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Covid-19, sul filo del rasoio: l'evoluzione dell'epidemia descritta nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, sul filo del rasoio: l'evoluzione dell'epidemia descritta nei grafici dell'Ingegner Petro

Benvenuti a questo ormai consueto appuntamento del martedì mattina (sempre basato sui dati fino al lunedì). Nella regione Marche abbiamo avuto un cospicuo aumento dell'indice di contagio che ha proseguito il rialzo registrato la scorsa settimana raggiungendo picchi di 1.4, ma che fortunatamente è sceso sotto 1 negli ultimi giorni. 

Ricordo, l'indice che utilizzo è il rapporto fra la media dei contagi degli ultimi 7 giorni e quella dei 7 giorni precedenti.



La Lombardia dopo aver sforato 1 sembra rientrata, per ora, attorno al suo valore solito di 0.8 , sperando che rimanga attorno a questo valore anche in futuro.

Nel grafico riporto la situazione dell'Italia al netto della Lombardia: l'indice di contagio si è evidentemente rialzato ma ancora permane sotto 1 tranne un piccolo sforamento, ma stiamo ballando sul filo del rasoio e vari contagi potrebbero sfuggire allo screening.

Si è parlato recentemente degli scarsamente positivi, non entro nella bagarre degli "esperti" (alcuni dicono che non sono contagiosi e altri, come Crimenti, che potenzialmente solo il veicolo di contagio più insidioso) però studiando le situazioni nei vari paesi del mondo si nota come il rapporto fra Terapie intensive e casi attivi sia bene o male fra lo 0.5% e il 2%. Mostriamo come è variato nel tempo nel nostro paese, che ora si attesta allo 0.7%: 



Notiamo che nelle terribili giornate di marzo questo rapporto era prossimo addirittura al 10%, questo potrebbe far ipotizzare che gli asintomatici erano in realtà ben presenti pure prima in un grandissimo numero che è sfuggito ai tamponi e porterebbe tranquillamente a stimare che il vero numero di contagiati sia fra 1 e 2 milioni di Italiani o forse anche di più.

Dai dati che si raccolgono dal mondo si nota come circa 1 su 50 - 130 casi finiscano in terapia intensiva , anche ora in Italia ci sono nuovi ingressi in terapia intensiva che però non sono molto visibili perché "affogati" nella discesa dovuta al grande calo dei contagi, pertanto se i contagi rimanessero stabili probabilmente le terapie intensive si assesterebbero ad un valore  costante fra circa 2 settimane, non a caso è capitato per un giorno che il totale delle terapie intensive, sia salito.





Rispetto alla scorsa settimana solo 7 regioni hanno casi in aumento contro le 12 della scorsa settimana.

Ultima nota sulla App IMMUNI che consiglio sempre di installare , è uscita la notizia di una signora di Bari fatta prigioniera dalla app. Ecco, quello è l'esempio di come si usi male uno strumento ottimo, la ASL locale dovrebbe immediatamente eseguire un tampone per capire se il contagio sia realmente avvenuto, dunque propagare l'id del telefono per identificare altri possibili contagiati , dare la quarantena così non ha senso.

Fortunatamente, da come si è appreso, la regione Marche alle persone che sono state segnalate come potenzialmente positive da Immuni ha disposto rapidamente il tampone, pertanto non abbiate paura di installare e di utilizzarlo: è importantissimo specie ora che siamo sul filo del rasoio, ogni aiuto è importante per non far crescere il contagio.

 
 



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