I centri commerciali dopo il primo weekend di riaperture: "Affluenza ok, ma non è un tana libera tutti"
In seguito all'approvazione del decreto legge del Consiglio dei Ministri, dallo scorso sabato (22 maggio) i centri commerciali hanno potuto riaprire anche nei giorni festivi e prefestivi: tutti i negozi sono così tornati ad alzare le saracinesche nel weekend, non solo i servizi essenziali.
Abbiamo chiesto un bilancio del primo fine settimana di riapertura a Gianluca Tittarelli, direttore del centro commerciale "Valdichienti" di Piediripa: "Si è trattato di una data importante - dice -, l'affluenza è stata soddisfacente anche se noi dobbiamo continuare a garantire gli accorgimenti del caso, non volevamo che ci fosse un fiume di persone".
"Penso che, in un primo momento, le regole apportate dal governo fossero giuste, bisogna però capire che con il Covid bisognerà in futuro anche conviverci, star chiusi per 7 mesi tutti i festivi e prefestivi è stato un discorso con poco senso dato che questi sono i luoghi dove c'è una maggiore sicurezza - aggiunge Tittarelli -: possiamo conteggiare quante persone si trovano all'interno della galleria e misurare la temperatura ad ogni cliente, inoltre la vigilanza controlla i flussi e se si indossa o meno la mascherina. A ciò aggiungiamo una sanificazione costante e la ripresa dell'aria condizionata dall'esterno".
"Queste cose si trovano solo in una galleria commerciale, sul lungomare o sul corso di un centro storico nessuno sa dire quanta gente c'è e se quelle persone presentano sintomi. Era ridicolo che fossimo gli unici a rimanere chiusi e paradossalmente gli unici che potevano garantire queste accortezze, abbiamo anche aderito alla manifestazione delle saracinesche chiuse lo scorso 11 maggio (gesto simbolico che fu ideato per richiedere la revoca delle misure restrittive, le saracinesce dei negozi rimasero abbassate per alcuni minuti ndr). Per il futuro siamo ottimisti, sicuri che le cose riprenderanno grazie al buonsenso, che dobbiamo sempre avere tutti. Non è un tana libera tutti ma una ripartenza ragionata e moderata" ha concluso Tittarelli.
Anche Giulia Gamberini, direttrice del "Cuore Adriatico" di Civitanova Marche si dice soddisfatta: "La riapertura è andata molto bene proprio perché abbiamo aperto! Le affluenze non sono quelle del periodo pre Covid ma riorganizzare le attività per il fine settimana è stato piacevole ed emozionante. Abbiamo sempre rispettato le disposizioni normative richieste nei DPCM che si sono susseguiti, ma ad un certo punto non neghiamo che la chiusura dei weekend per oltre 6 mesi ci ha preoccupato".
"Insieme al Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, abbiamo aderito alla manifestazione delle saracinesche chiuse per sensibilizzare il Governo e l'opinione pubblica sulle difficoltà che stavamo vivendo - aggiunge Gamberini -. Siamo sempre ottimisti e fiduciosi, anche se consapevoli che ci vorrà del tempo per riprendere le abitudini e le normali attività. Gli eventi che abbiamo realizzato fino allo scorso anno non potranno per ora essere riorganizzati, ma questo ci ha dato l'opportunità di ragionare su logiche diverse per stare vicino ai nostri clienti e speriamo presto di presentare e realizzare progetti alternativi ma altrettanto coinvolgenti."
Commenti