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Recanati, Marconi (Udc): bene gli interventi per creare l'ospedale di comunità

Recanati, Marconi (Udc): bene gli interventi per creare l'ospedale di comunità

A circa un anno dall’inaugurazione dei nuovi locali del “Santa Lucia” di Recanati prosegue, secondo la prevista tabella di marcia, la sua riorganizzazione in ospedale di Comunità. Anche di recente Alessandro Maccioni, direttore dell’Area Vasta 3 di Macerata, ha comunicato le ultime realizzazioni e quelle che si stanno programmando.

"Fra tutte ritengo fondamentale l’arrivo di tre medici di medicina generale con i loro ambulatori presso la nostra struttura ospedaliera - sottolinea Luca Marconi, consigliere regionale di Popolari Marche - Unione di Centro - E’ questo lo spirito della medicina del territorio, quello cioè che deve servire le esigenze più immediate e diffuse dei cittadini. E’ qui che la diagnostica e le prime cure possono essere fatte in maniera celere e personalizzata. L’ossatura è data proprio dai medici di medicina generale che ospitati in ospedale, inseriti nel reparto di cure intermedie o al lavoro nei loro ambulatori, rappresentano la prima linea della cura e del soccorso in emergenza. Sempre di più costituiranno anche la base fondamentale della diagnostica, soprattutto quando saranno completamente integrati e presenti all’interno della struttura ospedaliera: potranno cioè seduta stante provvedere agli esami meno complessi dei propri pazienti (ecografie, analisi e radiografie)". 

Altro elemento fondamentale sarà il Punto Unico di Accesso. Il Consiglio Comunale di Recanati, "su proposta del consigliere UdC Massimiliano Grufi, ha stanziato 100mila euro annui per il suo rafforzamento - ricorda ancora il consigliere regionale - Potremo avere l’apertura pomeridiana di questo ufficio informazione per tutti i servizi sanitari, sociosanitari, sociali e della prevenzione dalle dipendenze patologiche (gioco d’azzardo, droga, alcool, etc.).

 Il quadro complessivo non tarderà a completarsi con il già realizzato rafforzamento del Centro Diurno Alzheimer, il trasferimento del Centro di Salute Mentale e la creazione dell’Hospice per i malati terminali. Quindi accanto ai molti ambulatori di specialistica avremo nuovi e necessari servizi, soprattutto per i nostri anziani - aggiunge - Non mi lascerò sfuggire l’occasione del Piano Socio-Sanitario Regionale, in corso di preparazione, per consolidare tutto questo, ma anche per allargare il campo dei servizi per anziani, lungodegenti, riabilitati e post-operati. Dovremo anche individuare uno strumento certo per assicurare il primo intervento ai codici bianchi e verdi proprio al fine di alleggerire i Pronto Soccorso degli ospedali per acuti.

Speriamo che la Regione Marche, in forza dell’ottima tenuta della propria finanza e del bilancio regionale, possa avere dal Governo le deroghe necessarie per spendere i soldi guadagnati con l’efficienza e l’eliminazione di duplicazioni e sprechi - conclude - Tutto questo per rafforzare la cosiddetta medicina del territorio (assistenza sanitaria in casa, medici di famiglia, casa della salute, ospedali di comunità) che conterrà la gran parte delle prestazioni sociosanitarie del futuro nella logica che il ricorso all’ospedale per acuti sia solo per situazioni gravi o gravissime".  

 

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