Pierino, il barista 'gentiluomo' da 53 anni al servizio dei maceratesi: "Vi svelo i segreti del mio cappuccino" (VIDEO)
Oggi, 8 novembre, si celebra la giornata mondiale del cappuccino, una delle bevande più amate dagli italiani e simbolo dell'arte del barista. Per questa occasione speciale, ci siamo recati allo storico Romcaffè di Macerata per incontrare il barista più anziano e iconico della città, Piero Cammertoni, per tutti Pierino.
Ad accoglierci con il suo consueto garbo è proprio Pierino, che con 53 anni di esperienza dietro il bancone, incarna la tradizione e la maestria dell’arte del cappuccino. Con un sorriso, ci invita ad assistere a una dimostrazione di come si prepara un cappuccino perfetto.
Pierino inizia la preparazione svelandoci il primo segreto: "La prima cosa da fare, che è anche la più importante, è pulire la macchina. Una macchina pulita garantisce che il caffè mantenga tutto il suo aroma e sapore". Poi si passa alla scelta degli ingredienti: "È fondamentale usare un buon caffè, preferibilmente un espresso corto, fatto al momento. Il caffè deve essere ricco e intenso, non lungo, per mantenere tutta la cremosità".
Successivamente, Pierino prende il latte fresco, rigorosamente intero, e lo versa nel bricco, dosandone una quantità leggermente superiore a una tazza da cappuccino. Un altro passo cruciale è la pulizia del beccuccio della macchina: "Bisogna far uscire l’acqua residua, in modo che il latte non si allunghi e mantenga la giusta consistenza". A questo punto si passa alla montatura del latte: "Facciamo bollire il latte e creiamo la crema, tenendo sempre d'occhio la temperatura. È importante che il latte sia caldo, ma non troppo, altrimenti perde la sua dolcezza naturale", ci spiega con precisione.
Quando il caffè è pronto, inizia la parte più artistica: la versata del latte. Pierino esegue il gesto con eleganza, facendo scendere la crema di latte sulla superficie del caffè. "In questo momento si crea un equilibrio perfetto tra la crema del latte che scende e quella del caffè che sale", ci racconta mentre compone un cuore allargato nella tazza, con un tocco di latte art. A completare la preparazione, un ultimo gesto che rende il cappuccino ancora più invitante: Pierino prende un barattolino di cacao in polvere e, con mano esperta, ne aggiunge una spolverata sulla crema, donando alla bevanda quel tocco di dolcezza in più.
Alla domanda su quanti cappuccini abbia preparato in vita sua, Pierino sorride e risponde con una battuta: "Direi tantissimi, dopo 53 anni di questo lavoro!". I suoi occhi si illuminano mentre ricorda i primi mesi dietro al bancone: "Quando si iniziava, si poteva solo ascoltare e imparare. Non si toccava niente, al massimo passavi la scopa. Ma era fondamentale salutare il cliente, cosa che oggi, purtroppo, si sta un po' perdendo".
Nonostante la 'veneranda' età, Pierino è ancora spinto dalla stessa passione e dedizione di quando ha iniziato: "È rimasta tanta voglia di andare avanti”. Concludiamo la nostra chiacchierata con l’assaggio del suo cappuccino, che si rivela onestamente eccezionale. In questo giorno dedicato a una delle bevande più amate al mondo, Pierino ci ricorda che dietro ogni cappuccino c'è un gesto d’amore, un rito che continua a unire generazioni di clienti e baristi, rendendo ogni tazza unica.
Commenti