Recanati, l'ultimo saluto a Vanni Leopardi: "Uomo affabile, gentile e di grande intelletto" (FOTO)
Si sono svolti oggi a Recanati i funerali di Vanni Leopardi, discendente del poeta Giacomo, scomparso lo scorso 4 novembre all'età di 77 anni a seguito di una breve malattia (LEGGI QUI). La funzione religiosa, officiata da Padre Roberto Zorzolo, è stata celebrata nella Chiesa di Santa Maria di Montemorello, in piazza Sabato del Villaggio, dove venne battezzato anche l'illustre avo. In tanti, tra cittadini e istituzioni, hanno voluto dare l'ultimo saluto al Conte ed essere vicini al dolore della figlia Olimpia e dei nipoti Ettore, Gregorio, Diana e Pier Francesco, figlio del fratello Mimmo, che non ha potuto partecipare alla cerimonia. Sul feretro, presidiato dal picchetto d’onore dell’arma dei Carabinieri, le 51 rose rosse della figlia Olimpia in ricordo dei 51 anni d’amore trascorsi insieme.
"La tua memoria sia tra quelli che renderanno sempre più glorioso il passato del tuo nobile casato”. Dopo il commosso ricordo di Padre Floriano, la parola al sindaco di Recanati Antonio Bravi e al presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani Fabio Corvatta.
"Oggi salutiamo una persona attenta alla divulgazione dell'opera di Giacomo, che ha sempre onorato profondamente - le parole del primo cittadino -. La sua figura riassume molteplici qualità umane, morali e intellettuali. Vanni lascia un patrimonio prezioso per la memoria collettiva della città."
Vanni Leopardi era vero e proprio simbolo della città nonché uomo di grande cultura capace di spendersi in prima persona per la salvaguardia del patrimonio leopardiano. "Ho difficoltà nel ricordare un uomo con il quale ho avuto un rapporto di amicizia lungo decenni - le parole di Corvatta -. Chi lo ha conosciuto sente ora la mancanza di quella gentilezza, affabilità e affetto che Vanni sapeva distribuire a tutti quelli che incontrava. Una figura complessa la sua che si è interessata di molte cose. È stato custode del patrimonio della famiglia e ha sempre dimostrato il suo amore per l'ambiente, per la cultura e per i giovani donando un momento di crescita e di educazione a tutta la città. Ha sempre avuto un attaccamento profondo verso la sua famiglia, essendo un punto di riferimento e un esempio da ricordare."
"Sono stato un privilegiato perché ho vissuto con lui moltissimi momenti di vita - ha concluso Corvatta, visibilmente emozionato -. Infine voglio ricordare il suo rapporto di grande passione con la figlia Olimpia: siete sempre stati una sola persona e vedervi così è una consolazione dell'animo". Un ricordo che ha commosso la contessa dopo l'abbraccio del presidente Corvatta.
Al termine della cerimonia il corteo, con a capo il feretro portato dai nipoti Pier Francesco e Gregorio, ha attraversato la città fino a Porta Romana. Il feretro è stato trasferito a San Leopardo nella tomba monumentale della famiglia.
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