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Sette stazioni "impresenziate" in provincia disponibili in comodato gratuito

Sette stazioni "impresenziate" in provincia disponibili in comodato gratuito

Stazioni ferroviarie abbandonate, scenari da narrativa post-atomica, con la natura che riprende possesso di ciò che il ferro e il cemento le aveva portato via. Una situazione qui descritta come se fuoriuscisse dalle pagine di un lussureggiante fumetto d’avventura: ma in realtà c’è una notizia che è molto più prosaica (e discretamente interessante). Le Ferrovie dello Stato (FS) quest’anno hanno deciso di cedere in comodato d’uso gratuito migliaia di piccole stazioni in disuso. Per l’acquirente che si prende cura dei locali ceduti in comodato, l’affitto è a costo zero. Il sito ufficiale di Trenitalia parla di più di “1700 stazioni impresenziate” su tutto il territorio nazionale. Il valore degli immobili che finora sono stati dati in concessione ammonta a circa 120 milioni di euro.

Non essendo più indispensabile la presenza umana, salvo che per verifiche periodiche della funzionalità dell’impianto e delle infrastrutture, le stazioni, in particolare quelle di transito situate sulla linea, sono rimaste impresenziate in un numero progressivamente crescente direttamente proporzionale al numero dei chilometri di rete ferroviaria su cui via via veniva attivato il nuovo sistema”.

Il progetto è stato formalizzato nello scorso mese di settembre mediante un protocollo d’intesa tra Ferrovie dello Stato Italiane (FS), Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Csvnet (Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il volontariato) ed è finalizzato a sviluppare azioni innovative e di sostegno sociale su tutto il territorio nazionale, offrendo inoltre alle associazioni di volontariato l’opportunità di usufruire di questi spazi, che potranno diventare, in base all’accordo, spazi fruibili d’incontro e promozione del volontariato.

Nella regione Marche sono presenti 32 stazioni impresenziate: 6 sulla linea Ascoli-Porto d’Ascoli 10 sulla linea Civitanova-Albacina 3 sulla linea Rimini-Ancona 5 sulla linea Ancona-Pescara. Complessivamente sono disponibili 33 appartamenti, di cui 19 occupati, per un valore a bilancio di oltre un milione e mezzo di euro. 

Tutte le stazioni (eccetto la stazione di S. Claudio sulla linea Civitanova - Albacina che risulta in cattivo stato e isolata) sono situate o in prossimità o centralmente rispetto all’abitato e grazie a questa posizione sono inserite nel contesto economico cittadino e collegate con altre modalità di pubblico trasporto. Tranne il caso citato, il loro stato di conservazione è più che discreto. In quattro casi sono stati avviati contatti con gli enti locali per un riuso dei fabbricati. Sono stati definiti 12 contratti quasi esclusivamente orientati all’affitto e al comodato, con prevalente finalità sociale (in tre casi a scopi commerciali).

 

Le stazioni interessate in provincia di Macerata sono quelle di Montecosaro (stato di conservazione discreto, situata in periferia), Morrovalle (stato discreto e in periferia), S. Claudio (stato di conservazione insufficiente e isolata), Corridonia (stato discreto e in periferia), Urbisaglia (stato ottimo e centrale), Pollenza (stato buono e in periferia) e Gagliole, in uno stato discreto e isolata.  

L’elenco denominato “Stazioni impresenziate” è stato messo a disposizione da FS. Poiché l'elenco non risulta costantemente aggiornato, è possibile che l’associazione individui una stazione impresenziata già assegnata o non più disponibile. Per questo motivo è necessario che l’associazione eventualmente interessata, dopo aver individuato la stazione ed elaborato una prima idea progettuale, verifichi comunque la sua attuale disponibilità scrivendo direttamente al Cesvot(Centro Servizi Volontariato Toscana), che provvederà poi a trasmettere tale richiesta al referente territoriale di RFI.

Nel documento di Ferrovie dello Stato, fra i 4 casi pilota nazionali viene segnalato quello di Urbisaglia - Sforzacosta.

"L’Associazione di volontariato “Macerata soccorso” occupa dal luglio 1997 i locali al pian terreno della Stazione di Urbisaglia-Sforzacosta, situata lungo la linea Fabriano-Civitanova Marche, a 61 km da Fabriano. L’Associazione opera nel campo della protezione civile, collabora con il “118” ed è iscritta nel Registro Regionale del Volontariato. Con l’automazione della linea e la conseguente mancanza di personale ferroviario nell’impianto, nella Stazione erano stati eliminati tutti i servizi alla clientela: informazioni, vendita dei biglietti, uso dei servizi igienici e della sala d’attesa. La struttura andava progressivamente degradandosi perché non si faceva più manutenzione ordinaria, gli atti vandalici si moltiplicavano e la Clientela stessa usava in modo a volte scorretto gli spazi di accesso. Persone senza fissa dimora, emarginati avevano qui trovato rifugio, e in genere si assisteva a un grave scadimento dell’immagine del servizio ferroviario. Nel 1995 le F.S. spendevano £. 25.000.000 l’anno per l’effettuazione delle pulizie giornaliere; nel 1996, nel quadro di una politica di contenimento dei costi, la spesa era stata ridotta a £. 3.500.000 con una frequenza di intervento settimanale dagli esiti molto insoddisfacenti. L’affidamento dei locali a “Macerata Soccorso” è stato realizzato mediante scambio di lettere d’intenti, dopo un’indagine conoscitiva svolta da Metropolis al fine di verificare in primo luogo la possibilità di affittarli a operatori commerciali, tenuto conto che la stazione è ben inserita nel contesto abitativo e quindi nella realtà economica della cittadina. Da tale indagine non era risultato interesse da parte di altri soggetti. In base agli accordi stipulati l’Associazione attualmente mantiene puliti e ben conservati gli ambienti di stazione, il marciapiede e il piazzale esterno, cura gli spazi verdi presenti nell’impianto. Si è altresì impegnata a sostenere le spese necessarie alla conservazione degli ambienti anche a seguito di eventuali atti vandalici e ad adeguarli alle vigenti norme in materia di igiene e sicurezza. Garantisce l’apertura al pubblico della sala d’attesa e dei servizi igienici, controlla il funzionamento delle obliteratrici, ne segnala gli eventuali guasti, garantisce l’agibilità dei percorsi riservati alla Clientela in caso di neve. Tra breve i viaggiatori potranno nuovamente acquistare in stazione i biglietti a fasce kilometriche (la richiesta è stata già fatta). Occupando la stazione (fatto salvo l’ambiente dove è conservata la centralina telefonica F.S. e la sala d’attesa per i viaggiatori) l’Associazione ha provveduto ad una serie di lavori quali: rifacimento dell’impianto elettrico, installazione di un impianto antifurto, allestimento di uno sportello per la vendita dei biglietti, allestimento di una cucina per fornire pasti caldi in caso di emergenza. Inoltre è stata inserita una porta taglia-fuoco e sono state montate quattro porte in alluminio per gli sgabuzzini sotto serbatoi (le porte sono state fornite da F.S.). Sono state tinteggiate le pareti e il serbatoio dell’acqua esterno, sono state ripristinate le scritte, si è ripristinato lo spazio verde e la ghiaia nei vialetti. La presenza costante di persone motivate ha invertito il processo di degrado socio-territoriale e restituito un volto alla stazione, consentendone il reinserimento a pieno titolo nella vita cittadina: non solo i viaggiatori trovano confortevole la sosta in attesa del treno, ma la popolazione è tornata a fruire degli spazi verdi, diventati meta di passeggiate per le famiglie. In occasione del terremoto che ha tragicamente colpito Marche e Umbria, a partire dal settembre 1997 l’impianto è diventato un’importante base di partenza dei soccorsi".

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