Cingoli, il vice-sindaco Saltamartini sull'ospedale: "Abbiamo atteso troppo, vogliamo i fatti subito"
"Dopo mesi di chiacchiere e di promesse elettorali, Cingoli presenterà la Lista dei suoi diritti". Così il vice-sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini sulla convocazione dell'Assemblea in programma a Fabriano il prossimo giovedì 23 gennaio, nella quale saranno presenti tutti i sindaci di Area vasta.
Ad essere contestato è il Piano socio-sanitario 2019-2021 approvato lo scorso 29 gennaio dalla Giunta regionale, in cui Cingoli non venne inserito tra i Plessi ospedalieri in zone particolarmente disagiate: "Una distrazione sottolineata con un camion di neve davanti alla regione e un camper per oltre un mese sotto palazzo Raffaello. E siccome noi ne abbiamo diritto, al pari di Amandola e Pergola, siamo ancora qui a rivendicarlo. Non sappiamo se all'incontro ci sarà il presidente Ceriscioli, ma è certo che ci sarà la d.ssa Nadia Storti dirigente generale ASUR".
"Nel frattempo, in piena estate hanno chiuso i nostri reparti (20 posti letto), poi hanno smobilitato il reparto analisi, affisso alla portineria del nosocomio la tabella del Punto di primo intervento, senza, tuttavia, curarsi del suo funzionamento e trasferito amministrativamente l'organigramma a Macerata. Hanno fatto tutto questo - sottolinea Saltamartini - nonostante una legge dello Stato (la finanziaria del 2017) avesse approvato norme di sostegno per gli ospedali delle zone terremotate. Insomma, hanno infilato la lama nel tessuto della disperazione".
Il vice-sindaco va all'affondo anche nei confronti dell'opposizione interna: "Adesso il PD locale, dopo Natale, vanta l'attesa di un novello salvatore, per ripristinare il tutto. Noi abbiamo fiducia che insieme ai cittadini riusciremo a garantire l'esercizio dei nostri diritti di Comunità posta in zona disagiata. E chi conosce Cingoli e il San Vicino, sa che è davvero un'esigenza incomprimibile. Giovedì presenteremo le nostre richieste (Lista delle priorità Punto 9.2.2. del D.M. 70/2015). Abbiamo atteso troppo, vogliamo i fatti subito".
Quello che l'Amministrazione comunale di Cingoli chiederà all'Assemblea è riassunto nei seguenti sette punti:
1) garantire un'attività di pronto soccorso con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto, attività di medicina interna e di chirurgia generale ridotta, presidiato da un organico medico dedicato all’Emergenza-Urgenza, inquadrato nella disciplina specifica così come prevista dal D.M. 30.01.98 (Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza) e, da un punto di vista organizzativo, integrata alla struttura complessa del DEA di riferimento che garantisce il servizio e l’aggiornamento relativo.
2) oltre ai 30 posti di lunga degenza riabilitativa, è necessario predisporre un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri;
3) una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in Day surgery o eventualmente in Week Surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina;
4) eseguire indagini radiologiche anche con trasmissione di immagine collegata in rete al centro hub o spoke più vicino;
5) indagini laboratoristiche in pronto soccorso che significa la riapertura del reparto analisi con un dirigente chimico e adetto;
6) la predisposizione di un protocollo che disciplini i trasporti secondari dall’Ospedale di zona particolarmente disagiata al centro spoke o hub.
7) E’ prevista la presenza di una emoteca. Il personale deve essere assicurato a rotazione dall’ospedale hub o spoke più vicino.
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