quello che rappresenta. Queste sono le cose che ci interessano - chiosa Giampaoli - e ci applicheremo in questo lavoro con la massima serietà e disponibilità, come abbiamo dimostrato negli altri comuni, ognuno dei quali rappresenta una ricchezza e particolarità del nostro territorio. Lasciamo cadere presunte delusioni o le puntualizzazioni basate sul nulla, tese solo a gettare una luce non positiva sulla nostra società e sugli stessi dipendenti".
Il 2020 si è aperto con una novità sul fronte dei bisogni occupazionali delle imprese marchigiane: dopo diversi mesi in cui le professioni maggiormente richieste erano quelle dei cuochi, camerieri e delle altre professioni dei servizi turistici, questo inizio d'anno il borsino vede al vertice gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche, per i quali le imprese hanno in programma 960 contratti di lavoro da attivare, e una crescita significativa di tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione.
È quanto emerge dai dati dell’indagine Excelsior, condotta mensilmente da Unioncamere e Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, elaborati dall’Ufficio Statistica della Camera di Commercio delle Marche.
“Al di là della stima dei contratti di lavoro che le imprese intervistate hanno in programma di attivare quest’anno (complessivamente sono 10.660, in lieve calo rispetto al dato previsionale di gennaio 2018, ndr.), l’aspetto rilevante dell'indagine riguarda la richiesta di laureati e diplomati evoluti in settori chiave dell’economia regionale, che però sono ancora di difficile reperimento”, osserva il Presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini.
Continua: "Secondo la rivelazione Excelsior, infatti, le imprese marchigiane faticheranno a trovare manodopera qualificata soprattutto nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche e per progettisti, ingegneri e professioni assimilate, dove una posizione su due rischia di rimanere vacante; viviamo nella società della conoscenza, gli imprenditori marchigiani stanno spingendo molto sulle nuove tecnologie e sul digitale e il sistema scolastico deve seguire questo trend – aggiunge il Presidente – vanno dunque rilanciati il ruolo e la centralità soprattutto dell’istruzione tecnica e professionale. Come Camera di Commercio confermeremo anche quest’anno il contributo per la realizzazione di attività di formazione e informazione presso gli Its marchigiani”.
Secondo Andrea Santori, componente della giunta camerale, “l’istruzione tecnica e professionale sono il luogo specifico di costruzione di una nuova alleanza tra mondo della scuola e mondo del lavoro, ma anche il luogo dove partire per affrontare la sfida globale dell’innovazione e della competitività”.
L'attività della Camera di Commercio dedicata all'orientamento al lavoro e alle professioni prevede per quest’anno anche i corsi per l’auto imprenditorialità “Parti con noi” e il calendario formativo di “Crescere in digitale”, destinati ai giovani fuori dai percorsi di studio e inoccupati, il progetto di Alternanza Scuola Lavoro, con l'erogazione di contributi alle imprese che decidono di ospitare gli studenti in azienda.
In questi giorni i residenti di Viale Giacomo Matteotti riceveranno una comunicazione dell’Amministrazione comunale per partecipare ad un incontro informativo che si terrà il prossimo 21 Gennaio 2020 (martedì) alle ore 21.00 all'Auditorium della Biblioteca Filelfica.
La riunione è stata convocata dall’Assessore Giovanni Gabrielli per presentare il progetto di “Riqualificazione di Viale Giacomo Matteotti”. Con l’occasione saranno illustrate anche le modifiche che si pensa di apportate alla viabilità relativamente ad ogni fase di lavorazione.
Parteciperanno il Sindaco Giuseppe Pezzanesi, il Vicesindaco Silvia Luconi, l’Assessore alla viabilità e decentramento Giovanni Gabrielli, la Responsabile Lavori Pubblici Katiuscia Faraoni e il progettista e direttore dei lavori geom. Sergio Passarini.
L'intento è quello di incontrare tutte le famiglie residenti per discutere le problematiche che potranno verificarsi a seguito dei lavori.
A seguito della comunicazione del responsabile della sicurezza, venerdì 17 sarà riaperta al doppio senso di circolazione la sede stradale di Via Nazionale, a Tolentino, interessata in questo ultimo periodo da lavori svolti sia sul ponte che sul torrione di San Catervo.
Si precisa che i lavori sul ponte di San Catervo non sono conclusi. Infatti è da completare parte della pavimentazione di un marciapiede, l'illuminazione e la balaustra da posizionare sopra i cordoli.
La fine dei lavori è prevista per i primi giorni di febbraio 2020, salvo condizioni meteo avverse che potrebbero rallentare di qualche giornata qualche lavorazione.
In questo periodo di tempo, il transito pedonale avverrà alternativamente o sul marciapiede di destra o su quello di sinistra a seconda delle lavorazioni da effettuare.
Pertanto il Comando di Polizia Locale ha emesso un'ordinanza con la quale dalle ore 7.00 di venerdì 17 gennaio in Via Nazionale, nel tratto compreso tra la rotatoria presente all'intersezione con Viale della Repubblica-Via Flaminia e l'intersezione con C.so Garibaldi-Via G. Murat-V.le C. Battisti è disposto il ripristino del doppio senso di circolazione. Il transito pedonale avverrà alternativamente o sul marciapiede di destra o su quello di sinistra.
La ditta esecutrice dei lavori provvederà all'installazione della relativa segnaletica stradale da cantiere con le relative limitazioni, obblighi e preavvisi necessari alle modifiche apportate alla circolazione veicolare e pedonale.
Mancata proroga dei siti di deposito temporaneo per lo smaltimento delle macerie post sisma. Interviene sull'argomento il commissario straordinario, Piero Farabollini :
“Ritengo corretto interpretare che i termini di scadenza dei siti debbano intendersi prorogati fino alla data di cessazione dello stato di emergenza”. Lo ha scritto e comunicato ai presidenti di Regione – Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria – e per conoscenza alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al Dipartimento nazionale della Protezione civile e all’Autorità nazionale anticorruzione, a seguito della richiesta ad Anac della Regione Umbria di sospendere il contratto per rimuovere e smaltire le macerie con Valle umbra servizi proprio in virtù della mancata proroga che doveva essere inserita nell’ultimo decreto sisma.
Farabollini ha spiegato che l’interpretazione data nasce dal “combinato” tra “la proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2020″, inserita nel dl 123 da poco licenziato e dall’avvenuto aggiornamento dei piani di gestione delle macerie”.
Nel 2019 nelle Marche sono state erogate 631.540 pensioni. L'84% sono prestazioni previdenziali in senso stretto, mentre il restante 16% sono prestazioni di tipo assistenziale.
L'importo medio di una prestazione previdenziale nelle Marche è di 990 € mensili lordi, che scende a € 831 se si considerano solo le prestazioni erogate agli ex dipendenti del settore privato (il 71% del totale) Significative sono anche le differenze di genere. Se gli uomini percepiscono in media € 1.218 lordi mensili, le donne arrivano a € 705. Una differenza di € 513 euro che per le ex lavoratrici dipendenti arriva a 628 € euro. L'importo medio delle prestazioni assistenziali è invece di € 439 mensili lordi.
Il 62% delle prestazioni previdenziali erogate nelle Marche hanno un importo inferiore a 1.000 € mensili lordi.
Nelle Marche, infine, sono state erogate nel 2019 più di 53.000 indennità di accompagnamento, delle quali sono destinatarie persone in condizione di completa non autosufficienza.
Questi numeri, elaborati dalle Federazioni dei pensionati di SPI FNP e UILP Marche a partire da dati ufficiali INPS, denotano una situazione preoccupante.
«Siamo ben lontani – sostiene il Segretario generale dello SPI Cgil Marche Elio Cerri - dalla narrazione dominante di una categoria sociale, quella dei pensionati appunto, di ricchi privilegiati. Tra i pensionati italiani, e nello specifico tra quelli marchigiani, ci sono tantissime persone che stanno di fatto scivolando verso la soglia di povertà. Nonostante ciò, durante tutto questo decennio di crisi abbiamo cercato con tutti i mezzi di sopperire alle carenze del sistema pubblico di welfare aiutando ogni giorno figli e nipoti, regalando tempo e soldi, pagando bollette e rate dei mutui, assistendo nipoti e coniugi non autosufficienti».
«Come confermato recentemente anche dall'Istat – prosegue il Segretario generale della FNP Cisl Marche Mario Canale - la presenza di un pensionato all'interno di nuclei familiari vulnerabili ha consentito di dimezzare l'esposizione al rischio di povertà. In cambio di questo contributo alla tenuta della coesione sociale abbiamo ricevuto ben poco. Pensioni che non vengono rivalutate da 7 anni (la mini rivalutazione di 53 centesimi al giorno operata dalla Legge di bilancio è una beffa scandalosa), carico fiscale tra i più alti dell'Unione Europea, nessun diritto esigibile a prestazioni socio assistenziali e sanitarie quando non siamo più in grado di cavarcela da soli».
«Per queste ragioni – conclude la Segretaria generale della UILP Uil Marche Marina Marozzi - le Federazioni dei pensionati di SPI FNP e UILP, a tutti i livelli, stanno portando avanti una mobilitazione che ci ha visti scendere ripetutamente in piazza nello scorso anno. Siamo stati a Roma il 1 giugno e il 16 novembre scorso, per poi incontrare Sindaci, Prefetti, rappresentanti della Regione Marche e Parlamentari su tutto il territorio regionale negli ultimi giorni dell'anno. Senza risposte da parte del Governo la mobilitazione proseguirà nei prossimi mesi, a sostegno delle nostre rivendicazioni, che riflettono una questione di dignità».
In estrema sintesi, SPI FNP e UILP Marche chiedono una giusta rivalutazione dei trattamenti pensionistici, il cui potere d'acquisto si è drammaticamente ridotto negli ultimi anni, la riduzione del carico fiscale sui redditi medio bassi da pensione e lavoro e l'aumento delle risorse per la sanità pubblica e per l'assistenza socio sanitaria alle persone non autosufficienti, sia anziane che non. I pensionati italiani vogliono continuare ad aiutare le loro famiglie e il loro Paese, ma hanno bisogno di un sostegno concreto ed urgente.
Il valore attribuito alla storica Villa Buonaccorsi è di 4,5 milioni di euro. La possibilità di adibire questo patrimonio artistico locale a museo ed investire per il suo futuro sembra stare svanendo. Il deputato Mario Morgoni lancia l'appello: "Un investimento di questo genere non è alla portata del solo Comune e per questo occorre sensibilizzare tutti i soggetti possibili per una operazione pubblioco privato che garantisca la piena fruibilità di questo patrimonio".
E continua: "I tempi di definizione della procedura saranno piuttosto brevi. Io credo che un fatto del genere non possa passare inosservato o guardato con indifferenza a Potenza Picena. Villa Buonaccorsi non rappresenta solo un complesso di grande valore storico, culturale e paesaggistico ma anche un bene che appartiene, moralmente se non giuridicamente alla nostra comunità. I Buonaccorsi non erano solo grandi proprietari terrieri ma anche alti prelati, amministratori e con loro hanno lavorato e collaborato generazioni di potentini; la loro prestigiosa residenza è stata frequentata da tanti nostri concittadini per i più svariati motivi e ha rappresentato per qualche secolo un forte punto di riferimento per le persone e un luogo simbolo del territorio tanto da diventarne parte importante della propria identità.
Questo patrimonio culturale, civile, morale e di identità della nostra comunità non può essere cancellato ne’ ignorato.
A maggior ragione se si considera che una realtà come Villa Buonaccorsi può diventare una opportunità per il futuro della nostra comunità in termini di attrazione turistica, di vetrina dei prodotti del territorio, come sede di convegni e di molteplici attività compatibili con la storia e la bellezza del luogo.
Per questo ritengo sia necessario che tutta la Comunità, a partire dalle Istituzioni locali e dalle associazioni, dai cittadini agli operatori economici, metta in atto ogni iniziativa possibile perché questo patrimonio possa vedere un autentico rilancio con un ruolo attivo del pubblico.alto
Ovviamente un investimento di questo genere (il prezzo fissato al momento dalla curatrice è di circa 4,5 milioni di euro ) non è alla portata del solo Comune di Potenza Picena e per questo occorre attivare tutte le energie e sensibilizzare tutti i soggetti possibili per una operazione pubblico privato che garantisca la partecipazione diretta del Comune alla proprietà, un progetto di valorizzazione della Villa e la piena fruibilità di questo patrimonio.
Se non vogliamo smarrire un tassello importante della nostra identità e della nostra storia e se non intendiamo rinunciare alla possibilità di realizzare un grande ed ambizioso progetto per il futuro della nostra comunità è il momento di mettersi al lavoro con coraggio , tutti insieme, in modo corale, al di là delle appartenenze, per non perdere una occasione preziosa, certamente unica e probabilmente ultima".
Facendo seguito alle avviate attività di prevenzione, il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili nella mattinata odierna ha organizzato un incontro, con la presenza del personale medico del Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 3, il Dirigente Scolastico Edoardo Iacucci dell’Istituto comprensivo Lorenzo Lotto, il rappresentante del Consiglio d’Istituto Christan Gismondi, i rappresentanti dei servizi sociali del Comune, al fine di organizzare le attività sanitarie di prevenzione e la corretta comunicazione conseguente al “caso indice” di tubercolosi polmonare che ha colpito una bambina di 11 anni, tuttora ricoverata presso l’Ospedale Salesi di Ancona per le cure del caso.
Il personale medico di Igiene Sanità Pubblica ha incontrato lo scorso 9 gennaio, presso l’Istituto comprensivo Lorenzo Lotto, i genitori dei compagni di classe della paziente che hanno potuto chiedere tutte le informazioni sulla malattia e sulla sua trasmissione.
E’ importante sapere come la tubercolosi è una malattia infettiva che, nelle forme a localizzazione polmonare, può essere contagiosa e trasmettersi da persona a persona per via respiratoria.
La trasmissione necessita comunque di un contatto stretto e molto prolungato con il malato, in uno spazio chiuso e confinato. La malattia si manifesta con sintomi che sono: tosse di lunga durata resistente alle comuni terapie, febbricola persistente, malessere generale, stanchezza, dimagrimento, brividi e sudorazione notturna.
Oggi la tubercolosi è curabile con l'assunzione di una terapia antibiotica adeguata.
"Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica si è attivato tempestivamente con le misure di prevenzione per l’individuazione dei contatti a rischio - ha sottolineato il sindaco -, lo svolgimento degli accertamenti sanitari necessari, la sorveglianza sanitaria dei contatti e la comunicazione alle famiglie coinvolte". L’attività di prevenzione sono supportate dalla Direzione Sanitaria, dai medici dei Distretti Sanitari, dalle Unità Operative di Radiologia e della Pneumologia dei presidi ospedalieri dell’Area Vasta 3, dai Medici di Medicina Generale e dai Pediatri di Libera Scelta.
L’esame preliminare più diffuso per la ricerca dell'infezione tubercolare è il test della tubercolina (Mantoux). La reazione positiva a questo test indica che il sistema immunitario è già venuto a contatto con il batterio della tubercolosi ma non è indice di presenza di malattia. Qualora il test Mantoux sia positivo, si procede con gli approfondimenti diagnostici: radiografia del torace e visita pneumologica.
"In questa prima fase, il test Mantoux ha coinvolto una cinquantina di persone del presidio scolastico - fa sapere il sindaco Gentili - rilevando due positività che sono state avviate alla diagnostica di approfondimento. Sono ancora in corso gli accertamenti epidemiologici dei contatti a rischio".
Nei prossimi giorni il test della Mantoux verrà esteso a tutti gli alunni, gli insegnanti e personale ATA della scuola media del plesso “Lorenzo Lotto”. Nei contatti più a rischio sono stati attivati protocolli sanitari di prevenzione che prevedono, per i bambini di età inferiore a 15 anni, il test Mantoux e l’esame radiologico in parallelo.
E’ stata organizzata una seduta straordinaria di consiglio d’Istituto, prevista per il 17 gennaio 2020 alle ore 19, con la presenza della dott.ssa Franca Laici (direttore ISP-Area Vasta3) al fine di fornire le necessarie informazioni in merito al protocollo operativo.
L’attività di prevenzione così come quella di informazione si è svolta e verrà svolta con l’ampia collaborazione dell’Autorità comunale, della Dirigenza scolastica e dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica dell’Area Vasta 3. Il caso di TBC è sotto controllo delle Autorità competenti, locali e sanitarie, ed è necessaria la collaborazione dei genitori e del personale della scuola media per la corretta comunicazione del caso.
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"Ci sentiamo delusi e arrabbiati per la situazione incresciosa che si è venuta a creare nelle scuole di Monte San Giusto". Così parla Barbara Scheggia in un post pubblicato su uno dei gruppi social cittadini per chiamare a raccolta tutti i genitori del paese affinché ci sia una presa di posizione collettiva. Quello che Barbara, mamma di un bimbo che frequenta la primaria "Falcone e Borsellino", chiede - facendosi portavoce di un sentimento diffuso tra i genitori - è maggiore chiarezza da parte delle isitituzioni su quanto sta avvenendo in paese dopo un accertato caso di tubercolosi che risale a pochi giorni fa all'Istituto Lotto (leggi qui).
Difatti, Barbara segnala la presenza di circolari che evidenzierebbero casi di scabbia proprio nella scuola primaria frequentata da suo figlio. Casi che si vanno ad aggiungere a quello accertato di TBC: "Invitiamo tutti i genitori che possono e che vogliono a non mandare i loro figli a scuola. Per dare un segnale forte alle istituzioni e per chiedere che le scuole vengano sanificate e che la situazione venga monitorata per il tempo che sarà necessario". Un'iniziativa che vuole essere un segnale, privo di qualsiasi sfondo politico o scopo allarmistico, per far sì che ai genitori vengano date "informazioni corrette e tempestive". Fatto necessario, ci dice Barbara, proprio per evitare una fuga incontrollata di notizie nelle chat interne dei genitori ed "evitare l’allarmismo di cui tutti sembrano aver paura".
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"Sappiamo informalmente che l’Asur sta seguendo il protocollo di legge e che il Comune ha convocato riunioni urgenti questa mattina - scrive Barbara -. Ma siamo convinti che seguire il protocollo e le procedure non significa automaticamente agire in maniera responsabile seguendo il buon senso. Siamo particolarmente delusi per l’atteggiamento latitante e omertoso del dirigente scolastico, il quale non ha ritenuto opportuno ne’ informare tutti i genitori (solo le classi interessate sono state convocate) dell’emergenza, ne’ rimandare il piccolo torneo di scacchi tenutosi ieri alla primaria, dove i bambini di tutte le classi hanno condiviso spazi e ambienti per diverse ore".
"Ci verrà risposto che l’Asur sta facendo il necessario, che il Dirigente non può dare informative di un certo tipo senza un certificato dell’Asur, che il Sindaco deve seguire le regole stabilite per legge. Noi crediamo che - conclude la mamma -, al di là di tutte le regole e di tutta la burocrazia, servirebbe agire con buon senso per salvaguardare la salute dei nostri bambini".
Ripresa dei versamenti per i contributi sospesi dopo il sisma del 2016, “l’Inps ha disposto lo slittamento del termine inizialmente previsto per ieri, 15 gennaio, al 31 gennaio prossimo. Il versamento della contribuzione sospesa potrà avvenire in unica soluzione o in forma rateale (fino a 120 rate), previa presentazione in via telematica delle domande di rateizzazione ed al versamento dell’importo della prima rata”. Lo annuncia Davide Cherubini, responsabile fiscale Cna Macerata.
“La riduzione del 60% dei contributi sospesi sarà possibile nel rispetto dei regolamenti comunitari relativi agli aiuti “de minimis”, quindi, verrà autorizzata dall’istituto previa apposita ulteriore istanza di riduzione dell’onere contributivo – spiega Cherubini- le cui modalità di presentazione verranno rese note dall’Inps con apposita comunicazione. Il versamento da effettuare è pari al 100% della contribuzione a carico del datore di lavoro e al 40% a carico del dipendente. L’Inps precisa che la riduzione al 40% nel limite del “de minimis” si applica anche con riferimento ai contributi dovuti dai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni degli artigiani e dei commercianti”.
Il responsabile fiscale Cna Macerata richiama, inoltre, l’attenzione su alcuni aspetti: “Sia il messaggio n.125 (con cui è disposto lo slittamento, ndr) che quelli precedenti sono arrivati in prossimità, se non in concomitanza con la scadenza originariamente prevista per l’assolvimento degli obblighi, recando enormi disagi alle imprese ed a chi le assiste – sottolinea Cherubini- Ogni proroga obbliga alla presentazione di nuove istanze che comportano notevoli disagi ed impegni in termini di risorse e di tempo e a nostro parere, in assenza di specifiche indicazioni riferite al caso specifico, salvo diverso orientamento futuro da parte dell’Inps, si applicano le regole generali secondo cui la copertura ai fini pensionistici è rapportata ai contributi versati. Ne consegue che, nel caso di versamento pari al 40% del dovuto, sarà applicata una contrazione dei mesi validi ai fini della pensione». Il responsabile fiscale Cna Macerata conclude: «Lo slittamento dei termini non è stato invece previsto per il versamento dei premi Inail che quindi dovevano essere versati nella misura del 100% in data 15/1/2020. L’Inail ha precisato che, nel caso in cui spetti l’aiuto, le maggiori somme versate con la rateazione saranno utilizzate sulle rate rimanenti, mentre, in caso di pagamento in un’unica soluzione, tali somme saranno rimborsate dalla Sede Inail competente”.
Non solo i sindaci delle 4 regioni terremotate ma tutte le fasce tricolori sono pronte a mobilitarsi per sostenere le regioni di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio che chiedono al governo l’approvazione del documento di sintesi già prodotto dalle 4 Anci regionali e dai suoi tecnici e che è stato assunto nell’assemblea di mercoledì a Roma con i punti individuati dai sindaci per far ripartire la ricostruzione pubblica e privata.
Ad assicurarlo è stato lo stesso presidente dell’Anci Antonio Decaro che, intervenuto al Consiglio Nazionale dei Sindaci presieduto da Enzo Bianco, di fronte a 400 fasce tricolore ha sottolineato che il sisma è un problema nazionale e che tutti i sindaci italiani saranno pronti a mobilitarsi e a scendere in piazza a favore delle 4 regioni del centro Italia con lo spirito solidaristico già riscontrato a favore della Sen. Liliana Segre.
Lo stesso documento di sintesi, su proposta del presidente Mangiardi, è stato approvato dal Consiglio Nazionale e seguito dall’applauso di tutta l’assemblea.
“E’ un momento importante di condivisione – ha detto Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche e coordinatore nazionale dei Presidenti delle Anci regionali – perché questa tragedia che ha colpito 140 comuni di 4 regioni e che ha fatto in quei territori più danni della 2’ guerra mondiale, non deve essere considerata una calamità di secondo piano. Grazie all’azione dell’Anci abbiamo ottenuto una legge dedicata e, attraverso il confronto col governo, contiamo che i punti sintetizzati nel documento approvato in assemblea e che il presidente Decaro ha portato nell’audizione al governo, possano essere inseriti nel Decreto Milleproroghe”
“Attendiamo una legge organica che possa essere utile anche per la futura gestione di calamità simili – ha precisato - diversamente sappiamo di poter contare sull’appoggio di 8.000 sindaci italiani che saranno al nostro fianco”.
Nella giornata di ieri, il Prefetto Iolanda Rolli, ha presieduto una Riunione Tecnica di coordinamento cui hanno partecipato oltre ai vertici provinciali delle Forze di Polizia, il Comandante provinciale Vigili del Fuoco, il Vice Comandante della Sezione Polizia Stradale.
Il Prefetto ha esposto ai convenuti la recente direttiva emanata dal Ministro dell'Interno concernente le iniziative in materia di prevenzione e contrasto dell'incidentalità stradale e, dando seguito al discorso avviato nei mesi scorsi, ha inserito le recenti disposizioni nell’ambito del quadro delle iniziative già in atto nella provincia, decise nel corso delle riunioni del CPOSP e dell’Osservatorio per il monitoraggio degli incidenti stradali.
Unanime e condivisa è stata la considerazione sulla necessità di non abbassare mai la guardia sul tema della sicurezza stradale, proseguendo sia nella direzione preventiva della sensibilizzazione e dell'educazione alla cultura della prudenza e dei sani comportamenti di guida che nell’azione di contrasto alle violazioni, in una strategia condivisa tra le componenti statali e le forze di polizia locali.
E' stato così deciso di proseguire nel monitoraggio delle strade che registrano i più alti livelli di incidentalità e di quelle in cui si rilevano i maggiori picchi di traffico, per verificare se su tali arterie vi siano punti particolarmente pericolosi, in cui si verificano più spesso incidenti stradali.
I controlli sono rivolti, principalmente, a prevenire e reprimere le condotte che costituiscono statisticamente le cause più frequenti degli incidenti stradali: la guida in stato di alterazione psico-fisica per l'assunzione di alcol e di droghe, gli eccessi di velocità, l'uso di smartphone e cellulari.
E’ stata valutata l’esigenza di mantenere costante l’attenzione che viene dedicata al tema da tutta la rete istituzionale del territorio ed è stato deciso di rafforzare le iniziative poste in campo in occasione delle tre riunioni dell’Osservatorio tenute nell’ultimo semestre.
Sul piano dell'attività preventiva, è stato messo a punto un articolato programma di iniziative di formazione e sensibilizzazione curato dalla Polizia Stradale, in collaborazione con le Forze di Polizia e con l'Ufficio scolastico provinciale, attraverso incontri divulgativi indirizzati ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado della provincia.
Tra le misure adottate in maniera sinergica con le Amministrazioni locali e gli enti proprietari delle strade, sono stati sensibilizzati i Sindaci al fine di un maggiore coinvolgimento delle polizie locali nei rilievi degli incidenti stradali e sono state richieste azioni per il miglioramento della segnaletica e della illuminazione, specie nelle zone soggette al passaggio di pedoni.
E’ stata acquisita, da parte del Dirigente della Motorizzazione civile e dei referenti delle autoscuole della provincia di Macerata, la disponibilità a promuovere una formazione più incisiva e completa sulle norme del codice della strada in particolare quelle che mirano alla prevenzione ed alla sicurezza della circolazione stradale, fornendo una corretta informazione non solo sulla parte teorica del codice della strada ma anche sulle conseguenze giuridiche e sanitarie dei controlli delle Forze di Polizia, in caso di esiti positivi dei test di rito per la rilevazione di guida in stato di alterazioni psicofisiche, provocate da alcol e stupefacenti.
Agli incontri ha partecipato anche il Referente locale dell'Associazione Italiana "Familiari Vittime della Strada".
"La riunione di oggi - ha introdotto il Prefetto - segue di pochi giorni la direttiva del Ministro dell'Interno per innalzare il livello di contrasto del fenomeno dell'incidentalità stradale. La complessità della situazione richiede una maggiore e più efficace partecipazione sinergica di tutti i livelli istituzionali, tutte le componenti dell'Osservatorio sono state invitate a fare quel salto di qualità necessario a rafforzare non solo i servizi di controllo, ma anche per sviluppare una più capillare attività di prevenzione".
Il Prefetto ha inoltre ricordato che di recente il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in relazione all’aumento delle vittime degli incidenti stradali e dell’allarme sociale che ne è conseguito, ha sottoscritto, con il presidente dell’Anci, un Accordo quadro sulle modalità di coinvolgimento delle Polizie municipali nell’espletamento dei servizi di polizia stradale sulla viabilità urbana.
Un accordo teso a rendere più efficiente il sistema di controllo e vigilanza nelle nostre città e che, nel valorizzare il ruolo e le funzioni delle Polizie locali, consentirà di liberare risorse delle Forze di polizia da destinare al controllo del territorio, con evidente impatto in termini di maggiore presenza di personale ed anche di rafforzamento della percezione di sicurezza da parte dei cittadini.
"L'iniziativa del Ministro punta, tra l'altro, ad un maggior coinvolgimento delle Amministrazioni locali in tema di prevenzione e contrasto dei sinistri stradali. In questo senso, sulla base degli indirizzi ministeriali, verrà prossimamente convocata una apposita riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, per proseguire nel percorso di collaborazione avviato per il pieno raggiungimento degli obiettivi previsti anche nello stesso Accordo Quadro".
Approvata all'unanimità la proposta di legge per promuovere e sostenere i birrifici marchigiani. Nel 2020 a disposizione finanziamenti per 30 mila euro
Promuovere e valorizzare la produzione delle birre artigianali e agricole. E' l’obiettivo della proposta di legge approvata all'unanimità dalla Commissione Sviluppo economico.
“Con questa normativa diamo una risposta - spiega il Presidente Gino Traversini – a un settore emergente dove sono attive due associazioni: ‘Città della birra’, a valenza nazionale, con sede ad Apecchio, e ‘Marche di Birra’, che riunisce i produttori marchigiani”.
“Quello dei birrifici artigianali e agricoli è un comparto con grandi potenzialità,- continua Traversini - che può produrre ricadute positive anche dal punto di vista dello sviluppo socio-economico, turistico e culturale delle aree interne, dove si stanno maggiormente sviluppando queste attività”.
Tra le finalità della proposta di legge, oltre alla valorizzazione dei birrifici già esistenti, la promozione di nuove imprese, di processi produttivi innovativi, di percorsi turistici legati ai luoghi di produzione. In primo piano, inoltre, la qualificazione professionale e la corretta informazione al consumatore.
Secondo il relatore di opposizione, Piergiorgio Fabbri (M5s), si tratta “di una normativa importante per il territorio, soprattutto l'entroterra, che ha saputo crearsi una importante nicchia di mercato con la realizzazione di prodotti di vera eccellenza, anche oggetto di esportazione.
Il testo legislativo ben definisce l'impegnativa azione di valorizzazione che la Regione è chiamata a svolgere, assicurando il suo inserimento nella pianificazione regionale in materia di promozione turistica, sostegno alle imprese e sviluppo rurale, attingendo risorse anche dai fondi europei”.
Per il consigliere pentastellato sarebbe “auspicabile uno stretto coordinamento tra le varie realtà esistenti, magari per organizzare un Festival o Fiera della Birra di rilievo regionale, da inserire nel programma annuale delle attività”.
Attraverso la proposta di legge che può contare su finanziamenti per 30 mila euro, verrà incentivato lo sviluppo della coltivazione e lavorazione delle materie prime per la produzione della birra con particolare riferimento alla filiera dell'orzo, del luppolo e alla qualità delle acque utilizzate. Anche le birre artigianali e agricole, come già altri prodotti di qualità marchigiani, potranno fregiarsi del marchio “QM” secondo le modalità stabilite dalla Giunta regionale. Prevista l'istituzione di un registro regionale dei produttori.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha revocato l’Ordinanza di inagibilità con la quale, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato non utilizzabile un fabbricato ad uso residenziale sito in viale Santa Margherita, nella frazione di Cesolo, composto da un’abitazione, al primo piano dell’edificio, e da un’attività commerciale, una macelleria, al piano stradale.
A seguito dei lavori di riparazione del danno, per un importo di 90mila euro interamente finanziato dall’Ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, il primo cittadino settempedano ha firmato la revoca del provvedimento che vietata l’utilizzo dello stesso.