Attualità

Civitanova s'"illumina di meno": luci spente in piazza XX Settembre

Civitanova s'"illumina di meno": luci spente in piazza XX Settembre

Oggi 16 febbraio si celebra la "Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili", istituita con legge n. 34 del 2022. L’idea nasce dall’iniziativa ‘M’illumino di meno’, ideata e lanciata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar, in onda su Rai Radio 2 nel lontano 2005 (ispirata dal Protocollo di Kyoto), con l’obiettivo di promuovere presso la cittadinanza, istituzioni, aziende, comunità, la cultura del risparmio energetico e del rispetto per l’ambiente. "Anche quest’anno la città di Civitanova Marche ha deciso di aderire all’importante iniziativa insieme a migliaia di comuni sparsi su tutto il territorio che faranno la loro parte spegnendo monumenti, piazze e vie. Gesti certamente simbolici che ci ricordano quanto siano importanti anche i piccoli comportamenti quotidiani di civiltà e rispetto nei confronti del nostro Pianeta". Ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica. "Da molti anni partecipiamo all’iniziativa di Rai Radio 2 e – ha proseguito il primo cittadino - siamo orgogliosi anche di aver fatto qualcosa di concreto in tema di risparmio energetico in questo ultimo anno, consegnando alla città il tetto del nostro cine-teatro Rossini, ristrutturato con un impianto fotovoltaico di ultima generazione e rimuovendo l’amianto preesistente". "Per questo stasera, dalle ore 20.00 alle ore 20.30, effettueremo il piccolo black-out spegnendo temporaneamente le luci di piazza XX Settembre, vialetto sud e vialetto Nord. Ringrazio – ha concluso il primo cittadino - l’assessore all’Ambiente, Giuseppe Cognigni e l’Atac che ancora una volta hanno reso possibile la nostra adesione all’iniziativa’.

16/02/2024 13:26
Macerata, quando è visitabile il canile? "Difficile vedere i cani anche durante l'orario di apertura"

Macerata, quando è visitabile il canile? "Difficile vedere i cani anche durante l'orario di apertura"

Negli ultimi mesi alcuni cittadini si sono lamentati del fatto che hanno trovato difficoltà ad accedere al canile comunale di Macerata nella misura in cui non è stato consentito loro di varcare il cancello durante l’orario di apertura al pubblico perché i cani mangiavano o dormivano, dunque invitati a tornare un’altra volta su appuntamento, in un momento più opportuno. Una inclinazione alla premura e alla tutela del cane che, tuttavia, ha portato una parte di queste persone a desistere e recarsi altrove, adottando un cane in altre strutture analoghe. È il caso della signora Gianna, che ha trascorso una vita a prendersi amorevolmente cura dei cani, arrivando ad adottarne molti da molteplici canili (incluso quello di Macerata) nel lungo corso degli anni. Qualche mese fa, sempre presso il canile in questione, ha accompagnato una sua amica la quale, addolorata per la morte del cane, era desiderosa di accoglierne un altro con lei; nella fattispecie, era alla ricerca di un esemplare anziano dal momento che il dispendio di energie verso un cucciolo non si confaceva alla sua età. Le due donne si sono recate sul posto due volte: "In un primo momento non abbiamo trovato nessuno perché erano cambiati gli orari di visita mentre, la seconda volta, siamo andate nell’orario di apertura al pubblico ma non siamo potute comunque entrare in quanto gli animali erano alle prese con il momento del pasto". Alla fine le stesse sono tornate a casa con un cane anziano ma preso in un altro canile della provincia". Alcuni mesi dopo l’accaduto, sulla pagina Facebook della struttura maceratese, è stato pubblicato un post dove si annunciava la triste morte di un cane anziano, con problemi di salute, che non ha mai trovato chi lo accogliesse con sé. Questa notizia ha catturato l’attenzione e la reazione di Gianna la quale, prontamente, in un commento sotto il post, ha raccontato la sua vicenda sollevando le sue perplessità ed evidenziando l’incongruenza tra il contenuto del post e l'esperienza avuta. A queste parole, ci spiega Gianna, “Il profilo della pagina ‘Canile Enpa Macerata 'Gli amici del cane'  ha risposto adducendo la motivazione per cui l’orario di apertura al pubblico non per forza deve coincidere con la possibilità di vedere i cani perché se questi mangiano o riposano  potrebbero agitarsi facendo abbaiare l’intero canile o indurre persino una torsione dello stomaco". "Per questo motivo, ci hanno detto che sarebbe stato preferibile prendere un appuntamento". Nel voler replicare, l'utente, ci ha riferito che si è vista negata la possibilità di rispondere ulteriormente nei commenti perché bloccata dalla pagina in questione. Inoltre, si è accorta che, poco dopo, la risposta del canile era stata rimossa. Col fine di far chiarezza e portare la questione su un piano di dialogo e di confronto, date le nobili finalità di tutte le parti, gestori e cittadini, ci siamo recati nello scenario bucolico e verdeggiante del canile in contrada Acquesalate, dove le operatrici e gli operatori si dedicano con passione e professionalità al loro mestiere. La risposta su una questione di natura locale, risolvibile con un semplice chiarimento, è stata quella di un rimbalzo a un paio di indirizzi email dell’ente Enpa nazionale. Alla richiesta di poter conversare con un referente, un responsabile, dal vivo o telefonicamente, non ci è stato risposto nulla aprendo così un interrogativo sull'esistenza o meno di referenti Enpa comunali, provinciali o regionali. Dubbio sciolto successivamente, quando abbiamo appreso che il responsabile di struttura è la stessa persona con cui abbiamo parlato al canile e che ci ha rimandato all'indirizzo dell'ufficio stampa. Premesso che anche la non risposta è una libera e lecita scelta, tuttavia, un interrogativo rimane accesso negli animi di quelle persone che hanno trovato più accidentato l’accesso alla struttura: se l’orario, come indica la finalità della parola, è destinato al pubblico, in che misura un ente può decidere se un visitatore 'può "o non può", in quell’arco di tempo, accedere a una struttura comunale?  

16/02/2024 12:25
San Ginesio, restauro della Collegiata della Santissima Annunziata: stanziati oltre 7 milioni

San Ginesio, restauro della Collegiata della Santissima Annunziata: stanziati oltre 7 milioni

Il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, ha firmato un decreto che stanzia alla Diocesi di Camerino-San Severino Marche, in qualità di soggetto attuatore, 7,38 milioni di euro per il restauro e il miglioramento sismico della Collegiata della Santissima Annunziata di San Ginesio, gioiello artistico della provincia di Macerata e punto di riferimento religioso per la comunità. La Collegiata, nota per la sua storia secolare e l'architettura che mescola elementi romanici e gotici, sarà oggetto di un intervento che prevede il consolidamento delle strutture murarie, il restauro delle opere d'arte e il miglioramento delle infrastrutture, per garantire la sua conservazione e fruizione futura. L'approvazione del progetto esecutivo era avvenuta in seguito alla Conferenza dei servizi del 28 dicembre 2023. Monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino-San Severino Marche: “Per San Ginesio e l’intero territorio è un momento di grande gioia. Ringrazio la Struttura commissariale e in particolare il commissario Castelli per la grande collaborazione e per aver donato questo segno di speranza e grande di bellezza a questo territorio martoriato”. "Questo intervento è un bel segnale per San Ginesio e per tutto il territorio regionale - sottolinea il commissario Castelli -. Sono testimonianze come quella della Collegiata che ci rendono saldamente connessi alla nostra unicità. Rappresentano la nostra storia e la nostra cultura. Voglio ricordare che la cura del nostro patrimonio culturale è vitale non solo per preservare la nostra identità ma anche come motore di sviluppo e attrazione. Ringrazio il  presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’Ufficio speciale ricostruzione, il vescovo Francesco Massara e il sindaco Giuliano Ciabocco perché l’accelerazione di questo intervento è frutto di una sinergia istituzionale

16/02/2024 12:02
Civitanova, assemblea annuale del Madiere: Pierluigi Cipolla è il nuovo presidente

Civitanova, assemblea annuale del Madiere: Pierluigi Cipolla è il nuovo presidente

Si è riunita ieri sera l’assemblea annuale del Madiere, il sodalizio che riunisce le sette associazioni diportistiche di Civitanova. Nel nuovo direttivo sono stati eletti: presidente Pierluigi Cipolla, vicepresidente Luigi Luciani, segretario Lucio Ciarroca, tesoriere Giuseppe Ciotti, consigliere Paolo Piantoni, consigliere Amadio Properzi, consigliere Cristian Ilari.  L’occasione è servita alla valutazione e approvazione del bilancio, alla discussione sulla ricca vita sociale, e al rinnovo delle cariche direttive e quelle degli organi sociali. “Ringraziamenti a Gianni Sartori per il lungo lavoro che ha coordinato in questi anni, e che ha generato una forte unione d’intenti tra le associazioni che compongono il Madiere. Unione che ha portato risultati importanti nella difesa del porto, e nelle attività  sociali intraprese”,  si legge in una nota dei portuali. Il nuovo presidente Cipolla ha dichiarato: ”Continueremo a percorrere gli obiettivi che da sempre ci distinguono. La sicurezza del nostro bacino portuale è mantenuta in priorità. Non da meno continueremo con le attività sociali che ci hanno distinto negli ultimi anni :  La Giornata ecologica, A pesca con mamma e papà,  Lo Sgombro d’oro  (gara di pesca) e Il Palio dei pontili  Il Palio dei Pontili, una regata all’interno dell’area portuale combattuta grazie agli atleti del Club Vela,  ha tutte le caratteristiche di diventare una importante attrattiva a livello nazionale a favore di tutta la città”.    

16/02/2024 10:43
Sessantacinque anni di attività per il barbiere Renzo Castellani: è festa a Treia

Sessantacinque anni di attività per il barbiere Renzo Castellani: è festa a Treia

Il cavallino usato per tagliare i capelli ai più piccoli è ancora lì nella bottega di via Lanzi, a Treia. In tanti anni chissà quanti visi di bambini imbronciati avrà visto diventare sorridenti di fronte a un nuovo taglio e al sorriso di Renzo Castellani. Il barbiere festeggia oggi 65 anni di carriera e lo fa circondato dall’affetto della famiglia e dei clienti che ancora oggi varcano l’ingresso di uno dei negozi più longevi del centro storico treiese. Un mestiere iniziato da giovane, il 15 febbraio del 1959, a dodici anni, come garzone nella bottega di una delle più illustri personalità della città del dopoguerra. Quel Benito Raponi che, oltre a essere maestro, qualche anno più tardi avrebbe esercitato il suo talento imprenditoriale sia nello sport che nel manifatturiero con la fondazione della Sira e della Lube cucine. Rispettoso e attento, il giovane Renzo non perdeva occasione di rubare il mestiere con gli occhi, seguendo le parole premurose del nonno: "Ruba l’arte e mettile da parte, che nella vita non si sa mai". Consiglio seguito alla lettera, tanto che, vent’anni più tardi, con la Lube in ascesa, Castellani decise di mettersi in proprio. Poco più tardi, lui stesso non trascurò l’opportunità di insegnare il mestiere ad altri giovani con la stessa dedizione del suo inizio. Sessant’anni più tardi, nonostante le crescenti difficoltà burocratiche e qualche normale acciacco, non è difficile incrociarlo mentre si appresta ad aprire il negozio e accogliere il prossimo cliente. In divisa, come si conviene, e sempre con lo stesso sorriso, al servizio di un’arte che, tra ricordi e vicende cittadine, dalle mani è passata facilmente al cuore. A Renzo sono andati i complimenti dell’Amministrazione Comunale di Treia per il grande traguardo raggiunto.

15/02/2024 15:02
Dalle Marche arriva la scarpa da barca con il potere di drenare l'acqua

Dalle Marche arriva la scarpa da barca con il potere di drenare l'acqua

Chi ha detto che il cammino dell’invenzione debba  starsene sempre con i piedi ben piantati a terra? Leggere, sottili, “magiche”.  Le sole davvero a proprio agio a contatto con le onde. Sono le Nos Boat ideate da un team di esperti innovatori. Si tratta di scarpe drenanti sinonimo di stile. Ideali per chi ama la vela perché dotate di un fondo con fori simili ad una racchetta da padel, permette di far uscire l’acqua ed è perfetta per performance impegnative. Agile e comoda grazie al sistema ciabatta è allo stesso tempo elegante e stilosa con la sua tomaia in pelle idrorepellente cucita alla suola, a mo’ di mocassino. Sono la combinazione perfetta per l’estate 2025 abbinate a bermuda e camicia bianca per trasformarsi in un’icona di stile. Un’innovazione firmata da Nos Project Team la prima esperienza di networking made in Marche, l’unica rete d’impresa collettiva e "glocale" del distretto regionale calzaturiero  fondata sulla convinzione che fattori sociali e produttivi sempre più interconnessi si affrontino in comune, superando egoismi e retaggi del passato. Nos  che deriva il suo nome dal pronome latino noi, è  il frutto della visione di tre attori importanti del settore calzaturiero, Dami, Del Papa e Top Model, tra il Fermano e il Maceratese, protagonisti di una rivoluzione culturale. Le Nos Boat saranno presentate in occasione di Lineapelle, la più importante mostra internazionale di pelli, accessori, componenti, tessuti sintetici e modelli, in programma a Milano dal 20 al 22 febbraio, al Pad. 22 Stand da H1 a H5 e da K2 a K6.  I tre promotori di Nos intendono realizzare un vero e proprio “mercato relazionale” capace di aumentare l’attrattività produttiva dei territori valorizzandone l’ultra-decennale anima industriale dalle radici solide aprendo, al contempo, alla conquista di nuovi mercati grazie ad una cultura d’impresa improntata alla cooperazione, alla solidarietà, alla reciprocità, alla fiducia. Si stabiliranno così, sinergie e contatti che consentano un’open innovation in termini di  gestione delle  filiere, tecnologia e digitalizzazione, velocizzazione dei processi, riduzione degli impatti ambientali, sviluppo di processi innovativi.

14/02/2024 17:26
Macerata, la protesta dei trattori 'viaggia' in superstrada di rientro da Roma: nuovo presidio a Sforzacosta (VIDEO)

Macerata, la protesta dei trattori 'viaggia' in superstrada di rientro da Roma: nuovo presidio a Sforzacosta (VIDEO)

Dopo aver partecipato al presidio nazionale 'Riscatto Agricolo' in via Nomentana a Roma, la protesta degli agricoltori maceratesi rientra "a casa". Questo pomeriggio, intorno alle 16:30, la delegazione composta da 20 trattori che ha raggiunto nella notte di domenica la Capitale (leggi qui) ha fatto rientro in provincia, attraversando la superstrada sotto la scorta di due pattuglie della polizia stradale di Macerata.  La protesta, però, non conosce sosta nè festività di San Valentino. Gli agricoltori, infatti, stanno predisponendo un presidio all'altezza dell'uscita della Ss77 della 'Val di Chienti', a Sforzacosta, dopo il colloquio avuto con la locale Prefettura. La nuova protesta si protrarrà sino alla serata di giovedì. 

14/02/2024 16:50
Civitanova, attraversamento più sicuro: in via Colombo arriva il pedone smart

Civitanova, attraversamento più sicuro: in via Colombo arriva il pedone smart

La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per l’installazione di un sistema d’illuminazione e segnalazione per la messa in sicurezza del passaggio pedonale di via Colombo a Fontespina, all’altezza dei civici 333-363. L’impianto, denominato “pedone smart”, è finanziato dal Dipartimento Infrastrutture Territorio e Protezione Civile Settore Infrastrutture e Viabilità della Regione Marche, che ha assegnato al Comune di Civitanova Marche 10 mila euro per l’acquisto e la messa in opera delle paline.  Il sistema è composto da due segnali bifacciali posti al margine della carreggiata, che attivano sorgenti luminose per segnalare agli automobilisti la presenza di un pedone e illuminare le strisce bianche della segnaletica stradale. L’attivazione avviene tramite pulsante di chiamata attivato da chi intende attraversare la carreggiata. L’illuminazione di ogni faccia del segnale, che è dotato di un pannello fotovoltaico, è ottenuta mediante luci led. “Mettiamo in sicurezza un altro attraversamento pedonale in una zona considerata a rischio incidenti – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica –. La tecnologia può essere molto utile in tanti casi e, nella fattispecie, questo sistema intelligente va a tutela di pedoni e automobilisti. É doveroso potenziare la sicurezza usando strumentazioni che permettono una più nitida visuale, ma va ribadito sempre il massimo rispetto delle regole del Codice della strada e l’invito alla prudenza da parte di chi è alla guida e di chi si trova a percorrere tratti di strada più critici”.  Il responsabile unico del progetto è il geometra Maurizio De Florio, istruttore tecnico Settore V - Servizio Strade e Segnaletica.    

14/02/2024 13:18
Macerata, Maria Chiara Cera superstar ai campionati italiani: poker di ori e due argenti

Macerata, Maria Chiara Cera superstar ai campionati italiani: poker di ori e due argenti

La giovane atleta del Centro Nuoto Macerata ha ribadito anche ai Campionati Italiani Federazione Sport Sordi Italia la sua immensa classe, trionfando ad Ostia in 4 gare e aggiungendo 2 secondi posti nazionali. Un bottino finale di 6 medaglie messe al collo, quattro d’oro e due d’argento. Un vero tesoro. La nuotatrice classe 1999 ha messo subito in chiaro la sua supremazia perché già nella giornata inaugurale degli Assoluti ha conquistato due ori nei 50 e 200 dorso, la tecnica specialità della casa. Quindi si è classificata al secondo posto nei 50 stile libero. Nella seconda giornata di gare ecco le altre 3 medaglie. La maceratese ha vinto nei 100 dorso e 50 farfalla e inoltre ha preso l’argento nei 100 stile libero. Insomma a Ostia Maria Chiara ha dimostrato ancora una volta la sua forza e determinazione. Con il suo impegno e la sua dedizione allo sport è un esempio per tutti gli atleti sordi. D’altronde parliamo di una ragazza perno della Nazionale e già capace in azzurro di prendere il bronzo alle Olimpiadi per sordi con la staffetta e la scorsa estate ai Mondiali ha fatto pure di più, con 2 ori e un argento sempre nelle staffette. Mauro Antonini, direttore Tecnico della nazionale Fssi e allenatore di Maria Chiara, si dichiara molto soddisfatto dei risultati della manifestazione che costituisce, insieme al Campionato Italiano Estivo in vasca lunga che si terrà in estate, una fondamentale tappa di avvicinamento per i Campionati Europei del 2024 e le Deaflympics di Tokyo nel 2025. La Federazione Sport Sordi Italia è orgogliosa della continua crescita del movimento natatorio silenzioso che vede in Maria Chiara ormai una delle veterane. Il suo impegno e la sua passione, come quello di tutti gli atleti che hanno partecipato ai Campionati Italiani, sono la linfa vitale del movimento sportivo sordo italiano.  

13/02/2024 16:50
San Severino, ponte Sant'Antonio: al via la pulizia del fiume Potenza da rami e tronchi

San Severino, ponte Sant'Antonio: al via la pulizia del fiume Potenza da rami e tronchi

Intervento di messa in sicurezza, con un’operazione di pulizia straordinaria degli argini e dell’alveo del fiume Potenza all’altezza di Ponte Sant’Antonio, da parte dell’ufficio Manutenzioni del Comune di San Severino Marche che ha operato con l’ausilio di un escavatore e di un camion gru di una ditta privata e con il supporto dei volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, coordinati da Dino Marinelli. Sul posto anche la polizia locale che, per evitare al massimo i disagi agli automobilisti e alla popolazione, ha revocato l’ordinanza di chiusura del tratto di strada tra via Ponte Sant’Antonio, che è uno degli ingressi al nucleo urbano, e via del Vallato. Il lavoro di uomini e mezzi ha permesso di liberare le campate del ponte da rami e tronchi portati a valle dallo scorrere delle acque.    

13/02/2024 16:14
Macerata, messa in sicurezza del fosso Narducci: arriva il Genio civile. Intervento da 4,5 milioni

Macerata, messa in sicurezza del fosso Narducci: arriva il Genio civile. Intervento da 4,5 milioni

A seguito delle interlocuzioni che si sono svolte tra l’Amministrazione comunale e il Genio Civile Marche Sud, nella persona dell’ingegnere Vincenzo Marzialetti, è stato emesso il decreto relativo all’intervento di sistemazione idraulica generale di fosso Narducci nel bacino di monte fino all’attraversamento con la ferrovia per un importo complessivo di 4,5 milioni di euro. A seguito della sistemazione idraulica si procederà alla realizzazione di un diverso tratto tombato rispetto a quello che ha dimostrato l’esistente attraversamento circolare, alla soluzione delle interferenze con il canale di produzione di energia elettrica Enel Green Power e all’acquisizione di tutte le aree di pertinenza idraulica al fine della riduzione delle portate di picco. L’intervento si è reso necessario a seguito dell’evento meteorologico intenso verificatosi nei giorni 5 e 6 giugno del 2023 nella zona di Sforzacosta che ha provocato notevoli disagi alla popolazione che vive a ridosso delle sponde di fosso Narducci.  “Un ringraziamento al Genio Civile Marche Sud per l’attenzione dimostrata nei confronti del Comune di Macerata e della popolazione di Sforzacosta che è stata colpita da un’alluvione straordinaria – ha commentato l’assessore alla Protezione Civile Paolo Renna -. L’Amministrazione, in vista dell’avvio dell’intervento, ha intenzione di organizzare un incontro con la cittadinanza, tramite il Consiglio di quartiere, per illustrare i dettagli dell’intervento”.  

13/02/2024 15:43
Castelraimondo, Perla Palmieri: la voce marchigiana che conquista il jazz italiano al concorso Bettinardi

Castelraimondo, Perla Palmieri: la voce marchigiana che conquista il jazz italiano al concorso Bettinardi

La giovane cantante di Castelraimondo, Perla Palmieri, è tra le cinque finaliste che si contenderanno la vittoria sabato prossimo, 17 febbraio, al Milestone Jazz Club del Concorso nazionale per giovani talenti del jazz italiano. L’ultima finale di questa ventunesima edizione del Concorso Bettinardi, dopo quelle dedicate alle categorie dei solisti e dei gruppi che si sono tenute nelle scorse settimane, si terrà sabato 17 febbraio alle ore 21.30 al Milestone Live Club, il locale di musica dal vivo del Piacenza Jazz Club. Obiettivo della serata è quello di stabilire quale sia la più bella voce del jazz italiano scelta tra le finaliste. Sono tutte ragazze sotto i 30 anni le cantanti jazz che hanno inviato le loro demo al Piacenza Jazz Club e che hanno messo a dura prova il lavoro della giuria, chiamata a scegliere le voci meritevoli di accedere alla finale. Il Concorso, nato in abbinamento al Piacenza Jazz Fest, è stato ideato per dare visibilità ai giovani talenti del jazz italiano che vogliono emergere in questo ambito, grazie all’immancabile sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e al contributo di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy.  Nel corso della finale al Milestone ciascuna delle finaliste si esibirà con tre brani di propria scelta accompagnata dal trio ritmico di docenti della Milestone School of Music, Giovanni Guerretti al pianoforte, Alex Carreri al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria. Ad ascoltarle con grande attenzione, oltre al pubblico in sala, vi sarà la Giuria che decreterà le prime due classificate, alle quali andranno 1.200 euro oltre all’ingaggio per l’edizione 2025 del Piacenza Jazz Fest nel caso del primo posto, un assegno di 600 euro per il secondo posto.  La giuria chiamata a valutare le esecuzioni delle finaliste sarà presieduta dalla cantante Diana Torto, splendida voce del Jazz italiano e insegnante al Conservatorio di Bologna e Verona oltre che ai corsi di alta formazione di Siena Jazz, affiancata dalle cantanti e docenti Debora Lombardo e Claudia Pantalone, dal musicista e direttore di coro Andrea Zermani e dalla giornalista ed esperta Lorenza Cattadori.  Da Milano arriva la prima finalista Cecilia Barra Caracciolo che interpreterà un brano swingante della coppia Kern Hammerstein dal titolo “Nobody Else But Me”, e due brani invece scritti da lei dal titolo “Best & Worst”.  Noemi Fiorucci, di Montefiascone, in provincia di Viterbo, canterà la sognante “Luiza”, composta da Antonio Carlos Jobim oltre a “You’d Be So Nice To Come Home To ”, brano di Cole Porter che si è prestato nel tempo a interpretazioni molto diverse per stile e approccio e “Synthetic” di Alfonso Santimone, un musicista e compositore italiano contemporaneo.  Si cambierà atmosfera con la terza finalista Giuditta Franco, cantante trevigiana formatasi in Italia e all’estero che porterà “I Thought About You” della coppia Van Heusen Mercer, la super romantica “What Are You Doing The Rest Of Your Life?” di Michel Legrand chiudendo con “You Go To My Head” di Fred Coots. La terzina della quarta finalista Valeria Mancini de L’Aquila, prevede in apertura un brano del chitarrista e cantautore Guinga, tra i nomi più importanti della musica popolare brasiliana degli ultimi decenni, un vero poeta dello strumento, dal titolo “Saci”, “Invitation”, uno dei meglio riusciti di Kaper con parole di Paul Francis Webster e un classico che sconfigge il tempo come “Someone To Watch Over Me”, della coppia George e Ira Gershwin.  Anima brasiliana particolarmente spiccata anche per l’ultima cantante a esibirsi: Perla Palmieri, di Castelraimondo, che ha scelto di presentarsi alla giuria con un brano molto vivace dell’artista, cantante, compositrice, bandleader e pianista Tania Maria dal titolo “Yatra-Ta”, che si contrappone a quello più malinconico “Choro Pro Ze” di Guinga. Si cambierà totalmente atmosfera con il classico “Social Call” scritto da Jon Hendricks e Gigi Gryce.  Con questa terza finale si chiude la XXI edizione del Concorso Bettinardi. Nel prossimo Piacenza Jazz Fest, con partenza imminente, saranno in cartellone anche i giovanissimi vincitori dello scorso anno insieme ai grandi nomi internazionali per una tradizione che si rinnova di anno in anno.  

12/02/2024 17:27
Da Musicultura a Sanremo: i Santi Francesi si sono presi anche l'Ariston (VIDEO)

Da Musicultura a Sanremo: i Santi Francesi si sono presi anche l'Ariston (VIDEO)

Dopo esser usciti da vincitori da Musicultura prima e da X-Factor dopo, i Santi Francesi hanno vissuto l'esperienza di partecipare al festival della canzone italiana.  A Sanremo il duo di Ivrea si è consacrato come una delle novità più interessanti dell'attuale panorama musciale italiano. La loro scalata ai vertici delle classifiche parte però da Macerata, per la precisione dallo Sferisterio. Nel 2021 Alessandro De Santis e Mario Francese avevano infatti partecipato alla XXXII^ edizione di Musicultura con il nome di The Jab, risultando poi vincitori assoluti con il brano "Giovani Favolosi".  L'esperienza maceratese, come ricordato più volte dagli stessi Alessandro e Mario, è stata molto importante per il processo di crescita dei Santi Francesi, che nel frattempo hanno cambiato il loro nome d'arte.  A Musicultura si è susseguita poi la partecipazione ad X-Factor nel 2022. Il risultato? Vinto anche lì. Sotto la supervisione artistica di Fedez i Santi Francesi si sono aggiudicati la sedicesima edizione del talent più famoso d'Italia. Esibizione dopo esibizione,il power duo ha confermato anche a X-Factor il potenziale già mostrato a Musicultura, regalando al grande pubblico performance da urlo, che rimarranno impresse nella storia del programma. La scorsa estate i Santi Francesi sono poi tornati sul palco dello Sferisterio come ospiti della XXXIII^ edizione di Musicultura.  Così, dopo il successo del loro primo EP "in fieri", i Santi Francesi hanno portato la loro musica anche sul palco più importante d'Italia. "L'amore in bocca" si è classificato al diciottesimo posto della 74esima edizione del Festival di Sanremo. La presenza dei Santi Francesi a Sanremo però verrà ricordata soprattutto per il fantastico duetto con Skin. Nella serata delle cover, Mario e Alessandro si sono esibiti insieme alla celebre cantante degli Skunk Anansie sulle note di "Hallelujah". L'esibizione è stata molto emozionante ed ha ricevuto l'ovazione di tutto l'Ariston. Pur non rientrando nella top five, è risultato comunque come uno dei duetti più apprezzati dal pubblico.  I Santi Francesi continueranno ora a portare la loro musica in giro per l'Italia, con il tour "L'Amore Torna", già sold out nelle maggiori città italiane. La loro carriera ha dunque preso definitivamente il volo, ma non dimentichiamoci che le loro ali si sono dispiegata per la prima volta a Macerata, al Festival di Musicultura. 

12/02/2024 17:03
San Severino, via Ponte Sant'Antonio chiusa per manutenzione: ecco quando e come cambia la viabilità

San Severino, via Ponte Sant'Antonio chiusa per manutenzione: ecco quando e come cambia la viabilità

Martedì 13 febbraio per lavori di rimozione di alcuni grossi tronchi dagli argini e dall'alveo del fiume Potenza all'altezza di Ponte Sant'Antonio la stessa via e via Del Vallato, all'ingresso della città, saranno vietate al transito, dall’intersezione con via Antolisei, dalle ore 8:30 alle 19 e comunque fino al termine dei lavori che verranno effettuati dall'ufficio manutenzioni del Comune con il supporto di un’impresa privata e la collaborazione del gruppo comunale di protezione civile. Il traffico proveniente da viale Bigioli potrà percorrere via D’Alessandro, poi via Antolisei per l'uscita città e, viceversa, per l'ingresso da Castelraimondo.        

12/02/2024 16:41
"FantaSanremo finisce qui": la fine di un’avventura durata 5 anni. Ecco la classifica generale

"FantaSanremo finisce qui": la fine di un’avventura durata 5 anni. Ecco la classifica generale

“FantaSaremo 2024 finisce qui. Queste classifiche chiudono un ciclo durato 5 anni che hanno stravolto le nostre e forse anche le vostre vite. Trovate tutti i punteggi e le classifiche aggiornate sul sito e sull’app”. Questo l’annuncio che i fondatori di FantaSanremo hanno postato sulla loro pagina Facebook; l’epopea nata per gioco tra un gruppo di amici in un piccolo bar del fermano e approdata poi a Sanremo, è giunta al capitolo conclusivo, almeno per ora. A tal riguardo il team ha rilasciato un' ulteriore dichiarazione che tiene aperta la porta e fa presagiore a dei futuri cambiamenti:  " Probabilmente, non ci sarà più un FantaSanremo come tutti fino ad ora l’hanno conosciuto. Fin dalla prima edizione del 2020 i cardini del nostro gioco sono stati “1 team, 5 artisti, un capitano”, 100 Baudi a disposizione per completare la squadra e un regolamento diviso in due parti: una legata al “merito”, con la classifica del Festival e i vari premi ufficiali ad esso legati, e una parte più ludica e scherzosa. La maggior parte di queste cose, se ci sarà un FantaSanremo 2025, con l’inizio di un nuovo ciclo cambieranno. Quando decideremo tutto ciò? Sicuramente non prima del FantaEurovision, che si terrà in Svezia dal 7 all’11 maggio. Prima ci godremo questo evento musicale che rappresenta la “Champions League”  di tutto lo splendido carrozzone rappresentato dal Festival di Sanremo e dal FantaSanremo e poi prenderemo una decisione. La nostra volontà non è quella di “tenere nascoste cose” o creare hype. Dobbiamo semplicemente decidere internamente il da farsi e mettere d’accordo, com’è stato finora, i vari componenti del team su cosa e come sarà il FantaSanremo d’ora in avanti". Tornando alla finale di sabato, chi si è aggiudicato l’edizione del FantaSanremo di quest’anno? La Sad si aggiudicano il FantaSanremo 2024. Gli autori e interpreti di “Autodistruttivo” hanno conquistato 486 punti precedendo Dargen D'Amico con 460 e Angelina Mango con 420. Avvincente il testa a testa con Dargen D'Amico, in testa nella classifica generale nelle prime tre serate, che alla fine si è risolto con il distacco minore fra primo e secondo nella storia del FantaSanremo, solo 26 punti.  A determinare la vittoria di La Sad il crescendo in termini di punteggio che hanno avuto dalla terza serata in poi, 145 punti sia giovedì che venerdì e 101 ieri malgrado il malus di -24 per il 27esimo posto nella classifica del Festival.  Entusiasmante e ricco di soddisfazioni per i suoi fantallenatori anche il FantaSanremo di Dargen D'Amico che può “recriminare” per il malus di -10 derivato dalla 20esima posizione nella classifica di Sanremo 2024 e per non aver sfruttato la possibilità di accaparrarsi qualche bonus settimanale. Terza la vincitrice del Festival, Angelina Mango, che grazie ai punti conquistati ieri con la vittoria, i riconoscimenti per il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla e per il Premio Giancarlo Bigazzi per la migliore composizione, è risalita dal 15esimo posto al gradino più basso del podio.     CLASSIFICA GENERALE     ARTISTA 1^ SERATA 2^ SERATA 3^ SERATA 4^ SERATA 5^ SERATA TOTALE 1 La Sad 85 10 145 145 101 486 2 Dargen D'Amico 115 95 85 65 100 460 3 Angelina Mango 30 25 85 80 200 420 4 Il Tre 65 33 105 95 117 415 5 BigMama 65 58 95 150 46 414 6 Emma 60 60 95 55 119 389 7 Il Volo 40 60 65 50 168 383 8 Negramaro 50 60 130 85 57 382 9 bnkr44 70 50 80 45 114 359 10 Alfa 50 48 50 120 80 348 11 Annalisa 40 60 35 90 110 335 12 Renga e Nek 40 65 68 126 35 334 13 Maninni 50 15 55 70 143 333 14 Loredana Bertè 65 80 25 35 122 327 15 Mr.Rain 50 43 40 120 61 314 16 The Kolors 35 60 80 60 78 313 16 Diodato 55 35 50 35 138 313 18 Sangiovanni 10 35 118 95 52 310 19 Ghali 50 15 70 60 110 305 20 Ricchi e Poveri 40 30 95 105 33 303 21 Rose Villain 45 40 70 55 89 299 22 Geolier 35 50 5 75 125 290 23 Fred De Palma 35 55 50 60 80 280 24 SANTI FRANCESI 55 20 45 35 114 269 25 Mahmood 68 50 25 30 86 259 26 Fiorella Mannoia 30 25 45 70 80 250 27 Gazzelle 45 25 40 15 71 196 28 Irama 15 35 20 50 75 195 29 Alessandra Amoroso  25 10 45 45 49 174 30 CLARA 15 55 30 30 17 147    

12/02/2024 12:24
Da Macerata alla Capitale, 20 trattori in marcia verso Roma: la partenza nella notte (VIDEO)

Da Macerata alla Capitale, 20 trattori in marcia verso Roma: la partenza nella notte (VIDEO)

Dopo le manifestazioni effettuate sul territorio, da Civitanova a Macerata sino a San Severino Marche, la protesta degli agricoltori maceratesi raggiunge Roma. Questa notte, intorno alle tre, una delegazione composta da 20 trattori è partita dall'azienda D'Amico di Sforzacosta per imboccare la superstrada con direzione via Nomentana, dove è localizzato il presidio nazionale Riscatto Agricolo. I trattori sono stati scortati durante il tragitto da due pattuglie della polizia stradale di Macerata. Prosegue, dunque, dopo i colloqui avuti nei giorni scorsi con il ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida, la protesta del settore in vista della grande manifestazione prevista per il 15 febbraio al Circo Massimo quando sono previste circa 20mila presenze. 

11/02/2024 09:20
Giorno del Ricordo, le celebrazioni in provincia: "Chi dimentica non ha passato né futuro"

Giorno del Ricordo, le celebrazioni in provincia: "Chi dimentica non ha passato né futuro"

In occasione del Giorno del Ricordo, solennità civile nazionale italiana che il 10 febbraio di ogni anno celebra e commemora i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata, diverse città della provincia di Macerata hanno opsitato cerimonie commemorative. San Severino Marche ha ospitato una cerimonia ufficiale al Monumento ai Caduti che si è aperta con il rito dell’alzabandiera sulle note dell’Inno di Mameli e la deposizione di una corona di alloro da parte del sindaco, Rosa Piermattei. Subito dopo, il primo cittadino settempedano ha pronunciato un discorso ufficiale nel quale ha ricordato: “Esattamente venti anni fa, con la legge 92 del 30 marzo 2024, veniva istituita questa Giornata per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. In un lembo di terra bagnato dall’Adriatico, si consumarono eccidi e stragi prima di un grande esodo di massa. Una pagina che oggi, a distanza di venti anni, sembra ripetersi perché l’eco delle guerre, in due decenni, non si è mai placato nel mondo. Eppure tutti noi, ogni giorno – ha riflettuto il sindaco Piermattei - dovremo cercare la pace perché la guerra porta sofferenza, dolore e sangue. Sul confine orientale italiano se ne versò molto anche se qualcuno ha cercato di rimuovere questa dalle pagine di storia. Ha cercato persino di negare che quello che si consumò fu un grande eccidio. Persecuzioni ed esodi del passato, invece, vanno raccontati perché persecuzioni ed esodi non abbiano più a ripetersi nel presente”. A nome di tutti i settempedani, il primo cittadino di San Severino Marche ha voluto poi far sentire la “vicinanza di una comunità a quella giuliano dalmata la quale ha chiesto di poter avere la sua memoria senza rancore perché al dolore e al sacrificio non si sommi un confronto che nulla riguarda quella stagione. A questa comunità oggi rappresentata dall’Associazione Unione degli Istriani - ha aggiunto la Piermattei - vogliamo far sentire il nostro abbraccio”. Infine, un passaggio di testimone ai giovani studenti delle scuole presenti alla commemorazione: “Mi rivolgo a voi invitandovi a non dimenticare perché chi dimentica non ha passato, non ha presente e non avrà futuro”. A prendere la parola per l’associazione Unione degli Istriani è stata Francesca Piloni, che ha ricordato, ripercorrendo la storia: “Le stragi delle foibe, con il successivo drammatico esodo, furono solamente l’ultima pagina di un preciso disegno di cancellazione dell’italianità adriatica orientale perseguito per oltre un secolo. Migliaia di italiani vennero barbaramente torturati e uccisi nelle foibe, fucilati, annegati con le pietre al collo, deportati nei campi di concentramento jugoslavi dai quali in pochissimi fecero ritorno. E questa pagina della storia d’Italia riguarda da vicino anche le Marche. Furono 79 i cittadini marchigiani che caddero al confine orientale in quei tragici giorni". "Oggi – ha poi proseguito la Piloni – commemoriamo una pagina della storia d’Italia volutamente occultata per 60 anni e, da molti, ancora oggi negata e vilipesa. Per questo, al fine di rendere giustizia alla memoria dei tanti italiani orrendamente assassinati, agli esuli e ai loro discendenti, ultimi testimoni dell’italianità adriatica orientale, invito a difenderne la dignità ed il ricordo, la drammatica storia, le enormi sofferenze subite. Sofferenze che ho toccato con mano e che visto per anni negli occhi di mia nonna, gli occhi di una giovane ragazza testimone delle sparizioni, dei macabri viaggi delle tristemente note “corriere della morte”, delle stragi, del recupero dei corpi dalle foibe. Quegli stessi occhi che cercavano il cielo attraverso le sbarre della prigione, quando venne incarcerata perché italiana per poi essere costretta a fuggire e ad abbandonare per sempre la propria casa e la propria terra. Una terra mai dimenticata e amata fino alla fine, amata come l’Italia il cui tricolore volle portare con sé, quando i suoi occhi stanchi e sofferenti si chiusure, per il suo ultimo viaggio”. Poi, anche per la rappresentante dell’associazione Unione degli Istriani, l’invito rivolto ai presenti alla cerimonia in ricordo delle foibe: “Parlatene, leggete, studiate, approfondite, raccontate ai vostri figli questa storia, andate a visitare quelle che erano le nostre città e le nostre case, tramandate il ricordo. Fatelo per i nostri morti, per i vostri figli, per le prossime generazioni, affinché imparino a conoscere l’indissolubile legame tra l’Italia e l’Istria, Fiume, la Dalmazia, là dove ancora oggi campeggiano le vestigia romane, i leoni di San Marco, i campanili veneziani, l’architettura italiana. Là dove il nostro popolo non c’è più – ha concluso la Piloni – ma dove tutto, ancora oggi, parla italiano”. Anche a Porto Potenza Picena questa mattina, innanzi al Monumento ai Caduti di Piazza Douhet, si è tenuta la manifestazione per il Giorno del Ricordo: l’evento si è tenuto con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Potenza Picena, rappresentata dall’Assessore Paolo Scocco e dal Consigliere Michele Galluzzo. “Quest’anno ricorre il ventennale dell’approvazione della Legge 92/2004 che ha istituito il Giorno del Ricordo – ha sottolineato il coordinatore locale del Comitato 10 Febbraio, Attilio Minoliti – dunque un motivo ulteriore per profondere maggior impegno nella commemorazione dei Martiri delle foibe e il sacrificio degli esuli istriani e giuliano - dalmati costretti ad abbandonare terre da sempre italiane. Cogliamo, inoltre, l’occasione di proporre all’Amministrazione Comunale di intitolare una via, una piazza o un giardino pubblico a Norma Cossetto, insignita della Medaglia d’Oro al Merito Civile. A sostegno di questa richiesta siamo pronti ad avviare una raccolta di firme tra la popolazione potentina”. Sabato prossimo 17 febbraio, nell’ambito delle celebrazioni nazionali della Giornata del Ricordo volute dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il “Treno del Ricordo” farà tappa nella Stazione di Ancona, binario 1 Ovest, aperto al pubblico dalle ore 9 alle ore 18. Si tratta di un treno storico caratterizzato da particolari allestimenti evocativi che, partendo da Trieste, farà tappa in 12 diverse stazioni da nord a sud della penisola, toccando le città che furono particolarmente significative di quel viaggio. Infine, nel Piazzale delle Foibe antistante la Scuola Primaria “Olimpia” a Montefano, si è tenuta un'altra commemorazione del Giorno del Ricordo: il vicesindaco Claudio Pianesi ha invitato tutti, nel suo discorso, ”a una profonda riflessione su questo atroce destino. Molti giovani oggi lasciano l'Italia in cerca di un luogo e di un futuro, molto spesso a livello professionale, una scelta giusta e comprensibile. Ma il dolore che quegli esuli hanno provato nel dover abbandonare furtivi la loro terra deve ancora essere ricordato e condiviso, perché anche questa grande tragedia – come quella della Shoah ricordata pochi giorni fa – non debba mai essere dimenticata. Oggi, in questa cerimonia, uniamo la nostra voce a quelle dei bambini e dei ragazzi delle nostre Scuole per ricordare ed esprimere solidarietà e compassione verso coloro che hanno sofferto, verso le famiglie che hanno perso i propri cari e verso coloro che hanno vissuto l'esodo forzato”.

10/02/2024 16:24
Macerata commemora le vittima delle foibe: inuagurato monumento nel quartiere Vergini

Macerata commemora le vittima delle foibe: inuagurato monumento nel quartiere Vergini

Nel Giorno del Ricordo Macerata onora le vittime delle foibe e lo ha fatto inaugurando questa mattina un monumento, dedicato anche all’esodo istriano giuliano dalmata, collocato nell’area verde del quartiere Vergini.  Alla presenza delle maggiori autorità civili e militari, amministrative e dei rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d’arma cittadine, a scoprire il monumento, orientato verso lo spicchio di mare Adriatico, in corrispondenza del quale, nelle giornate più limpide, si intravedono le coste dalmate, sono stati l’assessore Paolo Renna che ha lavorato con impegno e concretamente per la sua realizzazione, il consigliere regionale Pierpaolo  Borroni  e il viceprefetto aggiunto Carlo Ferraccioni in rappresentanza del prefetto Isabella Fusiello. "Il monumento è un impegno tangibile", come hanno ricordato l’assessore Renna e il consigliere Borroni, "per coltivare la memoria di una pagina del Novecento troppo spesso dimenticata e segnata da violenze come quelle portate alla luce delle foibe e dal drammatico esodo di migliaia di italiani profughi, ed è un dovere ricordare per il futuro delle giovani generazioni". L’idea, il progetto e la scelta dei materiali del monumento, forniti a titolo gratuito, sono dell’Ingegner Marco Maria Contardi, che ne ha seguito da vicino anche la realizzazione. Il monumento, come ha illustrato oggi ai presenti alla cerimonia di inaugurazione, è un rettangolo aureo, lacerato lungo l’asse verticale da una foiba e vi è riprodotta la bandiera italiana dove il rosso del tricolore cola sulla terra e il basamento è in pietra d’Istria. Le ditte esecutrici dell’opera sono L.M. di Giuliano Luchetti per la scultura in acciaio, Marco Facciolli per la verniciatura artistica e Marmi Pausula di Pompei Ermanno per la fornitura e lavorazione del basamento. Le commemorazione del Giorno del Ricordo promossa dall’Amministrazione proseguirà sabato 17 febbraio, alle 17, con il taglio del nastro della mostra “L’esodo degli italiani dell’Istria, Fiume e Dalmazia” allestita nella galleria degli Antichi forni, realizzata dall’Unione degli Istriani in collaborazione con il Comune di Macerata e sabato 24 febbraio, alle 11, con l’intitolazione dei giardini del quartiere Le Vergini al dottor Geppino Micheletti, il medico dell’ospedale di Pola che dopo l’eccidio di Vergarolla del 18 agosto 1946, continuò a operare i feriti e a salvare decine di vite nonostante gli fosse giunta notizia della morte. Alla cerimonia sarà presente il senatore Roberto Menia che è stato il primo promotore della legge che ha istituito 20 anni fa il 10 febbraio come Giorno del Ricordo.

10/02/2024 15:51
Civitanova celebra il Giorno del Ricordo: "Nostro dovere non dimenticare e raccontare"

Civitanova celebra il Giorno del Ricordo: "Nostro dovere non dimenticare e raccontare"

Con la deposizione di due corone di alloro ai giardini “Norma Cossetto” e davanti al monumento dedicato ai “Martiri delle Foibe” in Piazza Abba, Civitanova ha dato il via alle celebrazioni del Giorno del Ricordo, in memoria della tragedia italiana e di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano, giuliano e dalmata. Presenti, questa mattina, il sindaco Fabrizio Ciarapica, il vicesindaco Claudio Morresi, il vicepresidente del Consiglio Comunale, Giorgio J. Pollastrelli, consiglieri comunali e autorità civili e militari. “Solo vent’anni fa il Giorno del Ricordo fu istituito dal Parlamento con la legge n.92 del 2004 - ha detto il sindaco Ciarapica - Giorno in cui finalmente le nostre coscienze incominciarono a fare i conti con una delle tragedie più grandi della nostra nazione e che investì improvvisamente migliaia di persone innocenti colpevoli solo di essere italiani e di vivere in una zona di confine. Pagine di storia tenute per troppo tempo nascoste e che oggi con dolore abbiamo il dovere di raccontare e ricordare. Onore, dunque, alle vittime di quegli orrori disumani e al dolore di chi fu costretto ad abbandonare la propria terra per amore dell'Italia. Sta a tutti noi costruire un futuro di pace che dipenderà  dai muri che sapremo abbattere, dai ponti che riusciremo a costruire e dalle mani che vorremmo stringere”.  Il vicepresidente del Consiglio, Giorgio J. Pollastrelli, dopo aver ricordato “i martiri e gli esuli e una tragedia, che non può e non deve essere dimenticata”,  ha voluto “ringraziare la famiglia Ruvignisa di Istria e quindi l'associazione di Esuli istriani che hanno donato più di 20 anni fa questa pietra, in piazza Abba, alla città di Civitanova Marche”. La commemorazione del Giorno del ricordo continua lunedì, alle ore 9.00 ,insieme agli studenti all’Auditorium dei Licei “Leonardo da Vinci”. Introdurrà il presidente del Consiglio Comunale Fausto Troiani a cui seguiranno gli interventi del sindaco Ciarapica, dell’assessore ai servizi socio-educativi, Barbara Capponi, del relatore, Emanuele Piloni nipote di esuli, coordinatore regionale Unione degli Istriani, degli alunni dei vari istituti scolastici con i loro elaborati sul tema, ed infine, dei consiglieri comunali.  

10/02/2024 12:32
Jukebox all’idrogeno, il negozio di dischi che resiste alla rivoluzione digitale: "Col vinile fruizione più intensa" (FOTO)

Jukebox all’idrogeno, il negozio di dischi che resiste alla rivoluzione digitale: "Col vinile fruizione più intensa" (FOTO)

MACERATA - Federico e Francesco Zeffiretti sono due fratelli che da trentadue anni vendono insieme dischi e vinili a Macerata. Nel 2014 si sono spostati in corso della Repubblica, dove si trova il loro negozio “Jukebox all’idrogeno”. Un nome che riprende il titolo dalla famosa raccolta poetica di Allen Ginsberg, poeta statunitense della Beat Generation, movimento letterario e artistico a cui i due sono particolarmente legati. “Nel testo si affrontano temi che erano molto importanti all’epoca, come la lotta al nucleare. È un nome che poi suona bene, oltre ad avere un significato profondo e rivoluzionario. Da grandi fan della Beat Generation abbiamo deciso di chiamare così il nostro Music Shop", raccontano i titolari del negozio. L'esercizio commerciale ha sede in un locale storico del centro di Macerata, caratterizzato da vetrine ed esterni in stile Liberty e decorazioni Art Nouveau. All’interno invece cattura subito l’attenzione un dipinto che rappresentata la prima centrale elettrica di Macerata, attribuito all’artista futurista Bruno Tano. Con Federico e Francesco abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere sul mercato del vinile e il prepotente ritorno che lo ha visto protagonista negli ultimi anni. Come si spiega questo improvviso ritorno del vinile? "Più che di ritorno, parlerei di consolidamento del vinile. Dice Francesco. Quella del vinile non è più una moda passeggera, come confermato dagli indicatori del mercato. Soprattutto nel mondo anglosassone si vedono sempre più negozi dedicati esclusivamente alla vendita del vinile, che hanno completamente abbandonato i CD. C’è stata gente che ha creduto in questo prodotto. Per vendere dischi bisogna crederci, investirci, essere presenti nel negozio e soprattutto avere passione". Cosa offre in più rispetto agli altri formati il vinile? "Ascoltare un vinile è una vera e propria esperienza artistica, una vera e propria meditazione. La gestualità di scegliere un disco, appoggiarlo, sentire il rumore della puntina. Riporta il pensiero su ciò che stiamo facendo, diventa quasi un rituale. Osservare le copertine (spesso delle vere e proprie opere d’arte), leggere i testi, i nomi che hanno realizzato l’album, ti fanno sentire ancora più a contatto con l’artista. La musica diventa reale, la tocchi e hai un approccio fisico. Anche l’odore della carta contribuisce a coinvolgere tutti i sensi". "In più acquistando un disco si ha un valore duraturo a casa, che spesso aumenta nel tempo e ti insegna ad avere cura, attenzione e rispetto verso l’oggetto che possiedi". La qualità dell’ascolto con il vinile è migliore? "Francesco: Sinceramente a me piace più l’aspetto artistico legato al vinile rispetto a quello tecnico. È chiaro che chi dispone di un bell'impianto, di conseguenza pretende un vinile all’altezza, che sia inciso bene e sia di qualità. A quel punto puoi capire se un vinile può avere un ascolto migliore rispetto a quello offerto da un altro formato. Diciamo che il vinile ha un suono più caldo, 'più umano'. Se ci pensiamo si tratta di due pezzi che si toccano: una puntina che va sul pezzo di plastica del vinile. Il CD invece è un raggio laser che legge un’impronta". "D’altra parte, il CD è sicuramente più economico, occupa meno spazio, non si consuma. Oggi con la riscoperta del vinile si sono un po’ dimenticati quelli che erano i suoi difetti, che poi in parte avevano portato anche al suo abbandono.In più un vinile può caratterizzare anche l’arredamento di una casa. Se sei ospite di amici ti capita spesso di curiosare fra le loro librerie. Allo stesso modo è bello scoprire anche quali sono i loro gusti musicali attraverso i dischi". Quali sono i dischi che vendete di più? "Noi trattiamo di tutto, da Albano a Frank Zappa. Il negozio è nato per servire la cittadinanza. Magari a una madre può piacere Biagio Antonacci, mentre il figlio è un fan dei Sex Pistols. Facciamo in modo di accontentare i gusti di tutti". Come nasce la vostra passione per i vinili? Chi ha influenzato chi? "Francesco: Non so dirti chi abbia influenzato chi. Non vorrei sembrare troppo romantico ma, quando eravamo ragazzini avevamo due cose: il calcio e la musica. O giocavi a pallone sotto casa o ascoltavi la musica. Siamo sempre stati grandi appassionati di musica e siamo sempre andati ai concerti. Andavamo spesso al Velvet o allo Slego. Anche qui in zona però c’erano gran bei club. Penso al KGB a Trodica. Possiamo dire di aver visto dal vivo i più grandi del rock: da Bowie a Lou Reed, passando per Van Morrison, Bob Dylan, oltre a gruppi come i REM, i Pink Floyd e gli U2". "Nel 92’ abbiamo deciso di aprire insieme il primo negozio, quasi per scommessa. Eravamo appena ventenni e abbiamo seguito il nostro istinto. Da lì siamo andati avanti insieme. Per diversi anni abbiamo fatto fiere del disco in tutta Italia. Richiedevano grande fatica ma era comunque un bel momento di confronto e condivisione con altri appassionati. Abbiamo venduto dischi ovunque, dai teatri alle piazze, ai banchetti durante i concerti. Ora siamo più in negozio, in questo luogo storico del centro". Avete mai pensato di spostarvi da Macerata? "Tanti ci suggeriscono di spostarci a Civitanova, ma qui ci troviamo bene. Macerata è una città universitaria, che vive di cultura. Qui abbiamo avuto sempre tanto successo. Possiamo dire di essere entrati in ogni casa dei maceratesi". Come credete sia cambiato il mercato della musica? "Il nostro motto è 'slow music contro il fast food dello streaming'. Oggi l’ascolto della musica è più mordi e fuggi. La smaterializzazione della musica dovuta allo streaming ha velocizzato l’acquisto e l’attenzione dedicata alla musica è meno ponderata". "Non puoi sempre andare a mangiare al fast food. Qualche volta devi anche andare in un agriturismo, dove ti servono cibo buono e ti spiegano i prodotti che utilizzano. Così con il vinile: la fruizione è più profonda, più intensa, più vera". In epoca di smaterializzazione della musica, la gente ha sentito la mancanza della sua tangibilità. Il packaging e l’artwork di un vinile lo rendono più fascinoso. In più puoi aprirlo, toccarlo… ha un aspetto più fisico. Prendiamo questo disco dei Rolling Stones (Sticky Fingers). La copertina è meravigliosa, per altro realizzata da Andy Warhol. È la musica che diventa opera d’arte".  

10/02/2024 11:29
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