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Serrapetrona: fino al 10 gennaio la mostra di Cominetti sulla Grande guerra

Serrapetrona: fino al 10 gennaio la mostra di Cominetti sulla Grande guerra

Resterà aperta fino al 10 gennaio la mostra sulla Grande Guerra allestita a Palazzo Claudi di Serrapetrona dalla Fondazione Claudi e dedicata ai disegni di Giuseppe Cominetti.

Inaugurata lo scorso 24 ottobre, la mostra, dal titolo “Istanti dal fronte. La Prima Guerra Mondiale nei disegni di Giuseppe Cominetti”, promossa in collaborazione con il Comune per il centenario del conflitto avrebbe dovuto chiudere i battenti ieri sera, domenica 27 dicembre.

Tuttavia, il successo registrato dall'iniziativa, unito alla disponibilità dei familiari di Cominetti, ha spinto il presidente della Fondazione, Massimo Ciambotti, e la curatrice Beatrice Buscaroli a far slittare la chiusura della mostra oltre il periodo natalizio.

L'orario di visita è dalle 15.30 alle 19.30 del sabato, nonché dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30 della domenica, ma su prenotazione l'apertura del Palazzo avviene in qualsiasi momento: basta telefonare al 339.4800381.

opera_Cominetti

La mostra restituisce un artista di notevolissima levatura e un documentarista di grande efficacia. Non è un caso se alcuni di questi disegni erano destinati a raccontare la guerra, già dagli inizi, nel ’14 sulle Ardenne, ai lettori di riviste illustrate francesi. Sul fronte, prima francese poi - da volontario - su quello italiano, Cominetti fu soldato al fianco di tutti gli altri soldati, visse dentro quelle trincee e sotto il fuoco austro-ungarico sul Grappa, documentando da artista quale era ciò che vedeva e soprattutto viveva. Nei disegni egli fa sintesi di infinite realtà che lui e gli altri vivono quotidianamente: i corpo a corpo dei fanti, i cumuli di morti, le sortite della cavalleria, le cadute degli aeroplani, gli scoppi delle granate, i momenti di riposo, meglio di abbandono, nelle trincee e nei ricoveri. Ma anche l’esodo dei profughi veneti sotto i loro carichi di masserizie, lo sfacelo delle case, i buoi abbandonati tra i solchi sotto le granate. Insomma il volto tremendo e vero della guerra, reso con l’essenza del bianco e nero della semplice matita.

Quelle di Cominetti sono certo ineguagliate pagine documentarie, che come tali sono entrate in musei e centri di documentazione in tutta Europa. Ma sono anche, e soprattutto, superbe opere d’arte, di un artista che trovò una strada autonoma tra divisionismo e futurismo e nuove avanguardie, dimostrando l’eccellenza come pittore, disegnatore, scenografo, costumista e persino designer tra l’Italia e Parigi.

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