La Bcc di Civitanova e Montecosaro recede da Iccrea Holding
Sulla base dell’articolato ed approfondito parere legale dell’avvocato Pizzirusso, l’Istituto di credito civitanovese ha inviato lettera di recesso parziale alla Iccrea Holding SpA, la società per azioni, costituita con i fondi delle BCC, italiane, per gestire e razionalizzare la fornitura di servizi alle BCC stesse.
La BCC di Civitanova Marche e Montecosaro, dopo aver incaricato l’avv. Gerardo Pizzirusso per accertare eventuali responsabilità nel processo di riforma del credito cooperativo e valutare eventuali azioni tese a risarcire i danni subiti dalla stessa e dai propri soci, ha richiesto al medesimo consulente un parere legale circa la possibilità di recedere dalla società Iccrea Holding SpA in conseguenza delle modifiche statutarie approvate a Roma il 4 marzo dall’assemblea straordinaria dei soci.
Iccrea Holding SpA è la società costituita, sotto forma di società per azioni, con i fondi delle banche di credito cooperativo italiane, ossia con i fondi della cooperazione creditizia, per gestire e razionalizzare la fornitura di servizi alle BCC e che spesso è stata da queste criticata proprio per l’inefficienza di alcune sue società partecipate nell’erogazione di tali servizi. Sulla base dell’articolato ed approfondito parere legale fornito dall’Avv. Pizzirusso, la BCC di Civitanova Marche e Montecosaro, in virtù del voto negativo espresso nel corso dell’assemblea tenuta a Roma il 4 marzo u.s., ha inviato lettera di recesso parziale alla Iccrea Holding SpA, ritenendo che siano stati radicalmente modificati i propri diritti partecipativi (visto quanto prevede l’art. 2437, comma 1 lett. g) codice civile) in relazione alle nuove modalità di nomina degli amministratori mediante l’introduzione del c.d. voto di lista che privilegia la lista degli amministratori uscenti e permette la presentazione di ulteriori liste solo da parte dei soci che, da soli o in concorso, raggiungano la soglia del 10 % del capitale sociale (a fronte di un vincolo di partecipazione alla società previsto per statuto nella soglia del 5 %). In sostanza, la BCC ritiene che, contrariamente a quanto avveniva prima delle modifiche introdotte con la citata delibera del 4 marzo u.s., le BCC di piccola e media dimensione non avranno più alcuna possibilità di incidere nella governance della società, soprattutto con la possibilità ora concessa a banche e società finanziarie diverse dalle BCC di entrare nella compagine sociale di Iccrea Holding SpA (a vantaggio, quindi, del potere degli amministratori in carica e/o delle BCC di grande e grandissima dimensione di presentare le liste degli amministratori candidati).
Inoltre, nella medesima lettera di recesso parziale la BCC di Civitanova Marche e Montecosaro ha invitato il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale di Iccrea Holding SpA ad impugnare la delibera del 4 marzo per vizi procedurali che, vista la sussistenza del diritto di recesso sorto in capo ai soci, non hanno consentito agli stessi di agire informati non solo sulla possibilità di recedere ma anche in merito al valore di liquidazione delle azioni in conseguenza del predetto recesso.
A parere della BCC, tali fatti sono ritenuti ancora più gravi in relazione all’autocandidatura di Iccrea Holding SpA a rivestire il ruolo di capogruppo unica delle BCC italiane, proclamata proprio il 4 marzo al termine dell’assemblea chiamata a modificare lo statuto della stessa e prima ancora di conoscere il contenuto definitivo della riforma delle BCC, ossia il decreto legge 14 febbraio 2016
- 18, approdato al Senato della Repubblica Italiana dopo essere stato sostanzialmente modificato alla Camera dei Deputati. La BCC di Civitanova Marche e Montecosaro, da sempre convinta sostenitrice della necessità di far valere i concetti di efficienza e meritocrazia della capogruppo, auspica che le BCC virtuose che non hanno partecipato alla delibera modificativa dello statuto di Iccrea Holding SpA facciano valere anch'esse il proprio diritto di recesso, che tra l'altro potrebbe consentire loro un importante beneficio in termini di plusvalenza imputata a conto economico.
La finalità che si prefigge la BCC di Civitanova Marche e Montecosaro è quella di coinvolgere le altre consorelle ad occuparsi della questione più importante che rimane sul tavolo della riforma: la governance della capogruppo che rischia di rimanere in mano alle grandi BCC e a quelle amministrate da coloro che hanno dimostrato di non aver correttamente gestito le proprie BCC.
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