La Conferenza permanente ha approvato l’intervento di riparazione danni e rafforzamento locale della chiesa del Sacro Cuore a Macerata. La chiesa del Sacro Cuore è stata realizzata tra il 1909 e il 1913, con alcune lavorazioni completate negli anni successive. Presenta un impianto a tre navate con quella centrale più estesa ed alta, con terminazione ad abside.
La struttura portante in muratura e la copertura in travi di legno, a capriata nella navata centrale e a unica falda nelle navate laterali. Il sisma del 2016 ha provocato lesioni in prossimità delle ammorsature tra facciata principale e murature ortogonali, con attivazione di meccanismi di primo modo, nelle aperture centinate delle navate laterali, nelle navate laterali, nella calotta dell’abside parziale e l’espulsione con rotazioni fuori del piano dei capitelli in pietra artificiale presenti nella cornice interna delle navate laterali.
L’edificio presenta alcune delle vulnerabilità tipiche degli edifici liturgici ed alcune vulnerabilità specifiche riconducibili alle particolari caratteristiche tecnico costruttive. Si provvederà a realizzare rinforzi diffusi della muratura attraverso l’inserimento di ristilature armate (prospetto est ed ovest); inserimento di tiranti in acciaio nella due navate laterali e di catene in acciaio per il miglioramento del collegamento delle due facciate, rifacimento della copertura dell’abside con struttura in legno, rinforzo e consolidamento mediante cuciture a secco, nelle zone dove vengono installati i capochiavi per i tiranti in acciaio. Il costo totale dell’intervento è di 309.258,57 euro.
“Il cambio di passo è evidente e si nota anche dalle tantissime conferenze di servizi che hanno approvato interventi di grande importanza come in questo caso- sottolinea il commissario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli – Ringrazio il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il vescovo Nazzareno Marconi, l’Ufficio ricostruzione e il sindaco Sandro Parcaroli per la proficua sinergia dimostrata. Le chiese sono un elemento imprescindibile della nostra cultura e della nostra storia, dobbiamo tutelarle e restituirle al loro antico splendore”.
Nel mondo dei social, i più giovani sono sempre più connessi… ma quanto sono davvero al sicuro? Negli ultimi mesi si è acceso un dibattito importante: come proteggere i minori senza togliere loro la libertà di esprimersi online?
Oggi, in “Chic & Social”, affrontiamo un tema cruciale: cosa stanno facendo le piattaforme per tutelare i più piccoli e cosa possiamo fare noi per promuovere un uso sano e consapevole dei social.
Cosa sta cambiando? Le nuove regole dei social
Da TikTok a Instagram, le piattaforme stanno introducendo restrizioni per proteggere i minori, ma sono davvero sufficienti? Ecco alcune novità: TikTok e i filtri bellezza: per evitare problemi di autostima, ora i filtri più “pesanti” richiedono l’età verificata. Una mossa giusta o un limite alla creatività? In Australia, social vietati ai minori di 16 anni senza consenso: è un provvedimento severo, ma necessario? Potrebbe arrivare anche in Europa?
Meta e la fine del fact-checking: Cosa significa per i contenuti che i più giovani vedono online? Più libertà o più disinformazione?
Come possiamo tutelare i più piccoli (e noi stessi). Non è solo compito delle piattaforme: anche noi possiamo fare la nostra parte per proteggere i più giovani dai rischi online. Vi suggerisco alcune buone pratiche: educare prima di vietare: i divieti funzionano a metà. Insegniamo ai ragazzi a riconoscere fake news, truffe e contenuti tossici… e impariamolo anche noi!
Parlare di autenticità: mostriamo che sui social non tutto è reale. Dai filtri alle vite apparentemente perfette, aiutiamoli a distinguere tra realtà e finzione… e facciamolo anche noi. Creare momenti di disconnessione: staccare dai social fa bene a tutti, anche agli adulti. Diamo il buon esempio.
La sfida: equilibrio tra libertà e protezione
Trovare il giusto equilibrio tra libertà di espressione e tutela dei minori non è semplice, né per le piattaforme né per noi utenti. Ma una cosa è certa: un dialogo aperto e regole condivise sono il punto di partenza per un futuro digitale più sicuro. E tu cosa ne pensi? Hai notato questi cambiamenti sui social? Quali pensi siano i passi giusti per proteggere i minori online?
Parliamone nei commenti, sono curiosa di sapere la tua opinione! Non perderti il prossimo episodio di “Chic & Social”: parleremo di tutte le novità che devi conoscere su Instagram per restare al passo!
L’Associazione Esserparole di Pollenza, dedicata alla cultura e alla formazione educativa, ha aderito e si è fatta promotrice della petizione dei professori Daniele Novara e Alberto Pellai, nella quale si vorrebbe vietare l’uso dello smartphone tra i minori di 14 anni e dei social media prima dei 16 anni.
Nella fattispecie, a supporto della proposta, subentrano gli studi di neuroscienze per cui l’uso precoce di questi strumenti tecnologici causerebbe due tipi di danni ai bambini: uno diretto, legato alla dipendenza, e uno indiretto, che deriva dall'impedimento di vivere esperienze reali, fondamentali per lo sviluppo cognitivo.
Le neuroscienze hanno, inoltre, dimostrato che alcune aree del cervello, cruciali per l'apprendimento, non si sviluppano pienamente se le esperienze sono digitalizzate piuttosto che vissute nel mondo reale.
“Anche la Regione Marche si è proposta a favore sulla tematica- afferma Elisabetta Romoli, presidente di Esserparole, dei ‘Fochi’ basket di Pollenza e insegnante presso l’Istituto Paladini di Treia. Lo scopo della nostra associazione culturale è quello di invitare società sportive, istituti scolastici, associazioni culturali, genitori, educatori, a partecipare ai vari incontri, che si terranno a partire dalla primavera in tutta la provincia e regione, per coalizzarsi e creare una rete a livello regionale”.
A dimostrazione che tutto questo può essere concretizzabile, è intervenuta l’Asd ‘Fochi’ Basket di Pollenza che lo ha messo letteralmente in campo. I ragazzi della squadra, insieme all'associazione Basketown di San Severino, il 27,28 e 29 dicembre, hanno partecipato, per tre giorni, a un torneo tenutosi a Pesaro in occasione del quale hanno lasciato a casa i loro smartphone.
“Abbiamo dimostrato- prosegue Elisabetta Romoli- che i ragazzi hanno socializzato h24, hanno parlato a lungo, hanno giocato ai vari giochi da tavolo e non sono stati perennemente seduti con le mani e il cervello focalizzati sullo smartphone.
La cosa bella è che loro stessi hanno notato l’aspetto positivo di questa esperienza perché hanno detto che si sono effettivamente conosciuti tra di loro. Questo dimostra anche che il cervello dei ragazzi di oggi non è diverso da quello dei ragazzi di ieri; ossia un cervello che ha bisogno della socializzazione, del rapporto umano”.
Lo confermano anche Christian, Alessio e Leonardo, in rappresentanza del gruppo dei ragazzi; durante il primo giorno del Torneo hanno sentito la mancanza dei loro telefoni, ma ben presto hanno notato un maggiore coinvolgimento e divertimento, concentrandosi più sul gioco e, soprattutto, sul conoscersi a vicenda. Inoltre, hanno riscontrato che l’assenza dei telefoni ha facilitato il riposo notturno, migliorando anche le loro prestazioni sportive.
A entrare nello specifico del rapporto tra l’assenza di smartphone e il rendimento sportivo è Fabrizio Sperandini, presidente Asd ‘Fochi’ Basket di Pollenza: “Quando Elisabetta ha proposto questo Torneo, che prevedeva di lasciare i cellulari a casa, abbiamo aderito immediatamente all’idea visto che già nei precedenti tornei ho fatto personalmente fatica a gestire i ragazzi con i loro cellulari; erano loro proibiti durante le partite, a tavola, tuttavia, gestirli nei tempi morti, nel tempo libero, diventava difficile, dato che, se ce li hanno, li usano.
Tutto questo portava anche a un deperimento della qualità dell’aspetto sportivo: trascorrere i tempi di riposo giocando con il cellulare equivale a togliere energie mentali. Il Basket di energie mentali ne ha veramente bisogno”.
Infine, Sperandini ha evidenziato come la parte più difficoltosa, per quanto riguarda l’adesione a questa esperienza, è stato il confronto con alcuni genitori; non tutti si sono dimostrati favorevoli: “Abbiamo aderito all’iniziativa, i ragazzi l’hanno accolta ma resta il problema che qualche genitore, pur essendo a conoscenza dell’organizzazione, in un secondo momento si è lamentato perché non avrebbe potuto chiamare i ragazzi.
In realtà, noi avevamo specificato che sarebbero rimasti a disposizione i telefoni dell’accompagnatore e dell’allenatore, per qualsiasi evenienza. Ripeteremo l’esperimento per i prossimi tornei dal momento che per la società dei ‘Fochi’ il focus è la crescita del ragazzo sia essa sportiva, tecnica ma anche umana”. Qui trovate il link per firmare la petizione: https://www.change.org/p/stop-smartphone-e-social-sotto-i-16-e-14-anni-ogni-tecnologia-ha-il-suo-giusto-tempo
Il comandante della polizia locale, Danilo Doria, ha firmato un'ordinanza relativa alla regolamentazione temporanea della circolazione per l’esecuzione dei lavori stradali di riparazione della condotta fognaria in via Verga che saranno eseguiti da Apm. L'ordinanza è valida da oggi fino al 28 febbraio e comunque fino al termine dei lavori.
L'ordinanza prevede, da oggi e fino al 28 febbraio, con orario 0-24, in via Verga (intersezione via Montale) l'istituzione di un cantiere fisso sulla carreggiata con sbarramento fisico nel tratto interessato dai lavori; l'istituzione di direzione obbligatoria a sinistra e immissione in via Montale per tutti i veicoli provenienti da via Ungaretti e via Prezzolini; l'istituzione di direzione obbligatoria a destra e immissione in via Montale per tutti i veicoli provenienti dal lato ovest di via Verga.
In via Montale è disposta la chiusura della corsia di canalizzazione (direzione lato ovest di via Verga) in prossimità dell’intersezione. Il percorso alternativo per raggiungere via Verga (lato ovest) prevede la percorrenza di via Prezzolini, via Verga, via Montale, via Pirandello, via Quasimodo o via Pavese.
L'ordinanza dispone, inoltre, l'interruzione e la conseguente rimodulazione del servizio di trasporto pubblico locale relativamente al transito in via Verga secondo le disposizioni fornite dall’azienda erogatrice del servizio di trasporto.
Si tratta di due misure volte all’abbattimento dei costi per la fruizione di servizi essenziali al funzionamento scolastico quali mensa e trasporto. La prima misura è rivolta ai residenti con figli iscritti alla Scuola di Fiastra di ogni ordine e grado, e garantisce, secondo il calcolo delle effettive spese a carico dell’utenza per mensa e trasporto, fino a 500€ all’anno per gli alunni delle scuole dell’Infanzia e fino a 350€ all’anno per gli alunni delle scuole Primaria e Secondaria di Primo Grado.
L’iniziativa però non si esaurisce qui: non si tratta solo di abbattere i costi derivanti dai servizi offerti dall’Ente e legati alla Scuola di Fiastra, ma anche di agevolare la fruizione di servizi essenziali per le famiglie come nidi, micronidi o sezioni primavera che, non essendo attivi sul territorio comunale, sono fruibili solo all’esterno del comune. Questo comporta, per le famiglie che già vivono in una condizione svantaggiosa per distanza dai servizi essenziali, di dover percorrere ogni giorno diversi chilometri per permettere ai propri figli di frequentare un asilo nido. E, in gran parte dei casi, iscrivere il proprio figlio ad un asilo nido è una scelta obbligata per i genitori in età lavorativa.
A queste famiglie è rivolto il secondo avviso, una misura che mira ad ammortizzare i costi del trasporto da e per il nido che sono totalmente a loro carico e per i quali non esistono agevolazioni economiche di alcun tipo. Il contributo previsto, in questo caso e tenendo conto della distanza percorsa dai nuclei familiari, può arrivare fino a 600€ all’anno. Le due iniziative costituiscono un passo in avanti necessario per il raggiungimento del servizio didattico a costo zero, obiettivo che l’Amministrazione si pone di ottenere dall’inizio del mandato. Queste misure sono state attuate per garantire, a chi risiede in un piccolo comune montano come quello di Fiastra, attenzione e tutela e la possibilità di usufruire in forma gratuita o semi-gratuita di tutti i servizi necessari allo sviluppo educativo dei propri figli.
"Con questi due avvisi – commenta l’assessore alla Scuola, Caterina Belli – raggiungiamo l’obiettivo programmatico di sostenere le famiglie con figli. I comuni montani, per molti aspetti svantaggiati dalla lontananza dai grandi centri, devono lottare per garantire i servizi essenziali, anche rendendoli gratuiti o semi gratuiti laddove è possibile, così da incentivare le famiglie a restare o, magari, anche a trasferirvisi. Questa iniziativa è un passo in avanti per raggiungere l'abbattimento totale dei costi derivanti dal servizio pubblico e scolastico, che dovrebbe essere obiettivo di tutte le buone amministrazioni. Non sarà l’unico in calendario. Infatti, stiamo già lavorando anche per agevolare i ragazzi delle Scuole Secondarie di Secondo Grado che, ogni mattino, percorrono diversi chilometri e almeno un’ora di viaggio per raggiungere i loro Istituti. Per le famiglie dei ragazzi delle superiori il costo del trasporto pubblico costituisce una spesa significativa ogni anno".
L’obiettivo finale di queste misure è mettere “alla pari” i residenti di Fiastra con gli altri compagni di classe che hanno la fortuna di abitare in un comune che ospita gli Istituti: non possiamo incidere sul tempo degli spostamenti che i nostri ragazzi spendono ogni giorno ma possiamo e dobbiamo incidere sui costi dello stesso. Tanto più ora che il bonus trasporti è stato sospeso e le misure sostitutive introdotte dal governo, destinate per lo più a famiglie con I.S.E.E. inferiore a 15.000 euro, non riescono a sgravare i costi per la maggior parte delle famiglie con figli in età scolare».
Sarà possibile presentare istanza di partecipazione via e-mail (info@comune.fiastra.mc.it), Pec (comune.fiastra.mc@legalmail.it) e a mano presso gli uffici comunali fino alle ore 14.00 del 28 Febbraio 2025
Primo tavolo operativo, ieri ad Ancona, per il FAIC (Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio), dopo l’elezione, avvenuta lo scorso autunno, del sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, alla vicepresidenza del Forum. Insieme a Ciarapica, erano presenti il presidente Luigi Albore Mascia, l'assessore del Comune di Ancona, Daniele Berardinelli e la dirigente Viviana Caravaggi Vivian, in rappresentanza del Comune di Ancona.
L’incontro ha rappresentato un primo, fondamentale momento di confronto per definire le linee strategiche dell’anno in corso, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo del FAIC e promuovere nuove iniziative nella cooperazione tra le città della Macroregione Adriatico-Ionica. Tra i punti principali emersi, è stata sottolineata la necessità di potenziare la comunicazione e incentivare una maggiore partecipazione delle città aderenti alle attività del Forum.
“Questo incontro – ha dichiarato il vicepresidente del FAIC e Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica - è stato un passo importante per definire una strategia comune che possa rafforzare il ruolo del FAIC e dare nuovo impulso alle iniziative di cooperazione tra le città della Macroregione Adriatico-Ionica. Lavoreremo per migliorare la comunicazione e coinvolgere in modo sempre più attivo i Comuni aderenti, con l’obiettivo di valorizzare le nostre identità e affrontare insieme le sfide comuni. Il FAIC rappresenta un’opportunità strategica anche per Civitanova e per l’intera regione Marche. Per questo motivo, tutti insieme, continueremo a valorizzare questo forum, affinché diventi ancora di più un punto di riferimento concreto per lo sviluppo della nostra area”.
Sul piano organizzativo, è stato ipotizzato che il prossimo Consiglio Direttivo del FAIC si terrà tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, con sede probabile a Senigallia. La prossima Assemblea Generale, invece, potrebbe tenersi ad ottobre, in Albania.
Un pranzo all'insegna dei ricordi e dell'affetto si è svolto oggi al ristorante "Alla Scaletta" per celebrare l'83° compleanno del professore Alberto Massarini, storico insegnante di educazione fisica e figura chiave dello sport maceratese. L'evento ha riunito amici che hanno voluto rendere omaggio a una carriera lunga oltre 60 anni e un impegno che ha segnato profondamente la comunità locale.
Massarini ha dedicato la sua vita alla formazione sportiva, lavorando in numerose scuole di Macerata, tra cui spicca il Liceo Scientifico "Galileo Galilei", dove ha insegnato per molti anni. La sua professionalità, unita ad una profonda passione per l'insegnamento, ha lasciato un segno indelebile in decenni di studenti che ancora oggi ricordano con affetto le sue lezioni ei suoi insegnamenti.
Oltre all'attività scolastica, il professore è stato un pioniere del nuoto nella città. Fin dalla nascita del polo natatorio maceratese, Massarini ha ricoperto il ruolo di esperto del settore, contribuendo in modo decisivo allo sviluppo di questa disciplina e formando generazioni di giovani nuotatori. Ha seguito l'evoluzione della struttura fino alla fine della gestione da parte della Filarmonica, lasciando un'eredità importante per il nuoto locale.
Il pranzo si è trasformato in un'occasione per ripercorrere le tappe più significative della sua carriera e condividere aneddoti che hanno messo in luce il carattere determinato e la passione che hanno contraddistinto Massarini nel suo lavoro. Immancabili i brindisi e gli auguri da parte dei presenti, che hanno reso questa giornata ancora più speciale per il professore.
La Conferenza permanente ha approvato l’intervento di riparazione danni e rafforzamento locale della chiesa dei Santi Vittore e Corona a Cingoli. Dalla documentazione di progetto si evince che la realizzazione della chiesa iniziò il 14 marzo del 1925 su progetto del prete/architetto Giuseppe Verdenelli, il quale in seguito ad una consistente eredità ricevuta, unitamente a donazioni effettuate da cittadini cingolani, realizzò l’idea di edificare una nuova chiesa nella sua frazione natale. L’edificio ha subito danni limitati a seguito del sisma 2016, anche grazie agli interventi che lo hanno interessato in seguito al sisma 1997; in particolare sono state messe in evidenza criticità riscontrate nelle volte in camorcanna della navata centrale e del transetto e negli archi, elementi questi che hanno subito interventi solo parziali nella precedente ristrutturazione.
È stato evidenziato un principio di ribaltamento della porzione tra abside e transetto. si prevede il consolidamento di tutte le volte in camorcanna con tecniche di rasatura estradossale in Frcm al fine di aumentare la duttilità di tali elementi e ridurre il rischio di crollo, verrà realizzata una passerella nella zona sottotetto, su tutto il perimetro dell’edificio, che consentirà di accedere alle varie porzioni di camorcanna da consolidare, evitando di camminare per lunghi tratti sopra la stessa e sono previste opere di finitura e sistemazione nelle porzioni interne. Il costo dell’intervento è di 149.018,01. euro.
E’ stato anche approvato l’Intervento di riparazione danni e rafforzamento locale della chiesa di Santa Maria Assunta sempre a Cingoli. L’esistenza del manufatto è documentata a partire dal XIII secolo. L’edificio originario di epoca romanica doveva essere costituito da un corpo a tre navate e di sole tre campate, con ingresso ad ovest e l’altare maggiore ad est. Di questa configurazione della chiesa rimangono ancora testimoni quattro capitelli di epoca medioevale e due semicolonne emergenti dai due pilastri della navata laterale destra, anteposti all’altare maggiore. C’è la presenza di lesioni sulle murature del corpo trasversale di ingresso, dove si evidenzia un principio di meccanismo di apertura sommitale presidenza del Consiglio dei Ministri
Il commissario straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016 della muratura; segni di degrado, anche degli elementi lignei, della volta in camorcanna dell’abside, dove non risultano eseguiti sufficienti interventi di collegamento. Previsti il consolidamento della volta in camorcanna dell’abside, Riduzione della vulnerabilità degli archi e delle volte della navata centrale, Riduzione della vulnerabilità in alcune murature del sottotetto mediante ristilatura dei giunti di malta, Consolidamento della muratura in corrispondenza degli appoggi delle capriate della copertura con iniezioni di malta di calce e l’ Intervento di protezione della muratura sommitale del campanile (cuspide e punta) con l’impermeabilizzazione della porzione sommitale del campanile. Il costo dell’intervento è di 356.824,66 euro.
“L’edilizia religiosa è un punto di riferimento vitale per le comunità di tutto il cratere – sottolinea il commissario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli – È fondamentale restituire quanto prima ogni chiesa ai nostri fedeli, sono luoghi di cultura, spiritualità e di identità Per questo ringrazio il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il vescovo Nazzareno Marconi, l’Ufficio ricostruzione e i tecnici e il sindaco Michele Vittori per l’efficiente ed efficace collaborazione”.
La Giunta regionale delle Marche ha recentemente espressamente elogiato l'aumento del numero di passeggeri presso l'aeroporto Sanzio, ma i sindacati esprimono preoccupazione per il futuro dell’infrastruttura. Le segretarie di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, Valeria Talevi, Roberto Ascani ed Emanuele Cingolani, fanno notare che nonostante i numeri positivi, il futuro potrebbe essere più incerto di quanto sembri.
La preoccupazione principale riguarda l’andamento della stagione estiva. Secondo quanto dichiarato dai rappresentanti sindacali, "la compagnia aerea Volotea prevede di eliminare, a partire da aprile, le tratte per Olbia, Cagliari, Palermo e Atene, mantenendo solo quelle per Catania e Parigi. Anche Lufthansa ha deciso di ridurre le frequenze, eliminando il secondo volo per Monaco, con una conseguente diminuzione dei passeggeri. Inoltre, Easyjet sembra intenzionata a cessare il volo per Londra-Gatwick".
A queste difficoltà si aggiunge il fatto che i voli di continuità territoriale sono stati prorogati fino al 29 marzo, con la nuova gara in corso, ma l’esito della stessa è ancora sconosciuto. "In questo contesto di incertezze, i sindacati hanno chiesto un incontro urgente con l’amministratore delegato della società che gestisce l’aeroporto, al fine di fare il punto sul piano industriale. Quest’ultimo, che include attività cruciali come l’implementazione di un’area destinata alla manutenzione degli aeromobili e l’avvio dei voli del Cnr, avrebbe dovuto essere supportato dal Governo, ma finora non sono state fornite risposte concrete".
Per queste ragioni, Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti hanno sollecitato un incontro con la Regione Marche, per chiarire la situazione e comprendere quali siano le reali prospettive per l’aeroporto Sanzio e per il futuro dei lavoratori del settore.
La sicurezza sulle strade viaggia anche attraverso la sostituzione e manutenzione dei guardrail. Ne è convinta la Provincia che ha avviato un programma di adeguamento periodico delle barriere esistenti. Negli anni si è proceduto mediante un’operazione di adeguamento nei tratti a maggiore incidentalità e, in particolare, ci si è concentrati in corrispondenza dei ponti mediante la sostituzione di vecchi parapetti.
Per il 2025, invece, è previsto un primo intervento di 140mila euro che riguarderà la rimozione delle vecchie barriere metalliche e l’installazione delle nuove lungo parte della strada provinciale 17 Camerino – Serravalle, in quanto danneggiate da un incidente e lungo la SP 96 Pieve Torina - Colfiorito, su parte del lato destro. Contestualmente saranno montate nuove barriere anche lungo parte del lato sinistro della SP 136 Pian Perduto e anche lungo un ulteriore tratto, sul lato sinistro, sempre della Provinciale 17.
“Esistono numerose ricerche che dimostrano l’efficacia delle barriere come dispositivi di sicurezza attiva, cioè come strumenti a favore della riduzione della probabilità che si inneschino incidenti per fuoriuscita laterale – spiegano il presidente Sandro Parcaroli e il vicepresidente Luca Buldorini –. Per questo, tenuto conto dell’importanza di tali dispositivi e alla luce anche del pessimo stato in cui versano gli stessi lungo alcune arterie provinciali, si è ritenuto indispensabile impostare un processo di manutenzione programmata che permetterà di operare non più con interventi “su guasto”, ma mediante interventi di tipo preventivo e che può essere in linea con le limitate risorse economiche di cui la Provincia dispone. Prevenzione e sicurezza sono il binomio che orienterà l’azione del nostro mandato fino all’ultimo giorno disponibile”.
Il sindaco di Mogliano, Fabrizio Luchetti, ha sottoscritto con il presidente del Consorzio Marche polizia locale, Giampiero Feliciotti, la convenzione che regola i rapporti di gestione della funzione affidata.
"Resta in capo al sindaco il potere di indirizzo e le peculiarità el servizio per la sicurezza della popolazione, ma ci si avvale dell’organizzazione sovraordinata del consorzio che potrà garantire, attraverso il comando e disponibilita’ di un numero superiore di agenti, una vigilanza più appropriata ai desiderata dell'amministrazione", si legge in una nota del Comune .
Il Consorzio di polizia locale associata , posto in essere dall’Unione Montana dei Monti Azzurri, vanta 37 agenti ed un comando 24 ore operando su 32 comuni di 3 province con varie specializzazioni ed è dotato di strumentazioni avanzate per una fruizione anche dei piu piccoli Comuni.
"Mogliano oltre alle sue tre unità ,ora, a disposizione del comando del Corpo del Consorzio, potrà contare su uleriori pattugliamenti sul suo territorio secondo l’indirizzo che il sindaco vorrà suggerire al Comandante, non solo per la sicurezza e controllo del territorio ma anche per un sostegno e vicinanza alla popolazione più fragile e bisognosa di ascolto".
La storica Porta Romana di Corridonia verrà riparata dai danni subiti dal terremoto. L’Ufficio Speciale Ricostruzione, infatti, ha approvato il progetto da 150.000 euro che punta al ripristino funzionale dell’opera collocata in via Mazzini, una delle cinque porte cittadine del comune maceratese.
L’intervento è ricompreso all’interno dell’ordinanza numero 137 e, dunque, ha l’obiettivo di ricondurre Porta Romana allo stato pre-sisma per fruibilità ed utilizzabilità. «L’ordinanza 137 si rivela ancora una volta fondamentale per la capillarità e la celerità con cui sta infondendo ulteriore slancio al processo di rilancio dell’entroterra appenninico, che ha subito le pesanti conseguenze delle scosse del 2016/2017 - spiega il commissario alla ricostruzione Guido Castelli -. Ogni intervento che abbiamo finanziato e messo a terra rappresenta un tassello importante per le singole comunità, di questo ringrazio la forte collaborazione dei Comuni, dell’Usr e della Regione Marche guidata dal presidente Acquaroli».
«Vediamo finalmente concretizzarsi a poco a poco i frutti di un lavoro complesso e incessante volto a restituire alla nostra città il suo patrimonio storico e culturale – dichiara il sindaco Giuliana Giampaoli -. La riqualificazione e la rigenerazione dei territori è il solo strumento capace di arginare lo spopolamento post sisma e invertire una tendenza alla delocalizzazione che ha fortemente inciso sulle condizioni socioeconomiche dele aree colpite dal sisma del 2016, in particolare i centri storici. Il ripristino funzionale di Porta Romana e delle altre opere ricomprese nell’ordinanza 137, oltre ai lavori che già stanno interessando la Chiesa di San Francesco, la Pinacoteca e la Biblioteca, è parte integrante di un progetto organico di recupero del patrimonio pubblico finalizzato alla riscoperta e alla valorizzazione dell’identità stessa della nostra città. Buona parte del cammino è ancora da fare ma voglio cogliere l’occasione per riconoscere l’accelerazione impressa dal Commissario Castelli e dalla struttura commissariale al processo di ricostruzione e ringraziare per il costante, competente, efficace impegno nel sostegno alla rinascita».
Nello specifico, il progetto prevede il consolidamento della muratura, scuci e cuci con mattoni di recupero, stilatura e stuccatura uniforme dei giunti di malta, pulizia e rinforzo estradossale della volta a botte, l’inserimento di una catena in acciaio in corrispondenza del piano di imposta dell’arco interno a via Mazzini ed il rifacimento della copertura e della lattoneria. Curiosità. La porta ha attraversato i secoli, subendo la colossale distruzione del 1433.
Alla fine del XVIII secolo, ormai cadente, fu demolita e successivamente ricostruita. Nel 1790, l’architetto Giuseppe Valadier progettò la nuova porta, imponente, isolata dagli edifici circostanti, senza decorazioni, di forma geometrica, aspetto maestoso tipico delle opere del progettista. Il nome di Porta Cappuccina, che prese dopo la costruzione del monastero dei Cappuccini, ora ex mattatoio, fu cambiato in Porta Nuova, il nome attuale fu dato nel 1870 dopo la presa di Roma.
Dopo le varie segnalazioni arrivate dai cittadini sulla presenza di lupi sul territorio comunale e in particolare all’interno del centro abitato, grazie anche all’interessamento del prefetto di Macerata, Isabella Fusiello, è stata svolta una riunione sul tema lo scorso 28 gennaio. Nel corso dell’incontro, a cui hanno presenziato tutte le autorità competenti, si è deciso di intraprendere un percorso, come disposto dall’attuale normativa vigente, volto all’informazione, al monitoraggio e, solo successivamente se necessario, all’allontanamento degli animali.
“I lupi sono una specie assolutamente protetta e anche queste procedure devono essere svolte nel pieno rispetto della legge e delle linee guida attualmente in vigore - spiega il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli - Come primo atto è stata emessa oggi un’ordinanza sindacale dove si dispongono delle buone prassi e dei buoni comportamenti da tenere per la privata e pubblica incolumità. Nel mentre, sarà istituto un tavolo tecnico che coordini tutte le azioni da mettere in campo. Si invitano quindi tutti i cittadini al rispetto di tali indicazioni e a segnalare prontamente l’avvistamento di lupi alla Polizia locale”.
Questa mattina, i Carabinieri della Stazione di Montecassiano hanno compiuto un gesto di grande umanità e vicinanza alla comunità. Durante un servizio di routine, hanno notato una signora in difficoltà all'uscita di un supermercato.
La donna, che utilizzava stampelle a seguito di un recente intervento chirurgico, non riusciva a spingere il pesante carrello della spesa.
I Carabinieri si sono fermati immediatamente per offrirle il loro aiuto. Dopo aver verificato che la signora non avesse nessuno che potesse accompagnarla, si sono occupati di trasportare la spesa e di accompagnarla fino alla sua abitazione. Una volta arrivati, l'hanno aiutata a portare la spesa all'interno, permettendole di sistemarla senza ulteriori sforzi.
Questo piccolo gesto ha avuto un grande impatto per la donna, che ha espresso profonda gratitudine per la disponibilità e sensibilità dei Carabinieri.
Il Dipartimento per le politiche Giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato il bando per il Servizio civile universale 2025-2026, cui possono partecipare tutti i giovani tra i 18 e 28 anni (28 anni e 364 giorni), compresi coloro che hanno svolto il Servizio civile regionale.
A Morrovalle sono disponibili 20 posti; gli enti accreditati dove si può inoltrare la domanda e svolgere il Servizio civile universale sono (tra parentesi posti disponibili e numero di telefono per informazioni): Comune di Morrovalle (5 posti, 0733 223111); Pro Loco Morrovalle (2 posti, 329 2634076); Caritas interparrocchiale (2 posti, 328 4266889 – 340 9034700); cooperativa sociale Il Talento (2 posti, 335 7291586); Croce Verde Morrovalle-Montecosaro (6 posti, 0733 865550); cooperativa sociale Il Faro – asilo nido “La casa dei folletti” (3 posti, 0733 202933)
Fino alle 14 di martedì 18 febbraio è possibile presentare domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on line (DOL) raggiungibile tramite pc, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. Per candidarsi è necessario possedere lo Spid.
Il Servizio civile universale è un’occasione importante di impegno, per un anno, in uno dei tanti progetti elaborati da vari enti ed associazioni e prevede un compenso economico di 507,30 euro. Inoltre, la Legge n. 74/2023 ha stabilito che il 15% dei posti disponibili nei concorsi pubblici sia riservato agli operatori volontari che hanno completato il servizio civile universale senza demerito.
Nella mattinata di oggi, il sindaco Mauro Sclavi con proprio decreto ha ritirato le deleghe "Politiche sociali, Salute e Istruzione" a Elena Lucaroni e le deleghe "Ricostruzione pubblica e privata – gestione emergenza sisma 2016, Pnnr" a Flavia Giombetti che cessano dalla carica di assessore.
Tale decisione scaturisce, come scritto nel decreto, da quanto rilevato dai capigruppo di maggioranza che lamentano una mancata collaborazione e condivisione delle proprie iniziative con alcuni consiglieri di maggioranza da parte della Lucaroni e della Giombetti e inoltre per la situazione venutasi a creare nell’ultima seduta di Consiglio comunale quando le due ex assessori, venute a conoscenza del ritiro delle deleghe a Fabiano Gobbi, hanno abbandonato l'aula.
La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo, finanziato con fondi PNRR, relativo ai lavori di ristrutturazione edilizia di appartamenti residenziali che prevedono anche interventi relativi a percorsi di autonomia per persone con disabilità. L’intervento complessivo, per un importo di 800mila euro, prevede interventi volti a garantire l’eliminazione delle barriere architettoniche e la presenza di dotazione domotica nelle abitazioni per favorire percorsi di autonomia per persone con disabilità oltre a interventi di ristrutturazione e adeguamento generici.
A essere interessati dai lavori saranno sei alloggi – ognuno di circa 48 metri quadri - dell’immobile sito in via Roma 395 che, nel settembre scorso, è già stato oggetto di interventi di riqualificazione da parte del Comune. Due alloggi saranno destinati a persone con disabilità e quattro per il progetto di “Housing First” che prevede interventi immediati e temporanei rispetto a chi vive situazioni di fragilità o marginalità.
“A settembre abbiamo dato il via ai lavori di riqualificazione del condominio di via Roma che, per tanti anni, era rimasto nell’incuria; un intervento reso possibile grazie alla collaborazione con l’Erap, che ringrazio – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Adesso, il progetto permetterà di attenzionare, oltre a prevedere una riqualificazione generale dell’immobile, anche l’aspetto sociale supportando individui singoli o nuclei familiari in condizioni di fragilità”.
“Un progetto importante che è il risultato del grande lavoro svolto in collaborazione con l’Ambito Territoriale Sociale 15, di cui Macerata è comune capofila, attraverso le risorse del PNRR per attenzionare la fragilità e promuovere un’autonomia di vita per le persone con disabilità con servizi che consentono loro di vivere una vita autonoma e indipendente – ha aggiunto il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità Francesca D’Alessandro -. L’attenzione dell’Amministrazione comunale al tema dell’inclusione è massima e l’obiettivo è accompagnare le persone con disabilità in un percorso di vita che non sia basato su interventi spot; parliamo, infatti, della realizzazione di abitazioni che permettono di vivere autonomamente con misure di domotica efficaci. Siamo orgogliosi di un intervento che ci permette di allestire appartamenti per una prima accoglienza verso i cittadini che dovessero trovarsi, momentaneamente, senza un alloggio”.
“Il recupero strutturale e architettonico dell’edificio, le cui opere sono state avviate qualche mese fa grazie alla collaborazione con Erap, rappresenta un ulteriore obiettivo centrato dall’Amministrazione Parcaroli – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. Con questo nuovo intervento, grazie ai Servizi Sociali e Tecnici del Comune, andremo a completare l’opera anche negli appartamenti e servizi condominiali, restituendo dignità ai residenti e alle attività commerciali che in questi anni hanno sofferto la situazione indecorosa”.
In tutti gli appartamenti (composti da un ingresso, una zona giorno con angolo cottura, un vano, una camera da letto, un bagno e un terrazzo) sono previsti interventi volti a garantire un migliore utilizzo degli spazi adeguandoli al Regolamento Edilizio e un migliore apporto di illuminazione e areazione. Particolare sarà l’attenzione all’ambiente e alla riqualificazione energetica delle unità immobiliari con utilizzo di prodotti riciclabili, interventi di risparmio di risorse idriche e di risparmio energetico e volti al controllo della qualità dell’aria indoor.
In due degli alloggi sarà eliminato il gradino del bagno e saranno posizionate, nella zona soggiorno, due poltrone con alzapersone elettrico. Le camere da letto saranno dotate di ausili come il binario sollevatore, le armadiature con ante di tipo scorrevole o ad alzata elettrica, il letto ergonomico ad altezza regolabile con comandi elettrici, la scrivania ad altezza regolabile. In prossimità dell’immobile di via Roma saranno previsti due posti auto riservati a persone con disabilità.
Nel condominio, sarà sostituita la cabina ascensore che avrà un sistema interno di segnalazione sia visiva che acustica di arrivo al piano e la pulsantiera avrà la numerazione dei piani anche in caratteri braille; ai piani sarà presente un segnale di apertura porte anche per persone non vedenti. Per la gestione dell’emergenza in cabina, oltre al collegamento audio con la centrale di emergenza attivabile in caso di guasto, sarà previsto un comando luminoso che avvisa della ricezione del messaggio di allarme da parte della centrale operativa anche a favore delle persone non udenti. Il sistema di sollevamento sarà dotato di sistema tampone che riconduce la cabina al piano terra con apertura automatica delle porte in caso di interruzione dell’alimentazione elettrica.
"Ogni esperienza con il cancro è unica e ci vorrà l'impegno di tutti noi, uniti, per creare un mondo in cui guardiamo oltre la malattia e vediamo la persona prima del paziente”.
Questo l’incipit del convegno, tenutosi nella giornata di ieri presso la sala Mozzi-Borgetti, dal titolo “L’oncologia nell’Ast di Macerata tra presente e futuro”, all’interno del contesto mondiale del World Cancer Day, che si svolge il 4 febbraio di ogni anno.
Il fil rouge dell’evento, partendo dalla necessità di un impegno congiunto tra l’intera comunità medica, i pazienti e le istituzioni, è stato quello di esplorare come, nel presente e nel futuro, il sistema oncologico dell'AST di Macerata possa evolversi.
Pertanto, il convegno è stato un momento significativo di riflessione sulla necessità di guardare oltre la malattia e di favorire un cambiamento nella visione e nel trattamento del cancro. Inoltre, ha rappresentato un'importante occasione di confronto e aggiornamento sulle più recenti scoperte e innovazioni nel campo dell'oncologia, evidenziando l'importanza di un approccio multidisciplinare, integrato e umano nella lotta contro il cancro.
Alla tavola rotonda, dopo i saluti istituzionali, tra cui quello del presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e dell’assessore alla Sanità,Filippo Saltamartini, hanno preso parte ben trentadue medici specialisti dell’Ast di Macerata; ognuno di essi ha approfondito le tematiche oncologiche inerenti al proprio settore, delineando un discorso evolutivo che abbraccia sia le cure farmacologiche sia le terapie chirurgiche.
“Un evento mondiale- dichiara il dottor Mauro Pelagalli, direttore UOC Ginecologia e Ostetricia di Macerata- che noi abbiamo voluto declinare qui, unendo tutte le risorse dell’Ast che configurano un approccio al tumore a tutto campo: dalla prevenzione alla radiologia interventistica alla chirurgia, la ginecologia oncologica, la pneumologia, ematologia e così via: tutti insieme siamo riusciti a unire in questa Ast un’entità oncologica che non ha nulla di diverso da quelle dei più grossi network sanitari.
Questa giornata, è servita per conoscerci tra di noi, per apprendere nello specifico quello di cui ci occupiamo e poi per mostrare a tutti quello che siamo in grado di fare. Dieci anni fa, se io fossi venuto qui a Macerata e avessi avuto una malattia oncologica sarei andato via. Oggi non più; mi curerei, mi opererei in questa Azienda perché è fatta da professionisti molto validi”.
Nel contesto delle cure oncologiche, il dottor Mauro Pelagalli ha poi sottolineato l’importanza di un approccio basato sull'attenzione e sulla dedizione esclusiva ad ogni singolo paziente:
“Si interviene sotto il segno dell’unicità nella misura in cui vogliamo dare rilevanza e convogliare su ogni singolo paziente tutte le energie che abbiamo perché per noi quel paziente è unico. Una famiglia di professionisti che lavora per uno specifico paziente e quest’ultimo è una manifestazione di tutti i pazienti che necessitano, alla stessa maniera, di quelle cure. A Macerata rappresentiamo il 15-20 % di tutti i tumori che vengono trattati nelle Marche”.
In merito alle attuali prospettive nella cura dei tumori, è stato evidenziato come si sia raggiunto un notevole progresso nella guarigione: “Oggi noi viviamo una realtà molto particolare; una buona fetta di tumori è curabile ed è guaribile. Abbiamo raggiunto una tale capacità di guarigione che siamo di fronte a un ‘secondo tumore’, ossia al tumore che insorge per gli effetti del primo e quindi questo per noi è un evento molto importante. Vuol dire che abbiamo ottenuto un risultato inaspettato ma anche che la terapia medica, in associazione alla chirurgia, si è ben sincronizzata.
Ad esempio, basti pensare al carcinoma dell’ovaio; otto anni fa non si capiva nulla, aprivamo le pance e trovavamo questo tumore. Oggi, abbiamo tutta la conoscenza dettagliata micromolecolare di questi tipi di tumore, possiamo sapere quelli che sono genetici e quelli che non lo sono. Trattiamo i primi con determinate terapie e i secondi con altre: abbiamo capito che portare la risoluzione del tumore attraverso una chirurgia altissimamente demolitiva è importante per un paziente. Oggi, siamo in condizioni di fare una chirurgia che può tutto, pertanto dobbiamo decidere quale ruolo dare nel futuro a quest’ultima e alla terapia medica. Probabilmente la chirurgia nel corso del tempo andrà diminuendo rispetto alla terapia medica”.
Un focus molto importante è stato posto sulla prevenzione e sullo studio genetico in relazione alla guarigione dal tumore: “I tumori andranno diminuendo nel senso che aumenteranno quelli guaribili ma per far sì che i tumori diminuiscano occorre la prevenzione primaria, ossia lo studio genetico. Occorre sapere quali tumori albergano all’interno dei ceppi familiari e quelli che sono invece occasionali. I tumori genetici si possono conoscere sottoponendo i pazienti a screening: fare uno screening genetico costa molto meno che operare un paziente”.
“Per quelli non genetici- conclude Mauro Pelagalli- tutta la nostra conoscenza sta cambiando, vedrete che i prossimi congressi saranno tutti impostati nell’ottica di ‘One Ealthon’, ossia studiamo i tumori ma vediamo dove si verificano, vediamo che cosa possiamo cambiare in ciò che mangiamo, respiriamo, beviamo. Questa tipologia di tumori sta aumentando perché l’ambiente è degradato. Il futuro va in una direzione in cui il tumore si sconfiggerà in due modalità: attraverso la prevenzione primaria, ossia lo studio dei marcatori genetici, per il tumore genetico e attraverso l’ottica One Ealthon, cioè quella che riguarda il rapporto che si stabilisce tra fruizione e produzione rispetto all’ambiente che ci circonda”.
Un nuovo veicolo è in servizio e a disposizione della casa di riposo di Camerino, “Casa Amica”. Si tratta di una Fiat Panda Hybrid, autovettura acquistata grazie al contributo della Fondazione Carima di Macerata.
“Grazie alla Fondazione Carima per l'ennesimo gesto di solidarietà - commenta il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli - verso i Comuni, in questo caso verso la Fondazione Casa Amica che si occupa dei nostri anziani e che ora si dota di un nuovo mezzo, importante per migliorare i servizi. Quindi grazie alla Fondazione Casa Amica, al presidente Montaruli e a tutto il Consiglio direttivo per il lavoro che svolgono”.
“È l'unico mezzo in dotazione della casa di riposo e della Fondazione Casa Amica e sarà utilizzata per scopi importanti come il trasporto degli ospiti per esami clinici e sanitari e per gli acquisti di prodotti essenziali per le attività – spiega il presidente della Fondazione, Angelo Montaruli – La vettura permetterà di erogare servizi più celeri ed efficienti, rendendo più rapidi gli spostamenti e agevolando i rapporti con le diverse istituzioni, come il Comune, la AST, l’Ambito territoriale sociale e altri ancora. Si ringrazia la Fondazione Carima per la solidarietà e la vicinanza alle istituzioni e alle persone più fragili”.
A un mese dal suo insediamento, il sindaco Fabrizio Ciarapica incontra il nuovo comandante della Polizia Locale, Cristian Lupidi, per tracciare un primo bilancio delle attività e delle strategie future.
"Diamo il benvenuto al nuovo Comandante, certo che la sua esperienza e la sua conoscenza del territorio saranno fondamentali per rafforzare il presidio della sicurezza in città - ha dichiarato Fabrizio Ciarapica -. La Polizia Locale è un punto di riferimento per i cittadini e per l’amministrazione, e continueremo a investire su uomini, mezzi e strategie per migliorare il controllo del territorio e la vivibilità urbana".
Lupidi, 48 anni, laureato in Giurisprudenza subentra a Daniela Cammertoni, in pensione dopo 30 anni di servizio. Un incarico che lo riporta a Civitanova, dove aveva iniziato la sua carriera come agente prima di ricoprire ruoli di responsabilità a Castel di Lama, Cupra Marittima e da ultimo a Jesi. Tra il 2015 ed il 2018 ha prestato servizio presso la sezione di polizia giudiziaria del Tribunale ordinario di Fermo.
"Sono tornato a Civitanova con grande motivazione e senso di responsabilità - ha dichiarato Lupidi - Il mio impegno sarà massimo per garantire sicurezza, rispetto delle regole e vicinanza ai cittadini. Lavoreremo con determinazione per rendere la Polizia Locale sempre più efficiente e presente sul territorio, con particolare attenzione ad alcuni aspetti cruciali per una città come Civitanova Marche, quali la sicurezza ed il controllo del commercio".
Nel primo mese di attività, il Corpo, guidato dal nuovo Comandante, ha già messo in atto controlli più serrati per contrastare le violazioni del codice della strada, tra cui la circolazione senza revisione e senza assicurazione, sanzionando un soggetto recidivo con una multa di 1700 euro, fermo amministrativo e sospensione della patente.
Sul fronte della sicurezza urbana, sono state elevate nove sanzioni per la sosta non autorizzata di autocaravan, con l'emissione di ordini di allontanamento. Inoltre, il Nucleo Operativo per l’ambiente sta procedendo contro tre individui dediti allo smaltimento illegale di rifiuti vegetali.
Infine, durante il mercato, un ambulante è stato sanzionato per vendita itinerante non autorizzata e per circolazione con veicolo sospeso, con conseguente fermo amministrativo e una multa di circa 2 mila euro.
Il sindaco Ciarapica e il comandante Lupidi ribadiscono l'impegno dell'amministrazione per una città più sicura e vivibile, attraverso una collaborazione sempre più stretta tra la Polizia Locale e la cittadinanza.