Montecassiano, il 'Mathilda' nella morsa dei Dpcm: "Chiusi da marzo e nessun aiuto dallo Stato"
Date disposizioni emanate dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte attraverso l'ultimo Dpcm, non sono tardate ad arrivare le dichiarazioni di commercianti, ristoratori o gestori di locali che si sono visti mettere in ulteriore difficoltà. Tra i settori più colpiti ci sono, sicuramente, quelli della così detta "movida" notturna, che per forza di cose hanno dovuto far fronte a questa situazione.
Questa volta, a portare alla luce i loro problemi, sono i gestori della discoteca “Mathilda” a Montecassiano, Alessandro Lanari e Francesco Toso. Il locale è stato chiuso a marzo, visto il lockdown generale, e di conseguenza i circa 35 dipendenti (tra parcheggiatori, baristi, camerieri) si sono trovati senza lavoro. "La maggior parte delle persone assunte - spiega Lanari - avevano un contratto part-time o a chiamata e da quanto ne so non hanno ricevuto neanche un euro di cassa integrazione".
I due gestori hanno, altresì, sottolineato che gli eventi organizzati dai due art director del locale - Jonathan Petrelli e Michele Miconi - sono stati per forza di cose annullati.
"Il problema - afferma Lanari - è che ad oggi non abbiamo ricevuto nessun rimborso per le serate che sono state cancellate, vista la chiusura del locale - . Per chiamare i vari artisti, infatti, avevamo anticipato una parte del cachet prestabilito, ma fino ad ora non abbiamo percepito nessun indennizzo dalle agenzie".
Alessandro Lanari e Francesco Toso hanno denunciato, infatti, che dal periodo in cui il "Mathilda" è rimasto chiuso ad oggi, non hanno ancora ricevuto nessun sussidio o aiuto dallo Stato. "È un situazione angosciante - chiosa Lanari - il nostro locale era un punto di riferimento per molti giovani della provincia, ma allo stato attuale il futuro del settore appare nebuloso. Non sappiamo se e quando potremo riaprire".
(Foto di archivio)
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