"Auser Treia porge le sentite condoglianze al proprio sodale, professor Alberto Meriggi, per la dipartita della cara madre, Viola Orsetti, venuta a mancare la mattina del 2 giugno 2020 dopo lunga malattia. La salma dal centro funerario in via dei Velini a Macerata, in cui attualmente si trova, verrà traslata per il funerale che si terrà il pomeriggio del 3 giugno 2020, a Chiesanuova di Treia, alle ore 15,30".
Docente emerito di Storia medievale presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, Alberto Meriggi ha privilegiato nel suo itinerario di ricerca la storia istituzionale e sociale delle Marche in età medievale e moderna. Ha pubblicato, tra l’altro: Storia di Treja dalle origini al 1900, Tolentino 1978 (1984); Corrado I d’Antiochia. Un principe ghibellino nelle vicende della seconda metà del XIII secolo, Urbino 1991; Honorabilibus amicis nostris carissimis-Lettere inedite dei Da Varano di Camerino al Comune di Montecchio (Treia) (1381-1426), Camerino 1996; L’Età medievale, in Appignano. I segni della storia, Pollenza 2003; Un giusto processo. Un caso di “corruzione” nello Stato della Chiesa del Duecento, Rimini 2005; Il Campo dell’amore. Compendio della vita di Giuditta Montecchiari da Treia. Vissuta e morta in concetto di santità, Civitanova Marche 2005; Gli Statuti del Comune di Treia. Edizione integrale del testo a stampa del 1526 e sua traduzione in lingua corrente, Rimini 2005; Gli Statuti del Comune di Appignano, Rimini 2011. Dal 1992 al 2002 è stato presidente dell’Accademia Georgica di Treia. Attualmente ricopre la carica di Presidente del Centro Studi Storici Maceratesi.
Celebrata anche a Tolentino, seppur in forma ridotta a causa delle disposizioni anti contagio da Covid-19, la ricorrenza della Festa della Repubblica, che - come tradizione - si è comunque tenuta nel popoloso Quartiere Repubblica.
La celebrazione è iniziata alla parrocchia dello Spirito Santo dove è stata celebrata la Santa Messa dal parroco Don Diego che ha esortato i fedeli a pregare per coloro che sono impegnati nel governare. Erano presenti diversi assessori e consiglieri comunali oltre ai rappresentanti dell’ANPI.
Al termine della funzione un breve intervento del Vicesindaco Silvia Luconi che ha ricordato tutti i valori legati alla Festa della Repubblica e alla Costituzione.
Subito dopo, la manifestazione si è spostata verso il monumento dedicato alla Resistenza, opera dello scultore Umberto Mastroianni dove è stata deposta una corona di alloro dal Vicesindaco Silvia Luconi, dal Presidente del Consiglio comunale Carmelo Ceselli e dal Presidente dell’Anpi di Tolentino Lanfranco Minnozzi.
Momento molto emozionante, quando tra il silenzio generale, una cittadina ha intonato, in maniera spontanea, l’Inno Nazionale.
Al termine il Vicesindaco Silvia Luconi ha consegnato in maniera simbolica a due neo diciottenni, Sofia Fermani e Daniele Fioriti, una copia anastatica dell’originale della Costituzione della Repubblica Italiana, conservato presso l’Archivio storico della Camera dei Deputati.
"Quando sarà possibile – è stato ricordato dal Vicesindaco Luconi – è volontà del Sindaco Pezzanesi e dell’Amministrazione comunale organizzare una cerimonia, come tutti gli anni, per consegnare a tutte le ragazze e ragazzi che quest’anno raggiungono la maggiore età, una copia della Costituzione".
Le Terme Santa Lucia di Tolentino riaprono al pubblico dal prossimo 3 giugno. Tutto il personale è stato prontamente aggiornato e preparato per applicare al meglio tutte le procedure di sanificazione e tutela che il Governo ha suggerito per ridurre il più possibile il contagio da CoViD-19.
In realtà la sede di contrada Santa Lucia non si è mai fermata, gli ambulatori medici, i reparti di Riabilitazione e Medicina dello Sport, sono sempre rimasti aperti garantendo un servizio fondamentale alla comunità, ma dal prossimo 3 giugno riaprono anche le porte dello stabilimento termale.
Oggi chi varca la soglia della sede delle Terme di Tolentino viene accolto da un addetto all'accettazione dotato di mascherina, visiera, guanti e camice monouso, che misurerà la temperatura dell'utente attraverso un termo-scanner, lo inviterà a disinfettare le mani, ad indossare a sua volta la mascherina, i guanti e il copriscarpe per poi indirizzarlo al piano dove sono presenti gli ambulatori per cui si era precedentemente prenotato.
Dal prossimo 3 giugno quindi, dopo aver recepito le indicazioni di Federterme inviate a tutte le stazioni termali italiane, sarà possibile tornare anche a godere dei benefici delle cure inalatorie messe in atto con le acque termali. I bagni e le cure idropiniche, alcune cure inalatorie come aerosol, docce nasali, nebulizzazione ad ultrasuoni, le insufflazioni possono riprendere le attività.
Possono proseguire i percorsi vascolari e le cure ginecologiche che godono dei benefici delle acque salsobromoiodiche, come noto efficaci per permettere un recupero riabilitativo post operatorio, curare e prevenire infiammazioni e stati cronici anche in campo ginecologico grazie alla comprovata efficacia antisettica.
Tutto il personale è stato da formato per garantire il massimo rispetto delle norme sia a tutela della propria salute che dei pazienti e fruitori del centro termale.
L’App Immuni è ora disponibile per essere scaricata sui telefoni di tutti i cittadini. Nelle prossime settimane nelle Marche e in altre tre regioni (Liguria, Abruzzo e Puglia) l’App sarà operativa in fase sperimentale, per consentire di mettere a punto le procedure di introduzione in tutta Italia. I cittadini sono dunque invitati a scaricarla e ad attivare il bluetooth del proprio telefono, necessario per consentire il passaggio dei dati.
“Ora abbiamo un’arma in più per fronteggiare il Covid e per contenere il virus - afferma il presidente Luca Ceriscioli - e per questo le Marche hanno aderito volentieri alla fase sperimentale. L’App Immuni è un ulteriore strumento a nostra disposizione: nessuno saprà dove siamo, cosa facciamo o come ci chiamiamo, ma l’App potrà informarci immediatamente se siamo entrati in contatto con una persona positiva, e ci consentirà di seguire subito i necessari percorsi di sicurezza sanitaria. Quindi l’invito a tutti è quello di scaricare l’App e di attivare il bluetooth del proprio cellulare”.
Immuni è un’App unica nazionale per il tracciamento dei contatti, interoperabile anche a livello europeo, che consentirà di individuare in maniera sempre più completa le persone potenzialmente esposte al virus COVID-19 e, attraverso le misure di sorveglianza sanitaria, interrompere la catena dei contagi.
L'App funziona senza seguire gli spostamenti, senza conoscere l'identità della persona che la installa sul proprio cellulare, o quella delle persone con cui si entra in contatto.
“Con il contributo di tutti - si legge nella schermata introduttiva - Immuni aiuta a contenere il virus e a tornare il prima possibile alla normalità".
Una volta attivata, l’App registra i contatti con altri utenti usando il Bluetooth: scambia codici temporanei casuali con altri dispositivi che l’hanno installata. Questi codici non permettono di risalire all’identità dell’utente. Lo scambio è bidirezionale: ogni smartphone invia il proprio codice e riceve i codici degli smartphone nelle vicinanze, salvandoli nella propria memoria interna.
Quando un utente Immuni risulta positivo al SARS-CoV-2, attraverso l’App si attiva un meccanismo per cui vengono avvisati i possibili contatti, che dovranno avvisare il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta per iniziare il percorso assistenziale.
L’applicazione si può scaricare gratuitamente e volontariamente su telefoni iOS e Android, non accede alla rubrica, non invia SMS e non chiede il numero di telefono all’utente. Per l’assistenza tecnica è attivo il numero verde nazionale 800912491 tutti i giorni dalle 7 alle 22.
Info sul sito https://www.immuni.italia.it/download.html
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha emesso una nuova Ordinanza con la quale resta obbligatorio, fino alla mezzanotte del 7 giugno prossimo, l’uso delle mascherine nei luoghi pubblici, anche all’aperto, negli esercizi commerciali, negli uffici pubblici, negli uffici postali, nelle banche e in ogni altro luogo chiuso nel quale sia previsto l’accesso generalizzato di persone, in modo da limitare quanto più possibile la contaminazione degli ambienti in considerazione dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
Sono esclusi dall’obbligo di indossare la mascherina i bambini di età inferiore ai sei anni e i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuo del dispositivo di protezione individuale.
Nell’espletamento dell’attività motoria o sportiva in forma individuale, le persone dovranno avere con sé la mascherina che dovrà essere indossata al venir meno dell'isolamento.
Con la stessa Ordinanza il primo cittadino settempedano ha anche disposto la chiusura al pubblico dei parchi e dei giardini pubblici comunali del centro urbano, salvo l’emanazione di diverse disposizioni normative regionali o nazionali.
Sarà responsabilità dei responsabili o dei dirigenti degli uffici pubblici e dei titolari o responsabili degli esercizi commerciali far indossare i dispositivi di protezione individuale e far rispettare gli obblighi imposti nel provvedimento sindacali.
Gli stessi soggetti, infatti, sono tenuti a richiedere, all’ingresso nei predetti locali, di indossare le mascherine. In caso di rifiuto gli stessi dovranno avvertire le autorità di polizia tra cui il locale Comando della Polizia Locale.
Per chi non rispetterà l’invito, e non si adeguerà senza giustificato motivo, sono previste sanzioni amministrative fino a 500 euro. Le stesse sanzioni si applicheranno anche alle persone tenute a far rispettare i comportamenti di legge.
Benvenuti a questa nuova puntata cari lettori, per prima cosa vorrei segnalarvi che nella nostra regione parte in via sperimentale la app IMMUNI che trovate su: https://www.immuni.italia.it/
Raccomando a tutti di installarla. Gli unici dati che vi saranno chiesti sono la vostra regione e provincia. La app ha ricevuto il voto massimo dal MIT di Boston, preserva la vostra privacy, non usa la localizzazione GPS ma esclusivamente il Bluetooth, quando la installerete vi illustrerà tutti i motivi per cui non dovete temere per la vostra privacy, inoltre il codice sorgente verrà reso pubblico per la massima trasparenza. Più si diffonde più sarà efficace, ricordiamo che anche grazie a questi sistemi paesi come Sud Korea e Taiwan - pur essendo stati colpiti per primi - hanno avuto pochissimi contagi.
Tanto più ora con la riapertura dei movimenti fra regioni: Lombardia, Piemonte e Liguria hanno un'incidenza di contagi dieci volte maggiore rispetto a quella della nostra regione.
Tornando alle Marche vediamo che i contagi sono ancora in netto cal, con la stessa velocità della scorsa settimana. Vediamo inoltre come nella nostra regione l'indice di contagio che utilizzo sia crollato proprio dopo le riaperture, sintomo che l'aria aperta non faccia certo male. Ancora è presto per vedere gli effetti di ristoranti e bar, per la prossima settimana però avremo un quadro più preciso
Ovvio, il valore nazionale è molto dipendente dalla Lombardia che pesa per oltre il 50% dei contagi. Andando alla nostra abitudinaria classifica le Marche salgono all'ottavo posto. Abbiamo la prima regione dove l'epidemia sembra davvero passata, ovvero la Basilicata che registra 0 contagi da 9 giorni. Calabria, Umbria e Sardegna sono le prossime candidate. I contagi nella nostra regione si sono ridotti del 63% dalla settimana precedente scendendo poco sopra 1 nuovo contagiato per milione. Le regioni del nord, purtroppo, mantengono una discesa dei contagi molto meno marcata , circa un 20% settimanale che un po' fa temere gli effetti delle riaperture e potenzialmente anche la riapertura degli spostamenti fra le regioni, inoltre stanno effettuando un numero ancora troppo basso di tamponi, specie in Liguria.
Il Gores ha comunicato che, nelle ultime 24 ore, sono stati effettuati 586 tamponi del percorso nuove diagnosi, di cui 4 sono risultati positivi (1 della provincia di Macerata e 3 da fuori regione). Un lieve incremento rispetto a ieri, quando si erano registrati zero contagiati e zero vittime, per la prima volta dall'inizio dell'emergenza sanitaria (leggi qui).
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 6.734 su un totale di 66.434 campioni testati, con un'incidenza complessiva, al momento del 10,13%, che conferma una lenta ma costante discesa.
Il numero dei dimessi e guariti continua ad aumentare (4.421). Restano, invece, 9 i ricoverati in terapia intensiva nelle strutture sanitarie regionali, di cui uno al Covid-Center di Civitanova (69 i ricoveri totali).
Di seguito, nel dettaglio, i dati resi noti dal Gores:
La stagione balneare marchigiana, che quest’anno si concluderà il prossimo 11 ottobre a parziale compensazione del ritardo dovuto all’emergenza sanitaria, è partita lo scorso 29 maggio sotto il buon auspicio di ottime condizioni ambientali.
Il Direttore di ARPAM Giancarlo Marchetti già nei giorni scorsi aveva ricordato come tutto fosse pronto, dal punto di vista ambientale, per un brillante avvio della stagione estiva: “Il controllo preliminare all’avvio della stagione balneare, effettuato nel periodo dal 6 al 14 maggio, ha potuto rilevare la piena conformità di tutti i punti di monitoraggio analizzati. Un risultato – ha affermato Marchetti - di tutto rispetto e conseguenza tangibile dell’attenzione delle politiche regionali e dell’attività dell’Agenzia in materia di protezione ambientale e di tutela delle nostre coste”.
Un’ottima partenza, testimoniata da acque con elevata trasparenza e dalla altissima qualità microbiologica pressoché ovunque, determinando una qualità Eccellente nel 96% dei casi e Buona nel restante 4%, con evidente miglioramento rispetto alla classificazione attribuita sulla base dell’ultimo quadriennio, che vede le acque marchigiane in classe Eccellente per l’80%, Buona per il 12%, Sufficiente e Scarsa per il 4% ciascuna.
Anche le ultime campagne effettuate dalla Motonave “Blu” di Arpa Marche mostrano una situazione ambientale decisamente buona, con temperature superficiali delle acque tra i 16 e i 18° C e in rapida ascesa, oltre ad una elevata salinità anche sotto costa a testimoniare, anche grazie alle condizioni metereologiche del mese di maggio, l'assenza di apporti fluviali significativi.
Sul fronte dei controlli, “debuttano” quest’anno, portando il totale a 245 rispetto ai precedenti 242, 3 nuovi punti di monitoraggio individuati nel territorio del Comune di Porto San Giorgio, mentre sono confermate tutte le attività già effettuate dall’ARPAM, come il programma di monitoraggio per la Sorveglianza Algale, il monitoraggio di Ostreopsis cf Ovata e quello dei Cianobatteri nelle acque dolci degli invasi artificiali, attività che nello scorso 2019 hanno visto impegnata l’Agenzia con ben 3.278 interventi e 1800 campioni analizzati.
A seguito dell'emergenza sanitaria, gli esercizi di commercio e le attività artigiane in genere hanno dovuto - per un rilevante arco temporale -sospendere le loro attività subendo un innegabile danno economico.
A tal proposito, è intenzione dell’Amministrazione comunale di Tolentino approvare un atto di indirizzo per l'indizione e pubblicazione di un avviso pubblico per la concessione di contributi alle attività di somministrazione di alimenti e bevande che intendano allestire dehor su suolo pubblico.
Inoltre, visto che i medesimi effetti economici negativi hanno riguardato anche le attività artigianali che svolgono la vendita al dettaglio nel luogo di produzione dei propri prodotti alimentari (come ad esempio: pizzerie al taglio, gelaterie, ecc.), è stato ritenuto opportuno estendere la misura del beneficio anche a queste ultime attività artigiane.
"Va ricordato che le predette misure sono anche dirette a mantenere inalterata, per quanto possibile, la capacità ricettiva delle attività, fortemente ridotta dalla norme di distanziamento sociale, e inoltre a garantire al pubblico una quantità immutata di spazi dove fruire dei servizi offerti" sottolineano dal Comune.
Saranno ammissibili le spese concernenti la realizzazione di dehors sostenute a decorrere dal primo gennaio 2020. Il contributo sarà commisurato all’estensione del dehor o delle altre strutture installate su aree pubbliche.
I dehors da installare, al fine di garantire uniformità, dovranno seguire dei parametri tecnici ed estetici comuni che verranno individuati nel bando pubblico.
Qualora vi siano due o più attività aventi diritto al contributo che distino meno di 15 metri l'una dall'altra, dovrà essere predisposto un progetto unitario condiviso con i richiedenti.
"La finalità di questo atto di indirizzo che prevede contributi per gli esercenti commerciali che vorranno ampliare la propria attività su spazi all’aperto, – ricorda il Consigliere delegato al Commercio Andrea Crocenzi - è quella di sostenere le attività di somministrazione di cibi, bevande e di produzione artigianali in un periodo di grave crisi causato dal Covid-19. Un'ulteriore dimostrazione della concreta vicinanza dell’Amministrazione Pezzanesi al settore del commercio e della ristorazione in generale".
Visita istituzionale in città, nel giorno del congedo dal servizio dopo ben trent’anni di onorata carriera, per il primo dirigente della Questura di Macerata, dottor Andrea Innocenzi, che è stato ricevuto questa mattina dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, a palazzo dei Governatori.
A nome dell’intera comunità settempedana il primo cittadino ha ringraziato “l’uomo delle istituzioni” per “l’impegno, la professionalità, la competenza e l’abnegazione profusi a servizio della collettività”.
Insignito del titolo di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana, Innocenzi ha coordinato spesso importanti servizi di ordine e soccorso pubblico anche in città, in particolare a seguito del terremoto del 2016.
“Lo ricorderò sempre quale primo responsabile della sicurezza nelle tappe di RisorgiMarche che hanno interessato il territorio. Un lavoro non facile ma la sua presenza, per noi sindaci, era una garanzia”.
Numerosi gli incontri tra il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, e il dottor Innocenzi svoltisi in Prefettura nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
“Mi piace ricordare – conclude il sindaco di San Severino Marche – pure la grande disponibilità e la profonda umanità che il dirigente Innocenzi ha saputo sempre dimostrare vestendo comunque con grandissima responsabilità la sua divisa”.
Il ristorante "Il Nido dell'Aquila" di Renzo Budassi, a Monte Cavallo, ha saputo nuovamente rialzarsi. Dopo aver superato le difficoltà provocate dal terremoto che ha colpito il paese nel 2016 (leggi qui), Renzo e la sua famiglia sono nuovamente pronti a ripartire dopo gli oltre 2 mesi di chiusura imposti dal lockdown per il contenimento del Covid-19.
"Il Nido dell'Aquila" ha ufficialmente riaperto i battenti il 18 maggio: "È stata dura, per quasi tre mesi non abbiamo avuto alcuna entrata, solo spese. Per scelta, abbiamo preferito rinunciare al servizio da asporto, che abbiamo effettuato soltanto nella giornata di Pasqua e il primo maggio".
"Subito dopo la riapertura l'afflusso di clienti è stato scarso - ci dice Renzo -, ma già da questo fine settimana siamo riusciti a riempiere tutti i nostri tavoli, sia a pranzo che a cena. Speriamo che domani, 2 giugno, il tempo regga e ci permetta anche di aprire gli ombrelloni e mettere qualche tavolo all'aperto. La gente, dopo mesi di quarantena, ha ritrovato la voglia di uscire e in molti preferiscono la tranquillità della montagna al mare, dove c'è maggiore rischio di assembramenti".
Nulla è cambiato nella proposta culinaria del locale, che presenta come cavalli di battaglia i piatti tipici della tradizione marchigiana (fettuccine al castrato, ravioli al tartufo, pappardelle al cinghiale, salumi locali..).
A cambiare è stato il numero di coperti del locale, dimezzati dai 100 abituali ai 50 attuali, per ottemperare alle misure di distanziamento sociale. "Ho ricevuto dai miei clienti molti complimenti per come vengono rispettate le norme anti-contagio nel locale - rimarca Renzo -. Abbiamo preferito distanziare i clienti di un metro piuttosto che utilizzare le barriere in plexiglass. A malincuore, però, siamo stati costretti a rinunciare a tutti i ragazzi che lavoravano con noi a chiamata. Ci dispiace, ma non abbiamo potuto fare altrimenti. Ora nel locale, oltre a mia moglie e mia figlia, lavora soltanto una cameriera che abbiamo assunto in maniera fissa".
C’è una reale voglia di ripartenza dopo le prime due fasi di emergenza sanitaria e Civitanova ci mette il cuore per prima lanciando la sfida con una nuova campagna promozionale istituzionale rivolta principalmente all’Umbria e alle regioni limitrofe. La città affida la sua comunicazione ad un cuore rosso con tre parole essenziali nell’hashtag: #civitanovaconTe e il refrain ‘stessa spiaggia e stesso mare’, cantato anche nel video che sta girando il regista Paolo Doppieri.
Nella conferenza stampa di questa mattina, convocata dall’Amministrazione comunale nello stabilimento balneare Cala Maretto del Lungomare sud, tutti gli attori coinvolti erano presenti per testimoniare la voglia di ripartenza e di unione, in semplicità e sicurezza. Insieme all’assessore al Turismo Maika Gabellieri c’erano Marco Scarpetta (Abat), Aldo Ascani (Shada), Simone Iualè e Erika Cardelli (Albergatori), Debora Pennesi (CentrIamo), Elisabetta Biagiola (Agenzie viaggi), Vitaliana Acciarri (B&B e extralberghieri) e molti altri rappresentanti di categoria.
“Dopo un momento drammatico e di grande buio – ha detto nel suo saluto iniziale l’assessore al Turismo Gabellieri – siamo pronti a rivedere la luce e vogliamo farlo tutti insieme, Amministrazione comunale e tutte le categorie, perché l’unione fa la forza e noi siamo l’esempio. Si prospetta una stagione estiva diversa da tutte le precedenti dopo l'emergenza epidemiologica da Covid-19, che ha comportato gravissime ripercussioni sulle attività economiche e sociali del Paese colpendo, in particolare, il settore turistico che rappresenta a livello nazionale un comparto economico di primaria importanza. Ma Civitanova è una delle prime città a ripartire: già nel week end si svolgerà un evento di carattere nazionale come GustaPorto. Voglio ringraziare i presidenti e rappresentanti di tutte le associazioni, perché con loro abbiamo alacremente lavorato nel periodo di chiusura per poter essere tutti qui, oggi, una data storica per il rilancio della città”.
“L’Amministrazione Comunale - ha proseguito Gabellieri - si è sin da subito adoperata per fronteggiare questa crisi senza precedenti prestando supporto e collaborazione alle varie realtà locali, al fine di analizzare e condividere le necessità, le proposte e le strategie operative necessarie per porre in essere azioni concrete di rilancio turistico, promozionale ed economico a sostegno della città e degli operatori di tutte le categorie”.
Dagli incontri effettuati con gli operatori è unanimemente scaturita come migliore e più efficace proposta di rilancio turistico quella di realizzare uno spot promozionale della città da diffondere sui canali social/web, radiotelevisi, ecc., nonché attraverso gli operatori di settore e i vari canali di promozione turistica tra i più seguiti. La diffusione sarà ampia mediante diversi media (giornali, radio, TV, social) per una comunicazione capillare capace di raggiungere un'utenza numerosa e diversificata, al fine di accrescere la capacità attrattiva di Civitanova Marche e quindi la sua economia turistica.
“Il Turismo è un’industria – ha spiegato Marco Scarpetta dell’Abat – che coinvolge tante realtà. Rischiavamo di non riaprire, ma siamo combattivi e siamo qui più forti di prima. C’è tanto interesse, arrivano tante telefonate che ci fanno ben sperare per noi e per tutto l’indotto, anche per le molte aziende dell’entroterra che contano sulla costa per non chiudere e per centinaia lavoratori che hanno aspettato per giorni questo momento”.
Il gruppo di lavoro è nato nel corso di una catastrofe economica ed anche psicologica, ha sottolineato Aldo Ascani. “Rappresento uno dei settori che probabilmente sarà l’ultimo a ripartire – ha detto – stiamo attendendo decisioni per le discoteche, ma ho dato il mio contributo per ideare questa campagna promozionale, che si dovrà poi tradurre nei fatti, rispettando il messaggio: pulizia, sicurezza, cortesia e accortezze di ogni tipo per i nostri clienti. Le attenzioni non dovranno mai venir meno. L’ottimismo degli anni ‘60 in Italia ci dovrà accompagnare in questa fase”.
E di ottimismo ce n’è tanto, come confermato anche dai commercianti rappresentati per l’occasione dal presidente Pennesi, anche se non mancano anche paura e diffidenza.
“Noi albergatori ci siamo rivisti dopo la Bit – ha riferito Iualè. Promuoveremo pacchetti turistici per un territorio meraviglioso, vogliamo sfruttare il podio degli award Lonely Planet che le Marche tanto attendevano e Civitanova è pronta”.
Tutti negativi i tamponi effettuati su pazienti e personale della Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche. L’imponente screening, che ha interessato 85 ospiti e più di 50 operatori, ha fatto tirare un sospiro di sollievo visto che l’Azienda pubblica di servizi alla persona è stata sempre, anche in piena emergenza, una struttura Covid free, distinguendosi addirittura a livello regionale.
A comunicare l’esito dell’attività di controllo su nonnini e nonnine, ma anche sul personale medico, infermieristico, sulle assistenti e sul personale amministrativo e tecnico; è stato il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, che ha voluto ringraziare pubblicamente “il personale per la dedizione e la disponibilità dimostrate nello svolgimento di un delicato e impegnativo lavoro in questa difficile situazione ma anche il Consiglio di amministrazione, la presidente Teresa Traversa, la direttrice, Laura Taccari, e il coordinatore, Mauro Marcantonelli, per le decisioni adottate e per lo straordinario impegno profuso per la tutela della salute delle persone ospitate, patrimonio della nostra comunità, e dei dipendenti tutti”.
Un ringraziamento ulteriore è poi andato dal sindaco “anche alle famiglie e agli ospiti della struttura che, consapevoli delle gravi difficoltà del momento, hanno dimostrato grandissima collaborazione e senso civico accettando i comprensibili sacrifici imposti dalla pandemia con restrizioni alle visite e ai contatti”.
Dopo 40 anni di servizio nella Polizia di Stato, da oggi, 1° giugno, va in pensione il Sostituto Commissario Romeo Renis, responsabile-coordinatore del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica presso la Questura di Macerata.
Renis potrà così’ dedicarsi interamente ai suoi numerosi interessi e alla sua famiglia che, per decenni, lo ha sostenuto nel suo impegnatissimo lavoro.
Questa mattina, con un velo di emozione, il Sostituto Commissario ha salutato il Questore Antonio Pignataro al quale ha consegnato la lettera con cui si congeda da tutti i colleghi della Questura e delle varie articolazioni della Polizia di Stato della provincia, non potendo salutare di persona per via delle misure di contenimento del Covid-19 ancora in atto.
Toccanti e cariche di emozione le sue parole, ecco il contenuto integrale della lettera:
“Care colleghe e cari colleghi,
dal primo giugno prossimo sono collocato in quiescenza per raggiunti limiti di età. 60 anni, proprio ieri, non mi pare vero, invece è proprio cosi. Sembra ieri l’arrivo a Macerata nel gennaio 1983 quando la vigilanza della Prefettura/Questura si faceva fuori dal portone centrale, la volante era composta da tre colleghi, l’ufficio personale (allora il comando gruppo) era in viale Don Bosco e la sezione della polizia stradale era vicino alla stazione. All’arrivo alla stazione, venne a prenderci insieme al collega Appice, Busiello e l’indimenticabile Torchia con un nuovissimo pulmino fiat 850.
Tante cose sono fortunatamente cambiate, alcune non sempre in meglio, ma sempre con l’intento di servire il cittadino e tenere alto il valore della Polizia di Stato. Vi saluto, con l’orgoglio di aver fatto parte di una grande famiglia oggi piu’ che mai rispettata e apprezzata da tutta la nostra provincia.
E’ con un nodo che ripenso ai tanti momenti e alle tante esperienze passate, ma soprattutto, sto prendendo coscienza che inizia una nuova fase della vita, non sempre la più tranquilla.
Avrei voluto salutarvi in tutt’altro modo, rispettando la consuetudine del momento conviviale ma purtroppo, le condizioni attuali non lo consentono.
Lo faccio invece scrivendo queste righe. Un saluto forse freddo, ma non privo di sentimento e valore umano. Infatti mentre scrivo, mi ritornano in mente tanti ricordi con tanti di voi, tanti momenti belli e purtroppo anche qualcuno meno bello; ma tutti, pieni dei nostri sentimenti di servizio, del nostro modo di essere Poliziotti e con la voglia di fare bene il nostro lavoro ognuno nel suo settore.
Non a caso il nostro non è definito solo un lavoro ma, un servizio – il compito appunto, di servire i cittadini “con disciplina e onore” come recita parte dell’art. 54 della nostra Costituzione.
Il desiderio di salutarvi, si colloca purtroppo all’interno di questa terribile pandemia, la quale ci sta cambiato il modo di vivere, sta mutando l’organizzazione del lavoro, portando via amici e parenti senza nemmeno il valore del silente commiato. Insomma, un momento particolare e triste che sono sicuro supereremo ma ho paura, non a costo zero.
Vi saluto orgoglioso di essere un vostro collega e di aver lavorato con voi circa 38 anni. Macerata si è sempre contraddistinta per avere dei poliziotti in gamba e soprattutto delle persone serie.
Grazie per quello che mi avete insegnato e dato e chiedo scusa per qualche incomprensione.
Grazie a tutta la Polizia di Stato che mi ha consentito di realizzare parte dei miei sogni.
Un saluto rispettoso al signor Questore, al suo Vicario, a tutti i Dirigenti e funzionari ed al nostro Dottor Frascarelli Fabio. Nel salutare il nostro grande “Dottore” sento il dovere di ringraziare tutti i medici, gli infermieri e il personale sanitario della nostra provincia che hanno compiuto e stanno ancora compiendo il massimo sforzo per salvare vite umane. Il pensiero non puo’ non andare infine ai nostri caduti in servizio e in particolare ai due ragazzi che ho conosciuto, Gianluca Angelozzi e Leonardo Caucci con i quali ci legavano tanti servizi svolti insieme.
Un abbraccio sincero a Voi che lavorate alla Divisione Anticrimine, alla Squadra Mobile, alla Digos, alle Volanti e a tutto l’U.P.G. – S.P., al C.O.T., all’UPGAIP, all’Ufficio di Gabinetto, a tutta la Polizia amministrativa e Sociale, all’Ufficio Immigrazione, all’Ufficio Personale, all’U.T.L., all’Ufficio Sanitario, alla Sezione della Stradale e i Distaccamenti, al Commissariato, alla Postale, alla sezione c/o la Procura a tutti gli impiegati civili.
Un abbraccio e un saluto particolare e commovente ai colleghi della Polizia Scientifica; un settore dove ho trascorso circa 35 anni della mia vita e dentro al quale lascio parte del mio cuore. Sono veramente orgoglioso di aver lavorato con una squadra di specialisti apprezzati e rispettati da tutta la Polizia Scientifica Marchigiana e Abruzzese.
Per ultimo, non certamente per l’importanza, un pensiero e un abbraccio a tutto il sindacato di Polizia ed ai colleghi impegnati. Un particolare pensiero commuovente alle colleghe ed ai colleghi del SILP-CGIL, con i quali ho condiviso momenti belli e battaglie straordinarie nella convinzione che la dignità delle persone e il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei poliziotti passa soprattutto attraverso un forte e serio sindacato confederale qual è il SILP CGIL.
Vi auguro di cuore buona vita,
Un abbraccio.”
Nativo di Mesagne, paese in provincia di Brindisi, il Sostituto Commissario Romeo Renis si è trasferito a Macerata nel 1983 e lascia la Polizia di Stato dopo quasi 40 anni di servizio.
A Macerata, dopo un breve periodo nella sezione “Volanti”, ha prestato servizio nel settore tecnico-operativo della Polizia Scientifica dopo aver frequentato il relativo corso nel 1984/85.
E’ stato premiato con numerosi riconoscimenti per varie operazioni di Polizia Giudiziaria di notevole rilievo. Nel 2015 ha ricevuto dal Comune di Osimo il prestigioso “Encomio civico” per aver collaborato al progetto sulla sicurezza dei cittadini ideando il vademecum sulla sicurezza e realizzato il progetto della “Mutualità di Vicinato”.
Nel 2018 è stato insignito con l’onorificenza di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana.
Con deliberazione della Giunta regionale delle Marche n. 1783 del 13/12/2010, è stato nominato componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Regionale per le Politiche Integrate di Sicurezza dove si analizzavano i vari progetti di sicurezza urbana ideati dai comuni marchigiani. Attualmente è Presidente e promotore, insieme all’ex Questore Giorgio Iacobone e alla compianta Barbara Pojaghi dell’Associazione Onlus “Insieme in Sicurezza".
Il Gores ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 360 tamponi: 231 del percorso diagnosi e 129 del percorso guariti. Sono stati registrati zero positivi. Si tratta della seconda giornata senza contagiati nella Regione Marche dall'inizio dell'emergenza sanitaria, cinque giorni dopo la prima volta.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche resta, dunque, di 6.730 su un totale di 65.848 campioni testati, con un'incidenza complessiva, al momento del 10,22%, che conferma una lenta ma costante discesa.
Il numero dei dimessi e guariti continua ad aumentare (4.416). Restano, invece, 9 i ricoverati in terapia intensiva nelle strutture sanitarie regionali, di cui uno al Covid-Center di Civitanova.
Di seguito, nel dettaglio, i dati resi noti dal Gores:
Per la sesta volta complessiva dall'inizio dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, non si registrano persone decedute per Coronavirus nella regione Marche nel corso delle 24 ore precedenti il bollettino diffuso dal Gores alle ore 18:00.
Si tratta di dati incoraggianti, che si aggiungono a quelli dei nuovi casi positivi, in netta diminuzione da diversi giorni (oggi solo 3 nuovi casi).
Ricordiamo come il virus, nella nostra regione, abbia spezzato la vita di 987 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di decessi (522), mentre sono 164 le vittime totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 94,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.
La Provincia di Macerata sta intervenendo sulla strada 117 “Sant’Urbano”, in una zona all’interno del comune di Apiro, nel tratto che collega la “Apirese” con la “Apiro - Poggio San Vicino”.
I lavori sulla provinciale, dall’importo complessivo di 200 mila euro, sono molteplici; in questa settimana si sta operando sul rafforzamento corticale di una parete rocciosa per mettere in sicurezza la scarpata di monte.
Successivamente si procederà all’asfaltatura di più tratti stradali e sulla risagomatura di un’ulteriore parte dove sono evidenti avvallamenti e deformazioni che rendono opportuno ripristinare la corretta quota della pavimentazione stradale.
La strada provinciale 117 si caratterizza anche per la presenza lungo il suo tracciato dell’Abbazia benedettina dedicata a Sant’Urbano, patrono di Apiro, e risalente intorno all’anno 1000. SI tratta di una delle più antiche e importanti abbazie delle Marche e rappresenta uno splendido esempio di architettura romanica.
I lavori vengono eseguiti dalle ditte Cori e Ciabocco; la Provincia utilizzerà anche le economie derivanti dal ribasso d’asta per realizzare ulteriori interventi di asfaltatura sulla stessa provinciale. L’intervento viene finanziato con le risorse messe a disposizione dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, previste nel bilancio 2020.
“Si tratta di un altro cantiere tra quelli appaltati nei mesi scorsi - afferma il Presidente Antonio Pettinari -. L’intenzione dell’Amministrazione provinciale è di completarli nel più breve tempo possibile. Di recente in quel comprensorio sono stati eseguiti diversi interventi, ne restano alcuni altrettanto importanti per migliorare anche il collegamento con Poggio San Vicino
Il Primo Dirigente della Polizia di Stato Andrea Innocenzi è stato salutato con una cerimonia solenne dai Funzionari e Dirigenti della Questura di Macerata, per aver raggiunto la meritata pensione.
Una lunga carriera iniziata 30 anni fa con il primo incarico di Vice Direttore del Centro di Addestramento della Polizia di Stato di Moena, poi da dicembre 1993 e’ stato Dirigente dell’ufficio Personale, ufficio Immigrazione, Digos e Vice Capo di Gabinetto presso la Questura di Macerata, fino al 2010 quando viene trasferito quale Dirigente VI reparto Mobile di Genova.
Ad agosto 2012 diviene Dirigente della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Ascoli Piceno, per ritornare poi nel 2014 alla Questura di Macerata quale Dirigente della Divisione Anticrimine. Il Questore dottor Antonio Pignataro, nel saluto, ne ha tracciato il percorso dentro l’Istituzione ricordando la competenza e la professionalità nelle tante mansioni espletate in questi anni a servizio della collettività Il Questore ha ricordato i servizi più importanti eseguiti dal dottor Innocenzi, tra i quali : il vertice del G8, i Giochi Olimpici Invernali a Torino nel 2006, la cattura e poi l'arresto di Ivan Bogdanov responsabile degli scontri allo Stadio Marassi di Genova nell’ottobre 2010 che causarono la sospensione della partita Italia – Serbia. Coordinò le operazioni durante la guerriglia urbana scatenata dai black block che approfittarono della manifestazione pacifica per mettere a ferro e fuoco la capitale, durante il corteo di Roma del 15 ottobre 2011. Ha diretto lo sgombero dei manifestanti e acquisizione area cantiere T.A.V in Val di Susa nel periodo giugno/luglio 2011, insignito del titolo di Cavaliere dell’ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. Poi come responsabile di coordinamento di tutte le forze di polizia impegnate nei servizi di ordine e soccorso pubblico, svolti in Provincia di Macerata a seguito del grave sisma dell’ottobre 2016, attività riconosciuta con Encomio solenne. Ha coordinato per tre anni tutto l’ordine pubblico e la sicurezza della manifestazione marchigiana RisorgiMarche, per aiutare le zone colpite dal terremoto.
Il dottor Andrea Innocenzi ha partecipato a numerosi incontri sulla sicurezza nei Comuni della Provincia di Macerata, ha partecipato a diverse missioni all’Hotel House di Porto Recanati. Poi come Responsabile dei servizi d’ordine pubblico per i processi presso la Corte d’Assise di Macerata a Traini e Innocent Oseghale. In ultimo, responsabile del coordinamento di tutte le forze di polizia impegnate nei servizi di ordine pubblico svolti in provincia di Macerata a seguito dell’emergenza Covid-19.
Il Questore Pignataro ha elogiato la grande passione e dedizione al lavoro di Andrea Innocenzi, che ha adempiuto; “ Con Disciplina e Onore ai suoi compiti di servitore dello Stato fino all’ultimo giorno di lavoro”, consegnandogli un targa ricordo.
In queste settimane inoltre ha ricevuto i saluti da diversi Sindaci della Provincia di Macerata e da vari Comandanti delle Polizie Municipali, dei responsabili delle associazioni di volontariato della Croce Rossa e della Protezione Civile, che hanno collaborato per la riuscita dei numerosi servizi di ordine pubblico espletati negli anni dal dottor Andrea Innocenzi, non ultimo quello della visita del Papa a Camerino. Il Questore Dott. Antonio Pignataro ha concluso il saluto al Dott. Andrea Innocenzi definendolo “L’uomo delle Istituzioni” che ha saputo mettersi a disposizione dell’intera comunità con competenza, umanità e passione.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante l’infortunio sul lavoro del dipendente e la responsabilità di tale evento. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Recanati che chiede: “In caso di infortunio sul lavoro del dipendente quando l’azienda risulta responsabile?
Bisogna innanzitutto far chiarezza sul fatto che, la vittima di un infortunio sul lavoro risulta esclusivamente responsabile solamente in una circostanza, ovvero, quando abbia tenuto un “contegno abnorme, inopinabile ed esorbitante rispetto al procedimento lavorativo e alle direttive ricevute” (così, tra le altre, Cass. Civ. Sentenza n. 19494 del 10/09/2009), secondo il principio che il datore di lavoro risponde dei rischi professionali propri (vale a dire insiti nello svolgimento dell’attività lavorativa) e di quelli impropri (cioè derivanti da attività connesse a quella lavorativa), ma non di quelli totalmente scollegati dalla prestazione che il lavoratore rende in quanto tale (cd. rischio elettivo). Perché sussista il rischio elettivo, dunque, occorrono tre elementi concorrenti: 1) un atto del lavoratore volontario ed arbitrario, ossia illogico ed estraneo alle finalità produttive; 2) la direzione di tale atto alla soddisfazione di impulsi meramente personali; 3) la mancanza di nesso di derivazione con lo svolgimento dell’attività lavorativa. Difatti, la norma di riferimento è evidentemente l’art. 1227, comma 1, del codice civile, secondo la quale, “Se il fatto colposo del creditore ha concorso a cagionare il danno, il risarcimento è diminuito secondo la gravità della colpa e l'entità delle conseguenze che ne sono derivate”, che peraltro va bilanciata, in ambito giuslavoristico, con il potere di direzione e controllo del datore di lavoro, unitamente al dovere di salvaguardare l’incolumità dei lavoratori. Conseguentemente, anche in ipotesi di condotta imprudente del lavoratore va escluso il concorso di colpa a carico dello stesso in tre ipotesi: a) se l’infortunio sia stato causato dalla puntuale esecuzione degli ordini ricevuti dal datore di lavoro (in questo caso l’imprudenza del lavoratore degrada a mera “occasione” dell’infortunio); b) se l’infortunio sia avvenuto a causa della organizzazione stessa del ciclo lavorativo, impostata con modalità contrarie alle norme finalizzate alla prevenzione degli infortuni, o comunque contraria ad elementari regole di prudenza; c) se l’infortunio sia avvenuto a causa di una carenza di formazione od informazione del lavoratore, ascrivibile al datore di lavoro.
Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che, “Nel caso di infortunio sul lavoro, è responsabile l’azienda, tanto da escludersi la sussistenza di un concorso di colpa della vittima, ai sensi dell’art 1227, comma 1, c.c., quando risulti che il datore di lavoro abbia mancato di adottare le prescritte misure di sicurezza; oppure abbia egli stesso impartito l’ordine, nell’esecuzione puntuale del quale si sia verificato l’infortunio; o ancora abbia trascurato di fornire al lavoratore infortunato una adeguata formazione ed informazione sui rischi lavorativi, ricorrendo, in tali ipotesi, l’eventuale condotta imprudente della vittima degradata a mera occasione dell’infortunio, ed è perciò giuridicamente irrilevante (Cass. Civ., Sez. VI, ordinanza n. 8988/20; depositata il 15 maggio).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Il Gores ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati analizzati 1150 tamponi: 670 del percorso nuove diagnosi e 480 del percorso guariti. I positivi sono 3: 1 delle provincia di Ancona, 1 di Macerata e 1 di Pesaro Urbino.
Un decremento minimo rispetto alla giornata di ieri dove si erano registrati 4 nuovi contagiati a fronte di 586 tamponi analizzati
I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6.730 su un totale di 65.617 campioni testati, con un'incidenza complessiva, al momento del 10,25%, che attesta la lenta ma costante discesa.
Il numero dei dimessi e guariti continua a scendere (4.404), 11 in più rispetto alla giornata di ieri. Le persone che si trovano in quarantena domiciliare sono oggi 2.541, contro i 2.698 di ieri. Restano, invece, 9 i ricoverati in terapia intensiva nelle strutture sanitarie regionali, di cui tre al Covid-Center di Civitanova.
Di seguito, nel dettaglio, i dati resi noti dal Gores