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Il "giallo" del semaforo di Gagliole: trappola per gli automobilisti o misura di sicurezza?

Il "giallo" del semaforo di Gagliole: trappola per gli automobilisti o misura di sicurezza?

Un giallo da tre secondi o da quattro virgola tre secondi. Non è il romanzo più breve della storia, ma, piuttosto, è la storia di un semaforo piuttosto lesto a scattare fotografie.

Un lettore, infatti, ha cronometrato la durata del giallo nel famigerato semaforo posizionato a Selvalagli di Gagliole: tre secondi. L’amministrazione comunale però replica: “sono 4,3 secondi”. Poi scatta il rosso e, quindi, il meccanismo che immortala la targa per la salata multa all’automobilista di turno. Un tempo definito anomalo dall’automobilista in relazione ad altri semafori simili posizionati in altri comuni. Non tanto per le multe, quanto per le inchiodate che quel giallo così breve provoca inevitabilmente in quel tratto di strada. “Una durata talmente ed inspiegabilmente breve – scrive il nostro lettore - che, associata al rischio di prendere multe con fotorilevazione, genera, a mio avviso, soprattutto in quel tratto di strada, un potenziale elevato rischio di incidenti. Peraltro, più persone come me sono dello stesso avviso; mi è inoltre stato riferito di più di un incidente lì avvenuto ed io stesso sono stato recentemente vittima di un tamponamento proprio all’altezza di quel semaforo. In secondo luogo, per le caratteristiche stradali e complessive del luogo in argomento, apparirebbe piuttosto pericolosa l’installazione in parola, con conseguente rischio di grave nocumento alla pubblica incolumità e alla sicurezza stradale, che invece dispositivi di tal specie dovrebbero al contrario perseguire”. Sul dispositivo in questione, in passato, si era a lungo discusso, soprattutto dopo che ad inizio mandato il sindaco di Gagliole, Mauro Riccioni, aveva fatto rimuovere gli autovelox, definendoli un modo per spillare denaro ai cittadini. Salvo poi ritornare sulla decisione e adottando la soluzione del semaforo fotorilevatore, posizionato comunque in un tratto particolarmente insidioso e percorso abitualmente a velocità più sostenuta del consentito. Tanto che lo stesso sindaco di Gagliole afferma: “Sono il primo a far guerra ad un certo modo di fare cassa dei comuni, ma la sicurezza è un altro discorso e, anzi, è un diritto di tutti, pure di chi protesta.

Per quanto riguarda il caso specifico – precisa Riccioni – posso dimostrare carte alla mano che quel semaforo è tarato su un tempo di quattro secondi, con un margine di errore di 0,3 secondi, che significa quindi che tra il verde ed il rosso passano, appunto, 4,3 secondi. Una sentenza della cassazione definisce invece congruo un tempo di tre secondi e quindi siamo ampiamente in regola. Abbiamo stabilito questo tempo poiché studi scientifici ci dicono che i tempi di reazione di un automobilista medio sono di due secondi, mentre quelli di un ultraottantenne sono di tre secondi. Noi abbiamo tarato il dispositivo su 4,3 secondi, che tra l’altro significano un tempo di arresto, ad una media di 50 kmh, di oltre quindici metri. Alla luce di tutto questo trovo che certe polemiche siano solo strumentali”.

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