"Non mi dimetto. Non credo di doverlo fare solo per aver detto che a vent'anni ho pensato quel che ho scritto". Così il consigliere comunale e provinciale del Pd di Ancona Diego Urbisaglia, che ha suscitato un vespaio di polemiche per il post su Facebook contro Carlo Giuliani.
"Sanzioni?", ha aggiunto, riferendosi alla richiesta fatta da Lorenzo Guerini alla Commissione di garanzia. "Chiarirò la mia posizione - ha affermato - in quella sede, metteremo tutto nero su bianco e poi si vedrà. Io ho già chiesto scusa per alcune frasi infelici - ha ribadito - prima ancora che si scatenasse la bufera mediatica".
(foto Ansa)
La giornata di oggi è stata molto positiva in fatto di legalità sulle spiagge cittadine e in quella del lungomare nord, nel pomeriggio, non si è visto transitare nemmeno uno dei nordafricani con i loro trabiccoli zeppi di abiti e costumi da bagno. L'unico carretto circolante sulla battigia è stato quello di un venditore di granite che a dire il vero è la prima volta che lo vediamo.
A metà pomeriggio delle signore un po' sbadate, hanno pensato bene di portare i loro cagnolini sulla spiaggia libera dopo lo stabilimento San Marco, ignorando forse che la cosa è vietata in questo periodo ma il bagnino di salvataggio le ha prontamente avvicinate ed invitate ad adeguarsi alle normative vigenti. A prima vista non sono sembrate molto d'accordo ma alla fine si sono convinte, non prima però, forse come gesto di stizza, di aver fatto bagnare uno dei due cani in acqua. Abbiamo già scritto di come Civitanova sia una delle città più accoglienti in Italia per gli amici a quattro zampe (Link: https://picchionews.it/attualita/civitanova-ai-primi-posti-in-italia-per-l-accoglienza-dei-cani-in-spiaggia) che sono accolti a braccia aperte in molti stabilimenti balneari e sinceramente, pretendere di portarli ovunque, sembra un po' eccessivo.
In serata, verso le 19, siamo andati a controllare quello che per mesi è stato il parcheggio di camper e furgoni degli zingari e stranamente, erano rimaste solo delle grosse chiazze d'olio a terra ma dei loro mezzi nessuna traccia. Non contenti, siamo abbiamo dato un'occhiata anche alle vie che portano sul lungomare Piermanni ma incredibilmente non ce n'era nemmeno li. Nessun mezzo riferibile i rom era presente sul lungomare sud questa sera.
Anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di oggi l’esito della gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di manutenzione programmata degli impianti tecnologici all’aperto ed in galleria sulle strade statali nelle Marche, nell’ambito dell’operazione #stradatecnologica. Le arterie interessate sono le strade statali 73bis “di Bocca Trabaria”, 76 “della Val d’Esino”, 77 “della Val di Chienti”, 4 “Salaria”, 81 “Piceno Aprutina”, 685 “delle Tre Valli Umbre”, su parte della strada statale 16 “Adriatica” e sul raccordo autostradale Ascoli-Portod’Ascoli.
L’importo complessivo dell’appalto è di 12 milioni di euro, a valere sul triennio successivo all’aggiudicazione. L’iter per l’affidamento dei lavori è stato attivato mediante la procedura di Accordo Quadro (Art.59 comma 4 del D.Lgs. n.163/06) che garantisce la possibilità di eseguire i lavori con rapidità e nel momento in cui si manifesta il bisogno, consentendo quindi risparmi di tempo ed una maggiore efficienza.
L’impresa aggiudicataria è l’ATI “Stacchio Impianti S.r.l. - IGE Impianti S.r.l.” con sede in provincia di Macerata.
Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.stradeanas.it alla sezione Fornitori>Bandi di gara.
150mila euro per il restyling del palazzetto dello sport di Tolentino. La Giunta Comunale aveva deciso di partecipare alla selezione indetta dal Coni ai fini del potenziamento dell'attività sportiva agonistica nazionale in aree svantaggiate e zone periferiche urbane e con l'obiettivo di rimuovere gli squilibri economico sociali e incrementare la sicurezza urbana.
A tal proposito il Governo ha istituito il Fondo “Sport e Periferie” e il sindaco Pezzanesi e l’amministrazione comunale hanno presentato alcuni interventi ritenuti strategici per l'ottenimento delle finalità di che trattasi tra cui i lavori di ristrutturazione del Palazzetto dello Sport per un totale intervento preventivato con relativo progetto in 150.000 euro.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha approvato il piano pluriennale degli interventi, finalizzato alla ricognizione degli impianti sportivi esistenti sul territorio nazionale, alla realizzazione, rigenerazione, completamento o adeguamento di impianti sportivi con destinazione all'attività agonistica, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane e tra questi è stato ammesso a contributo e finanziato proprio quello relativo al Palazzetto dello Sport.
L’intervento interesserà opere sull’impianto di ricambio aria, sull’impianto idrico, opere di isolamento delle tubazioni, opere edili negli spogliatoi e opere edili esterne.
Ritenuto necessario conferire incarico per la progettazione esecutiva e la direzione dei lavori, per la progettazione esecutiva degli impianti e la relativa direzione operativa, nonché per il coordinamento della sicurezza sia in fase di progettazione che di esecuzione a professionisti esterni qualificati, in quanto per tali attività non esiste la disponibilità di professionisti interni alla struttura di cui avvalersi, sia a causa dell'esiguo numero degli stessi, sia dei carichi di lavoro attualmente esistenti, aggravati dall'emergenza terremoto, la Giunta ha deliberato di accettare il contributo e ha formulato un atto di indirizzo finalizzato al conferimento di incarichi professionali per la progettazione esecutiva e la direzione dei lavori, per la progettazione esecutiva degli impianti e la relativa direzione operativa, nonché per il coordinamento della sicurezza sia in fase di progettazione che di esecuzione a professionisti esterni qualificati, il cui onere economico è coperto dal quadro economico dei lavori.
In occasione della manifestazione Tutti agibili per un giorno, tenutasi a Visso, promossa da Copagri Marche e dall’associazione Un aiuto concreto per Castelsantangelo sul Nera, con la collaborazione di ActionAid Italia, che ha curato lo spazio bimbi e bimbe, l’associazione culturale Nessuno è lieta di annunciare che si è conclusa la distribuzione dei 1200 libri raccolti presso il polo culturale Lombroso16 di Torino.
La Biblioteca della Solidarietà, questo il nome del progetto, è nata nell’estate del 2016 a seguito dei disastrosi accadimenti sismici che hanno colpito il centro Italia. In collaborazione con le Biblioteche civiche Torinesi, le scuole elementari del quartiere San Salvario di Torino ed ActionAid Italia è stato possibile raccogliere e distribuire i libri presso l’I.C. di Pieve Torina, l’I.C. di Montegiorgio e l’I.C. di Camerino. Dal 2016, ActionAid Italia è impegnata sul campo col progetto SIS.M.I.CO - Sistema di Monitoraggio Informazione Collaborazione.“Avevamo voglia di renderci utili nel nostro piccolo e dar valore al nostro dono. Abbiamo optato per donare ai piccoli ragazzi vittime di questa catastrofe, un breve momento di piacevole lettura, con la speranza che un libro possa essere un buon strumento per svagare la mente dai brutti ricordi – ha dichiarato Alessandro Mercuri, presidente dell’Associazione Nessuno per il Polo Lombroso16 di Torino - Consci della semplicità del nostro gesto, siamo però fiduciosi nel potere della lettura: una fiaba letta ai bambini potrà arricchire la loro mente di immagini positive e allegre. Per questo abbiamo pensato al progetto La Biblioteca della Solidarietà, ovvero una raccolta di libri vagliati e selezionati attentamente dagli operatori del polo culturale”.A seguito degli eventi sismici che nel corso del 2016 hanno interessato il Centro Italia, ActionAid Italia ha deciso di scendere in campo al fianco delle comunità colpite tramite il progetto SIS.M.I.CO, acronimo di “Sistema di Monitoraggio Informazione Collaborazione”. L’intervento presuppone la costruzione di un’azione dal basso, con i cittadini protagonisti nella definizione dei bisogni e nelle attività da realizzare.Diverse le azioni avviate da ActionAid, in collaborazione con realtà e associazioni locali. Fin dai primi giorni dopo il 24 agosto, tramite un camper, si sono raggiunte le diverse zone coinvolte, incluse frazioni ed aree più marginali, con lo scopo di mappare i vari bisogni dei territori, ospitare servizi aggiuntivi per i cittadini e facilitare lo scambio di informazioni.L’unità mobile è servita anche come punto di informazione e diffusione della piattaforma Terremoto Centro Italia, supportata da ActionAid e lanciata da un gruppo di esperti informatici e cittadini che hanno creato questo luogo telematico dove bisogni e offerta di soluzioni si incontrano in maniera capillare. Grazie alla postazione mobile, si è creato un network tra associazioni, istituzioni e cittadini, che ha permesso un rapido sviluppo della piattaforma, l’identificazione dei bisogni attraverso una puntuale mappatura del territorio e la pianificazione e l’avvio di percorsi partecipativi e formativi con la cittadinanza. ActionAid sostiene anche il portale “Ricostruzione Trasparente”, realizzato dall’Associazione OnData: attraverso la piattaforma online che raccoglie i dati aperti pubblicati da vari enti e istituzioni, il progetto mira a monitorare i fondi destinati alla ricostruzione post-sisma del Centro Italia, coinvolgendo in prima persona i cittadini del territorio interessato.ActionAid ha scelto di intervenire anche nelle scuole, in quanto ritiene che esse costituiscano la base per ricostruire le comunità e il tessuto sociale, così profondamente segnati dall’evento sismico. In particolare, nelle scuole di Camerino, Pieve Torina e Valfornace, ActionAid ha avviato il progetto “METE - Percorso di riscoperta della Memoria e dell’idEntità Territoriale localE” che coinvolge, studenti, docenti e genitori in attività extra-curriculari finalizzate proprio al recupero della memoria e del significato dei luoghi della propria quotidianità e alla costruzione di una nuova identità in un contesto differente. Questo percorso è stato realizzato con la collaborazione dell’associazione di promozione sociale Praxis di Macerata.Sono stati realizzati, inoltre, incontri fra cittadinanza ed esperti legali con l’obiettivo di illustrare ai cittadini il contenuto dei vari decreti emanati in tema di ricostruzione ed è stata promossa la nascita di nuove associazioni e il rafforzamento di quelle già esistenti, per cercare di tenere unito il tessuto sociale dei territori così duramente provati. Un esempio in tal senso è costituito dall’Associazione Chiedi alla Polvere, costituita da ragazze e ragazzi di Arquata del Tronto che, attraverso la pagina Facebook e il loro blog, vogliono raccontare Arquata, com’era prima del terremoto e com’è diventata dopo, con l’obiettivo di non far spegnere i riflettori sul proprio paese, conservando e tenendo in vita la propria identità.
Quali caratteristiche sono richieste dai bandi pubblici e privati inerenti la ricostruzione post sisma? Che cos'è la Soa e cosa serve per prenderla? Come prepararsi al meglio per essere protagonisti della ricostruzione?
A queste e altre domande darà risposta l'incontro pubblico promosso dalla Rete Pro Marche e destinato all'imprese edili che si terrà domani pomeriggio (venerdì 21 luglio), a partire dalle ore 18,30, nella sala Aleandri del teatro Feronia, in piazza Del Popolo a San Severino Marche.
L'iniziativa è promossa dalla Rete Pro Marche con il patrocinio del Comune di San Severino Marche e della Confartigianato della provincia di Macerata. La Rete Pro Marche ha l'obiettivo di rendere più competitive le piccole e micro imprese attraverso la forma di aggregazione della rete.
Cinquanta corsi finanziati con risorse del Por Fse 2014-2020 per 1.659.000 euro per facilitare l'inserimento lavorativo dei disoccupati nel settore edile e delle costruzioni e per la formazione di figure specifiche anche in risposta alle esigenze della ricostruzione post sisma. Il bando è stato presentato oggi dall'assessore al lavoro e alla Formazione Loretta Bravi in una conferenza stampa.
"L'avviso - ha spiegato l'assessore - nasce dall'esigenza di formare diversi profili professionali anche nuovi emersi dai fabbisogni dei territori e concertati in diverse sedi come la Commissione regionale Lavoro, i tavoli tecnici con Ance, la Sovrintendenza, le Università marchigiane, le associazioni datoriali, le parti sociali e le cooperative. Lo scopo è quello di facilitare l'inserimento lavorativo dei disoccupati e degli inoccupati senza limiti di età nel settore edile-costruzioni. Con 50 corsi contiamo di formare circa 900 persone".
(fonte Ansa)
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma delle segreterie regionali di Cgil Cisl Uil Marche
Cgil Cisl Uil Marche denunciano l'evidente distanza che sussiste tra i bisogni di salute dei cittadini - che evolvono insieme ad un contesto demografico ed epidemiologico in cui aumenta l'incidenza della cronicità e delle fragilità - e le risposte che questi ottengono dal servizio sanitario marchigiano. In questo quadro risulta incomprensibile la costante indisponibilità della Regione Marche, dal 2015 ad oggi, al confronto con le parti sociali. Sul percorso di riorganizzazione della sanità regionale, in particolare, la Giunta ha azzerato l’interlocuzione e procede all’insegna della massima opacità e autoreferenzialità, omettendo sistematicamente tutti i dati e le informazioni necessarie a programmare e gestire il sistema sanitario. Una situazione particolarmente grave e inedita, specie rispetto alla necessità di dare applicazione ai nuovi LEA, nonché alla luce della drammatica condizione in cui versa il sistema socio sanitario nei territori colpiti dal sisma.
Per queste ragioni CGIL CISL e UIL Marche, insieme alle rispettive Federazioni di Categoria e dei Pensionati, hanno deciso di avviare un percorso di mobilitazione su tutto il territorio regionale, col quale coinvolgere le comunità locali per provare a spezzare il pericoloso meccanismo autoreferenziale sul quale si è inceppato il governo della sanità marchigiana. Le priorità sulle quali va riaperto il confronto sono qui illustrate sinteticamente.
Il potenziamento dei servizi territoriali (in particolare di quelli residenziali, diurni e domiciliari per anziani non autosufficienti), dell’integrazione socio sanitaria e della prevenzione, stante la riduzione dei posti letto ospedalieri per acuti, rappresenta la condizione indispensabile affinché la riorganizzazione costituisca una reale trasformazione del sistema, piuttosto che un semplice percorso di ridimensionamento dei costi e dell’offerta di servizi.
Va portato a termine il percorso di riorganizzazione delle cure primarie, a partire dalla riconversione dei piccoli ospedali in Ospedali di Comunità e dallo sviluppo di un sistema articolato di Case della Salute. Strutture territoriali entrambe necessarie ad integrare quelle ospedaliere, ma rispetto alle quali vanno definiti con chiarezza le funzioni da svolgere, le attività da erogare ed un'equilibrata distribuzione sul territorio regionale. A partire da quelle legate all’emergenza territoriale, settore in cui preoccupa la riduzione degli standard garantiti dai Punti di Assistenza Territoriale, che dal 1 gennaio 2017 avrebbero dovuto sostituire tutti i Punti di Primo Intervento, ma che risultano ancora privi di un chiaro assetto organizzativo e professionale.
Il sistema degli erogatori privati, in costante espansione nelle Marche, va governato lavorando in una logica di integrazione, e di non sostituzione, con l’offerta pubblica ed avviando percorsi di qualificazione delle condizioni economiche e normative dei loro dipendenti, da avvicinare progressivamente a quelle dei loro colleghi dipendenti pubblici.
I tempi di attesa stabiliti dalla normativa nazionale sono oggi rispettati nelle Marche solo per una prenotazione su quattro circa. Al contempo aumenta la mobilità passiva, che oggi pesa sul sistema per quasi 50 milioni di euro. La sanità regionale sta perdendo attrattività, anche a causa di una riorganizzazione della rete ospedaliera che sembra basata su logiche più legate ad equilibri politici e ad interessi di parte, piuttosto che ai bisogni effettivi della popolazione, rilevabili e giustificabili in base a criteri demografici ed epidemiologici. È urgente definire con chiarezza il ruolo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti di Ancona”, con particolare attenzione alle prestazioni di eccellenza da erogare, e più in generale il rapporto tra le Aziende ospedaliere e i Presidi ospedalieri dell’ASUR.
Il risultato di gestione del Servizio Sanitario regionale (61,9 milioni nel 2015) è positivo solo sul piano strettamente economico, in quanto realizzato riducendo la qualità dei servizi e appesantendo le condizioni di lavoro del personale. Dal 2010 ad oggi nelle Marche si sono perse 722 unità lavorative con contratto a tempo indeterminato. Le limitazioni al turnover, il mancato adeguamento degli organici e il precariato diffuso portano all’aumento dei fenomeni di stress e di burn out conseguenti al sovraccarico di attività. Le 3.250 assunzioni vantate dalla Regione nel 2016 sono per lo più rappresentate da contratti a tempo determinato prorogati o attivati per coprire i pensionamenti.
Assunzioni a tempo indeterminato si rendono invece necessarie per dare stabilità e continuità ai servizi e per garantire condizioni di lavoro che permettano di poter rispettare la Direttiva europea sugli orari. Un confronto con le Organizzazioni Sindacali di Categoria è quindi urgente per definire il fabbisogno di personale, reintegrare gli organici sguarniti, governare appalti ed affidamenti all’esterno, definire le risorse per la contrattazione decentrata, salvaguardare i livelli occupazionali dei lavoratori delle cooperative sociali e completare il processo di stabilizzazione dei lavoratori precari.
Da sabato primo luglio, in concomitanza dell’inizio dei saldi, ha preso il via l’apertura serale dei negozi del centro di Civitanova Marche.
In seguito, l’appuntamento fisso è diventato quello del mercoledì sera, eccezion fatta per la serata di apertura. Lo shopping notturno rappresenta un’occasione per poter spostare l’attenzione e riempire le vie del centro che in estate cedono, solitamente, il passo alle due porzioni di lungomare (nord e sud). E i risultati ci sono.
Ieri sera la gente ha letteralmente preso d’assalto le vie principali del centro. File di macchine e ricerca spasmodica del parcheggio tipiche dei fine settimana. Negozi pieni, ma ancor più affollati i ristoranti, le gelaterie, le yogurterie e i bar. Ci si imbatte in un complesso musicale davanti al bistrot Mille Lire che a mala pena ce la fa a contenere tutti i commensali accorsi per le gustosissime tigelle. Musica dal vivo anche sotto la Galleria in piazza XX Settembre, strapiena la cabina gazebo della gelateria Di Latte e Cioccolato in via Pola, tavoli tutti occupati per il ristorante officina bistrot di viale Matteotti Zer0733, dove è difficile aprirsi un varco per passare tra i tavolini stracolmi situati sul marciapiedi. La Bottega di Mescola e Mescola, i due ristoranti fratelli che si affacciano l’uno su corso Dalmazia e l’altro in piazza Conchiglia (sulla strada parallela), hanno registrato il boom di presenze tanto quanto i vicini Bar Vicolo Marte e Vintage Bar.
Qui non c’è un tavolino né una sedia vuota. I tre locali che la fanno da padroni nei mesi invernali, attirano tanta clientela anche durante la bella stagione. La gente, accorsa numerosa per i saldi fruibili nelle ore piccole, tra uno shopping e l’altro ha mostrato di gradire i luoghi di ristoro e il risultato è stato notevole con la città popolata come se fosse il periodo natalizio. Un’Estate al mare, questo è il nome dell’evento voluto dall’associazione di negozianti Centriamo, ha ormai preso piede e questo lascia ben sperare per il mese di agosto che solitamente si tira dietro ampi flussi di gente per via delle ferie estive.
(di Raffaella D’Adderio)
Sabato 22 luglio, alle ore 11, a Camerino, presso la tensostruttura denominata City Park, il Tribunale delle Libertà Marco Pannella darà il via al processo contro lo Stato Italiano per la gestione del post terremoto. In uno dei luoghi simbolo del dramma che stanno vivendo da circa 10 mesi le popolazioni colpite dal sisma del centro Italia, alla presenza della stampa e della cittadinanza, verrà letto il capo d’accusa formulato nei confronti dello Stato Italiano a seguito dell’attività istruttoria condotta sui luoghi del terremoto.
Si tratta del primo passaggio formale che condurrà, in autunno, alla celebrazione del dibattimento dove saranno ascoltati quali testimoni - davanti alla Corte Presieduta dall’ex magistrato già in servizio presso il Tribunale di Roma, dott. Carmelo Rinaudo – cittadini, associazioni, esponenti del mondo produttivo di tutte e quattro le regioni colpite dal terremoto. Verranno altresì chiamati a rendere la loro versione dei fatti, il Presidente del Consiglio on. Paolo Gentiloni ed il suo predecessore Matteo Renzi, il Ministro dell’Interno on. Marco Minniti e il suo predecessore on. Angelino Alfano, il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il Commissario Straordinario alla ricostruzione Vasco Errani, la Presidente della Camera Laura Boldrini, nonché i Presidenti delle 4 Regioni interessate dal sisma.
All’esito del processo il materiale acquisito verrà utilizzato per la redazione di un ricorso collettivo alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo aperto alla sottoscrizione delle popolazioni terremotate.
Saranno presenti l’ex Sindaco di Camerino Dario Conti, nonché Sante Elisei, rappresentante dell’Associazione “La Terra trema Noi No”.
Ha annunciato la sua presenza il Sindaco di Camerino Gianluca Pasqui.
Per il Tribunale delle Libertà saranno presenti a Presidente Laura Arconti, l’Avv. Elisabetta Rampelli e Loris Facchinetti.
Saranno altresì presenti Maurizio Turco, Rita Bernardini, Sergio D’Elia, Maria Antonietta Farina Coscioni, già Deputati Radicali e componenti della Presidenza del Partito Radicale Nonviolento Transpartito e Transnazionale.
Il capo di accusa verrà letto dall’Avv. Giuseppe Rossodivita, Segretario del Comitato Radicale per la Giustizia Piero Calamandrei, nonché membro della Presidenza del PRNTT che, con l’Avv. Maria Carolina Farina, sosterrà l’accusa nei confronti dello Stato.
E' successo nel primo pomeriggio di mercoledì a Civitanova Alta, quando un camion proveniente dalla provinciale, è salito per via Cavallino, ha fatto regolarmente la discesa in contrada San Domenico, ha superato il calzaturificio Falc e ha ripreso la salita, fino a quando si è trattato di svoltare per via Cattolica, nella Zona Industriale "B".
Non sappiamo se abbia fatto un errore nell'impostare la curva o se ci siano stati dei problemi nella via che doveva imboccare, ma resta il fatto che per diversi minuti, le numerose auto che gli si erano incolonnate dietro durante il tragitto e che lo seguivano più o meno pazientemente e quelle che scendevano dal sottopasso, sono rimaste bloccate nell'attesa che la situazione si sbloccasse.
Riuscito a completare la manovra, l'autista ha fatto pochi metri e parcheggiato il camion in mezzo alla strada è sceso a controllarne il lato destro, segno che probabilmente ha dovuto stringere un po' la curva ed aveva paura di aver fatto dei danni. L'intera operazione non è durata moltissimo ma viene da chiedersi se un mezzo così grande sia adatto per quelle stradine che in effetti sono di una zona industriale.
E' quanto accaduto questa mattina, poco prima di mezzogiorno, quando una signora ha postato sul gruppo Facebook Civitanova Speaker's Corner la foto di uno dei tanti baracchini allestiti dai soliti nordafricani sulla spiaggia, lamentando il fatto che essendo la compagna di un commerciante, conoscesse bene il peso del fisco, mentre questi signori, probabilmente, risultano del tutto sconosciuti all'anagrafe tributaria.
Il tempo di qualche commento e poco dopo arriva un suo messaggio nel quale nota qualche cambiamento: " Alt fermi tutti, qualcuno sta arrivando... C'è stato un passaparola e stanno fuggendo via di corsa".
In effetti, come ci ha raccontato Fausto Colotto dello stabilimento Golden Beach, poco prima di mezzogiorno sono arrivati i vigili urbani nella spiaggia libera tra il suo stabilimento ed il vicino San Marco, nel tratto che gli abusivi occupano da tempo immemore con i loro carretti. Il magrebino alto e magro sempre presente, è un personaggio molto noto in quel posto e da quello che ci dicono sembra sia arrivato in città almeno 20 anni fa. Non sappiamo se siano state o meno elevate multe ma di sicuro, nel pomeriggio non si è visto nessun trabiccolo su ruote con vestiti e costumi appesi. Che sia l'inizio di una nuova era? Quella dei controlli in spiaggia?
Il Comune di Pieve Torina, centro distrutto dal terremoto, ha pubblicato nei giorni scorsi un bando di gara internazionale per la realizzazione di opere di Street Art sulle pareti esterne dei container marini rigenerati ed assemblati al fine di ospitare le attività economiche e produttive danneggiate dagli eventi sismici che hanno pesantemente colpito la zona. Il progetto prevede la realizzazione di 3 interventi sulle pareti esterne del centro commerciale rivolte a Nord e ad Est e visibili dalla vicina Strada Provinciale, trasformandoli così in punti di riferimento per il territorio e per i cittadini, segnando al contempo un elemento di rilancio delle attività economiche gravemente danneggiate dagli eventi sismici.
“L’obiettivo non è solo dare visibilità al complesso con l’ausilio degli strumenti espressivi utilizzati dagli Street Artist. Con questa operazione – ha affermato il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci – intende diffondere i valori della solidarietà, dell’accoglienza, del coraggio e della volontà di rilancio delle zone gravemente colpite dagli eventi sismici. Ma non solo. Crediamo fortemente infatti nel promuovere l’arte come elemento di aggregazione, di identità culturale e sociale tra quanti hanno sofferto le conseguenze dei recenti eventi calamitosi, che hanno allontanato dai luoghi di origine tanti cittadini di ogni età”.
L’opera proposta dovrà rappresentare diversi messaggi: la solidarietà come elemento di coesione sociale, la ricostruzione come momento di rilancio e riscoperta della cultura e delle tradizioni dei luoghi colpiti dal sisma, la volontà di ripartire con nuove energie dopo gli eventi sismici che hanno colpito la zona, l’opportunità di realizzare soluzioni innovative e di modernità che orientino la comunità verso una rinascita che si concretizza in un sentimento di fiducia nel futuro.
Durante la fase di realizzazione delle opere verranno coinvolti cittadini, associazioni, Scuole e Istituzioni Locali cui sarà garantito dall’Amministrazione Comunale l’accesso ai luoghi in assoluta sicurezza. Le opere realizzate saranno visibili e visitabili per tutto il periodo in cui la struttura sarà attiva e saranno incluse nel sito internet del comune di Pieve Torina.
Il Comune curerà inoltre la redazione di un catalogo in formato digitale che raccoglierà tutte le proposte pervenute e quelle realizzate (dal bozzetto all’opera finita, con il dettaglio delle varie fasi realizzative, del profilo dell’artista e di approfondimenti tematici).
La valutazione delle opere avverrà sulla base delle valutazioni espresse da parte di una commissione di esperti che terrà conto dei seguenti criteri:
Qualità artistica dell’opera e originalità della rappresentazione
Attinenza ai temi proposti e alle finalità del bando
Curriculum Vitae dell’artista
Tempi di realizzazione
Costo dell’opera
Il termine ultimo per la presentazione delle proposte è fissato per le ore 12.00 di giovedì 10 agosto 2017. Le proposte possono essere presentate in formato digitale, inviando PEC a comune.pievetorina.mc@legalmail.it oppure, a mano, presso il protocollo del Comune di Pieve Torina, in zona S. Agostino – 62036 Pieve Torina (MC)
Tempi di realizzazione delle opere:
Entro le ore 12,00 del 10 agosto presentazione proposta
Entro il 12 agosto La commissione sceglierà il/i progetto/i vincitore/i
Entro il 19 agosto L'artista prescelto riceverà il contratto e un anticipo pari al 20% della somma richiesta, tramite bonifico bancario.
Il 28 agosto Dovranno avere inizio i lavori.
Entro Il 30 settembre L'artista dovrà aver completato l’opera e smantellato eventuali strutture necessarie per la realizzazione.
Per maggiori informazioni sul bando è possibile contattare ufficio.tecnico@pievetorina.sinp.net
oppure visitare il sito www.comune.pievetorina.mc.it
Si è riunito lunedì 17 luglio, il Comitato dei Garanti, istituito con Decreto del Capo Dipartimento, che ha il compito di monitorare i progetti che saranno realizzati grazie al contributo degli italiani che hanno donato attraverso il 45500 e il conto corrente dedicato all'emergenza terremoto centro Italia.
Durante l’incontro sono stati approvati i progetti presentati dal Commissario per la ricostruzione e dalle Regioni interessate dal terremoto. Diversi progetti saranno dedicati all'adeguamento di edifici scolastici o alla realizzazione di nuove scuole visto che la terza raccolta fondi 45500, aperta dal 31 dicembre al 14 febbraio, è stata interamente dedicata alla ripresa delle attività scolastiche. In questa occasione sono stati raccolti oltre tre milioni di euro. I progetti sono stati tutti approvati ad esclusione di un’iniziativa illustrata dalle Marche per la quale il Comitato ha chiesto al Commissario e alla Regione ulteriori approfondimenti.Nove i progetti che riguardano il territorio marchigiano. Di questi il Comitato dei Garanti ne ha approvati otto, mentre ha richiesto al Commissario per la ricostruzione e alla Regione alcuni approfondimenti circa un progetto che interessa il territorio di Acquasanta Terme.Quattro iniziative riguardano la realizzazione o l’adeguamento di edifici scolastici nei comuni di Sant’Angelo in Pontano, Montalto delle Marche, Montegallo e Pieve Torina. Per il territorio di Arquata del Tronto, si prevede la realizzazione, grazie alle donazioni, di una nuova sede comunale dotata di uffici e autorimessa per i mezzi. Gli altri tre progetti sono iniziative finalizzate alla ripresa del tessuto sociale ed economico dei Comuni interessati dall'emergenza: la realizzazione di un’area dedicata alle attività economiche a Visso, l’adeguamento e il miglioramento della ex strada statale 238, la Valdaso, importante arteria stradale che collega l’entroterra marchigiano alla costa e, infine, la realizzazione di nuove sette elisuperifici attrezzate anche al volo notturno e finalizzate a interventi di protezione civile e sanitari.Erano presenti alla seduta il Prof. Paolo Germani, il Prefetto Santi Giufrè, il Prof. Vincenzo Gagliani Caputo, l’on. Marisa Abbondanzieri, il Dott. Angelo Zaccagnini, il dott. Waldimiro De Nunzio, e in rappresentanza del Commissario per la ricostruzione il dott. Alfredo Bertelli. Tra gli altri hanno partecipato i rappresentanti degli operatori della comunicazione, del Dipartimento della Protezione Civile e delle quattro Regioni, Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, che hanno illustrato i progetti concordati anche con le amministrazioni locali.
In occasione di tutti gli spettacoli che avranno luogo durante la stagione estiva all’Arena Sferisterio il Comando di Polizia municipale di Macerata ha messo un’ordinanza per regolamentare la viabilità.
Il provvedimento prevede dalle ore 17 di ogni giorno di spettacolo:
- divieto di transito in via Zara, all’altezza dell’intersezione con via Armaroli, e in viale Trieste, sul tratto compreso tra viale Don Bosco e piazza Nazario Sauro, con deviazione del traffico, per tutte le direzioni, in viale Don Bosco.
Per l’attuazione del provvedimento sarà posizionato un transennamento all’altezza di viale Don Bosco e uno sbarramento con elementi fissi e mobili sul tratto compreso tra via Pannelli e piazza Nazario Sauro;
- dalle 23,30, potranno accedere su questo tratto di strada anche gli autobus a servizio degli spettatori e la loro uscita verso piazza N. Sauro, potrà avvenire solo al termine degli spettacoli, in condizioni di sicurezza;
- divieto di transito in viale Diomede Pantaleoni, con sbarramenti fissi e mobili in piazza N.Sauro e in viale Diomede Pantaleoni e deviazione del traffico in via Maffeo Pantaleoni mentre quello diretto in centro sarà deviato sul percorso via Maffeo Pantaleoni, Borgo San Giuliano, viale Leopardi, Rampa Zara;
Direzione obbligatoria a destra:
- verso viale Don Bosco, valido per i veicoli circolanti in viale Trieste, verso via Maffeo Pantaleoni, per quelli che transitano in piazza Nazario Sauro, verso Borgo San Giuliano, valido per i veicoli circolanti in via della Pace con direzione centro, eccetto veicoli di massa a p.c. > 3,5 t. e residenti, in via Maffeo Pantaleoni, valido per i veicoli circolanti con direzione centro, all’intersezione con la traversa omonima che conduce in Borgo San Giuliano, eccetto veicoli di massa a p.c. superiore 3,5 t. e residenti, per i veicoli che da via San Michele si immettono in Bgo San Giuliano, verso via della Nana, per i veicoli circolanti in via Pannelli.
Nel caso sia autorizzata l’occupazione di suolo pubblico da parte dell’esercizio commerciale Caffettone con relativa chiusura al traffico di via della Nana, i veicoli in uscita saranno indirizzati con opportuna segnaletica verso via Bastianelli > viale Don Bosco.
Direzione obbligatoria a sinistra:
- via Carducci, valido per i veicoli circolanti in corso Cairoli con direzione piazza N.Sauro, eccetto veicoli che devono proseguire per le seguenti direzioni: Montelupone; Potenza Picena (SP 101); quartieri Pace e San Giuliano, centro;
- per veicoli di massa a p.c. > 3,5 t verso via Carducci, valido per i veicoli circolanti in corso Cairoli con direzione piazza N.Sauro, eccetto veicoli che devono proseguire per Montelupone; Potenza Picena (SP 101);
Direzione obbligatoria dritto:
- in Bgo San Giuliano a salire, in prossimità dell’intersezione con Via Maffeo Pantaleoni;
- dare precedenza in Bgo San Giuliano, valido per i veicoli provenienti da via Pace a salire, in prossimità dell’intersezione con Via Maffeo Pantaleoni;
- divieto di transito su Porta Picena (uscita da piazza Mazzini) con sbarramento fisso e mobile e deviazione del traffico veicolare (solo autovetture) in uscita da piazza Mazzini su via Crispi > via del Convitto > viale Trieste ad eccezione dei veicoli di larghezza superiore a metri 2,00 e/o altezza superiore a metri 2,50 (dimensioni massime per l’uscita da Porta Convitto); questi ultimi veicoli dovranno uscire dal centro storico mediante l’ausilio di personale di polizia e previa sospensione del traffico, a ritroso sul percorso via Ciccarelli > via L.Rossi > via Santa Maria della Porta > piazza V.Veneto > via Crescimbeni;
Interruzione del transito dei mezzi del trasporto pubblico locale:
- dalle ore 17 o dal diverso termine reso necessario da esigenze di pubblica sicurezza indicato dalla segnaletica stradale sul tratto di viale Trieste di compreso tra viale Don Bosco e piazza N. Sauro;
- dalle ore 20,00 o dal diverso termine reso necessario da esigenze di pubblica sicurezza indicato dalla segnaletica stradale su viale D. Pantaleoni; tutti gli autobus circolanti in corso Cairoli saranno deviati verso via Carducci;
Divieto di sosta con rimozione forzata valido dalle ore 16 fino al termine degli spettacoli:
- in viale Trieste, su ambo i lati del tratto compreso tra via Pannelli e piazza N. Sauro, eccetto autobus dalle 23,30, in piazza N.Sauro, sulle aree di parcheggio in concessione all’APM in prossimità di Porta Picena, e in quella compresa tra viale Trieste e corso Cairoli, in piazza Mazzini;, in via Carducci, sul tratto prospiciente il Direzionale (dal civ. n. 35 a viale Don Bosco) eccetto autobus del servizio urbano APM e sul tratto compreso dal civico n. 23/a a via Vittime civili di guerra, per fermata bus turistici.
La Sarnano Terzo Millennio ha concluso un altro grande passo per l’attuazione della procedura di delocalizzazione e la totale riapertura delle Terme di San Giacomo. Il sisma dello scorso anno ha gravemente lesionato le strutture dello stabilimento Termale in viale Baglioni, costringendo a spostare le attività nella struttura Novidra in liquidazione. "Fino ad oggi" afferma il presidente Franco Pesci "siamo stati nella sede di Via De Gasperi con contratto di locazione temporanea regolarmente autorizzato dal giudice fallimentare.
Da oggi non è più cosi. La Sarnano terzo Millennio nei giorni scorsi ha presentato al giudice di Macerata offerta di acquisto e poche ore fa, la nostra società è stata dichiarata aggiudicataria dell’immobile conosciuto con la denominazione Novidra in via De Gasperi.
Nella nuova sede, appena acquisita, andremo a delocalizzare definitivamente lo stabilimento termale nella sua completezza non potendo in tempi rapidi provvedere alla riparazione dei danni gravissimi subiti dalle strutture in viale Baglioni.
Il percorso è ancora lungo ma lo stiamo seguendo con decisione e tenacia nell’intento di salvaguardare l’attività termale che da oltre ottanta anni porta lustro alla nostra amata Sarnano. In questi mesi abbiamo svolto un difficile lavoro per concretizzare questo passaggio e l’aggiudicazione immobiliare di questa mattina ci riempie di soddisfazione.
A tutti quanti operano alle terme, Direttore sanitario, personale amministrativo e dipendenti tutti, un ringraziamento del lavoro svolto e del sostegno fornito al CdA in questo delicato periodo.Un ringraziamento ufficiale che non è solo dovuto ma assolutamente meritato al sindaco Franco Ceregioli ed all’amico assessore Luca Piergentili che continuamente hanno sostenuto il CdA nelle scelte partecipando direttamente ad incontri e riunioni ed agendo sempre tempestivamente per risolvere i problemi che ci si sono posti davanti. Senza di loro la società non ce l’avrebbe fatta.
Il percorso è ancora lungo, stiamo avviando i lavori di riorganizzazione della struttura ex Novidra per potenziare le cure inalatorie, le cure fisioterapiche ed i servizi già svolti nella nuova sede di viale De Gasperi. Contiamo di aprire tutti i reparti per la prima settimana del prossimo mese di agosto. Nell’attesa di poter presto riaprire anche il parco di viale Baglioni, vi invitiamo e vi aspettiamo alle Terme di San Giacomo nella nuova sede di via De Gasperi".
E’ stata ufficialmente inserita nel piano dei finanziamenti Statali post-sisma 2016 la richiesta del Comune di Potenza Picena per il recupero del Complesso di Sant’Agostino, nel centro storico.
Il progetto, redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale, ha visto l’approvazione dell’apposita Commissione Ministeriale ed ha ottenuto un finanziamento pari ad un milione e 356 mila euro.
“L’intervento – ha specificato l’Assessore ai Lavori Pubblici, Luisa Isidori – riguarderà il miglioramento sismico e l’adeguamento degli impianti del Complesso di Sant’Agostino, nel centro storico. La struttura negli eventi sismici del 24 agosto e del 30 ottobre 2016 ha subìto dei danni strutturali tanto da dover intervenire in maniera precauzionale con delle opere di sostegno. I lavori riguarderanno principalmente il palazzo che ospita l’Ufficio Tecnico Comunale e il Comando di Polizia Locale. In tempi brevissimi partiranno le procedure di appalto”.
I parchi cittadini dovrebbero essere luoghi sicuri in cui i genitori possono lasciare i propri bambini liberi di giocare senza pericolo.
Ma a quanto pare non è così al parco del piazzale dell'Eurovillage di Porto Recanati.
Infatti un papà racconta che è da più di un anno che i bimbi giocano alla presenza di un quadro elettrico aperto e che nessun soggetto competente ha provveduto alla messa in sicurezza dell'oggetto.
Lo scorso 13 luglio il Presidente Paolo Cavini e il Direttore Ornella Bova della CNA Imola Associazione Metropolitana, accompagnati da una rappresentanza della Presidenza CNA Imola (Maurizio Lambertini e Dante Cenni) sono arrivati a Camerino per portare un contributo di solidarietà.
L’incontro è avvenuto nella sede provvisoria del Comune, alla presenza degli assessori Erika Cervelli e Antonella Nalli, del Presidente Territoriale di CNA Macerata Giorgio Ligliani e del Direttore Generale Luciano Ramadori.
Nei mesi scorsi, su interesse della CNA di Imola, la CNA di Macerata ha segnalato un elenco di imprese associate danneggiate dai recenti sismi, tra le quali successivamente la CNA imolese ha selezionata quella cui destinare il ricavato della raccolta fondi attivata il 25 maggio, in occasione dei 25 anni dell’associazione di via Pola. La struttura imolese ha scelto “L’Angolo della Frutta” di Maria Cristina Strappaveccia di Camerino.
“Siamo stati molto colpiti dalla sensibilità dei colleghi imolesi che ringraziamo di cuore – dichiara il Presidente CNA Macerata Giorgio Ligliani - con questo nobile gesto hanno messo in risalto la forza del sistema CNA, cioè di un’organizzazione radicata sul territorio, anche nazionale, in grado di far sentire la propria vicinanza e il proprio sostegno alle imprese che rappresenta. Visitando il City Park, il centro commerciale allestito dopo il sisma, abbiamo avvertito forte il senso di comunità creatosi tra le imprese ospitate dalla struttura, che hanno unito le proprie forze per andare avanti e superare le difficoltà di questo momento”.
Aggiunge il Direttore Generale Luciano Ramadori: “CNA Macerata accoglie con favore il progetto presentato dal Comune di Camerino, che la Regione Marche dovrà realizzare, di una struttura temporanea per dare una collocazione più stabile e sicura agli artigiani commercianti che hanno dovuto delocalizzare, in attesa di fare ritorno nel centro storico”.
Grande emozione e commozione per Maria Cristina Strappaveccia al momento della consegna del contributo, che l’imprenditrice ha voluto considerare come un riconoscimento per il lavoro e il sacrificio di tutte le aziende coinvolte nel dramma del sisma, impegnate quotidianamente nella ricerca di una normalità.
“Non sarà un’iniziativa sporadica – spiega Ornella Bova, Direttore CNA Imola – e con l’aiuto dei nostri imprenditori continueremo la raccolta e cercheremo di accompagnare l’impresa nel suo percorso di rinascita”.
“Il piccolo contributo raccolto grazie alla generosità dei nostri imprenditori – è il commento del Presidente Cavini – vorremmo avesse lo scopo anche di iniettare fiducia ed aiutare l’impresa Strappaveccia a continuare il suo cammino, magari mettendo in campo nuovi progetti ed idee, senza scoraggiarsi”.
Il sindaco di Tolentino Pezzanesi è stato ospite della trasmissione di Radio24 "Attenti a noi due", condotta da Alessandro Milan ed Oscar Giannino. L'argomento sul quale è stato invitato a parlare è quello dei cosiddetti "furbetti del contributo", quelle persone che pur non avendone diritto, chiedono risarcimenti per danni inesistenti o facendo passare come abitazioni anche immobili che non lo sono.
"Si tratta di un discorso che non puà mortificare l'Italia intera", afferma Pezzanesi, ed invoca comunque leggi più rigide per i disonesti. Continua il sindaco: "C'è sicuramente un vuoto che va colmato che è quello di chi governa, di chi deve legiferare, di chi deve fare e che non fa, che irretisce con la burocrazia tanti procedimenti e poi magari quando si becca qualcuno che delinque, non c'è nemmeno l'immediatezza della punizione".
Il comune di Tolentino sta effettuando dei controlli, a detta del primo citadino, attraverso un operazione capillare di riscontro, con l'incrocio dei dati forniti da chi eroga l'energia, dall'ufficio anagrafe e dai servizi sociali e questo sistema consente di vedere se ci sono anomalie ed in quel caso si interviene segnalandole alle autorità competenti.
Facendo il punto sulla situazione del proprio comune, il sindaco afferma: "ci sono ancora 5 mila persone che devono rientrare nelle loro case, che si avvalgono del contributo di autonoma sistemazione e che attualmente sono in altre abitazioni dove pagano l'affitto e quindi fuori dalla loro città di nascita o di residenza che è Tolentino [...] abbiamo 3897 edifici danneggiati, tra edifici pubblici, ospedali, scuole, luoghi di comunità e soprattutto tantissime case di proprietà privata. La gente è snaturata, non ha più punti di riferimento". Si fa notare inoltre come il tasso di mortalità delle persone anziane, le più deboli, sia molto aumentato, soprattutto nei primi mesi dopo il 30 ottobre e questo attesta molto chiaramente qual è il pathos della popolazione.
Alla domanda di Oscar Giannino sulla questione della piena ricognizione dei danni negli immobili, il sindaco risponde: "Noi abbiamo fatto uno sforzo straordinario, anche soprattutto con i nostri dipendenti che hanno ottenuto la qualifica attraverso un corso di operatori riconosciuti dalla protezione civile per le cosiddette schede "Aedes" e quindi sopralluoghi ufficiali per poi inoltrarsi nella fase della ricostruzione". Nonostante fossero numeri importanti, l'opera di verifica degli edifici è stata completata un mese fa, conclude Pezzanesi, e questo consente di essere pronti per l'eventuale ricostruzione che ovviamente ha bisogno di fondi.