Civitanova, visita di Bertolaso al Centro Vaccinale: "Io sindaco? Voglio solo fare il pensionato"
Visita a sorpresa, nel pomeriggio di oggi, dell'ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso al centro vaccinale di Civitanova Marche.
Alla fine del giro nella struttura, presso la quale è stato accompagnato dal sindaco Fabrizio Ciarapica, Bertolaso ha dichiarato: "Mi sembra un centro perfettamente organizzato, con personale competente e preparato, i cittadini che vengono a vaccinarsi sono sodisfatti e questo è il segnale di come bisogna organizzare una campagna di vaccinazione. Civitanova diede l'esempio, non solo nelle Marche ma in tutta Italia, creando il Covid Center, su cui in tanti all'inizio hanno ironizzato e oggi invece tutti ne riconoscono l'utilità. Coerenti il sindaco e la giunta comunale che prima hanno fatto uno dei centri per la lotta al covid più importanti d'Italia e oggi vaccinano. Oggi è importante che si vaccinino tutti perchè solo tramite la vaccinazione possiamo chiudere definitivamente il Covid Center"
"Mi sembra che la campagna vaccinale stia dando risultati soddisfacenti, sia in questa regione che in tutta Italia. I presupposti per raggiungere l'immunità di gregge entro l'estate sembrano esserci tutti. Tutti gli italiani grazie all'arrivo dei nuovi vaccini e l'impegno di Figliuolo potranno presto vaccinarsi, è l'unica certezza per poter stare tranquilli a partire dal prossimo autunno".
Riguardo le voci che lo vedono candidarsi a sindaco risponde: "Dicono che mi candiderò come sindaco di Milano ma non mi risulta. Credo di essere stato chiaro: l'unica cosa che devo e voglio fare è il pensionato."
Aurelio Del Medico, coordinatore tecnico della Protezione Civile si è mostrato entusiasto per la visita: "È una soddisfazione per noi che lavoriamo qui ricevere questa attenzione, vuol dire che c'è interesse: quello di Civitanova Marche è un punto di vaccinazione importante, c'è lo spazio giusto; è un piacere che sia passato anche solo per un saluto ai dottori, le infermiere e i miei ragazzi."
(foto di Lucia Montecchiari)
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