Tombolini e i suoi 60 anni di eccellenza sartoriale al Pitti Uomo: a festeggiarli numerose leggende dello sport (VIDEO e FOTO)
Nella giornata di mercoledì, 12 giugno, il brand marchigiano Tombolini ha celebrato un traguardo straordinario: 60 anni di eccellenza sartoriale. Un anniversario che non è solo un numero, ma il simbolo di un viaggio attraverso il tempo, dove tradizione e innovazione si sono intrecciate in una trama che ha dato vita a capolavori di uno stile sempre rinnovato e allo stesso tempo fedele alle sue radici.
Il Pitti Uomo, palcoscenico mondiale dell’eleganza maschile, è stato testimone di questa celebrazione, un evento che ha visto la famiglia Tombolini non solo ricordare il passato, ma anche proiettarsi verso il futuro con la stessa passione e dedizione che contraddistinguono da sempre ogni singolo capo.
All’interno della storica Fortezza da Basso, il padiglione di Tombolini si è trasformato in un crocevia di moda e sportività. Non si è trattato solo di un’esposizione delle ultime collezioni, ma di un vero e proprio punto di incontro per un’élite di ospiti che incarnano lo spirito sportivo e dinamico e che orbitano intorno al marchio Tombolini. Ambasciatori e atleti di varie discipline hanno condiviso e celebrato i valori fondamentali del brand, tutti sotto il segno di un’eleganza che non passa mai inosservata.
Tra questi, Cosimo Guccione, assessore allo Sport del comune di Firenze, e Guido Fiega, CEO di Al-Nassr, la squadra di Cristiano Ronaldo vicecampione del campionato di calcio saudita, hanno rinnovato la loro partnership con Tombolini, assicurando così che squadra e staff tecnico continuino a distinguersi per il loro impeccabile formal wear.
“Tombolini oggi è il massimo- afferma il Ceo Guido Fiega- e nel mondo dello sport è sicuramente uno dei brand più innovativi e interessanti nel mondo della moda; per gli sportivi unisce stile, classe innovazione e ha dei prodotti che si sposano al meglio con le esigenze degli sportivi per quanto riguarda la leggerezza, l’elasticità, il comfort. Siamo i primi ad aver abbracciato il marchio nell’Arabia Saudita e le caratteristiche di leggerezza dei loro prodotti saranno ancora più apprezzati rispetto ai loro mercati classici quindi siamo molto positivi per questa partecipazione”.
Sempre riguardo questa speciale collaborazione si è espresso il direttore Marketing e commerciale dell’azienda di famiglia Silvio Calvigioni Tombolini: “ Sessanta anni sono l’espressione massima della tenacia, della resilienza, della forza, della passione che sono appunto valori che richiamiamo e vediamo nel mondo dello sport e attraverso questo siamo riusciti a stringere questa collaborazione internazionale grazio a Guido Fienga, alla sua visione; l’Italia ha bisogno di uomini come lui che sono all’estero con grandi sacrifici e fanno sì che l’Italia sia vista come un paese di grande verità”.
A fare da testimonial di questo connubio fra stile e sport, le gemelle Matilde ed Eleonora Villa, stelle del basket italiano e da tempo volti di Tombolini, insieme a una selezione di Calcianti, già modelli per il brand in passato, quali Riccardo Lo Bue, Marco Casamassima, Athos Rigucci e Mirko Garaffoni.
Il legame tra Tombolini e il mondo dello sport si estende anche a figure come l’ex calciatore Fabio Galante, l’ex canoista Antonio Rossi e il giocatore di pallanuoto di serie A Giovanni Generini, che trovano nell’eleganza del marchio un riflesso del loro stile personale. A loro si aggiungono i giovani judoka Jacopo Andrei e Alberto Magagna della PGF Libertas, gli atleti dell’Atletica Firenze Marathon Abdul Majeed Omar e Alessandro Manetti, l’attore Enrico Loverso, e un gruppo di arbitri di spicco, tra cui Paolo Tagliavento, Nicola Nicoletti, Emidio Morganti, Nicola Rizzoli e Gianluca Sacchi, tutti uniti da una profonda amicizia e uno speciale apprezzamento per l’arte sartoriale di Tombolini.
A tal riguardo, Rizzoli, la cui nota carriera conta anche la finale mondiale del 2014 Germania- Argentina, ai microfoni di Picchio News ha dichiarato di essere rimasto talmente colpito dagli abiti sartoriali di Tombolini da volerne indossare uno il giorno del suo matrimonio: “Conosco l’azienda da tanti anni e ho avuto la fortuna di conoscerla prima del mio matrimonio per cui hanno realizzato gli abiti per me e per i miei testimoni; è un brand che lavora davvero molto bene e a cui sono molto legato da lungo tempo”.
Tombolini ha celebrato i suoi 60 anni a Pitti Uomo con la capsule SS25 "Ultra Light", parte del progetto Zero Gravity. Dal 1964, il brand rappresenta l'eccellenza del Made in Italy, unendo innovazione tecnologica e tradizione sartoriale. La nuova collezione, realizzata con tessuti leggeri e pregiati, riflette un'eleganza sostenibile e consapevole. Tombolini continua a evolversi, proponendo capi versatili e performanti, sempre rispettosi dell'ambiente. La Zero Impact Collection, infatti, arricchisce l'offerta con filati organici e biodegradabili. La visione del brand si estende anche alla riqualificazione aziendale e alla valorizzazione del capitale umano.
L’evento di Pitti ha puntato una volta di più i riflettori su un’azienda storica e profondamente radicata nel territorio italiano, come dimostrano le molteplici iniziative volte a valorizzarlo, a celebrare l’apporto delle sue maestranze e a rinverdire il rapporto tout court con la sua regione, le Marche.
“Siamo una famiglia che ha sempre creduto nel lavoro, nei nostri collaboratori e nelle Marche che credo siano il riassunto dell’Italia- prosegue Silvio Calvigioni Tombolini-, una terra quest’ultima in cui si può trovare tutto e dobbiamo valorizzarla; noi oggi abbiamo portato due ulivi che rappresentano la nostra terra, abbiamo un’azienda agricola dove produciamo l’olio e l’olio Tombolini, da oggi in poi, sarà nelle città in cui c’è anche lo Zero Gravity: dunque tutto va sotto il segno dell’innovazione, della tradizione, della grande sartorialità”
Un rapporto con la propria terra che parte dalla riqualificazione della sede aziendale, per proseguire con gli investimenti sul capitale umano e la nascita della Fondazione Eugenio Tombolini che, tra i suoi programmi, prevede anche una scuola sartoriale.
“È una storia di famiglia, di territorio, di cultura dell’abbigliamento- ha dichiarato Marcello Tombolini; noi ogni anno pensiamo di rinnovare tutto questo con nuove creazioni e lo facciamo con molto entusiasmo e con tanto amore. Ci presentiamo ogni sei mesi al Pitti sapendo di avere una struttura industriale che traina in parte anche l’economia locale ed è per questo che ci difendiamo in un panorama internazionale: si pensa con radici ma si arriva in tutte le parti del mondo”. Lo stesso imprenditore ha poi parlato della nascita della Fondazione Eugenio Tombolini: “Quest’ultima vuole affiancare l’industria insegnando a chi è alle prime armi a diventare sarti, un mestiere che in primo luogo richiede passione la quale non si crea in un’età molto avanzata ma si crea da piccoli. Per questo motivo vogliamo arrivare già alle scuole medie per poter far avvicinare qualche studentessa o studente che avrà voglia di intraprendere questo lavoro con passione: così diventerà una brava sarta, una brava stilista o una brava industriale” .
Come un filo prezioso che si snoda attraverso il tempo, la passione e l’eccellenza sartoriale della famiglia Tombolini si sono tramandate di generazione in generazione, un’eredità viva che continua a pulsare nel cuore di ogni creazione.
“È un anno speciale- chiosa Fiorella Tombolini- sessant'anni di storia dove festeggiamo con le nuove generazioni e mio figlio è l’uomo che porterà avanti questa storia, il nipote del fondatore che, insieme a mio fratello, fanno veramente degli studi incredibili sull’innovazione del prodotto, ma quello che più ci piace è questo radicamento col nostro territorio che continuiamo a portare avanti, soprattutto la nuova generazione desidera portare avanti: tutto ciò m’inonda di grandissimo orgoglio”
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