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Porto Potenza e l'incertezza delle spiagge all'asta: "Non possiamo pensare che ogni 3 anni si riparta da zero" (FOTO)

Porto Potenza e l'incertezza delle spiagge all'asta: "Non possiamo pensare che ogni 3 anni si riparta da zero" (FOTO)

La riviera marchigiana è pronta ad accogliere turisti da ogni dove. La stagione si prospetta positiva in tutte le località balneari, con l’attesa di un agosto ricco di presenze ed eventi. Le preoccupazioni dei titolari di chalet e locali lungo la costa vanno però alla legge Bolkestein, che ad oggi non è ancora entrata in vigore viste le proroghe delle licenze. Finita la stagione balneare ed estiva ci saranno novità in merito. 

Abbiamo ascoltato alcune voci dal lungomare di Porto Potenza Picena, per capire il loro pensiero sul futuro tra incertezza e attesa della nuova direttiva. "È necessaria una normativa di riferimento. Ora siamo confusi e non c’è una regola precisa. Se la legge viene approvata così com’è stata proposta sarebbe un problema, con ricorsi e controricorsi fatti da chi perderà la concessione. Si creerebbe un terremoto burocratico e legale - spiega Stefano Marzola, titolare di Chalet Tarifa -. Il nocciolo della questione è l’articolo 49 del codice della navigazione, che impone di portare via tutto quando scade la concessione".

"Non siamo contrari alle regole ma dobbiamo capire, perché ora siamo nella totale incertezza - aggiunge Marzola -. E quello che noi come titolari chiediamo è che venga tenuto in considerazione il valore aziendale di chalet e locali storici. Ora non so se con una prelazione a chi già ha avuto la concessione o con un indennizzo, ma il lavoro di anni deve essere riconosciuto. Questi locali hanno bisogno di tempo per rientrare dell’investimento. Non possiamo pensare che ogni tre anni si riparte da zero".

"Stiamo aspettando la direttiva, dopo la proroga delle concessioni che erano state annullate al 31 dicembre. Entro fine stagione qualcuno poi dovrà decidere 'di che morte dobbiamo morire'. C’è qualcuno che dice che non siamo già più in regola ma non è assolutamente così - conclude Stefano -. Non siamo contro le regole, vogliamo soltanto sapere quali saranno, e salvaguardare gli investimenti e i sacrifici fatti”.

In linea anche il parere di Sandro Castagnini dello chalet San Diego Beach: "La situazione reale è quella che sappiamo dalla televisione e dai giornali, perché in realtà ad oggi ancora non c’è nulla. È in vigore ancora la vecchia licenza che abbiamo. Al momento si parla di fine 2024. Hanno quindi prorogato la nostra licenza. Diciamo anche che la proroga non esiste. Non si spiega quindi perche si continua a rimandare".

"La legge Bolkestein non c’entra con tutto questo secondo me, almeno con la situazione italiana - continua Castagnini - Non c'è quindi nulla di chiaro. Ci vorrebbe una legge che ripristini le vecchie concessioni andando a regolamentare, seguendo il quadro europeo, il rinnovo automatico delle concessioni. La realtà dei fatti è che c’è da trovare la strada per capire cosa sarà di noi. Nonostante gli investimenti fatti viviamo nell’incertezza”. Incertezza e dubbi quindi, in attesa di nuove notizie e direttive.

 

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