La Protezione civile della Regione Marche ha emanato un’allerta meteo valida dalle 00:00 del 19 settembre fino alle 00:00 del 20 settembre che prevede, nella zona del territorio comunale di Macerata, il rischio “arancione” per quanto riguarda i fenomeni idraulici e idrogeologici.
“Ieri abbiamo aperto il Coc per monitorare la situazione, attivato la Protezione civile comunale, le funzioni di polizia locale e i relativi Uffici tecnici competenti – ha commentato l’assessore con delega alla Protezione civile Paolo Renna -. Il Cosmari ha controllato e pulito tutti i tombini e durante la nottata sono stati effettuati dei monitoraggi per verificare le condizioni dei bacini idrografici minori. Insieme a Enel sono stati abbassati i livelli di acqua dei canali delle centrali idroelettriche di Villa Potenza e Sforzacosta per permettere un miglior deflusso delle stesse".
"Si fa presente alla popolazione che nel caso in cui la perturbazione dovesse colpire il nostro territorio, come evidenziato dall’allerta meteo regionale, si sconsiglia di mettersi alla guida salvo casi di estrema necessità. Si consiglia, inoltre, di controllare le caditoie e gli scarichi di acque pluviali delle proprie abitazioni e di prestare la massima attenzione ai cittadini residenti nelle vicinanze dei fossi Terria, Narducci e Trodica”.
Si è svolta martedì l’ultima seduta del Consiglio provinciale nominato il 18 dicembre 2021. Il 29 settembre prossimo, infatti, verranno eletti dagli amministratori del territorio (sindaci e consiglieri comunali in carica) i nuovi componenti dell’assise che affiancheranno il presidente Sandro Parcaroli fino al termine del mandato nel 2025.
Ed è stato proprio il Presidente a voler ringraziare tutti i consiglieri che, in questi due anni e mezzo, hanno sostenuto e promosso l’attività della Provincia: Luca Buldorini, Laura Sestili, Andrea Mozzoni, Vincenzo Felicioli, Valentina Salvucci e Massimo Caprani (maggioranza); Narciso Ricotta, Mariano Calamita, Franco Capponi, Tania Paoltroni e Graziano Bravi (opposizione).
Durante la seduta l’assise ha approvato nei tempi previsti il bilancio consolidato della Provincia relativo all’esercizio finanziario 2023, “un documento di rendicontazione che rappresenta il risultato economico, finanziario e patrimoniale del Gruppo amministrazione pubblica - ha spiegato Parcaroli - costituito dalla Provincia, come capogruppo, e dalle società partecipate Task srl, Rinascita e sviluppo srl, Aato 3 e Associazione Arena Sferisterio. Il percorso di consolidamento serve a far confluire i risultati delle società partecipanti nel bilancio dell’Ente, al fine di avere una visione di insieme ed un unico bilancio. Il documento contabile ha ottenuto il parere favorevole del Collegio dei Revisori”. Approvata anche la variazione al Bilancio di previsione 2024-2026, con cui viene destinata una quota dell’avanzo di amministrazione 2023 disponibile (per un totale di 1.084.688) ai settori viabilità ed edilizia scolastica.
Si è svolto questa mattina, presso la sede comunale di Caldarola, l’incontro richiesto dalla locale Amministrazione con la Provincia di Macerata in merito al disagio manifestato dagli abitanti della parte bassa della frazione di Valcimarra per la situazione legata al transito, lungo la Strada provinciale, dei numerosi automezzi pesanti,che trasportano materiali di cava e di risulta.
Erano presenti il sindaco del Comune di Caldarola Giuseppe Fabbroni, i consiglieri comunali Sergio Grasselli e Lella Chiola (Maggioranza), il consigliere comunale Giovanni Ciarlantini (capogruppo di minoranza), i funzionari comunali Andrea Spinaci (resp. Ufficio tecnico), Andrea Isidori (responsabile Vigilanza urbana), Lucia Rossi (Ufficio tecnico comunale), Matteo Giaccaglia dirigente per la viabilità della Provincia di Macerata, accompagnato da una sua collaboratrice, diversi abitanti della frazione di Valcimarra, i titolari della ditta EFI srl (cava di materiali inerti vicino alla frazione).
Il sindaco ha aperto la discussione ribadendo la necessità di risolvere in tempi brevi e nel modo migliore possibile le problematiche già note (inquinamento , rumori infernali ed invasione di polveri all’interno delle abitazioni), al fine di alleviare le condizioni di disagio che la frazione vive da tempo.
Alla discussione hanno partecipato tutti gli intervenuti, esaminando le varie situazioni possibili, nel rispetto degli interessi di tutti, arrivando a una soluzione condivisa verso un programma triennale di investimenti che consenta di installare quanto prima un impianto semaforico volto a impedire il transito dei mezzi in entrambi i sensi contemporaneamente e a costituire un freno alla velocità di mezzi.
“Nell’arco del triennio 2024-2026- afferma la Giunta- si provvederà, inoltre, a rifare il manto bituminoso della sede stradale, l’ammorsamento dei tombini lungo la medesima, il rifacimento dei sottoservizi, con particolare riferimento alla linea di acquedotto, che attualmente è collocata in maniera poco profonda all’interno della sede stradale, causando, per questo motivo, un eccessivo riscaldamento dell’acqua potabile”.
Questo piano di investimenti vedrà la partecipazione, oltre che della stessa Provincia, anche della Comunanza Agraria, del Comune, della ditta EFI srl. A conclusione dell’incontro il sindaco e tutte le parti interessate si sono dichiarate pienamente soddisfatte dell’accordo raggiunto.
È stato uno degli attesi protagonisti della “Partita del Cuore” allo stadio comunale “Gualtiero Soverchia” Città di San Severino Marche ma alla vigilia della partenza dalla sua Sicilia un malore lo ha costretto a un immediato ricovero in ospedale. Sofferente da tempo per un tumore al colon, Totò Schillaci, ex attaccante della Nazionale italiana oltre che di Inter e Juventus, si è spento questa mattina al Civico di Palermo.
“Sabato scorso, prima del fischio di inizio della Partita del Cuore, lo abbiamo salutato dallo stadio comunale “Soverchia”. È diventato subito un grande amico del nostro progetto per la risposta, entusiasta, con la quale aveva dato la sua adesione rispondendo subito sì con l’invio di un video messaggio in cui invitava tutti a seguire l’evento. Quel video ora resterà nella nostra memoria” – sottolinea il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, che ha espresso cordoglio e dolore, a nome dell’intera comunità settempedana e degli organizzatori della tre giorni “Lo Sport… per Rinascere insieme”, per la grave perdita.
Ad esprimere condoglianze, insieme al sindaco, l’intera Giunta comunale con l’assessore allo Sport, Paolo Paoloni, e la consigliera di parità della Provincia di Macerata, Debora Pantana, tra gli organizzatori del match tra gli “Angeli dello Sport “e la formazione dei “Sibillini nel Cuore”.
Nell’evento anteprima della tre giorni settempedana, la cena di gala benefica ospitata a Villa Berta, era stata presentata anche un maglia con il nome proprio di Schillaci, attesa gloria del calcio tra i “big” dell’iniziativa.
Come vuole la tradizione la Festa del Perdono ha chiuso le celebrazioni dedicate a San Nicola da Tolentino. Già dalle prime ore della mattinata di domenica, tantissime persone hanno affollato le vie e le piazze per partecipare alla tradizionale Fiera con le sue bancarelle colorate dove poter trovare prodotti di ogni genere. Molto curata l’organizzazione generale che ha interessato quasi tutto il centro storico; ricercatissimi i commercianti di dolciumi, tra quest'ultimi i più gettonati il croccante di mandorle e le noccioline. La fiera ha ottenuto il gradimento dei tantissimi visitatori che per tutta la giornata hanno curiosato tra le bancarelle a caccia dell’acquisto più bello.
Nella mattinata è stata inaugurata la 34a edizione della “Tolentino Arte" a cura dell’Associazione “Laboratorio dell'Arte", una esposizione di quadri lungo via Ozeri con i lavori degli alunni della scuola diretta dal prof. Roberto Di Dionisio.
Obbligatorio il passaggio in Basilica per la Santa Messa e per una visita al Santo. Molto partecipata anche la Processione di San Nicola e la Santa Messa Solenne presieduta dal cardinale Dominique Mamberti, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica con la partecipazione dei sindaci dell'Unione Montana dei Monti Azzurri presieduti da Giampiero Feliciotti e della delegazione del Comune di Modugno.
Infatti, come tutti gli anni, l’Amministrazione comunale pugliese ha partecipato alla festa di San Nicola perché, come vuole la tradizione, i genitori avrebbero concepito il loro bambino proprio a Modugno, dopo aver chiesto la grazia a San Nicola da Bari. Quest’anno hanno preso parte alle celebrazioni il vicesindaco Giuseppe Montebruno, l’assessore Tiziana Trentadue, il consigliere comunale Giovanni Donati, il comandante della polizia locale Marco Meli, il vicecomandante della Polizia locale Giovanni Valentino, l’agente Nicola Calabrese.
In serata, nella suggestiva cornice di piazza della Libertà, il pubblico ha potuto immergersi nelle note del Concerto di Fiati “Giuseppe Verdi” dell’associazione Nazareno Gabrielli – città di Tolentino diretto dal mestro Giorgio Caselli che ha eseguito brani particolarmente ben eseguiti ed emozionanti. A chiudere la festa l’estrazione della tradizionale “Tombola di San Nicola” in collaborazione con Ricrea.
Va così in archivio l’edizione 2024 della Festa di San Nicola che ha visto la partecipazione di talmente tante persone che in alcuni momenti si circolava a fatica così come tantissimi sono stati i fedeli che hanno pregato davanti a San Nicola, partecipando alle varie funzioni.
Nelle scorse settimane, la Regione ha comunicato al Comune che verrà finanziato con 348.953,36 euro il progetto per la realizzazione di un bosco urbano a Trodica. L’ente aveva infatti partecipato al bando regionale finalizzato proprio all’erogazione di contributi per interventi di questo tipo ed è risultato al primo posto tra i 21 soggetti aggiudicatari. Il bosco urbano fa parte di un contenitore più grande, un parco pubblico di circa 32 mila metri quadrati a ridosso del torrente Trodica, praticamente “a specchio” rispetto al Parco Pegaso, di cui oltre 21 mila metri quadrati saranno occupati proprio dal bosco.
Saranno impiantate ben 16 tipi di specie arboree diverse: acero riccio, albero di Giuda, pioppo cipressino, faggio, frassino maggiore, farnia, ippocastano, leccio, pino domestico, quercia rossa, tasso, pioppo bianco, pruno, tiglio, magnolia, salice piangente. Oltre a queste, poi, si utilizzeranno strutture arbustive quali rosmarino, alloro, corbezzolo, sambuco e via dicendo.
L’area sarà collegata al Parco Pegaso attraverso due accessi che attraverseranno la strada provinciale, ma verrà realizzato anche un ponte pedonale sul Trodica, di modo da collegare il parco con il giardino di via Mameli, sulla sponda sud del corso d’acqua, creando di fatto una grande superficie verde unica.
«Pensiamo a un luogo che possa rispondere alle esigenze del quartiere Trodica sia in termini di socialità che di qualità paesaggistica – afferma il sindaco Andrea Staffolani – una nuova area dalla vocazione interamente naturalistica dove poter combinare aspetti benefici e rilassanti come natura e tempo libero con altri più dinamici, di socialità e di cultura come l’organizzazione di eventi all’aria aperta. Il nuovo parco lungo il Trodica è una delle opere più importanti che avevamo inserito nel nostro programma elettorale, ci stiamo muovendo per trasformarlo da idea a realtà».
L’intera comunità settempedana ha salutato con gioia i 107 anni della signora Silvia Bisonni, la più anziana nonnina della città di San Severino Marche. Circondata dall’affetto di figli, nipoti e pronipoti, la signora Silvia rappresenta un simbolo di resilienza e dedizione per tutti.
Nata il 16 settembre 1917 a Gaglianvecchio, ha dedicato la sua vita al lavoro e alla famiglia. Nel corso degli anni ha svolto con passione il mestiere di sarta, vivendo in prima persona anche gli anni difficili della seconda guerra mondiale, quando attraversava in bicicletta le linee tedesche per procurarsi stoffe. Rimasta vedova nel 1988, non si è mai scoraggiata, continuando ad affrontare la vita con forza e serenità.
Il sindaco Rosa Piermattei ha avuto il piacere di omaggiarla con un mazzo di fiori a nome dell'intera cittadinanza, riconoscendo in Silvia un esempio straordinario di vita vissuta con generosità e amore. La signora Bisonni ha sempre dimostrato una grande vitalità, anche attraverso esperienze uniche come il volo su un biposto a motore sulla campagna settempedana e l’incontro con Papa Francesco a Santa Marta.
"È un onore poter celebrare un traguardo così importante accanto a una donna che ha rappresentato un pilastro per la nostra comunità. La signora Silvia è un esempio di forza e dedizione per tutti noi", ha dichiarato il sindaco Piermattei. A salutare la speciale festa di compleanno i figli Anna Maria, Gianni ed Aldo e tanti nipoti e pronipoti.
L’assessore al Commercio e Attività Produttive Francesco Caldaroni ha tenuto a ringraziare, unitamente alla Giunta Comunale, le attività civitanovesi che hanno aderito alla proposta di realizzare il "Sasso di San Marone".
L’intento dell’Amministrazione Comunale è stato quello di ricordare il Patrono in maniera originale, cercando di instaurare una tradizione che possa consolidarsi nel tempo e rappresentare un tratto distintivo della città, così come avvenuto in altri contesti nazionali con dolci o prodotti tipici.
“Ritengo opportuno – scrive l’assessore Caldaroni - dare il giusto riconoscimento a quanti, con il loro lavoro, la loro dedizione e, perché no, il loro amore per Civitanova, hanno offerto ai civitanovesi ed ai turisti il Sasso di San Marone; mi riferisco in particolar modo alle pasticcerie Lattanzi, Essenzia, Infinite Dolcezze, Romana, Mantovani, Paul; alle gelaterie Gigi, Golosa, Coco ice, Dolci tentazioni, Basium, Valentino; ai bistrot Bistrot Tipico e La piazzetta; ai ristoranti Remare, Anastasia, Vitanova e Mollica ed allo Chalet-ristorante Santo. L’auspicio è che quanto realizzato da questi amici di Civitanova possa essere l’inizio di un percorso che porti, anno dopo anno, ad una adesione sempre maggiore, così da poter consolidare la tradizione del Sasso”.
Moltissima affluenza e tanto divertimento a Mogliano sabato e domenica scorsi per "Il paese dei Balocchi" organizzato dalla locale Pro Loco e dal Comune. Il sabato, grandi e piccini hanno potuto assistere in piazza Garibaldi al teatro di burattini a cura del circo Errani.
Il clou della manifestazione domenica 15 con "Il magico mondo di Pinocchio": le vie del centro storico hanno ospitato varie postazioni di truccabimbi, angolo giochi da tavolo, Photo Booth gratuito, una pioggia di bolle di sapone, la Bocca dei desideri, spettacoli di clown, e gonfiabili di vari tipi posti in piazza Garibaldi.
Graditissima la presenza lungo il percorso "fiabesco" di personaggi come Pinocchio , Lucignolo, Mangiafuoco, Fatine, l'angolo Harry Potter e molti altri beniamini dei bimbi di ieri e di oggi."Dolce nota" in piazza Garibaldi con pane e cioccolato gratis per tutti.
Il grande successo della manifestazione ha ripagato i componenti della Pro Loco dell'impegno profuso nella non semplice organizzazione dell'evento.
Si è svolta questa mattina, 16 settembre, la cerimonia di scopertura dei totem con defibrillatori salvavita posizionati a Sforzacosta (via Natali), Piediripa (piazza della chiesa) e Villa Potenza (piazza della chiesa). Il progetto, promosso dall’Associazione Provinciale C.I.V.E.S. O.d.V. di Macerata, presieduta da Sistino Tamagnini, è stato patrocinato dal Comune di Macerata e ha visto la collaborazione dell’associazione UNBEATABLES (Imbattibili) tramite una raccolta fondi.
Ideata dall’associazione UNBEATABLES, presieduta da Simone Ambrosi, la campagna “Una scossa al cuore” è finalizzata all’installazione di defibrillatori salvavita in luoghi strategici, facendo di Macerata una città cardio protetta.
A seguito dell’istallazione dei totem e al fine di consentire alla popolazione di conoscere alcune pratiche salvavita, verrà avviato un programma di giornate informative, gestito e coordinato dal CIVES Macerata e rivolto ai cittadini, sul funzionamento del Sistema dell’Emergenza Sanitaria 112, su come riconoscere un arresto cardiaco e come comportarsi di conseguenza (per avere informazioni è possibile contattare l’associazione Cives alla mail macerata@cives-odv.org).
L’Amministrazione comunale, durante la cerimonia, ha voluto ringraziare per le donazioni la Cirioni Trasporti (totem Sforzacosta), la Orim S.p.a. (totem Piediripa) e il gruppo CB Tigrotto ETS – ODV (totem Villa Potenza).
“Un ringraziamento ai donatori per aver contributo a questo importante gesto che permette di salvare vite umane – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Grazie a tutti coloro che hanno permesso l’installazione dei totem nelle tre frazioni della città; ci auguriamo che questo gesto sia da esempio per molti altri”.
“È importante creare una rete di protezione nelle comunità per abbattere l’inaccettabile numero di decessi causati dall’arresto cardiaco ed è fondamentale che le persone siano formare in maniera adeguata – ha aggiunto l’assessore alla Sicurezza e alla Protezione Civile Paolo Renna -. Poter garantire sempre una maggiore diffusione dei dispositivi nei luoghi pubblici ci consente di definire Macerata una città cardio protetta grazie all’impegno di Cives e UNBEATABLES”.
Macerata è la città marchigiana con meno reati denunciati in rapporto alla popolazione ed è tra i capoluoghi più tranquilli d'Italia. Lo evidenzia la classifica annuale del Sole 24 Ore che fotografa i delitti commessi e denunciati sul territorio nell'anno precedente, in rapporto alla popolazione residente.
In questa graduatoria, che vede in testa Milano seguita da Roma, Firenze e Rimini, Macerata si posiziona al 97/o posto sui 106 centri considerati, con 2.436,5 reati denunciati ogni 100mila abitanti.
Nelle Marche la città con il rapporto più alto tra popolazione e denunce di reati è Fermo, al 58/o posto in Italia con 3.085,4 reati ogni 100mila abitanti; seguono Ascoli Piceno (72/a; 2.913,1), Ancona (89/a; 2.630,7) e Pesaro (92/a; 2.577,3).
L’Ambito Territoriale Sociale 17 presso l’Unione Montana Potenza Esino Musone ha pubblicato un avviso pubblico relativo ai contributi previsti per l’anno 2023 dalla Legge regionale n. 30 concernente interventi a favore delle famiglie bisognose.
I cittadini residenti nei Comuni dell’Ats n. 17 (Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, San Severino Marche e Sefro) potranno presentare domanda di ammissione utilizzando i moduli appositamente predisposti entro la data del 30 settembre.
Possono presentare domanda per l’accesso al beneficio tutti i residenti in possesso dei seguenti requisiti: nuclei familiari con 3 o più figli attraverso la riduzione delle tariffe dei servizi comunali a pagamento o altri interventi economici, sostegno economico per la fruizione di servizi ricreativi extrascolastici e/o attività di sostegno ai compiti.
L’erogazione del contributo avverrà a seguito dell’approvazione della graduatoria che verrà elaborata dall’Ats 17 e che terrà conto innanzitutto della priorità attribuita dalla Regione Marche, ovvero del valore Isse più basso. A parità di condizioni varrà il maggior numero di figli minori presenti nel nucleo del richiedente e, a parità ancora di condizioni, della più giovane età anagrafica del minore presente.
Le cifre spettanti a ciascun nucleo saranno verosimilmente pari a 200 euro. Tuttavia la somma spettante potrà subire variazioni in base alle domande presentate e alla messa a disposizione delle risorse assegnate dalla Regione.
Il contributo per gli interventi previsti verrà assegnato dietro presentazione di documenti fiscalmente validi comprovanti le spese sostenute nel periodo dal 1 settembre 2023 al 31 luglio 2024 relative ai nuclei familiari con 3 o più figli attraverso la riduzione delle tariffe dei servizi comunali a pagamento, o altri interventi economici e relative al sostegno economico per la fruizione di servizi ricreativi extrascolastici e/o attività di sostegno ai compiti.
La domanda, redatta su apposito modulo predisposto dall’Ambito, debitamente compilata in tutte le sue parti e sottoscritta dal richiedente, corredata di fotocopia di documento di riconoscimento e della documentazione richiesta in calce al modello stesso, dovrà essere esclusivamente secondo le seguenti modalità: a mezzo Pec all’indirizzo ats17@pec.umpotenzaesino.it, indicando nell’oggetto “Interventi fondo statale per le politiche della famiglia – annualità 2023”, tramite posta con raccomandata e ricevuta di ritorno (non farà fede la data di spedizione ma solo quella di ricezione), solo ed esclusivamente presso la sede dell’ente capofila dell’ATS 17 al seguente indirizzo: Unione Montana Potenza Esino Musone Ufficio Servizi Sociali, viale Mazzini n.29 - 62027 San Severino Marche, consegna a mano durante l’orario di ufficio dell'Ats 17 (viale Mazzini 29, San Severino Marche - dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 oppure recandosi presso l’ufficio Servizi Sociali del proprio Comune di residenza, previo appuntamento, negli orari di apertura.
Un'opportunità imperdibile per chi desidera formarsi come "clown" e portare sorrisi là dove ce n’è più bisogno. L’associazione Sentinelle del Mattino e il Gruppo Zero, specializzato in Claun Care Therapy, promuovono un nuovo corso dedicato a coloro che vogliono dedicare il loro tempo al prossimo.. Il percorso formativo avrà un primo incontro informativo il 28 settembre 2024 alle 15.30, mentre il corso vero e proprio si terrà nei giorni 18, 19 e 20 ottobre presso la sede STED in piazza XXV luglio, 4 a Civitanova Alta.
Il Gruppo Zero è nato con l’obiettivo di donare gioia e spensieratezza attraverso la figura del clown, in ospedali, piazze, case di riposo e scuole. Il progetto si basa su attività che spaziano dalla musicoterapia alla micromagia, con strumenti semplici ma efficaci come palloncini, trucchi, musica e parole gentili. La Claun Care Therapy è un percorso che unisce la ricerca del proprio personaggio alla coesione del gruppo, e si rivolge a tutti coloro che vogliono contribuire a portare un po’ di leggerezza nella vita delle persone più fragili. Per chiunque voglia diventare un "donatore universale di sorrisi", il corso di ottobre rappresenta una splendida occasione per mettersi in gioco.
Almeno quattromila persone hanno affollato piazza Enrico Mattei, ieri sera, 14 settembre, in occasione del concerto dei Nomadi, per la quarta edizione di Metelis, la manifestazione annuale organizzata dalla Fondazione Il Vallato per la festa del patrono Sant’Adriano martire di Nicomedia.
Un pubblico eterogeneo, giunto dalla Toscana, da Perugia, Tuoro sul Trasimeno, Roma, Pescara, Loreto Aprutino, Macerata, Sant’Elpidio a Mare e tante altre località per ascoltare uno dei gruppi più longevi della storia della musica pop italiana. Ad aprire l’appuntamento è stato l’intervento del presidente della Fondazione Il Vallato Antonio Roversi, che ha illustrato la piazza, rileggendo passi di una novella dello scrittore matelicese Libero Bigiaretti, tratta da “Il mio paese”, pubblicata nel 1995. «Perché parlo della piazza? – ha chiesto Roversi – Semplicemente perché stasera qui c’è un grande pubblico giunto da tante parti, che ha gremito i locali, ha mangiato le nostre specialità culinarie ed enologiche, scoprendo il carattere estroso e aperto dei matelicesi, ma anche apprezzando la bellezza artistica della nostra città. E’ bello ricevere l’apprezzamento dei turisti e fa bene al cuore, anche a quello dei ragazzi che devono credere di più nelle potenzialità della propria terra che offre in realtà molto di più di quello che pensano, sia a livello di eccellenze agro-alimentari che industriali, basti pensare al vino e all’informatica. Noi come Fondazione Il Vallato stiamo lavorando affinché la città sia valorizzata in termini culturali e con lavori scientifici, ma pure attraverso iniziative ludiche che attirino gente, come stasera, soprattutto da fuori».
Il plauso è poi giunto dal sindaco Denis Cingolani, che ha ringraziato «la Fondazione Il Vallato per l’impegno che mette in tutto ciò che fa e che porta a queste splendide serate». Al termine della serata i Nomadi hanno voluto consegnare una targa riconoscimento al sindaco Cingolani, al vicepresidente della Fondazione Egidio Montemezzo e a Maria Boccaccini, coordinatrice di questa eccezionale manifestazione.
Quando nasciamo abbiamo un’infinita capacità di imparare, di sognare ed innumerevoli possibilità di scelta; purtroppo, poi gli adulti ci indicano quali sono i giusti sogni da fare in conformità alle regole della società.
Cresciamo credendo fedelmente che i sogni imposti dalla società attraverso gli insegnamenti di mamma, di papà, della scuola e della religione siano i nostri. In questo modo, in maniera inconsapevole, stipuliamo degli Accordi con la Società su come vivere la nostra vita. Diventiamo adulti con certezze inconfutabili su come comportarci in società, su cosa è bene e cosa è male, su ciò che è giusto o sbagliato. Cerchiamo, così, di essere il più possibile conformi per paura del giudizio esterno, anche quando sentiamo che forse la vita che stiamo conducendo non rispecchia il nostro reale sentire.
Percepiamo di non essere completamente liberi ma non lo vogliamo vedere, perché una delle nostre più grandi paure è di metterci in gioco ed esprimere chi siamo realmente, per cui, per timore di non essere accettati, viviamo un’esistenza che qualcun altro ha scelto per noi. Per non deludere le aspettative degli altri creiamo una falsa immagine di perfezione perché nessuno può essere perfetto in questo mondo e così siamo i primi a giudicarci severamente creando uno stato di frustrazione. Per ribaltare questa situazione dobbiamo prendere Nuovi Accordi, ma questa volta solo con noi stessi.
Siamo noi a decidere cosa mettere in gioco, definiamo noi la nostra vera essenza, ciò che ci appassiona, ciò che ci fa svegliare la mattina con entusiasmo, quali sono i nostri valori e ciò in cui crediamo. Ognuno di noi potrà definire il proprio unico meraviglioso sogno in cui credere. In questo modo passeremo da Accordi presi per paura ad Accodi presi con amore, generatrice di energia.
Lo scrittore Don Miguel Ruiz nel suo libro “I Quattro accordi” ci parla in particolare di quattro Accordi ritenuti fondamentali per avvicinarci ad una vita più consapevole e libera. Nel primo Accordo ci invita ad essere “impeccabili con la parola”, perché la parola ha un potere magico, può creare gioia, bellezza e verità ma può anche distruggere, per cui attenzione prima di parlare!
Nel secondo Accordo ci consiglia di “non prendere nulla in maniera personale” qualunque cosa ci venga detto, racconta molto su chi la pronuncia, per cui dobbiamo fidarci di noi stessi per credere o meno a ciò che ci dicono gli altri. Il terzo Accordo ci ricorda di “non supporre nulla”, perché spesso quando non comprendiamo, tendiamo a non approfondire, a non chieder , creiamo aspettative deluse per mancanza di vera comunicazione.
Nell’ultimo Accordo Ruiz ci invita a “fare sempre del nostro meglio” sempre in base alle nostre possibilità in quel determinato momento, spinti da un nostro desiderio reale e non perché pensiamo alla ricompensa.
Se faremo del nostro meglio per raggiungere la nostra libertà personale e per amare noi stessi, potremmo condurre una vita serena.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa ai rapporti in sede di separazione tra gli ex coniugi.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Macerata che chiede: “A quali responsabilità va incontro l’ex marito che stacca le utenze dell’abitazione assegnata all’ex moglie?”
Tale circostanza ci porta subito ad applicare il principio giuridico, oramai divenuto consolidato, espresso dalla Suprema Corte con la sentenza n. 13407/2019, secondo il quale: “Sussiste il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni laddove il diritto poteva essere esercitato dall’agente tramite ricorso al giudice a fronte della contestazione o dell’ostacolo posto da terzi, come nel caso di un ex marito che, a seguito della mancata voltura delle utenze domestiche dell’abitazione familiare assegnata all’ex moglie, aveva provveduto personalmente a staccare i contatori”.
Difatti, un caso simile è quello prospettato dalla nostra lettrice, nel quale l’ex marito, dopo aver intimato più volte all’ex moglie di procedere alla voltura delle forniture di energia elettrica e gas dell’abitazione familiare a lei assegnata in sede di separazione, aveva provveduto personalmente al distacco, costringendo la donna e i figli a stare nell’appartamento senza poter usufruire di tali servizi. La Corte di Cassazione ha confermato la configurabilità in capo all’imputato del reato di cui all’art. 393 c.p., in quanto, il diritto poteva essere esercitato dall’agente tramite ricorso al giudice di fronte alla contestazione o all’ostacolo posto da terzi; a tal proposito, la Suprema Corte aggiunge che, “non è consentito legittimare l’autosoddisfazione per il superamento degli ostacoli che si frappongono al concreto esercizio del diritto”.
Viene, infine, precisato che, “si ritiene legittima la violenza sulle cose solo quando sia esercitata al fine di difendere il diritto di possesso in presenza di un atto di turbativa nel godimento della res, sempre che l’azione reattiva avvenga nell’immediatezza di quella lesiva del diritto, non si tratti di compossesso e sia impossibile il ricorso immediato al giudice, sussistendo la necessità impellente di ripristinare il possesso perduto o il pacifico esercizio del diritto di godimento del bene”.Pertanto, in risposta alla nostra lettrice si ritiene corretto affermare che, “Nel caso dell’ex marito che stacca le utenze dell’abitazione assegnata all’ex moglie, lo stesso commette il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, previsto e punito ai sensi dell’art. 393 c.p., in quanto tale diritto poteva essere esercitato dall’agente tramite ricorso all’Autorità Giudiziaria”(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 13407/19; depositata il 27 marzo).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
15 suggestive location, 16 concerti, 78 musicisti, 1 Big Band e quasi 5000 presenze. Questi i numeri della IV edizione di “Borghi in Jazz” che si è conclusa lo scorso venerdì al Teatro Nicola Vaccaj di Tolentino con uno splendido concerto della cantante Linda Valori accompagnata dalla prestigiosa Colours Jazz Orchestra diretta da Massimo Morganti.
Con nomi di livello internazionale come Mafalda Minnozzi, Ramberto Ciammarughi e Daniele di Bonaventura, Marco Pacassoni, Antonino De Luca e Massimo Manzi, Borghi in Jazz ha conquistato le piazze marchigiane offrendo sempre eventi di grande qualità, ospitando per la prima volta la Pergolesi Jazz Ensemble del Conservatorio di Fermo e dando, come di consueto, spazio alle voci femminili fra cui, novità di quest’anno, l’astro nascente Perla Palmieri, Antonella Vitagliano e Laura Avanzolini con il suo omaggio a Carmen McRae.
Prima del concerto, il giornalista Luca Romagnoli ha condotto il momento istituzionale invitando sul palco il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi che ha portato il suo saluto e espresso apprezzamenti verso la manifestazione organizzata dall’Associazione Tolentino Jazz; subito dopo hanno preso la parola il consigliere regionale Renzo Marinelli a nome del Consiglio Regionale delle Marche e Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, che ha sottolineato l’importanza del festival per la valorizzazione del territorio.
Quest’ultimo, insieme a Giorgio Cacchiarelli, presidente di Tolentino Jazz, ha omaggiato di una targa ricordo tutti i sindaci dei comuni che hanno ospitato la manifestazione, oltre ad Alessandro Andolfi, direttore di Sant’Elpidio Jazz. Alla ribalta anche i tre vincitori del contest fotografico promosso dall’associazione “Fotograficamente”, Alex Perugini, Nadine Afonso e Federico Carli che sono stati premiati con i loro scatti che hanno ritratto scorci di San Ginesio, Pollenza e Belforte del Chienti.
La parte musicale della serata è stata condotta da Claudia Aliotta, responsabile della comunicazione di Tolentino Jazz, che ha presentato Massimo Morganti, la sua Big Band e il programma “Borderline Romance”. L’esibizione è stata aperta dalla brillante compagine orchestrale con “Got to get you into my life” dei Beatles, di seguito ha fatto il suo ingresso Linda Valori che ha subito stregato il pubblico con le sue personali e sentite interpretazioni di canzoni che sono entrate nella storia della musica italiana. Da “Come il sole all’improvviso” di Zucchero a “E penso a te” ed “Emozioni” di Battisti, la Valori ha espresso in ogni brano la sua profonda sensibilità attraverso la quale ha saputo creare momenti di grande poesia, ma anche comunicare una straripante energia come in a “A me mo piace o blues” di Pino Daniele.
Accompagnata egregiamente da una Big Band di grandi professionisti, che si sono messi in luce anche nei soli di altissimo livello, la cantante ha conquistato i presenti anche con brani più ritmati e coinvolgenti come “Don’t you worry ‘bout a thing” di Stevie Wonder e “Come Together” dei Beatles, e, restando in tema di musica straniera, ha regalato una versione emozionante di “Alfie” di Burt Bacharach in duo con il pianista Emilio Marinelli. Magia e carisma in una voce capace di spaziare in tutti i generi musicali, Linda Valori è una cantante straordinaria in cui le notevoli capacità vocali si sposano con un grande spessore a livello interpretativo. Massimo Morganti, autore di buona parte degli arrangiamenti, ha condotto il suo pregevole ensemble con la perizia e la maestria che lo contraddistingue e non può che essere annoverato fra i migliori direttori e arrangiatori per Big Band che possiamo vantare in Italia. L’entusiasmante concerto di Linda Valori con la Big Band marchigiana si è concluso con due bis: l’accattivante e travolgente “Rosalina” di Fabio Concato e una seconda stupenda esecuzione di “Emozioni”.
Foto: Marco Antonio Antognini
Le spezie possono essere un grande alleato della nostra alimentazione. Oltre ad aiutare a dare quel tocco in più in cucina, molte contengono anche nutrienti dalle grandi proprietà benefiche, in grado di rafforzare il nostro sistema immunitario e migliorare i livelli di colesterolo e zuccheri.
Ma facciamo un passo indietro. Sini dall’antichità, le spezie erano considerate sostanze preziose per le proprietà curative, per la capacità di prolungare la conservazione dei cibi e hanno trovato impiego in cucina, in medicina e nella cosmesi. Le loro proprietà aromatiche e terapeutiche si devono a particolari composti chimici presenti.
Ad esempio, le proprietà anticancerogene, antiinfiammatorie e antiossidanti della curcuma sono da attribuire alla curcumina. Questa però risulta poco assorbibile dal nostro organismo, ma la sua disponibilità aumenta in presenza di piperina, contenuta nel pepe. Ci avevano visto lungo i popoli indiani che decisero di unirle nel curry!
Un’altra spezia che arriva da lontano ma viene ampiamente utilizzata nelle cucine di tutto il mondo è la cannella. Se da una parte estimatori e pasticceri vogliono apprezzarne le qualità organolettiche, dall’altra gli scienziati sono interessati a scoprire le proprietà benefiche della spezia che non sembrano mancare. Numerosi studi, infatti, hanno evidenziato effetti antimicrobici, antinfiammatori, antiossidanti e capacità nel controllare i livelli di glicemia, rivelandosi un piacevole alleato nel trattamento del diabete di tipo 2.
Dal Messico alla Calabria, ormai ci sembra incredibile immaginare il nostro mondo senza peperoncino piccante. In questa pianta troviamo la capsaicina: molecola responsabile della sensazione di fiamme all’interno della bocca. Oltre a determinare il piccante del peperoncino, però, la capsaicina svolge importanti funzioni sulla nostra salute. Il piccante, secondo alcune evidenze, può giocare un ruolo nella prevenzione cardiovascolare, limitando l’azione degli enzimi coinvolti nella digestione dei grassi.
Un ulteriore alleato nella prevenzione cardiovascolare è lo zafferano, dove i carotenoidi presenti, che hanno attività antiossidante, migliorano il rapporto tra LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”) e HDL, ovvero la frazione “buona”.
Utilizzare le spezie in cucina, quindi, non solo dona colore e sapidità ai piatti (riducendo così il consumo di sale a tavola), ma arricchisce la nostra alimentazione di innumerevoli benefici.
Questa mattina, presso la sala briefing del Comando Provinciale dei Carabinieri di Macerata, il nuovo comandante, il colonnello Raffaele Ruocco, ha rivolto il suo primo saluto ufficiale agli organi di stampa, a una settimana dal suo arrivo in città. Con emozione e gratitudine, il colonnello Ruocco ha condiviso le sue prime impressioni sulla provincia e delineato la sua visione strategica per il territorio.
“È una grandissima emozione – ha dichiarato il Colonnello – perché non tutti quelli che hanno frequentato l'Accademia Militare hanno la fortuna di ricoprire un incarico così prestigioso”.
Ruocco ha parlato con grande rispetto della comunità maceratese, che ha definito “laboriosa e concreta”. Ha sottolineato come la popolazione abbia un forte desiderio di tutelare la propria serenità e il proprio patrimonio: “Un popolo che vuole continuare a vivere serenamente”. Queste prime impressioni confermano la volontà del nuovo comandante di instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione con il territorio, elementi fondamentali per garantire la sicurezza collettiva.
Uno dei punti centrali del discorso di Ruocco ha riguardato l'importanza della comprensione profonda del territorio: “Per me è fondamentale leggere il territorio, perché dalla lettura del territorio è possibile comprendere i fenomeni da aggredire e dare obiettivi agli uomini”. Ha citato una frase di Seneca, che rappresenta la sua filosofia di comando: “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”, dimostrando come la sua leadership sarà guidata da una visione chiara e obiettivi ben definiti.
Infine, il colonnello ha lanciato un messaggio rassicurante alla comunità: “Metterò tutto il mio impegno per conservare questo livello di serenità sociale e, se possibile, cercare anche di migliorarlo”. Il suo obiettivo principale sarà quello di garantire la sicurezza del territorio, mantenendo alta la fiducia tra i cittadini e le forze dell'ordine.
Nato il 20 novembre 1979 a Torre del Greco (NA), il colonnello Raffaele Ruocco ha intrapreso la carriera militare dopo aver conseguito la maturità classica presso la Scuola Militare "Nunziatella" di Napoli. La sua formazione è proseguita presso l'Accademia Militare di Modena, dove è diventato Sottotenente nel 2000. Negli anni successivi ha ricoperto incarichi di grande responsabilità, tra cui il comando di plotone presso il 6° Battaglione Carabinieri "Toscana", e un'importante missione internazionale a Sarajevo nel 2004, nell'ambito dell'operazione MSU-SFOR.
Rientrato in Italia, Ruocco ha guidato il Nucleo Operativo e Radiomobile di Gioia Tauro e successivamente le Compagnie di Corigliano Calabro e Rivoli. Nel 2015 è stato promosso maggiore e ha lavorato presso il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri come capo della 3^ Sezione dell'Ufficio Logistico. Dal 2021, con il grado di tenente colonnello, ha assunto l'incarico di comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Siracusa, prima della sua nomina a Macerata.
Il colonnello Ruocco vanta anche una solida preparazione accademica: è laureato in Giurisprudenza presso l'Università La Sapienza di Roma e in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna all'Università di Roma Tor Vergata. Ha inoltre conseguito due master, uno in Diritto dell'Ambiente e uno in Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro.
Tra le sue numerose decorazioni spiccano la Medaglia d'oro al merito di lungo comando, la Croce d'oro per anzianità di servizio militare e la Medaglia Nato non articolo 5 per la missione MSU-SFOR. Parla fluentemente inglese e francese ed è sposato, con due figli.
Aperto il cantiere del duomo di San Catervo a Tolentino. Hanno partecipato alla cerimonia il commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli, il sindaco Mauro Sclavi e il parroco don Gianni Compagnucci.
I lavori consisteranno nella riparazione dei danni strutturali prodotti dal sisma 2016 e nella messa in sicurezza degli apparati decorativi. Il progetto fa capo all’architetto Alessandro Nardi che ha lavorato in collaborazione con l'ingegner Henry Gullini e sotto il coordinamento dell’ufficio sisma della diocesi di Macerata. Ad eseguire le opere sarà l'impresa Fratelli Navarra srl.
L’attuale chiesa di San Catervo è in realtà la terza fabbrica eretta sul medesimo luogo nel corso dei secoli. Il primo sacello dedicato al Santo Martire del IV secolo fu voluto dalla moglie di lui, Settimia Severina, per raccoglierne le spoglie mortali, che riposano tuttora nel sarcofago monumentale insieme a quelle del figlio Basso.
Qui nel IX secolo i monaci di San Benedetto fondarono un’abbazia, al cui interno fu inglobato l’edificio preesistente. Dopo il 1256 i religiosi riedificarono la chiesa, in stile gotico. Questa, nel 1490, passò in commenda al nobile locale Giovanni Battista Rutiloni che nel 1507 la cedette in dono a Giulio II. Il Papa, allora, vi fece insediare i Canonici Lateranensi che ne mantennero la proprietà fino alle soppressioni napoleoniche.
Per volere di S. Vincenzo Maria Strambi, vescovo di Macerata e Tolentino, il tempio fu ricostruito nelle forme attuali a partire dal 1822, per essere canonicamente eretto a concattedrale. A seguito del decreto del Dicastero per i Vescovi del 5 giugno 2022, che ha eretto la collegiata di San Giovanni di Macerata a unica cattedrale della diocesi unita, San Catervo ha contestualmente assunto la denominazione di duomo, vale a dire chiesa più importante della città, nella quale sono sedimentate le sue memorie storiche e spirituali, costituenti il patrimonio culturale della comunità, religiosa e civile.
"L’inizio del cantiere di restauro del Duomo di San Catervo a Tolentino apre di fatto la stagione della grande ricostruzione da parte della nostra Diocesi - annuncia il vescovo Nazzareno Marconi -. Già varie chiese, più o meno significative, sono state restaurate o sono in corso di restauro, ma con il Duomo di San Catervo si fa un salto di qualità molto significativo. L’importanza pastorale e spirituale di questa chiesa è nota a tutti, anche perché il Duomo di San Catervo conserva nella Cappella di San Catervo la memoria di costui che fu il primo evangelizzatore delle nostre terre. Che da Roma, lungo la via Flaminia, portò tra noi la fede cristiana".
"Il Sarcofago di San Catervo è un’opera unica della fine del IV secolo - prosegue Sua Eccellenza -. È prima di tutto una testimonianza famosissima della prima arte cristiana. Le sue immagini si trovano in tantissimi libri e anche nei catechismi o nei testi liturgici che usa la chiesa in tutto il mondo. E poi le sue iscrizioni ci forniscono un documento unico della storia di evangelizzazione della terra maceratese e di quanto la fede fosse qui antichissima e ben radicata. Offrire questo attraverso un restauro che sarà fatto nella maniera migliore alla nostra terra vuol dire veramente ripartire dai fondamenti e anche ridare all’inizio del Giubileo della Speranza un grande segno di speranza per la nostra gente”.
“Giornate come questa alimentano in noi la forza di proseguire in una ricostruzione complessa ma assolutamente necessaria, perché si tratta di tutelare le origini della nostra terra e della nostra civiltà - dichiara il commissario Guido Castelli -. L’Appennino centrale è stato culla di fede, cultura, arte e spirito di innovazione e oggi siamo qui a testimoniare la risolutezza di un territorio che non si è arreso nemmeno di fronte al terremoto".
"Con grande piacere partecipiamo a nome di tutta la comunità tolentinate alla cerimonia di consegna dei lavori della nostra concattedrale dedicata al Santo Patrono Catervo - è quanto dichiara il sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi -. La nostra città è interessata da tantissimi cantieri che garantiscono la ristrutturazione e il restauro di edifici pubblici e privati e anche di scuole e di chiese. Finalmente dopo la Basilica di San Nicola si dà avvio ai lavori di San Catervo altro luogo di culto molto caro a tutti i tolentinati".