A Caccamo di Serrapetrona uno dei 22 birrifici artigianali "da provare in Italia"
C'è anche un birrificio artigianale maceratese fra i ventidue microbirrifici "da provare in tutta Italia" selezionati per il Corriere della Sera da Eugenio Signoroni, curatore della Guida alle Birre d'Italia stilata dall'associazione internazionale Slow Food.
Sono più di 500 birrifici e quasi 3000 birre prese in esame, nella quinta edizione della guida che fotografa un mondo che si sta smarcando dalla nicchia, "piccole realtà artigianali un po’ fuori rispetto ai tradizionali circuiti ma molto interessanti". Fra questi è stato inserito in tredicesima posizione il birrificio MC77 di Caccamo di Serrapetrona, nato da un'idea di Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani. Entrambi classe 1983: lui comasco con un Dottorato in Ingegneria dell’informazione, lei, marchigiana, con un Dottorato in Medicina Molecolare.
"L'utilizzo di spezie" scrive Signoroni nella sua recensione "è pratica molto diffusa tra i birrai ed è anche una delle più rischiose: le spezie possono dare carattere alla birra o renderla noiosa. Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani riescono a dosare i fiori d'ibisco in questa blanche, donando a questa birra una freschezza unica".
"MC77 nasce dalla nostra passione per la birra artigianale. Durante gli anni di studio universitari trascorsi a Roma" scrivono sul sito del birrificio "qualche fortuito assaggio ci fa innamorare dei profumi inaspettati di luppolo e lievito e del gusto incredibilmente vario che “le birre” riescono a dare. Con il tempo quell’interesse nato quasi per caso è diventato sempre più un chiodo fisso, tanto che molte delle nostre esperienze hanno iniziato ad avere come filo conduttore la nostra amata bevanda, i libri sul comodino, le uscite, i viaggi e molto altro ancora. Contemporaneamente siamo venuti in contatto con l’homebrewing e per anni ci siamo divertiti a giocare con pentoloni e materie prime; sempre più frequentemente accadeva infatti che il venerdì sera ci mettessimo in macchina per raggiungere il nostro birrificio-casalingo e che, lasciate Roma e la settimana lavorativa alle nostre spalle, iniziassimo a parlare di birra e della cotta del giorno successivo. Il nostro nome rende omaggio a quella strada che ci ha condotto fino alla nascita delle nostre birre e lungo la quale questo progetto si è concretizzato. This is our way".
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