Lotta al disagio giovanile nelle Marche: Latini propone un centro in ogni Comune e un garante per i minori
“Non possiamo tollerare che tragedie come quella accaduta a Leonardo, a Senigallia, si ripetano ancora. Il bullismo e le altre forme di violenza perpetrate sui minori e sugli adolescenti devono essere sradicate dalla nostra società. La nostra proposta vuole portare all’attenzione delle istituzioni regionali, legislative e scolastiche, una soluzione concreta a questi deplorevoli fenomeni. Uno strumento efficace da questo punto di vista può essere l’istituzione della figura del Garante regionale per la tutela dei diritti dei minori”.
Si esprime così il presidente del Consiglio Regionale delle Marche, Dino Latini, nel presentare all’Assemblea Legislativa regionale una proposta di legge per l’istituzione del Garante per l’Infanzia, l’Adolescenza e le persone di minore età.
“Gli ultimi fatti di cronaca – ha dichiarato Latini – sottolineano ancora una volta come sia necessario un interessamento attivo da parte delle istituzioni sul tema della sicurezza e del benessere psicologico dei minori, soprattutto in un periodo delicato come gli anni dell’adolescenza e della formazione scolastica”. Il riferimento rimanda al suicidio del giovane Leonardo Calcina, toltosi tragicamente la vita a Senigallia dopo aver ricevuto continue vessazioni dai compagni di classe, trasformatisi in carnefici. Ma chi avrebbe in primis dovuto tutelare Leonardo, i docenti, non hanno saputo reagire alla grave situazione, lasciando il ragazzo da solo a combattere contro i bulli.
Il presidente del Consiglio regionale propone inoltre l’idea di istituire un Centro in ogni comune delle Marche come presidio nella lotta contro il disagio giovanile; una necessità che emerge con forza - sulla scia dei numerosi fatti di cronaca con al centro i giovani – dal periodo legato allo scoppio della pandemia di Covid-19. Fenomeni di disagio che spesso non vengono individuati in tempo nel contesto familiare e sociale e che sfociano poi in atti di criminalità o, nei casi più estremi, nella volontà di togliersi la vita.
“Dobbiamo, come istituzioni, tornare a preoccuparci della vita dei nostri ragazzi. Con questa proposta di legge vogliamo istituire la figura del Garante regionale per la tutela dei diritti dei minori nelle Marche – ha proseguito Latini – affinché si affrontino di petto le situazioni di disagio sociale presentate non solo nel mondo della scuola, ma in tutti quei contesti dove la sicurezza dei minori è messa a repentaglio”.
Il Garante, seguendo la pdl, sarà un soggetto terzo rispetto alla politica: non potrà infatti ricoprire incarichi politici all’interno delle Assemblee legislative, nelle associazioni sindacali e di categoria, né potrà essere individuato tra i dirigenti di area medica. La carica sarà elettiva, a titolo gratuito, e dovrà essere autonoma e indipendente, fuori da qualsiasi attività professionale dipendente o autonoma.
I compiti del Garante saranno prevalentemente volti al controllo delle particolari situazioni di disagio sottoposte al suo intervento mediante segnalazione anche informale, tra cui proprio le problematiche sorte in ambito scolastico, che potrebbero causare disaffezione, abbandono del percorso o forme di prevaricazione e violenza fra minori, affiancando famiglie e personale scolastico con appositi interventi di sostegno. Sarà compito del Garante, inoltre, fare divulgazione e formazione contro la violenza in ambienti sensibili e ancora difendere i diritti dei minori sfruttati in ambienti lavorativi, come sancito dalle principali convenzioni internazionali sui diritti del fanciullo.
La proposta di istituzione di un Centro contro il disagio giovanile in ogni comune è legata alla capacità di queste strutture – e dei relativi operatori – nel favorire la partecipazione dei ragazzi alla vita sociale, eliminando quelle potenziali situazioni di esclusione.
Per il presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche è pertanto imprescindibile riuscire a presidiare il territorio per essere di aiuto ai giovani in difficoltà e che spesso non riescono a esprimere nei confronti dei familiari le problematiche che avvertono nelle varie fasi del percorso di maturità e crescita adolescenziale.
“Le istituzioni devono essere sempre al fianco dei cittadini, soprattutto minorenni, in difficoltà” ha concluso Latini.
Commenti