Attualità

Civitanova, dal codice della strada alla sicurezza ambientale: il bilancio del nuovo comandante della polizia locale

Civitanova, dal codice della strada alla sicurezza ambientale: il bilancio del nuovo comandante della polizia locale

A un mese dal suo insediamento, il sindaco Fabrizio Ciarapica incontra il nuovo comandante della Polizia Locale, Cristian Lupidi, per tracciare un primo bilancio delle attività e delle strategie future. "Diamo il benvenuto al nuovo Comandante, certo che la sua esperienza e la sua conoscenza del territorio saranno fondamentali per rafforzare il presidio della sicurezza in città - ha dichiarato Fabrizio Ciarapica -. La Polizia Locale è un punto di riferimento per i cittadini e per l’amministrazione, e continueremo a investire su uomini, mezzi e strategie per migliorare il controllo del territorio e la vivibilità urbana".  Lupidi, 48 anni, laureato in Giurisprudenza subentra a Daniela Cammertoni, in pensione dopo 30 anni di servizio. Un incarico che lo riporta a Civitanova, dove aveva iniziato la sua carriera come agente prima di ricoprire ruoli di responsabilità a Castel di Lama, Cupra Marittima e da ultimo a Jesi. Tra il 2015 ed il 2018 ha prestato servizio presso la sezione di polizia giudiziaria del Tribunale ordinario di Fermo.  "Sono tornato a Civitanova con grande motivazione e senso di responsabilità -  ha dichiarato Lupidi - Il mio impegno sarà massimo per garantire sicurezza, rispetto delle regole e vicinanza ai cittadini. Lavoreremo con determinazione per rendere la Polizia Locale sempre più efficiente e presente sul territorio, con particolare attenzione ad alcuni aspetti cruciali per una città come Civitanova Marche, quali la sicurezza ed il controllo del commercio". Nel primo mese di attività, il Corpo, guidato dal nuovo Comandante, ha già messo in atto controlli più serrati per contrastare le violazioni del codice della strada, tra cui la circolazione senza revisione e senza assicurazione, sanzionando un soggetto recidivo con una multa di 1700 euro, fermo amministrativo e sospensione della patente. Sul fronte della sicurezza urbana, sono state elevate nove sanzioni per la sosta non autorizzata di autocaravan, con l'emissione di ordini di allontanamento. Inoltre, il Nucleo Operativo per l’ambiente sta procedendo contro tre individui dediti allo smaltimento illegale di rifiuti vegetali. Infine, durante il mercato, un ambulante è stato sanzionato per vendita itinerante non autorizzata e per circolazione con veicolo sospeso, con conseguente fermo amministrativo e una multa di circa 2 mila euro. Il sindaco Ciarapica e il comandante Lupidi ribadiscono l'impegno dell'amministrazione per una città più sicura e vivibile, attraverso una collaborazione sempre più stretta tra la Polizia Locale e la cittadinanza.    

04/02/2025 15:00
"Non voglio sacrificare la mia salute per il lavoro": Ilaria Rossiello si dimette da medico di famiglia

"Non voglio sacrificare la mia salute per il lavoro": Ilaria Rossiello si dimette da medico di famiglia

La decisione era nell'aria da tempo, ma domenica è arrivato l’annuncio ufficiale: Ilaria Rossiello, giovane medico di famiglia nel comune marchigiano di Montecosaro, ha rassegnato le dimissioni. La sua scelta ha scosso il mondo della medicina territoriale, già provato da difficoltà organizzative e carichi di lavoro sempre più gravosi. Rossiello, molto seguita sui social, ha affidato a un video pubblicato su TikTok il racconto del suo addio alla professione: "Sono molto portata per fare il medico di medicina generale. Non sono portata a fare la martire, a sacrificare la mia salute per il lavoro". Con parole dirette e senza filtri, ha descritto il peso insostenibile del suo mestiere: "Mi sento libera perché questo lavoro mi faceva stare male, non dormire la notte per l'ansia di andare al lavoro". Il suo malessere non era solo psicologico. Nel video, la dottoressa ha rivelato di aver combattuto una grave malattia, una patologia tumorale. "Stavo psicologicamente peggio per il lavoro che per la malattia. Se il lavoro ti crea più angoscia di un tumore, forse è il caso di cambiare" ha dichiarato con amarezza. Parlando con l'Ansa, Rossiello ha spiegato quale sia stato il punto di rottura: "La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mancanza di rispetto per me e la mia malattia. Per anni mi sono presa cura della salute di migliaia di persone, ma quando è toccato a me stare male, sono stata aggredita, maltrattata, trattata senza riguardo". Il burnout, una condizione sempre più diffusa tra i medici di famiglia, è stato un altro fattore determinante nella sua decisione. "Decine di pazienti in ambulatorio, visite a domicilio, il telefono che squilla a tutte le ore. Siamo abbandonati dalla politica, dai sindacati, dai cittadini", ha denunciato. La sua scelta ha sollevato un'ondata di solidarietà. Numerosi colleghi le hanno inviato messaggi di sostegno: "Molti medici di medicina generale che hanno fatto in passato la mia stessa scelta mi dicono che si sentono rinati", ha raccontato Rossiello ad Ansa. "Altri, invece, confessano di essere esattamente nelle mie condizioni. Stanno sopportando con tutte le loro forze una professione che non vorrebbero più fare, ma che non possono lasciare perché per i medici di famiglia non esiste un piano B. Con la nostra specializzazione non possiamo fare nessun altro lavoro". Il caso di Ilaria Rossiello riaccende il dibattito sulle difficoltà della medicina di base in Italia, tra carichi di lavoro insostenibili e una crisi vocazionale sempre più evidente. La sua storia è quella di tanti medici che ogni giorno lottano tra la dedizione ai pazienti e il bisogno di tutelare la propria salute.

04/02/2025 10:00
San Severino, nuova caserma dei carabinieri è una priorità per la sindaca: "Sono 8 anni che aspettiamo"

San Severino, nuova caserma dei carabinieri è una priorità per la sindaca: "Sono 8 anni che aspettiamo"

La sindaca della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha incontrato il comandante della Compagnia carabinieri di Tolentino, maggiore Giulia Maggi e il comandante della locale stazione carabinieri, luogotenente carica speciale Massimiliano Lucarelli, ed ha espresso gratitudine per l’impegno costante a servizio della comunità da parte del personale dell’Arma, ringraziando per lo straordinario supporto fornito fin dall’emergenza sisma e poi, nel lungo periodo che i settempedani stanno ancora vivendo, della ricostruzione. Il primo cittadino settempedano ha sottolineato l’importanza di avere presto una sede definitiva e adeguata alle esigenze operative dell’Arma.  “Il presidio dell’Arma è rimasto sempre al fianco della cittadinanza anche nelle difficoltà dovute al sisma. In vista dei lavori vi è stata esigenza di delocalizzare la stazione carabinieri, che è comunque a San Severino Marche in un’area messa a disposizione dal Comune”. La sede danneggiata, superata la fase di aggiudicazione, vedrà l’avvio della ricostruzione che potrebbe essere piuttosto imminente.  “Sono otto anni che aspettiamo e non possiamo più andare oltre. È dal maggio 2020 che l’Agenzia del Demanio – spiega il sindaco Piermattei - ha avviato una procedura aperta per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura relativi all’adeguamento sismico dello stabile. La ricostruzione della caserma dei carabinieri doveva essere una delle priorità del dopo terremoto ma siamo ancora in attesa dell’avvio del cantiere nonostante un provvidenziale intervento del commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, senatore Guido Castelli che, a maggio dello scorso anno, ha sbloccato un aumento della cifra stanziata per la manutenzione straordinaria dell’immobile, portando il contributo complessivo a 4,5 milioni di euro vista la necessità di coprire i maggiori costi emersi in sede di validazione del progetto esecutivo che, nel frattempo, ha ricevuto dall’Ufficio Speciale Ricostruzione delle Marche più di un ok. Si è solo in attesa di un riscontro da parte dell’Anac a una richiesta di parere di legalità sull’aggiudicazione e poi si potrà finalmente procedere. Mi auguro che l’autorità nazionale anticorruzione non si faccia attendere più del dovuto vista l’importanza dell’argomento di cui stiamo trattando”.    

03/02/2025 13:53
Civitanova, nuovi lavori di pavimentazione per via della Nave e il Borgo Marinaro: progetto da 465 mila euro

Civitanova, nuovi lavori di pavimentazione per via della Nave e il Borgo Marinaro: progetto da 465 mila euro

Prosegue il piano di riqualificazione del Borgo Marinaro con un nuovo intervento, deliberato dalla giunta comunale, che interesserà via della Nave, nel tratto compreso tra via Duca degli Abruzzi e via Lauro Rossi. I lavori, dal valore di 465 mila euro, prevedono la nuova pavimentazione in pietra, in continuità con gli interventi già realizzati per esaltare l’identità storica del Borgo Marinaro. “Con questo intervento – dichiara il sindaco Fabrizio Ciarapica – continuiamo a valorizzare il cuore della nostra città, restituendo decoro e funzionalità a un’area strategica per la comunità e per il turismo. La riqualificazione del Borgo Marinaro è un impegno che portiamo avanti con determinazione sin dall’inizio del mio primo mandato, con l’obiettivo di renderlo sempre più attrattivo e fruibile per cittadini e visitatori”. La nuova pavimentazione in pietra non è solo un’opera di riqualificazione estetica, ma ha un impatto concreto sulla vivibilità del centro.  “Il Borgo Marinaro – prosegue il sindaco – è un luogo simbolico della nostra città, ricco di storia e tradizione. Un ambiente più curato e accogliente invoglia le persone a viverlo, a passeggiare e a frequentare le attività commerciali. Con questo intervento vogliamo offrire, anche ai commercianti e a tutte quelle attività che hanno investito nel centro,  un contesto più attrattivo e funzionale”. L’opera su via della Nave si inserisce in un più ampio programma di valorizzazione del centro storico, con particolare attenzione alla qualità dei materiali e all’armonia architettonica, per preservare il fascino e la tradizione del Borgo Marinaro. L’ultimo intervento di pavimentazione in pietra ha riguardato Piazza Conchiglia, trasformandola in uno spazio rinnovato e più accogliente.      

03/02/2025 12:00
Omega-3, vitamina C, beta-carotene: ecco gli alleati indispensabili per una pelle sana

Omega-3, vitamina C, beta-carotene: ecco gli alleati indispensabili per una pelle sana

La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo e svolge un ruolo fondamentale nella nostra salute. Oltre a costituire una barriera protettiva contro agenti patogeni come virus e batteri, contribuisce a mantenere l’equilibrio idrico, a regolare la temperatura corporea e a interagire con l’ambiente circostante attraverso la percezione tattile. Spesso si tende a evidenziare solo i fattori che compromettono l’aspetto e il benessere della pelle, come l’età, l’esposizione ai raggi UV, il fumo, il consumo di alcol, la mancanza di riposo e lo stress. Si parla meno, invece, dell’importanza dell’alimentazione e del suo impatto diretto sulla salute cutanea. La pelle è un tessuto a elevato potenziale proliferativo e necessita di un apporto costante di nutrienti. La regola fondamentale è l’equilibrio. Diete troppo restrittive o eccessivamente caloriche, così come l’abuso di cibi industrialmente raffinati ricchi di grassi nocivi e di zuccheri semplici, possono compromettere la rigenerazione cellulare e alterare il film idrolipidico protettivo, con conseguenze negative sull’aspetto e sulla salute della pelle. Alcuni alimenti, invece, possono diventare veri alleati di questo organo. Tra questi, i cibi ricchi di omega-3, come il salmone, il pesce azzurro (alici, acciughe, sgombro), le noci e i semi di lino, favoriscono l’elasticità cutanea e contrastano l’infiammazione. Per ottenere benefici concreti, il pesce dovrebbe essere consumato almeno tre volte a settimana! Anche i frutti rossi, come mirtilli, lamponi, ribes, more, e fragole, svolgono un ruolo importante nel contrastare l’invecchiamento precoce. Grazie al loro elevato contenuto di polifenoli, proteggono i piccoli vasi sanguigni e i capillari, migliorano la circolazione e favoriscono l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Un altro elemento essenziale per la pelle è la vitamina C, presente in abbondanza negli agrumi, nel kiwi, nelle fragole, nei peperoni, nei pomodori e nelle verdure a foglia verde come spinaci, broccoli, cavoli, carciofi, basilico e asparagi. Questa vitamina stimola la formazione della barriera epidermica e del collagene, protegge le cellule dallo stress ossidativo, rallenta il processo di invecchiamento e contribuisce alla riparazione dei danni causati dai raggi UV e da altri fattori ambientali. Oltre alla vitamina C, non può mancare il beta-carotene, un potente antiossidante che aiuta a proteggere la pelle dai danni causati dai radicali liberi e dall’esposizione ai raggi UV, riducendo il rischio di invecchiamento precoce. Inoltre, il corpo lo converte in vitamina A, essenziale per la rigenerazione cellulare e il mantenimento di una pelle sana, elastica e luminosa, nonché un’abbronzatura naturale e uniforme. È presente in alimenti come carote, zucca, albicocche, patate dolci e verdure a foglia verde. Infine, l’acqua è l’elemento essenziale per mantenere la pelle idratata e in salute. Bere circa due litri di acqua al giorno aiuta a mantenere l’elasticità della pelle e a rallentare la comparsa di rughe e segni dell’invecchiamento. La disidratazione, infatti, porta a una perdita di tonicità e a una riduzione della produzione di collagene. Il primo passo per migliorare la salute della pelle è quindi aumentare l’assunzione di acqua e, contemporaneamente, ridurre il consumo di sale, che favorisce la ritenzione idrica. Un’ottima alternativa è sostituirlo con erbe aromatiche, che esaltano il sapore dei piatti senza compromettere l’equilibrio idrico dell’organismo.

01/02/2025 15:55
Civitanova, marciapiedi via Principe di Piemonte e asfalto rotatoria: 106 mila euro di lavori

Civitanova, marciapiedi via Principe di Piemonte e asfalto rotatoria: 106 mila euro di lavori

 Al via i lavori di ampliamento dei marciapiedi in via Principe di Piemonte e nuovo asfalto alla rotatoria il Castellaro. Lunedì 3 febbraio prenderanno il via i lavori di ampliamento del marciapiede lato est di via Principe di Piemonte e il rifacimento del manto stradale della rotatoria del Castellaro. L’intervento, affidato alla ditta Renzi Fernando di Renzi Fabrizio e Francesco di Pollenza, con subappalto alla Edilasfalti & C di Camerino, avrà una durata prevista di 30 giorni e un costo complessivo di 106 mila euro.  “Ogni strada riqualificata racconta il nostro impegno per la viabilità cittadina - sottolinea il sindaco Fabrizio Ciarapica - Di recente, abbiamo migliorato la sicurezza e la percorribilità di molte strade cittadine. Penso a Viale Vittorio Veneto, Corso Garibaldi, le rotatorie di via Aldo Moro, di San Marone e di Santa Maria Apparente, così come ai nuovi asfalti nella Città Alta, in via Martiri di Belfiore, sul lungomare sud e in via Aldo Moro. Lunedì iniziano i lavori in un’altra rotatoria molto importante, quella del Castellaro:l’ampliamento del marciapiede - spiega il sindaco - garantirà maggiore sicurezza per i pedoni, mentre il rifacimento del manto stradale della rotatoria migliorerà la fluidità del traffico, rendendo la viabilità più scorrevole e sicura”. I lavori si svolgeranno senza modifiche alla viabilità, garantendo sempre due corsie per ogni senso di marcia. L’asfaltatura della rotatoria del Castellaro, invece, sarà effettuata in orario notturno, per ridurre al minimo le interferenze con il traffico. La data esatta dell’intervento verrà comunicata successivamente.

01/02/2025 11:30
Dall'albergo diffuso al parco lineare, i progetti di San Ginesio per il rilancio del borgo

Dall'albergo diffuso al parco lineare, i progetti di San Ginesio per il rilancio del borgo

Dal suo insediamento nel 2018, l'amministrazione Ciabocco di San Ginesio ha intrapreso un cammino di recupero e rilancio del territorio che ha saputo coniugare la ricostruzione post sisma con un’attenta valorizzazione del patrimonio culturale e turistico locale. Un percorso che ha messo al centro la bellezza del borgo, non solo come valore storico e paesaggistico, ma anche come motore di sviluppo per il futuro. “Siamo partiti subito appena eletti nel 2018 e abbiamo definito un piano bellezza. Recuperare in funzione di una ricostruzione intelligente tutte quelle che erano le potenzialità che San Ginesio poteva mettere in mostra e diciamo che ne abbiamo abbastanza”, afferma il sindaco Ciabocco. In questo contesto, l'amministrazione ha puntato a un recupero responsabile del patrimonio, trasformando il danno subito dal terremoto in un'opportunità per la crescita. Non è un caso che San Ginesio sia stato scelto dalle città creative dell’Unesco come comune pilota per la ricostruzione. Questo riconoscimento ha rappresentato un punto di partenza per una serie di progetti, tra cui la partecipazione a numerosi bandi finalizzati a intercettare finanziamenti per la rigenerazione del territorio. Tra i progetti più significativi, si distingue il contratto istituzionale per lo sviluppo, un bando che ha consentito la realizzazione di un parco lineare, pensato per valorizzare la cinta muraria medievale del borgo. “Grazie alla vittoria di questo bando andremo a realizzare un parco lineare, attraverso il quale andremo a valorizzare quella che è tutta la cinta muraria. Con un percorso ciclopedonale fruibile a tutti”, sottolinea Ciabocco, evidenziando come il progetto sia anche un modo per rendere il patrimonio accessibile a tutti i cittadini e i visitatori, promuovendo un turismo sostenibile e rispettoso dell'ambiente. Accanto alla valorizzazione del patrimonio, l’amministrazione ha investito nel miglioramento dell’offerta turistica con iniziative innovative. “Cito poi, il bando borgo accogliente, un finanziamento che abbiamo ottenuto per un albergo diffuso, un progetto che abbiamo messo insieme ai comuni di Gradara e Ripatransone. È un progetto che vede la collaborazione tra pubblico e privato. Questo progetto sarà replicabile in tutti gli altri comuni bandiera arancione delle Marche”, aggiunge Ciabocco. Un esempio di come il lavoro congiunto tra enti locali e imprenditori possa generare valore, promuovendo al contempo l'accoglienza turistica e l’economia locale. Il lavoro svolto dall'amministrazione non è passato inosservato a livello internazionale. Oltre alla riconferma della bandiera arancione e al titolo di uno dei "Borghi più belli d’Italia", San Ginesio ha ricevuto dall'UNWTO il prestigioso premio di miglior villaggio turistico nel 2019, un riconoscimento che ha dato al comune una visibilità mediatica straordinaria, aprendo la strada a nuovi progetti di rigenerazione e sviluppo. "In quell’anno, nel 2019, San Ginesio era l’unico comune a rappresentare l’Italia. Questo ci ha dato una riconoscibilità mediatica notevole, dando il via a una serie di iniziative importanti, soprattutto nell’ambito della rigenerazione del borgo", afferma Ciabocco, concludendo che questo premio ha avuto un impatto positivo non solo sul turismo ma anche sulla cultura locale. Tra le iniziative più emblematiche in ambito culturale, la ricostruzione dell’Auditorium Sant’Agostino rappresenta un esempio di “ricostruzione intelligente”. Il recupero dell’edificio ha consentito il ritorno a San Ginesio delle opere d'arte che, a causa del sisma, erano state spostate nel Palazzo Campana di Osimo. “Questo ha portato di nuovo le persone a visitare San Ginesio per la Cultura, e questo ha fatto la differenza”, sottolinea il sindaco. Un progetto che ha dato un nuovo impulso al turismo culturale, facendo sì che San Ginesio diventasse nuovamente un punto di riferimento per gli amanti dell'arte e della storia. In sintesi, l'amministrazione Ciabocco ha saputo trasformare le difficoltà derivanti dal sisma in una straordinaria occasione di sviluppo per San Ginesio, lavorando su più fronti: dalla valorizzazione del patrimonio storico e culturale, alla creazione di nuove opportunità turistiche, fino alla promozione di modelli di collaborazione tra pubblico e privato. Il comune di San Ginesio, grazie a un approccio lungimirante e alla capacità di attrarre risorse, è oggi un esempio di come una ricostruzione ben pianificata possa diventare un volano di crescita e innovazione.

01/02/2025 10:34
A che punto è la ricostruzione post-sisma? Esperti e istituzioni a confronto al Politeama

A che punto è la ricostruzione post-sisma? Esperti e istituzioni a confronto al Politeama

Il tema della ricostruzione post-sisma è tornato al centro del dibattito in un convegno che ha visto coinvolti esperti, istituzioni e operatori del settore edile. Intitolato “La sfida della ricostruzione. Osservatorio del settore edile della provincia di Macerata e l'evoluzione normativa nel territorio del cratere. Buone prassi per la formazione e la ricerca dell'occupazione”, l'evento è stato organizzato da Cassa Edile Macerata e si è svolto presso il Teatro Politeama di Tolentino. La giornalista RAI Barbara Capponi ha moderato i vari momenti di dibattito. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, del Vice Prefetto Vicario di Macerata Emanuele D'Amico, e del Presidente ISTAO Mario Baldassarri, l'evento è stato introdotto da Tobia Sardellini, Presidente di Cassa Edile Macerata. "Questo convegno rappresenta un momento importante di confronto con le più importanti istituzioni sullo stato dell'arte della ricostruzione post-sisma. In un momento caratterizzato dalla riduzione degli incentivi e dall'aumento dei costi, abbiamo voluto fare un punto e un'analisi, grazie ad ISTAO, sul settore delle costruzioni e sulle dinamiche di mercato e di investimenti pubblici che lo caratterizzano", ha dichiarato Sardellini . Il convegno ha visto la presenza del Senatore Guido Castelli, Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016, che è intervenuto alla prima delle due tavole rotonde dal titolo “La ricostruzione. Criticità e buone pratiche tra presente e nuovi scenari”. Il Commissario, recentemente riconfermato nell’incarico, ha dichiarato: "Bisogna fare in modo che i professionisti, a fronte di giusti corrispettivi, possano essere solleciti nel definire le progettazioni e le aziende, per parte loro, siano rispettose delle scadenze dei cantieri. Per farlo, in una logica condivisa, abbiamo recentemente approvato un’ordinanza che consentirà di accompagnare la ricostruzione nel periodo in cui il 110 non opererà più. È un’ordinanza che abbiamo condiviso e che è stata largamente accettata dagli operatori della ricostruzione e si fonda su maggiorazioni finalizzate a garantire un maggior contributo, laddove il costo di ricostruzione per ragioni oggettive è superiore. Questa è la strada maestra che abbiamo voluto perseguire, consapevoli che ci sono rincari dei prezzi che vanno contrastati. Da un lato abbiamo avviato un’interlocuzione con l’Agenzia delle Entrate in maniera tale che possa essere semplificata la procedura per sostenere le spese annesse al bonus, dall’altro è stato presentato un emendamento che prevede la possibilità di utilizzare anche il 2026: si tratta di una proroga, che non aumenterebbe il deficit dello Stato ma consentirebbe di utilizzare a pieno le risorse già prenotate". Al convegno sono stati presentati i risultati dell’anno 2024 dell’indagine condotta dall’ISTAO sul settore delle costruzioni e sulle dinamiche di mercato e di investimenti pubblici che lo caratterizzano. "L’Osservatorio tenta di fare una fotografia dell’evoluzione del settore, nel corso degli anni, tentando di mostrare come sta andando e in che direzione, in modo concreto, in funzione della ricostruzione post-sisma – ha dichiarato Mario Baldassarri, Presidente ISTAO –. Due parametri sono stati dei freni grossi: per prima cosa, l’aumento dei costi delle materie prime; in secondo luogo, la manodopera qualificata e specializzata di cui attualmente c’è forte carenza. Infatti, in un momento come quello in cui viviamo, in cui tutti cercano di ottenere un diploma o una laurea, il settore edile erroneamente non viene considerato appropriato, nonostante abbia fatto passi da gigante grazie all’innovazione. Oggi richiede maestranze molto qualificate, con livelli di istruzione medio-alti in vari comparti delle costruzioni". Rilevante è stato anche l’intervento di Jacopo Lasca, Vice Presidente di Cassa Edile Macerata quale espressione delle organizzazioni sindacali di categoria: "Il convegno di oggi è un passaggio fondamentale per mettere al centro il ruolo della bilateralità, in particolare della cassa edile. Nodo di una rete che con le istituzioni può dare qualità al governo del settore delle costruzioni. Si dimostra che si possono mettere in campo azioni concrete nella direzione della legalità, della formazione professionale e della sicurezza come strumenti di promozione per una concorrenza leale tra le imprese, e per garantire un lavoro dignitoso e di qualità". Oltre a Castelli, hanno partecipato al dibattito iniziale Carlo Trestini, Vice Presidente Associazione Nazionale Costruttori Edili, Enzo Pelle, Segretario Nazionale Generale Filca Cisl, Graziano Gorla, Responsabile Nazionale Sisma 2016 Fillea CGIL, Francesco Sannino, Segreteria Nazionale Feneal Uil e Massimo Conti, membro del Tavolo Tecnico Sisma 2016. Nella seconda tavola rotonda, “Lavoro in crescita manodopera carente. Esempi virtuosi per cambiare il paradigma”, si è affrontato l’argomento occupazione. Sono intervenuti Nicoletta Coronella, funzionario della III Divisione della Direzione Generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Stefano Macale, direttore Formedil, Cristiana Bartolucci, direttrice Centro Edile per la Sicurezza e la Formazione di Perugia, e Francesca Ramadori, direttore del Comitato Paritetico Territoriale per la Sicurezza e la Formazione in Edilizia della provincia di Macerata. L’indagine ISTAO presentata è stata condotta con la supervisione di Giuseppe Sestili, Responsabile Progetti speciali dell’Istituto Adriano Olivetti. Dal 2022 l’ISTAO, in collaborazione con Cassa Edile Macerata, ha avviato un osservatorio che analizza periodicamente l’andamento del settore per rilevare eventuali criticità, opportunità e segnali di ripresa.

31/01/2025 19:40
Civitanova saluta la comandante Cammertoni dopo 30 anni di servizio: "Carriera di sacrifici e dedizione"

Civitanova saluta la comandante Cammertoni dopo 30 anni di servizio: "Carriera di sacrifici e dedizione"

Ultimo giorno di servizio per la comandante della poolizia locale, Daniela Cammertoni, che dopo trent'anni d’impegno, saluta il suo ruolo per abbracciare il meritato pensionamento. Un momento che segna la fine di una carriera ricca di sacrifici, dedizione e passione e che il sindaco Fabrizio Ciarapica, insieme alla giunta e al segretario comunale, hanno voluto celebrare per esprimere il loro personale ringraziamento alla comandante e riconoscerne il valore del servizio svolto. “Ha rappresentato un punto di riferimento per la sicurezza e l’ordine pubblico della nostra città – ha detto il sindaco Ciarapica -. In tre decenni di servizio ha affrontato con competenza e determinazione le molteplici sfide che il ruolo impone, lavorando sempre con spirito di squadra. Ricordo, tra le tante cose fatte, la difficile battaglia contro gli abusivi, il rafforzamento dei servizi notturni, il potenziamento della videosorveglianza e la modernizzazione dei mezzi. A nome dell’Amministrazione e di tutta la comunità, la ringrazio per l’impegno profuso e per il prezioso contributo dato al nostro territorio. Le auguriamo di poter vivere questa nuova fase della vita con la stessa passione e determinazione che l’hanno sempre contraddistinta".  Daniela Cammertoni, che ha iniziato la sua carriera il 1° luglio 1994, ha guidato la polizia Locale con grande autorevolezza. “Dedicare tanti anni della mia vita a Civitanova è stato un onore – ha dichiarato con emozione e orgoglio -. Ho vissuto momenti intensi, difficili, ma anche gratificanti. Ogni giorno ho cercato di essere utile alla comunità, e questo è ciò che mi ha spinto a dare sempre il massimo. La città mi mancherà, ma porterò con me tutti i ricordi e le persone che hanno reso speciale questo percorso. Lascio una squadra straordinaria, e la cosa che più mi gratifica è essere stata parte di una città che è cresciuta molto”. A raccogliere il testimone sarà Cristian Lupidi che lascia il comando della polizia locale di Jesi per tornare a Civitanova, dove aveva già prestato servizio agli inizi della sua carriera. Un ritorno che segna una nuova fase per il corpo di polizia locale, con l’impegno di proseguire il lavoro svolto fino a oggi nel segno della sicurezza e della vicinanza ai cittadini.              

31/01/2025 15:00
Crisi apistica nelle Marche: "Miele a rischio collasso e le istituzioni non rispondono"

Crisi apistica nelle Marche: "Miele a rischio collasso e le istituzioni non rispondono"

La storia si ripete. La produzione del miele delle Marche continua a calare: dopo il 2021, con il raccolto ai minimi storici e un 2022 e un 2023 difficili, nel 2024 si è tornati a una situazione disastrosa. A soffrirne di più sono stati i mieli primaverili con un crollo dell’85% e del 90%, specialmente per il miele di acacia praticamente inesistente. Situazione che è andata migliorando nella stagione estiva ma sempre con un calo del 50%. Un quadro che è simile in tutta la regione e che sta preoccupando gli apicoltori marchigiani rappresentati dai Consorzi apistici delle cinque province marchigiane.  “Lo sfasamento delle temperature degli ultimi dieci anni con inverni poco freddi, primavere anticipate, forti venti e estati torride, sono le principali cause del crollo del miele per il quale gli apicoltori sono stati costretti a somministrare le alimentazioni di soccorso per la sopravvivenza delle colonie con costi elevatissimi -  dichiarano i presidenti dei Consorzi della provincia di Pesaro e Urbino Frederic Oliva; della provincia di Ancona, Sergio Cocciarini; della provincia di Macerata, Alvaro Caramanti; delle provincie di Fermo e Ascoli Piceno, Giovanni Zucconi – A questo si aggiunge il forte flusso in entrata dei mieli di importazione che non rispettano gli standard di qualità europei. La Cina, per esempio, con la sua concorrenza sleale uccide noi apicoltori, negli ultimi anni ha dimezzato gli alveari e triplicato l’export di miele che vende a un euro a barattolo”. La Cina è infatti il primo esportatore mondiale di miele, con una quota in volume del 25% (Ismea-2022). Inoltre, il prezzo è eccessivamente basso ed il mercato è fermo a causa dell’enorme quantitativo di miele che proviene dall’estero. Miele che, da una ricerca della UE, risulta essere adulterato con zuccheri esogeni per il 46% e che entra ad un prezzo notevolmente inferiore al reale costo di produzione”. Nell’ambito della direttiva Breakfast in Ue, si è raggiunto, grazie anche al contributo dei Consorzi marchigiani – un grande obiettivo: introdurre in etichetta l’obbligo di indicare ciascun paese d’origine e la rispettiva quota percentuale nelle miscele di miele.   “Un importante passo avanti – continuano i presidenti – ma servirà ancora tempo prima che gli Stati membri recepiscano la direttiva. La crisi che si è abbattuta sul settore è drammatica con impatti economici devastanti che portano le aziende marchigiane a rischio collasso. Inoltre, va ricordato il ruolo determinante che le aziende apistiche svolgono a difesa della biodiversità e per l’equilibrio dell’ecosistema. Nonostante tutto questo, continua il nostro impegno per la tutela dei mieli marchigiani ma diventa sempre più indispensabile l’intervento della Regione Marche". "I nostri Consorzi hanno chiesto al presidente Acquaroli e all’assessore all’Agricoltura Antonini di farsi carico dei problemi del settore affinché la Regione possa stanziare quanto prima risorse adeguate a sostegno degli apicoltori al fine di mitigare almeno parzialmente gli effetti negativi del 2024. Inoltre, I Consorzi pongono di nuovo all’attenzione della Regione la richiesta di attivare la misura ACA 18 del Piano strategico della Pac, come è stato fatto nelle regioni limitrofe Abruzzo, Umbria, Toscana, Emilia Romagna, che prevede un pagamento annuale per alveare a favore dei beneficiari che praticano l'attività apistica in aree particolarmente importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico. Questo consentirebbe all’apicoltura marchigiana di rientrare tra le destinatarie dei contributi messi a disposizione degli apicoltori dall’UE attraverso le Regioni” - concludono i presidenti.    

31/01/2025 11:43
Mattatoio di Macerata a rischio chiusura: Coldiretti lancia l'allarme per la zootecnia marchigiana

Mattatoio di Macerata a rischio chiusura: Coldiretti lancia l'allarme per la zootecnia marchigiana

"Il mattatoio di Villa Potenza non deve morire". L’allarme è lanciato da Coldiretti Marche, Coldiretti Macerata e Bovinmarche, l’associazione che rappresenta oltre 650 allevatori di bovini, ovini e suini e che nei mesi scorsi era stata protagonista del salvataggio insieme a Coldiretti dell’importante struttura della provincia maceratese, unica in regione ad avere i requisiti per lavorare le carni da conferire a Coop. Una struttura ancora nuovamente a rischio. "La politica deve prendere una posizione chiara su questo tema. Abbiamo già interrogato la Regione Marche, il sindaco e la stessa Provincia di Macerata ma ancora non abbiamo ricevuto risposte concrete e progetti tangibili. Il territorio non può restare senza un mattatoio per la lavorazione delle carni: è una necessità essenziale per il settore zootecnico locale. Non possiamo più attendere. Se non arriverà una presa di posizione chiara e risolutiva, siamo pronti a mobilitarci” annuncia la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni. Sono circa 600 le aziende zootecniche che si rivolgono al mattatoio di Villa Potenza per la macellazione dei propri capi. Senza, per chi conferisce a Coop, l’alternativa è andare a Teramo o Faenza, con il relativo aumento dei costi, senza considerare la perdita di qualità dovuta allo stress del bestiame durante il trasporto. Nata negli anni ‘90, la struttura ha avuto, nel tempo, difficoltà gestionali ed economiche che sono peggiorate con la crisi Covid. Tanto che oggi è in mano a un commissario liquidatore che ha affidato la gestione al Consorzio Cozoma, "il quale, però, non riesce più ad andare avanti – spiega Domenico Romanini, presidente di Bovinmarche - e minaccia la chiusura. Gli allevatori rischiano di dover spostare la macellazione fuori regione, aumentando i costi e noi stiamo valutando soluzioni per ridurre l’impatto sugli allevatori”. Coldiretti, regionale e maceratese, fin dall’inizio della crisi avevano subito fatto appello alle Istituzioni per intervenire. “La provincia di Macerata è una delle più importanti per la zootecnia regionale e non può rimanere senza una struttura che è vitale per tutto il settore – conclude il direttore di Coldiretti Marche, Alberto Frau – in questi 5 anni siamo riusciti a far stanziare tra le varie misure quasi 24 milioni di euro per il settore zootecnico bovino, ma sul mattatoio abbiamo sentito solo tante dichiarazioni di intenti; è giunto il momento di mantenere le promesse. Chiediamo subito alla politica di aprire un tavolo di crisi ma se non ci saranno atti concreti a stretto giro saremo costretti a manifestare in piazza in modo corposo come e' nostra prassi. Non c’è più tempo da perdere”

31/01/2025 11:30
Formazione e opportunità: consegna degli attestati per i percorsi di Competenze Digitali a Civitanova

Formazione e opportunità: consegna degli attestati per i percorsi di Competenze Digitali a Civitanova

Si è tenuta - presso le aule del Centro per l’Impiego di Civitanova Marche, la giornata di consegna degli attestati per il rilascio degli apprendimenti acquisiti per quanto riguarda i percorsi di Competenze Digitali realizzati a Civitanova Marche, da parte dell’Ente di Formazione L.A.C.A.M. di Matelica, capofila e attuatore di questi percorsi gratuiti di upskilling (aggiornamento) della durata di 60 ore ciascuno, inerenti e finanziati dal programma Pnrr Gol Formazione Professionale della Regione Marche.  Il Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori – Gol è un’azione di riforma del sistema delle politiche attive del lavoro e della formazione professionale che si inserisce nell’ambito della Missione 5 Componente 1 Riforma 1.1. del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finanziato con i fondi europei di NextGenerationEU. L’Ente di Formazione L.A.C.A.M. organizza e attua percorsi formativi sia di breve durata sulle competenze digitali (60 ore) e sulla lingua inglese  (55-60 ore) dal livello base a quello avanzato che, di lunga durata (riqualificazione, oltre le 100 ore) per conseguire quelle qualifiche professionali, altamente spendibili nel mondo del lavoro. Tali corsi di formazione, sono rivolti ai beneficiari del programma Pnrr GOL della Regione Marche ed hanno caratteristica di gratuità per il partecipante che, una volta profilato ed associato ai corsi di L.A.C.A.M. da parte degli operatori del Centro per l’Impiego, potrà richiedere anche una indennità di partecipazione, per ogni ora frequentata all’interno dei percorsi formativi proposti da L.A.C.A.M. "Obiettivo del nostro ente di formazione è garantire agli allievi una formazione puntuale e accurata , con i nostri docenti qualificati e collaboratori didattici, affinché possano inserirsi o reinserirsi nel modo del lavoro, contribuendo con la loro formazione alla competitività delle imprese – spiega la presidente dell'Ente di Formazione L.A.C.A.M. Ivana Marchegiani. Una società che investe nella formazione, vuol dire che investe nel patrimonio più importante che è proprio quello umano. La teoria e la pratica sono una combinazione di cultura e tecnica, quella che occorre per la formazione delle persone e la formazione alle professioni" – conclude Ivana Marchegiani. Per i cittadini della provincia di Macerata, è fin da subito possibile iscriversi ai corsi di formazione in partenza, sulle competenze digitali, sia di livello standard che avanzato, corsi di inglese su più livelli (A1,2-B1,2-C1,2), corsi di qualifica abilitanti alla professione per manutentore del verde (ultimi posti disponibili per la classe che partirà a Febbraio 2025 in Provincia di Macerata), corsi per aiuto cuoco e pizzaioli, proposti dall’Ente di Formazione L.A.C.A.M. Per iscriversi occorrerà recarsi presso gli sportelli del Centro per l’Impiego di appartenenza il quale, svolge in maniera puntuale l’attività di profilatura dell'utente e di successiva associazione ai corsi di L.A.C.A.M.

30/01/2025 18:12
Tolentino, pulizia del Fosso San Martino: completati i lavori per evitare nuovi allagamenti

Tolentino, pulizia del Fosso San Martino: completati i lavori per evitare nuovi allagamenti

In questi giorni, l’Ufficio Manutenzioni del Comune del Tolentino,  con il supporto di una ditta esterna, ha portato a termine importanti lavori di pulizia e sistemazione del Fosso San Martino, un intervento che mira a migliorare la sicurezza del territorio e a prevenire futuri disagi legati agli allagamenti. L’operazione, che ha visto l’impiego di mezzi appositamente attrezzati, si è concentrata principalmente su un tratto del fosso situato in via Madre Teresa di Calcutta, dove i forti eventi piovosi dei mesi scorsi avevano causato l’accumulo di detriti e materiali, ostacolando il corretto deflusso delle acque piovane. La rimozione di questi materiali ha permesso di ripristinare il normale corso delle acque e di prevenire il rischio di allagamenti che, in passato, avevano messo a dura prova la circolazione stradale e creato pericoli per la sicurezza dei cittadini. "Con questi lavori, il Comune non solo ha risolto un problema che ha causato numerosi disagi nelle ultime settimane, ma ha anche posto le basi per una gestione più efficace delle acque pluviali, migliorando la sicurezza e l’affidabilità delle infrastrutture stradali nella zona", si legge in  una nota dell'Ente. "Il ripristino delle condizioni di sicurezza contribuirà a evitare l’accumulo pericoloso di acqua, che poteva compromettere la viabilità e rappresentare un pericolo per la pubblica incolumità". Il sindaco e l’amministrazione comunale hanno sottolineato l'importanza di interventi come questo per la cura del territorio e per garantire la protezione dei cittadini contro eventi atmosferici estremi. “Continueremo a monitorare costantemente la situazione e a intervenire prontamente per prevenire ulteriori problematiche”, ha dichiarato il primo cittadino.

30/01/2025 15:14
Monte Cavallo si rifà il look: "Un municipio futuristico come segno di rispetto per gli abitanti" (FOTO e VIDEO)

Monte Cavallo si rifà il look: "Un municipio futuristico come segno di rispetto per gli abitanti" (FOTO e VIDEO)

Monte Cavallo ha vissuto un momento storico con la demolizione del vecchio municipio, un atto che segna non solo il cambiamento architettonico della comunità, ma anche un segnale di ripartenza dopo il sisma del 2016. Lo svolgimento dei lavori è stato vissuto con particolare intensità dal sindaco Pietro Cecoli, che ha vissuto per più di quarant'anni la struttura, prima come presidente della Proloco, poi come assessore e infine come sindaco, attualmente al quarto mandato consecutivo e al settimo complessivo. "Ti tocca un po’ il cuore vedere la demolizione, ma pensi sempre che verrà migliorato, perché la struttura nuova è molto più bella e sicura. Pensiamo sempre positivamente", ha dichiarato il sindaco Cecoli, visibilmente emozionato ma con uno sguardo rivolto al futuro. L’abbattimento dell’edificio è un passo concreto verso la ricostruzione del paese, il più piccolo delle Marche, che, dopo il terremoto del 2016, sta cercando di tornare a vivere con rinnovata speranza e determinazione. Il nuovo municipio, che sorgerà al posto dell’attuale struttura, rappresenta una visione moderna e funzionale. "Sarà un municipio futuristico - afferma Cecoli - una costruzione che non solo migliorerà la piazza, ma cambierà anche la scenografia urbana, conferendo al centro di Monte Cavallo un aspetto più armonioso e accogliente". Inoltre, ci spiega il sidaco, l’edificio sarà autosufficiente dal punto di vista energetico, un passo verso la sostenibilità e l’efficienza energetica, che riflette l’impegno della comunità per un futuro più verde. "Sarà un bel segnale di rispetto verso gli abitanti e verso coloro che ruotano attorno al comune, chi ci lavora, chi amministra e chi vi si rivolge per risolvere eventuali problematiche", ha aggiunto Cecoli, sottolineando come il progetto rappresenti anche un segno di cura e attenzione verso chi vive e lavora nel comune. Questo nuovo inizio non è solo un rinnovamento urbanistico, ma anche un simbolo di rinascita per Monte Cavallo, che, colpito dal sisma, oggi si rialza con forza e determinazione. Il progetto, che include la demolizione e ricostruzione del municipio, è stato affidato all’impresa foggiana C.I.L. di Lembo Salvatore. L’importo dei lavori è di circa 1.260.000 euro, con il termine fissato per il 9 marzo 2026. "Un anno e mezzo e sarà pronto", ha affermato il sindaco con ottimismo, guardando al futuro con speranza.

30/01/2025 12:20
Confindustria Macerata, si cercano geometri: requisiti e come candidarsi all'offerta di lavoro

Confindustria Macerata, si cercano geometri: requisiti e come candidarsi all'offerta di lavoro

Confindustria Macerata ricerca per un'azienda consolidata che opera nel settore edile, specializzata in restauri, manutenzioni e progetti innovativi, un/a geometra (codice annuncio Conf 487) con conoscenze di base nell’uso di strumenti e dispositivi tecnici per rilievi e misurazioni. Requisiti richiesti: buone competenze nell’uso di programmi di disegno tecnico (AutoCAD e similari) e di software di contabilità per il settore edile; buone capacità organizzative, attenzione ai dettagli e predisposizione al lavoro di squadra; disponibilità a spostamenti in base alle esigenze aziendali. Si valutano anche profili con esperienza minima, da formare e far crescere professionalmente. Titolo di studi richiesto: diploma di Istituto Tecnico per Geometri. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/.      

30/01/2025 11:50
Civitanova, pasticceria e lavanderia chiudono dopo anni di attività: il Comune le omaggia

Civitanova, pasticceria e lavanderia chiudono dopo anni di attività: il Comune le omaggia

Due attività storiche di Civitanova Marche chiudono dopo decenni di servizio, lasciando un segno profondo nella comunità. La Lavanderia Ave e la Pasticceria Di Saint Honoré non sono state solo esercizi commerciali, ma veri e propri punti di riferimento per generazioni di cittadini, che in questi giorni hanno espresso con affetto e riconoscenza il loro dispiacere per la chiusura. Per rendere omaggio al lungo e prezioso contributo, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ricevuto oggi in Comune i titolari, consegnando loro una targa di riconoscimento a nome dell’Amministrazione Comunale e dell’intera città. La Lavanderia Ave, con ben 59 anni di attività, è stata celebrata per la qualità, la professionalità e la dedizione con cui ha servito i cittadini. Angela Nardi, che ha aperto la sua lavanderia a soli 24 anni insieme al marito Silvano Rinaldoni, oggi presente insieme al figlio Luca, ha saputo conquistare e mantenere nel tempo una clientela affezionata, grazie alla cura del servizio e alla capacità di adattarsi ai cambiamenti. Alla Pasticceria Di Saint Honoré, al titolare Nicola Di Santo, alla madre Maria Pierangeli e alla sorella Marilena,  che per 40 anni hanno addolcito i momenti più importanti di tante famiglie, è stato riconosciuto il valore di aver tramandato l’arte della pasticceria artigianale e di averlo fatto con qualità, accoglienza e passione. “Oggi rendiamo omaggio a due attività che sono stati dei veri e propri luoghi di incontro, di relazione e di comunità – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica -. La Lavanderia Ave e la Pasticceria Di Saint Honoré hanno accompagnato la vita di tante generazioni, diventando punti di riferimento per i cittadini non solo per la qualità del servizio e dei prodotti offerti, ma anche per il valore umano e sociale che hanno saputo esprimere. In questi luoghi si sono intrecciate storie, amicizie, momenti di quotidianità e ricordi preziosi". "Sono stati spazi di socialità, dove il rapporto tra clienti e titolari andava ben oltre il semplice scambio commerciale, trasformandosi in fiducia, affetto e appartenenza. Il loro lavoro ha contribuito a rendere Civitanova Marche un luogo migliore. Per questo a nome di tutta la comunità, esprimo la più sincera gratitudine ad Angela Nardi e Nicola Di Santo, alle loro famiglie e ai loro collaboratori, per l’impegno, la passione e la dedizione con cui hanno servito Civitanova Marche. Il loro esempio resterà vivo nella memoria e nel cuore di tanti cittadini.” Durante l’incontro, si sono susseguiti ricordi e aneddoti, insieme ai tanti attestati di stima ricevuti in questi giorni da parte dei clienti affezionati. “Grazie per tutto quello che avete fatto”, ha detto un cliente alla notizia della chiusura della pasticceria. “Ci mancherete molto”, ha commentato un abituale frequentatore della Lavanderia Ave. Segni tangibili di un affetto che va oltre il semplice rapporto commerciale e che testimonia l’impronta indelebile lasciata da queste due attività nel cuore della città.      

29/01/2025 14:41
Matelica e Amalfi unite per la (possibile) beatificazione di monsignor Ercolano Marini

Matelica e Amalfi unite per la (possibile) beatificazione di monsignor Ercolano Marini

Oltre alla Beata Mattia, presto un altro matelicese, monsignor Ercolano Marini, potrebbe essere beatificato. Egli per trent'anni, tra il 1915 e il 1945 è stato vescovo di Amalfi, dopo un periodo trascorso come vescovo di Norcia. Nella cattedrale di Amalfi, ieri pomeriggio si è tenuta una solenne cerimonia che ha unito alla diocesi campana quella di Fabriano-Matelica, per la glorificazione dell'indimenticato vescovo, rimasto nel cuore della gente per le sue numerose opere di carità.  Presenti la famiglia Marini, il sindaco di Matelica Denis Cingolani, il vescovo monsignor Francesco Massara, il parroco della cattedrale di Santa Maria Assunta don Ruben Bisognin e il parroco emerito don Lorenzo Paglioni che si sono recati ad Amalfi. Nel corso della solenne celebrazione nella cattedrale di Amalfi, le arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni e Fabriano-Matelica si sono unite in preghiera per la celebrazione religiosa in ricordo di monsignor Marini  In seguito alla fine della Prima guerra mondiale monsignor Marini diede vita ad un centro di formazione professionale per giovani e a un orfanotrofio, molteplici le attività caritatevoli a favore dei più deboli. Si è pregato inoltre per la guarigione dell’ex primo cittadino di Matelica, Massimo Baldini, devoto sostenitore della beatificazione di monsignor Marini, attualmente ricoverato in condizioni di salute stazionarie dopo l’incidente di un anno fa. Alla fine della celebrazione, è stato presentato un nuovo libro di don Luigi Colavolpe sulla vita del vescovo Marini. Denis Cingolani, sindaco di Matelica, ha espresso tutta la sua gratitudine nei confronti dell’illustre concittadino e inoltre ha rivolto un pensiero all’ex sindaco Baldini: “Monsignor Ercolano Marini è stato un uomo che ha portato nel cuore la sua terra d'origine, Matelica, e che ha testimoniato con la sua vita e il suo ministero una fede incrollabile, un amore per il prossimo e un impegno instancabile per il bene della Chiesa e della comunità". "È stato uno dei più illustri figli della nostra città. I suoi segni concreti di carità e attenzione verso i più deboli sono la testimonianza tangibile della sua santità, una santità che ha mosso i passi nel silenzio della preghiera e nella concretezza delle azioni quotidiane. Le città di Matelica e di Amalfi, sono unite non solo dalla storia di mons. Marini, ma anche dalla fede che ci lega e dalla speranza che, attraverso questo atto di devozione, possiamo vedere riconosciuto il valore profondo di un uomo che ha vissuto la sua vita in totale servizio agli altri. Un pensiero particolare voglio rivolgerlo all’ex sindaco Baldini, che nel 2023 è stato presente a questo stesso evento, lasciando una lettera in cui esprime tutta la sua ammirazione per monsignor Marini. Egli, dopo il grave incidente, non si è ancora completamente ripreso, vogliamo ricordarlo chiedendo anche per lui un segno di guarigione, affinché possa tornare presto tra noi, con la stessa forza e determinazione che ha sempre dimostrato nel suo impegno per la nostra comunità”.

29/01/2025 13:13
Ussita, 1,4 milioni per i lavori all'ex palestra di Frontignano: diventerà un ristorante-bar

Ussita, 1,4 milioni per i lavori all'ex palestra di Frontignano: diventerà un ristorante-bar

Sono in corso i lavori post sisma sulla ex palestra adiacente il palazzetto dello sport di Frontignano, frazione del comune maceratese di Ussita. Si tratta di un intervento da 1,4 milioni che punta a riparare i gravi danni causati dal terremoto, rifunzionalizzando lo spazio e mutandone la destinazione d’uso. Oltre al miglioramento sismico, l’edificio verrà anche efficientato a livello energetico.  «L’obiettivo è anche quello di implementare l’offerta turistico-ricettiva del comprensorio, vocato alla montagna grazie alle strutture sciistiche e non solo, essendo Ussita uno dei punti di riferimento dei Monti Sibillini – spiega il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Continuiamo a lavorare per il bene dell’entroterra che tanto sta soffrendo a più livelli, e di questo ringrazio, oltre ai Comuni, l’Ufficio Speciale Ricostruzione e la Regione Marche guidata dal presidente Francesco Acquaroli».  «Questo finanziamento rappresenta un ulteriore segnale dell’attenzione che la Struttura Commissariale e la Regione Marche, che approfitto per ringraziare per l’impegno, continuano a dimostrare per le nostre piccole Comunità – dichiara il sindaco Silvia Bernardini -. Va infatti a completare un intervento iniziato durante la primissima emergenza, che era quello della realizzazione di un’area camper, realizzata proprio nei pressi di questa nostra struttura danneggiata dal terremoto. La nostra previsione era di poterla recuperare anche a servizio della stessa area camper ma soprattutto per dotare questa area ad altissima valenza turistica di un servizio di accoglienza per le tante presenze turistiche che registriamo a Frontignano sia d’estate che d’inverno».  Al termine delle lavorazioni previste sull’immobile di via Pian dell’Arco, concentrate soprattutto su partizioni interne e tamponature esterne, l’ex palestra diventerà dunque una struttura con bar e ristorante, locale ristoro dotato di cucina, spogliatoi e servizi igienici oltre ai relativi servizi accessori, spazi connettivi e deposito. Un luogo di accoglienza che, in caso di necessità, potrà anche essere utilizzato come punto di aggregazione sociale.

28/01/2025 18:26
Macerata, lavori in via Fontescodella: cambia la viabilità per due mesi

Macerata, lavori in via Fontescodella: cambia la viabilità per due mesi

A partire da oggi, lunedì 27 gennaio, e fino al 27 marzo, la polizia locale ha emesso una nuova ordinanza che regolamenta temporaneamente la circolazione stradale in via Fontescodella, a Macerata. Questa misura è stata adottata per consentire l'esecuzione dei lavori di riqualificazione finalizzati alla realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili nella zona. L'ordinanza sarà attiva 24 ore su 24 per tutta la durata dei lavori. In via Fontescodella sarà vietato il transito, ad eccezione dei residenti, delle forze dell'ordine, dei proprietari dei fondi e dei veicoli della ditta Di Murro incaricata dei lavori. Inoltre, la strada sarà chiusa lato via Mugnoz con sbarramento fisico, e l'accesso sarà consentito solo dal lato di via Tucci, con la revoca temporanea del divieto di accesso. I veicoli autorizzati provenienti dalla rotonda del Palasport potranno svoltare a sinistra in deroga alla striscia longitudinale continua, mentre quelli provenienti da via Mugnoz dovranno proseguire dritto fino alla rotonda del Palasport per poi eseguire le manovre di ingresso. È stata anche istituita una segnaletica temporanea che prevede il diritto di precedenza nei sensi unici alternati per i veicoli in uscita da via Fontescodella e l'obbligo di dare precedenza nei sensi unici alternati per i veicoli in entrata da via Tucci. Inoltre, è stata segnalata "strada senza uscita" per il tratto interessato.  

27/01/2025 17:28
Venti forti nelle Marche: scatta l'allerta arancione, nel Maceratese previste raffiche oltre 118 km/h

Venti forti nelle Marche: scatta l'allerta arancione, nel Maceratese previste raffiche oltre 118 km/h

La Protezione Civile delle Marche ha diramato un messaggio di allertamento per vento, valido dalle ore 14:00 di oggi, lunedì 27 gennaio, fino alle ore 24:00 di domani, martedì 28 gennaio. L'avviso segnala condizioni meteo avverse con venti intensi che interesseranno in particolare le zone interne e costiere centrali della regione. Per la giornata di oggi, lunedì 27 gennaio, è stata emessa un'allerta gialla per vento su tutto il territorio regionale, valida dalle ore 14:00 fino alla mezzanotte. Nella giornata di domani, martedì 28 gennaio, l'allerta sale a livello arancione per le zone interne centrali (Zona di Allerta 3) e per le aree collinari e costiere centrali (Zona di Allerta 4). Per la zona meridionale collinare e costiera (Zona di Allerta 6) rimane invece un'allerta di livello giallo. Secondo le previsioni, le zone interne centrali e le aree collinari e costiere centrali saranno particolarmente interessate dai venti, che inizieranno a intensificarsi dal tardo pomeriggio di oggi. Nella giornata di domani, le raffiche nelle aree alto collinari e montane della Zona 3 potranno raggiungere livelli di tempesta violenta, con velocità tra i 103 ei 117 km/h, e localmente addirittura il livello di uragano, superando i 118 km/h. Nella Zona 4, che comprende le aree collinari e costiere centrali, i venti saranno leggermente meno intensi, ma comunque significativi, con raffiche che potranno raggiungere il livello di burrasca forte, tra i 75 e gli 88 km/h, o quello di tempesta, tra gli 89 ei 102 km/h. A Macerata, per tutta la giornata di martedì 28 gennaio, è stata disposta la chiusura dei giardini Diaz e del parco di Villa Lauri; la riapertura è prevista per mercoledì 29 gennaio. Un'attenuazione temporanea dell'intensità del vento è prevista tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio di martedì, ma la situazione potrebbe peggiorare nuovamente nelle ore successive. Per quanto riguarda le precipitazioni, lungo il crinale appenninico sono attesi fenomeni deboli e sparsi, con brevi rovesci nelle ore centrali della giornata di domani. Questi episodi saranno comunque di breve durata e si esauriranno rapidamente nel corso del pomeriggio. La Protezione Civile invita la popolazione a prestare la massima attenzione ai rischi legati al vento forte, come la caduta di alberi, rami o oggetti mobili, e a limitare gli spostamenti nelle ore di maggiore intensità. È consigliabile mettere in sicurezza strutture e oggetti che potrebbero essere sollevati o danneggiati dalle raffiche.

27/01/2025 17:00
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