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Confindustria e Ance Macerata, "Sterili le polemiche sui numeri del sisma. Insieme per migliorare il sistema"

Confindustria e Ance Macerata, "Sterili le polemiche sui numeri del sisma. Insieme per migliorare il sistema"

Le dichiarazioni di Confindustria e Ance Macerata sui vari articoli che mettono in discussione le procedure e i tempi di ricostruzione post sisma innescando una querelle politica non sostanziale: "Leggiamo di articoli che mettono in discussione l’operato del commissario Castelli, evidenziando dati che testimonierebbero un significativo rallentamento delle procedure di ricostruzione. Riteniamo che questa querelle politica sui risultati raggiunti dall’uno o dall’altro dei Commissari sia non condivisibile nel metodo (perché dovrebbe riguardare tutti i Commissari che si sono succeduti ) e nel merito. In entrambi casi le valutazioni e le considerazioni probabilmente sarebbero forse  ancora più divisive se non assumiamo come condivisi alcuni diversi contesti in cui i numeri e i fatti si sono manifestati".

"Innanzitutto - proseguono Confindustria e Ance - il periodo a cui si fa riferimento (gennaio 2023 - giugno 2024). E’ innegabile che a ridosso di questo periodo si siano materializzati una serie di criticità “straordinarie” che vanno dall’incremento del costo delle materie prime, dei costi energetici, del problema della cessione del credito e dei plafond bancari, dell’ecobonus e sismabonus,  ma più in generale dell’incremento dei costi di ricostruzione. Riteniamo inoltre che questo periodo come il precedente  abbia sostanzialmente  riguardato interventi per soglie di danno  e grado di vulnerabilità più  “lievi” : bisognava, tuttavia, in questo periodo gettare le basi anche per la ricostruzione “pesante”, sia quella pubblica che quella riguardanti interi centri storici danneggiati dell’entroterra che rappresenta la sfida più importante da affrontare  e molto è stato fatto in termini di semplificazione e accelerazione. Che dire poi del grande intervento di rilancio del territorio con le ingenti risorse del Fondo Complementare Sisma del Pnrrr  e del credito d’imposta sisma che sono atterrate sul territorio".

"Occorre infatti che su una tragedia che ha colpito la nostra comunità ci sia una visione più strategica e condivisa legata all’interesse dei nostri concittadini che ricordiamo dopo 8 anni dal sisma non vedono ancora la luce fuori dal tunnel. Tanta strada c’è ancora da fare per dare una prospettiva di rilancio economico sociale e produttivo delle aree interne (così come le politiche di rilancio della montagna attraverso politiche integrate di sviluppo economico e turistico) per  scongiurare la fuga dei nostri giovani.

Ricordiamo il progetto della ZES SISMA progetto di creazione di una zona a fiscalità privilegiata riguardante l’intero cratere sottoscritto da oltre 35 sindaci del cratere, oltre ad Università del territorio e dagli Ordini professionali e dalle maggiori sistemi di rappresentanza imprenditoriali. In quel caso la miopia di alcuni rappresentanti politici di alto livello non consentì di sdoganare un progetto che  ora forse avrebbe rappresentato una svolta per il nostro territorio. Occorre tuttavia non demordere e ricercare la strategia del consenso più ampia possibile individuando soluzioni rapide ed efficaci.

Confindustria Macerata e ANCE Macerata rappresentata dai presidenti Sauro Grimaldi ed Enrico Crucianelli ritengono che l’attuale Commissario  (come peraltro ci eravamo espressi nei confronti del precedente) stia operando bene nella direzione del dialogo istituzionale con i Sindaci del territorio e gli altri stakeholder, così come nel confronto costruttivo con gli ordini e  le associazioni rappresentanti delle professioni e quelli delle imprese: ciascuno nell’ambito della proprio autonomia e indipendenza di ruolo istituzionale e associativo. Occorre tuttavia proseguire sul terreno tracciato dal Commissario Castelli della formulazione di proposte per accelerare e semplificare la ricostruzione, in particolare sulla necessità di adeguamento del contributo parametrico, necessario al riequilibrio dei finanziamenti dovuti alla cessazione del superbonus e sull’ opportunità di un intervento normativo che consenta per i cantieri iniziati con il superbonus di godere dell’incentivo anche oltre il 2025 fino alla fine degli interventi stessi".

In conclusione: "Bisogna stringersi tutti in un vero patto per il territorio individuando insieme le migliori soluzioni operative che consentano alla nostra comunità di  risorgere e di rilanciarsi.Occorre remare tutti nella stessa direzione".

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