Allarme occupazione nelle Marche: "Dipendenti in calo drastico, aumenta il tasso di inattività"
Nel terzo trimestre 2024 la stima degli occupati nelle Marche si attesta a 660 mila unità. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente il valore rimane sostanzialmente stabile (+0,1%).
Incremento molto più significativo si registra nel Centro (+3,2%) e in Italia nel complesso (+2,2%). Il tasso di occupazione delle persone tra i 15 e i 64 anni è del 68,7%, in diminuzione di circa 0,4 punti percentuale rispetto al terzo trimestre 2023. Nelle altre aree considerate si osserva invece una tendenza opposta.
La stabilità dell’occupazione nelle Marche è ascrivibile all’aumento dei lavoratori indipendenti (+18 mila, +13%). Crollano significativamente i dipendenti, che diminuiscono di 18 mila unità (-3,4%). La variazione del lavoro dipendente è opposta a quella osservata nel Centro (+3,1%) e in Italia (+2,1%), aree in cui aumenta anche il lavoro autonomo.
Tra i macrosettori spicca l’incremento del commercio (+13 mila, +10,1%) e il calo delle costruzioni (-3 mila, -7,1%) e dell’agricoltura (-13 mila, -55,2%). L’industria registra +0,6%, valore decisamente inferiore a quello del Centro Italia (+1,8%) ma superiore a quello nazionale (+0,4%).
Allo stesso tempo, un altro indicatore in controtendenza rispetto alle altre aree è quello relativo ai disoccupati. Nelle Marche questi registrano un incremento del 2,2%, mentre Centro e Italia osservano rispettivamente -22,8% e -22,7%. Contestualmente nella regione aumenta lievemente il tasso di disoccupazione.
Nel terzo trimestre 2024 gli inattivi nella regione raggiungono quota 253 mila unità e aumentano dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. L’aumento è molto più accentuato rispetto a quello registrato in Italia (+0,8%).
Contemporaneamente aumenta il tasso di inattività che si attesta al 27,5%. Eleonora Fontana, segreteria regionale Cgil Marche afferma: “Nella nostra regione assistiamo, nel III trimestre 2024, ad un dato che va in controtendenza rispetto a quello nazionale: diminuisce il tasso di occupazione, aumentano disoccupati e inattivi. Il mercato del lavoro regionale non è sorretto da politiche adeguate, capaci di tradurre in investimenti le risorse del PNRR.
Continuiamo ad allontanarci pericolosamente dagli obiettivi di promuovere l’occupazione, migliorare le opportunità di lavoro e lo sviluppo delle risorse umane. Come abbiamo più volte sottolineato, le scelte intraprese finora non producono i risultati attesi e necessari, anzi continuano a spingere le Marche in direzione contraria a quella auspicata e inderogabile. Il governo regionale intervenga subito”.
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