Attualità

Camerino, il commissario Legnini fa ripartire i cantieri della ricostruzione. Il sindaco: "Basta tentennamenti"

Camerino, il commissario Legnini fa ripartire i cantieri della ricostruzione. Il sindaco: "Basta tentennamenti"

Una finestra sulla ricostruzione si è aperta oggi a Camerino e su tutto il territorio con la visita del Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini che ha accolto l’invito del sindaco della città ducale, Sandro Sborgia, nel giorno del riavvio dei cantieri in tutta Italia, dopo la sospensione delle attività a causa dell’emergenza Covid19. È stato proprio  Legnini a dare inizio alla ripartenza dei cantieri dal cuore del cratere sottolineando la necessità di cambiare passo e velocizzare affinchè si possa davvero toccare con mano la ricostruzione in un intero territorio, colpito dal sisma 2016: “Sarà un percorso lungo, come tutti sappiamo, ma non può essere rimandato ancora e tutti gli attori coinvolti in questo processo non devono più tergiversare. Io come commissario posso dare delle linee guida, ma poi tocca anche ad altri protagonisti dare la spinta necessaria affinché si possano realizzare” ha detto. Sarà costituito un tavolo di lavoro permanente tra l’ufficio del Commissario straordinario alla ricostruzione, Legnini, e le istituzioni di Camerino: sindaco, Rettore e Vescovo. Insieme sarà redatto un piano per la ricostruzione della città nonché sociale, a partire dalla pianificazione di un modello di sviluppo economico per quest’area. Va ricordato come a Camerino gli sfollati, tuttora, sono 3300, in parte alloggiati nelle Soluzioni abitative d’emergenza, in parte in autonoma sistemazione con il contributo pubblico. L’intero centro storico della città, di antichissima origine, è in zona rossa ed inaccessibile. I danni alle opere pubbliche sono stati calcolati in 125 milioni di euro: ad oggi sono stati finanziati interventi per 63 milioni di euro, ma la spesa erogata è di appena un milione di euro, e si contano opere già concluse per appena 42 mila euro. Arrivato in mattinata, il commissario Legnini ha subito incontrato il primo cittadino Sandro Sborgia, insieme al Rettore Claudio Pettinari, l’Arcivescovo Francesco Massara, il Prefetto Iolanda Rolli, l’assessore ai lavori pubblici di Camerino Marco Fanelli, i consiglieri con delega alla Ricostruzione Luca Marassi e Anna Ortenzi, l’assessore all’Università e ai servizi sociali Stefano Sfascia e il direttore dell’ufficio speciale alla ricostruzione Cesare Spuri. “Un incontro positivo e di grande confronto in cui sono state evidenziate tutte le criticità della ricostruzione in una città come Camerino - ha sottolineato il sindaco Sandro Sborgia -. Al commissario ho detto che in questo momento è in ballo la credibilità dello Stato e le Istituzioni non possono più tentennare davanti a territori interi in cui la ricostruzione è praticamente ferma. Una situazione di stasi da un punto di vista anche sociale ed economico. La rinascita di Camerino è decisiva per i suoi abitanti, per tutta l’area economica che vi gravita e per il valore storico e culturale che rappresenta.  Il Rettore Claudio Pettinari stesso ha sottolineato l’importanza di far partire la ricostruzione anche per l’Università, seppure abbia mantenuto livelli di eccellenza anche dopo il sisma con i suoi oltre 7 mila studenti, e i 100 milioni di valore economico generato ogni anno. Così come sarà importante ricostruire le chiese quali luoghi di aggregazione, come ha evidenziato anche l’Arcivescovo Francesco Massara. Delle 500 chiese dell’Arcidiocesi, che comprende i territori di Camerino e San Saverino, e che costituiscono il 70 per cento dei beni culturali delle intere Marche, 350 sono attualmente inagibili. "Io – ha poi concluso il sindaco Sandro Sborgia – sono molto soddisfatto dell’incontro di questa mattina perché il commissario Legnini ha ben presenti le problematiche e mi e sembrato molto deciso a imporre un cambio di passo. Le nuove norme vanno nella direzione di una partenza e ripartenza veloce dei cantieri. Farlo significa dare speranza di rinascita a tutti noi che viviamo queste zona e a chi si è dovuto allontanare”. La visita è terminata al cantiere del mattatoio, primo cantiere della ricostruzione, avviato qualche mese fa: “Un simbolo di ripartenza del settore agricolo a cui l’Amministrazione ha rivolto fin da subito, appena insediata, una particolare attenzione. Il recupero del mattatoio era stato già finanziato nel 2017, finalmente siamo riusciti a sbloccare la pratica e avviare l'opera di recupero che diventa fondamentale per i nostri allevatori che per più di tre anni si sono visti costretti ad andare lontano da qui per la macellazione del bestiame” ha commentato il sindaco di Camerino Sandro Sborgia.  

04/05/2020 19:16
Coronavirus Marche, 3 nuovi decessi: nessuna vittima in provincia di Macerata

Coronavirus Marche, 3 nuovi decessi: nessuna vittima in provincia di Macerata

Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 3 persone, a cui si aggiunge un ulteriore decesso avvenuto precedentemente e la cui diagnosi è stata confermata in data odierna: si tratta di una 95enne di Ancona. Salgono a quota 936 le vittime complessive, dall'inizio della pandemia (566 uomini e 369 donne), di cui 150 nella provincia di Macerata.  Tra le vittime odierne tre uomini: un 69enne e un 92enne di Mondolfo, oltre a un 84enne di Porto Sant'Elpidio.  Secondo i dati complessivi, nel 94,7% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.  Di seguito, nel dettaglio, i dati trasmessi dal Gores:

04/05/2020 18:24
Macerata, tutto nella norma nel primo giorno della fase 2: isola ecologica presa d'assalto

Macerata, tutto nella norma nel primo giorno della fase 2: isola ecologica presa d'assalto

Giornata di controlli oggi a Macerata, per vigilare sul rispetto delle nuove regole imposte dal governo per la fase 2 dell'emergenza coronavirus. Sono state numerose le pattuglie della Polizia Locale schierate nei punti d'accesso e nelle aree verdi della città, per controllare il traffico e le motivazioni di chi si trovava in viaggio. Sul lato dei controlli su strada non ci sono state situazioni da segnalare. Il buon senso ha prevalso e nessun verbale è stato elevato: tutti i conducenti fermati, avevano un giustificato motivo per spostarsi. Come confermato dal comandante della Polizia Locale Danilo Doria, da oggi il traffico cittadino è tornato a un livello pari all'80% di quello regolarmente registrato nella fase pre-Covid.  L'unico lieve disagio si è vissuto presso l'isola ecologica comunale per via della congestione creata dai tanti utenti che hanno raggiunto il punto di smaltimento dopo più di un mese di chiusura.  L'accesso contingentato ha creato, infatti, una coda inevitabile che ha richiesto l'intervento di una delle pattuglie della Polizia Locale. Lo snellimento dell'afflusso ha richiesto circa 30 minuti. Non vi sono state conseguenze gravi, se non un pò di disagio per utenti ed operatori. Un presidio della polizia locale è rimasto presso l'isola ecologica anche nel pomeriggio.   

04/05/2020 18:07
Parco dei Monti Sibillini: "Pronti ad accogliere dopo il lockdown"

Parco dei Monti Sibillini: "Pronti ad accogliere dopo il lockdown"

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed il suo territorio si apprestano a tornare finalmente ad “accogliere” dopo il lockdown imposto dall’emergenza covid19. “Torniamo in montagna con intelligenza, attenzione e cura” sottolinea il direttore dell’Ente, Carlo Bifulco, “come sempre e ancor di più in questa fase 2, attenendoci alle disposizioni normative del DPCM del 26 aprile scorso”. Le riportiamo come segue: “L’attività sportiva e motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi. A partire dal 4 maggio l’attività sportiva e motoria all’aperto sarà consentita non più solo in prossimità della propria abitazione. Sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. È obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono vietati gli assembramenti. Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione". Tali disposizioni sono state riprese e confermate con il decreto del Presidente della Regione Marche n° 143 del 30 aprile, specificamente all’art. 2 che, dopo l’errata corrige, stabilisce che: “È consentito lo spostamento individuale per attività motoria e attività all’aria aperta, anche con bicicletta, unità da diporto o altro mezzo, in tutto il territorio regionale, con divieto di assembramenti e con l’obbligo di rispetto della distanza di due metri dalle persone, salvo quelle accompagnate in quanto minori o non autosufficienti utilizzando mascherine e guanti o garantendo l’igiene con idoneo liquido igienizzante. In generale sono consentite le attività motorie sportive svolte in maniera individuale sempre nel rispetto delle norme di precauzione del distanziamento sociale e dell’utilizzo dei DPI per quanto applicabili". Per quanto riguarda la Regione Umbria non vi sono al momento ordinanze regionali specifiche per cui ci si attiene al DPCM del 26 aprile. Ricordiamo infine che maggio è il mese delle nascite per diverse specie presenti nel territorio del Parco come il camoscio appenninico, il capriolo, il lupo e tanti altri animali, per cui suggeriamo il massimo della cautela ed un comportamento adeguato.

04/05/2020 17:12
Coronavirus Marche, il Gores si corregge: tra i 44 casi positivi di oggi anche quelli dei 4 giorni precedenti

Coronavirus Marche, il Gores si corregge: tra i 44 casi positivi di oggi anche quelli dei 4 giorni precedenti

La Regione Marche segnala che il dato di oggi relativo ai 44 nuovi tamponi positivi (leggi qui) - in netta controtendenza rispetto alla giornate precedenti - raggruppa casi del 29, del 30 aprile, dell’1 e del 2 maggio e che quindi tale aggregazione dei giorni incide sul numero dei positivi registrati in data odierna.  Inoltre, il Gores ha fornito la provenienza provinciale dei 6.363 casi positivi totali al coronavirus nella Regione Marche. Sono 2571 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino (31 in più di ieri), 1819 in provincia di Ancona (2 in più di ieri), 1034 in provincia di Macerata (3 in più di ieri), 451 in provincia di Fermo (1 più di ieri), 284 in provincia di Ascoli Piceno (2 più di ieri), 204 extra regione. Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti continua ad aumentare: si è, infatti, passati dai 2194 di ieri ai 2225 di oggi (+31). Tornano, invece, a salire i contagiati ancora in isolamento domiciliare: sono 2.773, 18 più di ieri.  Scende il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dai 443 di ieri ai 433 di oggi), mentre rimane stabile - rispetto a ieri - il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: sono 43: 8 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (3 a Civitanova Marche, 5 a Camerino).  Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:

04/05/2020 15:45
Contram si prepara alla Fase 2: mascherina obbligatoria e attivazione di corse bis

Contram si prepara alla Fase 2: mascherina obbligatoria e attivazione di corse bis

I servizi di trasporto pubblico locale di Contram Mobilità scpa continuano ad essere garantiti anche in fase 2 con le stesse frequenze attive dallo scorso 23 marzo. "Certamente auspichiamo che in settimana la Regione Marche consenta un aumento dei servizi, non tanto per creare più occasioni di spostamento, ma anche per diluire i movimenti delle persona in più corse e quindi in più autobus favorendo più distanziamento e tener conto del graduale aumento dell’utenza" specificano dall'azienda. "Attendiamo anche indicazioni tecniche dal Ministero del Trasporti - proseguono -, recepite poi dalla Regione Marche, in ordine alle capienze a bordo e quindi alle misure di distanziamento e in merito al supporto della vigilanza che non può essere “delegata” alle aziende di trasporto; il conducente deve essere concentrato sulla guida e garantire la sicurezza necessaria nella circolazione stradale e non può controllare la sicurezza sanitaria a bordo. Né può il nostro personale elevare sanzioni per il mancato rispetto delle regole sanitarie". A cambiare saranno le modalità di fruizione degli autobus. A partire dal 4 maggio 2020 gli utenti sono obbligati a seguire le raccomandazioni che il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020 riassume come segue nell'allegato 9:  - Non usare il trasporto pubblico in presenza di sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore).  - Acquistare ove possibile, i biglietti in formati elettronico, on line o tramite APP.  - Seguire la segnaletica alle fermate mantenendo sempre la distanza di almeno un metro dalle altre persone.  - Utilizzare correttamente le porte di accesso dei mezzi indicate per la salita e la discesa, rispettando sempre la distanza di sicurezza.  - Sedersi solo nei posti consentiti mantenendo il distanziamento dagli altri occupanti.  - Evitare di avvicinarsi o di chiedere informazioni ai conducenti.  - Nel corso del viaggio, igienizzare frequentemente le mani ed evita di toccare il viso.  - Indossare una mascherina, anche di stoffa, per la protezione del naso e della bocca. Contram Mobilità sta provvedendo già da settimane a sanificare e disinfettare quotidianamente tutti i suoi mezzi con prodotti specifici in aggiunta ove opportuno all'azione di ozonizzatori e/o atomizzatori che garantiscono una completa igienizzazione. Ad ulteriore salvaguardia dell’utenza, gli autobus urbani ad una sola porta sono stati modificati apponendo una paratia in plexiglas per separare lo spazio vicino all'autista. Ma non finisce qui. Le corse sono svolte con mezzi capienti, così da potere assicurare ai passeggeri il distanziamento interpersonale necessario, indicato in ogni bus da una serie di segnali e catenelle che impediscono di sedersi a caso. Qualora dovessero verificarsi situazioni di potenziale sovraccarico, queste saranno gestite al momento con l’attivazione di corse bis a coprire eventuali necessità comunicate dagli autisti alla centrale operativa. In questi casi, per ora poco prevedibili vista la bassa affluenza e correttezza degli utenti nei giorni passati, nell’immediato il conducente potrebbe essere costretto a saltare qualche fermata. Tutti gli abbonati sono stati informati delle nuove direttive nazionali con un sms, ma possono sempre trovare ogni specifica al riguardo on line su tutti i canali di comunicazione aziendale o chiamando il numero verde 800 037 737. Avvisi sono stati messi a bordo anche in inglese per favorire la comprensione da parte degli utenti non italiani. Nel rigoroso rispetto di tutte le normative – in continua evoluzione – Contram Mobilità non ha mai interrotto i servizi essenziali e continua anche oggi ad essere al fianco dei propri utenti, dei Comuni e delle imprese per garantire la mobilità di cittadini e lavoratori. "Possiamo dire che una novità rilevante è l’uso della mascherina da parte dei viaggiatori. I conducenti già la utilizzavano e noi le abbiamo fornite fin dall’inizio avendo fatto scorta già dal mese di febbraio prima in Olanda dove ci siamo recati appositamente e poi in Italia. I nostri conducenti sono controllati prima di essere messi in servizio anche con appositi termoscan. E’ evidente che tutto il sistema si regge, come dice lo stesso allegato 9 al DPCM del 26 aprile 2020, con la “responsabilità individuale di tutti gli utenti” e “con i loro comportamenti che possono aumentare il rischio di contagio”. Confidiamo anche in questa responsabilità degli utenti e nella loro pazienza se fossero necessarie modifiche al servizio; tutto ciò nell’interesse della loro primaria sicurezza e salute" concludono dalla Contram.

04/05/2020 14:56
Fase 2, fine lockdown? Aumentano le scappatelle

Fase 2, fine lockdown? Aumentano le scappatelle

Con un dibattito ancora in corso sulla natura giuridica del termine “congiunti” e le stampanti oramai in debito d’inchiostro per produrre la versione 6.0 dell’autocertificazione, ecco un primo dato significativo su cui riflettere: il primo giorno di (parziale) libertà fa registrare al portale Incontri-ExtraConiugali.com oltre 900 nuove iscrizioni in un solo giorno. Incontri ExtraConiugali.com, primo portale 100% italiano per le “scappatelle”, ha infatti registrato, in pieno lockdown, un paradossale aumento dell’infedeltà coniugale, soprattutto quella virtuale. “Dal momento che non si poteva uscire da casa, nonostante la presenza del partner, la propensione degli italiani a tradire è salita esponenzialmente. In molti casi è stato solo un tradimento virtuale, che si è consumato su siti di incontri, ma ora - dopo la quarantena - ci sarà modo di incontrare nella vita reale la persona che ci ha aiutato a superare questo momento di stress”, spiega in una nota Alex Fantini, fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com. Il portale ha infatti registrato durante l’intero periodo di lockdown una media di circa 600 nuovi iscritti al giorno, il doppio rispetto alla media di circa 300 iscrizioni giornaliere relativa all’anno precedente. Il primo giorno di libertà - seppure non totale - ha poi generato un ulteriore e molto più incisivo aumento delle registrazioni: basti pensare che solo il 4 maggio 2020, con la fine imminente del lockdown, questo numero si è addirittura triplicato, superando i 900 contatti in un solo giorno. Ma è proprio vero che fino ad ora il tradimento degli italiani si è limitato ad essere virtuale? Non sembrerebbe proprio visto anche l’alto numero di italiani multati durante il lockdown, oltre 200 mila su un totale di oltre 3 milioni di controlli, molti dei quali sicuramente usciti per fare una “corsetta” dall’amante. Il caso più eclatante è la notizia apparsa ull’edizione online del quotidiano “Leggo” che ha titolato “Sesso in auto nonostante il lockdown: amanti violano la quarantena, sorpresi e multati dai vigili”, ottenendo un consenso di ben 1.200 share. Insomma, l’argomento è senz’altro un “tema caldo” ed è stato proprio il lockdown a far crescere la voglia di evadere, mentre la stessa definizione generica presente nell’autocertificazione aiuta ad incrementare ulteriormente le scappatelle, trovando facilmente un pretesto per organizzare un incontro con l’amante, considerato che basterà dichiarare che si sta andando a trovare un parente, senza neanche essere obbligati ad indicarne il nominativo. Sicuramente, al di là della notizia e dei toni ironici che possono rivelarsi anche irriverenti nei confronti della situazione, ci vuole prudenza anche nella eccessiva proliferazione burocratica dei “congiunti”, per non diffondere il virus della “congiuntivite” che rischierebbe di vanificare gli sforzi fin qui fatti per combattere il virus e ritornare al più presto alla normalità.

04/05/2020 14:32
Bar dell'Ospedale Aperto, la denuncia arriva dal web

Bar dell'Ospedale Aperto, la denuncia arriva dal web

Un periodo indubbiamente delicato che vede numerosi commercianti ed imprenditori vivere un profondo disagio dovuto alla mancanza di aiuti concreti per le loro attività e all'incertezza circa il futuro del commercio. E proprio oggi, 4 maggio, iniziano le riaperture di alcune attività, in un paese che molto lentamente tenta di svegliarsi e di tornare alla normalità, o perlomeno di avvicinarsi a ciò che prima era la normalità Anche il semplice andare al bar, ora è un'utopia. Dal 1 maggio, infatti, nele Marche i bar possono riaprire ma solo garantendo la sanificazione dei locali, il distanziamento, e sopratutto il consumo esclusivo per asporto.  Il cliente potrà ordinare la colazione e poi passarla a ritirare ma senza poterla consumare sul posto o nelle vicinanze del locale. Proprio questo sembra esser il motivo che ha mandato su tutte le furie un cittadino che, attraverso la rete social, ha denunciato quello che a suo avviso sembra essere una violazione di legge. "Complimenti ospedale di Macerata, continuate a fare cone c***o vi pare, intanto i bar fuori dal vostro circolo vizioso continano a lottare contro questo Stato" si legge nella didascalia che comprende richiami a tutte le testate giornalistiche di rilievo della città E non manca anche un invito a maggiore pulizia dello spazio "Almeno date una sgrassata.. Mancavano solo le pontecane!" continua il post. A confema di quanto asserito, nel post si allegano due video ed una foto in cui è innegabile come due persone stiano consumando la colazione al bancone.  Dopo le numerose segnalazioni e richieste pervenute, va precisato che i bar di stazioni, aereoporti ed ospedali non sono mai stati soggetti a chiusura essendo tra le attività permesse come da DPCM dell'11.03.2020. 

04/05/2020 12:10
Scendono in piazza i lavoratori: il 10 maggio manifestazione a Civitanova

Scendono in piazza i lavoratori: il 10 maggio manifestazione a Civitanova

Sono gia 1600 e chiedono chiarezza al Governo, non sono schierati politicamente e non fanno parte di alcun partito, semplicemente si sono radunati grazie ad un gruppo Facebook. Ideatori dell'iniziativa e del gruppo Roberto Buratti, noto imprenditore maceratese molto conosciuto dai giovani universitari ed allenatore della Sangiorgese Calcio e Marco Belladama imprenditore marchigiano. Ritrovo fissato al 10 Maggio alle ore 10.00 in Piazza XX Settembre a Civitanova per tentare di avere risposte dal mondo politico, per avvicinarlo al mondo reale degli imprenditori ed avere resposte non sul "se" si riaprirà, ma piu sul "come" si riaprirà. “Politici e burocrazia la nostra più grave epidemia. Da parte vostra mille parole e zero fatti” è l'inno portante della manifestazione che si preannuncia decisamente partecipata stando alle prenotazioni della pagina facebook. Molte persone in piazza ma, come sottolineano gli organizzatori, la manifestazione verrà effettuata rispettando tutte le disposizioni di sicurezza e distanziamento necessari imposti dalla legge.    

04/05/2020 11:00
Marche, nuove opportunità per le attività agrosilvopastorali nelle aree protette

Marche, nuove opportunità per le attività agrosilvopastorali nelle aree protette

Scadranno il prossimo 15 maggio due bandi emanati dalla Regione Marche nell'ambito delle azioni a sostegno delle attività agricole realizzate nei siti denominati “Natura 2000”, ossia quei siti che rientrano nel sistema organizzato di aree destinate alla conservazione della biodiversità nel territorio dell'Unione Europea. Nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini la rete Natura 2000 è costituita da 23 siti di cui 18 zone speciali di conservazione (17 nella Regione Marche e 1 nella Regione Umbria) e 5 zone di protezione speciale (4 nella Regione Marche e 1 nella Regione Umbria), per una superficie pari al 65,84% del territorio complessivo dell'Ente. Nello specifico, con il Decreto del Servizio Politiche Agroalimentari 208 del 17 aprile 2020, è stato emanato il bando relativo alla Sottomisura 12.1 “Pagamento compensativo per le zone agricole Natura 2000”. L'intervento è finalizzato a compensare, in tutto o in parte, gli svantaggi causati da specifici vincoli obbligatori che debbono essere rispettati dagli agricoltori nelle zone interessate dall'attuazione della Direttiva concernente la conservazione degli uccelli selvatici (2009/147/CE) e della Direttiva riguardante la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (92/43/CEE). I destinatari del bando sono: agricoltori e organismi deputati alla gestione delle Aree Natura 2000 solo se possessori delle superfici oggetto di sostegno. Sempre lo scorso 17 aprile, con il Decreto del Servizio Politiche Agroalimentari 209 è stato emanato un altro bando relativo alla Sottomisura 12.2 “Pagamento compensativo per le zone forestali Natura 2000”, finalizzato a compensare, in tutto o in parte, gli svantaggi causati da specifici vincoli obbligatori che debbono essere rispettati dai proprietari e possessori privati di aree forestali, e loro associazioni, nelle zone interessate dall'attuazione delle Direttive comunitarie sopra richiamate. I destinatari sono appunto proprietari e possessori privati di superfici forestali e loro associazioni. “I bandi - sottolinea il direttore del Parco, Carlo Bifulco - rappresentano una valida opportunità per chi possiede terreni nelle aree interessate al fine di incentivare attività in ambito agrosilvopastorale che tutelino e promuovano un habitat ben conservato e, dunque, preziosi servizi ecosistemici. È un investimento per il futuro – prosegue Bifulco - in linea con quella che appare ormai una necessità anche in considerazione di quel che stiamo vivendo in queste settimane: dobbiamo realizzare uno sviluppo sostenibile ed integrato in aree protette che possa diventare un modello da adottare in generale”.    

04/05/2020 10:55
Covid-19, è ancora lo stesso virus?: l'evoluzione dell'epidemia nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, è ancora lo stesso virus?: l'evoluzione dell'epidemia nei grafici dell'Ingegner Petro

Salve lettori e vi ringrazio per l'alto numero di letture che sta ricevendo questa rubrica, oggi prima di commentare i nuovi dati, voglio focalizzarmi su un particolare aspetto che fa molto dibattito le web, ovvero sembra che il virus abbia perso parte della sua letalità, certamente può essere dovuto alle migliori cure ed alla maggior disponibilità di terapie intensive, anche se sono sorti vari dubbi che la terapia intensiva sia poi la giusta via. Ma in realtà il punto che voglio mostrarvi oggi non viene di solito preso in esame. Sappiamo tutti che il Covid è più letale per gli uomini rispetto alle donne. Quello che mi fa sospettare un cambio nel virus è che ciò non è più vero. In Cina si ha un rapporto deceduti M/F di 2:1 quindi 2 uomini morti per una donna e tale rapporto era anche nelle Marche fino al 31 Marzo, poi qualcosa è cambiato come vedete dalla tabella nei 15 giorni successivi si è quasi pareggiato ed ora addirittura risulta più letale per le donne, purtroppo posso fare questa analisi sulle Marche perchè non riesco a trovare queste informazioni a livello nazionale. In Germania che è stata colpita dopo l'italia si ha ad oggi secondo il Koch Institute una sostanziale parità di decessi Uomo/Donna. Escludo a priori che agli uomini possano essere date cure migliori che alle donne, pertanto una spiegazione plausibile è che il virus abbia perso aggressività, in particolare la parte che più colpiva gli uomini, il che conferma la teoria della selezione naturale che premia i virus meno letali, ucciso l'ospite muore anche il virus ed ha meno tempo di contagiare altre persone, è uno dei motivi per cui virus estremamente mortali come l'Ebola non si sono mai diffusi molto. Veniamo ora ai dati al 3 Maggio il giorno prima della fase 2, in questi giorni c'è stato un vero e proprio svuotamento degli ospedali marchigiani e per la prima volta abbiamo in rapporto agli abitanti meno ricoverati Covid che in italia, nei contagi la media è in costante calo addirittura stiamo sfiorando il 40% settimanale questo andamento speriamo di riconfermarlo per altri 9 - 11 giorni quando si farà vedere l'effetto dell'allentamento che certamente porterà un rallentamento della discesa dei contagi, speriamo non ad un incremento, ma questo dipende molto da noi e come ci comporteremo specie nei luoghi chiusi. A livello nazionale vediamo veramente l'italia spaccata in 2 ed abbiamo definitivamente abbandonato il nord d'Italia, dall'Emilia in su la situazione è nettamente peggiore che nel resto d'Italia. Nutro alcune preoccupazioni per il Lazio che ha una decrescita dei casi troppo lenta e la ripresa delle attività e dell'uso dei trasporti pubblici a roma può essere rischiosa, sarà una grossa sfida per la capitale. Ricordate che gli effetti dell'apertura di vedranno molto probabilmente dal 13 al 15 Maggio e se alcune regioni potrebbero aprire ulteriormente , altre rischiano di subire nuove restrizioni.

04/05/2020 10:30
Coronavirus Marche, risale la curva dei contagi giornalieri: 44 nuovi casi su 557 tamponi

Coronavirus Marche, risale la curva dei contagi giornalieri: 44 nuovi casi su 557 tamponi

Il Gores ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 44 sui 557 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6363 su un totale di 42.838 campioni testati. L'incidenza giornaliera del numero dei positivi si attesta intorno al 7,9% e va in controtendenza, rispetto alla giornata di ieri, evidenziando una crescita generale dei casi che va in contrasto con il trend degli ultimi 5 giorni, dove la curva dei contagi decresceva in maniera costante. L'incidenza complessiva, invece, nel rapporto totale tra tamponi effettuati ed il numero di positivi, continua a scendere, seppur in maniera lieve (14,85% di oggi, contro il 14,95 % di ieri). AGGIORNAMENTO ORE 15:30  Si precisa che i dati riguardanti i tamponi positivi inviati dal Gores nella mattinata di oggi sono cumulativi di quelli effettuati il  29, del 30 aprile, dell’1 e del 2 maggio. (LEGGI DI PIU')  Ecco le tabelle rese note dal Gores:

04/05/2020 09:25
Porto Recanati, l'ordinanza del Sindaco sulla Fase 2: spiagge chiuse fino al 17 Maggio

Porto Recanati, l'ordinanza del Sindaco sulla Fase 2: spiagge chiuse fino al 17 Maggio

I dati sanitari di Porto Recanati richiedono una particolare attenzione nell’applicazione delle norme che saranno in vigore da domani, 4 maggio, in base al DPCM del 26 aprile e del DPGR 142/2020 e la piena consapevolezza delle peculiarità di ogni singola realtà locale, ivi inclusa la possibilità del controllo. Prima di procedere alle singole disposizioni, ci appelliamo al senso di responsabilità di ciascuno. Il rispetto delle regole sottoesposte va nella direzione di contenere al massimo la possibilità di contagio e di non disperdere i sacrifici fatti finora da ciascuno di noi al fine di abbreviare il più possibile il tempo di una piena (anche se con qualche limitazione) ripresa della vita sociale e lavorativa. ++ AGGIORNAMENTO ++  NUOVA ORDINANZA DEL SINDACO: LE SPIAGGE RIAPRONO DALL'11 MAGGIO: LEGGI QUI  Norme Generali E’ vietato ogni assembramento, in qualsiasi luogo pubblico e /o privato e mantenere la distanza di sicurezza l’uno dall’altro per almeno un metro, meglio due. E’ obbligatorio l’uso della mascherina in ogni circostanza in cui si è, o ci si può trovare, a distanza ravvicinata da qualsiasi altra persona e comunque, sempre, nei negozi e supermercati. La mascherina può essere chirurgica o ulteriormente specifica ma anche fatta a mano in casa (almeno due strati di tessuto sovrapposto) e può essere sostituita da sciarpe o fazzoletti.L’uso dei guanti è obbligatorio nei supermercati e al Cimitero dove si possono toccare oggetti in modo promiscuo (innaffiatoi, rubinetti dell’acqua, bagni). Negli altri negozi e negli uffici è sufficiente l’uso di disinfettanti (gel o altro) per le mani che sono reperibili all’ingresso dei vari locali. Cimitero Il Civico Cimitero verrà riaperto ai visitatori da mercoledì 6 maggio, con obbligo di guanti e mascherina. L’orario di apertura sarà dalle 14.30 alle 18.30 dei giorni compresi tra il lunedì ed il venerdì. Allo scopo di evitare assembramenti, in questo primo periodo, resterà chiuso nei giorni festivi e prefestivi. Personale di vigilanza e Polizia Municipale procederanno al controllo di possibili assembramenti e del possesso dei dispositivi di sicurezza. Parchi e giardini  Sarà possibile, rispettando le norme generali, frequentare parchi e giardini dalle 7.00 alle 20.00 man mano che sarà ultimata la loro manutenzione. All’interno dei parchi, restano chiuse ovunque le aree attrezzate per i giochi dei bambini. Al momento, e da domani 4 maggio, saranno frequentabili : Parco dell’Amicizia, Parco Kronberg, Parco Bronzini, Parco Europa, Piazza Carradori, Parco Euro2, Parco della Pescheria, Piazza del Borgo, Parco Bivio Regina/via Caravaggio. Ricordiamo che in tutti i parchi e giardini è vietato, da sempre, condurre i cani, in modo particolare in questo periodo in cui i bambini possono giocare solo sull’erba e non con i giochi presenti. Continua il programma di taglio dell’erba e quotidianamente aggiorneremo sulla fruibilità degli altri parchi. Fino a quando non verrà ufficialmente comunicato sarà vietato accedere agli altri parchi. Resta ovviamente chiusa la Pineta. Spiagge Non sarà consentito l’utilizzo delle spiagge per passeggiate: resteranno chiuse fino al 17 maggio quando avremo maggiori elementi per valutarne l’apertura, salve diverse indicazioni prima di quella data. Attività Motoria, Sportiva e Ludica L’attività sportiva a piedi o in bici, nel pieno rispetto delle norme generali, è consentita in tutto il territorio comunale esclusivamente ai residenti ed ai domiciliati a Porto Recanati ed ai residenti delle vie Falcone, Borsellino, De Gasperi e Grotte limitrofe ma nel Comune di Loreto. E’ consentito svolgere attività motoria con un accompagnatore per i minori e per persone non autosufficienti (in tal caso con mascherine e garantendo l’igiene delle mani con liquidi disinfettanti). Ogni attività sportiva si deve svolgere singolarmente ed a distanza di almeno 2 metri da altra persona. Resta vietato l’uso dei campi da tennis. Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. Non sono ancora consentiti, quindi, giochi tra gruppi di bambini o ragazzi ed i genitori debbono controllare che questo non avvenga. Non sono ovviamente consentiti i picnic di intere famigliole. Pesca Sportiva In base all’art. 3 del DPGR 142/2020 è consentita la pesca sportiva (con canna da pesca) da terra o in barca (con a bordo dell’imbarcazione non più di due persone) e nel rispetto del distanziamento sociale. Chi si dedica a tale attività sportiva deve essere in possesso di tutte le autorizzazioni e dichiarazioni rilasciate in merito dalle Autorità preposte. L’uscita delle barche in mare può essere effettuata solo dai luoghi preposti. Spostamenti E’ possibile lo spostamento per ragioni di lavoro, spesa, visite e/o prestazioni sanitarie, farmacia. E’ autorizzato lo spostamento per incontrarsi, con tutte le cautele previste (mascherina e distanziamento sociale) con congiunti fino al 6° grado di parentela, anche se in altri Comuni. Chiediamo la massima attenzione nel caso di visite a nonni e persone fragili. Chi per motivi di studio, lavoro o visita a famigliari si sia trovato bloccato a Porto Recanati dalle norme del marzo scorso ma è residente in altre città o Regioni, può far ritorno alla propria residenza e viceversa. E’ fatto obbligo per chi rientra da qualsiasi altro Comune di comunicarlo al medico di base per i successivi provvedimenti. Seconde Case E’ possibile recarsi nelle seconde case (a Porto Recanati ce ne sono tantissime) ma solo dalla mattina alla sera per procedere alla manutenzione o alla pulizia dei locali. La sera si deve far ritorno al luogo di residenza. Per quanto non compreso nella presente comunicazione, si rinvia al DPCM del 26 aprile ed al DPGR 142/2020.In ogni caso le disposizioni sopra elencate restano valide fino all’emanazione di nuove disposizioni nazionali o regionali in materia  

03/05/2020 19:30
Fase 2, da domani in provincia di Macerata ripartono i cantieri: si inizia dall'edilizia scolastica

Fase 2, da domani in provincia di Macerata ripartono i cantieri: si inizia dall'edilizia scolastica

Da domani 4 maggio ripartono importanti cantieri edili della Provincia di Macerata che erano stati sospesi a causa dell’intensificarsi dell’emergenza sanitaria dovuta al corona virus. Gli interventi interessano diversi fabbricati di proprietà dell’Amministrazione provinciale, soprattutto scuole. Per l’edilizia scolastica si lavora su cinque istituti: quattro si trovano a Macerata, l’Agrario “Garibaldi”, l’ITE “Gentili”, lo Scientifico “Galilei” e l’ITAS “Ricci”, e uno a Recanati, il tecnico industriale “Mattei”. Infine riprendono i lavori nella sede centrale dell’Ente, in corso della Repubblica. Nell’istituto Agrario è previsto il completamento e la sistemazione dei locali dell’edificio annesso al convitto dove verrà realizzata la biblioteca; all’Istituto Tecnico Commerciale “Gentili” si lavora per l’adeguamento sismico del complesso dove ci sono due palestre e per manutenzione straordinaria in un’altra parte dello stabile. Al Liceo Scientifico si opera per il consolidamento delle pareti esterne della palestra; mentre all’ITAS si completa un intervento esterno. A Recanati, l’istituto tecnico industriale “Mattei” è interessato all’ampliamento dello stabile e si sta lavorando alla costruzione di un edificio dove realizzare cinque aule. A Macerata riprendono anche i lavori di messa in sicurezza di alcuni uffici che interessano il Palazzo della Provincia. A questi cantieri si aggiungerà quello di Camerino. Infatti saranno consegnati gli appalti nei prossimi giorni presso il polo scolastico: due interventi, uno destinato al completamento delle opere esterne nell’ingresso principale del versante sud e uno per le opere interne, negli spazi attigui all’ingresso. “Dopo i cantieri stradali - afferma il Presidente Antonio Pettinari -, da domani ripartono anche quelli relativi ai fabbricati con il massimo rispetto delle normative relative alla sicurezza dettate dalla pandemia. L’importo complessivo di tutti i lavori ammonta a due milioni e 780 mila euro: una parte consistente delle risorse non sono legate ai fondi per il terremoto 2016 e questo dimostra l’attenzione costante che l’Amministrazione provinciale rivolge nei confronti dell’edilizia scolastica”.      

03/05/2020 17:27
Coronavirus, iniziano i primi sbarchi dalla nave Costa Magica: in 11 ritorneranno a casa

Coronavirus, iniziano i primi sbarchi dalla nave Costa Magica: in 11 ritorneranno a casa

Dopo la conclusione delle operazioni di prelievo dei tamponi, avvenuta ieri, sono cominciati questa mattina i primi sbarchi dei membri dell’equipaggio della Costa Magica attraccata al Porto di Ancona e risultati negativi:  sono sbarcate 11 persone, di cui 9 italiani, una cittadina brasiliana che vive in Italia - che rientreranno nello loro residenze con trasporto curato dalla Costa - e un cittadino inglese che tornerà a casa con volo di linea. I risultati dei tamponi effettuati il 2 maggio saranno disponibili domani.  Ne ha dato notizia il responsabile del Gores, Mario Caroli che ha coordinato le operazioni sanitarie a bordo. “Ringrazio - afferma il Direttore dell’Asur Nadia Storti - tutto il personale Asur, che ha lavorato  con celerità e professionalità, anche nella giornata del 1 maggio, in particolare gli infermieri delle equipe prelievi tamponi coordinati dal dott. Caroli, la direzione del servizio igiene e sanità pubblica, gli operatori del laboratorio del presidio ospedaliero di Ascoli Piceno, il personale del laboratorio di Loreto, che ha codificato i prelievi differenziandoli dai restanti, e la Sod Virologia di Torrette. Grazie alla collaborazione di tutti è stato possibile portare a termine il nostro lavoro”. (foto: ANSA)

03/05/2020 17:13
Parrucchieri ed estetiste: protocollo per ripartire dal 14 maggio nelle Marche

Parrucchieri ed estetiste: protocollo per ripartire dal 14 maggio nelle Marche

Dal 14 maggio parrucchieri ed estetiste potranno ritornare al lavoro, nel rispetto della salute di clienti e operatori.  “Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto - afferma Rossano Trobbiani, Presidente Regionale Confartigianato Acconciatori - frutto di intensa attività di confronto svoltasi in questi giorni con la Regione Marche e l’Asur. Il decreto regionale che consentirà la ripresa delle nostre attività dal 14 maggio, previa simulazione con le autorità sanitarie per verificare nel concreto la fattibilità delle misure, finalmente accoglie le istanze del settore benessere, tra i primi a sospendere le proprie attività e ormai stremato dalle conseguenze economiche della protratta chiusura. E’ stato definito infatti un protocollo che anticipa la riapertura rispetto a quella del 1° giugno indicata dal premier Conte, e che stabilisce le regole da rispettare e far rispettare ai clienti, sulla base del documento contenente le proposte igienico-sanitarie ed organizzative che Confartigianato ha presentato già a metà aprile scorso”.  “Il Dpcm del 26 aprile, nel dettare gli step di ripartenza per le molte attività non ha fissato una data precisa per la riapertura di centri estetici e parrucchieri – aggiunge Rosetta Buldorini, Presidente Confartigianato Estetica -, non tenendo in considerazione che un ulteriore periodo di chiusura provocherebbe un danno economico rilevante al settore, anche con il rischio di chiusure. I nostri servizi sono tra i più diffusi, la cura della persona è strettamente correlata al nostro stato di benessere psico-fisico. Basti pensare che, in seguito, alla sospensione delle attività il fenomeno dell’abusivismo ha avuto una grande crescita, comportando purtroppo anche rischi sanitari”. Queste le principali disposizioni previste dal decreto: apertura anticipata rispetto al calendario nazionale e con orario flessibile, anche di sera e nei festivi, con orario dalle 8.00 alle 21.30. Si potrà lavorare solo su appuntamento (vietate anche le attese fuori dal negozio) e con l’obbligo di mascherina per cliente (prevista la dotazione di mascherine cortesia all’ingresso del negozio) ed estetista o parrucchiere. Utilizzo da parte del personale di guanti usa e getta e mascherine, camici monouso o comunque igienizzati quotidianamente, igienizzazione dei locali e degli arredi, distanziamento attraverso rimodulazione delle postazioni di lavoro. Tra un appuntamento e l’altro dovranno esserci almeno 20 minuti per la sanificazione e ventilazione dell’ambiente e degli strumenti.  “Il decreto ha accolto le nostre indicazioni – dichiara Eleonora D’Angelantonio, Responsabile Confartigianato Benessere – ed è stato concepito mettendo al primo posto, oltre che le istanze delle imprese ormai in grave sofferenza economica indotta dal lungo periodo di chiusura, anche la tutela della salute di clienti, imprenditori e collaboratori, prioritaria a maggior ragione in questa fase 2 dell’emergenza. Ora ci impegneremo da subito a predisporre corsi specifici di formazione per gli imprenditori del settore, assicurandoci che vengano effettuati controlli al fine di prevenire ed indirizzare le imprese ad una corretta applicazione delle misure previste dal protocollo". "Di concerto con la Regione stiamo predisponendo inoltre - prosegue Eleonora D’Angelantonio -, nel rispetto delle disposizioni di legge, modelli informativi da apporre nei centri e nei saloni, validi per tutta la regione Marche e recanti informazioni fondamentali per assicurare uno svolgimento dell’attività nel rispetto delle normative igienico-sanitarie e di contenimento del contagio. Il messaggio di Confartigianato Benessere è chiaro: riprendere le attività nel rispetto di igiene e sicurezza non significa abbassare la guardia rispetto al contenimento del virus. Tutelare la salute di clienti, imprenditori e collaboratori rimane la priorità assoluta”. ++ AGGIORNAMENTO 8 MAGGIO ORE 18:0 ++ IL GOVERNATORE CERISCIOLI: "SUPERATA BRILLANTEMENTE LA PROVA GENERALE"   

03/05/2020 15:48
Covid-19, Non ci resta che "scendere in Politica" contro i "simulatori" del cambiamento

Covid-19, Non ci resta che "scendere in Politica" contro i "simulatori" del cambiamento

Tra le prime bugie che negli anni ’80 ci raccontavano i docenti nelle Business School, i papà dei tecnocrati che bisticciano da mesi in TV sul virus, è l’ambivalente significato cinese di “crisi”, che racchiude la dicotomia “minaccia/opportunità”, concetto più italianamente noto come “non tutti i mali vengono per nuocere”. A parte il fatto che del Covid-19 ne avremmo fatto tutti volentieri a meno, bisogna sottolineare come, in realtà, nel termine cinese non c’è traccia del concetto di “opportunità”, bensì ci si limita all’ambivalenza più sottile “pericolo/momento cruciale”, senza peraltro offrire elementi di positività e garanzie sul buon esito della situazione. Neanche i cinesi, autori dell’ideogramma dal duplice significato (e fors’anche del Covid-19), sono convinti del fatto che non tutte le crisi abbiano necessariamente un lieto fine. Il perché è semplice: una crisi vera e propria, come quella “pandeconomica” che stiamo vivendo, non si supera in maniera naturale o affidandoci solo ai tecnocrati, da cui magari spunta quello che s’inventa il vaccino. Ma richiede due qualità individuali spesso assopite da tempo: consapevolezza del “momento cruciale” e senso di responsabilità, cioè capacità di risposta. Ne aggiungo una terza, non meno importante della altre: il coraggio delle scelte. Ci vuole consapevolezza, responsabilità e coraggio. Ci vuole, in un termine solo, Politica, ma quella vera e con la “P” maiuscola. Puntare al buon esito della crisi - esito né naturale né scontato - significa chiedere a tutti noi un ruolo più attivo come Persone (ancora una “P” maiuscola), e quindi, decisivo per un cambiamento che segni davvero un solco profondo tra il “prima” e il “dopo” Covid-19. In altre parole, dobbiamo “scendere” in Politica, intesa nel significato più raggiante del termine, e cioè: quel modo di agire in vista del raggiungimento di un determinato fine, sia nell’ambito pubblico sia in quello privato (cfr, Treccani). Fuggire dalla Politica, nostro costume da decenni, o affidare tutto alla politica (quella con la “p” stavolta minuscola) oggi significherebbe avviare una falsa ripartenza, disegnando il classico scenario gattopardesco ove “tutto deve cambiare perché tutto resti come prima”: il nostro lavoro e le nostre abitudini, i nostri stili di vita ed il nostro modo di rapportarci con gli altri. Perché un pericolo silenzioso è quello di fare il gioco dei mille Principi di Salina che sguazzano nelle varie crisi che abbiamo vissuto, anche di recente. “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”, è la celebre frase tratta dal “Gattopardo” di Tommasi di Lampedusa, che oggi suona come un monito a non simulare l’adattamento al Covid-19 o ad innamorarsi di una resilienza ad oltranza, ma puntare diritti verso un vero cambiamento giocato dalla Politica. Perché il vero cambiamento promosso - non imposto - dalla crisi “pandeconomica”, ci deve far entrare davvero in un “dopo” e azzerare le storture del “prima”, ma a condizione di immettere sul “mercato” quanta più Politica possibile, per non fare di questa crisi l’ennesima occasione perduta. Ed il pericolo - che poi non vada poi così tutto tanto bene - è latente ma molto concreto, specie se si assiste alle migliaia di webinair che stanno intasando le nostre giornate, ove spesso si cerca di trasformare il freddo (e falso) concetto “crisi/opportunità” nel più romantico “niente sarà più come prima”. Sicuramente sempre meglio dei mielosi cantori de “il cosa al tempo del coronavirus”, dove il “cosa” è sostituibile con “amore”, “lavoro”, “aperitivo” e così via, condivisi sui profili social di leoni da tastiera, oggi relegati in gabbia tra le mura domestiche e non per questo meno aggressivi (me compreso). Ma siamo sicuri che valga la pena ancora ragionare con schemi logici tardo-novecenteschi, quando la saggezza cinese, modello “yin e yang”, affascinava i salotti benpensanti del Vecchio Occidente ricchi di gattopardeschi Principi di Salina? O forse ci siamo un pò troppo innamorati di un falso concetto di crisi (e di conseguenza di un falso concetto di opportunità), al punto tale che quelle che noi tutti abbiamo ritenuto fossero “crisi” non siano state poi cosi “realmente critiche”, tali cioè da farci diventare qualcosa di nuovo e chiudere definitivamente col passato? Eppure ne abbiamo vissute di quelle fratture, quasi sempre associate ad eventi catastrofici, che hanno segnato solchi profondi allo scorrere naturale della nostra vita, sociale e professionale, e che ci hanno dato l’illusione di un “ieri che non c’è più definitivamente”. Ma era tutto un’illusione, e non ce n’eravamo accorti, perché - e ne è la prova - continuiamo ad essere gli stessi di ieri. La generale riluttanza a mettere il naso più in là della nostra brevissima esperienza di vita, ci limita ad elencarne solo alcune di queste presunte crisi, e solo quelle ovviamente più recenti. Pensiamo all’11 settembre. Ognuno di noi ricorda dov’era quel maledetto giorno e le immagini degli aerei che si schiantavano su grattaceli ed altri obiettivi, mietendo vittime innocenti, colpendo al cuore i simboli dell’Occidente e la sua bandiera più rappresentativa, gli Stati Uniti d’America. Poi le guerre successive, le uccisioni dei terroristi più pericolosi, le restrizioni alla nostra libertà di viaggiare, la paura. Questo evento, che avrebbe dovuto cambiare per sempre le nostre vite, aprendoci ad un mondo più libero, sicuro e orfano del terrore, è stato sempre visto come una frattura tra un “prima” e un “dopo”, un simbolo macabro di una crisi che ci avrebbe reso tutti diversi dal “prima” e si sarebbe trasformata nello “yang” dell’opportunità. Eppure, le guerre che hanno seguito l’11 settembre non hanno risolto il problema del terrorismo, anzi lo hanno recapitato dentro le nostre città europee, nel cuore della nostra vita quotidiana, con camion e auto che si lanciavano sulle folle, accoltellatori e kamikaze che facevano irruzione in luoghi più rappresentativi della nostra vita quotidiana da Occidentali. Idem per i viaggi: non abbiamo cambiato le nostre abitudini a viaggiare, ci siamo adattati alle misure di sicurezza ed abbiamo ripreso a girare il mondo forse più di prima, proprio come volevano i tanti Principi di Salina. Insomma: dalle primissime convinzioni che il crollo delle Torri Gemelle ci avrebbe reso diversi, ci siamo dovuti ricredere e considerare che le opportunità che seguirono, scaturite da episodi tragici, non fossero mai state colte in pieno. E ancora oggi inconsapevolmente, tutti noi siamo più che convinti del fatto che siamo gli stessi di prima e, se possibile, in molti casi, peggiori (non sta a me fare la classifica dei mali, ma basti pensare alle guerre, al terrorismo e all’immigrazione, fenomeni ancora presenti e sempre più frequenti). Quindi, in altre parole, domandiamoci: l’11 settembre - e quello che ne seguì - fu vera crisi, intesa nel senso di potersi poi trasformare in opportunità per cambiare? Stessa sorte per l’altra “crisi” che ricordiamo come tale perché vissuta in prima persona: chiamatela come volete - Lehman Brothers, Finanziaria, Subprime, Mercato Immobiliare -, ma quella del 2008 ha sconvolto le nostre vite come nessun’altra crisi economica dal 1929 (che, non avendola vissuta se non nelle immagini in bianco e nero, poteva contare ben poco, se non come lettori e appassionati di storia). Milioni di posti di lavoro persi, risparmi bruciati, famiglie divenute povere in meno di 24 ore, aziende e attività chiuse dall’oggi al domani, benessere sociale sconvolto dal calo dei consumi e da una crisi di liquidità senza precedenti. Eppure, a distanza di pochissimi anni e nonostante che molti suoi effetti siano ancora in atto, abbiamo ripreso a giocare in borsa, ad investire in immobili, a produrre beni e servizi allo stesso modo di prima, “consumando” in pieno stile da società del benessere, inquinando peggio di prima, facendo più debiti di prima e così via. Possiamo dire, senza paura di essere smentiti, di aver cambiato stile di vita, e che oggi siamo diversi - e non solo per un fatto anagrafico - dal 2001 o dal 2008? Furono tutte “vere” crisi quelle generate da quegli eventi sconvolgenti, su cui ancora si producono film, trasmissioni e Serie TV, articoli, paragoni da talk show della sera con quella attuale? In altre parole: possiamo davvero dire con certezza che ci sia stato per noi un “prima” e un “dopo”, una vera crisi a cui è seguita una altrettanto vera opportunità, e che siamo davvero cambiati rispetto al passato, che siamo cioè davvero “nuovi”? Viste così, le due più recenti, assomiglierebbero più ad occasioni perdute o crisi irrisolte, considerato che, per alcuni aspetti, sono ancora in corso, ma sicuramente sono “false” se non hanno prodotto quello scatto decisivo per cambiare. False crisi su cui incombe su noi italiani “medi”, e spesso a livello inconscio, una sorta di Sindrome di Stoccolma nei confronti del nostro passato, e che ci fa troppo procedere in avanti con la sicurezza che tanto lo “stellone” d’Italia prima o poi ci salverà, come sempre. Da anni, infatti, ci siamo abituati - forse troppo - a credere ai lunghi sermoni sul secondo Rinascimento, sulle bellezze artistiche di un Paese bello, sul nostro primato in molti settori della creatività artigianale e industriale, su tutto ciò in cui primeggiamo nel mondo e che qualche volta ci fa dimenticare l’orgoglio di essere italiani, salvo poi arrabbiarci quando ci sfottono dall’estero. E’ l’abitudine a pensare di poter vivere a lungo con un passato che spesso non ci meritiamo, se non per il fatto di condividere la nazionalità con scienziati, poeti, Santi e navigatori: come se tutto ciò ci appartenesse solo per la fortuna di averlo ereditato, senza alcun merito e senza consapevolezza e responsabilità. E questa abitudine non agevola quel desiderio di cambiamento che tutti dovremmo provare specialmente a seguito di crisi ed eventi catastrofici come quello che stiamo vivendo oggi. Resta più comodo adagiarci sulle subdole nostalgie di questi primati perduti, soffocando sul nascere il desiderio di cambiare facendo tesoro delle crisi, per trasformarle in autentiche opportunità, essere diversi da quelli di prima e immaginare davvero un “dopo” migliore. Prima di attendere in maniera passiva l’avvento di un nuovo Rinascimento (e magari il vaccino) e meritarci ciò che di bello ci ha trasmesso il nostro passato, partendo proprio da questa ennesima crisi, potremmo fare subito Politica attraverso le armi della consapevolezza, della responsabilità e del coraggio. Consapevolezza dell’autentico valore delle cose, quelle che ci sono più mancate nella Fase 1 dell’isolamento e le altre che abbiamo riscoperto: le passeggiate, il lavoro che ci dava più soddisfazione, le amicizie vere e gli affetti familiari, i lavori domestici, la vicinanza ed il gioco con i figli. Responsabilità intesa come azione che genera effetto positivo non solo su noi stessi, ma anche su chi ci circonda ed il nostro ambiente. A questo proposito, prioritario, e non più rinviabile, sarebbe abbracciare un’economia green che tenga conto dell’impatto delle nostre azioni sul territorio che ci ospita, e che dialoghi con le altre sue parole chiave, e cioè sviluppo sostenibile e responsabilità sociale. Un concetto “green”, lontanissimo dai salotti dei finti ambientalismi, e che va declinato anche nei nuovi modi di relazionarsi con gli altri, per ascoltare di più e parlare di meno, per avere più forte la consapevolezza delle nostre abilità e ricchezze che ci hanno tramandato, quelle cose che avevamo trascurato ma che ci sono enormemente mancate in questi giorni di isolamento, forse più di aperitivi e cene, o di vacanze e auto di lusso. Un “green” che deve puntare al chilometro zero della burocrazia, vera nemica dello sviluppo e foriera di intenti malavitosi e criminali, alle capacità di far crescere le nuove generazioni in un ambiente sano e ricco di potenzialità. Infine, il coraggio, quello che ci spinge a non attendere passivamente la scoperta del vaccino, e che ci salvi subito dalle tentazioni di adagiarsi su un passato che non passa mai, e ci spinga a cambiare davvero senza continuare a fare finta che tutto cambi. Il coraggio, soprattutto, di disfarci dei mille simulatori del cambiamento e degli innamorati della resilienza ad oltranza, quelli che vorrebbero davvero non cambiare mai e continuare a difendere i propri privilegi, sia nei Palazzi romani che nelle periferie più periferie d’Italia. Solo così avremo la certezza che quando il Covid-19 passerà ed entreremo a pieno titolo nel “dopo”, non saremo più costretti a dirci: “Ma fu vera crisi?”

03/05/2020 15:24
Coronavirus, 5 nuovi casi in provincia di Macerata nelle ultime 24 ore

Coronavirus, 5 nuovi casi in provincia di Macerata nelle ultime 24 ore

Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 6.319 casi positivi al coronavirus sui 42.281 tamponi effettuati nella Regione Marche (leggi qui). Sono 2540 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino (11 in più di ieri), 1817 in provincia di Ancona (3 in più di ieri), 1031 in provincia di Macerata (5 in più di ieri), 450 in provincia di Fermo (1 più di ieri), 282 in provincia di Ascoli Piceno (numero invariato), 199 extra regione. Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti continua ad aumentare: si è, infatti, passati dai 2177 di ieri ai 2194 di oggi (+17). Scendono, invece, i contagiati ancora in isolamento domiciliare: sono cinque meno di ieri (2.755).  Rimane stabile il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dai 445 di ieri ai 443 di oggi), così come il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva che - ad oggi - sono 43 (tre meno di ieri): 8 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (3 a Civitanova Marche, 5 a Camerino).  Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:  

03/05/2020 14:54
Recanati, dal 4 maggio riapriranno i parchi pubblici, compreso il Colle dell'Infinito

Recanati, dal 4 maggio riapriranno i parchi pubblici, compreso il Colle dell'Infinito

Lunedì 4 maggio con l'inizio della Fase 2 i principali parchi pubblici di Recanati, Villa Colloredo, Colle dell'Infinito e i Giardini Beniamino Gigli saranno riaperti al pubblico per passeggiate e attività motorie. La fruizione degli spazi all'interno dei parchi, informa il Comune, dovrà avvenire nel rigoroso rispetto delle regole per contrastare il possibile contagio da coronavirus, in particolare quelle relative alle distanze interpersonali, al divieto di assembramenti e all'uso di mascherine o di protezioni a copertura di naso e bocca. I parchi saranno monitorati dalla videosorveglianza e controllati dal pattugliamento dei vigili urbani, agli ingressi ci saranno cartelli con le misure da osservare. "L'emergenza Covid-19 purtroppo non è finita e dal 4 maggio ci attende una fase molto delicata e incerta - dice il Sindaco Antonio Bravi -. Sarà possibile ritornare e passeggiare nelle nostre splendide aree verdi, ma mantenendo il distanziamento fisico con divieto di assembramenti". (fonte: ANSA).   

03/05/2020 14:39
Fase 2, nuovo motivo per gli spostamenti: consentite le visite ai congiunti. Ma chi sono i congiunti?

Fase 2, nuovo motivo per gli spostamenti: consentite le visite ai congiunti. Ma chi sono i congiunti?

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante la tanto annunciata Fase 2 del Governo e nello specifico le novità in tema di autocertificazione per gli spostamenti. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Corridonia che chiede: “Dal 4 maggio sarà consentito incontrare i prossimi congiunti, ma nello specifico chi sono?”.   “Carneade chi era costui?” Questa oltre ad essere la domanda che nell’ottavo capitolo dei Promessi Sposi don Abbondio si fa a proposito del filosofo greco Carneade, sarà anche l’interrogativo che i cittadini si porranno dal 04 maggio prossimo, a seguito del D.P.C.M. del 26.04.2020 che ha reso ancora obbligatoria la compilazione dell’autocertificazione per gli spostamenti, il cui modulo prevederà quale ulteriore e nuovo legittimo motivo quello dell’incontro con i congiunti all’interno della Regione purché venga rispettato il divieto di assembramento, il distanziamento di almeno un metro e l’utilizzo di protezioni del sistema respiratorio.   Difatti, nonostante che le fonti normative in cui si legge di “prossimi congiunti” sono, oramai, più di un centinaio, chiunque s’immaginerebbe una precisa definizione di cosa significhi nello specifico, e, perciò, di chi possa considerarsi congiunto prossimo, ma così non è, in quanto, una definizione normativa generale di tale locuzione, viceversa, è ravvisabile solo per la materia penalistica.   Unicamente l’art. 307, 4° comma, c.p., per l’appunto, definisce “prossimi congiunti”, gli ascendenti, i discendenti, il coniuge, la parte di un'unione civile tra persone dello stesso sesso, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado con coniuge vivente e/o con prole, gli zii e i nipoti, e ciò, sì, in generale, ma soltanto “agli effetti della legge penale”; al di fuori della legge penale, invece, non è per nulla chiaro o, almeno, non è definito normativamente, cosa si debba intendere quando il legislatore ci parla di “prossimi congiunti”, poiché, in verità, alcuni spunti definitori sono ravvisabili, qua e là, nelle fonti normative.   Ove si guardi al significato che alla locuzione in esame è stato dato dalla giurisprudenza non penalistica, ancora, si nota come, nel tempo, il concetto abbia subito una netta estensione; in passato, infatti, per “prossimi congiunti” si erano intesi “soggetti uniti fra loro non solo da un vincolo meramente affettivo…ma affettivo-giuridico, che riposi cioè su rapporti che costituiscono fonti di reciproci diritti-doveri” (così, ad es., T. Trento, 19.5.1995. Si veda, altresì, Cass. civ., 1845/1976).   Di recente, viceversa, si è chiarito che il riferimento ai prossimi congiunti della vittima primaria dell’illecito civile, deve essere inteso nel senso che, in presenza di un saldo e duraturo legame affettivo, si possa “prescindere dall’esistenza di rapporti di parentela o affinità giuridicamente rilevanti come tali” (Cass. Pen., 46351/2014), che fa rientrare, ai fini del risarcimento, tra i “prossimi congiunti” la fidanzata della vittima primaria dell’illecito (Cfr., inoltre, T. Firenze, 26.3.2015).   Ciò che emerge da questo elenco, seppure sommario, è in sostanza che la nozione di “prossimi congiunti” è chiara e netta con riferimento alla sola legislazione penale, mentre in tutti gli altri ambiti dell’ordinamento, tale nozione si presenta come incerta, talvolta opaca e certamente mutevole.   Detto ciò, ed in risposta alla domanda della nostra lettrice, si può affermare che dal 04.05.2020 saranno possibili gli spostamenti per incontrare: genitori, nonni, fratelli e sorelle, consorte, convivente, suoceri, genero, nuora, cognati, zii, nipoti, fino ad arrivare ai fidanzati; pertanto, giuridicamente parlando, per gli amici e le amiche… è ancora troppo presto.   Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.                                                                  

03/05/2020 10:00
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.