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Grande partecipazione alla processione in mare per San Marone

Grande partecipazione alla processione in mare per San Marone

La parola “riconciliazione” è stata al centro dell'omelia del vescovo Luigi Conti che ha celebrato oggi pomeriggio, nella chiesa di Cristo Re, la messa per la festa del patrono San Marone, insieme ai parroci della città. La liturgia precede, come tradizione, la storica processione delle barche in mare e il corteo che accompagna, insieme alla banda cittadina, l'urna del martire ospitata quest'anno dal peschereccio “Il Predatore”. Tantissime le persone che hanno partecipato alla ricorrenza e tra loro, un'ampia rappresentanza di autorità civili e militari, associazioni, volontari della Protezione civile e Croce verde. In prima fila, per la prima volta a questa celebrazione nella veste di Primo cittadino, il sindaco Fabrizio Ciarapica, il vice Fausto Troiani, il presidente del consiglio Claudio Morresi, gli assessori Gabellieri e Capponi, l'ex vicesindaco Giulio Silenzi, il consigliere regionale Francesco Micucci e diversi consiglieri comunali di maggioranza e opposizione.

“E' per me un momento sempre molto affascinante venire a Civitanova – ha detto mons. Conti – una città in crescita e piena di vitalità, ma sappiamo che lo sviluppo porta dietro anche molti problemi, quali la droga, la prostituzione, il riciclaggio, il gioco d'azzardo. Questa è una città di grande richiamo, una grande città. Voglio salutare la nuova Amministrazione comunale, le autorità presenti e chi fino ad oggi ha amministrato, perché su tutti voi pesa questa grande responsabilità di guidare una comunità così complessa. Sono lieto che i parroci, coadiuvati dalla società civile, abbiano ripristinato questa bella tradizione. Ma è necessario andare nel profondo, non prendere a pretesto San Marone per fare poi tutt'altro”. Il Vescovo Conti ha quindi richiamato i fedeli a non legare la festa alla mondanità, alle apparenze, ma a riflettere sul suo significato profondo per la comunità. “San Marone – ha detto – è morto martire per la cristianità e a questo dobbiamo pensare nel nostro cammino simbolico verso il mare, in memoria delle persone che in mare hanno perso la vita e di chi con il mare lavora. Occorre impegnarsi verso la riconciliazione. Gesù ce lo ha detto nel Vangelo, e noi dobbiamo seguire il suo insegnamento. Non sarebbe male ci fosse anche in Giunta un assessore alla riconciliazione, al Sindaco affido questo compito: la pace è un dono che viene dall'alto e che dobbiamo chiedere e se lo chiediamo unendoci agli altri, ci sarà dato”.

A fine messa il corteo religioso con l'urna del santo ha percorso viale Matteotti, via Trento verso il molo sud dove erano posizionate le imbarcazioni che hanno preso il largo. Lasciato il porto ad un miglio, i parroci hanno benedetto il mare e gettato la corona di fiori per ricordare i caduti in mare. Al ritorno, la processione ha raggiunto dalle vie del centro il santuario di San Marone.

Venerdì 18 agosto, il programma dei festeggiamenti proseguirà nella Città Alta e terminerà con il concerto di Luca Barbarossa in piazza della Libertà e i fuochi d'artificio al pincio.

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