Cardenà e Cavallaro danno lezioni di economia al convegno di Forza Italia
È stato un convegno partecipato e ben riuscito quello organizzato dal coordinamento provinciale di Forza Italia e da Forza Italia Giovani, quello svolto ieri all’abbazia di San Claudio, sul tema banche e finanza.
La politica in questa circostanza ha lasciato parlare gli esperti: l’avvocato Mario Cavallaro ed il blogger Paolo Cardenà. Immediatamente dopo l’introduzione della coordinatrice provinciale Lorena Polidori ed il saluto del responsabile regionale dei giovani, Alessio Pagliacci, ha preso la parola Cavallaro.
In qualità di collaboratore della Giuffrè, egli ha scritto diversi commenti sugli ultimi decreti in materia di riforma del sistema bancario. Cavallaro ha fatto una panoramica cronologica delle novità contenute nelle fonti normative comunitarie che hanno portato il legislatore nazionale a questa radicale riforma mettendo bene in evidenza tutte le criticità e le forzature che essa contiene. Una riforma che, formalmente parte da lontano e che è stata condivisa e votata da tutti gli stati membri, Italia compresa. Egli ha poi tratteggiato alcuni elementi essenziali quali la risoluzione ed il bail in marcandone le differenze e messo in evidenza alcuni aspetti normativi che denotano una mancanza di trasparenza se non vera o propria opacità.
Una volta fissata la cornice normativa di riferimento è stato il turno di Paolo Cardenà, consulente finanziario, ma più conosciuto, in tutta Italia come blogger. Il suo blog www.vincitorievinti.com è infatti punto di riferimento per molti economisti e testate specializzate in materia di economia e finanza. L’analisi di Cardenà è stata impietosa. Attenendosi a fatti e circostanze verificate e verificabili, egli ha denunciato come già il complesso bancario italiano, contrariamente alle tante rassicurazioni, fosse già da tempo sofferente ed impreparato ad affrontare questa riforma sistemica. A fronte di troppi crediti deteriorati, poche le risorse complessive per salvare l’impianto in un Paese dove cresce smisuratamente il debito pubblico e la pur esigue previsioni di crescita, vengono ritoccate mensilmente al ribasso. A tirare le fila del discorso è toccato al consigliere regionale Piero Celani il quale ha sottolineato la responsabilità degli organi di vigilanza con i difetti di comunicazione, le responsabilità degli amministratori di istituti bancari e la loro inadeguatezza al loro ruolo, rispetto alle dimensioni delle banche e la commistione tra politica ed il mondo del credito.
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