Cingoli, Giorgi a Saltamartini: “Ammettete i vostri errori. Sulla sanità siete stati immobili"
Dov’era il Sindaco di Cingoli, quando altri primi cittadini dell’entroterra erano andati in Ancona a far sentire le ragioni dei territori svantaggiati sul tema della riforma sanitaria?
Ad Ancona quel giorno, lo scorso 11 gennaio si teneva la Commissione sanità con oggetto le modifiche alla DGR 1183 richieste dai vari Sindaci e Consigli Comunali dell’entroterra di tutte le province.
Se lo chiede il consigliere comunale del Balcone delle Marche Giorgio Giorgi che sollecita Filippo Saltamartini ad ammettere di aver sbagliato a portare avanti la battaglia della sicurezza invece di quella della sanità.
“Se cambierà qualcosa per l’Ospedale di Cingoli, come io mi auguro, non sarà di certo per merito della Giunta Saltamartini, - scrive Giorgi in una nota - ma dei Sindaci dell’entroterra che sono andati in Ancona a far sentire le ragioni dei territori più svantaggiati, invece di andare a Macerata per una manifestazione inutile con gli uffici della prefettura chiusa e senza alcun interlocutore politico e istituzionale.”
“Abbiate il coraggio di ammettere i vostri errori, - così si rivolge Giorgi a Saltamartini e alla sua amministrazione - invece di dire ai cittadini ‘abbiate il coraggio di manifestare’ come appello all’iniziativa per la sicurezza dello scorso 16 gennaio.”
In quell’occasione, ricorda Giorgi, Saltamartini aveva fatto affermazioni sull’ospedale di Cingoli che il consigliere non condivide affatto: “Quando c’è stato da lottare per l’Ospedale l’abbiamo fatto - scrive Giorgi nella nota - e ora l’Ospedale è uno dei pochi che vengono salvati.
“In base alla nuova DGR 1183 del 22.12.2015 e alle determine attuative dell’ASUR della vigilia di Natale, peggiorative rispetto alla famigerata Delibera Regionale 735 del 2013 sul riordino delle rete cliniche che ha sancito la trasformazione definitiva del nostro Ospedale Generale di Zona in Casa della Salute, che l’Amministrazione ha impugnato anche al Consiglio di Stato e il Sindaco voleva portare fino alla Corte Europea, - spiega Giorgi - il nostro non è più un “H” al di là del nuovo nome , “ospedale di comunità”. Non si parla più di Medicina e non abbiamo garanzie sulla regolamentazione delle “cure intermedie”, non c’è più il Punto di Primo Intervento che a Cingoli è opportuno h.24 e non solo h.12 (i sindaci del pesarese già l’hanno ottenuto) e non con i medici di famiglia ma con medici ospedalieri dipendenti, né la day surgery programmata con lo stabilimento di Jesi, che intanto ci sta “saccheggiando” anche la radiologia che funzionava bene”.
L’amministrazione Saltamartini cosa ha fatto sulla sanità e cosa farà?
Se lo chiede Giorgi che aggiunge: “Quante audizioni con le delegazioni rappresentative di tutto il consiglio comunale avete fatto presso gli organi politici e dirigenziali regionali competenti? Ma non vi chiedete perché c’è così poca partecipazione oggi da parte della nostra gente e dalle forze politiche e sociali locali?”.
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